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{{Bio
| Nome = Giulio
| Cognome = Marino
| Sesso = M
| LuogoNascita = Catanzaro
| GiornoMeseNascita = 11 novembre
| AnnoNascita = 1842
| LuogoMorte = Crotone
| GiornoMeseMorte = 98 febbraio
| AnnoMorte = 1901
| Epoca = 1800
| Epoca2 = 1900
| Attività = floricoltore e ralizzatore di giardini
| Categorie = no
| AttivitàAltre =
| Nazionalità = italiano
|FineIncipit = è stato un cittadino [[italia]]no, identificato come [[guardia civica]] e sovrintendente ai giardini pubblici di Crotone, di cui [[George Gissing]] fece un vivido ritratto nel suo diario di viaggio ''[[Sulla riva dello Jonio]]'', a seguito di una casuale, ma intensa chiacchierata con lo stesso nei giardini del [[Cimitero monumentale di Crotone|cimitero crotonese]], luogo in cui Gissing immancabilmente si recava (lo racconta egli stesso) in ogni città visitata
| Categorie =
| Immagine = Giulio Marino.png
| PostNazionalità = , identificato come la Guardia Civica e sovrintendente ai giardini pubblici di Crotone, di cui [[George Gissing]], scambiandolo per il custode del cimitero di Crotone, fece un vivido ritratto nel suo diario di viaggio ''[[Sulla riva dello Jonio]]''
| Didascalia = Giulio Marino, la guardia civica del Municipio di Cotrone citata da [[George Gissing|Gissing]] nel [[libro]] ''[[Sulla riva dello Jonio]]''.
| Immagine = Giulio Marino.png
| Didascalia = Giulio Marino, la guardia civica del Municipio di Cotrone citata da [[George Gissing|Gissing]] nel [[libro]] ''[[Sulla riva dello Jonio]]''.
}}
 
== Biografia ==
L'identificazione del cosiddetto "custode" del [[Cimitero monumentale di Crotone|cimitero di Cotrone]] con Giulio Marino è nota in letteratura dopo gli studi svolti negli [[anni 1960|anni sessanta]] da [[Pierre Coustillas]], professore emerito di [[Letteratura inglese]] alla [[Sorbona]] e all'[[Université Lille Nord de France|Università di Lilla]], specialista dell'opera di Gissing<ref>Pierre Coustillas ne parla ampiamente nelle note al capitolo 8 della sua edizione di ''By the Ionian Sea'', pubblicata ad Oxford nel 2004. Vedi anche [http://www.lang.nagoya-u.ac.jp/~matsuoka/gissing/newsletter-journal/journal-38-4.pdf lang.nagoya-u.ac.jp] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110914073027/http://www.lang.nagoya-u.ac.jp/~matsuoka/gissing/newsletter-journal/journal-38-4.pdf |data=14 settembre 2011 }}</ref>. La biografia di Giulio Marino è stata approfondita anche da Daniele Cristofaro in una sua monografia su Gissing, pubblicata nel [[2005]]<ref name="cristofaro">Daniele Cristofaro, ''George Robert Gissing'', Cosenza : Luigi Pellegrini, ISBN 88-8101-257-X, 2005, p. 53 n. 26 ([http://books.google.it/books?id=iIZl5wso5-8C&pg=PA53 on-line])</ref>. Ma fu grazie ai ricordi familiari, del nipote diretto Giulio (1924-1999) che, leggendo "Sulla Riva dello Jonio" nell'edizione del 1957 curata dall'editore Cappelli, ravvisò inequivocabili analogie tra "l'amabile custode del Cimitero di Cotrone" descritto da Gissing ed il proprio avo, di cui peraltro conservava un'antica fotografia scattata a Saint Moritz (la stessa che vediamo oggi, rappresentata in molte moderne edizioni e traduzioni di "By the Jonian Sea"), ed anche grazie alle ricerche negli archivi comunali di Crotone effettuate dal pronipote Alfredo Marino eraalla fine del secolo scorso (1990) che si poté stabilire con certezza che Giulio Marino fosse nato a Catanzaro l'11 novembre 1842 da '''Domenico''' e Isabella Frijo e che fosse deceduto in Crotone l’8 febbraio 1901. AmavaSi presume amasse la lettura e le novità scientifiche, ne fanno fede i testi appartenentiappartenuti alla sua biblioteca personale, in parte ereditata da suo figlio primogenito '''Domenico Adalberto''' (1880-1968), ufficiale della Regia Marina, poi da suo nipote '''Giulio''' (1924-1999) e giunta fino al suo bisnipote '''Domenico A. M. Marino''', noto archeologo. Tra ledette opere preferitespiccavano da Giulio Marino spiccano ialcuni testi filosofici, le poesie di Giuseppe Giusti, di Thomas Moore e, in particolare, gli scritti di Charles Darwin. Egli aveva viaggiato molto in tutta Europa (soggiornando lungamente anche a [[Londra]] e trascorrendo dei periodi anche a Saint Moritz, in Svizzera) al seguito di un [[aristocratico]] di [[Crotone]], il [[barone]] [[Luigi Berlingeri]] ([[1816]]-[[1900]]) del quale godeva stima e grande fiducia. Non era, in realtà, "custode" del cimitero (come erroneamente riportato dal Gissing), ma Guardia Civica del Municipio di Cotrone, con il compito di sovrintendere ai giardini di Crotone e, in tale veste, curava i giardini della villa comunale e anchequelli del cimitero. A lui si deve, tra l'altro, la realizzazione della prima alberatura del bel Viale Regina Margherita<ref name = cristofaro/>.
Tra i diretti antenati di Giulio Marino vi è quel Domenico che nel 1667 aveva donato due case alla cappella della Vergine del Capo delle Colonne, presso la cattedrale di Crotone, ed alla parrocchia del SS.mo Salvatore (ANC. 333, 1667).
 
=== Il personaggio letterario ===
Alla fine del [[1897]] lo scrittore classicista inglese [[George Gissing]] (1857–1903) fece un viaggio nell'[[Italia meridionale]] alla ricerca dei luoghi nei quali era fiorita la civiltà della [[Magna Grecia]]; le impressioni del viaggio vennero pubblicate nel [[1901]] nell'opera ''[[By the Ionian Sea]]''<ref>{{cita libro|lingua=inglese|nome=George|cognome=Gissing|titolo=By the Ionian sea : notes of a ramble in Southern Italy|url=https://archive.org/details/dli.bengal.10689.9349|anno=1901|editore=Chapman and Hall|città=London|lingua=inglese}}; Tatiana Forte, ''George Robert Gissing, un viaggiatore solitario. ''In: L.E. Baumer. P. Birchler Emery, M. Campagnolo (éds.), Le voyage à Crotone. Découvrir la Calabre de l'Antiquité à nos jours. Actes du colloque international, Geneve, 11 mai 2012, EGeA 1 - Kroton 1, Peter Lang, Berne 2015, pp. 119-136 (ISBN 978-3-0343-1329-2).</ref> più nota in [[Italia]] col titolo ''[[Sulla riva dello Jonio]]''<ref>{{cita libro | cognome= Gissing | nome=George | titolo=Sulla riva dello Jonio : Appunti di un viaggio nell'Italia meridionale | editore= L. Cappelli | città= Bologna | traduttore=Margherita Guidacci | anno= 1957 }}</ref>. Il custode del cimitero di ''Cotrone'', così si chiamava la città di [[Crotone]] all'epoca, è una delle figure descritte con maggior simpatia ed efficacia. Gissing era rimasto colpito negativamente dalla città e dagli abitanti; in particolare il [[Sindaco di Crotone|sindaco]], un ricco [[proprietario terriero]] (il [[marchese]] [[Anselmo Berlingeri]]), gli aveva concesso con riluttanza il permesso di visitare un [[aranceto]] e aveva scritto sul lasciapassare parole offensive per lo studioso («senza nulla toccare»). Né migliore impressione gli avevano fatto altri appartenenti alla classe dirigente crotonese. Gissing rimase pertanto sorpreso allorché si rese conto che colui che gli apperveapparve come custode del Cimitero era un gentiluomo intelligente («un uomo molto più raffinato nel contegno e nel parlare di quanto si trovi comunemente in questa regione»; «mi dispiacque di non aver trovato lui seduto nella poltrona del Sindaco quella mattina»<ref>Questa e le altre citazioni sono tratte dal «Capitolo VIII : Volti per via» di ''Sulla riva dello Jonio''; trad. di [[Margherita Guidacci]], [[Soveria Mannelli]]: [[Rubbettino Editore|Rubbettino]], [[2006]], ISBN 88-498-1554-9, pp. 58-59</ref>), competente (quasi «senza aiuti aveva trasformato il recinto in un bel giardino, dalla sciagurata sterpaglia che era prima»), cosmopolita («aveva viaggiato per tutta l'Europa»), gentile («Quando me ne andai, quell'uomo cortese mi dette un gran mazzo di fiori, còlti con gran cura, rammaricandosi molto di non potermene offrire di più belli, a causa della stagione troppo avanzata»).
 
Il ritratto di Gissing spingerà attorno al [[1912]] lo scrittore [[Norman Douglas]] ad andare a Crotone per conoscere «''the amiable guardian of the cemetery''», ma questi era morto nel [[1901]], l'anno in cui era stato pubblicato ''By the Ionian Sea'', ed era seppellito in una semplice tomba che Douglas fotografò, pubblicando la foto in "Old Calabria"<ref>{{Quote|Dead, like those whose graves he tended; like Gissing himself. He expired in February 1901 –the year of the publication of the "Ionian Sea," and they showed me his tomb near the right side of the entrance; a poor little grave, with a wooden cross bearing a number, which will soon be removed to make room for another one».|[[Norman Douglas]], ''[[Old Calabria]]'', Chapt. XXXVI : Memories of Gissing, New York : Cosimo, ISBN 1602063761, p. 301}}I figli, a protezione della sepoltura, posero un cipresso che ora, più che centenario, ancora svetta nel cimitero di Crotone, a pochi metri dalla tomba della moglie di Giulio Marino, Francesca Maria Scalise</ref>.
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== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*[http://books.google.it/books?id=iIZl5wso5-8C&pg=PA52&lpg=PA52&dq=%22giulio+marino%22+1842&source=bl&ots=16s6tpj_eU&sig=S-KxKYVJul92fuGa_ZQUoglstNk&hl=it&ei=mOYDTKhSzYD9BqfA5ckF&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CCMQ6AEwAw#v=onepage&q=%22giulio%20marino%22%201842&f=false Foto di Giulio Marino] books.google.it
 
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