Khalid bin Sultan Al Sa'ud: differenze tra le versioni

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|legenda =
|titolo = Principe dell'Arabia Saudita
|stemma = Coat of armsEmblem of Saudi Arabia.svg
|inizio reggenza =
|fine reggenza =
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|successore =
|nome completo = Khālid bin Sulṭān bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
|data di nascita = 24{{Calcola settembre [[età|link=1|1949]]|9|24}}
|luogo di nascita = [[La Mecca]]
|data di morte =
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|coniuge 1 = Lulua bint Fahd Al Sa'ud
|coniuge 2 = Abeer bint Turki II Al Sa'ud
|figli = Principessa Reema<br/>Principe Faysal<br/>Principessa Sara<br/>Principessa Hala<br/>Principe Fahd<br/>Principe Salman<br/>Principe Mishail<br/>Principe Abd Allah
|motto =
|religione = [[Sunnismo|MusulmanoIslam sunnita]]
|firma =
}}
{{Carica pubblica
|nome = Khālid bin Sulṭān Āl Saʿūd
|immagine = no
|didascalia =
|carica = Vice Ministro della Difesa
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|mandatoinizio2 = 17 gennaio [[2001]]
|mandatofine2 = 5 novembre [[2011]]
|monarca2 = [[Fahd dell'Arabia Saudita|Re Fahd]]<br/>[[Abd Allah dell'Arabia Saudita|Re Abd Allah]]
|predecessore2 = ?
|successore2 = ?
|alma mater=[[Università Re Sa'ud]]<br>[[Reale accademia militare di Sandhurst]]
|professione= Militare e politico
}}
{{militare
|Nome = Khālid bin Sulṭān Āl Saʿūd
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 24 settembre [[1949]]
|Nato_a = [[La Mecca]]
|Data_di_morte = vivente
|Morto_a =
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|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione = [[Sunnismo|Islam sunnita]]
|Nazione_servita = {{bandiera|SAU|dim=21}} [[Arabia Saudita]]
|Forza_armata = {{simbolo|Royal Saudi Air Force embelm.svg|21}} [[Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Sa'udiyya|Reale forza aerea saudita]]
|Arma =
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1968]] - [[1991]]
|Grado = [[Mushīr]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Guerra del Golfo]]
|Campagne = [[Operazione Desert Storm]]<BR>[[Liberazione del Kuwait]]<BR>[[Campagna aerea della guerra del Golfo]]
|Battaglie =
|Comandante_di =
|Decorazioni =
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = fonti nel corpo del testo
}}
{{Bio
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|Epoca2 = 2000
|Attività = principe
|Attività2 = militaregenerale
|Attività3 = politico
|Nazionalità = saudita
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== Primi anni di vita e formazione ==
Il principe Khalid è nato a [[La Mecca]] il 24 settembre 1949 <ref name=ssabri/> ed è il figlio primogenito del defunto principe ereditario [[Sultan ibn 'Abd al-'Aziz Al Sa'ud|Sultan]].<ref name=arabiya21apr>{{Cita news|titolo=New Saudi deputy defense minister a decorated marine officer|url=httphttps://english.alarabiya.net/en/News/middle-east/2013/04/21/New-Saudi-deputy-defense-minister-a-decorated-marine-officer.html|accesso=21 aprile 2013|pubblicazione=Al Arabiya|data=21 aprile 2013}}</ref> Era fratello germano dei principi [[Fahd bin Sultan Al Sa'ud|Fahd]], Faysal e [[Turki bin Sultan Al Sa'ud|Turki]]. La loro madre era Munira bint Abd al-Aziz bin Mousad Al Jiluwi,<ref name=anews2011>{{Cita news|titolo=Princess Munira passes away|url=httphttps://www.arabnews.com/node/388727|accesso=13 aprile 2013|giornale=Arab News|data=24 agosto 2011}}</ref> morta all'età di 80 anni a [[Parigi]] nel mese di agosto 2011.<ref>{{Cita news|titolo=Wife of Saudi crown prince dies in Paris hospital|url=httphttps://www.dailystar.com.lb/News/Middle-East/2011/Aug-25/Wife-of-Saudi-crown-prince-dies-in-Paris-hospital.ashx#axzz1rBrO3Wvf|accesso=5 aprile 2012|giornale=The Daily Star Lebanon|data=25 agosto 2011|dataarchivio=29 agosto 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110829033221/http://www.dailystar.com.lb/News/Middle-East/2011/Aug-25/Wife-of-Saudi-crown-prince-dies-in-Paris-hospital.ashx#axzz1rBrO3Wvf|urlmorto=sì}}</ref> Munira era sorella di Alanoud, moglie di re [[Fahd dell'Arabia Saudita|Fahd]] e cugina di re [[Khalid dell'Arabia Saudita|Khalid]] e del principe [[Muhammad bin Abd al-Aziz Al Sa'ud|Muhammad]].<ref name=ssabri>{{Cita libro|autore=Sharaf Sabri|titolo=The House of Saud in commerce: A study of royal entrepreneurship in Saudi Arabia|anno=2001|editore=I.S. Publications|città=New Delhi|isbn=81-901254-0-0|url=http://books.google.com.tr/books?id=51Bb8Ix7xw8C&pg=PA105&lpg=PA105&dq=prince+turki+bin+sultan+royal+in+commerce&source=bl&ots=W2TyZe-5Yp&sig=Gu8Zw5Tp7MidEMAyQzOdzGhV17k&}}</ref>
 
Dopo essersi laureato presso l'[[Università Re Sa'ud]], ha frequentato la [[Royal Military Academy di Sandhurst]] dove si è laureato nel 1968.<ref name=Bidwell,2012>{{Cita libro|autore=Bidwell|titolo=Dictionary of Modern Arab History|url=http://books.google.com/books?id=KKrCgxsRBkEC&pg=PA20|accesso=8 aprile 2013|data=12 ottobre 2012|editore=Routledge|isbn=978-1-136-16298-5|p=372}}</ref><ref name=smou26oct>{{Cita news|autore=Sami Moubayed|titolo=A Saudi Game of Musical Chairs|url=httphttps://www.huffingtonpost.com/sami-moubayed/a-saudi-game-of-musical-c_b_1028525.html|accesso=17 luglio 2013|pubblicazione=The Huffington Post|data=26 ottobre 2011}}</ref> In seguito ha studiato presso lo [[United States Army Command and General Staff College]] di [[Fort Leavenworth]], in [[Kansas]].<ref name=Bidwell,2012/> Si è poi laureato presso l'[[Air War College]] nella [[Maxwell Air Force Base]], in [[Alabama]].<ref name=Bidwell,2012/><ref name=smou26oct/> Ha inoltre conseguito un master in scienze politiche presso l'Università Auburn a Montgomery nel 1980.<ref name=hjour18dec>{{Cita news|titolo=A gift for a prince|url=httphttps://news.google.com/newspapers?id=2lIgAAAAIBAJ&sjid=984EAAAAIBAJ&pg=4480,649793&dq=sultan+bin+abdulaziz&hl=en|accesso=4 marzo 2013|giornale=Herald Journal|data=18 dicembre 1991}}</ref>
 
== Carriera ==
Nei primi anni della carriera militare, nonostante la sua scelta di entrare a far parte delle forze speciali, al principe è stato dato il comando di un plotone di artiglieria della [[provincia di Tabuk]]. Più tardi, in ragione della sua posizione elevata, gli è stato affidato il compito di condurre le contrattazioni che hanno portato all'acquisto di missili teleguidati di produzione cinese. Per questo ruolo di primo piano, gli è stato dato il titolo onorifico di "Padre dei Missili dell'Arabia Saudita".
 
Dopo aver lavorato per anni nell'esercito, pensando che alla difesa aerea dovesse essere dato un ruolo più importante nella protezione nazionale, ha istituito la [[Regia forza di difesa aerea saudita|Regia forza di difesa aerea]], e ne è stato il primo comandante. Poco dopo l'occupazione irachena del [[Kuwait]], nell'ambito della [[guerra del Golfo]], è stato scelto come comandante della coalizione delle forze arabe.<ref name=pbs7oct>{{Cita news|titolo=The Saudi Question|url=httphttps://www.pbs.org/wnet/wideangle/episodes/the-saudi-question/whos-who-the-house-of-saud/prince-khalid-bin-sultan-bin-abdul-aziz-al-saud/2883/|accesso=7 aprile 2013|pubblicazione=PBS|data=7 ottobre 2004}}</ref> Ha quindi condiviso la responsabilità con il generale [[Norman Schwarzkopf]] della [[United States Army]]. Re Fahd lo ha poi promosso a feldmaresciallo. Nel 1991, si è ritirato dall'esercito per concentrarsi sull'imprenditoria. Nel gennaio 2001, è ritornato nel mondo militare con il ruolo di assistente ministro della difesa e dell'aviazione e ispettore generale per gli affari militari.<ref name=wire30mar>{{Cita news|autore=Ed Blanche|titolo=‘Coup-proof’ Arab regimes must tread carefully in changing world|url=http://www.lebanonwire.com/aa-lebanon/02033012DS.htm|accesso=6 aprile 2013|pubblicazione=Lebanonwire|data=30 marzo 2002|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121126201449/http://lebanonwire.com/aa-lebanon/02033012DS.htm|dataarchivio=26 novembre 2012}}</ref><ref name=Cordesman2003>{{Cita libro|autore=Anthony H. Cordesman|titolo=Saudi Arabia Enters the Twenty-First Century: The Political, Foreign Policy, Economic, and Energy Dimensions|url=http://books.google.com/books?id=DCVicuT7kCMC&pg=PR5|accesso=29 settembre 2012|data=1º aprile 2003|editore=Greenwood Publishing Group|isbn=978-0-275-97998-0|ppp=46}}</ref>
 
Nei primi mesi del 2011, ha annunciato che "oltre il 70 % del materiale militare può essere prodotto localmente" e la futura creazione di un ufficio di governo che si sarebbe occupato della crescita militare nazionale.<ref>{{Cita news|url=httphttps://www.bloomberg.com/news/2011-01-19/saudi-arabia-plans-more-military-hardware-output-arab-news-says.html|pubblicazione=Bloomberg|autore=Glen Carey|titolo=Saudi Arabia Plans More Military Hardware Output, Arab News Says|data=19 gennaio 2011}}</ref> Nel 2011, era considerato come un probabile candidato per sostituire il suo defunto padre come ministro della difesa.<ref name=npr/> Tuttavia, nel novembre del 2011, è stato nominato solamente vice ministro di quel dicastero.<ref name=npr/> Il suo mandato è durato fino al 20 aprile 2013, quando è stato sostituito da [[Fahd bin Abd Allah bin Mohammed Al Sa'ud]], un altro membro della famiglia reale.<ref name=npr/> Tradizionalmente, nei documenti che ufficializzano le dimissioni di un membro del gabinetto si riporta l'espressione "in base alla richiesta", ma l'ordine reale che ha esentando Khalid bin Sultan dalla carica, non ha incluso questa frase.<ref name=moheet>{{Cita news|titolo=الخلافات تطيح بنجل "سلطان الخير" .. وابن الطيران يتحول لـ"الدفاع"|url=http://www.moheet.com/2013/04/20/%D8%A7%D9%84%D8%AE%D9%84%D8%A7%D9%81%D8%A7%D8%AA-%D8%AA%D8%B7%D9%8A%D8%AD-%D8%A8%D9%86%D8%AC%D9%84-%D8%B3%D9%84%D8%B7%D8%A7%D9%86-%D8%A7%D9%84%D8%AE%D9%8A%D8%B1-%D9%88%D8%A7%D8%A8%D9%86-%D8%A7/|accesso=21 aprile 2013<!--|giornale=Gulf News-->|giornale=moheet|data=20 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130423095832/http://www.moheet.com/2013/04/20/%D8%A7%D9%84%D8%AE%D9%84%D8%A7%D9%81%D8%A7%D8%AA-%D8%AA%D8%B7%D9%8A%D8%AD-%D8%A8%D9%86%D8%AC%D9%84-%D8%B3%D9%84%D8%B7%D8%A7%D9%86-%D8%A7%D9%84%D8%AE%D9%8A%D8%B1-%D9%88%D8%A7%D8%A8%D9%86-%D8%A7/|dataarchivio=23 aprile 2013}}</ref><ref name=all21apr>{{Cita news|autore=Abeer Allam|titolo=Saudi king sacks deputy defence minister|url=httphttps://www.ft.com/intl/cms/s/0/14ecfee0-aa95-11e2-bc0d-00144feabdc0.html#axzz2R80hB6fX|accesso=21 aprile 2013|giornale=Financial Times|data=21 aprile 2013|città=Abu Dhabi}}</ref>
 
== Bombardamenti dello Yemen del 2009 ==
Nel novembre 2009, Khalid bin Sultan ha guidato l'intervento militare saudita in Yemen. La campagna è stata gravata da diversi errori tattici e il principe è stato pesantemente criticato. I sauditi hanno subito 130 vittime, mentre gli yemeniti hanno perso più di 1000 persone.<ref name=npr>{{Cita news|autore=Simon Henderson|url=http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=130747807&ft=1&f=1014|titolo=Foreign Policy: A Prince's Mysterious Disappearance|pubblicazione=NPR|accesso=8 dicembre 2010}}</ref>
 
Nel dicembre 2009, Khalid ha dato un ultimatum di 48 ore ai ribelli sciiti [[Huthi]], imponendogli di ritirarsi da Al Jabri. Presto, ha dichiarato che la campagna era finita dopo che i ribelli Huthi hanno promesso attraverso il giornale pan-arabo Al-Quds Al-Arabi che si sarebbero ritirati dal confine, in cambio di un cessate il fuoco. Gli Huthi hanno anche dichiarato che il governo dello Yemen aveva usato il territorio saudita come obbiettivo per un bombardamento.<ref name=wikileaks2009>{{Cita web|titolo=Sitrep on Saudi military operations against the Houthis|url=http://wikileaks.ch/cable/2009/12/09RIYADH1687.html|sito=Wikileaks|accesso=27 maggio 2012|data=30 dicembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130426041921/http://wikileaks.ch/cable/2009/12/09RIYADH1687.html|dataarchivio=26 aprile 2013}}</ref>
 
Nel febbraio 2010, l'ambasciatore statunitense James B. Smith si è incontrato con il principe Khalid. Smith ha portato l'attenzione sugli attacchi aerei sauditi sugli ospedali yemeniti. Khalid ha ammesso che l'evento si è verificato perché lo Yemen aveva designato la zona come base militare Huthi e a causa delle attrezzature militari imprecise e del rifiuto degli Stati Uniti di fornire il regno di aeromobili a pilotaggio remoto [[General Atomics RQ-1 Predator|Predator]]. Ha continuato a dire che la strategia saudita era di forzare gli Huthi a riconciliarsi con il governo yemenita con una forte dimostrazione di forza militare <ref name=wikileaksfeb10>{{Cita web|titolo=Saudi Arabia: Renewed assurances on satellite imagery|url=https://wikileaks.org/cable/2010/02/10RIYADH159.html|sito=Wikileaks|accesso=27 maggio 2012|data=7 febbraio 2010}}</ref> ma che era difficile evitare vittime civili. Le commissioni saudite-yemenite hanno poi concordato gli spazi in cui condurre gli attacchi.<ref>{{Cita news|url=http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2009/11/20091151323886933.html|titolo=Saudi jets bomb Yemeni Houthis|pubblicazione=Al Jazeera|data=5 novembre 2009|accesso=8 dicembre 2010}}</ref> Si è però lamentato che l'intelligence yemenita era inaffidabile e politicamente motivata. Il governo yemenita ha però inserito fra le aree controllate dai ribelli terroristi anche la zona in cui era situato l'ufficio del generale Ali Mohsen Al Ahmar, un avversario politico del presidente [['Ali 'Abd Allah Saleh]].<ref name=wikileaksfeb10/><ref>{{Cita news|autore=Mohammed Aly|url=httphttps://online.wsj.com/article/SB125746088928732009.html|titolo=Saudi Forces Bomb Yemeni Rebels on Southern Border|giornale=The Wall Street Journal|data=6 novembre 2009|accesso=8 dicembre 2010}}</ref>
 
=== Polemica ===
Re Abd Allah non è rimasto soddisfatto dalla leadership di Khalid, in quanto le truppe saudite non sono state in grado di far arretrare velocemente i ribelli yemeniti Huthi che avevano sconfinato in parte del territorio saudita alla fine del 2009.<ref name=all21apr/> Re Abd Allah in particolare ha espresso le sue preoccupazioni per la lunga durata del conflitto, per il gran numero di vittime e per l'incompetenza delle forze armate. Pertanto, questa situazione ha portato alla diminuzione del potenziale di Khalid di succedere al padre come ministro della difesa.<ref name=wikileaks2009/> Joseph A. Kéchichian, un analista del Medio Oriente, ha sostenuto che per la rimozione di Khalid dalla sua carica il 20 aprile 2013 ci sono tre possibili ragioni, una di queste è la già descritta situazione in Yemen.<ref name=kec21apr/> Le altre riguardavano il suo coinvolgimento nell'acquisto di armi nel 2010 e 2013.<ref name=kec21apr>{{Cita news|autore=Joseph A. Kéchichian|titolo=No possible change seen in Saudi succession line|url=httphttps://gulfnews.com/news/gulf/saudi-arabia/no-possible-change-seen-in-saudi-succession-line-1.1172985|accesso=21 aprile 2013|giornale=Gulf News|data=21 aprile 2013}}</ref>
 
== Altre posizioni ==
Alla fine degli anni '90, il principe Khalid ha avuto contatti commerciali con il gruppo francese di elettronica [[Thomson-CSF]].<ref>{{Cita news|titolo=The Political Leadership - King Fahd|url=http://www.thefreelibrary.com/SAUDI+ARABIA+-+The+Political+Leadership+-+King+Fahd.-a057816188|accesso=16 marzo 2013|pubblicazione=APS Review Gas Market Trends|data=29 novembre 1999}}</ref> Nel settembre 2000, ha istituito negli Stati Uniti la Fondazione Oceani da Vivere.<ref>{{Cita web|titolo=Khaled bin Sultan Living Oceans Foundation|url=http://www.livingoceansfoundation.org/index.php?option=com_content&view=article&id=17&Itemid=168|sito=Living Oceans Foundation|accesso=1º aprile 2012}}</ref> Nel 2012 ha vinto il Premio Perseo, <ref name=sacbee>{{Cita news|titolo=HRH Prince Khaled bin Sultan Honored with 2012 Perseus Award|url=httphttps://www.sacbee.com/2012/11/08/4970889/hrh-prince-khaled-bin-sultan-honored.html|accesso=10 novembre 2012|giornale=The Sacramento Bee|data=8 novembre 2012|urlmorto=sì}}</ref> assegnato ai proprietari di yacht che fanno sforzi nel contribuire alla conservazione della fauna marina.<ref name=sacbee/>
 
Khalid è presidente del comitato del Premio Internazionale per l'acqua Principe Sultan bin Abd al-Aziz <ref>[http://www.psipw.org/about.html "About the Prize"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090227175537/http://www.psipw.org/about.html |data=27 febbraio 2009 }} ''psipw.org''. Retrieved 31 December 2008.</ref> e del consiglio di amministrazione della Fondazione Sultan bin Abd al-Aziz.<ref>{{Cita web|titolo=Who we are?|url=httphttps://www.sultanfoundation.org/Pages.aspx?id=1|sito=Sultan bin Abdulaziz Al Saud Foundation|accesso=7 aprile 2012}}</ref> È anche membro del consiglio di amministrazione fiduciaria della Fondazione pensiero arabo, un gruppo [[think-tank]] saudita, che tenta di migliorare le relazioni tra le nazioni arabe e le nazioni occidentali.<ref>{{Cita web|titolo=Board of Trustees|url=http://www.arabthought.org/en/main/board-trustees|sito=Arab Thought|accesso=2 maggio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120523191242/http://www.arabthought.org/en/main/board-trustees|dataarchivio=23 maggio 2012}}</ref>
 
È proprietario del quotidiano pan arabo Al-Hayat anche se si dice che non interferisca negli articoli fintanto che non vengono pubblicate critiche ai membri della famiglia reale.<ref>{{Cita web|titolo=Ideological and ownership trends in the Saudi media|url=http://www.cablegatesearch.net/cable.php?id=09RIYADH651|sito=Wikileaks|accesso=27 maggio 2012|data=11 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130116083750/http://www.cablegatesearch.net/cable.php?id=09RIYADH651}}</ref>
 
== Opinioni ==
=== Relazioni turco-arabe ===
Alla fine del 1990, Khalid ha espresso un suo parere personale in merito alle relazioni turco-arabe. Secondo lui, gli arabi dovrebbero chiedersi che cosa ha determinato questa crisi. Dopo aver criticato la politica araba per l'incapacità di "far fronte ai rapidi cambiamenti sul terreno", ha affermato che "la Turchia sarebbe stata al loro fianco per sempre, anche se non avrebbe guadagnato alcun vantaggio in tal modo." La parte araba, d'altra parte, "non ha compreso la complessità della situazione interna in Turchia, o le considerazioni regionali e internazionali di quel paese. Questo ha creato un clima che potrebbe spingere la Turchia sempre più nel campo dei paesi ostili." Infine, ha proposto di migliorare i rapporti turco-arabi". Ha anche proposto una collaborazione turco-araba di tipo culturale, invitando i due popoli a "iniziare cancellando dai libri di storia e di testo gli insulti reciproci." Ha inoltre incoraggiato la cooperazione militare tra [[Turchia]], [[Pakistan]] e Stati del Golfo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Amikam Nachmani|titolo=The Remarkable Turkish-Israeli Tie|rivista=The Middle East Quarterly|data=Junegiugno 1998|pp=19–2919-29|url=httphttps://www.meforum.org/394/the-remarkable-turkish-israeli-tie|accesso=22 aprile 2012}}</ref>
 
=== Etiopia ===
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In prime nozze il principe ha sposato, Lulua, figlia di re [[Fahd dell'Arabia Saudita|Fahd]]. I due hanno divorziato nel 1978.<ref name=ssabri/> Da questa unione sono nati tre figli: Reema (morta all'età di quattro mesi), Faysal (nato nel 1973) e Sara (nata nel 1976).<ref name=ssabri/> In seguito, si è risposato con un'altra cugina, Abeer, figlia del principe [[Turki II bin Abd al-Aziz Al Sa'ud|Turki II]].<ref name=ssabri/> I due hanno cinque figli: Hala, Fahd, Salman, Mishail e Abd Allah.<ref>{{Cita web|titolo=Family Tree of Khalid bin Sultan bin Abdulaziz Al Saud|url=http://www.datarabia.com/royals/famtree.do?id=176625|sito=Datarabia.com|accesso=30 marzo 2012}}</ref>
 
Una delle sue figlie, la principessa Hala, il 13 gennaio 2010 ha sposato un figlio di re [[Abd Allah dell'Arabia Saudita|Abd Allah]], [[Turki bin Abd Allah Al Sa'ud|Turki]], pilota dell'aeronautica militare.<ref>{{Cita web|cognome=Kapoor|nome=Talal|titolo=A Princely Rivalry: Clash Of The Titans?|url=httphttps://www.datarabia.com/royals/viewCommentary.do?id=12643|sito=Datarabia|accesso=11 maggio 2012|data=13 febbraio 2010}}</ref>
 
Ha pubblicato un libro di memorie sulla sua vita, intitolato Desert Warrior, che ha rivelato molti segreti sulla guerra del Golfo, ad esempio il fatto che Israele ha allertato le sue forze missilistiche nucleari dopo che l'Iraq ha cominciato a sparare missili su [[Tel Aviv]].<ref>{{Cita news|autore=Bruce Riedel|titolo=What to Expect from the New Saudi Crown Prince|url=http://nationalinterest.org/commentary/what-expect-the-new-saudi-crown-prince-6107|accesso=13 aprile 2012|pubblicazione=The Nationalist Interest|data=1º novembre 2011}}</ref>
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|collegamento_onorificenza=Ordine del re Faysal
|motivazione=
|luogodata=30 agosto [[1979]]
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Ordine del re Faysal
|motivazione=
|luogodata=14 dicembre [[1985]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=OrdineOrder delof ReKing AbdAbdulaziz, al-Aziz1st Class (Saudi Arabia).png
|nome_onorificenza=Membro di I Classe dell'Ordine del re Abd al-Aziz
|collegamento_onorificenza=Ordine del re Abd al-Aziz
|motivazione=
|luogodata=28 maggio [[1991]]
}}
{{Onorificenze
Riga 134 ⟶ 174:
|collegamento_onorificenza=Medaglia della liberazione del Kuwait (Arabia Saudita)
|motivazione=
|luogo=
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=Pasador_Emblema_de_la_Unidad.svg
|nome_onorificenza=Membro di II Classe dell'Ordine dell'Unificazione del 22 Maggio (Yemen)
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Unificazione del 22 Maggio
|motivazione=
|data=21 maggio [[2001]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=The Khalifiyyeh Order of Bahrain, 1st class.png
Riga 143 ⟶ 189:
|collegamento_onorificenza=Ordine del Bahrein
|motivazione=
|luogodata=18 marzo [[1991]]
}}
{{Onorificenze
Riga 150 ⟶ 196:
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Indipendenza (Emirati Arabi Uniti)
|motivazione=
|luogodata=2 dicembre [[1996]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur Commandeur ribbon.svg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onoreonore
|motivazione=
|luogodata=20 settembre [[1982]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur GO ribbon.svg
|nome_onorificenza=Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onoreonore
|motivazione=
|luogodata=26 settembre [[1991]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Jordan004JOR_Order_of_the_Renaissance_GC.gifSVG
|nome_onorificenza=Gran Cordone dell'Ordine Supremo del Rinascimento
|collegamento_onorificenza=Ordine Supremo del Rinascimento
|motivazione=
|luogodata=20 novembre [[2000]]
}}
{{Onorificenze
Riga 185 ⟶ 231:
|collegamento_onorificenza=Ordine della Liberazione (Kuwait)
|motivazione=
|luogodata=27 aprile [[1993]]
}}
{{Onorificenze
Riga 192 ⟶ 238:
|collegamento_onorificenza=Medaglia della liberazione del Kuwait (Kuwait)
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
Riga 199 ⟶ 244:
|collegamento_onorificenza=Ordine Nazionale del Niger
|motivazione=
|luogodata=29 maggio [[1991]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=MilitaryOrderOmanMilitary Order of Oman.gif
|nome_onorificenza=Membro di II Classe dell'Ordine Militare dell'Oman (Oman)
|collegamento_onorificenza=Ordine militare dell'Oman
|motivazione=
|luogodata=20 maggio [[1991]]
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Fascia dell'Indipendenza (Qatar)
|motivazione=
|luogodata=16 aprile [[1991]]
}}
{{Onorificenze
Riga 220 ⟶ 265:
|collegamento_onorificenza=Ordine del Leone (Senegal)
|motivazione=
|luogodata=3 aprile [[1991]]
}}
{{Onorificenze
Riga 227 ⟶ 272:
|collegamento_onorificenza= Legion of Merit
|motivazione=
|luogodata=[[1991]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Membro di II Classe dell'Ordine dell'Unificazione del 22 Maggio (Yemen)
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Unificazione del 22 Maggio
|motivazione=
|data=21 maggio [[2001]]
}}
 
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{{Portale|biografie|politica}}
 
[[Categoria:Dinastia Sauditasaudita]]
[[Categoria:Nipoti di Abd al-Aziz dell'Arabia Saudita]]