Khalid bin Sultan Al Sa'ud: differenze tra le versioni
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|legenda =
|titolo = Principe dell'Arabia Saudita
|stemma =
|inizio reggenza =
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|successore =
|nome completo = Khālid bin Sulṭān bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd
|data di nascita =
|luogo di nascita = [[La Mecca]]
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|coniuge 1 = Lulua bint Fahd Al Sa'ud
|coniuge 2 = Abeer bint Turki II Al Sa'ud
|figli = Principessa Reema<br/>Principe Faysal<br/>Principessa Sara<br/>Principessa Hala<br/>Principe Fahd<br/>Principe Salman<br/>Principe Mishail<br/>Principe Abd Allah
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|religione = [[Sunnismo|
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}}
{{Carica pubblica
|nome = Khālid bin Sulṭān Āl Saʿūd
|immagine = no
|didascalia =
|carica = Vice Ministro della Difesa
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|mandatoinizio2 = 17 gennaio [[2001]]
|mandatofine2 = 5 novembre [[2011]]
|monarca2 = [[Fahd dell'Arabia Saudita|Re Fahd]]<br/>[[Abd Allah dell'Arabia Saudita|Re Abd Allah]]
|predecessore2 = ?
|successore2 = ?
|alma mater=[[Università Re Sa'ud]]<br>[[Reale accademia militare di Sandhurst]]
|professione= Militare e politico
}}▼
{{militare
|Nome = Khālid bin Sulṭān Āl Saʿūd
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 24 settembre [[1949]]
|Nato_a = [[La Mecca]]
|Data_di_morte = vivente
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|Luogo_di_sepoltura =
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|Religione = [[Sunnismo|Islam sunnita]]
|Nazione_servita = {{bandiera|SAU|dim=21}} [[Arabia Saudita]]
|Forza_armata = {{simbolo|Royal Saudi Air Force embelm.svg|21}} [[Al-Quwwat al-Jawwiyya al-Sa'udiyya|Reale forza aerea saudita]]
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|Anni_di_servizio = [[1968]] - [[1991]]
|Grado = [[Mushīr]]
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|Guerre = [[Guerra del Golfo]]
|Campagne = [[Operazione Desert Storm]]<BR>[[Liberazione del Kuwait]]<BR>[[Campagna aerea della guerra del Golfo]]
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|Ref = fonti nel corpo del testo
}}
{{Bio
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|Epoca2 = 2000
|Attività = principe
|Attività2 =
|Attività3 = politico
|Nazionalità = saudita
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== Primi anni di vita e formazione ==
Il principe Khalid è nato a [[La Mecca]] il 24 settembre 1949
Dopo essersi laureato presso l'[[Università Re Sa'ud]], ha frequentato la [[Royal Military Academy di Sandhurst]] dove si è laureato nel 1968.<ref name=Bidwell,2012>{{Cita libro|autore=Bidwell|titolo=Dictionary of Modern Arab History|url=http://books.google.com/books?id=KKrCgxsRBkEC&pg=PA20|accesso=8 aprile 2013|data=12 ottobre 2012|editore=Routledge|isbn=978-1-136-16298-5|p=372}}</ref><ref name=smou26oct>{{Cita news|autore=Sami Moubayed|titolo=A Saudi Game of Musical Chairs|url=
== Carriera ==
Nei primi anni della carriera militare, nonostante la sua scelta di entrare a far parte delle forze speciali, al principe è stato dato il comando di un plotone di artiglieria della [[provincia di Tabuk]]. Più tardi, in ragione della sua posizione elevata, gli è stato affidato il compito di condurre le contrattazioni che hanno portato all'acquisto di missili teleguidati di produzione cinese. Per questo ruolo di primo piano, gli è stato dato il titolo onorifico di "Padre dei Missili dell'Arabia Saudita".
Dopo aver lavorato per anni nell'esercito, pensando che alla difesa aerea dovesse essere dato un ruolo più importante nella protezione nazionale, ha istituito la [[Regia forza di difesa aerea saudita|Regia forza di difesa aerea]], e ne è stato il primo comandante. Poco dopo l'occupazione irachena del [[Kuwait]], nell'ambito della [[guerra del Golfo]], è stato scelto come comandante della coalizione delle forze arabe.<ref name=pbs7oct>{{Cita news|titolo=The Saudi Question|url=
Nei primi mesi del 2011, ha annunciato che "oltre il 70 % del materiale militare può essere prodotto localmente" e la futura creazione di un ufficio di governo che si sarebbe occupato della crescita militare nazionale.<ref>{{Cita news|url=
== Bombardamenti dello Yemen del 2009 ==
Nel novembre 2009, Khalid bin Sultan ha guidato l'intervento militare saudita in Yemen. La campagna è stata gravata da diversi errori tattici e il principe è stato pesantemente criticato. I sauditi hanno subito 130 vittime, mentre gli yemeniti hanno perso più di 1000 persone.<ref name=npr>{{Cita news|autore=Simon Henderson|url=http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=130747807&ft=1&f=1014|titolo=Foreign Policy: A Prince's Mysterious Disappearance|pubblicazione=NPR|accesso=8 dicembre 2010}}</ref>
Nel dicembre 2009, Khalid ha dato un ultimatum di 48 ore ai ribelli sciiti [[Huthi]], imponendogli di ritirarsi da Al Jabri. Presto, ha dichiarato che la campagna era finita dopo che i ribelli Huthi hanno promesso attraverso il giornale pan-arabo Al-Quds Al-Arabi che si sarebbero ritirati dal confine, in cambio di un cessate il fuoco. Gli Huthi hanno anche dichiarato che il governo dello Yemen aveva usato il territorio saudita come obbiettivo per un bombardamento.<ref name=wikileaks2009>{{Cita web|titolo=Sitrep on Saudi military operations against the Houthis|url=http://wikileaks.ch/cable/2009/12/09RIYADH1687.html|sito=Wikileaks|accesso=27 maggio 2012|data=30 dicembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130426041921/http://wikileaks.ch/cable/2009/12/09RIYADH1687.html
Nel febbraio 2010, l'ambasciatore statunitense James B. Smith si è incontrato con il principe Khalid. Smith ha portato l'attenzione sugli attacchi aerei sauditi sugli ospedali yemeniti. Khalid ha ammesso che l'evento si è verificato perché lo Yemen aveva designato la zona come base militare Huthi e a causa delle attrezzature militari imprecise e del rifiuto degli Stati Uniti di fornire il regno di aeromobili a pilotaggio remoto [[General Atomics RQ-1 Predator|Predator]]. Ha continuato a dire che la strategia saudita era di forzare gli Huthi a riconciliarsi con il governo yemenita con una forte dimostrazione di forza militare
=== Polemica ===
Re Abd Allah non è rimasto soddisfatto dalla leadership di Khalid, in quanto le truppe saudite non sono state in grado di far arretrare velocemente i ribelli yemeniti Huthi che avevano sconfinato in parte del territorio saudita alla fine del 2009.<ref name=all21apr/> Re Abd Allah in particolare ha espresso le sue preoccupazioni per la lunga durata del conflitto, per il gran numero di vittime e per l'incompetenza delle forze armate. Pertanto, questa situazione ha portato alla diminuzione del potenziale di Khalid di succedere al padre come ministro della difesa.<ref name=wikileaks2009/> Joseph A. Kéchichian, un analista del Medio Oriente, ha sostenuto che per la rimozione di Khalid dalla sua carica il 20 aprile 2013 ci sono tre possibili ragioni, una di queste è la già descritta situazione in Yemen.<ref name=kec21apr/> Le altre riguardavano il suo coinvolgimento nell'acquisto di armi nel 2010 e 2013.<ref name=kec21apr>{{Cita news|autore=Joseph A. Kéchichian|titolo=No possible change seen in Saudi succession line|url=
== Altre posizioni ==
Alla fine degli anni '90, il principe Khalid ha avuto contatti commerciali con il gruppo francese di elettronica [[Thomson-CSF]].<ref>{{Cita news|titolo=The Political Leadership - King Fahd|url=http://www.thefreelibrary.com/SAUDI+ARABIA+-+The+Political+Leadership+-+King+Fahd.-a057816188|accesso=16 marzo 2013|pubblicazione=APS Review Gas Market Trends|data=29 novembre 1999}}</ref> Nel settembre 2000, ha istituito negli Stati Uniti la Fondazione Oceani da Vivere.<ref>{{Cita web|titolo=Khaled bin Sultan Living Oceans Foundation|url=http://www.livingoceansfoundation.org/index.php?option=com_content&view=article&id=17&Itemid=168|sito=Living Oceans Foundation|accesso=1º aprile 2012}}</ref> Nel 2012 ha vinto il Premio Perseo,
Khalid è presidente del comitato del Premio Internazionale per l'acqua Principe Sultan bin Abd al-Aziz
È proprietario del quotidiano pan arabo Al-Hayat anche se si dice che non interferisca negli articoli fintanto che non vengono pubblicate critiche ai membri della famiglia reale.<ref>{{Cita web|titolo=Ideological and ownership trends in the Saudi media|url=http://www.cablegatesearch.net/cable.php?id=09RIYADH651|sito=Wikileaks|accesso=27 maggio 2012|data=11 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130116083750/http://www.cablegatesearch.net/cable.php?id=09RIYADH651}}</ref>
== Opinioni ==
=== Relazioni turco-arabe ===
Alla fine del 1990, Khalid ha espresso un suo parere personale in merito alle relazioni turco-arabe. Secondo lui, gli arabi dovrebbero chiedersi che cosa ha determinato questa crisi. Dopo aver criticato la politica araba per l'incapacità di "far fronte ai rapidi cambiamenti sul terreno", ha affermato
=== Etiopia ===
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In prime nozze il principe ha sposato, Lulua, figlia di re [[Fahd dell'Arabia Saudita|Fahd]]. I due hanno divorziato nel 1978.<ref name=ssabri/> Da questa unione sono nati tre figli: Reema (morta all'età di quattro mesi), Faysal (nato nel 1973) e Sara (nata nel 1976).<ref name=ssabri/> In seguito, si è risposato con un'altra cugina, Abeer, figlia del principe [[Turki II bin Abd al-Aziz Al Sa'ud|Turki II]].<ref name=ssabri/> I due hanno cinque figli: Hala, Fahd, Salman, Mishail e Abd Allah.<ref>{{Cita web|titolo=Family Tree of Khalid bin Sultan bin Abdulaziz Al Saud|url=http://www.datarabia.com/royals/famtree.do?id=176625|sito=Datarabia.com|accesso=30 marzo 2012}}</ref>
Una delle sue figlie, la principessa Hala, il 13 gennaio 2010 ha sposato un figlio di re [[Abd Allah dell'Arabia Saudita|Abd Allah]], [[Turki bin Abd Allah Al Sa'ud|Turki]], pilota dell'aeronautica militare.<ref>{{Cita web|cognome=Kapoor|nome=Talal|titolo=A Princely Rivalry: Clash Of The Titans?|url=
Ha pubblicato un libro di memorie sulla sua vita, intitolato Desert Warrior, che ha rivelato molti segreti sulla guerra del Golfo, ad esempio il fatto che Israele ha allertato le sue forze missilistiche nucleari dopo che l'Iraq ha cominciato a sparare missili su [[Tel Aviv]].<ref>{{Cita news|autore=Bruce Riedel|titolo=What to Expect from the New Saudi Crown Prince|url=http://nationalinterest.org/commentary/what-expect-the-new-saudi-crown-prince-6107|accesso=13 aprile 2012|pubblicazione=The Nationalist Interest|data=1º novembre 2011}}</ref>
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|collegamento_onorificenza=Ordine del re Faysal
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|
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Ordine del re Faysal
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{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Membro di I Classe dell'Ordine del re Abd al-Aziz
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{{Onorificenze
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=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze▼
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|nome_onorificenza=Membro di II Classe dell'Ordine dell'Unificazione del 22 Maggio (Yemen)▼
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|data=21 maggio [[2001]]▼
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Indipendenza (Emirati Arabi Uniti)
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{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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}}
{{Onorificenze
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{{Onorificenze
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▲{{Onorificenze
▲|nome_onorificenza=Membro di II Classe dell'Ordine dell'Unificazione del 22 Maggio (Yemen)
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▲|data=21 maggio [[2001]]
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[[Categoria:Nipoti di Abd al-Aziz dell'Arabia Saudita]]
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