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In definitiva sia vari fattori genetici e biologici d'origine evolutiva, quanto l'educazione e il contesto culturale influenzano le abilità medie di uomini e donne, causando delle differenze cognitive in ambito matematico, e dunque indirettamente influenzando anche il numero di donne e uomini che perseguono studi avanzati in scienze e matematica. Questi effetti interagiscono in modi complessi, dunque non ci sono risposte semplici o definitive alle complesse domande sulle differenze sessuali nella scienza e nella matematica.
 
==Attività di ricerca scientifica==
==Peterson==
Negli anni 90 gli studi di Peterson si sono concentrati, nell'ambito della [[Discipline psicologiche#Psicologiaanormale|psicologia abnormale]], sullo studio della predisposizione genetica e dell'[[Ereditarietà genetica|ereditarietà]] della dipendenza dall'[[alcolismo]],<ref>Robert O. Pihl, Jordan Peterson e Peter R. Finn,
La serie di video ha attirato critiche da parte di attivisti, professori e altre persone [[transgender]], e alcuni critici hanno accusato Peterson di incoraggiare un clima di odio<ref name="freedom/hate"/>. Proteste sono scoppiate nel campus, alcune violente, e la controversia ha ricevuto attenzione mediatica a livello internazionale<ref>{{cita web|url=http://www.bbc.com/news/world-us-canada-37875695|titolo=Toronto professor Jordan Peterson takes on gender-neutral pronouns|nome=Jessica|cognome=Murphy|editore=[[BBC News]]|data=4 novembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://thevarsity.ca/2016/10/12/free-speech-rally-devolves-into-conflict-outbursts-of-violence/|titolo=Free speech rally devolves into conflict, outbursts of violence|nome=Jack O.|cognome=Denton|sito=The Varsity|data=12 ottobre 2017}}</ref>. A novembre il ''National Post'' ha pubblicato un editoriale di Peterson, intitolato "Il diritto di essere politicamente scorretto" (''The right to be politically incorrect''), in cui il professore approfondiva i motivi della sua opposizione al disegno di legge, e spiegava perché avesse assunto una posizione pubblica contro di esso. Nell'articolo si leggeva:
[https://www.researchgate.net/publication/20944340_Inherited_Predisposition_to_Alcoholism_Characteristics_of_Sons_of_Male_Alcoholics Inherited Predisposition to Alcoholism: Characteristics of Sons of Male Alcoholics], ''Journal of Abnormal''</ref> evidenziando che i figli di alcolisti maschi sono particolarmente a rischio per lo sviluppo di alcolismo. Questo aumento del rischio appare frequentemente in associazione ad un'aumentata incidenza di disturbi comportamentali o iperattività, con deficit nel pensiero astratto e nelle prestazioni scolastiche, con anormalità nella risposta psicofisiologica, e con maggiore sensibilità agli effetti putativi di smorzamento dell'intossicazione alcolica.<ref>Jordan Peterson e Robert O. Pihl [https://www.researchgate.net/publication/21002590_Information_processing_neuropsychological_function_and_the_inherited_predisposition_to_alcoholism Information processing, neuropsychological function, and the inherited predisposition to alcoholism], ''Neuropsychology Review''</ref><ref>Jordan Peterson, Robert O. Pihl e Peter R. Finn, [https://www.researchgate.net/publication/21594394_Cognitive_Dysfunction_and_the_Inherited_Predisposition_to_Alcoholism Cognitive Dysfunction and the Inherited Predisposition to Alcoholism], ''Journal of studies on alcohol''</ref><ref>Jordan B. Peterson e Robert O. Pihl, [https://www.researchgate.net/publication/236273549_Genetic_and_other_risk_factors_for_alcoholism Genetic and other risk factors for alcoholism], ''NIAAA: Eighth Special Report to the US Congress on Alcohol and Health''</ref><ref>Jordan B. Peterson, Robert O. Pihl, Jean Richard Séguin e Sherry H. Stewart, [https://www.researchgate.net/publication/14825060_Heart-rate_reactivity_and_alcohol_consumption_among_sons_of_alcoholics_and_sons_of_non-alcoholics Heart-rate reactivity and alcohol consumption among sons of alcoholics and sons of non-alcoholics], ''Journal of psychiatry & neuroscience''</ref><ref>Robert O. Pihl e Jordan B. Peterson,
{{citazione|Non utilizzerò mai parole che odio, come i termini di moda e costruiti artificialmente "zhe" e "zher". Queste parole sono all'avanguardia di un'ideologia post-moderna, di sinistra radicale che io detesto, e che è, secondo la mia opinione professionale, spaventosamente simile alle dottrine [[Marxismo|marxiste]] che hanno ucciso almeno 100 milioni di persone nel XX secolo.
[https://www.researchgate.net/publication/21309516_A_biobehavioural_model_for_the_inherited_predisposition_to_alcoholism A biobehavioural model for the inherited predisposition to alcoholism], ''Alcohol and alcoholism''</ref> I figli mostrano uno schema di iperreattività autonomica a una varietà di stimoli e difficoltà nei test cognitivi, indicativi della disfunzione del lobo prefrontale che possono essere correlati alla predisposizione all'alcolismo.<ref>Robert O. Pihl, Jordan B. Peterson e Peter R. Finn,
[https://www.researchgate.net/publication/232523002_A_heuristic_model_for_the_inherited_predisposition_to_alcoholism A heuristic model for the inherited predisposition to alcoholism], ''Psychology of Addictive Behaviors''</ref> Altri studi di Peterson si sono concentrati sulla correlazione tra consumo di alcol e droga, aggressività e comportamenti antisociali.<ref>Robert O. Pihl, Jordan B. Peterson e Mark A. Lau, [https://www.researchgate.net/publication/14788263_A_biosocial_model_of_the_alcohol-aggression_relationship A biosocial model of the alcohol-aggression relationship], ''Journal of studies on alcohol. Supplement''</ref><ref>Robert O. Pihl e Jordan B. Peterson, [https://www.researchgate.net/publication/236273524_Alcohol_drug_use_and_aggressive_behavior Alcohol, drug use and aggressive behavior], ''Crime and Mental Disorder''</ref><ref>Robert O. Pihl e Jordan B. Peterson, [https://www.researchgate.net/publication/236273594_Alcohol_and_aggression_Three_potential_mechanisms_of_the_drug_effect Alcohol and aggression: Three potential mechanisms of the drug effect], ''Alcohol and Interpersonal Violence: Fostering Multidisciplinary Perspectives''</ref><ref>Peter R. Giancola, Jordan B. Peterson e Robert O. Pihl, [https://www.researchgate.net/publication/14884346_Risk_for_alcoholism_antisocial_behavior_and_response_perseveration Risk for alcoholism, antisocial behavior, and response perseveration], ''Journal of Clinical Psychology''</ref>
 
Peterson inoltre si è occupato di [[psicologia politica]]: le sue ricerche, assieme a numerose altre in tale ambito, confermano l'esistenza di una correlazione tra posizione politica di una persona e i tratti prevalenti del suo [[Temperamento (psicologia)|temperamento]] e della sua [[personalità]]. Utilizzando il modello dei [[Big Five]], i conservatori sembrano possedere valori generalmente più alti in Coscienziosità (e nei suoi due sottoparametri, ordine e operosità) e più bassi in Apertura mentale, mentre per i ''liberal'' vale l'opposto. Coscienziosità e apertura mentale sono covarianti lungo l'asse politico. Poiché è noto che i tratti della personalità e del temperamento sono in parte determinati biologicamente, pare dunque sempre più evidente che anche la posizione politica possa essere, almeno parzialmente, influenzata da fattori genetici.
Ho studiato l'[[autoritarismo]] di destra e di sinistra per trentacinque anni. Ho scritto sull'argomento un libro, ''[[Maps of Meaning: The Architecture of Belief]]'', che esplora come le ideologie si appropriano del linguaggio e delle credenze. Come risultato dei miei studi, sono arrivato alla convinzione che il Marxismo sia un'ideologia omicida. Ritengo che i suoi praticanti nelle università moderne dovrebbero vergognarsi di sé stessi per il fatto che continuano a promuovere idee talmente feroci, indifendibili e anti-umane, e a indottrinare i propri studenti con queste convinzioni. Pertanto, non mi metterò in bocca parole marxiste. Ciò farebbe di me un pupazzo della sinistra radicale, e questo non accadrà. Punto.|Jordan Peterson, "Il diriito di essere politicamente scorretto" (''The right to be politically incorrect''), ''National Post''.<ref name="Post">{{cita web|url=http://news.nationalpost.com/full-comment/jordan-peterson-the-right-to-be-politically-incorrect|nome=Jordan B.|cognome=Peterson|titolo=The right to be politically incorrect|sito=National Post|data=21 novembre 2016}}</ref>|First, I will never use words I hate, like the trendy and artificially constructed words “zhe” and “zher.” These words are at the vanguard of a post-modern, radical leftist ideology that I detest, and which is, in my professional opinion, frighteningly similar to the Marxist doctrines that killed at least 100 million people in the 20th century.
 
Peterson ha tentato di spiegare perché siano proprio questi due tratti, coscienziosità e apertura mentale – che in generale sono due parametri abbastanza indipendenti (non correlati statisticamente) tra di loro – ad essere strettamente collegati alla posizione politica: secondo Peterson la spiegazione è legata essenzialmente a concetto di «confine». Alle persone "aperte" (con alto valore di apertura mentale), infatti, piace vivere nei pressi o al di là di un confine, in tutti i sensi (concreti o figurati), sono pronte ad aprire i propri confini, a sfondare qualunque schema, qualunque barriera, a pensare fuori dagli schemi, a trovare analogie tra le cose, comportandosi spesso anche in modo disordinato e confusionario. Al contrario le persone coscienziose, soprattutto quelle con un alto livello di ordine, tendo a schematizzare, a pensare all'interno degli schemi, a distinguere le cose, a dividere, separare, confinare e strutturare su vari livelli il mondo che li circonda. Questa tendenza delle persone coscienziose a schematizzare/separare è correlata alla sensazione di disgusto, spesso associata a persone eccessivamente ordinate, interpretabile come la sensazione associata ad una repulsione nei confronti di una «violazione di confine», ovvero repulsione nel vedere toccarsi oggetti (in tutti i sensi, oggetti concreti o figurati, idee, comportamenti e categorie di persone) che, rispetto un certo schema concettuale, non è ammesso che possano toccarsi. Secondo Peterson in definitiva le persone con maggiore apertura mentale (dunque, statisticamente, più ''liberal'') tendono a vedere i vantaggi e le opportunità che si presentano nell'apertura di un «confine», mentre le persone con alti valori di coscienziosità (statisticamente, più conservatrici) tendono a vedere i difetti e i pericoli di eventuali aperture e «violazioni di confine».
==Maps of Meaning==
{{citazione|Sono passati quasi dodici anni da quando ho afferrato per la prima volta l'essenza del paradosso che sta alla base della motivazione umana verso il male: le persone hanno bisogno dell'identificazione di gruppo, perché quell'identificazione le protegge, letteralmente, dalle terribili forze dell'ignoto. È per questo motivo che ogni individuo che non è decadente si sforzerà di proteggere il proprio territorio, reale e psicologico. Ma la tendenza a proteggere significa odiare l'altro, e dunque l'inevitabilità della guerra – e adesso siamo troppo tecnologicamente potenti per impegnarci in guerra. Consentire la vittoria agli altri, tuttavia – o anche l'esistenza continuata, nei suoi termini – significa soggiogamento, dissoluzione delle strutture protettive e esposizione a ciò che è più temuto. Per me, questo significava «dannato se lo fai, dannato se non lo fai»: i sistemi di credenze regolano l'affetto, ma il conflitto tra i sistemi di credenze è inevitabile.
 
La formulazione e la comprensione di questo terribile paradosso mi hanno devastato. Ero sempre stato convinto che una sufficiente comprensione di un problema, qualsiasi problema, portasse alla sua risoluzione. Qui ero, tuttavia, in possesso di una comprensione che sembrava non solo sufficiente ma completa, catturato comunque tra il diavolo e il mare blu profondo. Non riuscivo a vedere come potesse esserci un'alternativa al fatto di avere un sistema di credenze o al non averlo – e potevo vedere lo svantaggio di entrambe le posizioni. Questo ha davvero scosso la mia fede.|Jordan Peterson, ''Maps of Meaning''.<ref>Jordan Peterson, ''Maps of Meaning: The Architecture of Belief'', 460.</ref>|It has been almost twelve years since I first grasped the essence of the paradox that lies at the bottom of human motivation for evil: People need their group identification, because that identification protects them, literally, from the terrible forces of the unknown. It is for this reason that every individual who is not decadent will strive to protect his territory, actual and psychological. But the tendency to protect means hatred of the other, and the inevitability of war — and we are now too technologically powerful to engage in war. To allow victory to the other, however — or even continued existence, on his terms—means subjugation, dissolution of protective structures, and exposure to that which is most feared. For me, this meant ‘damned if you do, damned if you don’t’: belief systems regulate affect, but conflict between belief systems is inevitable.
I have been studying authoritarianism on the right and the left for 35 years. I wrote a book, ''[[Maps of Meaning: The Architecture of Belief]]'', on the topic, which explores how ideologies hijack language and belief. As a result of my studies, I have come to believe that Marxism is a murderous ideology. I believe its practitioners in modern universities should be ashamed of themselves for continuing to promote such vicious, untenable and anti-human ideas, and for indoctrinating their students with these beliefs. I am therefore not going to mouth Marxist words. That would make me a puppet of the radical left, and that is not going to happen. Period.|en}}
 
Peterson si definisce «non contento di ciò che sta accadendo [...] per quanto riguarda il genere - anche per le discussioni sul genere».<ref name="Post" /> La Legge C-16 è basata, secondo Peterson su «assurdità assolute» dal punto di vista scientifico.<ref name="Post" /> Secondo Peterson la legge «impone assiomaticamente il [[costruzionismo sociale]] come dottrina scientifica della legislazione»,<ref name="Post" /> nonostante tale paradigma ideologico secondo Peterson sia stato ormai smentito dalle moderne conoscenze scientifiche in ambito [[neurobiologia|neurobiologico]]. Il paradigma – nota Peterson – prevede che il [[Sesso (biologia)|sesso]], un «fatto biologico determinato dall'anatomia e dai cromosomi» sia una variabile indipendente dall'[[identità di genere]] (che, secondo la Ontario Human Rights Commission, è definita il senso personale di essere "una donna, un uomo, entrambi, nessuno dei due o ovunque nello spettro di genere"). Indipendentemente da queste due variabili, nota Peterson, secondo il paradigma ne esiste anche una terza: «l'espressione di genere (ovvero come una persona "esprime pubblicamente il suo genere", incluse le loro scelte di moda, come "vestiti, capelli (e) trucco")». Secondo il paradigma, nota Peterson «questi fattori [l'identità e l'espressione di genere] esistono e si manifestano puramente come scelte soggettive», e rimangono indipendenti dal [[Sesso (biologia)|sesso biologico]].<ref name="Post" />
 
Formulation and understanding of this terrible paradox devastated me. I had always been convinced that sufficient understanding of a problem—any problem—would lead to its resolution. Here I was, however, possessed of understanding that seemed not only sufficient but complete, caught nonetheless between the devil and the deep blue sea. I could not see how there could be any alternative to either having a belief system or to not having a belief system — and could see little but the disadvantage of both positions. This truly shook my faith.|en}}
Peterson esamina e critica questo paradigma: «In primo luogo, arguisce Peterson – più del 99% della popolazione ha un'identità di genere identica al proprio sesso biologico». E questa alta [[Correlazione (statistica)|correlazione]], per Peterson è già una prova della non-[[Indipendenza stocastica|indipendenza statistica]] delle variabili in gioco. In secondo luogo, grazie alle moderne conoscenze in campo [[neuropsicologia|neuropsicologico]] e della [[psicologia evoluzionista]], secondo Peterson «esistono prove schiaccianti che indicano che uomini e donne differiscono notevolmente, per ragioni biologiche, nella loro identità di genere»,<ref name="Post" /> che viene scientificamente definita, in modo più preciso, come l'insieme «della propria [[personalità]] e dei propri interessi».<ref name="Post" /> Il sesso biologico e l'identità di genere sono quindi, secondo Peterson, «fortemente e [[causa-effetto|causalmente]] collegati», e «nessuna legislazione potrà cambiare questo fatto».<ref name="Post" />
 
{{citazione|Nella misura in cui l'Academia ricorda le sue antiche origini, deve sapere che è stata fondato dall'avversario più determinato e più influente della polis.|[[Hannah Arendt]], ''Verità e politica''.<ref>Hannah Arendt, ''Truth and Politics''.</ref>|To the extent that the Academe remembers its ancient origins, it must know that it was founded by the polis’s most determined and most influential opponent.|en}}"
Secondo Peterson le moderne conoscenze scientifiche smentiscono definitivamente il paradigma del [[costruzionismo sociale]] [[postmoderno]] secondo cui queste differenze evidenti siano esclusivamente frutto della socializzazione, e che anzi ci sia un forte peso biologico-evolutivo nella spiegazione causale di tali differenze.<ref name="Post" /> Tra gli esempi che Peterson fa c'è il [[modello scandinavo]]: «tali differenze sono maggiori nelle società scandinave in cui sono stati compiuti gli sforzi più estremi negli ultimi tre decenni per rimuovere le distinzioni legali, sociali ed economiche tra i sessi».<ref>David P. Schmitt, [https://evolution-institute.org/on-common-criticisms-of-evolutionary-psychology/ “Yes, but…” Answers to Ten Common Criticisms of Evolutionary Psychology], ''The Evolution Institute''.</ref><ref>Schmitt, D.P. (2015). The evolution of culturally-variable sex differences: Men and women are not always different, but when they are…it appears not to result from patriarchy or sex role socialization. In Weekes-Shackelford, V.A., & Shackelford, T.K. (Eds.), ''The evolution of sexuality'' (pp. 221-256). New York: Springer.</ref><ref>Schwartz, S.H., & Rubel-Lifschitz, T. (2009). Cross-national variation in the size of sex differences in values: Effects of gender equality. ''Journal of Personality and Social Psychology'', 97, 171-185.</ref> Tecnicamente, la moltiplicazione di tali differenze avviene, secondo Peterson «perché gli uomini e le donne si differenziano nella loro psicologia per ragioni sia sociali che biologiche e, rimuovendo l'influenza sociale, l'influenza biologica diventa più forte. Quindi, non solo i tentativi fatti in Scandinavia per sradicare le differenze tra uomini e donne sono falliti, ma gli si sono ritorti contro. E questi non sono studi di poche centinaia di persone: decine di migliaia di partecipanti hanno fornito informazioni sulla personalità e le descrizioni dei loro interessi personali.<ref>Paul T. Costa Jr., Antonio Terracciano e Robert R. McCrae, [http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.463.9292&rep=rep1&type=pdf], "Gender Differences in Personality Traits Across Cultures: Robust and Surprising Findings"; ''National Institute on Aging, National Institutes of Health''</ref> Ma a chi importa cosa dice la scienza, quando c'è in gioco l'ideologia?».<ref name="Post" />
Hannah Arendt, "Verità e politica" [2]
 
==Maps of Meaning==
«Prendete in considerazione il caso di [[New York]] – nota Peterson – che ora protegge 31 generi, tra cui "genere dotato" (guarda su) e "genere fluido" (ragazzo un giorno e ragazza il prossimo). La Grande Mela è pronta a multare fino a 250 milioni di dollari se i proprietari o i dipendenti si rifiutano di parlarsi in modo corretto. E la lista dei 31 generi di New York è solo una goccia nel secchio rispetto al numero che alcuni vorrebbero che usassimo: ho trovato liste online che contengono più di 70 generi. E il fatto è che, per ogni persona i cui sentimenti vadano rispettati e la cui identità è in qualche modo convalidata a causa dell'uso di tali pronomi, ci saranno poi 20 adolescenti ancora confusi e infelici, il cui caos si moltiplicherà 10 volte a causa di tutte queste nuove scelte».<ref name="Post" />