Gianfranco Funari: differenze tra le versioni

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{{Artista musicale
|nome = Gianfranco Funari
|tipo artista= cantante
|immagine = Gianfranco Funari2.jpg
|nazione = Italia
|genere = Cabaret
|anno inizio attività = 1969
|anno fine attività = 2007
|note periodo attività =
|etichetta = [[King (etichetta discografica italiana)|King Universal]], [[Ciao Records]]
|numero totale album pubblicati = 1
|numero album studio = 1
|numero album live = 0
|numero raccolte = 0
}}
{{Bio
|Nome = Gianfranco
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|GiornoMeseMorte = 12 luglio
|AnnoMorte = 2008
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = conduttore televisivo
|Attività2 = opinionista
|AttivitàAltre = e [[cabarettista]]
|immagineImmagine = Gianfranco Funari2.jpg
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , definitosi ''il giornalaio più famoso d'Italia''<ref>{{Cita web |url=http://www.storiaradiotv.it/GIANFRANCO%20FUNARI%20IL%20GIORNALAIO%20PIU%27%20FAMOSO%20D%27ITALIA.htm |titolo=GIANFRANCO FUNARI IL GIORNALAIO PIU' FAMOSO D'ITALIA |accesso=19 marzo 2019 |dataarchivio=8 aprile 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160408130133/http://www.storiaradiotv.it/GIANFRANCO%20FUNARI%20IL%20GIORNALAIO%20PIU%27%20FAMOSO%20D%27ITALIA.htm |urlmorto=sì }}</ref>
|PostNazionalità = , autodefinitosi ''il giornalaio più famoso d'Italia''
}}
Si rese celebre con uno stile comunicativo particolare, intenso, caratterizzato da un [[linguaggio]] molto diretto, caustico e spesso volgarecaustico. Trattava temi politici e di attualità riuscendo a creare spesso polemiche e rappresentando il bersaglio di critiche e di attacchi da più parti.
 
== Biografia ==
Nacque in una famiglia un tempo benestante essendo stato suo bisnonno il [[cocchiere]] ufficiale di [[papa Pio IX]]<ref>''La Rai? Datela a me farà soldi a palate'', quotidiano ''la Repubblica'' del 17/06/1994, p.11</ref>; la sua azienda con i cavalli e le carrozze andò però distrutta ain causauno di un'esondazionestraripamento del fiume [[Tevere]] nel 1870 e la famiglia Funari divenne perciò poverissima. Il padre era un modesto [[tipografo]] romano di [[socialismo|idee socialiste]] e la madre Laura una casalinga, sposatisi nel 1913.<ref name="youtube.com">{{Cita pubblicazione|url=https://www.youtube.com/watch?v=Z4sYpQuCsz4|titolo=}}</ref> Come primo impiego lavorò presso la [[Manetti & Roberts]], in seguito presso una ditta di acque minerali, la Saurus, in qualità di rappresentante e successivamente, grazie ad un incontro fortuito con un ispettore esperto di [[gioco d'azzardo]], si appassionò al mondo dei [[casinò]] e decise di lavorare come [[croupier]] prima aal [[Casino de la Vallée]] di [[Saint-Vincent (Italia)|Saint-Vincent]] (dove prestava servizio anche suo fratello maggiore come comandante della tenenza dei [[Carabinieri]] di [[Aosta]]) e, poi perin undiciquelli annidi a[[Hong Kong]], [[Macao]], [[Singapore]] e [[Bangkok]], per undici anni, dai 25 ai 36, diventando negli ultimi due anni il direttorecapo del personale di una casa da gioco. Ebbe anche una breve carriera nel [[pugilato]], durata solo tre incontri, tutti vinti.<ref name="youtube.com"/><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Alessandro Bellapasta|data=4 giugno 2018|titolo=la notte dei telegatti 1985 parte 2|accesso=24 febbraio 2019|url=https://www.youtube.com/watch?v=BHiXaijkgGM&t=1581s}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|url=https://www.youtube.com/watch?v=Y2wpXQRKmHA|titolo=}}</ref>
 
=== Gli inizi come cabarettista ===
Dopo alcune esibizioni amatoriali come [[Cabaret (spettacolo)|cabarettistacabaret]]tista in vari locali romani come ''Il Giardino dei Supplizi'' e il ''Sette per Otto'', nel [[1967]] fu notato da [[Oreste Lionello]], che gli propose di entrare nei suoi spettacoli, e dall'entourage di [[Mina Mazzini|Mina]], che lo fece approdare al ''[[Derby (locale)|Derby]]'' di Milano, dove debuttò il 30 aprile [[1969]] interpretando dei monologhi di [[satira|satira di costume]]. Nello stesso anno e fino al 1969 debuttò nel programma ''[[La domenica è un'altra cosa]]'' condotto da [[Raffaele Pisu]], cui fece seguito il programma di [[Franco Castellano (regista)|Castellano]] e [[Giuseppe Moccia|Pipolo]] ''[[Foto di gruppo (programma televisivo)|Foto di gruppo]]'' ([[1974]]), condotto dallo stesso Pisu. Per la seconda rete, nel [[1975]], conduce, insieme a [[Minnie Minoprio]] e il [[Quartetto Cetra]], la trasmissione "''Più che altro un varietà". Nel [[1976]] condusse insieme a [[Claudio Lippi]] e [[Renato Carosone]] il programma televisivo ''[[Per. una sera d'estate]]''.
[[File:Gianfranco Funari.jpg|thumb|Gianfranco Funari in una foto degli [[anni 1970|anni settanta]]]]
Nel [[1976]] condusse insieme a [[Claudio Lippi]] e [[Renato Carosone]] il programma televisivo ''[[Per una sera d'estate]]''. Del [[1973]] è l'incisione discografica di un singolo con due canzoni: ''Io faccio niente'' e ''A 80 anni è vietato morire il 14 agosto'' e dell'LP ''Ma io non canto... faccio finta!'' per la [[King (etichetta discografica italiana)|King Universal]]. Nel [[1978]] scrisse un [[romanzo]], ''Famiglia svendesi'', e l'anno seguente recitò nel [[film]] di [[Domenico Paolella]] ''[[Belli e brutti ridono tutti]]''.
 
=== Conduttore TV: i talk show di attualità ===
 
{{Citazione|[In televisione] per essere eccezionali bisogna mascherarsi da normali, abbassarsi al gradino più basso, corteggiare senza pudore le casalinghe<ref>Tratto da [[Aldo Grasso]], ''Il bel paese della TV - Viaggio nell'Italia delle emittenti locali'' - In abbinamento aal ''[[Il Corriere della Sera]]'', [[2004]]</ref>.}}
 
Come [[Conduttore televisivo|conduttore]] di programmi di attualità debuttò sul piccolo schermo asu [[Telemontecarlo]] nel [[1980]], con la trasmissione ''Torti in faccia'' (cheda qualchemaggio 1980 a maggio 1981)<ref>Qualche anno più tardi Funari proporrà a [[Bruno Voglino]], dirigente [[RAIRai]], senza riceverne un riscontro positivo).</ref>, con una formula innovativa che proponeva contenziosi verbali fra categoriedue diopposte semplicifazioni formate da cittadini comuni, formula che ripropose con successo con ''[[Aboccaperta]]'', il quale andò in onda dal [[1981]] al [[1983]] sulla rete monegasca. SuccessivamenteFinalmente verràFunari spostatovenne nellachiamato secondadalla serataRai: delfu venerdì[[Giovanni Minoli]], capostruttura di [[Rai 2]], poichéa Funaridargli vennel'opportunità chiamatodi dalcondurre capostrutturaun [[Giovanniprogramma Minoli]] allnell'azienda di stato. Il''Aboccaperta'' programma andràandò in onda sulla seconda rete nazionale dal [[1984]] al [[1987]] nella seconda serata del venerdì. Prima del passaggio ufficiale, Funari condusse nell'autunno del [[1983]] ''[[Campanile cena]]'' e nella prima parte del [[1985]] anche il programma domenicale ''[[Jolly goal]]'', sempre su Rai 2.
Prima del passaggio conduce nell'autunno del [[1983]] ''[[Campanile cena]]'' e nella prima parte del [[1985]] anche il programma domenicale ''[[Jolly goal]]'', sempre su Rai 2.
 
Nel [[1987]] Funari sposò in seconde nozze Rossana Seghezzi, ballerina della [[Teatro alla Scala|Scala]] (da cui si separerà nel [[1997]]) e inaugurò le trasmissioni nella fascia meridiana di Rai 2 con la trasmissione ''[[Mezzogiorno è...]]'', che andrà avanti per tre stagioni, fino a quando, a causa dell'invito fatto a [[Giorgio La Malfa]] e non gradito dai vertici dell'azienda, fu allontanato; riprese ad arringare il pubblico mettendo i politici alla gogna, sulla stessa falsariga e secondo il suo stile ormai delineato, con ''Mezzogiorno italiano'' su [[Italia 1]] ([[1991]]-[[1992]]). In precedenza per la RAI aveva condotto anche ''Improvvisando'' assieme a [[Ramona Dell'Abate]] e a [[Giorgio Mastrota]], programma andato in onda nell'estate e all'inizio dell'autunno 89.
 
In quegli anni inventò un nuovo modo di fare [[pubblicità]], intercalando senza alcuna soluzione di continuità la conduzione della trasmissione e la promozione di un prodotto sponsor. In questo modo veniva annullata ogni distinzione tra il programma e il messaggio promozionale;<ref>[[Pippo Baudo]], intervista a SkyTG24 del 12 luglio 2008</ref> ciò fu poi vietato dalle più stringenti normative sugli spot entrate in vigore nel [[1995]].
Ma indubbiamente Funari fu « il maestro incontrastato nell'esercizio dell'evocazione del desiderio mangereccio attraverso un'immagine elettronica. Nessuno come lui riuscì ad imporre l'acquisto immediato di cibo con un solo schiocco di lingua ».<ref>[[Gianluca Nicoletti]], ''Ectoplasmi. Tipi umani nell'universo TV'', Bologna, Baskerville, 1994, p. 49.</ref>
 
Fu ''[[testimonial]]'' dal [[1988]] al [[1990]] per la carne in gelatina ''Manzotin'', e dal [[1992]] al [[1995]] per il [[quotidiano]] nazionale ''[[L'Indipendente (Milano)|L'Indipendente]]'' (da lui anche diretto, con scarsa fortuna, nel [[1994]]), oltre ad essere stato sempre nei primissimi anni Novanta testimonial dell'[[Innocenti]]. Nel periodo di [[Mani Pulite]], la critica politica dei programmi di Funari si fece molto più serrata, attaccando ancora di più i partiti coinvolti negli scandali. Successivamente su questi temi intervistò ad [[Hammamet]] [[Bettino Craxi]], condannato in contumacia.
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|allineamento=destra
|titolo=Gli imitatori
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|contenuto=
[[File:Funari.jpg|thumb|center|Funari visto da Corrado Guzzanti.240px]]
<div align="center"><small>Funari visto da Corrado Guzzanti.</small></div>
 
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Il più noto imitatore di Gianfranco Funari è stato [[Corrado Guzzanti]], che nel corso dei programmi trasmessi dalla [[Rai]] ''[[Pippo Chennedy Show]]'' ([[1997]]) e ''[[L'ottavo nano]]'' ([[2001]]) ne realizzò una caricatura particolarmente intrisa di vis ironica. Un'altra famosa imitazione di Funari era quella dell'attore [[Sergio Vastano]], che loiniziò interpretòad interpretarlo nel [[1990]] nei panni di inviato di ''[[Striscia la notizia]]''. Inoltre veniva imitato da [[Joe Violanti]] sull'emittente radiofonica [[Radio Dimensione Suono]] durante una trasmissione mattutina. Il Funari degli ultimi anni fu imitato con successo da [[Teo Teocoli]].
 
Le caratteristiche di Funari maggiormente prese di mira dagli imitatori sono state il suo marcato accento romanesco e, soprattutto, la vistosa dentatura. Gli enormi bianchissimi denti, ostentati sempre in ampi sorrisi in diretta, avevano destato il sospetto che il conduttore portasse la [[dentiera]]. Inizialmente Funari, con molto garbo e sempre sorridendo, aveva smentito, ma in seguito, durante un'''intervista doppia'' con [[Luciano Rispoli]] per il programma satirico ''[[Le Iene (programma televisivo)|Le Iene]]'' in onda su [[Italia 1]], alla domanda «''Porti la dentiera?''» mentre Rispoli negava battendo i denti a titolo dimostrativo, Funari si era tolto spudoratamente la dentiera mostrandola ai telespettatori, affrontando la restante parte dell'intervista senza la dentiera, completamente sdentato, per poi rimettersela, sempre ripreso dalle telecamere.}}
 
=== L'allontanamento dalle TV nazionali ===
A causa di alcuni dissapori con [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] (spinto da [[Bettino Craxi]] a censurare il conduttore)<ref>[http://www.corriere.it/spettacoli/09_maggio_20/funari_la_mia_vita_censurata_dai_politici_chiara_maffioletti_b8b7d380-44fd-11de-982b-00144f02aabc.shtml «Potevo essere sindaco: mi ritirai perché amavo la moglie di un ministro» - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, Funari fu costretto a lasciare anche la [[Fininvest]], alla quale intentò una causa per inadempimenti contrattuali presso la [[Pretore (ordinamenti moderni)|Pretura del Lavoro]] di [[Monza]]<ref name="cor">pag.33 del ''[[Corriere della seraSera]]'' del 19/3/1993, vd. ''Archivio Storico Corriere della sera'' [http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/21/Funari_vinto_co_0_93032114288.shtml].</ref>: il suo contratto sarebbe scaduto il 30 settembre [[1992]]<ref name=rep/>, ma ''Mezzogiorno italiano'' era stato sospeso dal 21 luglio [[1992|precedente]]<ref name=cor/>, cosicché le ultime 63 puntate previste erano state annullate<ref name=cor/>. Inizialmente avrebbe dovuto firmare un contratto con la [[RAI]], per condurre due programmi al [[sabato]] su [[Rai 3]]<ref name="are">pag.27 de ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' del 29/8/1992, vd. ''Archivio Storico la Republica'' [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/08/29/funari-accordo-fatto.html].</ref>: il primo nella consueta fascia di mezzogiorno<ref name=are/>, l'altro, che avrebbe dovuto intitolarsi appunto ''Sabato con Funari''<ref name="arcuni">pag.21 de ''[[l'Unità]]'' del 12/9/1992, vd. ''Archivio Storico Unità'' [http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1992_09/19920912_0021.pdf&query=] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304114900/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1992_09%2F19920912_0021.pdf&query= |data=4 marzo 2016 }}.</ref>, in [[prima serata]]<ref name=are/> a partire dal 3<ref name=arcuni/> o dal 10 ottobre [[1992]]<ref name=are/>.
 
Fu definito un accordo nell'agosto precedente con il direttore di rete [[Angelo Guglielmi]]<ref name=are/>, ma la dirigenza del servizio pubblico ruppe le trattative<ref name=arcuni/>; secondo alcune fonti fu l'allora direttore generale [[Gianni Pasquarelli]] in persona, a determinare il mancato ritorno in Rai del conduttore romano<ref name=arcuni/>. Rimasto disoccupato, Funari tentò di fare concorrenza al [[duopolio]] pubblico e privato, con ''[[Zona franca (programma televisivo)|Zona franca]]''<ref name="stortv">dati ricavati dalla scheda di G. Funari sul sito ''Storia Radio Tv.it'' [http://www.storiaradiotv.it/gianfranco%20funari.htm] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140227171824/http://www.storiaradiotv.it/gianfranco%20funari.htm|data=27 febbraio 2014}}.</ref>, in onda su 75 emittenti locali dell'intero territorio nazionale<ref name=stortv/>, che trasmettevano il programma in leggera differita l'una dall'altra per evitare i limiti imposti dalla [[legge Mammì]], su idea dello stesso presentatore romano<ref name=stortv/>. La trasmissione era prodotta dal conduttore e da [[Sandro Parenzo]]<ref name=stortv/>, responsabile della realizzazione delle videocassette<ref name=stortv/>, all'interno delle quali era montata ogni puntata e già inserite le interruzioni pubblicitarie<ref name=stortv/>, da distribuire all'improvvisato [[network televisivo|network]]<ref name=stortv/>.
 
Dopo la vittoria della causa contro [[Reti Televisive Italiane|RTI]]<ref name="rep">pag.33 de ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' del 19/3/1993, vd. ''Archivio la Repubblica'' [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/03/19/funari-perde-640-milioni-aveva-chiesto-10.html].</ref> ottenne un risarcimento di oltre un miliardo e mezzo di [[lira (moneta)|lire]]<ref name=cor />, a fronte delle sue richieste iniziali di circa 10 miliardi per danni<ref name=rep/>, quindi fu reintegrato in ''[[Mediaset]]''. Stavolta fu "collocato" su [[Rete 4]], dove a partire dal 18 ottobre [[1993]]<ref name=stortv/> ricominciò con le strisce giornaliere ''Funari news'' e ''Punto di svolta'' ([[1993]]-[[1995]]<ref name="webal">dati ricavati dal sito ''Web Alice'' [http://www.webalice.it/mirko.1976/funarinews.htm] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304203422/http://www.webalice.it/mirko.1976/funarinews.htm|data=4 marzo 2016}}.</ref>), inframezzate dall'edizione delle 19:00 del [[TG4]] <ref name=stortv/>, nonché il programma del sabato sera ''L'originale'' sulla stessa [[Retequattro|rete]] ([[1994]]-[[1995]])<ref name=webal/>.
 
Dopo la breve parentesi alla direzione del quotidiano ''L'Indipendente'' ([[1994]]<ref name=stortv/><ref>{{Cita web|url=https://giamai.com/2014/07/18/gianfranco-funari-indipendente/|titolo=Quella volta che Gianfranco Funari diresse un giornale|cognome=Maino|nome=Gianluigi|sito=Gia.Mai|data=18 luglio 2014|accesso=15 luglio 2019|dataarchivio=15 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190715173551/https://giamai.com/2014/07/18/gianfranco-funari-indipendente/|urlmorto=sì}}</ref>) tornò alla televisione con il suo debutto su [[Odeon TV]] e [[Cinquestelle]], per cui condusse ''Funari live'' e ''L'edicola di Funari''. Fu il primo esperimento in Italia di una diffusione satellitare in diretta su circuiti televisivi minori. Nella stagione [[1995]]-[[1996]] tornò in Rai con ''[[Napoli capitale]]'', un talk-show politico diretto da [[Anna La Rosa]] che ebbe vita breve. Di nuovo senza contratto, Funari riprese ''Zona Franca'', di cui conservò il formato: la diffusione del programma era sempre basata su un circuito di piccole emittenti locali. Ad [[Antennatre|Antenna 3 Lombardia]] conobbe [[Morena Zapparoli]], che sarebbe diventata sua terza moglie il 24 aprile [[2004]].<ref>[http://www.gianfrancofunari.com/morena.htm Gianfrancofunari.com<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080715021023/http://www.gianfrancofunari.com/morena.htm |data=15 luglio 2008 }}</ref>
 
Nel [[1997]] decise di candidarsi a sindaco di [[Milano]] con una sua ''Lista Funari'', ma all'ultimo momento rinunciò al progetto, nonostante il buon riscontro ottenuto nei sondaggi. Il [[1997|successivo]] 27 dicembre<ref name="corser">pag.38 del ''[[Corriere della seraSera]]'' del 10/1/1998, vd. ''Archivio Storico Corriere della sera'' [http://archiviostorico.corriere.it/1998/gennaio/10/Funari_con_cuore_rifatto_colpiro_co_0_9801104174.shtml].</ref> subì un delicato intervento al cuore, che minò la sua salute ma non la sua verve polemica<ref name=corser/>: celebre rimane il suo attacco alla [[Ministero della Salute|sanità pubblica]], al cui vertice ministeriale dell'epoca risiedeva [[Rosy Bindi]]<ref name="autogenerato1">pag.1 de ''[[l'Unità]]'' del 22/2/1998, vd. ''Archivio Storico Unità'' [http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/golpdf/uni_1998_02.pdf/22pri01A.pdf&query=] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304120210/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Fgolpdf%2Funi_1998_02.pdf%2F22pri01A.pdf&query= |data=4 marzo 2016 }}.</ref>, durante un intervento telefonico di quest'ultima il 21 febbraio [[1998]]<ref name=arcuni/>, nel corso della trasmissione ''[[Per tutta la vita (programma televisivo)...?|Per tutta la vita]]'' ([[Rai 1]]), condotta da [[Fabrizio Frizzi]]<ref name=arcuni/>.
 
=== Dal 2000 al 2007 ===
 
Nel gennaio [[2000]], Funari tornò a [[Mediaset]] nella sua fascia oraria prediletta, il mezzogiorno, diventando ospite fisso del talk show ''[[A tu per tu (programma televisivo)|A tu per tu]]'', in onda su [[Canale 5]] e condotto da [[Antonella Clerici]] e [[Maria Teresa Ruta]]. Dopo l'abbandono della Clerici due mesi dopo la partenza del programma, Funari divenne protagonista assoluto del programma (a scapito anche dell'altra conduttrice, Maria Teresa Ruta, relegata al ruolo di semplice opinionista), tornando così a rivolgersi al suo pubblico preferito, le casalinghe, ma senza riuscire ad ottenere lo stesso successo avuto negli anni passati; la trasmissione registrò infatti ascolti poco soddisfacenti e fu cancellata dopo una sola stagione.
 
Funari fece ritorno così sui circuiti televisivi minori come quello di [[Odeon TV]] e [[Cinquestelle]], dove realizzò diverse trasmissioni, tra cui ''Extra Omnes'' e ''Virus'', con buoni ascolti. Mandò in onda, tra l'altro, nel [[2006]], un'intervista esclusiva di [[Morena Zapparoli]] a [[Piergiorgio Welby]], la cui battaglia per l'[[eutanasia]] fu appoggiata dal conduttore, che partecipò successivamente anche ad eventi per ricordarlo.<ref>[http://www.roma-citta.it/roma/news_10840-.html Roma Città - La metropoli in diretta<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081009082136/http://www.roma-citta.it/roma/news_10840-.html |data=9 ottobre 2008 }}</ref> Negli anni del nuovo millennio, Funari intervenne più volte a dibattiti sulla storia della televisione. Nel [[2005]] fu spesso ospite a ''[[Markette]]'' e ''[[Matrix (programma televisivo)|Matrix]]'':. in quest'ultimoNel programma, condotto da [[Enrico Mentana]], avviò una polemica con [[Michele Santoro]] per la sua partecipazione a [[Rockpolitik]], assimilando la propria esperienza di "epurato" a quella del giornalista campano e tacciandolo di vittimismo; nondimeno, si produsse in battute su [[Silvio Berlusconi]] («ha pensato ai cazzi propri e a quelli degli italiani. I suoi je so riusciti, i nostri un po' meno!») e sulla propria carriera in televisione («mi son fatto due scopate, Rai e Mediaset, per il resto tutte pippe»). Nella trasmissione di [[LA7]] invece, attaccò l'avvocato [[Carlo Taormina]], all'epoca difensore di [[Annamaria Franzoni]]: «Son contento di non aver fatto il giudice, perché se mi fossi trovato di fronte l'avvocato Taormina, avrei dato al suo assistito l'ergastolo, anche se questo fosse stato innocente». Taormina si sentì offeso e [[Piero Chiambretti]] organizzò una puntata riparatrice, che si concluse con la pace tra i due.
 
Nell'estate del [[2005]] registrò per [[Italia 1]] un programma chiamato ''La commedia divina'', con la partecipazione di [[Anna Falchi]]. La trasmissione non andò mai in onda, ma alcuni spezzoni sono stati mostrati durante lo speciale di [[Studio Aperto]] andato in onda il giorno della sua scomparsa. NelIl 15 dicembre dello stesso anno fece ancora parlare di sé con il suo appello lanciatoallorché durante l'intervista-verità di [[Paolo Bonolis]], nel corso di una puntata del [[talk-show]] ''[[Il senso della vita]]'': «Ho fatto cinque bypass, tutt'ediede dueconto ledelle coronariesue eprecarie tracondizioni pocodi toccasalute all'arteriaed femorale.esortò Ioi ormaigiovani la vita me la so' giocata, ma voi ragazzi, vi prego,a non fumatefumare. Non fumate!»<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_12/funari_bonolis_61f1d71a-5004-11dd-b082-00144f02aabc.shtml L'intervista clou a Bonolis: ´Sto morendo, spero con serenit‡ªserenità - Corriere della Sera]</ref> Sempre nel corso di quella puntata rivolse parole d'affetto alla moglie: «Mi auguro di poter morire con tanta serenità, da poter sottrarre a mia moglie con un sorriso il dolore che le darò quando morirò». Nel [[2007]] Funari pubblicò un calendario curato da Marco Falorni, "''marzo 2007 - febbraio 2008, anno secondo GF''", in cui mese per mese ripercorreva con [[Marco Travaglio]] e [[Gian Carlo Caselli]] gli scandali che avevano colpito l'Italia in quegli ultimi anni.
Considerandosi anch'esso un epurato, non accettò il vittimismo del giornalista. Ma si lanciò anche in memorabili battute: «Nei cinque anni di governo, Berlusconi ha pensato ai cazzi propri e a quelli degli italiani. I suoi je so riusciti, i nostri un po' meno!», e ancora «Nella mia carriera televisiva mi son fatto due scopate, Rai e Mediaset, per il resto tutte pippe». Nella trasmissione di [[LA7]] invece, entrò in polemica con l'avvocato [[Carlo Taormina]], all'epoca difensore di [[Annamaria Franzoni]]: «Son contento di non aver fatto il giudice, perché se mi fossi trovato di fronte l'avvocato Taormina, avrei dato al suo assistito l'ergastolo, anche se questo fosse stato innocente». Taormina si sentì offeso e [[Piero Chiambretti]] organizzò una puntata riparatrice, che si concluse con la pace tra i due.
 
Funari apparve anche come attore in [[film]] per il [[cinema]] (''[[Simpatici e& antipatici]]'' di [[Christian De Sica]] nel [[1998]], ''[[Nessun messaggio in segreteria]]'', di [[Paolo Genovese]] e [[Luca Miniero]] nel [[2005]]) e in [[Teatro|opere teatrali]] (''Candido soap opera musical'', diretto da [[Andrea Liberovici]] e liberamente tratto dal [[Candido]] di [[Voltaire]]<ref>{{cita web |url=http://www.direonline.it/portal/page/categoryItem?contentId=87593 |titolo=Copia archiviata |accesso=15 luglio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080720101917/http://www.direonline.it/portal/page/categoryItem?contentId=87593 |dataarchivio=20 luglio 2008 }}</ref>). Nel 2007 avrebbe dovuto recitare nella [[fiction]] in sei puntate ''Lo sbirro'' per la regia di [[Pasquale Squitieri]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/funari-mia-vita-appesa-filo-intanto-fa-sbirro-su-odeon.html|titolo=Funari: la mia vita è appesa a un filo Ma intanto fa «Lo sbirro» su Odeon.|accesso=28 febbraio 2017}}</ref>, progetto poi non concretizzatosi.<ref>{{cita web|url=http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2017/02/18/addio-regista-pasquale-squitieri_UbrHwFQ1pqd11muYrK8H6O.html?refresh_ce|titolo=Addio al regista Pasquale Squitieri, artigiano del cinema|accesso=28 febbraio 2017}}</ref>
Nell'estate del [[2005]] registrò per [[Italia 1]] un programma chiamato ''La commedia divina'', con la partecipazione di [[Anna Falchi]]. La trasmissione non andò mai in onda, ma alcuni spezzoni sono stati mostrati durante lo speciale di [[Studio Aperto]] andato in onda il giorno della sua scomparsa. Nel dicembre dello stesso anno fece ancora parlare di sé con il suo appello lanciato durante l'intervista-verità di [[Paolo Bonolis]], nel corso di una puntata del [[talk-show]] ''[[Il senso della vita]]'': «Ho fatto cinque bypass, tutt'e due le coronarie e tra poco tocca all'arteria femorale. Io ormai la vita me la so' giocata, ma voi ragazzi, vi prego, non fumate. Non fumate!»<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_12/funari_bonolis_61f1d71a-5004-11dd-b082-00144f02aabc.shtml L'intervista clou a Bonolis: ´Sto morendo, spero con serenit‡ª - Corriere della Sera]</ref>.
Recitò infine nei [[cortometraggi]] ''Re Lear - otto Flashback'' e ''500 mila leoni'', entrambi diretti da Andrea Liberovici su testo di [[Aldo Nove]]. Nel secondo, di cui era unico protagonista, venivano raccontati gli ultimi momenti di vita di [[Johnny Weissmuller]], l'attore che negli [[anni 1930|anni trenta]] aveva interpretato [[Tarzan]] e che morì il 20 gennaio 1984 di edema polmonare nella sua casa di Acapulco, con accanto Maria Bauman, sua moglie dal 1963. Questo cortometraggio fu premiato al [[festival di Locarno]].<ref>[http://www.millecanali.it/mc/newseventi/news/dettaglio/index.asp?id=18836 Funari attore drammatico<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080719165200/http://www.millecanali.it/mc/newseventi/news/dettaglio/index.asp?id=18836 |data=19 luglio 2008 }}</ref>
 
Sempre nel corso di quella puntata disse commosso queste parole rivolto a sua moglie: «Mi auguro di poter morire con tanta serenità, da poter sottrarre a mia moglie con un sorriso il dolore che le darò quando morirò». Nel [[2007]] Funari pubblicò un calendario curato da Marco Falorni, "''marzo 2007 - febbraio 2008, anno secondo GF''", in cui mese per mese ripercorreva con [[Marco Travaglio]] e [[Giancarlo Caselli]] gli scandali che hanno colpito l'Italia in questi ultimi anni.
 
Funari apparve anche come attore in [[film]] per il [[cinema]] (''[[Simpatici e antipatici]]'' di [[Christian De Sica]] nel [[1998]], ''[[Nessun messaggio in segreteria]]'', di [[Paolo Genovese]] e [[Luca Miniero]] nel [[2005]]) e in [[Teatro|opere teatrali]] (''Candido soap opera musical'', diretto da [[Andrea Liberovici]] e liberamente tratto dal [[Candido]] di [[Voltaire]]<ref>{{cita web |url=http://www.direonline.it/portal/page/categoryItem?contentId=87593 |titolo=Copia archiviata |accesso=15 luglio 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080720101917/http://www.direonline.it/portal/page/categoryItem?contentId=87593 |dataarchivio=20 luglio 2008 }}</ref>). Nel 2007 avrebbe dovuto recitare nella [[fiction]] in sei puntate ''Lo sbirro'' per la regia di [[Pasquale Squitieri]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/funari-mia-vita-appesa-filo-intanto-fa-sbirro-su-odeon.html|titolo=Funari: la mia vita è appesa a un filo Ma intanto fa «Lo sbirro» su Odeon.|accesso=28 febbraio 2017}}</ref>, progetto poi non concretizzatosi.<ref>{{cita web|url=http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2017/02/18/addio-regista-pasquale-squitieri_UbrHwFQ1pqd11muYrK8H6O.html?refresh_ce|titolo=Addio al regista Pasquale Squitieri, artigiano del cinema|accesso=28 febbraio 2017}}</ref>
Recitò infine nei [[cortometraggi]] ''Re Lear - otto Flashback'' e ''500 mila leoni'', entrambi diretti da Andrea Liberovici su testo di [[Aldo Nove]]. Nel secondo, di cui era unico protagonista, venivano raccontati gli ultimi momenti di vita di [[Johnny Weissmuller]], l'attore che negli [[anni 1930|anni trenta]] aveva interpretato [[Tarzan]] e che morì il 20 gennaio 1984 di edema polmonare nella sua casa di Acapulco, con accanto Maria Bauman, sua moglie dal 1963. Questo cortometraggio fu premiato al [[festival di Locarno]].<ref>[http://www.millecanali.it/mc/newseventi/news/dettaglio/index.asp?id=18836 Funari attore drammatico<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080719165200/http://www.millecanali.it/mc/newseventi/news/dettaglio/index.asp?id=18836 |data=19 luglio 2008 }}</ref>
 
=== Breve ritorno in Rai ===
Funari tornò in video su circuiti nazionali nell'aprile del [[2007]], il sabato sera in prima serata su Rai 1, con la trasmissione ''[[Apocalypse Show]]'', uno spettacolo che univa lo show alla denuncia sociale, ideato da [[Diego Cugia]] e incentrato su un'ipotetica, prossima apocalisse ecologica. I co-conduttori erano la [[showgirl]] spagnola [[Esther Ortega]], il comico [[Fabio De Luigi]], [[imitatore]] e [[showman]] reso celebre dalla [[Gialappa's Band]], invece la valletta era [[Oksana Andersson]].
La trasmissione era stata lanciata da un promo che, citando una famosa scena del film di [[Federico Fellini]] ''[[Amarcord]]'', vedeva il conduttore arrampicato su un albero gridareinvocare in [[dialetto romanesco]]: {{Citazione|''VOJOil RAIUUUUUUUNOOOOOOOOOO''|}}desiderio di apparire su Raiuno e lanciare una mela in testa a una suora che tentava di raggiungerlo.
Gli ascolti bassi della prima puntata segnarono già una brusca battuta d'arresto all'entusiasmo per il ritorno di Funari su una rete RAI. La settimana seguente la trasmissione ottenne il più basso tasso d'ascolti registrato da Rai Uno in prima serata e l'autore Diego Cugia e i presentatori [[Fabio De Luigi]] ed [[Esther Ortega]] abbandonarono il programma, che cambiò nome in "''[[Vietato Funari]]"''. La terza puntata registrò un ulteriore calo di [[Audience#Share|share]], ma nonostante ciò il direttore della rete [[Fabrizio Del Noce]] decise comunque di non chiudere lo show e di farlo giungere fino alla quinta e ultima puntata. AAlla fine del 2007 Gianfranco Funari condusse su [[Odeon TV]] i suoi due ultimi programmi, "''La storia siamo io"'' e "''Funari Late show"''.
 
=== La malattia e la morte ===
All'inizio del [[2008]] Funari fu ricoverato all'[[Istituto scientifico universitario San Raffaele|ospedale San Raffaele]] di [[Milano]] dove, dopo essere andato in [[coma]] [[Diabete mellito|diabetico]] e per 2 volte in [[coma farmacologico]], a causa di gravissime complicazioni polmonari, morì all'alba del 12 luglio, a 76 anni. Le esequie furonosi svolsero nella [[Chiesa di San Marco (Milano)|chiesa di San Marco]] di [[Milano]]. La bara era ricoperta da girasoli e al suo interno, come chiesto da Funari, tre pacchetti di sigarette, un accendino, alcune ''[[fiche]]s'', e un [[telecomando]] per la televisione.<ref>[http://www.corriere.it/cronache/08_luglio_14/funari_preparazione_funerale_bc3f55ce-5191-11dd-a6b4-00144f02aabc.shtml ''Girasoli e Dylan per l'addio a Funari''] Corriere della Sera 14/07/2008</ref> La salma è nel [[Colombario|colombaro]] 12 del Riparto XVII della Galleria EO di Levante Inferiore del [[Cimitero Monumentale di Milano]]<ref>{{Cita news|autore=Comune diSepolture Milano|titolo=App di ricerca defunti Not 2 4get|pubblicazione=|data=}}</ref>. Nel novembre del 2013 la rivista ''[[Oggi (rivistaperiodico)|Oggi]]'' denunciò in un articolo lo stato di abbandono della [[tomba]], ancora priva di lapide, che fu messa Ilil 18 dicembre [[2013]]. Su di essa, su volontà di Funari, le citazioni "''Ho smesso di fumare''" e "''Manco da qui taccio!''".<ref>{{cita web|url=https://www.oggi.it/people/vip-e-star/2014/01/30/gianfranco-funari-ha-una-nuova-lapide-finalmente-ma-la-lite-tra-moglie-e-figlia-non-e-finita/|titolo=Gianfranco Funari ha una nuova lapide, finalmente. Ma la lite tra moglie e figlia non è finita|accesso=30 gennaio 2014}}</ref>
 
Nel 2021 viene realizzato da [[Sky Italia|Sky Originals]] e [[Libero Produzioni]] il docufilm ''[[Funari Funari Funari]]'' sul suo percorso tumultuoso nel panorama televisivo e popolare italiano.<ref>{{Cita web|url=https://www.leggo.it/spettacoli/televisione/funari_funari_funari_su_cielo_per_la_prima_volta_in_chiaro_mercoledi_12_luglio_il_docu_film-7514489.html|titolo=Funari, Funari, Funari, il docufilm su Cielo per la prima volta in chiaro mercoledì 12 luglio|sito=www.leggo.it|data=11 luglio 2023|lingua=it|accesso=11 luglio 2024}}</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
Nel 2022, nasce in suo onore il [[Premio Funari - Il Giornalaio dell'anno]], nato dalla collaborazione tra [[Libero Produzioni]] e la Fondazione [[Carnevale di Viareggio]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/toscana/notizie/2023/02/16/carnevale-viareggio-sfila-di-giovedi-grasso-e-svela-date-2024_ed72b9f4-88af-4c6a-a596-e2d089542bdb.html|titolo=Carnevale Viareggio, sfila di Giovedì Grasso e svela date 2024 - Toscana|sito=Agenzia ANSA|data=16 febbraio 2023|lingua=it|accesso=12 luglio 2024}}</ref>. L'award vuole premiare “''Coloro che, attraverso la parola, lo scritto e qualsiasi mezzo di diffusione, hanno manifestato liberamente il proprio pensiero e si sono contraddistinti per lo spirito indipendente e per la voglia di fare informazione aperta a tutti''.”<ref>{{Cita web|url=https://www.instagram.com/reel/C3DfF_nobS2/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==|titolo=Instagram|sito=www.instagram.com|accesso=12 luglio 2024}}</ref> attraverso una valutazione da parte di collaboratori ed estimatori che negli anni hanno conosciuto e hanno lavorato al fianco di Funari<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/02/14/premio-funari-antonio-ricci-vince-ledizione-del-2024/7445905/|titolo=Premio Funari, Antonio Ricci vince l'edizione del 2024|sito=Il Fatto Quotidiano|lingua=it|accesso=12 luglio 2024}}</ref>.
 
== ConduzioniProgrammi TVtelevisivi ==
*''[[La domenica è un'altra cosa]]'' ([[Rai 1|Programma Nazionale]], 1969-1970)
*''Dedicato a Paola'' (Programma Nazionale, 1972)
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*''[[Per una sera d'estate]]'' ([[Rai 1|Rete 1]], 1976)
*''Torti in faccia'' ([[Telemontecarlo]], 1980)
*''A boccaperta[[Aboccaperta]]'' (Telemontecarlo, 1981-1983; [[Rai 2]], 1984-1987)
*''Campanile cena'' (Telemontecarlo, 1983)
*''Jolly goal'' (Rai 2, 1985)
*''[[Mezzogiorno è...]]'' (Rai 2, 1987-1990)
*''Monterosa 84: Si riapre il Derby'' (Rai 2, 1988)
*''Mezzogiorno italiano'' ([[Italia 1]], 1991-1992)
*''Zona franca'' (75 emittenti locali, 1993)
*''Funari newsNews'' ([[Rete 4]], 1993-1995)
*''Punto di svolta'' (Rete 4, 1993-1995)
*''L'Originale'' (Rete 4, 1994)
*''Le news di Funari'' (Rete 4, 1994-1995)
*''Conto alla rovescia'' (Rete 4, 1995)
*''Funari liveLive'' ([[Odeon TV]]-[[Cinquestelle]]-[[Tivuitalia]], 1995-1996)
*''Andiamo in collegio'' (Odeon TV-Cinquestelle-Tivuitalia, 1995-1996)
*''L'edicola di Funari'' (Odeon TV-Cinquestelle-Tivuitalia, 1995-1996)
*''[[Napoli capitale]]'' (Rai 2, 1995-1996)
*''L'altro capodanno'' (Rai 2, 1995-1996)
*''Tè per due'' (Odeon TV-Cinquestelle-Tivuitalia, 1996)
*''[[A tu per tu (programma televisivo)|A tu per tu]]'' ([[Canale 5]], 2000)
*''Stasera c'è Funari'' (Odeon TV, 2001-2002)
*''Funari forever'' (Odeon TV, 2002-2004)
*''Il curioso'' ([[Antennatre|Antenna 3]], 2004)
*''Extra Omnes'' (Odeon TV, 2005)
*''Virus'' (Odeon TV, 2006)
*''La storia siamo io'' (Odeon TV, 2007)
*''[[Apocalypse Show''/''Vietato Funari]]'' ([[Rai 1]], 2007)
*''Funari lateLate showShow'' (Odeon TV, 2007-2008)
 
== Filmografia ==
[[File:ScreenshotLeSpieVengonoDalSemifreddo.jpeg|thumb|Fermo immagine tratto dal film ''[[Le spie vengono dal semifreddo]]''. Al centro Gianfranco Funari e a destra [[Francesco Mulè]]]]
 
* ''[[Le spie vengono dal semifreddo]]'', regia di [[Mario Bava]] (1966)<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0061014/fullcredits}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.superguidatv.it/dettaglio-film/film-le-spie-vengono-dal-semifreddo-cast-trama/MV16666/}}</ref>
* ''[[Belli e brutti ridono tutti]]'', regia di [[Domenico Paolella]] ([[1979]])
* ''[[Simpatici e& antipatici]]'', regia di [[Christian De Sica]] ([[1998]])
* ''Re Lear - 8 flashback'' di Andrea Liberovici e [[Aldo Nove]] – cortometraggio (2004)
* ''Cinquecentomila leoni'' di Andrea Liberovici e Aldo Nove – cortometraggio (2004)
* ''[[Nessun messaggio in segreteria]]'', regia di [[Paolo Genovese]] e [[Luca Miniero]] ([[2005]]) (- ''cameo)''
* ''[[Funari Funari Funari]]'' - [[documentario]] biografico (2022) - postumo
 
== Discografia ==
{{Artista musicale
== 45 giri ==
|nome = Gianfranco Funari
* [[1973]] - ''Io faccio niente''/''A 80 anni è vietato morire il 14 agosto'', [[King (etichetta discografica italiana)|King Universal]]
|tipo artista= cantante
* [[1975]] - ''E il mondo gira/Il ballo del monocolo'' ([[Fonit Cetra]], SP 1595)
|immagine =
* [[1980]] - ''A torti in faccia''/''A pensarci bene'', [[Ciao Records]], 524
|nazione = ItaliaITA
 
|genere = Cabaret
|anno inizio attività = 1969
|anno fine attività = 2007
|note periodo attività =
|etichetta = [[King (etichetta discografica italiana)|King Universal]], [[Ciao Records]]
|numero totale album pubblicati = 1
|numero album studio = 1
|numero album live = 0
|numero raccolte = 0
}}
=== LP ===
* [[1973]] - ''Ma io non canto... faccio finta!'', [[King (etichetta discografica italiana)|King Universal]] (come Gian Franco Funari)
 
=== Filmografia45 giri ===
* [[1973]] - ''Io faccio niente''/''A 80 anni è vietato morire il 14 agosto'', [[King (etichetta discografica italiana)|King Universal]]
* ''[[Belli e brutti ridono tutti]]'', regia di [[Domenico Paolella]] ([[1979]])
* [[1975]] - ''E il mondo gira/Il ballo del monocolo'' ([[Fonit Cetra]], SP 1595)
* ''[[Simpatici e antipatici]]'', regia di [[Christian De Sica]] ([[1998]])
* [[1980]] - ''A torti in faccia''/''A pensarci bene'', [[Ciao Records]], 524
* ''[[Nessun messaggio in segreteria]]'', regia di [[Paolo Genovese]] e [[Luca Miniero]] ([[2005]]) (cameo)
 
== Libri ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{ImdbCollegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|cinema|letteratura|musica|televisione}}
 
[[Categoria:Direttori di periodici italiani]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 1960]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 1970]]
Riga 179 ⟶ 190:
[[Categoria:Conduttori televisivi di Rai 1 degli anni 2000]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Canale 5 degli anni 2000]]
[[Categoria:Conduttori televisivi di Odeon TV]]
[[Categoria:Sepolti nel Cimitero Monumentale di Milano]]