David Perlov: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicode}}
{{Bio
|Nome = David
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|GiornoMeseMorte = 13 dicembre
|AnnoMorte = 2003
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = regista
|Attività2 = sceneggiatore
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|Nazionalità = israeliano
}}
 
È considerato uno dei maggiori registi del [[cinema]] israeliano]] e probabilmente il fondatore del cinema [[documentario|documentaristico]] israeliano. Ha raggiunto la fama internazionale per i suoi ''Cinematic Essays'' e soprattutto per il suo film ''Diario''.
 
== Biografia ==
 
David Perlov nasce a Rio de Janeiro il 9 giugno 1930. Discendente da una famiglia [[chassidismo|chassidica]] (della dinastia degli Stolin-Carlin) che si era stabilita in Sfad nel 1857. Passò la sua infanzia a [[Belo Horizonte]], e si trasferì a [[SãoSan PauloPaolo (Brasile)|San Paolo]] all'età di 10 anni. Il padre era un [[prestigiatore]] che David incontrò solo raramente e il nonno, che era emigrato dalla Palestina al Brasile, crebbe il giovane David.
 
Inizia l'attività artistica come pittore prima e poi come regista a Parigi negli anni 1950; in seguito, nonostante le opportunità professionali che gli erano prospettate a Parigi, Perlov decide di immigrare con la moglie Mira in Israele. Si stabiliscono al Kibbutz Bror Hayil nel 1958 e qui nascono, nel 1959, le loro gemelle Yael and Naomi. Nel 1961 lasciano il kibbutz per Tel Aviv.
 
Dal [[1973]] insegnò al Dipartimento di Cinema e Televisione dell'Università di [[Tel Aviv]], che contribuì a fondare. Da allora, l'insegnamento divenne una parte cruciale del suo sviluppo personale e artistico. Egli entrò nel corpo docenti della "Sam Spiegel Film School" a Gerusalemme. Nel 1987 fuebbe nominatola nomina a professore associato e 10 anni dopo, quella a professore ordinario.
 
Nel [[1999]] Perlov ricevette il [[Premio Israele]] per i suoi contributi al cinema israeliano. In quell'occasione, il noto critico cinematografico Uri Klein scrisse: "Perlov ha portato al film israeliano la tradizione del film documentaristico, fondendovi teoria e pratica. La sua grandezza risiede nel fatto che il suo lavoro è ad un tempo personale e pubblico, rivelatorio e misterioso, intimo e amplissimo, come è tutta la grande arte." <ref>Necrologio di Uri Klein, in Ha-Aretz, Dec 19, 2003. [http://www.haaretz.co.il/hasite/pages/ShArtPE.jhtml?itemNo=371695 in ebraico] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071002045414/http://www.haaretz.co.il/hasite/pages/ShArtPE.jhtml?itemNo=371695 |data=2 ottobre 2007 }}; [http://www.davidperlov.com/text/The_view_from_perlov.pdf traduzione inglese] dal sito ufficiale.</ref>
Morì quattro anni dopo, nel [[2003]], a Tel Aviv.
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== Opere ==
 
Fin dalla tenera età mostrò interesse e talento nel disegno. Negli anni che seguirono la fine dalla seconda guerra mondiale, Perlov divenne uno dei leader principali del Movimento Sionista Socialista giovanile in Brasile. La sua vocazione artistica, tuttavia, lo portò prima a Parigi, dove risiedette per sei anni, studiando alla Ecole[[École des Beaux Artsbeaux-arts]] e più tardi allo studio di Arpad[[Árpád Szenes]].
 
=== Cinema ===
 
Le tendenze astrattiste degli anni cinquanta non soddisfavanosoddisfacevano Perlov, e il suo bisogno di confrontarsi con soggetti più umani lo avvicinarono al cinema. Divenne assistente di [[Henri Langlois]], il fondatore e direttore della Cinematheque[[Cinémathèque Francaisefrançaise]], e lavorò come editor con il documentarista [[Joris Ivens]].
 
Nel 1957 a Parigi girò ''Tante chinoise'', un film basato sui caustici disegni di una giovinetta dodicenne della borghesia provinciale francese del 1890, che trovò nella cantina della casa in cui viveva.
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==Note==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.davidperlov.com/texts.html|Sito ufficiale}}
* [http://fuoridalghetto.blogosfere.it/2008/03/daivd-perlov-in-mostra-a-roma.html Note critiche] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080417084554/http://fuoridalghetto.blogosfere.it/2008/03/daivd-perlov-in-mostra-a-roma.html |date=17 aprile 2008 }} (a cura di Elena Lattes e Maurizio G. De Bonis)
* {{Imdb}}
* [http://fuoridalghetto.blogosfere.it/2008/03/daivd-perlov-in-mostra-a-roma.html Note critiche] (a cura di Elena Lattes e Maurizio G. De Bonis)
* {{cita web|url=http://www.cultframe.com/default.asp?content=%2F26%2F32%2F6203%2Farticolo%5Finformazioni%2Easp%3F|titolo=Mostra a Roma, aprile 2008|urlmorto=sì}}
 
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