Psicolinguistica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: elenco puntato, come da manuale
 
(10 versioni intermedie di 9 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{NN|psicologia|febbraio 2015|}}
 
La '''psicolinguistica''' o '''psicologia del linguaggio''' può essere definita come lo studio dei fattori psicologici e neurobiologici che stanno alla base dell'acquisizione, della comprensione e dell'utilizzo del [[linguaggio]] negli esseri umani. È un campo di studio interdisciplinare, che si avvale dell'apporto di differenti discipline, come la [[neuropsicologia]], la [[psicologia cognitiva]], la [[linguistica]] ede, in generale, delle [[scienze cognitive]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.linguisticamente.org/la-psicolinguistica-come-la-mente-elabora-il-linguaggio/|titolo=La psicolinguistica: come la mente elabora il linguaggio}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.emanuelefazio.net/psicolinguistica/|titolo=Psicolinguistica|sito=Blog di psicologia}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.brainer.it/approfondimenti/viaggio-alla-scoperta-del-cervello/il-linguaggio/modelli-di-psicolinguistica/|titolo=Modelli di Psicolinguistica}}</ref>.
 
== Obiettivi ==
La psicolinguistica si occupa principalmente dei processi computazionali messi in atto dal cervello per comprendere e produrre il linguaggio. Pur condividendo alcune nozioni ede alcuni livelli di analisi propri della [[linguistica]], si distingue da quest'ultima in quanto tenta di definire teorie sull'architettura funzionale dei processi implicati nell'utilizzo del linguaggio, indagando come il [[Rappresentazione mentale|linguaggio è rappresentato]] e processato a livello cognitivo e cercando di localizzarlo anatomicamenteda un punto di vista anatomico.
 
Questo scopo viene raggiunto studiando ede investigando i diversi livelli che costituiscono la capacità unitaria di utilizzare il linguaggio: la [[fonologia]], la [[morfologia (linguistica)|morfologia]], la [[sintassi]], la [[semantica]] e la [[pragmatica]].
La psicolinguistica si occupa principalmente dei processi computazionali messi in atto dal cervello per comprendere e produrre il linguaggio. Pur condividendo alcune nozioni ed alcuni livelli di analisi propri della [[linguistica]], si distingue da quest'ultima in quanto tenta di definire teorie sull'architettura funzionale dei processi implicati nell'utilizzo del linguaggio, indagando come il [[Rappresentazione mentale|linguaggio è rappresentato]] e processato a livello cognitivo e cercando di localizzarlo anatomicamente.
Questo scopo viene raggiunto studiando ed investigando i diversi livelli che costituiscono la capacità unitaria di utilizzare il linguaggio: la [[fonologia]], la [[morfologia (linguistica)|morfologia]], la [[sintassi]], la [[semantica]] e la [[pragmatica]].
Per fare un esempio, il modello cognitivo di Levelt descrive la produzione linguistica dalle fasi della concettualizzazione fino al momento della realizzazione fonetico-articolatoria dei suoni linguistici.
Altre aree di ricerchericerca si rivolgono all'acquisizione della prima e della seconda lingua nei bambini<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":3">{{Cita web|url=https://lamenteemeravigliosa.it/psicolinguistica-studiare-mente-e-linguaggio/|titolo=Psicolinguistica: studiare mente e linguaggio}}</ref>
 
Oltre allo studio dell'architettura anatomo-funzionale dei processi del linguaggio in soggetti sani, la psicolinguistica studia anche i processi linguistici danneggiati, in soggetti con patologie evolutive (come la [[dislessia]]), o che hanno sviluppato patologie del linguaggio seguenti a lesioni di varia natura: [[ictus]], patologie tumorali, traumatismi cranici o malattie neurodegenerative come le demenze<ref>{{Cita web|url=https://www.vita.it/il-mio-tango-anti-alzheimer/|titolo=Il mio tango anti Alzheimer}}</ref>.
 
== ApplicazioniMetodologia ==
La psicolinguistica applica il [[metodo scientifico]] ed utilizza differenti metodologie per raccogliere i dati sperimentali; i metodi spaziano dall'osservazione del comportamento (ovvero l'osservazione degli errori linguistici commessi dai parlanti), alle misure comportamentali (come la misurazione dei tempi di reazione in compiti linguistici come la decisione lessicale - ovvero decidere se una parola presentata dallo sperimentatore appartiene o meno alla lingua del soggetto sperimentale), alle misure di tipo psico-neurofisiologico come i metodi elettrofisiologici o le tecniche di neuro-imaging (movimenti oculari, [[elettroencefalografia]], [[risonanza magnetica funzionale]], [[tomografia ad emissione di positroni]]) in cui si misurano le reazioni fisiologiche che hanno luogo nel cervello durante l'esecuzione stessa di compiti di natura linguistica<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /><ref name=":3" />.
 
== Applicazioni ==
I risultati ottenuti nello studio delladelle patologiapatologie del linguaggio e dell'delle [[afasiologiaafasia|afasie]] sono utili per definire sempre migliori tecniche di riabilitazione cognitiva delle afasie, delle patologie evolutive o delle malattie neurodegenerative che colpiscono il linguaggio; questi risultati possono essere applicati in campi come la [[neuropsicologia clinica]] o la [[logopedia]], all'interno di programmi riabilitativi in uso nelle strutture ospedaliere e nei centri di riabilitazione, oppure possono consentire di giungere ad una più compiuta comprensione dei processi linguistici nei soggetti normali.
I dati e le teorie elaborate sulla computazione cerebrale del linguaggio possono essere applicati in molti modi differenti: ad esempio, la comprensione dell'organizzazione anatomofunzionale del linguaggio negli esseri umani può avere finalità didattiche, ovvero migliorare le tecniche di insegnamento della prima lingua o seconda lingua nei programmi scolastici.
Inoltre, la ricerca scientifica sull'organizzazione anatomo-funzionale del linguaggio nel cervello degli esseri umani può avere la finalità di giungere ad una migliore comprensione del funzionamento del cervello e della mente, e nello studio delle relazioni stesse tra mente e cervello, costituendo quindi un campo di ricerca in grado di unificare le scienze biologiche con le scienze comportamentali<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":3" /><ref>{{Cita web|url=https://psicologinews.it/linguaggio-linguistica-comunicazione-e-psicologia/|titolo=Linguaggio, linguistica, comunicazione e psicologia}}</ref>.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Marini, A. ''Elementi di Psicolinguistica Generale''. Milano: Springer, 2001.
* Marini, A. ''Manuale di Neurolinguistica. Fondamenti teorici, tecniche di indagine, applicazioni''. Roma: Carocci, 2008
* Ton Dijkstra, Gerard Kempen: ''Einführung in die Psycholinguistik.'' ISBN 3-456-82364-9
Riga 30 ⟶ 34:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Psycholinguistics}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
 
{{Discipline umanistiche}}
Riga 41 ⟶ 45:
[[Categoria:Psicolinguistica| ]]
[[Categoria:Psicologia cognitiva]]
[[Categoria:Scienze cognitive]]
[[Categoria:Discipline psicologiche]]