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Sedici anni dopo, in una nota ad una nuova edizione dell'opera del [[Compagnia di Gesù|gesuita]] spagnolo [[Bernabé Cobo]], l'esploratore e scrittore [[Marcos Jiménez de la Espada]] registrò che il giusto termine per indicare i monumenti sepolcrali preispanici non fosse quello ormai in uso di ''chullpa'' ma la parola [[Lingua aymara|aymara]] ''amaya-uta'', che significa semplicemente “casa del defunto”. Jiménez non fornisce l'origine del termine usato a suo giudizio in maniera sbagliata, ma spiega che tale parola indicava la cesta che custodiva i cadaveri [[mummia|mummificati]], composta da [[Jarava ichu|erba ichu]] intrecciata o da canne di [[Schoenoplectus californicus|totora]].
 
La ricerca [[etimologia|etimologica]] sembra indicare che il termine ''chullpa'' non fosse usato in epoca preincaica, ma sia entrato in uso in epoca più tarda per indicare gli edifici sepolcrali di un'area geografica ristretta dove era diffusa la lingua aymara; la mole monumentale di strutture come quelle presenti nel sito di [[Sillustani]] avrebbe in seguito imposto tale nome anche al di fuori di tale regione.<ref>{{cita|Isbell|pp. 161-163}}.</ref>
 
== Cronologia ==
Secondo la nozione tradizionale di ''chullpa'', tali strutture sono state costruite sugli altopiani compresi tra [[Perù]] e [[Bolivia]] tra la fine dell'epoca [[Tiahuanaco]] e la [[Colonialismo spagnolo|conquista spagnola]], vale a dire tra l'inizio del [[periodo intermedio recente]] (1000-1450) e la fine dell'[[orizzonte tardo]] (1450-1532). Il fatto che non siano state trovate all'interno degli edifici sepolcrali ceramiche di stile Tiahuanaco sembra smentire l'ipotesi che tali strutture siano un'evoluzione delle camere funerarie costruite dalla precedente cultura. Le [[datazione radiometrica|datazioni radiometriche]] effettuate sembrano indicare che la nuova cultura attecchì nel nucleo della zona d'influenza Tiahuanaco agli inizi del XIV secolo, almeno 200 anni dopo la scomparsa di quest'ultima civiltà; le ''chullpas'' più antiche sono quelle esaminate a nord del [[lago Poopó]], risalenti alla seconda metà del XIII secolo.<ref name=Kesseli>{{cita pubblicazione|cognome=Kesseli|nome=Risto|cognome2=Pärssinen|nome2=Martti|titolo=Identidad étnica y muerte: torres funerarias (chullpas) como símbolos de poder étnico en el altiplano boliviano de Pakasa (1250-1600 d.C.)|rivista=Bulletin de l'Institut Français d'Études Andines|volume=34|numero=3|anno=2005|lingua=es|pp=379-410}}</ref> Sembra in tal modo assodato che questi edifici furono eretti dalle civiltà che si sostituirono ai Tiahuanaco nella regione, principalmente i [[Lupaca]] e i [[Civiltà Colla|Colla]],<ref>{{cita|Matos Mendieta|pp. 44-45}}.</ref> e che tale tradizione continuò in epoca [[inca]]ica fino ad arrivare ai primi anni della [[colonizzazione]] spagnola.<ref name=Kesseli />
 
Lo studioso John Hyslop ha proposto una cronologia di costruzione composta da due fasi distinte; la prima, chiamata ''Fase Altopiano'', sarebbe durata tra il 1100 e il 1450, e sarebbe caratterizzata da ''chullpas'' circolari e basse con muri grezzamente lavorati, mentre la seconda, chiamata ''Fase Chucuito-Inca'', sarebbe occorsa tra il 1450 e il 1550, promuovendo la costruzione di monumenti più elaborati, con la presenza di diverse nicchie e di decorazioni scultoriche. A questo periodo apparterrebbero anche i monumenti a pianta quadrata, che sarebbero stati eretti all'interno del [[Tawantinsuyu]] per celebrare le élite locali.<ref>{{cita|Isbell|pp. 166-167}}.</ref><ref>{{cita pubblicazione|cognome=Gil García|nome=Francisco M.|titolo=Secuencia y consecuencia del Fenómeno Chullpario. En tomo al Proceso de Semantización de las Torres Chullpa|rivista=Anales del Museo de América|numero=9|anno=2001|lingua=es|pp=165-199}}</ref>
 
Le ''chullpas'' delle zone andine settentrionali del Perù, di forma differente, secondo alcuni studiosi non sono collegate al fenomeno rilevato nell'altopiano.<ref name=Kesseli /> La loro costruzione, molto più antica, divenne una tradizione consolidata a partire dal 600 d.C., tra la fine del [[periodo intermedio antico]] e l'inizio dell'[[orizzonte medio]], durante il declino della [[cultura Recuay]] nella regione e la loro estrema variabilità di forma e di misure porterebbe a pensare che in questo caso non si sarebbe trattato di un edificio destinato esclusivamente alle élite.<ref>{{cita|Lau|pp. 211-215}}.</ref> Lo studioso William Isbell ha ipotizzato che tali edifici costituiscano una forma di resistenza nei confronti di una classe emergente composta da capi locali appoggiati forse da elementi della civiltà [[Huari]] in espansione.<ref>{{cita|Isbell|pp. 297-299}}.</ref>
 
== Aspetti architettonici ==
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en torno a la construcción del paisaje chullpario|rivista=Revista Española de Antropología Americana|volume=32|anno=2002|lingua=es|pp=207-241}}</ref> alcuni studiosi ipotizzano che la diversa dislocazione delle aperture il fatto che la costruzione fosse dovuta a identità etniche diverse, probabilmente di [[lingua puquina]].<ref name=Kesseli />
 
Le strutture funerarie più antiche presenti nella [[regione di Ancash]], chiamate anch'esse per estensione ''chullpas'', sono invece di forma quadrata e presentano un accesso e una finestrella;<ref>{{cita|Orsini|pp. 88-89}}.</ref> sono in genere costruite con la tecnica denominata ''huanca y pachilla'', che consiste nell'alternare strati di grossi massi con altri di piccole pietre piatte, e contengono all'interno diverse camere.<ref>{{cita pubblicazione|cognome=Isbell|nome=William H.|titolo=Honcopampa. Monumental Ruins in Peru's North Highlands|rivista=Expedition|volume=33|numero=3|anno=1991|lingua=en|pp=7-33}}</ref>
 
== Siti archeologici ==
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*{{cita libro|cognome=Isbell|nome=William H.|titolo=Mummies and Mortuary Monuments: A Postprocessual Prehistory of Central Andean Social Organization|editore=University of Texas Press|anno=2010|lingua=en|isbn=978-0-292-78865-7|cid=Isbell}}
*{{cita libro|cognome=Lau|nome=George F.|capitolo=The Dead and the Longue Durée in Peru's North Highlands|titolo=Living with the Dead in the Andes|curatore=Izumi Shimada|curatore2=James L. Fitzsimmons|editore=University of Arizona Press|anno=2015|lingua=en|isbn=978-0-8165-2977-3|cid=Lau}}
*{{cita libro|cognome=Matos Mendieta|nome=Ramiro|capitolo=”Señorios” nella Sierra e nella Costa centrale|titolo=I regni preincaici e il mondo inca|curatore=[[Laura Laurencich Minelli]]|editore=Jaca Book|città=Milano|anno=2007|isbn=978-88-16-61502-1|cid=Matos Mendieta}}
*{{cita libro|cognome=Orsini|nome=Carolina|titolo=Pastori e guerrieri. I Recuay, un popolo preispanico delle Ande del Perù|editore=Jaca Book|città=Milano|anno=2007|isbn=978-88-16-40735-0|cid=Orsini}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{portale|america|archeologia}}