Simone di Cirene: differenze tra le versioni

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{{Santo
[[File:N-s-dos-passos-17.jpg|thumb|Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce. Autore sconosciuto, [[XIX secolo]]. Santa Casa de Misericórdia di Porto Alegre, Brasile.]]
|nome = San Simone di Cirene<br>o Simone il Cireneo
{{P|La voce risente di un punto di vista di tipo scettico o ateista, volto a evidenziare espressamente inaccuratezze narrative o storiche nel testo biblico: il che presuppone il punto di vista (ateista, e non teologico, né interpretativo, né esegetico) di chi cerca "errori" nella Bibbia per dimostrare che non può essere parola di Dio. Una delle fonti citate a supporto di questo punto di vista è un saggio di persona che non è né storico, né biblista, né accademico.|cristianesimo|aprile 2018}}
|sesso = M
{{P|La grande maggioranza gli storici e studiosi del Nuovo Testamento<ref>"''But the notion that the Gospel accounts are not 100 percent accurate, while still important for the religious truths they try to convey, is widely shared in the scholarly guild, even though it's not nearly so widely known or believed outside of it. Just about the only scholars who disagree are those who, for theological reasons, believe that the Bible contains the literal, inspired, inerrant, no-mistakes-of-any-kind and no-historical-problems-whatsoever, absolute words directly from God. [...] The Gospels of the New Testament contain stories kind of like that, stories that may convey truths, at least in the minds of those who told them, but that are not historically accurate. [...] Gospel writers have given us accounts that are contradictory in their details. These contradictions make it impossible for us to think that the stories are completely accurate.''" (Bart Ehrman, Jersus apocalyptic prophet of the new millenium, Oxford University Press, 1999, p. 30-32, ISBN 978-0-19-512474-3); cfr, tra gli altri, Mauro Pesce (Chi ha paura del Gesù storico? EDB, 2015) e anche alcuni studiosi cristiani, per esempio Rudolf Bulmann e John Crossan.</ref> è ormai concorde sul fatto che i resoconti dei Vangeli non siano storicamente attendibili, anche per gli eventi centrali del Cristianesimo<ref>"''I Vangeli sono pieni di discrepanze, alcune delle quali clamorose. Quanto alla Risurrezione, i Vangeli dissentono su ogni dettaglio o quasi.''" (Bart Ehrman, E Gesù diventò Dio, Nessun Dogma Editore, 2017, pp. 116-119, ISBN 978-88-98602-36-0; cfr anche: Adriana Destro e Mauro Pesce, La morte di Gesù, Rizzoli, 2014, p. 168,185-186, ISBN 978-88-17-07429-2.). Anche lo storico e sacerdote cattolico Raymond Brown (Raymond E. Brown, La morte del Messia: un commentario ai Racconti della Passione nei quattro vangeli, Queriniana Editore, 2007.) ammette, ad esempio, come i vari resoconti evangelici collochino la prima apparizione di Gesù risorto agli apostoli in modo contraddittorio e non conciliabile; lo stesso esegeta riconosce non conciliabili nemmeno le due narrazioni della nascita di Gesù di Matteo e Luca (Raymond E. Brown, ''La nascita del Messia secondo Matteo e Luca'', Cittadella, 1981.).</ref>; fanno eccezione solo alcuni studiosi schierati confessionalmente, per i quali invece i Vangeli sono parola di Dio. Pur comprendendo, quindi, come detti argomenti siano per taluni fonte di lavoro, questo non può tradire lo scopo informativo di Wikipedia rendendo alcune voci prevalentemente confessionali. Molte voci sull'argomento Gesù risentono invece di una trattazione apologetica, evitando spesso qualunque confronto storico delle fonti testuali<ref>Mauro Pesce, uno dei più noti biblisti italiani, riconosciuto a livello internazionale, fa il punto sull'attuale situazione della ricerca storico-biblica, specie sul Nuovo Testamento e in particolare in Italia: dopo una moderata e temporanea apertura all'accettazione della ricerca storico-biblica da parte del Concilio Vaticano II, "''verso la fine degli anni Settanta si verificò una svolta nella teologia e '''nell'atteggiamento della Chiesa cattolica che ebbe effetti fortemente conservatori per un periodo molto lungo, del quale oggi si sta vivendo la fase più accentuatamente restauratrice, in particolare in Italia.''' [...] ''Le Chiese si trovavano nel bisogno di spiegare a fedeli senza cultura accademica il contenuto di fede dei testi biblici [e] proprio la valorizzazione della Bibbia finiva così per sollevare un dubbio radicale sull'utilità della '''ricerca storica sulla Bibbia che appariva ora povera di frutto spirituale, anzi pericolosa per la stessa fede perché metteva in dubbio le affermazioni immediate e letterali contenute nei testi biblici.''' [...] La tendenza cattolica ... va nel senso di attestarsi su una posizione tendenzialmente antimoderna''". "'' '''La divaricazione tra esegesi storica e teologica si acuirà sempre più dagli anni Ottanta in poi.''' Di fronte alla grande difficoltà di accettare la funzione critica dell'esegesi storica, che correva continuamente il pericolo di mettere in crisi il sistema dottrinale e istituzionale ecclesiastico [...] si potenziò enormemente la lettura patristica della Bibbia, ben diversa da quella storica dell'esegesi contemporanea. [...] '''Ogni vangelo del Nuovo Testamento era considerato primariamente come fonte della parola di Dio e diventava perciò secondario saper quali fonti avesse utilizzato e se esse erano storicamente attendibili, posto che esso era già riconosciuto dalla Chiesa''' come fedele testimonianza del messaggio e della rivelazione di Gesù Cristo. In questo clima, anche '''l'esegesi storica cattolica moderatamente critica della fine degli anni Settanta venne marginalizzata sempre più. E a essa si sostituì un'ondata di esegesi teologica sostanzialmente apologetica. [...] e anzi si potrebbe dire che gran parte dell'esegesi italiana difende tuttora questa visione delle cose.''' ''" (Mauro Pesce, Chi ha paura del Gesù storico?, EDB, 2015, pp. 33-37,49-51, ISBN 978-88-10-56709-8; Mauro Pesce, insieme a Claudio Gianotto ed Enrico Norelli, L'enigma Gesù, Carocci Editore, 2017, pp. 100-101,103-105, ISBN 978-88-430-8327-5; Mauro Pesce, Da Gesù al Cristianesimo, Morcelliana, 2011, pp. 13-21, ISBN 978-88-372-2490-5.).</ref>.|religione|aprile 2018}}
|immagine = N-s-dos-passos-17.jpg
{{quote biblico|Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio|Mc|15,21-22}}
[[File:N-s-dos-passos-17.jpg|thumb|didascalia = Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce. Autore sconosciuto, [[XIX secolo]]. Santa Casa de Misericórdia di Porto Alegre, Brasile.]]
'''Simone di [[Cirene]]''', detto anche '''il Cireneo''', è l'uomo che, secondo quanto riportato da tre dei quattro [[Vangeli]]<ref>[[Vangelo secondo Marco|Marco]] {{passo biblico|Mc|15,21-22}}; [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]] {{passo biblico|Mt|27,32}} e [[Vangelo secondo Luca|Luca]] {{passo biblico|Lc|23,26}}.</ref>, fu obbligato dai soldati romani ad aiutare a trasportare la croce di [[Gesù]], durante la salita al [[Golgota]] per la [[crocifissione]].
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|santuario principale = [[Gerusalemme]], [[cappella di Simone di Cirene]]
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'''Simone di [[Cirene]]''', detto anche '''il Cireneo''', è l'uomo che, secondo quanto riportato da tre dei quattro [[Vangeli]]<ref>[[Vangelo secondo Marco|Marco]] {{Cita passo biblico|Mc|15,21-22}}; [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]], {{Cita passo biblico|Mt|27,32}} e [[Vangelo secondo Luca|Luca]] {{Cita passo biblico|Lc|23,26}}.</ref>, fu obbligatochiamato dai soldati romani ad aiutare a trasportare la croce di [[Gesù]], durante la salita al [[Golgota]] per la [[crocifissione]].
Gesù infatti, duramente provato dalla [[flagellazione]] e dagli altri tormenti che gli erano stati inflitti, non era più in grado di proseguire con il pesante carico. I Vangeli non forniscono ulteriori informazioni sul Cireneo, salvo che egli era "padre di Alessandro e Rufo" ({{passo biblico|Mc|15,21-22}}). {{Citazione necessaria|Il Vangelo secondo Giovanni omette Simone di Cirene per enfatizzare il sacrificio di Cristo che si addossa da solo il carico della croce ed espia le colpe degli uomini.}}
 
== Nel Nuovo Testamento ==
Si ravvisa comunque una discordanza tra quanto affermato dai [[vangeli sinottici]] e quanto invece riferito dal [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]]. Viene infatti precisato nei sinottici<ref>{{passo biblico|Mt27,31-34; Lc23,26; Mc15,20-22}}.</ref> che, finito il processo, la croce viene data da portare a Simone di Cirene già da subito, ovvero all'uscita del [[praetorium]] ("''Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la croce di Gesù''"<ref>{{passo biblico|Mt27,32}}.</ref>); invece, il Vangelo secondo Giovanni sostiene che la croce è portata da Gesù stesso dalla partenza fino al Golgota ("''Allora'' (Pilato) ''lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo''"<ref>{{passo biblico|Gv19,16-18}}.</ref>).<ref>Adel Smith, 500 errori nella Bibbia, Edizioni Alethes, 2003, pp. 219-220, ISBN 88-88592-05-9.</ref>
Gesù, duramente provato dalla [[flagellazione]] e dagli altri tormenti, non era più in grado di proseguire.
 
{{quote biblico|Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e [[Rufo (personaggio biblico)|Rufo]], a portare la croce. Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio|Mc|15,21-22}}
Il Cireneo, per questo suo gesto, è passato alla storia come la solidale figura di colui che sorregge positivamente fatiche altrui. In ogni caso, nell'uso comune, col termine "cireneo" si indica una persona che volente o nolente, si carica del peso di qualcun altro.
 
I Vangeli non forniscono ulteriori informazioni sul Cireneo, solo che era "padre di Alessandro e Rufo"<ref>{{Cita passo biblico|Mc|15,21-22}}</ref>.
L'incontro di Gesù con il Cireneo viene ricordato nella [[Cappella di Simone di Cirene|quinta stazione]] della [[Via Crucis]].
 
Si ravvisa comunque una discordanza tra quanto affermato dai [[vangeli sinottici]] e quanto invece riferito dal [[Vangelo secondo Giovanni|Vangelo di Giovanni]].; Vieneviene infatti precisato nei sinottici<ref>{{Cita passo biblico|Mt27Mt|27,31-34;}}, Lc23{{Cita passo biblico|Lc|23,26;}}, Mc15{{Cita passo biblico|Mc|15,20-22}}.</ref> che, finito il processo, la croce viene subito data da portare a Simone di Cirene già da subito, ovvero all'uscita del [[praetorium]]<ref>[[Bart Ehrman]], ("''Il vangelo del traditore'', Mondadori, 2010, pp. 216-217 {{ISBN|978-88-04-59690-5}}.</ref><ref>{{Cita|Brown, 2002|p. 877}}.</ref>: {{quote biblico|Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la croce di Gesù''"<ref>{{passo biblico|Mt27Mt|27,32}}.</ref>); invece, il Vangelo secondo Giovanni sostiene che, la croce è portata da Gesù stesso dalla partenza fino al Golgota ("''{{quote biblico|Allora '' (Pilato) '' lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo''"<ref>{{passo biblico|Gv19Gv|19,16-18}}.</ref>).<ref>Adel Smith, 500 errori nella Bibbia, Edizioni Alethes, 2003, pp. 219-220, ISBN 88-88592-05-9.</ref>
Nel [[1941]] nella [[valle del Cedron]], a [[Gerusalemme]], è stato ritrovato un ossario risalente al [[I secolo|I secolo d.C.]] e contenente le spoglie di una famiglia originaria di [[Cirene]]. È citato, in particolare, il nome di ''"Alessandro di Cirene, figlio di Simone"''. Considerato che Cirene è una località molto distante da Gerusalemme e che Alessandro è un nome relativamente poco diffuso nella comunità ebraica del tempo, gli studiosi ritengono plausibile l'ipotesi che l'ossario ospiti i resti della famiglia di Simone il Cireneo, che il [[Vangelo secondo Marco]] identifica appunto come ''"padre di Alessandro e Rufo"''.<ref>André Lemaire, École Pratique des Hautes Études, Paris-Sorbonne. The Ossuary and Inscription Are Authentic (Grand Rapids: April 21, [[2004]]).</ref>
 
Gli esegeti curatori del cattolico ''Nuovo Grande Commentario Biblico'' - nel precisare che "Giovanni non riporta nessuno degli episodi avvenuti durante il tragitto verso il luogo della crocifissione, contenuti negli altri vangeli" - spiegano tali discrepanze supponendo che l'evangelista non fosse a conoscenza di tale tradizione o, a livello teologico, che Giovanni "scelse di far portare la croce a Gesù per significare che egli aveva ancora il pieno controllo del proprio destino".<ref>{{Cita|Brown, 2002|p. 1285}}.</ref>
 
== Gnosticismo ==
Nella tradizione [[Gnosticismo|gnostica]]<ref>{{Cita web|url=https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19579/gnosticismo/|titolo=Gnosticismo|autore=Rebecca Denova|sito=Enciclopedia della storia del mondo|lingua=it|accesso=2024-10-22}}</ref> Simone di Cirene viene crocifisso al posto di Gesù, che sfugge all'esecuzione.<ref>{{Cita web|url=https://it.aleteia.org/2017/05/30/veramente-cristo-crocifisso|titolo=Ma poi, in fondo, siamo sicuri che Cristo sia stato crocifisso?|sito=Aleteia.org - Italiano|lingua=it|accesso=2024-10-22}}</ref>
 
== Archeologia ==
Nel [[1941]] nella [[valle del Cedron]], a [[Gerusalemme]], è stato ritrovato un ossario risalente al [[I secolo|I secolo d.C.]] e contenente le spoglie di una famiglia originaria di [[Cirene]]. È citato, in particolare, il nome di ''"Alessandro di Cirene, figlio di Simone"''. Considerato che Cirene è una località molto distante da Gerusalemme e che Alessandro èera allora un nome relativamente poco diffuso nella comunità ebraica del tempo, gli studiosi ritengono plausibile l'ipotesi che l'ossario ospiti i resti della famiglia di Simone il Cireneo, che il [[Vangelo secondo Marco]] identifica appunto come ''"padre di Alessandro e Rufo"''.<ref>André Lemaire, École Pratique des Hautes Études, Paris-Sorbonne. The Ossuary and Inscription Are Authentic (Grand Rapids: April 21, [[2004]]).</ref>
 
== Culto ==
[[File:Ulm Neu-Ulm Lebendiger Kreuzweg 2011 Bild 11.JPG|thumb|Simone di Cirene, [[Venerdì Santo]] 2011, Missione cattolica italiana di [[Ulma]]|sinistra]]
 
Simone di Cirene non è incluso nel [[Martirologio Romano]].
 
L'incontro di Gesù con il Cireneo viene ricordato nella [[Cappella di Simone di Cirene|quinta stazione]] della [[Via Crucis]]. Il santuario principale a lui dedicato è la [[Cappella di Simone di Cirene]] a [[Gerusalemme]].
 
== Nella cultura di massa ==
{{s sezione|cristianesimo}}
Il Cireneo, per questo suo gesto, è passato alla storia come la solidale figura di colui che sorregge positivamente fatiche altrui. In ogni caso, nell'uso comune, col termine "cireneo" si indica una persona che volente o nolente, si carica del peso di qualcun altro.
 
== Note ==
[[File:Ulm Neu-Ulm Lebendiger Kreuzweg 2011 Bild 11.JPG|thumb|Simone di Cirene, [[Venerdì Santo]] 2011, Missione cattolica italiana di [[Ulma]]]]
<references />
 
== Bibliografia ==
*{{cita testo
|curatore-nome1 = Raymond Edward
|curatore-cognome1 = Brown
|wkcuratore1 = Raymond Edward Brown
|curatore-nome2 = Joseph A.
|curatore-cognome2 = Fitzmyer
|curatore-nome3 = Giuseppe
|curatore-cognome3 = Segalla
|wkcuratore3= Giuseppe Segalla
|curatore-nome4 = Flavio
|curatore-cognome4 = Dalla Vecchia
|curatore-nome5 = Roland Edmund
|curatore-cognome5 = Murphy
|curatore-nome6 = Marco
|curatore-cognome6 = Vironda
|etalcuratori=
|titolo= Nuovo Grande Commentario Biblico
|url=https://books.google.it/books?id=XSlJPQAACAAJ&dq=Nuovo+Grande+Commentario+Biblico%27&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiOv9fJ9-3hAhUR_aQKHUNFDL4Q6AEIKTAA
|editore= Queriniana
|anno= 2002
|pagina =
|ISBN = 88-399-0054-3
|cid = Brown, 2002}}
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Simon of Cyrene}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Cristianesimo}}
 
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[[Categoria:Santi del Nuovo Testamento]]
[[Categoria:Personaggi legati a un'antonomasia]]
[[Categoria:Cirene]]