Marcello Candia: differenze tra le versioni
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Dopo tre [[laurea|lauree]] (in [[
== Biografia ==
Marcello Candia nasce terzogenito di cinque figli da una famiglia milanese a [[Portici]], presso [[Napoli]], dove
Dal padre milanese Camillo Candia, di spirito [[laico]] e tollerante, eredita le capacità imprenditoriali, dalla madre, Luigia (Bice) Mussato, la fede cattolica e l'amore per il prossimo<ref>{{cita|Pinna|Posiz.17}}.</ref>. È la madre che da bambino lo accompagnava in [[chiesa (architettura)|chiesa]] e talvolta lo portava con sé nella sua opera di assistenza ai poveri, nell'ambito della [[Società di San Vincenzo de' Paoli|San Vincenzo]].
Il 7 febbraio [[1933]]
▲Il 7 febbraio [[1933]] mamma Bice muore prematuramente, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore del figlio nemmeno diciassettenne<ref name=Candia>{{collegamento interrotto|1=[http://fondazionecandia.org/history.asp Fondazione Marcello Candia - Chi era Marcello Candia<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>{{Cita news|autore=Comune di Milano|titolo=App di ricerca defunti Not 2 4get|pubblicazione=|data=}}</ref>.
Marcello eredita dal padre Camillo la "Fabbrica italiana di acido carbonico dottor
La [[seconda guerra mondiale]] lo vede chiamato alle armi, al ritorno si prodiga in numerose iniziative missionarie, con l'instancabile zelo che lo accompagnerà per tutta la vita.
Dopo avere aiutato gli [[ebrei]] e i perseguitati politici, nel [[1945]] accoglie i deportati che rientrano dalla [[Germania]]; nello stesso anno collabora con [[Elda Mazzocchi Scarzella]] alla creazione del "''[[Villaggio della Madre e del Fanciullo]]''", poi fonda la rivista "La missione" e successivamente, con monsignor [[Giovanni Battista Montini]] e [[Giuseppe Lazzati]], collabora alla nascita del "Collegio degli studenti d'Oltremare".
Nel [[1947]] fonda a Milano l'[[Unione Medici Missionari italiani]] e, successivamente, l'"Associazione Laici in Aiuto delle Missioni".
Tale organizzazione si occupava dell'assistenza ai primi giovani che dalle missioni venivano inviati in Italia per studiare o erano invitati dallo stesso Candia su segnalazione dei rispettivi vescovi. Partecipa alla fondazione del [[Medici con l'Africa Cuamm|CUAMM (Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari)]], dell'AFI (Ausiliarie Femminili Internazionali) e del GRAAL (Associazione femminile missionaria della dottoressa Adele Pignatelli), sempre a Milano, in via Kramer, un Ambulatorio missionario sotto la sigla dell'UMMI (Unione Medici Missionari italiani), un'associazione affidata alla Congregazione dei poveri servi della Divina Provvidenza di Don [[Giovanni Calabria]].
Con questa sigla dà vita anche a una scuola di medicina missionaria per addestrare i giovani delle varie congregazioni e ordini religiosi che si preparavano a partire per le missioni. All'inizio degli anni '50 lascia l'UMMI e dà inizio all'ALAM (Associazione Laici in Aiuto delle Missioni).
== L'esperienza missionaria in Brasile ==
Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] matura in lui la decisione di diventare missionario laico; nel
L'ospedale, intitolato a [[San Camillo]] e a [[San Luigi Gonzaga|San Luigi]] per onorare la memoria dei genitori<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/marcello-candia_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Candia Marcello|accesso=21 novembre 2024}}</ref>, inaugurato
▲Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] matura in lui la decisione di diventare missionario laico; nel [[1961]] vende l'azienda ereditata dal padre e, insieme a monsignor [[Aristide Pirovano]], [[vescovo]] del luogo, inizia la costruzione di un grande [[ospedale]] a [[Macapà]], in [[Brasile]], sul [[Rio delle Amazzoni]], dove si trasferisce definitivamente nel [[1965]]<ref name=Candia/>.
▲L'ospedale, intitolato a [[San Camillo]] e a [[San Luigi]] per onorare la memoria dei genitori, inaugurato ufficialmente nel [[1970]], è la prima di numerose opere, comprendenti ospedali, [[lebbra|lebbrosari]], centri sociali e di accoglienza, oltre a conventi e scuole: è in queste strutture che la gente bisognosa di assistenza vede la possibilità di una assistenza prima negata.
Ricordiamo tra gli altri: il Centro Sociale e la casa di preghiera "Nossa Senhora da Paz" per il lebbrosario di [[Marituba]]; il Centro Sociale per il lebbrosario di Prata; i "Carmeli" di Macapà e [[Belo Horizonte]].
Nel
Nello stesso anno dona l'ospedale di Macapà ai [[Chierici regolari Ministri degli Infermi|Camilliani]], per garantirne la continuità dopo la sua morte.
Nel
== La sua eredità ==
Nel
Nel
== Canonizzazione ==
Il 12 gennaio
Alcune sue espressioni tipiche: ''"Io non sono nulla. Sono solo un modesto strumento della Provvidenza"''; ''"Non sono io che ho dato qualcosa, ma loro, i poveri, che danno a me"''; ''"Chi ha molto ricevuto dalla vita deve dare molto"''.
Il poeta [[Alberto Mario Moriconi]] gli dedicò un'[[ode]].
Un istituto comprensivo di Milano, in via Polesine, sede del polo start 2 per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri, porta il suo nome.
Il 15 marzo [[2011]] viene inaugurato un parco giochi a lui dedicato in un'area compresa tra
==Note==
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*[[Giorgio Torelli]], ''Da ricco che era. La frontiera del dottor Candia sul Rio delle Amazzoni'', EMI, 1992
*Giorgio Torelli, ''Marcello Candia, che straordinaria persona'', Ancora, 2006
* {{Cita libro|cognome=Pinna|nome=Samuele|titolo=Marcello Candia. <small>Imprenditore per conto di Dio</small>|editore=Ancora|città=|anno=2023|ISBN=|cid=Pinna}}
==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://fondazionecandia.org/|Fondazione Dr.Marcello Candia}}
*{{cita web|http://www.centrocandia.it/|Centro Culturale Marcello Candia}}
{{Premio Feltrinelli}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|cattolicesimo}}
[[Categoria:
[[Categoria:Militanti cattolici italiani]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Pavia]]
[[Categoria:Venerabili italiani]]
[[Categoria:Vincitori del Premio Feltrinelli]]
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