Mottola: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Mottola
|Panorama =Duomo di Mottola – Santa Maria Assunta.jpg
|Didascalia = Duomo di Mottola – Santa Maria Assunta
|Voce bandiera =
|Stemma = Mottola-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado 2 = Taranto
|Amministratore locale = Giovanni Piero Barulli
|Partito = [[Movimento 5 Stelle|M5S]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2017#Mottola|25-6-2017]]
|Data rielezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2022#Mottola|27-6-2022]]
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = [[San Basilio (Mottola)|San Basilio]]
|Divisioni confinanti = [[Alberobello]] ([[città metropolitana di Bari|BA]]), [[Castellaneta]], [[Gioia del Colle]] (BA), [[Martina Franca]], [[Massafra]], [[Noci (Italia)|Noci]] (BA), [[Palagianello]], [[Palagiano]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 1715
|
|Patrono = [[Madonna del Rosario]] e [[san Tommaso Becket]]
|Festivo = 29 dicembre
|PIL =
|PIL procapite = {{formatnum:14543}} [[Euro|€]]<ref>{{Cita news|url=https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/05/27/lajatico-comune-piu-ricco-ditalia-la-mappa-dei-redditi-degli-italiani-pre-pandemia/|titolo=DLa mappa dei redditi degli italiani pre-pandemia|data=27 Maggio 2021}}</ref>
|Soprannome = La spia dello Ionio
|Mappa = Map of comune of Mottola (province of Taranto, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Mottola all'interno della provincia di Taranto
|Sito = http://www.comune.mottola.ta.it/it
}}
'''Mottola'''
== Geografia fisica ==
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La breve distanza dal mare (circa 10 km dallo [[Ionio]]) mitiga il clima di Mottola, che pure è posta in collina. La temperatura media, infatti, è attorno agli 8-9 °C nel periodo invernale, per poi passare a 22-25°in quello estivo, con minimi termici nelle notti invernali che scendono anche al di sotto di 2° e con massimi di 26°-32° nei pomeriggi di agosto.
Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano nell'[[Arco Ionico tarantino]], di cui anche il territorio di Mottola fa parte<ref>{{cita web | 1 = http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2663.htm | 2 = Climatologia dell'Arco Jonico Tarantino | 3 = 30-03-2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080627002240/http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2663.htm | dataarchivio = 27 giugno 2008 | urlmorto = sì }}</ref>:
{{ClimaAnnuale
| nome = <!-- Se non indicato, apparirà "Mese" -->
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== Origini del nome ==
Nonostante le numerose evidenze archeologiche<ref>{{Cita libro|autore=Sergio Natale Maglio|titolo=Avvenimenti storici e sviluppo urbano della città di Mottola|anno=1994|città=Mottola|pp=15-24}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Antonio Ciccone|titolo=Testimonianze di cultura greca e romana sul territorio di Mottola|anno=1999|città=Mottola}}</ref> e benché sulla collina di Mottola ci fosse un centro fortificato già dal IV secolo a. C.,<ref>{{Cita libro|autore=Sergio Natale Maglio|titolo=Storia di Mottola e dei suoi feudatari|anno=2016|editore=Artebaria|città=Martina Franca|p=18}}</ref> non è noto il nome di quest'antica città; quindi non è possibile stabilire un’etimologia adeguata. La prima attestazione del toponimo ''Motola'' appare solamente nel seguente passo presente in un diploma del 774 contenuto nel ''Chronicon S. Sophiae'', nel quale il principe longobardo [[Arechi II]] comprovava una donazione rivolta al tempio di Santa Sofia di Benevento dal prete Mauro:
''«Seu et eccl(esi)a S(an)c(t)i Martini que posita est in Motola in n(ost)ro territorio, ubi Maurus p(res)b(yte)r sedere videtur, cu(m) o(mn)ib(us) sibi p(er)tinentinbus sicut ipse p(res)b(yte)r p(er) sua(m) cartula(m) om(n)em conquestum suum S(an)c(t)e Sophie monasterio tradedit. Similiter et substantia Auremoni qua(m) sub n(ost)ri palatii mundio in predicti S(an)c(t)i Martini eccl(esi)a tradedit, n(ost)ra vero potestas om(ni)a hec in S(an)c(t)e Sophie monasterio firmabimus possidendu(m), et concessimus nominato monasterio S(an)c(t)e Sophie ex ipso gaio Motola territorium miliaria nove(m)»''<ref>{{Cita libro|autore=Alessandro Di Meo|titolo=Annali Critico-Diplomatici del Regno di Napoli|anno=1798|città=Napoli|p=95|volume=tomo II}}</ref>
''«Anche la chiesa di S. Martino, che è posta nel nostro territorio di Motola, ove risiede il presbitero Mauro, con tutte le sue pertinenze in quanto lo stesso, con propria donazione ha consegnato tutte le sue proprietà al monastero di Santa Sofia; analogamente anche i beni di Aurimone, che egli ha consegnato alla predetta chiesa di S. Martino, ponendoli sotto la potestà del nostro palazzo; e concedemmo al suddetto monastero di S. Sofia un territorio di nove miglia nel bosco di Motola»''<ref>{{Cita libro|autore=Sergio Natale Maglio|titolo=Storia di Mottola e dei suoi feudatari, p. 25|anno=2016|editore=Artebaria|città=Martina Franca|p=25}}</ref>
Già a partire dal XIX secolo, sono state formulate le prime ipotesi sull’etimo di Mottola, le quali però sono da ritenersi approssimative e prive di fondamenti scientifici.<ref>{{Cita libro|autore=Marco Lupo|titolo=Monografia storica di Mottola|anno=1885|editore=Tipografia di Ruggiero Parodi|città=Taranto|p=9|citazione=Tutto ciò sono opinioni infondate e ridicole}}</ref><ref name=":0">{{Cita libro|autore=Stefano Leonardo Imperio|titolo=Alle origini del dialetto pugliese, p. 247-248|edizione=Seconda edizione|anno=1993|editore=Schena Editore|città=Fasano|pp=247-248|citazione=Tralasciamo le inconsistenti trovate dei nostri dotti predecessori e fissiamo intanto un punto importantissimo: la parola ha presentato sempre una sola T, come nel dialettale Motele; la seconda T è venuta nel 1700, come si rileva dalle mappe di quell'epoca. Ciò permette di escludere tutte le generiche etimologie ricavate dai
temi motta e mutta, intese nel senso di mucchio di terra, collina.}}</ref> Tra queste vi sono:
*il greco ''Μετέωρα'' (''Meteora''), composta da ''μετά'' (''metá'') “in mezzo a” e ''ἀείρω'' (''aeírō'') “aria”, letteralmente “in mezzo all’aria, sospesa in aria”; dunque “sita in alto, sita in monte”; formulata dal letterato leveranese [[Girolamo Marciano]] e ripresa dall’arcidiacono mottolese (autore della prima monografia storica della città) Francesco Caramia, favoleggiando sul periodo ellenistico della città;<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Marco Lupo|titolo=Monografia storica di Mottola|anno=1885|editore=Tipografia di Ruggiero Parodi|città=Taranto|p=9}}</ref><ref name=":2">{{Cita libro|autore=Pasquale Lentini|titolo=Storia della città di Mottola|anno=1978|editore=Soci Editori Mottola|città=Mottola|p=7}}</ref>
*''Metella'', deonomastico del console romano [[Quinto Cecilio Metello Pio]], figlio del Numidico, o di Caio Metello, proconsole della Iapigia nel 646; teoria ripresa da numerosi storici (Jacopo Antonio Ferrari, Marino Frezza, Luigi Tasselli) i quali si basarono su una leggendaria fondazione romana della città da parte di questi;<ref name=":1" /><ref name=":2" />
*il latino ''munio'', ovvero “incastellare, fortificare”, formulata dallo storico salentino [[Giacomo Arditi]];<ref name=":3">{{Cita libro|autore=Marco Lupo|titolo=Monografia storica di Mottola|anno=1885|editore=Tipografia di Ruggiero Parodi|città=Taranto|p=14}}</ref>
*il latino ''mutila'', ovvero “mutilata”, basandosi sul falso storico della distruzione della città del 1102.<ref name=":3" /><ref name=":4">{{Cita libro|autore=Pasquale Lentini|titolo=Storia della città di Mottola|anno=1978|editore=Soci Editori Mottola|città=Mottola|p=9}}</ref>
Analogamente, la città, essendo stata sino alla fine del XVII secolo, menzionata nelle mappe e nei documenti con una sola ''t'' (''Motula'', ''Mutula'', ''Motola'', così come nel dialetto ''Motele''), bisogna escludere per fonetica gli etimi latini del tipo ''motta'' o ''mutta'', e i loro derivati del tipo ''mutulus'', col significato di “mucchio di terra, collina”, in quanto ''Mottola'', con la doppia t, appare solo a partire dal 1700.<ref name=":0" /><ref>Questi etimi considerati favorevolmente in Lentini P., ''Storia della città di Mottola'', p. 9 e Lupo M., ''Monografia storica di Mottola'', p. 14 sono da ritenersi inaccettabili dal punto di vista fonetico</ref>
Dal Novecento, grazie anche alle nuove scoperte archeologiche, sono state avanzate nuove etimologie. Un’ipotesi plausibile, ma non documentata, è che ''Motula'' derivi da ''Metulum'', antico nome della città di Mottola durante l’età peuceta, derivante dal nome della capitale, come ricordato anche dal geografo [[Strabone]], degli [[Iapodi]], un popolo indoeuropeo stanziato nell’[[Illiria]]: dato che gli [[Iapigi]] furono un gruppo di popolazioni proprio provenienti dall’Illiria che nel XII-XI secolo a. C. colonizzarono la Puglia, quest’ipotesi poggia su una fondazione della città dai Peuceti in quest’epoca, i quali, come consuetudine consolidata nella storia, nominarono questa nuova città come la loro capitale, e su un’affinità semantica riconducibile alla radice mediterranea ''*mata'', ovvero “blocco, cumulo di terra”.<ref name=":4" /><ref>{{Cita libro|autore=Stefano Leonardo imperio|titolo=Alle origini del dialetto pugliese|edizione=Seconda edizione|anno=1993|editore=Schena Editore|città=Fasano|p=248}}</ref>
Un’ulteriore ipotesi, documentata dal digramma MAT di alcune monete romane, è che i ''Mateolani'' citati da [[Plinio il Vecchio]] nella sua ''Naturalis Historia'' fossero gli antichi abitanti d’una città apula denominata ''Mateola'' o ''Mateolum'', identificabile per alcuni studiosi con Mottola,<ref>{{Cita libro|autore=Hans Philipp|titolo=Paulys Real-Encyclopädie der classischen Altertumswissenschaft|anno=1894|editore=J.B. Metzlersche Buchhandlung|città=Stoccarda|pp=2182-183|volume=Vol. 14}}</ref> mentre per altri, per fonetica e zona di rinvenimento, con Matera.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.mottola.ta.it/it/page/le-origini-classiche-la-storia-degli-studi|titolo=Le origini classiche – La storia degli studi|autore=Sergio Natale Maglio|sito=www.comune.mottola.ta.it|lingua=it|accesso=2024-06-26}}</ref>
Allo stato attuale però, data l’assenza di testimonianze documentarie, non è possibile stabilire un’etimologia certa; pertanto il dibattito è ancora aperto.
== Storia ==
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[[File:Palazzo comunale Mottola di notte.jpg|thumb|left|Il palazzo comunale in notturna]]
La collina di Mottola ha visto il suo territorio e l'agglomerato urbano interessati da ininterrotte frequentazioni umane sin dalla [[preistoria]], come ha dimostrato il ritrovamento, nel [[1899]], di un ripostiglio di bronzi risalenti all'[[Età del Ferro]]. La presenza umana sulla collina durante il [[I millennio a.C.]] si desume da una collezione di bronzi (attualmente conservata nel Museo Nazionale di Taranto) recuperata nel [[1899]], durante lo scavo delle fondamenta di Palazzo D'Onghia (oggi tra via Mazzini e via D'Acquisto)<ref>
Coinvolta nel processo di consolidamento del territorio e dei confini del [[thema di Longobardia]] in funzione strategico-militare, venne edificata dal [[catapano d'Italia]] [[Basilio Boioannes]] nel [[1023]].<ref>''[[Chronicon rerum in regno Neapolitano gestarum]]'', ed. W.J. Churchill, ''The "[[Annales Barenses|Annales barenses]]" and the "Annales Lupi Protospatharii": Critical Edition and Commentary'', PHD Thesis, University of Toronto 1979, p. 136</ref> Il ''castellum'' di cui parlano le fonti venne costruito su commissione del Boioannes dai due capi [[saraceni]] Rayca e Saffari. Altra testimonianza del castello risale al [[1063]], secondo il ''Breve chronicon Northmannicum''.<ref>''Breve chronicon Northmannicum'', ad. a. 1063, in «Bollettino dell'Istituto storico italiano per il Medioevo», 83 (1971), pp.131–232.</ref> Questa notizia sembra suggerire una distinzione tra un insediamento fortificato (''castrum'') e un edificio castellare (''castellum''), tale per cui si dovrebbe supporre l'esistenza di una struttura castellare, separata da un insediamento fortificato, che sarebbe quello edificiato da Boioannaes in funzione antisaracena.<ref>Raffaele Licinio, ''Castelli medievali: Puglia e Basilicata, dai Normanni a Federico II e Carlo I D'Angiò'', Dedalo, Bari 1994, pp, 30-31</ref> Non è inoltre chiara la distinzione tra l'insediamento fortificato della metà dell'[[XI secolo]] e il villaggio rupestre situato presso la [[gravina (geologia)|gravina]] di Petruscio (a 3 km dall'abitato), che potrebbe essere stato popolato tra [[IX secolo|IX]] e XI secolo nell'ambito di un processo di recupero e ricolonizzazione della regione pedemurgiana, determinata dalla conquista bizantina dopo la cacciata dei saraceni ([[876]], conquista di Bari).
[[File:"Motula" (22264050142).jpg|thumb|upright=1.4|Mottola in una incisione del 1703]]
Deve ritenersi spuria la notizia seconda la quale nel [[1102]] sarebbe stata distrutta a causa del malgoverno del cancelliere tarantino Muarcaldo durante il principato di [[Boemondo d'Altavilla|Boemondo]]. Durante la dominazione normanna risulta già sede vescovile e lo sarà fino al [[1818]], quando fu soppressa per effetto del nuovo Concordato tra [[Papa Pio VII|Pio VII]] e [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando I di Borbone]] e aggregata a [[Castellaneta]].
Con la Restaurazione, Mottola seguì le vicende proprie del Risorgimento nazionale, soffrì l'azione eversiva del brigantaggio e partecipò al processo di riorganizzazione politico-sociale, per il proficuo raggiungimento di una nuova fisionomia amministrativa, economica e culturale. Nel 1887 fu edificato l'attuale Palazzo Municipale, con facciata in stile neoclassico, consta di circa 70 stanze distribuite su 3 livelli attorno ad uno spazioso atrio interno (ove d'estate si svolgono eventi culturali); si affaccia sulla grande ''"Piazza XX Settembre"'' contornata da una fitta fila di alberi ornamentali di rovere. La pavimentazione evidenzia otto grandi mosaici ottagonali, realizzati in materiali lapidei e smalti vitrei, che illustrano altrettanti avvenimenti storici o leggendari della città medievale.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.mottola.ta.it/index.php/it/page/cenni-storico-turistici|titolo=Informazioni sul Palazzo Municipale}}</ref>
Durante la [[guerra fredda]], Mottola fu una delle città scelte dallo [[Strategic Air Command]], nel 1960, per l'installazione di una delle dieci basi missilistiche a seguito dell'operazione Deep Rock.<ref name=":5">{{Cita web|url=https://www.valleditrianews.it/2022/11/04/qui-murgia-a-te-cuba-quando-la-puglia-era-una-base-missilistica-a-cielo-aperto/|titolo=Qui Murgia, a te Cuba. Quando la Puglia era una base missilistica a cielo aperto|autore=Carlo Carbotti}}</ref> Nello specifico, la base fu costruita nella località Monte Orsetti, tra il bosco di Sant'Antuono e la contrada Boara a circa 10 kilometri dal centro abitato. La base, seconda d'importanza solo a quella di [[Gioia del Colle]],<ref name=":5" /> fu realizzata per lo schieramento di tre [[Missile balistico a raggio intermedio|IRBM]] [[PGM-19 Jupiter#Italia|Jupiter]], missili di 18 metri d'altezza, con gittata sino a 5500 km e una [[Testata (armi)|testata]] 100 volte superiore alle atomiche di Hiroshima e Nagasaki.<ref name=":5" /><ref name=":6">{{Cita web|url=https://www.comune.mottola.ta.it/it/page/15531|titolo=Il bosco di Sant'Antuono|autore=Sergio Natale Maglio}}</ref> Nonostante vari problemi ed incidenti,<ref name=":7">{{Cita web|url=https://www.valleditrianews.it/2022/12/01/qui-murgia-a-te-cuba-quando-la-puglia-era-una-base-missilistica-a-cielo-aperto-parte-2/|titolo=Qui Murgia, a te Cuba. Quando la Puglia era una base missilistica a cielo aperto (parte 2)|autore=Carlo Carbotti}}</ref> le basi ebbero un importante ruolo strategico deterrente sino al 1963, quando, dopo gli accordi di [[John Fitzgerald Kennedy|Kennedy]] e [[Nikita Sergeevič Chruščëv|Chruščëv]] a seguito della [[Crisi dei missili di Cuba|crisi di Cuba]], furono definitivamente disattivate e smantellate.<ref name=":6" /><ref name=":7" />
=== Simboli ===
[[File:Mottola-Stemma.png|upright=0.5|thumb|Stemma comunale]]
Mottola possedeva uno stemma fin dal [[Medioevo]] e già dal [[1102]] era segnato sulla porta principale della città. Tale simbolo fu utilizzato sino al [[1814]]. Un tremendo terremoto, avvenuto nella notte del 16 gennaio [[1818]] fece crollare tutta la struttura della Porta Grande e lo mandò in rovina. Lo stemma rappresenta una torre con due uccelli neri (gracchi corallini) tre gracchi corallini campeggiano nello [[stemma]] dell'[[arcivescovo di Canterbury]] [[Thomas Becket|Thomas Becket, patrono di Mottola]]. Il motivo di ciò non è ancora del tutto chiaro: secondo una leggenda uno di questi uccelli volò nella cattedrale durante l'assassinio del santo, mentre secondo un'altra scuola di pensiero il motivo della loro presenza sarebbe legato all'assonanza fra il cognome di Becket ed uno dei nomi del gracchio corallino in [[Lingua inglese|inglese]], ''beckit''.), appollaiati in posizione frontale sulla merlatura. La torre simboleggia la fortezza e l'origine antichissima di Mottola, mentre gli uccelli vogliono significare prosperità e fortuna. Dal [[1881]] lo stemma viene usato dal Comune come suggello degli uffici. Il gonfalone del Municipio lo riporta fra il rosso e il bianco delle sue bande, al centro, sotto una corona marchesale. Il diritto di far uso dello stemma attuale è stato riconosciuto al Comune di Mottola con decreto del [[Capo del governo primo ministro segretario di Stato]] in data 8 marzo 1934.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?5603 |titolo= Mottola |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref> La descrizione, riportata nello stesso decreto è la seguente:
Il gonfalone, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 10 settembre 1982<ref name="ACS"/>, è un drappo partito di giallo e d'azzurro.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione = Decreto del presidente della Repubblica
|data = 8 maggio 1992<ref name="ACS"/>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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==== Chiese ====
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Mottola)|Chiesa
* [[Chiesa dell'Immacolata (Mottola)|Chiesa dell'Immacolata]], detta ''Il Convento'' (XIII secolo)
* [[Cappella dell'Annunziata (Mottola)|Cappella dell'Annunziata]] (XVI secolo)
* [[Chiesa della Beata Vergine del Carmelo (Mottola)|Chiesa della Beata Vergine del Carmelo]], detta ''Il Purgatorio'' (XVIII secolo)
* [[Chiesa della Beata Vergine del Rosario (Mottola)|Chiesa della Beata Vergine del Rosario]], detta ''Il Rosario'' (XVIII secolo)
* [[Chiesa
* [[Chiesa di San Giuseppe Lavoratore (Mottola)|Chiesa di San Giuseppe Lavoratore]] (XX secolo)
* Chiesa di San Pietro (XX secolo)
* Chiesa di San Basilio Magno (XX secolo)
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==== Le Grotte di Dio ====
Verso la fine del [[I millennio]], soprattutto sotto il dominio [[Bisanzio|bizantino]], grazie all'influenza dei culti orientali, nel territorio di Mottola e nelle zone circostanti i religiosi usavano deporre le vesti e dedicarsi alla preghiera. Il religioso solitamente si dedicava al culto in piccoli monasteri rurali, fondando piccole comunità monastiche, o solitamente in alcune grotte scavate anche a mani nude. Il diffondersi di queste nuove forme di culto e dei piccoli monasteri si ebbe soprattutto sotto la dominazione [[Normanni|normanna]]. Con l'appoggio della [[Chiesa cattolica]] le campagne pugliesi, tra cui quella mottolese, dovettero affrontare una ''"
Tra le cripte più importanti ricordiamo quelle di:
* [[
* [[Habitat rupestre di Mottola#Chiesa di Santa Margherita|Santa Margherita]]
* [[Habitat rupestre di Mottola#Chiesa di Sant'Angelo|Sant'Angelo]]
* [[
* Chiesa rupestre di [[Cesareo di Terracina|San Cesareo]] diacono e martire, nei pressi di Casalrotto
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[[File:Arco Fanelli Mottola.jpg|thumb|Particolare del centro storico: l'arco Fanelli]]
[[File:Torre orologio Mottola.jpg|thumb|Torre dell'orologio]]
Il centro storico nasce nel cuore della città, la sua particolarità è quella di essere composto principalmente da case tinte di bianco. Il centro storico rappresenta uno dei luoghi più belli e più importanti dal punto di vista turistico; oltre alla moltitudine di vie, si possono trovare delle piccole piazze, in tempi antichi luoghi di incontro per la gente del luogo. La più famosa di queste piazze è
=== Architetture militari ===
==== Le mura greche ====
Nell'estate del 1995 studi archeologi riportarono alla luce resti di poderose mura greche risalenti all'età [[ellenistica]] (IV secolo a.C.) Esse rappresentano il più antico ed illustre monumento urbano mottolese. La muratura, tipicamente greca, era formata da due cortine di blocchi di carparo ben squadrati, lunghi all'incirca 1,25 metri, ed alti circa 40-50 centimetri, e posizionati accuratamente a secco. Lo scopo principale delle mura era quello di difendere la città dagli invasori che giungevano alla collina. Le mura rivestivano per circa 1600 metri tutta l'acropoli mottolese
=== Siti archeologici ===
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La lama di Petruscio è lunga oltre 4 km e va dalle pendici di Mottola fino a [[Palagiano]], con all'interno oltre duecento grotte, abitazioni, chiese, tombe medievali collegati fra loro da scalinate e sentieri<ref>[http://www.habitatrupestrepuglia.it/index.php?IDCanale=1&IDCanaleSub=1&IDCanaleSubSub=0&IDItem=100&ItemType=BC habitatrupestrepuglia.it - Villaggio Rupestre di Petruscio]</ref>.
Durante la seconda guerra mondiale, le grotte del ''“villaggio rupestre”'' di Petruscio sono state utilizzate come riparo dai soldati polacchi. La gravina di Petruscio è percorsa da un piccolo ''“fiume”'' che negli ultimi anni si è quasi prosciugato a causa della siccità, ma che continua tuttora a scorrere anche grazie all'acqua derivante dall'impianto idrico di depurazione della città.
=== Aree naturali ===
==== I boschi ====
Il territorio di Mottola è particolarmente caratterizzato dalla presenza di zone boschive. Sono presenti, infatti, boschi per circa 5800 ettari, il 30% della superficie comunale, ultimi lembi della grande foresta che sino alla fine dell'Ottocento ricopriva gran parte della [[Puglia]] e della vicina [[Basilicata]]<ref>[http://www.viaggiareinpuglia.it/at/116/comune/319/it/Mottola-(Taranto) viaggiareinPuglia.it]</ref>. Il comune presenta nei
Il bosco di Sant'Antuono, di proprietà del comune, sorge su dodici collinette alte tra i 400 e 460 [[m s.l.m.]] Situato nella parte nord-est della città, esso si estende per circa 520 ettari ed è un bosco prevalentemente di [[quercia]] di [[fragno]]. Tra la fauna del bosco è da segnalare la presenza dei [[cinghiali]], anche se il loro numero negli ultimi anni è diminuito, soprattutto a causa della caccia.
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== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
==== Periodo preunitario ====
La stima della popolazione mottolese dei secoli passati è possibile dal [[XVI secolo]], quando furono istituiti i registri cedulari.<ref name=PopolazioneMottola>{{cita|P. Lentini|pag. 79-80 Abitanti in Mottola nel corso degli ultimi secoli - Valori dal 1532 al 1848}}.</ref>
{| class="wikitable"
|+
!Anno
!Abitanti
|-
|1633
|150
|-
|1651
|400
|-
|1763
|1146
|-
|1848
|4299
|-
|
|}
==== Periodo postunitario ====
{{Demografia/Mottola}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
=== Religione ===
[[File:Chiesa pentecostale Mottola.jpg|thumb|upright=0.8| La chiesa cristiana evangelica pentecostale]]
La religione maggiormente praticata a Mottola è quella [[cattolicesimo|cattolica]]. Il comune appartiene alla [[
Altra religione professata a Mottola è il [[protestantesimo]]: la comunità [[Battismo|evangelica battista]] è attestata dal [[1878]]<ref>''Comunità in cammino'', 1998.</ref>, mentre quella [[Pentecostalismo|pentecostale]] è più recente. Ambedue sono dotate di propri edifici di culto. Vi si trova, inoltre, una Sala del Regno della congregazione dei [[testimoni di Geova]] e una
Incontri ecumenici vengono svolti tra le parrocchie della Diocesi di Castellaneta e la Chiesa cristiana evangelica battista nel mese di gennaio durante la SPUC (Settimana di Preghiera per l'unità dei Cristiani).
=== Tradizioni e folclore ===
{{F|eventi|dicembre 2020}}
* '''Riti della Settimana Santa:''' Caratteristiche e particolari nei loro generi sono le manifestazioni religiose legate alla [[Settimana santa|Settimana Santa]]: quella del [[Giovedì santo|Giovedì Santo]] con la caratteristica Adorazione dei Repositori da parte delle ''"Paranze"'', che percorrono incappucciate e a piedi scalzi le vie della città, e quella delle processioni del Venerdì Santo e del Sabato Santo. La ''"Processione di Gesù Morto"'' del Venerdì è realizzata dal Comitato Interconfraternale composto dalle Confraternite di Sant'Antonio, del [[Confraternita del SS. Sacramento e Rosario (Mottola)|Rosario]] e dell'Immacolata. Molto suggestiva e di grande prestigio è la ''Processione dei Sacri Misteri'' (tradizionali statue raffiguranti le scene della Passione di Cristo) che si svolge la mattina del Sabato Santo a cura della [[Confraternita del Carmine di Mottola]].
* '''Festeggiamenti in onore di Sant'Antonio di Padova:''' il 12 e 13 Giugno, hanno luogo i festeggiamenti in onore del Santo di Padova. Nella Chiesa Madre c'è sia il simulacro che la Confraternita omonima. Il 1º Giugno inizia la ''"tredicina".'' Il 13 Giugno, esce la Processione che si snoda per le vie principali della città.
* '''Festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine:''' il 15 e 16 Luglio, si svolgono i solenni festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine, curati dalla Parrocchia e dalla [[Confraternita del Carmine di Mottola|Confraternita]]. Il 7 Luglio inizia la ''"novena".'' Il 16 Luglio, esce la Processione per le vie del Paese. Il simulacro della Madonna è portato a spalla dalla ''"Colonna dei Massari"'', di cui la Vergine è protettrice. Le serate di festa sono arricchite dai fuochi e dalle bande che suonano nella cassarmonica.
* '''Festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario, Compatrona della Città:''' il 12 e 13 Ottobre, si celebrano i festeggiamenti per la Madonna del Rosario. Dal 1º Ottobre si svolge la ''"tredicina".'' Il 13 Ottobre, si snoda la Processione. Davanti alla [[Chiesa della Beata Vergine del Rosario (Mottola)|Chiesa del Rosario]], il Sindaco, insieme al Parroco della ex Cattedrale, impongono simbolicamente le chiavi al braccio della Vergine. Le due serate sono allietate dalle bande, dai fuochi e dalla novità introdotta nel 2016 delle luminarie ad accensione musicale.
[[File:Altare San Tommaso Chiesa Madre Mottola.jpg|miniatura|San Tommaso Becket, Patrono di Mottola]]
* '''Festeggiamenti in onore di San Tommaso Becket, Patrono della Città:''' Dal 27 al 29 Dicembre, si tengono i festeggiamenti patronali in onore di [[Tommaso Becket|San Tommaso Becket]], a cura dell'Associazione "Gli Araldi di San Tommaso". Le giornate del 27 e del 28 sono dedicate alla rievocazione storica dell'assassinio. Il 29, giorno in cui si fa memoria dell'assassinio dell'arcivescovo inglese, per le vie di Mottola sfilano gli artisti di strada. Subito dopo, dalla Chiesa Madre (dove è presente la statua del Santo inglese), inizia la Processione che arriva nella piazza principale della città. Il Vescovo della [[Diocesi di Castellaneta]] e il Sindaco, impongono le chiavi al Santo. Al rientro in Chiesa, è celebrata la Santa Messa dal Vescovo. Nel 2015, ospite e celebrante fu il Card. [[Angelo De Donatis]], che il 14 Settembre di quell'anno fu nominato [[Diocesi di Mottola|Vescovo titolare di Mottola]].
== Cultura ==
=== Istruzione ===
[[File:Nuovo Liceo Scientifico Einstein Mottola.jpg|thumb|La sede dell'IISS "Lentini-Einstein"]]
Gli istituti di istruzione di Mottola includono quattro [[Scuola dell'infanzia|scuole dell'infanzia]] (due delle quali pubbliche e altrettante parificate), due [[Scuola primaria|primarie]] e una [[Scuola secondaria di primo grado|secondaria di primo grado]] articolata in due plessi.<ref>{{cita web | 1 = http://www.nonsolocap.it/puglia/63-mottola/33-scuole | 2 = nonsolocap.it | accesso = 7 maggio 2009 | dataarchivio = 25 aprile 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090425095300/http://www.nonsolocap.it/puglia/63-mottola/33-scuole/ | urlmorto = sì }}</ref>
Vi ha inoltre sede l'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ''"Lentini-Einstein"'' con i seguenti indirizzi di studio: Liceo Scientifico, Liceo Linguistico, Grafica e Comunicazione, Servizi Socio-Sanitari, Tecnico di Chimica Materiali e Biotecnologia, Produzioni Industriali ed Artigianali - opzione Arredi e Forniture d'Interni<ref>{{cita web | 1 = http://www.lentinieinstein-mottola.it/orientamento-in-ingresso.html | 2 = Lentini-Einstein orientamento in ingresso | accesso = 14 giugno 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160426080314/http://www.lentinieinstein-mottola.it/orientamento-in-ingresso.html | dataarchivio = 26 aprile 2016 | urlmorto = sì }}</ref>.
=== Musica ===
Sono presenti tre gruppi di musica
Esiste una marcia sinfonica intitolata Mottola, scritta dal Maestro Semeraro.
=== Cucina ===
La cucina mottolese risente molto della posizione geografica propizia e ha così potuto beneficiare delle influenze culinarie di tutte le province pugliesi. I piatti storici di questo paese sono: le minestre di [[legumi]] cotte in tegami di terracotta chiamate pignate, le fave cotte fresche a mo' di zuppa oppure essiccate e poi cotte per ricavarne una deliziosa purea da accompagnare con verdure selvatiche. Questo piatto nel dialetto locale è chiamato ''"fêfe e fògghie”'' oppure ''“'ngrapiête”''. Il [[purè]] di fave viene anche accompagnato da olive e peperoni fritti.
Il piatto tipico domenicale è il sugo di carne fatto con le braciole (fettine di carne che vengono condite con aglio, prezzemolo, formaggio e, a seconda dei gusti, pepe o peperoncino; vanno poi arrotolate e chiuse con uno spiedino di ferro) di cavallo o di asino, utilizzato poi per condire le orecchiette.
Un altro tipico formato di pasta sono i cavatelli; insieme alle orecchiette, essi vengono fatti a mano con un impasto di farina di semola e acqua tiepida. La realizzazione di questa pasta avviene con l'aiuto di un coltello. Le [[orecchiette]] o i [[cavatelli]] si possono anche condire con il cavolo e il pane grattugiato rosolato nell'olio d'oliva (''“mùgnele e meddìchele”'') o con le più famose cime di rapa, insaporite da un soffritto di olio peperoncino e [[
Nel periodo natalizio e pasquale sono presenti molte preparazioni tipiche. A Natale, per esempio, vengono preparate ''"li scartagghiête"'' (in italiano: [[cartellate]]), sottili strisce di un impasto all'olio che vengono poi arrotolate e fritte, dopo di che vengono insaporite con miele ai mille fiori. Con lo stesso impasto vengono create delle palline, che vengono anch'esse fritte e poi condite, chiamate ''"purcîdde"''.
Altri dolci tipici del Natale sono: i biscotti chiamati ''"bastoni di
I dolci tipici della Pasqua sono taralli ricoperti da una glassa fatta di zucchero e succo di limone: ''”lu
=== Eventi ===
* '''Strapanoramica Mottolese:''' iniziativa sportiva organizzata dall' A.S.D. "Correre è salute" nella prima domenica di luglio.
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
==== San Basilio ====
[[San Basilio (Mottola)|San Basilio]] è frazione di Mottola, punto strategico per gli scambi commerciali tra versante [[Mar Ionio|Ionico]] e versante [[Adriatico]] e tra l'alta Murgia e il [[Salento]]. Qui sorge la zona industriale di Mottola, ma è importante anche il settore agro-zootecnico e della carne insaccata. Di rilievo è anche la boscosità della zona: vi si trova il bosco di Dolcemorso, composto in gran parte da [[querce]] (4 delle 10 specie differenti di querce pugliesi si trovano in questo bosco).<br />Alcune masserie facenti parte del comune di Mottola sono:<ref>{{cita web | 1 = http://www.homofelix.it/socciv/Umanesimo/Masserie.htm | 2 = homofelix.it/socciv/Umanesimo/Masserie | 3 = 07/05/2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100311204639/http://www.homofelix.it/socciv/Umanesimo/Masserie.htm | dataarchivio = 11 marzo 2010 | urlmorto = sì }}</ref>
* Acquagnora
* Belvedere
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Rilevante è il settore agro-alimentare, che può appoggiarsi su una buona produzione agricola: ulivi, uva da tavola e da vino, agrumi, ortaggi. La reperibilità di ottimi prodotti alimentari, unito ad una tradizione culinaria centenaria, rendono il settore della ristorazione tra i più importanti e fiorenti dell'economia cittadina. A questo va anche unito un recente sviluppo dei servizi ricettivi che stanno rilanciando il turismo. Molto sviluppati sono l'artigianato e il settore commerciale, mentre è in pieno sviluppo il settore industriale, di cui la produzione di infissi in [[legno lamellare]] è il motore: trovano infatti sede nel territorio comunale alcune delle imprese leader nel settore a livello nazionale.
Infatti ulteriore pregio allo sviluppo economico della città è dato dalla nuova zona industriale sorta nella frazione di San Basilio dove trovano sede diverse industrie di diversi settori come: ecologia, meccanica, tessile, distillazione, lavorazione del legno, grande distribuzione ecc.
La zona industriale è posta in zona strategica, a soli 500 metri dallo svincolo autostradale di
== Infrastrutture e trasporti ==
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=== Ferrovie ===
Mottola non dispone di una stazione ferroviaria all'interno del suo centro abitato; la stazione ferroviaria denominata ''[[Stazione di Palagiano-Mottola|Palagiano-Mottola]]'' è ubicata
== Amministrazione ==
[[File:Mottola-Gonfalone.png|thumb|100px|Il gonfalone comunale]]
{| class="wikitable" style="text-align: center;"
! rowspan="2" colspan="2" | Nome
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! Fine
|-
| bgcolor={{Colore partito|Democrazia Cristiana}} |
| Francesco Morea
| 1 settembre [[1980]]
| 8 luglio [[1984]]
| [[Democrazia Cristiana]]
| bgcolor={{Colore partito|Centrismo}} |
| [[Centro (politica)|Centro]]
| Sindaco
|-
| bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}} |
| Paolo Giannuzzi
| 6 novembre [[1984]]
| 31 agosto [[1985]]
| [[Partito Comunista Italiano]]
| bgcolor={{Colore partito|Sinistra (politica)}} |
| [[Sinistra (politica)|Sinistra]]
| Sindaco
|-
| bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}} |
| Giuseppe Vito Antonio Impedovo
| 30 settembre [[1985]]
| 10 aprile [[1986]]
| [[Partito Comunista Italiano]]
| bgcolor={{Colore partito|Sinistra (politica)}} |
| [[Sinistra (politica)|Sinistra]]
| Sindaco
|-
| bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}} |
| Giuseppe Alberto De Bello
| 28 maggio [[1986]]
| 18 giugno [[1990]]
| [[Partito Comunista Italiano]]
| bgcolor={{Colore partito|Sinistra (politica)}} |
| [[Sinistra (politica)|Sinistra]]
| Sindaco
|-
| bgcolor={{Colore partito|Democrazia Cristiana}} |
| Pietro Scarano
| 19 maggio [[1990]]
| 22 aprile [[1993]]
| [[Democrazia Cristiana]]
| bgcolor={{Colore partito|Centrismo}} |
| [[Centro (politica)|Centro]]
| Sindaco
|-
| rowspan=2
| rowspan=2| Diego Ludovico
| rowspan=2|
| rowspan=2| 13 maggio [[2001]]
| rowspan=2| [[Partito Democratico della Sinistra]]<br>[[Democratici di Sinistra]]
| bgcolor={{Colore partito|Alleanza dei Progressisti}} |
| [[Alleanza dei Progressisti]]
| rowspan=2|Sindaco
|-
| rowspan=2
| rowspan=2|[[L'Ulivo]]
|-
| bgcolor={{Colore partito|La Margherita}} |
| Giovan Battista Esposito
| 21 maggio [[2001]]
Riga 416 ⟶ 414:
| Vicesindaco f.f.
|-
| bgcolor={{Colore partito|Forza Italia (1994)}} |
| Giovanni Quero
| 26 maggio [[2002]]
|
| [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
| bgcolor={{Colore partito|Casa delle Libertà}} |
| [[Casa delle Libertà]]
| Sindaco
|-
| bgcolor={{Colore partito|Partito Democratico (Italia)}} |
| Luigi Pinto
|
| 24 giugno [[2017]]
| [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
| bgcolor={{Colore partito|Centro-sinistra}} |
| [[Centro-sinistra]]
| Sindaco
|-
| bgcolor={{Colore partito|Movimento 5 Stelle}} |
|Giovanni Piero Barulli
| 25 giugno [[2017]]<ref>
| ''in carica''<ref>
| [[Movimento 5 Stelle]]
| bgcolor={{Colore partito|Movimento 5 Stelle}} |
| [[Movimento 5 Stelle]]
| Sindaco
Riga 447 ⟶ 445:
=== Altre informazioni amministrative ===
==== Comunità Montana della Murgia Tarantina ====
Mottola è sede della [[Comunità Montana della Murgia Tarantina]] che comprende 9 comuni della [[
Mottola attualmente rientra tra i comuni facenti parte del [[Parco naturale regionale Terra delle Gravine|Parco naturale regionale ''"Terre delle Gravine"'']].
==== GAL - Luoghi del Mito ====
Mottola fa parte del [[Gruppo di azione locale]] (G.A.L.)
== Sport ==
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Tra le società di maggior rilievo nel panorama sportivo mottolese, rileviamo:
[[File:Stadio Chiappara Mottola.JPG|thumb|Stadio Comunale T. Chiappara]]
* La principale squadra di calcio ''"A.S.D. Real Mottola
* La squadra giovanile di calcio ''"
* La squadra di basket maschile ''"New Sporting Basket Mottola"''<ref>[https://www.facebook.com/nsbmottola facebook.com/nsbmottola]</ref>, militante in
*La
* Scuola Taekwondo ''"Yom Chi A.S.D."'' di Vito Piepoli<ref>[https://www.facebook.com/TaekwondoYomChiMottola facebook.com/TaekwondoYomChiMottola]</ref>
*''"Sporting Judo Mottola"'' di Carmelo Caforio
* A.S.D Pugilistica Castellano
* A.S.D Atletica Don Milani<ref>https://www.facebook.com/AsddonMilani</ref>
=== Impianti sportivi ===
* Stadio Comunale "Tonino Chiappara"
Riga 471:
== Bibliografia ==
*Ciccone
*Di Meo Alessandro, ''Annali Critico-Diplomatici del Regno di Napoli'', tomo II. Napoli, 1798
*Imperio Stefano Leonardo, ''Alle origini del dialetto pugliese''. Fasano: Schena Editore, 2ª edizione, 1990.
*Lentini Pasquale, ''Storia della città di Mottola''. Mottola: Soci Editori Mottola, 1978
*Lupo Marco, ''Monografia storica di Mottola''. Taranto: Tipografia Ruggero Parodi, 1885.
* Maglio Sergio Natale, ''Avvenimenti storici e sviluppo urbano della città di Mottola''. Mottola: Grafiche Pugliesi, 1994.
* Maglio Sergio Natale, ''Storia di Mottola e dei suoi feudatari''. Martina Franca: Artebaria, 2016.
*Maldarizzi Cosimo, ''Dizionario del dialetto Mottolese''. Mottola: Stampasud, 2001.
*Philipp Hans, ''Paulys Real-Encyclopädie der classischen Altertumswissenschaft'', volume 14. Stoccarda: J.B. Metzlersche Buchhandlung, 1894.
== Voci correlate ==
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Mottola)|Chiesa di Santa Maria Assunta]]
* [[Confraternita del Carmine di Mottola]]
* [[Confraternita del SS. Sacramento e Rosario (Mottola)|Confraternita del SS. Sacramento e Rosario]]
* [[Comunità montana della Murgia Tarantina]]
* [[Diocesi di Castellaneta]]
* [[Diocesi di Mottola]]
* [[Terra d'Otranto]]
* [[Murge]]
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== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Mottola}}
Riga 498 ⟶ 506:
{{Comuni Parco naturale regionale Terra delle Gravine}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale
[[Categoria:Mottola| ]]
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