Movimento di Unità Proletaria: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Viotto
 
(19 versioni intermedie di 14 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Partito politico
|nome = Movimento di Unità Proletaria
|colore = #E30B5C
|logo =
|segretario =
|presidente =
|stato = ITA 1861-1946
|fondazione = 10 gennaio [[1943]]
|dissoluzione = 24 agosto [[1943]]
|sede = Milano
|abbreviazione = MUP
|ideologia = [[Socialismo]] massimalista
|dissoluzione = 24 agosto [[1943]]
|confluito in = [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1943)|Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria]]<ref>Di cui costituirà la corrente massimalista e [[frontismo|frontista]], poi nuovamente confluita in larga parte nel nuovo [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)|Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria]], fondato nel 1964.</ref>
|ideologia = [[Massimalismo (politica)|Socialismo]] massimalista]]
|internazionale =
|collocazione = [[Sinistra (politica)|Sinistra]]
|testata = ''Avanti!'': si è a conoscenza di un solo numero
}}
Il '''Movimento di Unità Proletaria''' ('''MUP''') fu un movimento [[Antifascismo in Italia|antifascista]] italiano clandestino attivo durante il 1943.
[[File:1943 - 01.11 - nascita del Partito Socialista di Unità Proletaria2.jpg|thumb|right|L<nowiki>'</nowiki>''Avanti!'' dell'11 gennaio [[1943]], definito "giornale del Movimento di Unità Proletaria per la repubblica socialista", dà notizia della nascita del Movimento.]]
Movimento [[Antifascismo in Italia|antifascista]], il '''Movimento di Unità Proletaria''' nacque ufficialmente, a [[Milano]], il 10 gennaio 1943, dopo mesi di febbrile attività clandestina, per opera di [[Lelio Basso]], [[Domenico Viotto]], [[Corrado Bonfantini]], [[Carlo Andreoni]], [[Paolo Fabbri (partigiano)|Paolo Fabbri]], [[Roberto Veratti]]<ref name="Candeloro">[[Giorgio Candeloro]], ''Storia dell'Italia moderna'', Vol. X: ''La seconda guerra mondiale, il crollo del fascismo, la Resistenza'', Milano : Feltrinelli, 1986, ISBN 88-07-80805-6, p. 143</ref>; vi confluirono gruppi che provenivano da Bologna, Torino, Roma, Venezia, Firenze, Brescia<ref>Fabrizio R. Amati, ''Il Movimento di unità proletaria (1943-1945)'', in G. Monina (a cura di), Il Movimento di unità proletaria (1943-1945), Annali della Fondazione Lelio e Lisli Basso, Carocci, Roma 2005, ISBN 9788843035380</ref>.
 
== Storia ==
Il Movimento, costituito da uomini che rappresentavano le diverse anime del proletariato e della piccola borghesia (massimalisti, riformisti, comunisti, anarchici, repubblicani di sinistra, giovani di Giustizia e Libertà), si proponeva di rinnovare i vecchi schemi della tradizione socialista italiana, per realizzare la massima unità del movimento proletario «attorno ad un programma concreto e attuale».
MovimentoIl [[Antifascismo in Italia|antifascista]], il '''Movimento di Unità Proletaria'''movimento nacque ufficialmente, clandestinamente a [[Milano]], il 10 gennaio 1943, dopo mesi di febbrile attività clandestina, per opera di [[Lelio Basso]], [[Domenico Viotto]], [[Corrado Bonfantini]], [[Carlo Andreoni]], [[Paolo Fabbri (partigiano)|Paolo Fabbri]], [[Roberto Veratti]]<ref name="Candeloro">[[Giorgio Candeloro]], ''Storia dell'Italia moderna'', Vol. X: ''La seconda guerra mondiale, il crollo del fascismo, la Resistenza'', Milano : Feltrinelli, 1986, ISBN 88-07-80805-6, p. 143</ref>; vi confluirono gruppi che provenivano da Bologna, Torino, Roma, Venezia, Firenze, Brescia<ref>Fabrizio R. Amati, ''Il Movimento di unità proletaria (1943-1945)'', in G. Monina (a cura di), Il Movimento di unità proletaria (1943-1945), Annali della Fondazione Lelio e Lisli Basso, Carocci, Roma 2005, ISBN 9788843035380</ref>.
 
Il Movimentomovimento, costituito da uomini che rappresentavano le diverse anime del proletariato e della piccola borghesia (massimalisti, riformisti, comunisti, anarchici, repubblicani di sinistra, giovani di [[Giustizia e Libertà]]), si proponeva di rinnovare i vecchi schemi della tradizione socialista italiana, per realizzare la massima unità del movimento proletario «''attorno ad un programma concreto e attuale''».
Dopo la [[Caduta del fascismo|caduta di]] [[Mussolini]], durante i quarantacinque giorni prima dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] e l'[[Operazione Achse|occupazione tedesca dell'Italia]], la fedeltà che la maggioranza dei lavoratori dimostrò di avere per la vecchia bandiera del [[Partito Socialista Italiano|PSI]] non permise al MUP di raccogliere l'adesione delle masse. Lelio Basso e gli altri, accortisi della realtà politica del momento, decisero nell'agosto del 1943 di fondersi con il Partito Socialista. La fusione, avvenuta il 22-24 agosto 1943 nell'incontro tenutosi in casa di [[Oreste Lizzadri]], in Viale Parioli 44 A Roma, portò alla costituzione del [[Partito Socialista Italiano#La rinascita: tra la Resistenza e la Repubblica|Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP)]].
 
[[Pietro Nenni]] ne assunse la carica di segretario nazionale, [[Sandro Pertini]] e [[Carlo Andreoni]] quella di vice-segretari.
Dopo la [[Caduta del fascismo|caduta di]] [[Mussolini]], durante i quarantacinque giorni prima dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] e l'[[Operazione Achse|occupazione tedesca dell'Italia]], la fedeltà che la maggioranza dei lavoratori dimostrò di avere per la vecchia bandiera del [[Partito Socialista Italiano|PSI]] non permise al MUP di raccogliere l'adesione delle masse. <br>Lelio Basso e gli altri, accortisi della realtà politica del momento, decisero nell'agosto del 1943 di fondersi con il Partito Socialista. La fusione, avvenuta il 22-24 agosto 1943 nell'incontro tenutosi in casa di [[Oreste Lizzadri]], in Viale Parioli 44 Aa Roma, portò alla costituzione del [[Partito Socialista Italiano#La rinascita:di traUnità laProletaria Resistenza e la Repubblica(1943)|Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria]] (PSIUP). [[Pietro Nenni]] ne assunse la carica di segretario nazionale, [[Sandro Pertini]] e [[Carlo Andreoni]] quella di vice-segretari.
 
Durante la [[Resistenza Italiana|Resistenza]], gli uomini che avevano fatto parte del MUP costituirono l'ossatura ed ebbero funzioni di comando delle [[Brigate Matteotti|formazioni Matteotti]] in [[Piemonte]] ([[Renato Martorelli]]), [[Lombardia]] ([[Corrado Bonfantini]]), [[Emilia-Romagna]] (Fernando Baroncini) e nel [[Lazio]] ([[Carlo Andreoni]]).
Riga 26 ⟶ 27:
== Note ==
<references/>
 
{{Partiti politici del Regno d'Italia}}
{{Portale|Seconda guerra mondiale|Socialismo}}
 
[[Categoria:Partiti politici italiani del passato]]