Masullas: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Masullas
|Grado amministrativo = 3
|Stato = ITA
|Nome ufficiale = {{it}} Masullas<br />{{sc}} Masùddas
|Stemma = Masullas-Stemma.png
|Panorama =
|
|Divisione amm grado 2 = Oristano
|Amministratore locale = Ennio Vacca
|Partito = [[lista civica]]
|
|Data istituzione = [[1771]]
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Gonnoscodina]], [[Gonnostramatza]], [[Mogoro]], [[Morgongiori]], [[Pompu]], [[Simala]], [[Siris (Italia)|Siris]], [[Uras]]
|Lingue = italiano e sardo
|Fuso orario = [[UTC+1]]
[[UTC+2]] ([[ora legale]])
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1121
|Nome abitanti = {{it}}masullesi<br/>{{sc}}''masuddesus''
|Patrono = [[Madonna delle Grazie]]
|Festivo = 2 luglio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Masullas (province of Oristano, region Sardinia, Italy) - 2016.svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Masullas all'interno della provincia di Oristano
}}
'''Masullas''' (
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio comunale si estende per {{M|18
Nella parte est sorgono le colline “Cuccuru e Masuddasa” e “Cuccuru e casu”, sempre ad est scorre il “Rio Mannu” che poi sfocia nella diga di Mogoro. Nella parte ovest sorge la collina di “Cuccuru pestuariu”<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Timbert|cognome=Kriek|data=1º gennaio2022|titolo=Elenco dei Monumenti del Periodo Nuragico in Sardegna Oristano M-Z|rivista=Elenco Monumenti Oristano M-Z|accesso=20 ottobre 2024|url=https://www.academia.edu/79328433/Elenco_dei_Monumenti_del_Periodo_Nuragico_in_Sardegna_Oristano_M_Z}}</ref> e "Corona Fraus", separati da "Tramesu e Bruncus".
=== Aree naturali ===
==== Sa Perda Sperrada ====
Sa Perda Sperrada è un monumento naturale.
La leggenda popolare “S''u procu de Luxia Arrabiosa”'' vuole che una donna, impegnata nella faticosa ricerca dei figli scomparsi nell’altopiano di ''Prabanta'' (tra Morgongiori e Pompu), in preda all'ira avrebbe sferrato un calcio a un maiale (S''u procu''), dividendolo in due parti e pietrificandolo<ref>{{Cita web|url=https://www.visitmasullas.it/itinerari/geo-minerario/sa-perda-sperrada/|titolo=Sa perda sperrada|sito=Visit Masullas|accesso=20 ottobre 2024}}</ref>.[[File:PerdaSpe.jpg|miniatura|''Sa perda Sperrada'']]
==== Sa Perda e Sposa ====
Si tratta anch’esso di un monumento naturale.
La leggenda popolare vuole che una coppia di sposi che, in una calda giornata di luglio, si dirigevano per le campagne, a Masullas, dopo essersi sposati a Siddi, paese di origine della sposa; quindi si fermarono per ristorarsi tra i due comuni, ed entrambi udirono il suono delle campane che proveniva dalla chiesa di Masullas, della processione della Vergine Gloriosa. La sposa schernì il suono delle campane, paragonandolo a quello “dei campanacci delle greggi del padre” suscitando una sonora risata, ma in quello stesso momento, i due sposi, il suonatore di launeddas che li accompagnava e gli stessi cavalli che cavalcavano, furono tramutati in pietra<ref>{{Cita web|url=https://www.geosardgis.info/la-risorsa-naturale/geositi/sa-perda-e-sposa|titolo=Sa Perda 'e Sposa - GEO SARD GIS|sito=www.geosardgis.info|accesso=20 ottobre 2024}}</ref>.
==== Su Corongiu de Fanari ====
{{vedi anche|Su Corongiu de Fanari}}''Su Corongiu de Fanari'' è un [[monumento naturale]], per la precisione un megapillow [[Andesite|andesitico]], per le sue dimensioni ed il suo stato di conservazione è considerato praticamente unico al mondo.<ref>{{Cita web|url=https://portal.sardegnasira.it/su-corongiu-de-fanari|titolo=Su Corongiu de Fanari|accesso=22 novembre 2024}}</ref>
==== Su Colombariu ====
{{Vedi anche|Su Colombariu}}
La falesia de ''Su Colombariu'' è un'architettura naturale formata sul Monte Arci<ref>{{Cita web|url=https://www.visitmasullas.it/itinerari/natura/su-colombariu/|titolo=Su colombariu|sito=Visit Masullas|accesso=13 ottobre 2024}}</ref>, occupando la parte meridionale del complesso. Vi sono particolari specie vegetali adattate all'ambiente ([[Fico d'india|fico d’india]], [[borracina azzurra]], [[Cytisus scoparius|endemica ginestra sardo-corsa]], ecc.).<ref>{{Cita web|url=https://www.geosardgis.info/la-risorsa-naturale/spiagge-dune-e-falesie/la-falesia-di-su-columbariu|titolo=La falesia di Su Columbariu - GEO SARD GIS|sito=www.geosardgis.info|accesso=22 novembre 2024}}</ref>
==== Giacimento di ossidiana di Conca' e Cannas ====
{{Vedi anche|Giacimento di ossidiana di Conca' e Cannas}}
Situato nelle basse pendici del monte Arci, presso la località Campuanni, il giacimento Conca' e Cannas è considerato il più grande e importante giacimento di [[ossidiana]] del Mediterraneo<ref>{{Cita libro|autore=Gianni Paba|titolo=Monte Arci: La montagna dell'oro nero|anno=2010|editore=PTM Editrice|città=Mogoro|p=|pp=|ISBN=978-88-87393-79-8}}</ref>. Il luogo è stato inserito nella zona 1 del Parco geominerario storico ambientale della Sardegna, compreso nella rete dei Geoparchi dell'[[Patrimonio dell'umanità|UNESCO]], nonché nel parco naturale del [[Monte Arci]]. Nel 2016 è stato inaugurato il Parco dell'ossidiana di Conca e 'Cannas<ref name="BorghiAutentici">{{cita web|url=http://www.borghiautenticiditalia.it/evento/inaugurazione-parco-dellossidiana-conca-e-cannas|titolo=Inaugurazione Parco dell'Ossidiana Conca' e Cannas|sito=Borghi Autentici d'Italia|accesso=30 novembre 2016}}</ref>.
== Origini del nome ==
Secondo degli studi l'origine del nome "Masullas" può essere attribuita a tre parole differenti: dato che un tempo si trovava in una posizione importante (al centro della rotta dei traffici che si muovevano dal Campidano verso l’entroterra), quindi in un quanto "tappa" i viandanti creavano così dei ''masones'' ("rifugi")<ref>{{Cita web|url=https://www.visitmasullas.it/|titolo=Visit Masullas – Sito ufficiale del Turismo del Comune di Masullas|sito=Visit Masullas|accesso=19 ottobre 2024}}</ref>; potrebbe derivare dal latino ''masiullas'' ("piccole abitazioni"); oppure ''mansio'' ("piccolo centro agricolo").<ref>{{Cita web|url=https://www.borghiautenticiditalia.it/borgo/masullas|titolo=Masullas|sito=Borghi Autentici d'Italia|data=1º marzo 2016|accesso=19 ottobre 2024}}</ref>
== Storia ==
La fondazione di Masullas risale presumibilmente al [[Sardegna e Corsica|periodo romano]], come danno prova le necropoli di ''Mitza Salida'' e di ''sa Roia de sa lua''<ref name="sardegnaturismo.it">{{Cita web|url=https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/masullas|titolo=Masullas|sito=www.sardegnaturismo.it|data=20 novembre 2015|accesso=23 settembre 2024}}</ref>. In periodo romano si utilizzava il basalto per la realizzazione di [[Macina|macine]], ancora oggi possiamo ritrovare queste macine.
Durante il [[Medioevo]] Masullas si pensa che masullas fosse divisa in due villaggi, ognuno con una chiesa: [[Chiesa di Santa Lucia (Masullas)|Chiesa di Santa Lucia]] e [[Chiesa di San Leonardo (Masullas)|Chiesa di San Leonardo]].<ref name="sardegnaturismo.it"/>
Durante il periodo giudicale Masullas faceva parte del [[Giudicato di Arborea]], nella [[Curatoria di Montis|curatoria di Montangia o Parte Montis]]. Alla caduta del giudicato ([[1420]]) entrò a far parte del [[Marchesato di Oristano]], e alla definitiva sconfitta degli arborensi ([[1478]]) passò sotto il [[Regno di Sardegna|dominio aragonese]] e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Montis, occupato dalle truppe del feudatario di Quirra Berengario Bertran [[Carroz]], che sposando Eleonora Manriquez ne ottenne ufficialmente dal re il controllo fino all'estinzione dei Bertran Carroz nel [[1511]].
Per un periodo (in cui si ebbe la fusione tra le diocesi di Ales e Terralba) fu anche [[Diocesi di Ales-Terralba|sede vescovile]].
Nel [[1603]] fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles fino al [[1670]], poi dei Català e infine (dal [[1766]]) degli Osorio de la Cueva; il villaggio in questo periodo dovette subire l'aumento della pressione fiscale, anche se la distanza dal feudatario consentiva una diffusa evasione che permise all'economia del villaggio una maggiore prosperità.
Nel [[1771]] sorse il primo nucleo municipale<ref>{{Cita web|url=https://siusa-archivi.cultura.gov.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=33893|titolo=SIUSA - Comune di Masullas|sito=siusa-archivi.cultura.gov.it|accesso=23 settembre 2024}}</ref>.[[File:Municipio masullas notte.jpg|miniatura|Municipio Masullas di notte]]Il paese fu riscattato agli ultimi feudatari nel [[1839]], con la soppressione del sistema feudale.
Nel [[1821]] Masullas fu annesso alla provincia di Oristano (poi reistituita nel [[1974]]), da cui poi si distaccò nel [[1848]] quando vennero abolite le province, entrando a far parte della divisione amministrativa di Cagliari. Nel [[1927]] il comune di Masullas viene accorpato per regio decreto ai comuni di [[Siris (Italia)|Siris]] e [[Pompu]], recuperando la propria autonomia amministrativa nel [[1961]].
Dal finire del [[XX secolo]] in poi Masullas è stata caratterizzata da grossi interventi di miglioramento. Tra la fine degli [[anni 2010]] ed all’inizio degli [[anni 2020]] il comune è entrato a far parte dei [[Borghi autentici d’Italia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.borghiautenticiditalia.it/borgo/masullas#:~:text=Il%2520Borgo%2520di%2520Masullas,-Masullas%2520%C3%A8%2520all&text=Il%2520centro%2520storico%2520si%2520articola,dall'antico%2520passato%2520del%2520borgo.|titolo=Borghi autentici d’Italia}}</ref>.
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 26 luglio 1984.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4620 |titolo= Masullas |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 24 febbraio 2024 }}</ref>
Lo stemma è [[inquartato]]: il primo, d'oro, una [[corniola]] di rosso, tagliata a guisa di brillante, con la punta all'ingiù; il secondo, d'azzurro, alla chiesa di San Leonardo; il terzo, d'argento, a due rami di ulivo decussati, accompagnati, in capo, da un grappolo d'uva nera; nel quarto, d'oro, sei pecore al naturale pascolanti sulla pianura di verde, su cui sono disposti, a guisa di siepe, sedici alberi.
[[File:Masullas-Stemma.png|miniatura|centro|Stemma ''Masullas'']]
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
====Simboli attrazioni turistiche ====
A Masullas diverse attrazioni turistiche hanno un proprio stemma per distinguerle: costituito da uno sfondo rosso con sopra disegnato un simbolo che rappresenta l’attrazione accompagnato dalla lettera “M” (entrambi in bianco)<ref>{{Cita web|url=https://www.polomusealemasullas.it/geomuseo-monte-arci/|titolo=GeoMuseo MonteArci - Polo Museale del Comune di Masullas|sito=GeoMuseo MonteArci|accesso=20 ottobre 2024}}</ref>.
{| class="wikitable"
|+
|[[File:Giardino botanico masullas.jpg|miniatura|Simbolo Masullas orto botanico|143x143px]]
|[[File:Sulle ali della cultura masullas.jpg|miniatura|145x145px|Simbolo Masullas Sulle ali della Cultura]]
|}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
Nel periodo bizantino a Masullas erano presenti altre chiese: chiesa sottostante all'attuale [[Chiesa di San Leonardo (Masullas)|chiesa di San Leonardo]], chiesa di Santo Stefano, chiesa di San Michele e chiesa di San Cromazio.<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=I Cavalieri delle colline}}</ref>
Nel [[XII secolo]] venne innalzata la chiesa di San Michele in Thamis. Successivamente avvenne la costruzione della chiesa di Santa Maria di Fraus, della [[Chiesa di San Leonardo (Masullas)|chiesa di San Leonardo]] (metà [[XIII secolo]]) e della [[Chiesa di Santa Lucia (Masullas)|chiesa di Santa Lucia]] ([[XIV secolo]]).
Ci sono fonti che attestano la presenta di una chiesa intitolata a [[san Vito]].<ref name=":0" />
All'inizio del [[XVI secolo]] iniziò la costruzione della [[Chiesa della Beata Vergine delle Grazie (Masullas)|chiesa della Beata Vergine delle Grazie]]. Mentre la [[Chiesa e convento di San Francesco (Masullas)|chiesa ed il convento di San Francesco]] vennero costruiti nel [[XVII secolo]].
==== Chiesa parrocchiale della Beata Vergine delle Grazie ====
Si tratta della chiesa più importante del paese. Situata al centro di quest'ultimo. Una struttura a navata unica, sui entrambi i lati sono presenti tre cappelle.
Il campanile, completato nel 1814, è il secondo più alto in tutta la Sardegna (dopo quello [[Campanile di Mores|di Mores]]) e sostituisce la precedente torre campanaria medievale.
==== Chiesa di Santa Lucia ====
Edificata nel [[XIV secolo]], fu il punto di riferimento di uno dei nuclei abitati che formarono il paese. Costituita da una sola navata priva di abside, è rafforzata sul fianco nord da contrafforti edificati negli [[Anni 1980|anni 80]] del [[XX secolo]]. Al suo interno conserva un simulacro seicentesco dell'[[Santa Lucia|omonima santa]]<ref>{{Cita web|url=https://www.visitmasullas.it/visitare/le-chiese/chiesa-di-santa-lucia/|titolo=Visit Masullas - Chiesa di Santa Lucia|accesso=19 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210518135609/https://www.visitmasullas.it/visitare/le-chiese/chiesa-di-santa-lucia/|urlmorto=sì}}</ref>.
==== Chiesa di San Leonardo ====
{{vedi anche|Chiesa di San Leonardo (Masullas)}}
La chiesa venne probabilmente edificata nella metà del [[XIII secolo]] su un preesistente edificio bizantino binavato<ref>{{Cita libro|autore=Rossella Atzori|titolo=Masullas: i santi della memoria|anno=2011|editore=Arti Grafiche Pisano|città=Cagliari|SBN=CAG1833969}}</ref> e rappresentava anch'essa il fulcro di un antico nucleo abitato. L'edificio è caratterizzato da una singola navata, coperta da capriate lignee, e da un'abside semicircolare. La facciata, sormontata da un campanile a vela, è un'interpretazione dello stile [[romanico pisano]]. Secondo la tradizione paesana all'interno della chiesa sarebbero sepolti i [[Martire|martiri]] [[Papa Callisto I|Callisto papa]] e Calica<ref>{{Cita web|url=https://www.visitmasullas.it/visitare/le-chiese/chiesa-di-san-leonardo/|sito=Visit Masullas |titolo= Chiesa di San Leonardo|accesso=2 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200102111136/https://www.visitmasullas.it/visitare/le-chiese/chiesa-di-san-leonardo/|urlmorto=sì}}</ref>.
==== Chiesa di San Francesco ed ex convento dei Frati Minori Cappuccini ====
{{vedi anche|Chiesa e convento di San Francesco (Masullas)}}
[[File:Chiesa e convento di San Francesco, Masullas, Italia.jpg|miniatura|Il convento visto frontalmente.]]
Il convento di [[Francesco d'Assisi|san Francesco]] fu costruito a partire dal 1648 per iniziativa del cavaliere Francesco Simoni e affidato all'[[Ordine dei frati minori cappuccini|ordine dei cappuccini]]. Con la [[Eversione dell'asse ecclesiastico|legge di soppressione degli enti ecclesiastici del 1866]] l'edificio venne confiscato dallo Stato e definitivamente abbandonato nel 1885. Nel secondo dopoguerra il convento, ceduto al comune durante il ventennio fascista, era ormai interamente in rovina. Nel 1994, in seguito ai lavori di ristrutturazione, la chiesa annessa al convento fu riaperta al culto. Nel 2004 l'intera struttura fu riaperta al pubblico e, a partire dal 2010, alcuni locali del convento ospitano il Geomuseo Monte Arci "Stefano Incani"<ref>{{Cita web|url=https://www.visitmasullas.it/visitare/le-chiese/convento-dei-frati-minori-cappuccini/|sito=Visit Masullas |titolo= Convento dei Frati Minori Cappuccini|accesso=2 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200102111133/https://www.visitmasullas.it/visitare/le-chiese/convento-dei-frati-minori-cappuccini/|urlmorto=sì}}</ref>, un'esposizione di minerali provenienti dal territorio masullese e limitrofo.
All'interno della chiesa conventuale è presente una collezione di sculture lignee databili dal XV secolo al XIX secolo.<ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/masullas|sito=Sardegna Turismo |titolo= Masullas}}</ref>
==== L'abbazia di San Michele in Thamis ====
L'abbazia di San Michele in Thamis<ref>{{Cita web|url=https://beniabbandonati.cultura.gov.it/beni/ruderi-abbazia-vallombrosiana-di-s-michele/|titolo=Ruderi abbazia vallombrosiana di S. Michele}}</ref>, è stata un'abbazia vallambrosiana che si trovava in un altro villaggio, distrutto nel [[XV secolo]], oggi si trova tra il comune di Masullas e di Uras ì, dell'abbazia restano le enigmatiche e solitarie strutture. È una delle tre abbazie sarde (assieme a quelle di San Michele in Plaiano e San Michele in Salvenero) dell’ordine dei monaci vallombrosani che conobbero un lungo periodo di espansione mantenutosi fino al [[XVI secolo]].
Nella località di Thamis si trovano anche i resti di un antico nuraghe, il [[Nuraghe Tanca Tamis]]<ref>{{Cita web|url=https://nuraghi.net/nuraghe-tanca-tamis|titolo=Il Nuraghe Tanca Tamis|sito=Nuraghi|accesso=25 settembre 2024}}</ref>.
=== Siti archeologici ===
==== Nuraghi ====
[[File:Nuraghe Murranca2.jpg|miniatura|Nuraghe Murranca]]
Nel territorio di Masullas sono presenti 12 siti/resti di [[nuraghi]] e altri segni di civiltà preistoriche e storiche:
* nuraghe Sa Forada Manna (Bia Mogoru)
* nuraghe Corongiu Arrubiu
* [[Nuraghe de Preidis (Masullas)|nuraghe de Preidis]]
* nuraghe Monti Miana
*
* nuraghe Mustazzori (o Enna Pruna)
* nuraghe
* nuraghe Onigu (o Nuraccioni)
* nuraghe Sa Matta croccada
* nuraghe Santu Stevi
* nuraghe su Para
*
==== Area archeologica Necropoli di Mitza Salida ====
La necropoli di Mitza si trova in zona collinare a circa 2 km ad est dal centro urbano.<ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/33496493_La_necropoli_di_Mitza_Salida_-_Masullas_-_Oristano_OR|titolo=Necropoli}}</ref>
La [[necropoli]], per via della sua posizione in zona collinare, presenta le sepolture su più livelli.
Il sito risale al periodo romano imperiale, sembra sia stato utilizzato tra il [[I secolo|I]] e il [[III secolo]] [[Dopo Cristo|d.C]].
Sono state eseguite due differenti campagne di scavo, una nel periodo compreso tra gennaio e giugno 1994, l'altra tra i mesi di ottobre del 1996 e maggio 1997.
Durante le due campagne di scavo sopra citate, sono state rinvenute 51 sepolture, di cui 45 terragne e 6 "a cassone", ricoperte da grandi lastre irregolari di arenaria che ne rivestivano l’interno e il fondo. Le inumazioni erano monosome, in cui gli individui venivano deposti in posizione supina.
Erano molto frequenti, inoltre, le tombe con riutilizzo, in cui le ossa della prima giacitura sono state rinvenute ad un livello più alto rispetto all’inumato principale. Le sepolture erano accostate le une alle altre, con un esiguo spazio per il passaggio; inoltre, piccole lastre irregolari poste di taglio all’estremità di alcune inumazioni.<ref>{{Cita web|url=https://core.ac.uk/download/pdf/35315035.pdf|titolo=Necropoli Mitza Salida}}</ref>
==== Area archeologica paleocristiana nella chiesa della Beata Vergine delle Grazie ====
Durante i lavori di rifacimento
=== Giardino botanico del Monte Arci ===
Nell'estate del 2020 viene inaugurato a fianco al Convento dei Cappuccini di Masullas, il giardino botanico del [[Monte Arci]]. A seguito degli incendi boschivi che hanno colpito anche il Monte Arci nel 2021, nel giardino botanico sono state inserite delle installazioni simboliche<ref>{{Cita web|url=https://www.borghiautenticiditalia.it/il-giardino-del-monte-arci-apre-al-pubblico|titolo=Il Giardino Botanico del Monte Arci apre al pubblico|sito=Borghi Autentici d'Italia|data=3 giugno 2021|accesso=20 ottobre 2024}}</ref>.
=== Il Monte Arci ===
Arrivando da Mogoro attraverso [[Strada provinciale 44 OR|via Nazionale]]<ref>{{Cita web|url=https://www.provincia.or.it/it/amministrazione/comunicazione/notizie/notizia/De-provincializzazione-tratti-della-SP.-n.-44/|sito=Provincia di Oristano |titolo= De-provincializzazione tratti della SP. n. 44|accesso=6 agosto 2024}}</ref> nello sfondo di Masullas si può notare il [[Monte Arci]], soprattutto si riesce a notare una sporgenza, con forma in lontananza quasi regolare, chiamata ''Conca Mraxi''.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
==== Pre-[[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d’Italia]]<ref>{{Cita libro|autore=Fausto Cuboni|autore2=Roberto Ibba|nome3=Gian Giacomo Ortu|titolo=Masullas nella storia|ISBN=9791280024022}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Gian Giacomo Ortu|autore2=Mansueto Siuni|curatore=Gian Giacomo Ortu|altri=Mansueto Siuni, Federico Palomba, Attilio Dedoni, Simonetta e Catia Del Cogliano, Francesca Ghiani, Gaia Grussu, Marco Cadinu, Ubaldo Badas, Giovanni Sistu, Giulio Paulis, Giuseppe Marci, Giovanni Colombu, Bachisio Bandinu, Matteo Porru|titolo=Masullas Il paese di Predi Antiogu|anno=2007|ISBN=9788884674326}}</ref> ====
{| class="wikitable"
!Anno
!Numero [[Fuoco (demografia)|fuochi]]
!Numero abitanti
|-
|1589
|152
| -
|-
|1655
|190
| -
|-
|1678
|220
| -
|-
|1698
|176
|728
|-
|1728
|258
|907
|-
|1751
|231
|859
|-
|1770
|208
|936
|-
|1790
|224
|994
|-
|1798
|244
|1191
|-
|1804
|233
|1006
|-
|1834
| -
|887
|}
==== Post-Regno d’Italia ====
{{Demografia/Masullas}}
===Lingue e dialetti===
La variante del [[lingua sarda|sardo]] parlata a Masullas è il [[sardo campidanese#Campidanese occidentale|campidanese occidentale]].
=== Tradizioni e folclore ===
A Masullas è presente il gruppo folk del paese "''GRUPPO FOLK - PRO LOCO - MASULLAS''".
==== Feste ====
La [[Festa del santo patrono|festa patronale]] di Masullas, dedicata alla [[Madonna delle Grazie|Beata Vergine delle Grazie]], si svolge tra il 29 giugno e il 3 luglio. I festeggiamenti hanno inizio con la cerimonia de "''Sa cabada de sa Santa''", ovvero la discesa del [[simulacro]] dal [[polittico]] in cui viene conservato. La festa prosegue, nei giorni successivi, con [[Processione|processioni]] e festeggiamenti di piazza.
Verso la metà del mese di dicembre si svolge la festa di [[Santa Lucia]], caratterizzata dal canto de "''S'arrosarieddu''", il [[rosario]] in lingua sarda, e la successiva accensione del [[falò]], detto "''Su fogadoni''"<ref>{{Cita web|url=https://www.visitmasullas.it/conoscere/tradizione/|titolo=Visit Masullas - Tradizione|accesso=16 giugno 2021|dataarchivio=25 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210625004411/https://www.visitmasullas.it/conoscere/tradizione/|urlmorto=sì}}</ref>.
==== Sagre ====
* ''Sagra della pecora'' ([[30 giugno]]);
* ''Sagra del maiale'' ([[27 luglio]]).
* ''Sagra del melograno'' ([[2 novembre]])<ref>{{Cita web|url=https://www.unionecomunipartemontis.it/it/vivere-il-parte-montis/agroalimentare-agricultural-and-food#:~:text=Masullas%3A%20Maggio%20sagra%20di%20Su,e%20dei%20frutti%20di%20bosco.|titolo=Sagre Masullas}}</ref>;
== Cultura ==
===
* Geomuseo Monte Arci "Stefano Incani", inaugurato nel 2010 presso l'ex convento dei Frati minori Cappuccini, racconta attraverso una collezione di minerali e fossili locali l'evoluzione geologica del [[Monte Arci|vulcano Arci]]<ref>{{Cita web|url=https://www.polomusealemasullas.it/geomuseo-monte-arci/esposizione-permanente/|titolo=Geomuseo Monte Arci - Esposizione permanente}}</ref>.
* Museo ''I Cavalieri delle Colline'', aperto nel 2013, racconta la storia dell’[[aristocrazia]] di Masullas e del Parte Montis. Il percorso parte con un inquadramento dei principali eventi della [[Storia della Sardegna|storia sarda]], dal [[Storia della Sardegna giudicale|periodo giudicale]] sino all’[[Regno di Sardegna (1720-1861)|età sabauda]]. Contiene armi e documenti appartenenti ai nobili locali e ricostruzioni dei costumi dell’epoca.<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/musei/museo-i-cavalieri-delle-colline|titolo=Museo I Cavalieri delle Colline|sito=www.museionline.info|accesso=29 aprile 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.icavalieridellecolline.it/|titolo=Museo I Cavalieri delle Colline - Homepage|sito=www.icavalieridellecolline.it|accesso=29 aprile 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.polomusealemasullas.it/cavalieridellecolline/|titolo=Museo "I cavalieri delle colline"}}</ref>
* Museo di ''Storia Naturale Aquilegia'', presente dal 2019 presso l'ex municipio del paese<ref>{{Cita web|url=https://old.galmarmilla.it/it-it/eventi-e-manifestazioni/2019/03/inaugurazione-museo-aquilegia.html|titolo=INAUGURAZIONE MUSEO AQUILEGIA - Masullas, sabato 16 marzo ore 18,00|sito=GAL Marmilla|accesso=20 ottobre 2024}}</ref>, è un museo di storia naturale. Precedentemente presente a Cagliari, poi trasferitosi a Masullas<ref>{{Cita web|url=https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/museo/regioni/musei/museo-di-storia-naturale-aquilegia|titolo=Museo di Storia Naturale 'Aquilegia'|sito=ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale|accesso=20 ottobre 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/musei/museo-di-storia-naturale-aquilegia|titolo=Museo di Storia Naturale "Aquilegia"|sito=www.museionline.info|accesso=20 ottobre 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.aboutasseminiandmore.it/museo-di-storia-naturale-aquilegia/|titolo=Museo di storia Naturale Aquilegia|autore=Susanna|sito=About Assemini and more|data=21 aprile 2023|accesso=20 ottobre 2024}}</ref>.
=== Letteratura ===
A Masullas è legato un famoso testo di poesia popolare campidanese, ''[[Sa scomuniga de predi Antiogu arrettori de Masuddas]]'', databile intorno a metà dell'Ottocento.
La biblioteca comunale di Masullas è allestita presso il Centro Culturale "Predi Antiogu", realizzato nella ex Casa Cappedda<ref>{{Cita web|url=https://www.borghiautenticiditalia.it/evento/inaugurazione-centro-culturale-predi-antiogu|titolo=Inaugurazione Centro Culturale "Predi Antiogu"}}</ref>.
Dal 2012 nel centro abitato all'interno dell'edificio delle scuole medie è stato inaugurato il [[teatro]] comunale<ref>{{Cita web|url=http://www.icavalieridellecolline.it/community/notizie/archivionotizie/2012/20121216_teatrocomunale.html|titolo=Museo I Cavalieri delle Colline - Inaugurazione del teatro comunale|sito=www.icavalieridellecolline.it|accesso=20 ottobre 2024}}</ref>.
=== Scuole ===
A Masullas sono presenti diverse strutture per l'educazione scolastica: un asilo, una scuola primaria e una scuola secondaria di primo grado<ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/095/026/scuole/|titolo=Scuole a Masullas}}</ref>.
==
Nel paese mantiene un ruolo rilevante l’agricoltura, si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, frutteti e olivo. È diffuso anche l’allevamento di ovini, bovini, suini e equini. Il settore secondario è costituito da piccole aziende che operano nella produzione alimentare e nell'edilizia. Masullas presenta tre musei oltre a diversi luoghi di interesse culturale, che, grazie al turismo, le consentono di ritagliarsi un proprio spazio all'interno del settore terziario. Nel 2020 è stato inaugurato [[Albergo diffuso|l'albergo diffuso.]]
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Masullas è collegata con la [[strada statale 131 Carlo Felice]] tramite la [[Strada statale 442 di Laconi e di Uras|strada statale 442]], la quale permette di raggiungere la [[stazione di Uras-Mogoro]]<ref>{{Cita web|url=https://www.rome2rio.com/it/map/Cagliari/Masullas#r/Train/s/1|titolo=Come raggiungere Cagliari da Masullas}}</ref>. È collegata a Mogoro tramite la S.P. 99.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|31 maggio 2015|26 ottobre 2020|Mansueto Siuni|Lista civica "Primavera masullese"|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|26 ottobre 2020|in carica|Ennio Vacca|Lista civica "Amasullas il paese che vogliamo"|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Altre informazioni amministrative ===
Il Comune fa parte dell'Unione dei comuni del Parte Montis.
=== Divisioni territoriali ===
[[File:Mappa bixinausu (vicinati-quartieri) Masullas.jpg|miniatura|'''ZONE STORICHE''': 1. ''San Leonardo'' 2. ''Bixinau de su Conventu'' 3. ''Bixinau de sa Cioffa'' 4. ''Bixinau de Is Ortus'' 5. ''Bixinau de basciu'' 6. ''Bixinau de sa Truma'' 7. ''Zona Chiesa della Beata Vergine delle Grazie''; '''ZONE NUOVE:''' 8. ''Zona Via Nazionale'' 9. ''Zona parco giochi'' 10. ''Zona scuole'' |367x367px]]Il comune si divide in diverse zone:
Bixinau de basciu (zona più a [[Nord-Est|nord-est]]) che comprende la Chiesa di Santa Lucia, Bixinau de Conventu (zona più ad [[ovest]]) che comprende il convento di San Francesco e la sua Chiesa, l'orto botanico, Bixinau de sa Gioffa (zona più a [[nord]]) che corrisponde alla zona in cui è presente un piccolo ruscello, Bixinau de sa Truma (nella zona a [[est]]), al centro di questi ''bixinausu troviamo la Chiesa di San Leonardo''.
=== Calcio ===
A Masullas era presente la società calcistica Masullese che come miglior risultato ha militato in [[Promozione (calcio)|Promozione]] nella sola stagione [[Progetto:Sport/Calcio/Promozione Sardegna 2013-2014|2013-14]]<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttocampo.it/Sardegna/SecondaCategoria/GironeD/Squadra/MasulleseMasullas/69257/Scheda|titolo=Scheda Masullese Masullas - Seconda Categoria Girone D Sardegna|sito=www.tuttocampo.it|accesso=11 settembre 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sport/2013/06/17/news/la-masullese-c-e-il-club-si-e-iscritto-in-promozione-1.7277247|titolo=La Masullese c’è: il club si è iscritto in Promozione|sito=La Nuova Sardegna|accesso=18 settembre 2024}}</ref>. A seguito della scomparsa della società<ref>{{Cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/sport/2015/09/11/news/calcio-dilettanti-dai-campionati-sardi-figc-spariscono-35-societa-1.12073872|titolo=Calcio dilettanti, dai campionati sardi spariscono 35 società|sito=La Nuova Sardegna|accesso=11 settembre 2024}}</ref>, negli anni successivi, il campo sportivo venne adoperato dalla società calcistica Freccia Parte Montis, che comprende anche gli altri comuni della Parte Montis. Dalla stagione 2024-25 Masullas ospiterà nel proprio campo da calcio la società calcistica "Sini-Masullas 2011" militante in [[Seconda Categoria]]<ref>{{Cita web|url=https://www.unionesarda.it/sport-sardegna/calcio-regionale-l-unione-tra-sini-masullas-e-simala-contro-lo-spopolamento-g7jwni7r|titolo=Calcio Regionale, l'unione tra Sini, Masullas e Simala contro lo spopolamento|autore=Giacomo Pala|sito=L'Unione Sarda.it|data=13 agosto 2024|accesso=11 settembre 2024}}</ref>.
=== Pallavolo ===
A Masullas sin dagli anni '90 è stata presente una squadra di [[pallavolo]], successivamente è fallita.
=== Tennis ===
A Masullas negli anni '80/'90 era molto diffuso il tennis, con l'organizzazione annuale di tornei tra i ragazzi.
=== Impianti sportivi ===
Era presente un campo da [[basket]], oggi l’ex struttura presente è stata restaurata e resa locale del Comune. Inoltre a fianco all’edificio delle scuole medie è presente un campo da [[tennis]]<ref>Il vecchio campo da basket è stato sostituito da una nuova struttura</ref>. È presente un grande impianto sportivo (in zona ''Prau'') in cui sono presenti il [[campo da calcio]] (le cui tribune hanno sui 1400 posti) [[Campo da calcio a 5|campo da calcetto]] (con tribuna per un centinaio di persone) e [[pista di atletica leggera]]. È anche presente una palestra comunale attrezzata per basket e [[pallavolo]].
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|
* {{cita libro| nome=Rossella | cognome=Atzori | titolo=Masullas: i santi della memoria | città=Cagliari | editore=Arti Grafiche Pisano | anno=2011 | SBN=CAG1833969}}
* {{Cita libro|autore = Gianni Paba|titolo = Monte Arci: La montagna dell'oro nero|anno = 2010|editore = PTM Editrice|città = Mogoro|ISBN =978-88-87393-79-8 }}
* {{cita libro|titolo=Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna|anno=2006|editore=Carlo Delfino editore|città=Sassari|curatore=[[Manlio Brigaglia]], Salvatore Tola|url=http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4463&id=589075|ISBN=88-7138-430-X|accesso=7 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220930090440/http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4463&id=589075|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|titolo=Grande Enciclopedia della Sardegna|anno=2007|editore=Newton&ComptonEditori|città=Sassari|curatore=Francesco Floris|url=http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|accesso=7 dicembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120611055129/http://www.sardegnacultura.it/j/v/321?s=7&v=9&c=2475&c1=28430&o=1&na=1&n=10|urlmorto=sì}}
* Antonello Satta, ''[[Sa scomuniga de predi Antiogu arrettori de Masuddas]]'', S'Alvure editore, 2002
* Adriano Siuni, ''Storia dei frati [[Ordine dei frati minori cappuccini|Cappuccini]] e del convento di Masullas'', 2014,
== Voci
* [[Chiesa della Beata Vergine delle Grazie (Masullas)|Chiesa della Beata Vergine delle Grazie]]
* [[Chiesa e convento di San Francesco (Masullas)|Chiesa e Convento San Francesco (Masullas)]]
* [[Sa scomuniga de predi Antiogu arrettori de Masuddas]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.comunas.it/masullas/|La scheda del comune nel portale ''Comunas'' della Regione Sardegna}}
* {{cita web|http://www.icavalieridellecolline.it/|Museo i Cavalieri delle colline}}
{{Comuni della provincia di Oristano}}
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