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[[File:Khwarazm oasis.jpg|thumb|La Corasmia, a sud del lago d'Aral, in un'immagine satellitare del 2009.]]
{{Coord|57|N|160|E|region:RU_type:mountain|display=title}}
La '''Corasmia''' o '''Khwārizm''' ([[Lingua persiana|persiano]]/[[Lingua araba|arabo]] خوارزم, ''Ḫ<sup>v</sup>ārazm'' o ''Ḫwārizm''; [[Lingua uzbeka|uzbeko]] ''Xorazm''; [[Lingua inglese|inglese]] ''Khwãrezm'') è una regione storica dell'[[Asia centrale|Asia centro-occidentale]], corrispondente attualmente a parti dell'[[Uzbekistan]] e del [[Turkmenistan]]. Comprendeva le [[oasi]] situate lungo il corso inferiore dell'[[Amu Darya]] (l'antico ''[[Amu Darya|Oxus]]'') e attorno al suo delta, ed era compresa tra il [[lago d'Aral]] (a nord), i deserti del [[Karakum]] e del [[Kyzylkum]] e l'[[altopiano di Ustyurt]], che la limitavano sugli altri lati. In epoca islamica, confinava con le regioni del [[Grande Khorasan|Khorasan]] e della [[Transoxiana]].
{{Regione geografica
|nomeTerritorio = Penisola della Kamchatka
|nomeUfficiale = полуо́стров Камча́тка
|panorama = Map_of_Russia_-_Kamchatka_Krai_(2008-03).svg
|didascalia = In rosa il territorio della Kamchatka, comprendente anche aree situate a nord della penisola.
|linkBandiera =
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}}
 
Città principale della regione (assieme a [[Kath]] e a [[Khiva]]) è stata per lungo tempo Gurgānj, l'odierna [[Kunya-Urgench|Konye-Urgench]] («Vecchia Urgench»), nell'estremo nord del Turkmenistan. La città non deve essere confusa con la città di [[Urgench]], fondata in Uzbekistan nella seconda metà del XIX secolo.
La '''penisola della Kamčatka''' ({{russo|полуо́стров Камча́тка}}, ''Poluostrov Kamchatka'', {{IPA|pəlʊˈostrəf kɐmˈt͡ɕætkə|ru}}; traslitterato anche '''Kamchatka''' o '''Camciatca''') è una [[penisola]] lunga 1250 km situata nell'[[Circondario federale dell'Estremo Oriente|Estremo Oriente Russo]], dalla superficie di circa 270.000 km²<ref>{{ru}} ''Быкасов В. Е.'' [http://www.bykasov.com/1991/oshibka-v-geografii Ошибка в географии] // Известия Всесоюзного Географического Общества. — 1991. — № 6.</ref>. L'[[oceano Pacifico]] e il [[mare di Ochotsk]] ne bagnano rispettivamente il litorale orientale e occidentale<ref>{{cita web|url=http://www.britannica.com/eb/article-9044464/Kamchatka-Peninsula|titolo=Kamchatka Peninsula|editore=Encyclopædia Britannica|access=20 febbraio 2008}}</ref>. Immediatamente al largo, lungo la costa pacifica della penisola, corre la [[fossa delle Curili]], profonda 10.500 m.
 
Fino alla sua completa turchizzazione etnica e linguistica, completatasi nel tardo Medioevo, i [[Corasmi]] di lingua [[Iranici|iranica]] costituivano il principale gruppo etnico della regione.
La penisola della Kamchatka, le [[isole del Commodoro]] e l'[[isola Karaginskij]] costituiscono il [[Territorio della Kamčatka|territorio della Kamchatka]] della [[Russia|Federazione Russa]]. La quasi totalità dei 322.079 abitanti sono di etnia [[Russi|russa]], ma vivono qui anche circa 13.000 [[Coriacchi]] (2014)<ref name=GovKK-KP>{{cita web|titolo=Kamchatka Peninsula|url=http://www.kamchatka.gov.ru/en/index.php?cont=3|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101013192126/http://www.kamchatka.gov.ru/en/index.php?cont=3|urlmorto=sì|dataarchivio=13 ottobre 2010|editore=Government of Kamchatskiy Kray|accesso=17 ottobre 2014}}</ref>. Più della metà della popolazione vive nella città di [[Petropavlovsk-Kamčatskij]] (179.526 ab. nel 2010) e nella vicina [[Elizovo]] (38.980 ab.).
 
La penisola ospita i [[Vulcani della Kamčatka|vulcani della Kamchatka]], un [[Patrimonio dell'umanità|sito Patrimonio dell'UNESCO]].
 
La Kamchatka riceve fino a 2700 mm di precipitazioni all'anno. Un valore così elevato, molto più alto di quelli che si riscontrano nel resto dell'Estremo Oriente Russo, è dovuto ai prevalenti venti occidentali che soffiano dal mar del Giappone carichi di umidità. Questa poi sale verso l'alto e si infrange sulle alte catene montuose della penisola, condensandosi in pioggia. Le estati sono relativamente fresche e d'inverno sono piuttosto frequenti i temporali, solo in casi molto rari accompagnati da [[Fulmine|fulmini]].
 
== Geografia ==
[[File:kamchatka peninsula topo.jpg|thumb|upright=1.2|Topografia della penisola della Kamchatka.]]
{{Doppia immagine|destra|Kamchatka Peninsula.jpg|127|Sea Ice Imitates the Shoreline along the Kamchatka Peninsula.jpg|127|La Kamchatka dallo spazio ai primi dell'estate (sinistra) e alla fine dell'inverno (destra). Notare la [[banchisa]] parallela alla costa.}}
 
Politicamente, la penisola costituisce parte del [[territorio della Kamčatka]]. La sua punta meridionale è nota come [[capo Lopatka]]. La baia di forma circolare a nord di questo, sul versante pacifico, è la [[baia dell'Avača]], sulla quale sorge la capitale, [[Petropavlovsk-Kamčatskij]]. Risalendo verso nord, sempre sul versante pacifico, troviamo le quattro penisole di punta Shipunsky, punta Kronotskij, punta Kamchatskij e punta Ozernoy. A nord di punta Ozernoy si trova il vasto [[golfo di Karaginskij]], al centro del quale sorge l'[[isola Karaginskij]]. A nord-est di questo (fuori dalla mappa qui raffigurata) si trova il [[golfo di Korf]] con la città di [[Tilichiki]]. Alla stessa latitudine, sul lato opposto della penisola, si trova invece il [[golfo di Šelichov]].
 
I monti della Kamčatka, o Catena Centrale ([[Catena Centrale|Sredinnyj chrebet]]), costituiscono la spina dorsale della penisola. Lungo la costa sud-orientale corrono invece i Vostochny chrebet o Catena Orientale. Tra queste due catene si estende la valle centrale. Il [[Kamčatka (fiume)|fiume Kamčatka]] nasce a nord-ovest dell'[[Avačinskij]] e scorre a nord attraverso la valle centrale, pega ad est nei pressi di [[Ključi]] e si getta nel Pacifico a sud di punta Kamchatskij a [[Ust'-Kamčatsk]]. Nel XIX secolo, dai pressi di Ključi partiva un sentiero che, attraverso le montagne, portava fino al fiume Tegil e alla città omonima, che era il principale centro commerciale della costa occidentale. A nord di Tegil si estende il [[Circondario dei Coriacchi]], mentre a sud si trova il fiume Icha. Appena a sud delle sorgenti del Kamčatka, il fiume Bistraya curva a sud-ovest per sfociare nel mare di Ochotsk a Bolsheretsk, che in passato fungeva da porto che collegava la penisola con [[Ochotsk (città)|Ochotsk]]. A sud della Bistraya scorre il [[Golygina|fiume Golygina]].
 
Petropavlovsk-Kamčatskij e gli insediamenti situati nella parte centrale della penisola sono collegati da un'autostrada che conduce a [[Ust'-Kamčatsk]]. La strada è asfaltata nella parte meridionale e vicino alle abitazioni, ma è semplicemente ricoperta di ghiaia nella sua metà settentrionale. Un'altra autostrada collega la capitale locale con Bolsheretsk. Su entrambe le strade è disponibile un servizio di bus. La maggior parte delle altre strade sono coperte di ghiaia o sterrate, ed è possibile percorrerle solamente con veicoli fuoristrada. Tuttavia, sulla penisola è garantito un trasporto aereo passeggeri semi-regolare.
 
L'evidente struttura circolare situata nella valle centrale è il [[Ključevskaja Sopka]], un gruppo vulcanico isolato che sorge a sud-est dell'ansa del fiume Kamčatka. A ovest di punta Kronotskij si trova la riserva della biosfera di [[Riserva naturale di Kronotsky|Kronotsky]] con la [[Valle dei Geyser|Valle dei Geyser]]. All'estremità meridionale della penisola si estende il rifugio naturale della Kamčatka Meridionale con il [[lago Kurile]]. Nella penisola sorgono anche altre riserve naturali.
 
=== Clima ===
Nonostante la Kamčatka si trovi più o meno alla stessa latitudine della [[Scozia]], l'influsso dei venti artici che soffiano dalla [[Siberia]] unito a quello della fredda corrente [[Oyashio]] fa sì che la penisola rimanga ammantata dalla neve da ottobre alla fine di maggio. Secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]], la Kamčatka presenta generalmente un [[clima subartico]] (''Dfc''), ma le zone più elevate della penisola e quelle poste più a nord presentano un clima polare (''ET''). La Kamčatka ha un clima più umido e più mite di quello della Siberia orientale. Possiamo definirlo come una sorta di via di mezzo tra il clima ipercontinentale della Siberia e della [[Nordest (Cina)|Cina nord-orientale]] e il [[Clima oceanico|clima oceanico subpolare]] delle [[isole Aleutine]].
 
Esistono considerevoli variazioni, tuttavia, tra la costa orientale, piovosa e fortemente ghiacciata, e la più arida e continentale valle dell'interno. Nella penisola di Kronotsky, ricoperta dai ghiacci, dove le influenze marittime sono più pronunciate, le precipitazioni annue possono raggiungere i 2500 mm, mentre la costa sud-orientale a sud di Petropavlovsk-Kamčatskij riceve generalmente circa 1166 mm di pioggi all'anno. Esistono anche considerevoli variazioni locali: i quartieri meridionali dell'area metropolitana di Petropavlovsk-Kamčatskij possono ricevere perfino 430 mm di pioggia in più all'anno della parte settentrionale della città. Le temperature qui sono molto miti, con massime estive intorno ai 16 °C e minime invernali intorno ai -8 °C, mentre nelle zone maggiormente esposte della costa le temperature diurne superano raramente i 5 °C a causa della persistente [[nebbia]]. A sud dei 57 °N, a causa degli inverni relativamente miti e dello spesso manto di neve, non vi è [[permafrost]], mentre più a nord prevale un [[Permafrost|permafrost discontinuo]]. La pianura costiera occidentale è caratterizzata da un clima più freddo e più secco, con precipitazioni annue che variano da 880 mm nel sud fino a 430 mm nel nord, dove le temperature invernali diventano notevolmente più fredde, con valori attorno ai -20 °C.
 
{{ClimaAnnuale
|nome= [[Petropavlovsk-Kamčatskij]]
| tempmax01 = -5
| tempmax02 = -5
| tempmax03 = -2
| tempmax04 = 2
| tempmax05 = 7
| tempmax06 = 12
| tempmax07 = 15
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| pioggia12 = 109
}}
 
La valle interna del [[Kamčatka (fiume)|fiume Kamčatka]], dove sorge Ključi, riceve una quantità di precipitazioni molto inferiore (con valori compresi tra i 450 e i 650 mm annui) ed ha temperature decisamente più continentali, che possono raggiungere i 19 °C in una topica giornata estiva e scendere fino a -41 °C negli inverni più gelidi. Nella parte inferiore della valle prevale un [[Permafrost|permafrost sporadico]], che diventa sempre più diffuso nelle zone più elevate, mentre a nord dei 55 °N prevalgono ghiacciai e permafrost continuo.
 
{{ClimaAnnuale
|nome= [[Ključi]]
| tempmax01 = -12
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| pioggia12 = 75
}}
 
I mesi estivi, con temperature massime comprese tra i 15 e i 20 °C, sono i più popolari tra i turisti, ma un crescente interesse per gli sport invernali fa del tutismo un'attività prospera durante tutto l'anno. I vulcani e i ghiacciai giocano un ruolo importante nel plasmare il clima della Kamčatka, e le sorgenti termali hanno consentito la sopravvivenza a decine di specie decimate durante l'[[Glaciazione Würm|ultima era glaciale]]<ref>{{cita web|titolo=Climate of Kamchatka peninsula|url=http://www.travelkamchatka.com/climate.htm|accesso=13 marzo 2011}}</ref>.
 
=== Geologia ===
{{Vedi anche|Vulcani della Kamčatka}}
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Vulcani della Kamčatka
|nomeInglese = Volcanoes of Kamchatka
|anno = 1996
|tipologia = Naturali
|pericolo=
|criterio = (vii) (viii) (ix) (x)
|link = 765
}}
Il [[Kamčatka (fiume)|fiume Kamčatka]] e i lati della vallata centrale circostanti sono fiancheggiati da vaste [[Cintura vulcanica|cinture vulcaniche]] costituite da circa 160 [[Vulcano|vulcani]], 29 dei quali tuttora attivi. La penisola ha un'alta densità di vulcani e di fenomeni di vulcanismo secondario, con 19 vulcani attivi compresi nelle sei suddivisioni che vanno a costituire il [[Patrimonio dell'umanità|sito Patrimonio]] dell'[[UNESCO]] dei Vulcani della Kamčatka. Per tale motivo la Kamčatka è nota anche come la «penisola di fuoco»<ref>{{cita web|autore=World Heritage|anno=1996|url=http://whc.unesco.org/en/list/765|titolo=Volcanoes of Kamchatka|editore=UNESCO|accesso=20 febbraio 2008}}</ref>.
 
Il vulcano più alto è il [[Ključevskaja Sopka]] (4750 m), il più grande vulcano attivo dell'emisfero boreale, mentre il più impressionante è il [[Kronotskij]], che, con il suo cono perfetto, è stato definito dai vulcanologi Robert e Barbara Decker «il vulcano più bello del mondo». Meglio accessibili sono i tre vulcani visibili da Somewhat more accessible are the three volcanoes visible from [[Petropavlovsk-Kamčatskij]]: il [[Korjakskij]], l'[[Avačinskij]] e il Kozelskij. Al centro della penisola è situata la famosa [[Valle dei geyser|Valle dei Geyser]]<ref>[http://www.touropia.com/world-famous-geysers-and-hot-springs/ 12 World Famous Geysers and Hot Springs], Touropia, May 16, 2017. Retrieved October 1, 2017.</ref>, andata parzialmente distrutta in seguito a un'imponente colata di fango nel giugno del 2007<ref>{{cita web|autore=The World Wildlife Fund|anno=2007|url=http://www.earthtimes.org/articles/show/news_press_release,116385.shtml|urlarchivio=https://archive.is/20120730025332/http://www.earthtimes.org/articles/show/news_press_release,116385.shtml|urlmorto=sì|dataarchivio=30 luglio 2012|titolo=Natural Wonder of the World Transformed within Hours, says World Wildlife Fund|sito=earthtimes.org|accesso=20 febbraio 2008}}</ref>.
 
In questi siti vulcanici vivono alcuni microrganismi [[Estremofilo|estremofili]] in grado di sopravvivere in ambienti estremamente caldi<ref>C. Michael Hogan. 2010. [http://www.eoearth.org/article/Extremophile?topic=49540 ''Extremophile'']. eds. E.Monosson and C.Cleveland. Encyclopedia of Earth. National Council for Science and the Environment, Washington DC</ref>.
 
A causa della vicina [[fossa delle Curili]], si verificano frequentemente eventi sismici con ipocentro profondo e tsunami. Due [[Megasisma|megasismi]], della magnitudo di circa 9,3 e 8,2, rispettivamente, [[Terremoto di Kamčatka del 1952|avvennero al largo della costa]] il 16 ottobre 1737 e il 4 novembre 1952<ref>{{cita web|url=http://www.bom.gov.au/info/tsunami/nov_1952.shtml|urlarchivio=https://archive.is/20120721025622/http://www.bom.gov.au/info/tsunami/nov_1952.shtml|urlmorto=sì|dataarchivio=21 luglio 2012|titolo=The 4 November 1952 Kamchatka Earthquake and Tsunami|editore=Australian Government Bureau of Meteorology|accesso=20 febbraio 2008}}</ref>. Una serie di terremoti più superficiali è stata registrata in epoca più recente, nell'aprile del 2006<ref>{{cita web|autore=Earthquake Hazards Program|anno=2006|url=https://earthquake.usgs.gov/eqcenter/eqinthenews/2006/usltbt/|titolo=Magnitude 7.6 – Koryakia, Russia|editore=US Geological Survey|accesso=20 febbraio 2008}}</ref>. Un terremoto della magnitudo 7,7 con ipocentro a 10 km di profondità è avvenuto si è verificato nell'oceano Pacifico, 202 km a est/sud-est di [[Nikol'skoe (Kraj di Kamčatka)|Nikol'skoe]] il 18 luglio 2017<ref>{{cita web|url=https://earthquake.usgs.gov/earthquakes/eventpage/us20009x42#executive|titolo=M 7.7 - 202km ESE of Nikol'skoye, Russia|editore=[[United States Geological Survey]]|accesso=30 gennaio 2018}}</ref>.
 
<gallery>
File:OPALA.jpg|Il vulcano Opala, nel sud della penisola.
File:Akademia nauk.jpg|La caldera ricoperta da un lago dell'Akademia Nauk, qui vista dal nord, con il vulcano [[Karymskij]] sullo sfondo.
Ključevskaja za východu slunce.jpg|Il [[Ključevskaja Sopka]].
</gallery>
 
== Storia ==
=== Preistoria ===
[[File:Der Berg Kamtschatka (aus Krascheninnikow, Opisanie Zemli Kamcatki).jpg|thumb|upright=1.2|Illustration from [[Stepan Krasheninnikov]]'s ''Account of the Land of Kamchatka'' (1755)]]
Reperti risalenti al [[Neolitico]], all'[[età del Bronzo]] e alla prima [[età del Ferro]] indicano che nell'area ferveva già una certa attività.
[[File:Kamchatka three brothers rdfr.jpg|thumb|upright=1.2|[[Tri Brata|Three Brothers]] rocks in the Avacha Bay]]
[[File:Cобор Святой Живоначальной Троицы в городе Петропавловске-Камчатском.jpg|thumb|upright=1.2|Temple of the Sacred Trinity in Petropavlovsk-Kamchatsky]]
[[File:Weitsch Adam Johann von Krusenstern in Avacha Bay.jpg|thumb|upright=1.2|''[[Adam Johann von Krusenstern]] in [[Avacha Bay]]'' by [[Friedrich Georg Weitsch]], c. 1806, [[National Museum, Warsaw|National Museum]] in [[Warsaw]]]]
 
=== Antichità ===
Quando l'esploratore russo [[Ivan Jur'evič Moskvitin|Ivan Moskvitin]] raggiunse il [[mare di Ochotsk]] nel 1639, ulteriori spedizioni verso est furono ostacolate dalla mancanza di maestranze in grado di costruire navi che potessero affrontare l'oceano, mentre il bellicoso popolo dei [[Coriacchi]] rendeva difficile procedere in direzione nord-est. Di conseguenza, i russi giunsero in Kamčatka penetrandovi dal nord. Nel 1651, dopo aver assistito alla fondazione dell<nowiki>'</nowiki>''[[Ostrog (architettura)|ostrog]]'' di [[Anadyrsk]], l'esploratore [[Michail Staduchin]] si diresse a sud, seguendo la costa del mare di Ochotsk dalla [[baia della Penžina]] fino a [[Ochotsk (città)|Ochotsk]]. Più o meno a partire dal 1667, si iniziò ad avere notizie del fiume Kamčatka, situato più a sud. Pochi anni prima del 1700 [[Fedot Alekseyevich Popov|un gruppo di russi]] fece naufragio sulle coste della Kamčatka, ma nessuno di loro sopravvisse.
La storia antica di questa regione non è ben conosciuta; oltre alle notizie di carattere mitico che si trovano nelle fonti persiane circa la partecipazione di essa alle favolose guerre tra [[Persiani|Irani]] e [[Tūrān|Turani]], abbiamo in [[Erodoto]] notizia di un regno corasmio precedente alla conquista persiana. Dopo essere appartenuta all'[[Persia#L'impero achemenide|impero persiano]] (Erodoto assegna i Corasmi con i [[Parti]], gli [[Aria (regione storica)|Arii]] e i [[Sogdiana|Sogdiani]] al sedicesimo [[Satrapie achemenidi|distretto fiscale]] di [[Dario I di Persia|Dario]]), la regione era divenuta autonoma quando vi giunse [[Alessandro Magno]]; [[Arriano]] (IV, 5) narra che nel 328 a.C. il suo re, Farasmane, offrì spontaneamente la sua sottomissione al Macedone. Fino alla [[Conquista islamica della Transoxiana|conquista araba]] che vi introdusse l'[[Islam]] e la sua cultura, non si hanno notizie sicure sul paese; quando il famoso condottiero musulmano [[Qutayba ibn Muslim]] si impadronì della regione nel 712 d.C., vi trovò regnante una dinastia residente nella città di Kāth, sul cui passato [[Al-Biruni|al-Bīrūnī]] dà molte notizie in gran parte leggendarie, insieme con altre di molto valore sulle religioni e sul calendario, che indicano che il paese conservava elementi antichi di cultura iranica, così come [[Iranici|iranica]] era la sua lingua, il [[Lingua corasmia|corasmio]]. Questi sovrani di Kāth portavano già il nome di ''[[Impero corasmio|Khwārizm Shāh]]'', rimasto poi proprio di tutti i dominatori della regione; essi continuarono a governare sotto la supremazia del governatore arabo del [[Grande Khorasan|Khorāsān]] residente a [[Merv]], così come avvenne per [[Bukhara]]. Il potere centrale arabo cedette poi man mano, come altrove, all'affermarsi delle dinastie nazionali. Così nel 995 d.C. il principe di Gurgānj (''al-Giurgiāniyyah'') Maḥmūd ibn Muḥammed, che era rimasto indipendente, fondò una dinastia di Khwārizm Shāh già autonoma, che estese il suo potere su tutto il paese, e presso la quale vissero per qualche tempo al-Bīrūnī, nato presso Khiva, e anche [[Avicenna]]. Sotto questi sovrani, la Corasmia si affermò come importante centro di [[cultura araba]] e [[Cultura persiana|persiana]].
 
Nel 1017 [[Mahmud di Ghazna]] si impadronì della regione, che fu da lui affidata al governo di Altun Tash, dalla cui famiglia fu governata finché cadde sotto la [[Impero selgiuchide|supremazia selgiuchide]]; questa si protrasse, con qualche interruzione e con varie vicende, complicate dalle lotte con le stirpi turche, fino alla morte del sultano [[Ahmed Sanjar]] (1157). Durante la dominazione selgiuchide si era affermata sempre più l'influenza della famiglia di [[Anushtigin]], che [[Malik Shah I|Malik Shah]] aveva fatto governatore della Corasmia, e di cui il figlio Qutb ad-Din Muhammad assunse già il titolo di ''Khwārizm Shāh''; accanita fu la lotta tra Atsiz, figlio di Qutb ad-Din e Sanjar, che subì da lui una memoranda sconfitta. Alla morte di Sanjar il paese era saldamente in mano alla nuova dinastia di ''Khwārizm Shāh'', che lo portò al suo massimo splendore e lo liberò anche dal tributo dovuto ai [[Kara Khitay]], sconfitti definitivamente nel 1210. Tra i più famosi sovrani di questa dinastia ricordiamo Ala ad-Din Tekish, suo figlio [[Muhammad II del Khwarezm|Ala ad-Din Muhammad]] e il figlio di quest'ultimo [[Jalal al-Din Mankubirni]], che difese eroicamente, ma inutilmente, il suo regno contro [[Gengis Khan]], che nel 1221 prese Gurganj. Nel più glorioso periodo di questa dinastia, il regno dei ''Khwārizm Shāh'', elemento assai importante nell'equilibrio politico di allora, giungeva dagli [[Urali]] al [[Golfo Persico]], e dall'[[Indo]] quasi all'[[Eufrate]], con gran parte della Persia. Anche Bukhara era sotto il loro dominio. Alla floridezza economica promossa dalla posizione cosi favorevole nella valle dell'[[Amu Darya]], corrispondeva una brillante fioritura di scienza e letteratura; Gurgānj fu un centro assai importante di cultura araba e persiana.
Nel 1695 l'esploratore [[Vladimir Vasil'evič Atlasov|Vladimir Atlasov]] divenne comandante di Anadyrsk. Nel 1696 inviò il cosacco [[Luka Morozko]] verso sud. Morozko giunse fino al [[Tigil' (fiume)|fiume Tigil']] e ritornò indietro con i resoconti delle terre visitate e portando con sé alcuni scritti in una lingua misteriosa, probabilmente giapponese. Nel 1697-1699 Atlasov esplorò quasi per intero la penisola. Costruì un ''ostrog'' a Verkhny-Kamchatsk, trasse in salvo o catturò un naufrago giapponese e tornò a Mosca per riferire. Nel 1699 i russi che erano rimasti a Verkhny-Kamchatsk furono uccisi sulla via del ritorno ad Anadyrsk dai Coriacchi. Nel 1700 i russi lanciarono una spedizione punitiva, distruggendo un villaggio coriacco e fondando Nizhne-Kamchatsk sul corso inferiore del fiume Kamčatka. Bolskeretsk venne fondata nel 1703. A partire dal 1705 la situazione iniziò a farsi delicata. Vi furono numerosi ammutinamenti e ribellioni indigene in tutta la penisola e nella zona abitata dai Coriacchi, lungo la [[baia della Penžina]] e il [[golfo Oljutorskij]]. Diverse persone furono inviate nell'area per ristabilire l'ordine, tra cui lo stesso Atlasov, che venne assassinato nel 1711. Vasily Merlin ripristinò più o meno la situazione tra il 1733 e il 1739. Dopo il 1756, comunque, non vi fu più alcuna insurrezione degna di nota. Inoltre, una grave epidemia di vaiolo scoppiata nel 1768-1769 decimò rapidamente la popolazione nativa; i circa 2500 [[Itelmeni]] presenti nel 1773 furono ridotti a 1900 nel 1820, da una popolazione originaria di 12.000-25.000 individui. I sopravvissuti adottarono costumi russi e si registrò un gran numero di matrimoni misti, tanto che si iniziò a chiamare «Camciadali» (il nome con cui i russi chiamavano gli Itelmeni) i russi o i sanguemisti nati sulla penisola.
 
=== Età moderna ===
Nel 1713 Pietro il Grande inviò dei costruttori navali a Ochotsk. Venne costruita una nave di sedici metri che salpò alla volta del fiume Tigil' nel giugno del 1716. Questo viaggio della durata di una settimana, successivamente diretto verso Bolseretsk, divenne la rotta abituale per raggiungere la Kamčatka. Nel 1720 [[Ivan Michajlovič Evreinov|Ivan Evreinov]] mappò la Kamčatka e le Curili. L'esploratore danese [[Vitus Jonassen Bering|Vitus Bering]] lasciò Nezhe-Kamchatsk alla volta del suo primo viaggio nel 1728 e, durante il suo secondo viaggio, fondò [[Petropavlovsk-Kamčatskij]] nel 1740.
In seguito alla disgregazione dell'impero mongolo, la regione della Corasmia si ritrovò suddivisa tra il [[Khanato dell'Orda d'Oro]] e il [[Khanato Chagatai|Khanato di Chagatai]], e la sua capitale Gurganj (oggi [[Kunya-Urgench|Konye-Urgench]], «Vecchia Gurganj», da non confondere con la moderna città di [[Urgench]], situata a vari chilometri di distanza), nuovamente ricostruita, divenne nuovamente uno dei più grandi e importanti centri commerciali dell'Asia centrale. A metà del XIV secolo, la Corasmia ottenne l'indipendenza dal [[Khanato dell'Orda d'Oro]] sotto la dinastia Sufide. Tuttavia, [[Tamerlano]] riteneva la Corasmia una potenziale rivale per [[Samarcanda]] e, nel corso di cinque campagne, distrusse completamente Gurganj nel 1388. A seguito di questo evento, nonché ad uno spostamento del corso dell'Amu Darya, il centro principale della Corasmia si spostò a [[Khiva]], che divenne, nel XVI secolo, la capitale del [[Khanato di Khiva]], retto dalla dinastia degli [[Khanato di Khiva|Arabshanidi]].
 
Durante il regno di [[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]] di Russia, le presunte voci della presenza di [[oro]] sulle sponde dell'[[Amu Darya]], assieme al desiderio di garantire all'[[Impero russo]] una rotta commerciale verso l'Indo (nell'attuale [[Pakistan]]), una spedizione commerciale armata, guidata dal principe Alexander Bekovich-Cherkassky, venne inviata nella regione, ma fu respinta da Khiva.
La [[seconda spedizione in Kamčatka]] di Vitus Bering (1733-1743 circa), al servizio della [[Voenno-morskoj flot (Federazione Russa)|Marina russa]], portò alla definitiva «apertura» al mondo occidentale della Kamčatka, grazie anche al fatto che il governo russo iniziò ad utilizzare l'area come luogo di confino per i dissidenti, tra cui il [[Maurice-Auguste Beniowski|Conte di Benyovszky]], esploratore e ribelle slovacco, inviato qui nel 1770. Nel 1755 [[Stepan Petrovič Krašeninnikov|Stepan Krašeninnikov]] pubblicò la prima descrizione dettagliata della penisola, ''An Account of the Land of Kamchatka''. Il governo russo incoraggiò le attività commerciali della [[Compagnia russo-americana]] concedendo terre a chiunque si trasferisse nella penisola. Nel 1812 la popolazione [[Popoli indigeni|indigena]] era scesa a meno di 3200, mentre la popolazione russa era salita a 2500.
 
Fu solamente sotto gli zar [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]] e [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]] che ebbero inizio i primi seri tentativi di annettere la regione. Uno dei pretesti principali per condurre spedizioni militari russe contro Khiva fu quello di liberare gli schiavi russi detenuti nel khanato e impedire la futura cattura e vendita di altri schiavi.
Nel 1854 i [[Secondo Impero francese|francesi]] e i [[Impero britannico|britannici]], in lotta contro l'esercito russo durante la [[guerra di Crimea]], attaccarono [[Petropavlovsk-Kamčatskij|Petropavlovsk]]. Durante l'[[Assedio di Petropavlovsk|assedio della città]], 988 uomini con solo 68 cannoni riuscirono a difendere l'avamposto contro 6 navi con 206 cannoni e 2540 soldati francesi e britannici. Nonostante l'eroica difesa, i russi non considerarono più la difesa di Petropavlovsk come una priorità strategica dopo il ritiro delle forze francesi e britanniche. L'anno successivo, quando una seconda flotta nemica tornò ad attaccare il porto, lo trovarono deserto. Frustrati, i marinai bombardarono la città e si ritirarono.
 
Nei primi anni di quello che in seguito verrà definito il «Grande gioco», gli interessi russi nella regione entrarono in collisione con quelli dell'[[Impero britannico]], occupato, nel 1839, nella [[prima guerra anglo-afghana]].
Il 24 maggio 1861, la nave ''Polar Star'' (475 tonnellate), di [[New Bedford (Massachusetts)|New Bedford]], naufragò sulla costa occidentale della Kamčatka a causa della fitta [[nebbia]] e di una [[burrasca]]. Il capitano e l'intero equipaggio di una scialuppa morirono nel tentativo di raggiungere la riva. Il resto dell'equipaggio fu salvato dal [[Brigantino a palo|brigantino]] ''Alice'', di [[Cold Spring Harbor (New York)|Cold Spring]], e dalla nave ''Oliver Crocker'', anch'essa di New Bedford<ref>Williams, H. (1964). ''One whaling family''. Boston, Houghton Mifflin.</ref><ref>{{cita libro|autore=Alexander Starbuck|titolo=History of the American Whale Fishery from Its Earliest Inception to the year 1876|anno=1878|editore|isbn=1-55521-537-8}}</ref>.
 
Il Khanato di Khiva si ridusse gradualmente di dimensioni a seguito dell'avanzata russa nel [[Turkestan]] (la regione comprendente anche la Corasmia) e, nel 1873, venne siglato un trattato di pace che faceva di Khiva un [[protettorato]] russo quasi indipendente.
Il 21 maggio 1865, la [[Guerra di secessione americana|guerra civile americana]] giunse nell'area: l'incrociatore ''[[CSS Shenandoah|Shenandoah]]'', della [[Confederate States Navy|Marina degli Stati Confederati]], doppiò l'estremità meridionale della penisola della Kamčatka per andare a caccia di navi baleniere statunitensi nel mare di Ochotsk. Essendo un vascello adibito alla [[guerra di corsa]], il CSS ''Shenandoah'' mirava a distruggere le navi mercantili yankee in modo da attirare su di sé l'attenzione l'attenzione delle navi unioniste e allentare così il blocco navale lungo gli Stati Confederati. L'incrociatore trascorse quasi tre settimane nel mare, distruggendo solo una nave a causa dei pericolosi ghiacci alla deriva, prima di spostarsi nel Pacifico settentrionale, dove catturò o attaccò 24 baleniere, affondandone la maggior parte.
 
Dopo che la presa di potere da parte dei [[Bolscevismo|bolscevichi]] a seguito della [[rivoluzione d'ottobre]], nel territorio dell'antico Khanato di Khiva venne istituita la [[Repubblica Sovietica Popolare Corasmia]] (successivamente Repubblica Socialista Sovietica Corasmia), che però ebbe breve durata, in quanto nel 1924 venne infine incorporata nell'[[Unione Sovietica]] e l'antico Khanato si ritrovò suddiviso nelle nuove [[Repubblica Socialista Sovietica Turkmena]], [[Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka|Uzbeka]] e [[Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Karakalpaka|Karakalpaka]] (inizialmente parte della [[Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Kazaka]] come Oblast' del Karakalpakstan).
I successivi cinquant'anni furono un periodo difficile per la Kamčatka. Il porto militare venne trasferito a Ust-Amur, e nel 1867 la Russia [[Acquisto dell'Alaska|vendette]] l'[[Alaska]] agli [[Stati Uniti]], rendendo Petropavlovsk obsoleto come punto di transito per i commercianti e gli esploratori in viaggio verso i territori americani. Nel 1860, venne istituito l'oblast' di Primorié (cioè del Litorale), e la Kamčatka entrò a far parte della sua giurisdizione. Nel 1875 la Russia cedette le [[isole Curili]] al [[Giappone]] in cambio della sovranità sull'isola di [[Sachalin]]. La popolazione russa della Kamčatka rimase stabile sui 2500 abitanti fino alla fine del secolo, mentre quella nativa aumentò a 5000. Durante il XIX secolo, l'esplorazione scientifica della penisola continuò. [[Karl von Ditmar]] intraprese un importante viaggio nella penisola nel 1851-54<ref name="cambridge">{{cita web|url=http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=162977|titolo=Cambridge Journals Online – Polar Record – Abstract – Carl von Ditmar, 1822–92:a geologist in Kamchatka|sito=Polar Record|editore=Cambridge University Press|accesso=6 luglio 2013}}</ref>.
 
La più vasta regione storica della Corasmia subì un'ulteriore divisione. La parte settentrionale divenne la [[Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka]] e nel 1925 quella occidentale divenne la [[Repubblica Socialista Sovietica Turkmena]]. Inoltre, nel 1936, la parte nord-occidentale divenne la [[Repubblica Socialista Sovietica Kazaka]]. A seguito del collasso dell'[[Unione Sovietica]] nel 1991, queste divennero rispettivamente [[Uzbekistan]], [[Turkmenistan]] e [[Kazakistan]]. Molte delle antiche città corasme sono situate al giuorno d'oggi nella [[Regione di Khorezm|Provincia di Khorezm]], in [[Uzbekistan]].
Durante la [[seconda guerra mondiale]] (1939-45) la Kamčatka non fu teatro di scontri, fatta eccezione per il suo ruolo come rampa di lancio per l'[[Invasione sovietica della Manciuria|invasione delle Curili]] nell'agosto del 1945. Dopo la guerra, le autorità sovietiche dichiararono la Kamčatka zona militare: essa rimase [[Città chiusa|chiusa]] ai cittadini sovietici fino al 1989 e agli stranieri fino al 1990.
 
Oggi, l'area in passato occupata dalla Corasmia è abitata da una popolazione mista di [[uzbeki]], [[caracalpachi]], [[turkmeni]], tagiki, [[tatari]] e [[kazaki]].
== Flora e fauna ==
[[File:Kamchatka amo 2013143 lrg.jpg|thumb|upright=1.2|Kamchatka Peninsula surrounded by algal bloom in 2013]]
[[File:Brown-bear-in-spring.jpg|thumb|upright=1.2|A [[Kamchatka brown bear]] in the spring]]
La Kamčatka vanta una flora abbondante. Le condizioni climatiche variabili rendono possibile lo sviluppo di ambienti naturali diversi, con prevalenza di [[tundra]] e [[muskeg]], ma non mancano anche praterie erbose, boscaglie e foreste di [[Pinus|pini]], [[Betula|betulle]], [[Alnus|ontani]] e [[Salix|salici]]. L'ampia varietà di forme vegetali diffuse in tutta la penisola favorisce una simile diversità delle specie animali che di esse si nutrono. Nonostante la Kamčatka sia per lo più ricoperta dalla tundra, alberi di latifoglie e di conifere sono abbondanti e si possono trovare foreste in tutta la penisola.
 
La Kamčatka ospita una fauna ricca e diversificata. Questo è dovuto a molti fattori, tra cui l'ampia varietà di climi, le condizioni topografiche differenti, la grande abbondanza di fiumi non sbarrati da dighe, la vicinanza alle acque altamente produttive dell'[[oceano Pacifico]] nord-occidentale e dei [[Mare di Bering|mari di Bering]] e [[Mare di Ochotsk|di Ochotsk]], la bassa densità di popolazione umana e l'antropizzazione del territorio ridotta al minimo. La penisola vanta anche la distesa di [[tundra]] artica più a sud del mondo. Tuttavia, lo sfruttamento commerciale delle risorse marine e, nel passato, il prelievo incontrollato di animali da pelliccia hanno messo a dura prova numerose specie.
 
La Kamčatka è famosa per l'abbondanza e le grosse dimensioni dei suoi [[Ursus arctos|orsi bruni]]. Nella [[riserva naturale di Kronotsky]] si stima che vi siano da tre a quattro orsi ogni 100 km²<ref>
{{cita web|url=http://www.kamchatkatravel.net/rus/kronock.shtml|titolo=Кроноцкий государственный биосферный заповедник, Долина Гейзеров. Туры по Камчатке с камчатской туристической компанией|editore=www.kamchatkatravel.net|accesso=14 luglio 2008}}</ref>. Altri animali degni di nota sono carnivori quali il [[Canis lupus|lupo]] (''Canis lupus''), la [[Alopex lagopus|volpe polare]] (''Alopex lagopus''), la [[Vulpes vulpes|volpe rossa]] (''Vulpes vulpes''), la [[Lynx lynx|lince comune]] (''Lynx lynx''), il [[Gulo gulo|ghiottone]] (''Gulo gulo''), lo [[Martes zibellina|zibellino]] (''Martes zibellina''), la [[Lutra lutra|lontra comune]] (''Lutra lutra''), l'[[Mustela erminea|ermellino]] (''Mustela erminea'') e la [[Mustela nivalis|donnola]] (''Mustela nivalis''). La penisola fornisce ''habitat'' adatto anche ad alcuni grandi ungulati, tra cui la [[Ovis nivicola|pecora delle nevi]] (''Ovis nivicola''), la [[Rangifer tarandus|renna]] (''Rangifer tarandus'') e l'[[Alces alces|alce]] (''Alces alces''), qui presente con la sottospecie ''buturlini'', una delle più grandi del mondo e la più grande d'Eurasia; e a [[Rodentia|roditori]] e [[Leporidae|leporidi]], come la [[Lepus timidus|lepre variabile]] (''Lepus timidus''), la [[Marmota|marmotta]] e alcune specie di [[Lemmini|lemming]] e [[Sciuridae|scoiattoli]]. La penisola costituisce un territorio di nidificazione per l'[[Haliaeetus pelagicus|aquila di mare di Steller]]<ref>{{cita web|url=http://www.iucnredlist.org/search/details.php/9650/all|titolo=Haliaeetus pelagicus&nbsp;— Detailed documentation|editore=The World Conservation Union Red List|accesso=20 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071210210115/http://www.iucnredlist.org/search/details.php/9650/all|dataarchivio=10 dicembre 2007}}</ref>, una delle aquile più grandi del mondo, l'[[Aquila chrysaetos|aquila reale]] e il [[Falco rusticolus|girifalco]].
 
Molto probabilmente la Kamčatka ospita la maggiore diversità al mondo di pesci [[Salmonidae|salmonidi]], comprese tutte e sei le specie anadrome di [[Oncorhynchus|salmone del Pacifico]] (il [[Oncorhynchus tshawytscha|salmone reale]], il [[Oncorhynchus keta|salmone keta]], il [[Oncorhynchus kisutch|salmone argentato]], il [[Oncorhynchus masou|salmone giapponese]], il [[Oncorhynchus gorbuscha|salmone rosa]] e il [[Oncorhynchus nerka|salmone rosso]]). A causa delle sue condizioni ambientali uniche, i biologi stimano che un quinto di tutti i salmoni del Pacifico siano originari della Kamčatka<ref>{{cita web|url=http://data.iucn.org/dbtw-wpd/edocs/Traf-109.pdf|titolo=Illegal, Unreported, and Unregulated Pacific Salmon Fishing in Kamchatka|autore=Natalia Dronova e Vassily Spiridonov|anno=2008|editore=WWF Russia, IUCN|accesso=14 agosto 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130424232002/http://data.iucn.org/dbtw-wpd/edocs/Traf-109.pdf|dataarchivio=24 aprile 2013}}</ref>. Il [[lago Kurile]] è riconosciuto come il più grande terreno di riproduzione in Eurasia del [[Oncorhynchus nerka|salmone rosso]]<ref>{{cita web|url=http://www.rgs.org/WhatsOn/Past+events/Travel+Events/Kamchatka/Fauna.htm|titolo=Discovering Kamchatka: Terrestrial and aquatic fauna|anno=2008|editore=The Royal Geographical Society|accesso=14 agosto 2012}}</ref>. In risposta alla pressione del bracconaggio e alla diminuzione su scala globale delle riserve di salmone, circa 24.000 km² lungo nove dei più produttivi fiumi di salmoni sono in procinto di essere dichiarati riserva naturale. Anche varie specie di spinarello, specialmente ''[[Gasterosteus aculeatus]]'' e ''[[Pungitius pungitius]]'', si incontrano in molte acque costiere e sono probabilmente presenti anche in acqua dolce.
 
Tra i cetacei che frequentano le acque altamente produttive del Pacifico nord-occidentale e del [[mare di Ochotsk]] figurano [[Orcinus orca|orche]], [[Phocoenoides dalli|focenoidi]], [[Phocoena phocoena|focene]], [[Megaptera novaeangliae|megattere]], [[Physeter macrocephalus|capodogli]] e [[Balaenoptera physalus|balenottere comuni]]. Meno di frequente si possono incontrare la [[Eschrichtius robustus|balena grigia]] (della popolazione orientale), la rarissima [[Eubalaena japonica|balena franca nordpacifica]], la [[Balaena mysticetus|balena della Groenlandia]], gli [[Ziphiidae|zifidi]] e le [[Balaenoptera acutorostrata|balenottere minori]]. Le [[Balaenoptera mysticetus|balenottere azzurre]] si alimentano sulla piattaforma sud-orientale in estate. Tra i [[Pinnipedia|pinnipedi]], [[Eumetopias jubatus|leoni marini di Steller]], [[Callorhinus ursinus|callorini dell'Alaska]], [[Phoca largha|foche maculate]] e [[Phoca vitulina|foche comuni]] sono abbondanti lungo gran parte delle coste della penisola. Più a nord, si possono incontrare lungo il litorale pacifico [[Odobenus rosmarus|trichechi]] e [[Erignathus barbatus|foche barbate]], mentre le [[Histriophoca fasciata|foche fasciate]] si riproducono sui ghiacci del [[golfo di Karaginskij]]. Le [[Enhydra lutris|lontre di mare]] sono concentrate principalmente all'estremità meridionale della penisola.
 
Tra gli uccelli marini figurano uriette<ref>Attenborough, D. 1998. ''The Life of Birds." BBC publication. ISBN: 0563-38792-0.</ref>, [[Fulmarus glacialis|fulmari boreali]], [[Uria (zoologia)|urie]] di Brünnich e comuni, [[Rissa (zoologia)|gabbiani tridattili]], [[Fratercula|pulcinella]] dai ciuffi e cornuti, [[Phalacrocoracidae|cormorani]] facciarossa e pelagici e molte altre specie. Tipica dei mari del nord, la fauna marina è altrettanto ricca. Di importanza commerciale sono il [[Paralithodes camtschaticus|granchio della Kamčatka]] (o granchio reale), il [[Pectinidae|pettine]], il [[Teuthida|calamaro]], il [[Pollachius|merlano]], il [[merluzzo]], l'[[Clupea|aringa]], l'[[halibut]] e alcune specie di [[Pleuronectiformes|pesci piatti]].
 
==Note==
<references/>
 
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[[File:Mob of Red Kangaroos (Macropus rufus).jpg|left|thumb|Mob of red kangaroos at the Wagga Wagga Botanic Gardens]]
Red kangaroos live in groups of 2–4 members. The most common groups are females and their young.<ref name="Tyndale 2005"/> Larger groups can be found in densely populated areas and females are usually with a male.<ref>{{cite journal|author=Johnson, C. N. |year=1983|title=Variations in Group Size and Composition in Red and Western Grey Kangaroos, ''Macropus rufus'' (Desmarest) and ''M. fulignosus'' (Desmarest)|journal=Australian Wildlife Research|volume=10|pages= 25–31|doi=10.1071/WR9830025 }}</ref> Membership of these groups is very flexible, and males (boomers) are not territorial, fighting only over females (flyers) that come into heat. Males develop proportionately much larger shoulders and arms than females.<ref>{{cite journal|author= Jarman, P. |year= 1983|title=Mating system and sexual dimorphism in large, terrestrial, mammalian herbivores|journal=Biological Reviews|volume=58|pages=485–520|doi=10.1111/j.1469-185X.1983.tb00398.x|issue= 4}}</ref> Most agonistic interactions occur between young males, which engage in ritualised fighting known as ''boxing''. They usually stand up on their hind limbs and attempt to push their opponent off balance by jabbing him or locking forearms. If the fight escalates, they will begin to kick each other. Using their tail to support their weight, they deliver kicks with their powerful hind legs. Compared to other kangaroo species, fights between red kangaroo males tend to involve more wrestling.<ref name = "McCullough 2000"/> Fights establish dominance relationships among males, and determine who gets access to estrous females.<ref name="Tyndale 2005"/> Alpha males make agonistic behaviours and more sexual behaviours until they are overthrown. Displaced males live alone and avoid close contact with others.<ref name="Tyndale 2005"/>
[[File:- fightingFighting red kangaroos 1.jpg|thumb|right|Fighting red kangaroos]]
 
===Reproduction===