Emilio Salgari: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'album di [[Ludovico Einaudi]]|Salgari (album)|Salgari}}
{{Bio
|Nome = Emilio Carlo Giuseppe Maria
|Cognome = SalgàriSalgari
|PostCognome = (<small>AFI:</small> {{IPA|/salˈɡari/|it}})<ref>Anche se la pronuncia "Sàlgari", con l'[[accentoAccento (linguisticafonologia)|accento]] sdrucciolo, è indubbiamente diffusa, essa è scorretta. Si tratta infatti di un cognome [[fitonimoFitonimo|fitonimico]], derivante cioè dal nome di una pianta: il ''salgàro'' è in [[linguaLingua veneta|veneto]] il [[Salix|salice]]. Vedi anche nell'elenco alfabetico in {{cita web|url=http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/vademecum-sullaccento-indicarlo-pronunciarlo|titolo=Vademecum sull'accento: quando indicarlo e dove pronunciarlo|accesso=22 ottobre 2013|editore=Accademia della Crusca|sito= Consulenza linguistica – Domande ricorrenti|anno=2002}}<|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141002094508/ref><ref>http://www.dizionario.raiaccademiadellacrusca.it/poplemma.aspx?lidit/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/vademecum-sullaccento-indicarlo-pronunciarlo|urlmorto=9457&rsì}}</ref><ref>{{DOP|lemma=117salgaro|id=1077952}}</ref><ref>{{dipi|Salgari}}</ref><ref>Il film [[Totò e Cleopatra]] (1963) attesta che la pronuncia errata con accento sdrucciolo è diffusa da lungo tempo.</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Verona
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|GiornoMeseMorte = 25 aprile
|AnnoMorte = 1911
|Attività = scrittore
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = scrittore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = di [[romanzo di avventura|romanzi d'avventura]] molto popolari
|Immagine = Emilio Salgari ritratto.jpg
|Didascalia = Emilio Salgari nel 1903
}}
 
Autore straordinariamente prolifico, è ricordato soprattutto per essereaver ilcreato "padre"le disaghe [[Sandokan]],d'avventura del [[ciclo indo-malese|]] (o ''ciclo dei pirati della Malesia'', del quale è protagonista il suo personaggio più celebre, [[Sandokan]]) e quelle dei [[I corsari delle Antille|corsari delle Antille]] (in cui spicca il personaggio del [[Corsaro Nero]]). Scrisse anche romanzi storici, come ''[[Cartagine in fiamme]]'', e diverse storie [[fantastico|fantastiche]], come ''[[Le meraviglie del duemila|Le meraviglie del Duemila]]'' in cui prefigura la società attualedi allora a distanza di un secolo, un [[romanzo scientifico]] precursore della [[Storia della fantascienza italiana|fantascienza in Italia]].<ref>[{{Cita news|autore=|url=http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/5494/ |titolo=La Cartagine di Salgari|pubblicazione=Fantascienza.com]|data=|accesso=19 maggio 2018}}</ref>. Molte sue opere hanno avuto [[adattamentoAdattamento cinematografico|trasposizioni cinematografiche]] e televisive.
 
La popolarità di Salgari è testimoniata anche dalla grande diffusione di apocrifi: oltre un centinaio le opere pubblicate col suo nome in realtà scritte da altri romanzieri<ref name="falsi" />.
 
== Biografia ==
=== I primi anni ===
Nacque a [[Verona]] il 21 agosto 1862<ref name=Arpino>{{Cita|Arpino e Antonetto}}.</ref><ref>Omar Luigi Salgari, ''Mio Padre Emilio Salgari''., A. Garzanti, 1940.</ref><ref>Omar Salgari, ''La tormentata vita di Emilio Salgari'', di Omar Salgari, Stampa Sera, 2 settembre 1937.</ref><ref name=Tamburini>Luciano Tamburini., ''Salgari torinese: il quadriennio 1894-1897'', in: ''Almanacco Piemontese'', novembre 1981.</ref> nel [[1862]] da madre [[venezia]]naveneziana, Luigia Gradara (1830-1887), e padre veronese, Luigi SalgariSalgàri (1826-1889), commerciante di tessuti presso [[Porta Borsari]] a [[Verona]]<ref name=Arpino />, e fu battezzato il 7 settembre nella chiesa di S. Eufemia. Crebbe poi in [[Valpolicella]], nel comune di [[Negrar]], in frazione ''Tomenighe di Sotto'', poi abbandonata per trasferirsi nell'attuale "Ca' Salgàri". A partire dal 1878 studiò poi al Regio [[Istituto Tecnico Commerciale Paolo Sarpi|Istituto Tecnico e Nautico "Paolo Sarpi]]" di [[Venezia]], ma non arrivò mai a essere [[capitano]] di marina come avrebbe voluto. Abbandonati gli studi al secondo corso nel 1881, tornò a Verona per intraprendere l'attività giornalistica.
 
A partire dal [[1878]] studiò poi al Regio [[Istituto tecnico nautico|Istituto Tecnico e Nautico]] "Paolo Sarpi" di Venezia, ma non arrivò mai ad essere [[capitano]] di marina come avrebbe voluto. Abbandonati gli studi al secondo corso nel [[1881]] tornò a [[Verona]] per intraprendere l'attività giornalistica.
 
=== EsordiEsordio ===
Ispirato dai racconti avventurosi di [[Alfred Assollant]], [[Louis-Henri Boussenard]], del capitano [[Thomas Mayne Reid]] e dai libri storici e anche romanzeschi dell'orientalista [[Louis Jacolliot]], Salgàri esordì come scrittore nelle ''appendici'' dei giornali. La sua prima opera pubblicata fu un [[racconto]], ''I selvaggi della Papuasia'', scritto all'età di vent'anni e in quattro puntate apparso, sul settimanale milanese ''La Valigia,''<ref>[http://books.google.it/books/about/I_selvaggi_della_Papuasia.html?id=AAtzEKALz3oC&redir_esc=y I Selvaggi della Papuasia - Emilio Salgari] books.google.it</ref> con la sigla S.E. Tra il 15 settembre e il 12 ottobre 1883 pubblicò a puntate sul giornale veronese ''La Nuova Arena'' il romanzo ''Tay-See'' (riedito poi in volume con il titolo ''La Rosa del Dong-Giang'' nel 1897), quindi sullo stesso giornale il romanzo ''La tigre della Malesia'' (riedito come ''[[Le tigri di Mompracem]]''), che riscosse un notevole successo, ma dal quale non ebbe alcun ritorno economico significativo, seguito da ''[[La favorita del Mahdi]]'' (1883-1884), scritto otto anni prima. Sempre nel 1883 divenne redattore del giornale stesso. Svolse un'intensa attività con gli pseudonimi ''Ammiragliador'' ed ''Emilius''. Due anni dopo diventò redattore de ''[[L'Arena (quotidiano)|L'Arena]]''. Il 25 settembre 1885 arrivò a sfidare a [[duello]] un collega del quotidiano rivale ''[[l'Adige]]''.
Salgari esordì come scrittore nelle appendici dei giornali.
[[File:IdaPeruzzi.jpg|thumb|right|Ida Peruzzi, moglie di Emilio Salgari]]
La sua prima opera pubblicata fu un [[racconto]], ''I selvaggi della Papuasia'', scritto all'età di vent'anni e pubblicato in quattro puntate sul settimanale milanese ''[[La Valigia (giornale)|La Valigia]]''<ref>[http://books.google.it/books/about/I_selvaggi_della_Papuasia.html?id=AAtzEKALz3oC&redir_esc=y I Selvaggi della Papuasia - Emilio Salgari] books.google.it</ref> e firmato con la sigla S.E. Nel 1883, tra il 15 settembre e il 12 ottobre, pubblicò a puntate sul giornale veronese ''[[La nuova Arena]]'' il romanzo ''Tay-See'' (riedito poi in volume col titolo ''[[La Rosa del Dong-Giang]]'' nel 1897), quindi sullo stesso giornale il romanzo ''La tigre della Malesia'' (riedito come ''[[Le tigri di Mompracem]]''), che riscosse un notevole successo, ma non ne ebbe alcun ritorno economico significativo, seguito a breve distanza da ''[[La favorita del Mahdi]]'' (1883-1884), scritto otto anni prima. Sempre nel 1883 divenne redattore del giornale stesso. Svolse un'intensa attività con gli pseudonimi ''Ammiragliador'' ed ''Emilius''. Due anni dopo diventò redattore de ''[[L'Arena]]''. Il 25 settembre 1885 arrivò anche a sfidare a [[duello]] un collega del quotidiano rivale ''[[l'Adige]]''.
[[File:IdaPeruzzi.jpg|thumb|upright=0.5|Ida Peruzzi]]
 
Nel 1887 morì la madre, mentre il 27 novembre 1889 vi fu il [[suicidio]] del padre: che, credendosi malato di una malattia incurabile, Luigi Salgari si gettò dalla finestra delladi casa di alcuni parenti. Qualche anno dopo, il 30 gennaio 1892, Emilio sposò Ida Peruzzi (1866-1922), un'attrice di teatro.; Dopodopo la nascita della figlia primogenita Fatima (1893-1914), i Salgari decisero di trasferirsi in [[Piemonte]], dove Emilio aveva trovato un contratto con l'editore Speirani. Stabilitisie, stabilitisi inizialmente a [[Ivrea]] nel 1894, vissero poi nellain quieteuna canavesana delle casecasa di piazza Pinelli a [[Cuorgnè]] e dellasuccessivamente nella vicina [[Alpette]].<ref name=Arpino /><ref name=Tamburini /> In questo periodo nacquero altri tre figli: Nadir (1896-1936), Romero (1899-1931) e Omar (1901-1963). Verso la fine del 1897, l'editore [[Anton Donath]], con cui aveva iniziato a collaborare, lo convinse a trasferirsi a [[Genova]] e la famiglia si sistemò a Casa Rebora, a [[Sampierdarena]] (allora comune autonomo alle porte del capoluogo ligure). Durante il soggiorno ligure scrisse ''[[Il Corsaro Nero (romanzo)|Il Corsaro Nero]]'', pubblicato nel 1898 e considerato il capolavoro di Emilio Salgàri. Qui strinse anche amicizia con [[Giuseppe Garuti]], in arte Pipein Gamba, che fu uno dei primi illustratori dei suoi lavori.
 
===La vita a Torino===
Verso la fine del 1897, l'editore Anton Donath, con cui aveva iniziato a collaborare, lo convinse a trasferirsi a Genova; la famiglia si sistemò a Casa Rebora, nel quartiere di Sampierdarena. Durante il soggiorno ligure nacque ''[[Il Corsaro Nero (romanzo)|Il Corsaro Nero]]'', pubblicato nel 1898 e considerato il capolavoro di Emilio Salgari. Qui strinse anche amicizia con Giuseppe Garuti, in arte Pipein Gamba, che fu uno dei primi illustratori dei suoi lavori.
Nel 1900, richiamato dall'editore Speirani, Salgàri si trasferì, con moglie e figli, definitivamente a [[Torino]], in corso Casale, prima al civico 298 e poi al 205. Da qui Salgàri poteva facilmente raggiungere in tram la [[biblioteca civica centrale]], dove trovava mappe e racconti di viaggi esotici che costituivano la base e lo spunto per le sue storie. Tra il 1892 e il 1898 pubblicò una trentina di opere, di cui 16 nel solo triennio 1894-1896: tra queste, sempre con Speirani, ''[[Il tesoro del presidente del Paraguay]]'', ''[[Le novelle marinaresche di Mastro Catrame]]'', ''[[Il re della montagna]]'', ''[[Attraverso l'Atlantico in pallone]]'' e ''[[I naufragatori dell'Oregon]]''. Il motivo di tutto questo lavoro erano i debiti che Salgàri continuava ad accumulare; nel 1896 lo scrittore firmò un altro contratto con l'editore genovese [[Donath Editore|Donath]] e nel 1906 anche con il fiorentino [[R. Bemporad & figlio|Bemporad]].
 
Il 3 aprile 1897, su proposta della regina d'Italia [[Margherita di Savoia]], Salgari venne insignito dalla Real Casa del titolo di "Cavaliere dell'[[Ordine della Corona d'Italia]]"<ref>«[...] a 34 anni cavaliere su proposta di S. M. Margherita», Emilio Salgàri a Luigi Motta, cartolina postale manoscritta, Torino, 14 dicembre 1904, Fondo Luigi Motta Milano</ref><ref>«[...] questo genere di lettura che istruendo con diletto giustamente si è meritato il favore del pubblico» lettera di Margherita di Savoia a Emilio Salgàri. Lo scrittore, riconoscente degli elogi della Regina, contraccambiò inviandole la prima copia di ogni sua opera; citato in {{Cita|Arpino e Antonetto}}</ref>. Ciononostante, la sua situazione economica non migliorò; a partire dal 1903 – quando la moglie iniziò a dare segni di follia – si moltiplicarono i debiti per potere pagare le cure. Nel 1910 la salute mentale della donna peggiorò ulteriormente e fu costretta a entrare in [[ospedale psichiatrico|manicomio]].
Nel 1900 la famiglia si trasferì definitivamente a [[Torino]], prima in Corso Casale, prima al civico 298 poi al 205. Da qui Salgari poteva facilmente raggiungere in tram la [[biblioteca civica centrale]], dove trovava mappe e racconti di viaggi esotici che costituivano la base e lo spunto per le sue storie. Tra il 1892 e il 1898 pubblicò circa una trentina di opere. Nel solo triennio 1894-1896, sempre con Speirani, pubblicò ben cinque titoli: ''[[Il tesoro del presidente del Paraguay]]'', ''[[Le novelle marinaresche di Mastro Catrame]]'', ''[[Il re della montagna]]'', ''[[Attraverso l'Atlantico in pallone]]'' e ''[[I naufragatori dell'Oregon]]''. Il motivo di tutto questo lavoro erano i debiti che Salgari continuava ad accumulare, e infatti nel 1896 lo scrittore firmò un altro contratto con l'editore genovese [[Donath Editore|Donath]] e nel 1906 anche con il fiorentino [[R. Bemporad & figlio|Bemporad]].
 
Nella sua vita Salgàri fu un "viaggiatore virtuale"<ref>{{cita libro | url = https://books.google.it/books?id=4_4nDwAAQBAJ&pg=PT133&lpg=PT133&dq=Emilio%2BSalgari%2Bmassone&source=bl&ots=l5gHU59OLy&sig=xdRHQKNt-E4lSb0AtsxpYhJAHdc&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjejtmr6ejdAhWpiKYKHQzZD8IQ6AEwBXoECAUQAQ#v=onepage&q=Emilio%2BSalgari%2Bmassone&f=false | titolo = Massoneria per principianti (Nuova Edizione) | autore = L. Sacchi | accesso = 2 ottobre 2018 | sito = Google Libri | data = 6 luglio 2017 | isbn=88-7136-946-7}}</ref>: il creatore della Tigre di Mompracem<ref>{{cita web | url = https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/07/11/quando-toto-aveva-il-grembiule.html | titolo = Artisti italiani e assoni illustri | data = 11 luglio 1993 | accesso = 2 ottobre 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130927142555/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/07/11/quando-toto-aveva-il-grembiule.html | urlmorto = no}}</ref> viaggiò pochissimo, ma fu un "divoratore di atlanti e dizionari", grazie ai quali inventò più di 1.300 personaggi, basando ogni suo libro su scrupolosi approfondimenti, e scontrandosi con gli editori dell'epoca a causa di gravi problemi economici<ref>{{cita web | url = https://www.lettera43.it/it/articoli/cultura-e-spettacolo/2017/08/21/emilio-salgari-lo-scrittore-che-non-riusci-a-cavalcare-la-tigre/213083/ | titolo = Emilio Salgari, lo scrittore che non riuscì a cavalcare la tigre | data = 21 agosto 2017 | accesso = 2 ottobre 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171023214048/https://www.lettera43.it/it/articoli/cultura-e-spettacolo/2017/08/21/emilio-salgari-lo-scrittore-che-non-riusci-a-cavalcare-la-tigre/213083/ | urlmorto = no}}</ref>.
Il 3 aprile 1897, su proposta della regina d'Italia [[Margherita di Savoia]], Salgari venne insignito dalla Real Casa del titolo di "Cavaliere dell'[[Ordine della Corona d'Italia]]"<ref>«[...] a 34 anni cavaliere su proposta di S. M. Margherita», Emilio Salgari a Luigi Motta, cartolina postale manoscritta, Torino, 14 dicembre 1904, Fondo Luigi Motta Milano</ref><ref>«[...] questo genere di lettura che istruendo con diletto giustamente si è meritato il favore del pubblico» lettera di Margherita di Savoia a Emilio Salgari. Lo scrittore, riconoscente degli elogi della Regina, contraccambiò inviandole la prima copia di ogni sua opera; citato in {{Cita|Arpino e Antonetto}}</ref>. Ciononostante la sua situazione economica non migliorò, anzi a partire dal 1903 - quando la moglie iniziò a dare segni di follia - si moltiplicarono i debiti che fu costretto a contrarre per poter pagare le cure. Nel 1910 la salute mentale della donna peggiorò ulteriormente e nel 1911 dovette entrare in [[ospedale psichiatrico|manicomio]].
 
=== IlDeclino declinoe morte ===
[[File:Salgari casa Torino.JPG|thumb|L'ultima dimora di Emilio Salgari a Torino in Corsocorso Casale 205, con la targa commemorativa]]
{{Citazione|A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che vi ho dati pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna.|Emilio SalgàriSalgari}}
 
I contratti di lavoro obbligarono Salgàri a scrivere tre libri l'anno e, per mantenere quei ritmi, fu costretto a scrivere tre pagine al giorno. A causa del conseguente stress, scriveva fumando un centinaio di sigarette al giorno e beveva un bicchiere di vino [[Marsala (vino)|marsala]] dopo l'altro<ref>Maurizio Ternavasio, rivista ''Torino Storia'', novembre 2015 - numero 0, p.29</ref>. Inoltre, dirigeva contemporaneamente un periodico di viaggi. Più che un problema di sottocompensi in proporzione alla mole di lavoro il suo [[esaurimento nervoso]] fu dovuto soprattutto alla fatica e alla stanchezza. Non solo non guadagnava, ma non era nemmeno considerato dai circoli letterari dell'epoca, ultimo smacco alla sua dignità. All'amico pittore ''Gamba'' scriveva nel 1909:
 
{{Citazione|La professione dello scrittore dovrebbe essere piena di soddisfazioni morali e materiali. Io invece sono inchiodato al mio tavolo per molte ore al giorno ede alcune della notte, e quando riposo sono in biblioteca per documentarmi. Debbo scrivere a tutto vapore cartelle su cartelle, e subito spedire agli editori, senza averavere avuto il tempo di rileggere e correggere.|}}
 
I suoi nervi non ressero. A ciò si aggiunse la nostalgia della moglie, ricoverata da mesi in manicomio. Stressato e umiliato, rimase da solo e con i figli da accudire. Sempre più depresso, nel [[1909]] tentò per la prima volta il suicidio, gettandosi sopra una spada, ma venne salvato in tempo dalla figlia Fatima.<ref>«Mi recai subito nella sua abitazione di corso Casale [...] riscontrai una ferita piuttosto profonda nell'emitorace sinistro, lo strumento era scivolato sotto la pelle senza entrare in cavità». Testimonianza del dottor Herr, medico del Salgari, a Turcato, in ''Salgari, documenti e testimonianze''</ref> Poi, l'ultima intervista, quella di un giornalista, tal Antonio Casulli, inviato de ''[[Il Mattino]]'' di Napoli, che incontrò Salgàri nel dicembre [[1910]], e che anni più tardi dichiarò di averavere respirato nella lorosua casa un'atmosfera come minimo triste e malinconica.
 
Infine, decise di tentare nuovamente di togliersi la tragedia:vita la mattina di martedì 25 aprile del [[1911]]. SalgàriSalgari lasciò sul tavolo tre lettere note (ma pare che le lettere fossero 13 e uscìi dalladestinatari delle altre lettere abbiano via via smentito e poi confermato che le lettere esistessero, ma il contenuto è rimasto ignoto)<ref name=Arpino/> e uscì suada casa prendendo il suo solito tram con in tasca un rasoio. Le lettere erano indirizzate ai figli, ai direttori di giornali, ai suoi editori. Ai figli Omar, Nadir, Romero e Fatima scrisse:
 
{{Citazione|Sono un vinto: non vi lascio che 150 lire, più un credito di altre 600 che incasserete dalla signora...|}}
[[File:Tomba di Emilio Salgari.jpg|thumb|right|Tomba di Emilio Salgari al ''Pantheon Ingenio Claris'' del cimitero monumentale di Verona]]
 
Li avvertivainformava poi su dove avrebbero potuto trovare il suo cadavere, ovvero in uno dei "burroncelli" del bosco di [[Val San Martino (Piemonte)|Val San Martino]], sopra la chiesetta della [[Madonna del Pilone]], la zona collinare che sovrasta il corso Casale di [[Torino]], dove con la famiglia andava solitamente a fare i ''pic-nic'';. laLa zona esatta è quella del parco di [[Villa Rey]],<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.torino.it/cittagora/primo-piano/un-balcone-verde-sulla-citta-da-recuperare.html |titolo=Un balcone verde sulla città, da recuperare |autore=Claudio Raffaelli |sito=comune.torino.it |data=11 ottobre 2017 |lingua= |accesso=1 aprile 2023}}</ref> nei pressi dell'omonimo ex [[campeggio]] cittadino. Ma aA trovarlo, permorto non furono i casofigli, fubensì inveceLuigia Quirico, una lavandaia ventiseienne, che era andata nel bosco per fare legna, tal Luigia Quirico. Il corpo di Salgàri avevapresentava la gola e il ventre squarciati in modo atroce. In mano stringeva ancora il rasoio. Si uccise come avrebbe potuto uccidersi uno dei suoi personaggi, in una sorta di ''[[seppuku]]'', con gli occhi rivolti al sole che si leva.<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0005/articleid,1195_01_1911_0115_0005_24808619/|titolo=Emilio Salgari si è ucciso a colpi di rasoio|autore=|pubblicazione=La Stampa|data=26 aprile 1911|accesso=24 luglio 2012}}</ref> I suoi funerali avvennero al [[Parco del Valentino]], ma passarono inosservati perché in quei giorni [[Torino]] era impegnata con l'imminente festa del 50° [[Anniversario dell'Unità d'Italia]]. La sua tomba, con dedica, fu traslata nel famedio del [[cimitero monumentale di Verona]].
 
I suoi funerali avvennero al [[Parco del Valentino]], ma passarono inosservati perché in quei giorni Torino era impegnata a inaugurare l'imminente [[Esposizione internazionale di Torino|Esposizione internazionale]] per il [[cinquantenario dell'Unità d'Italia]]. La sua tomba, provvista di dedica, fu subito traslata nel famedio del [[cimitero monumentale di Verona]].
Altre tragedie colpirono successivamente anche la moglie e i figli dello scrittore: nel [[1914]] Fatima, giovanissima, rimase vittima della [[tubercolosi]], mentre nel [[1922]] la moglie Ida morì in manicomio. Nel [[1931]] fu di nuovo il suicidio la causa della morte dell'altro figlio, Romero. Nel [[1936]], per le ferite di un tragico incidente in moto, perse poi la vita Nadir, [[tenente]] [[Ufficiali di complemento|di complemento]] del [[Regio Esercito]]. Un'intervista, conservata nelle teche di [[Rai Storia]] del [[1957]], ritrae l'ultimogenito figlio vivo Omar, che racconta alle telecamere della vita di suo padre, e che a sua volta pubblicò romanzi avventurosi. Tuttavia anche Omar in seguito si suicidò, gettandosi dal secondo piano del suo alloggio del quartiere [[San Donato (Torino)|San Donato]] il 5 novembre [[1963]].<ref>{{Cita news|url= http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0002/articleid,0020_01_1963_0263_0002_24819483/|titolo=Omar, figlio dello scrittore Salgari si è ucciso gettandosi dal balcone|autore=|pubblicazione=La Stampa|data=6 novembre 1963|accesso=24 luglio 2012}}</ref>
 
=== Discendenti ===
Altre tragedie colpirono successivamente anche la moglie e i figli dello scrittore. Nel 1914 Fatima, giovanissima, rimase vittima della [[tubercolosi]], mentre nel 1922 la moglie Ida morì in manicomio<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/11/quella-maledizione-sulla-famiglia-salgari-tornata.html|titolo=QUELLA MALEDIZIONE SULLA FAMIGLIA SALGARI È TORNATA A COLPIRE|accesso=28 novembre 2020}}</ref>. Nel 1931 fu di nuovo il suicidio la causa della morte dell'altro figlio, Romero. Nel 1936, per le ferite di un tragico incidente in moto, perse poi la vita Nadir, [[tenente]] [[Ufficiali di complemento|di complemento]] del [[Regio Esercito]].
 
Un'intervista, conservata nelle teche di [[Rai Storia]] del 1957, ritrae l'ultimogenito figlio vivo Omar, che racconta alle telecamere della vita di suo padre, e che a sua volta pubblicò romanzi avventurosi. Anche Omar in seguito si suicidò, gettandosi dal secondo piano del suo alloggio del quartiere [[San Donato (Torino)|San Donato]], a [[Torino]], il 5 novembre 1963.<ref>{{Cita news|url= http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0002/articleid,0020_01_1963_0263_0002_24819483/|titolo=Omar, figlio dello scrittore Salgari si è ucciso gettandosi dal balcone|autore=|pubblicazione=La Stampa|data=6 novembre 1963|accesso=24 luglio 2012}}</ref>
 
L'ultimo discendente dello scrittore, il pronipote Romero jr. Salgàri (1959-2022), era noto alla cronaca perché nel [[1984]] uccise a coltellate a [[Montà d'Alba]], in provincia di Cuneo, un'anziana pensionata di 72 anni a causa di un banale rimprovero.<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2022/12/morto-lultimo-salgari-la-saga-di-una-famiglia-maledetta-eedc4fd5-f5d4-4036-ba91-f1fccb1c285d.html|titolo=Morto l'ultimo Salgari, la saga di una famiglia "maledetta"|autore=T. G. R. Piemonte|sito=RaiNews|data=2022-12-12|lingua=it|accesso=2024-11-19}}</ref>
 
== Produzione romanzesca ==
[[File:Misteri giungla nera Salgari.jpg|thumb|Copertina de ''[[I misteri della jungla nera]]'']]
 
SalgariSalgàri deve la sua popolarità a un'impressionante produzione romanzesca, con ottanta opere (più di 200, considerando anche i racconti) distinte in vari cicli avventurosi, che vanno a costruire svariati universi narrativi e innumerevoli personaggi (tra cui alcuni di grande successo, come [[Sandokan]], [[Yanez de Gomera]] e il [[Corsaro Nero]]), tutti di originale creazione dello scrittore, tranne che in un caso. Il romanzo del 1896 (ristampato in volume nel 1911) ''[[I predoni del gran deserto]]'', infatti, fu scritto come seguito di un'opera altrui (''[[Vita eccentrica]]'' di [[Vincenzina Ghirardi Fabiani]]<ref>Claudio Gallo, Giuseppe Bonomi, ''Emilio Salgari. La macchina dei sogni'', Rizzoli, Milano 2011</ref>). Generalmente i personaggi salgariani risultano inseriti in un accurato contesto storico; la ricostruzione delle informazioni riguardanti le vicende istituzionali dei paesi da lui descritti non si limita, adper esempio, alla figura di [[James Brooke]], il ''[[raja]]'' bianco di [[Sarawak]].
 
Seri studi condotti dalla storica olandese Bianca Maria Gerlich (i cui lavori sono stati pubblicati da autorevoli riviste scientifiche quali ''Archipel'' nei [[Paesi Bassi]] e, in Italia, ''[[Oriente Moderno]]'' in Italia<ref>''Sandokan personaggio storico'', LXXXVI, 1996, pp. 111-126 + 1 cartina.</ref>) hanno infatti permesso di ricostruire le fonti storiche e geografiche lette e utilizzate nelle biblioteche di Verona dal grande scrittore di romanzi d'avventura.
 
Salgari stesso pubblicò con vari pseudonimi numerose opere, spinto da motivazioni diverse, la più nota delle quali fu l'urgenza di aggirare la clausola contrattuale di esclusiva che lo teneva legato all'editore Donath. Tuttavia per lo stesso Donath pubblicò, sotto lo pseudonimo di Enrico Bertolini, tre romanzi nonché diversi racconti e testi di vario genere; in questo caso si sarebbe trattato di una precauzione utilizzata quando, incalzato da contratti e scadenze, lo scrittore usava più del dovuto elementi tratti da opere altrui (come nel caso di ''[[Le caverne dei diamanti]]'', una libera versione del romanzo ''[[Le miniere di re Salomone (romanzo)|Le miniere di re Salomone]]'' di [[Henry Rider Haggard]]).
 
Salgàri è stato citato inoltre come uno dei principali precursori della [[Storia della fantascienza italiana|fantascienza in Italia]]. Benché all'epoca fosse definito il "[[Jules Verne|Verne]] italiano",<ref name="De Turris 2002">{{cita|De Turris 2002}}.</ref> in realtà lo scrittore veronese – secondo [[Gianfranco de Turris]] – "non era molto portato per la speculazione avveniristica e raramente inserì nel complesso delle sue opere marchingegni e macchinari che andassero oltre la [[tecnologia]] del proprio tempo".<ref name="De Turris 2002" /> L'eccezione più notevole è costituita dal suo romanzo ''[[Le meraviglie del duemila]]'' (1907),<ref name="PetruzzelliOttocento">{{cita web|url=http://www.edizionidellavigna.it/Storie_gratis/Petruzzelli_Introduzione%20alla%20SF_corso2013_rev01.pdf|autore=Luigi Petruzzelli|titolo=Appunti per la lezione introduttiva sulla fantascienza, Università dell'Insubria|data=2 ottobre 2013|editore=Edizioni della Vigna|formato=pdf|accesso=30 aprile 2014|cid=Petruzzelli 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306055702/http://www.edizionidellavigna.it/Storie_gratis/Petruzzelli_Introduzione%20alla%20SF_corso2013_rev01.pdf|urlmorto=sì}}</ref> considerato il testo più importante della "protofantascienza" italiana.<ref name="Valla 2000 II">{{cita web|titolo=La fantascienza italiana (seconda parte)|url=http://www.fantascienza.com/delos/delos55/storia-fantascienza.html|autore=[[Riccardo Valla]]|anno=2000|sito=[[Delos Science Fiction]] 55|accesso=3 ottobre 2014}}</ref> Questo romanzo ambientato nel futuro, inizialmente edito nel 1907 con l'editore Bemporad e firmato per motivi contrattuali con lo pseudonimo di Guido Altieri, fu successivamente ampliato e ripubblicato a firma di Salgàri per l'editore Donath. Le altre opere di Salgàri non sono mai ambientate oltre la sua epoca,<ref name="De Turris 2002" /> benché in vari altri romanzi salgariani vi siano spunti fantascientifici alla Verne.
== Apocrifi ==
La popolarità delle opere di Salgari è provata anche dalla grande diffusione di [[apocrifo|apocrifi]]: più di un centinaio, che editori privi di scrupoli gli attribuirono, generalmente in accordo con gli eredi; i più famosi furono i cinque romanzi a firma congiunta [[Luigi Motta]]-Emilio Salgari (in realtà scritti da Motta o da Emilio Moretto<ref name="falsi">http://www.emiliosalgari.it/racconti_falsi_articoli/falsi.htm</ref>) e quelli commissionati dagli eredi Nadir e Omar ad alcuni ''[[ghostwriter]]'' come [[Giovanni Bertinetti]] (il più prolifico autore di apocrifi salgariani<ref name="falsi" />) e [[Americo Greco]]<ref>[[Massimo Carloni]], ''Salgari, salgariani e falsi Salgari'', in AA.VV., ''Salgari, salgariani e falsi Salgari. Pirati, Corsari e Uomini del West'', Senigallia, Fondazione Rosellini, 2011</ref>.
 
Importanti sono i romanzi elencati di seguito non scritti da Salgari, che narrano le vicende dei Pirati delle Antille:
* ''Il Corsaro Rosso,'' Casa editrice Impero, 1941. Scritto in realtà da [[Americo Greco]].
* ''Il Corsaro Verde,'' Casa editrice Impero'','' 1942. Scritto in realtà da [[Sandro Cassone]].
* ''Le ultime imprese del Corsaro Nero'', Sonzogno, 1941. Autore originale sconosciuto.
* ''La figlia del Corsaro Verde,'' Sonzogno, 1941. Scritto in realtà da [[Renzo Chiarelli]].
 
== Opere ==
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=== Ciclo dei pirati della Malesia ===
{{vedi anche|Ciclo indo-malese}}
[[File:Tigri 1900.jpg|thumb|''Le tigri di Mompracem'', illustrazione di [[Alberto Delladella Valle]] (1900)]]
 
*# ''La tigre della Malesia'', ne ''La Nuova Arena'', nn. 10-12, 1883, 1-3, 1884. Poi ''[[Le tigri di Mompracem]]'', Genova, Donath, 1900.
*# ''Gli strangolatori del Gange'', ne ''Il Telefono'', 10 gennaio-15 aprile 1887. Poi ''[[I misteri della jungla nera]]'', Genova, Donath, 1895.
*# ''[[I pirati della Malesia (romanzo)|I pirati della Malesia]]'', Genova, Donath, 1896.
*# ''[[Le due tigri (romanzo)|Le due tigri]]'', Genova, Donath, 1904.
*# ''[[Il Re del Mare]]'', Genova, Donath, 1906.
*# ''[[Alla conquista di un impero]]'', Genova, Donath, 1907.
*# ''[[Sandokan alla riscossa (romanzo)|Sandokan alla riscossa]]'', Firenze, Bemporad, 1907.
*# ''[[La riconquista di Mompracem]]'', Firenze, Bemporad, 1908.
*# ''[[Il bramino dell'Assam]]'', Firenze, Bemporad, 1911.
*# ''[[La caduta di un impero]]'', Firenze, Bemporad, 1911.
*# ''[[La rivincita di Yanez]]'', Firenze, Bemporad, 1913.
 
=== Ciclo dei corsari delle Antille ===
{{vedi anche|I corsari delle Antille}}
[[File:Corsaro Nero ed 1904 Salgari.jpg|thumb|Copertina de ''[[Il Corsaro Nero (romanzo)|Il Corsaro Nero]]'' di Emilio Salgari (1898), 3ª edizione, 1904, illustrazione di Alberto Della Valle (1851-1928).]]
[[File:Corsaro Nero ed 1904 Salgari.jpg|thumb|Copertina de ''[[Il Corsaro Nero (romanzo)|Il Corsaro Nero]]'' di Emilio Salgari (1898), 3ª edizione, 1904, illustrazione di [[Alberto della Valle]] (1851-1928)]]
 
[[File:Salgari 1.jpg|thumb|Copertina generica usata per vari romanzi di Salgari: in questo caso si tratta de ''[[Il figlio del Corsaro Rosso (romanzo)|Il figlio del Corsaro Rosso]]''; illustrazione di [[Alberto Delladella Valle]] (1851-1928), ed. Bemporad]]
 
# ''[[Il Corsaro Nero (romanzo)|Il Corsaro Nero]]'', Genova, Donath, 1898.
{{vedi anche|I corsari delle Antille}}
*# ''[[IlLa Corsaroregina Nerodei (romanzo)|Il Corsaro NeroCaraibi]]'', Genova, Donath, 18981901.
*# ''[[LaJolanda, reginala deifiglia Caraibidel Corsaro Nero (romanzo)|LaJolanda, la figlia reginadel deiCorsaro CaraibiNero]]'', Genova, Donath, 19011905.
*# ''[[Jolanda,Il la figliafiglio del Corsaro NeroRosso (romanzo)|Jolanda, laIl figliafiglio del Corsaro NeroRosso]]'', GenovaFirenze, DonathBemporad, 19051908.
*# ''[[IlGli figlioultimi del Corsaro Rossofilibustieri (romanzo)|Il figlio delGli Corsaroultimi Rossofilibustieri]]'', Firenze, Bemporad, 1908.
* ''[[Gli ultimi filibustieri (romanzo)|Gli ultimi filibustieri]]'', Firenze, Bemporad, 1908.
 
=== Ciclo dei corsari delle Bermude ===
{{vedi anche|Ciclo dei corsari delle Bermude}}
 
* ''[[I corsari delle Bermude]]'', Firenze, Bemporad, 1909.
*# ''[[LaI crocieracorsari delladelle TuonanteBermude]]'', Firenze, Bemporad, 19101909.
*# ''[[StraordinarieLa avventurecrociera didella Testa di PietraTuonante]]'', Firenze, Bemporad, 19151910.
# ''[[Straordinarie avventure di Testa di Pietra]]'', Firenze, Bemporad, 1915.
 
=== Ciclo del Far West ===
*# ''[[Sulle frontiere del Far-West]]'', Firenze, Bemporad, 1908.
*# ''[[La scotennatrice]]'', Firenze, Bemporad, 1909.
*# ''[[Le selve ardenti]]'', Firenze, Bemporad, 1910.
 
=== Cicli minori ===
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=== Avventure in India ===
* ''[[Il capitano della Djumna]]'', Genova, Donath, 1897.
* ''[[La montagnaMontagna di luce (romanzo 1902)|La montagnaMontagna di luce]]'', Genova, Donath, 1902.
* ''[[La Perlaperla Sanguinosasanguinosa]]'', Genova, Donath, 1905.
 
=== Avventure africane ===
Riga 147 ⟶ 150:
* ''[[La Costa d'Avorio]]'', Genova, Donath, 1898.
* ''[[Le caverne dei diamanti]]'', Genova, Donath, 1899. (libera riduzione del romanzo ''Le miniere di re Salomone'' di Henry R. Haggard)
* ''[[Avventure straordinarie d'un marinaio in Africa]]'', come E. Bertolini, Genova, Donath, 1899.
* ''[[La montagna d'oro]]. Avventure nell'Africa centrale'', come Guido Altieri, Palermo, Biondo, 1901. (noto anche come ''Il treno volante'', Milano, Sonzogno, 1926)
* ''[[La giraffa bianca]]'', come G. Landucci, , Livorno, Belforte, 1902.
* ''[[I predoni del Sahara (romanzo)|I predoni del Sahara]]'', Genova, Donath, 1903.
* ''[[Le pantere di Algeri]]'', Genova, Donath, 1903.
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=== Fantascienza ===
* ''[[Le meraviglie del Duemiladuemila]]'', Firenze, Bemporad, 1907.
 
[[File:Le meraviglie del duemila.JPG|thumb|Copertina del romanzo ''[[Le meraviglie del duemila]]'' (1907), considerato il testo più importante della [[Storia della fantascienza italiana|"protofantascienza" italiana]]. Illustrazione di [[Carlo Chiostri]].]]
 
=== Romanzi storici ===
* ''[[Le figlie dei Faraoni]]'', Genova, Donath, 19061905.
* ''[[Cartagine in fiamme]]'', Genova, Donath, 1908.
 
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* ''[[Il re della montagna]]. Romanzo persiano'', Torino, Speirani, 1895.
 
=== Romanzi d’Oriented'Oriente ===
* ''[[La scimitarra di Budda]]'', Milano, Treves, 1892.
* ''[[I naufragatori dell'Oregon]]'', Torino, Speirani, 1896.
* ''[[Le stragi della China]]. Grande romanzo di avventure nell'estremo Oriente'', come Guido Altieri, Palermo, Biondo, 1901. Poi ''Il sotterraneo della morte'', Palermo, Biondo, 1902.
* ''[[Sul mare delle perle]]. Il marajah di Jafnapatam'', come G. Landucci, , Livorno, Belforte, 1903.
* ''[[La città del re lebbroso]]'', Genova, Donath, 1904.
* ''[[La gemma del fiume rosso]]'', come G. Landucci, , Livorno, Belforte, 1904.
* ''[[L'eroina di Port Arthur]]. Avventure russo-giapponesi'', come Guido Altieri, Torino, Speirani, 1904. (noto anche come ''La naufragatrice'', Milano, Sonzogno, 1924.)
 
=== Romanzi in OceaníaOceania ===
* ''[[I pescatori di Trepangtrepang]]'', Milano, Cogliati, 1896.
* ''[[I Robinson italiani]]'', Genova, Donath, 1896.
* ''[[Il tesoro della Montagna Azzurra]]'', Firenze, Bemporad, 1907.
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* ''[[Nel paese dei ghiacci]]'', Torino, Paravia, 1896. (Comprende i racconti: ''I naufraghi dello Spitzberg'' e ''I cacciatori di foche della Baia di Baffin'')
* ''[[Al Polo Nord]]'', Genova, Donath, 1898.
* ''[[La "Stella polare" ede il suo viaggio avventuroso]]'', Genova, Donath, 1901. (anche come ''Verso l'Artide con la Stella Polare'', Milano, Vallardi, 1929.)
* ''[[La Stella dell'Araucania]]'', Genova, Armanino, 1906.
* ''[[Una sfida al Polo]]'', Firenze, Bemporad, 1909.
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=== Autobiografia ===
* ''[[La Bohème italiana]]''; ''[[Una vendetta malese]]'', Firenze, Bemporad, 1909.
 
== Traduzioni ==
* Fernand Calmettes, ''Valor di fanciulla'', Torino, Paravia, 1895 (il traduttore viene indicato come ''Enrico'' Salgàri).
* Henry de Brisay, ''Spada al vento'', Torino, Paravia, 1895.
 
== Apocrifi ==
La popolarità delle opere di Salgàri è provata anche dalla grande diffusione di [[apocrifo|apocrifi]]: più di un centinaio, che editori privi di scrupoli gli attribuirono, generalmente in accordo con gli eredi. I più famosi furono i cinque romanzi a firma congiunta [[Luigi Motta]]-Emilio Salgàri – in realtà scritti da Motta o da Emilio Moretto<ref name="falsi">{{Cita web|url=http://www.emiliosalgari.it/racconti_falsi_articoli/falsi.htm|titolo=Emilio Salgari: i romanzi "falsi"|accesso=19 maggio 2018}}</ref> – e quelli commissionati dagli eredi Nadir e Omar ad alcuni ''[[ghostwriter]]'' come [[Giovanni Bertinetti]] – il più prolifico autore di apocrifi salgariani<ref name="falsi" /> – e [[Americo Greco]]<ref>Massimo Carloni, ''Salgari, salgariani e falsi Salgari'', in ''Salgari, salgariani e falsi Salgari. Pirati, Corsari e Uomini del West'', Senigallia, Fondazione Rosellini, 2011.</ref>. Un altro autore di apocrifi fu [[Renzo Chiarelli]]<ref>{{cita libro|autore=Maurizio Sartor|url=http://www.cartesio-episteme.net/MaurizioSartor-Iltesorodellajunglaeromanzifantasma%5BRic.Chiarelli1%5D.pdf|formato=pdf|titolo=Le confessioni autografe di Riccardo Chiarelli|data=giugno 2014}}</ref>.
 
Tra i più rilevanti romanzi apocrifi quelli elencati di seguito completano il ciclo salgariano dei [[I corsari delle Antille|Corsari delle Antille]]:
* ''[[Il corsaro rosso|Il Corsaro Rosso]]'', Casa editrice Impero, 1941. (Non ci sono copie in tale data), scritto in realtà da [[Americo Greco]].
* ''[[Il Corsaro Verde]]'', Casa editrice Impero, 1945, scritto in realtà da [[Sandro Cassone]].
* ''[[Le ultime imprese del Corsaro Nero]]'', Sonzogno, 1941, autore originale sconosciuto.
* ''[[La figlia del Corsaro Verde (romanzo)|La figlia del Corsaro Verde]]'', Sonzogno, 1941, scritto in realtà da [[Renzo Chiarelli]].
Inoltre, celeberrimo, ''José il Peruviano:'' che, ancora nel <nowiki>'47, l'editrice Marzocco attribuiva a Salgari (a cura di suo figlio Nadir). La ristampa pirata di questi e altri falsi salgariani fonda una vasta, tumultuosa e non del tutto esplorata ''biblioteca'' delle prime opere dell'</nowiki>autore lasciate incomplete.<ref>{{Cita libro|autore=Carmine Di Biase|titolo=Il caso Salgari|editore=University of Michigan|ISBN=978-8871463537}}</ref>
 
== Filmografia ==
In ordine alfabetico-cronologico i film tratti dalle opere salgariane (parziale):
* ''[[Il corsaro nero (film 19201921)|Il corsaro nero]]'', ([[1920]])regia di [[Vitale De Stefano]] (1921)
* ''[[Jolanda, la figlia del Corsaro Nero (film 19201921)|Jolanda, la figlia del Corsaro Nero]]'', ([[1920]])regia di [[Vitale De Stefano]] (1921)
* ''[[La regina dei Caraibi (film 1921)|La regina dei Caraibi]]'', ([[1921]])regia di [[Vitale De Stefano]] (1921)
* ''[[Gli ultimi filibustieri (film 1921)|Gli ultimi filibustieri]]'', ([[1921]])regia di [[Vitale De Stefano]] (1921)
* ''[[Il Corsarocorsaro Rossorosso]]'', ([[1921]])regia di [[Vitale De Stefano]] (1921)
* ''[[Il figlio del Corsaro Rosso (film 1921)|Il figlio del Corsaro Rosso]]'', ([[1921]])regia di [[Vitale De Stefano]] (1921)
* ''[[Il corsaro nero (film 1928)|Il corsaro nero]]'', ([[1928]])regia di [[Rodolfo Ferro]] (1928) film incompleto
* ''[[Il corsaro nero (film 1937)|Il Corsarocorsaro Neronero]]'', ([[1937]])regia di [[Amleto Palermi]] (1937)
* ''[[I pirati della Malesia (film 1941)|I pirati della Malesia]]'', ([[1941]])regia di [[Enrico Guazzoni]] (1941)
* ''[[La figlia del Corsaro Verde]]'', ([[1941]])regia di [[Enrico Guazzoni]] (1941)
* ''[[Le due tigri (film)|Le due tigri]]'', ([[1941]])regia di [[Giorgio Simonelli]] (1941)
* ''[[Capitan Tempesta (film)|Capitan Tempesta]]'', ([[1942]])regia di [[Corrado D'Errico]] terminato poi dae [[Umberto Scarpelli]] (1942)
* ''[[Il figlioleone del corsarodi rossoDamasco (film 19431942)|Il figlioleone del corsarodi rossoDamasco]]'', ([[1943]])regia di [[MarcoCorrado Elter]]D'Errico ed Enrico Guazzoni (1942)
* ''I cavalieri del deserto/Gli ultimi tuareg'', regia di [[Osvaldo Valenti]] (1942) film incompiuto
* ''[[Il leone di Damasco (film 1942)|Il leone di Damasco]]'' ([[1942]]) di [[Corrado D'Errico]] terminato poi da [[Enrico Guazzoni]]
* ''[[Gli ultimi filibustieri (film 1943)|Gli ultimi filibustieri]]'', regia di [[Marco Elter]] (1943)
* ''[[I cavalieri del deserto]]/[[Gli ultimi tuareg]]'' ([[1942]]) di [[Osvaldo Valenti]] Film incompiuto a causa degli eventi bellici (gli esterni furono girati in [[Libia]])
* ''[[GliIl ultimifiglio filibustieridel corsaro rosso (film 1943)|GliIl ultimifiglio filibustieridel corsaro rosso]]'', ([[1943]])regia di [[Marco Elter]] (1943)
* ''[[El Corsaro Negro]]'', ([[1944]])regia di [[Chano Urueta]] Film messicano distribuito in Italia nel [[1951]](1944)
* ''[[I tre corsari]]'', ([[1952]])regia di [[Mario Soldati]] (1952)
* ''[[Jolanda, la figlia del Corsaro Nero (film 19521953)|Jolanda, la figlia del Corsaro Nero]]'', ([[1952]])regia di [[Mario Soldati]] (1953)
* ''[[Il tesoro del Bengala]]'', ([[1953]])regia di [[Gianni Vernuccio]] (1953)
* ''[[I misteri della giunglajungla nera (film 1953)|I misteri della giunglajungla nera]]'', ([[1953]])regia di [[Gian Paolo Callegari]], e [[Ralph Murphy]] (1954)
* ''[[La vendetta dei Tughstughs]]'', ([[1954]])regia di [[Gian Paolo Callegari]], [[e Ralph Murphy]] (1954)
* ''[[Il figlio del corsaro rosso (film 1959)|Il figlio del corsaro rosso]]'', ([[1959]])regia di [[Primo Zeglio]] (1959)
* ''[[Cartagine in fiamme (film)|Cartagine in fiamme]]'', ([[1959]])regia di [[Carmine Gallone]] (1959)
* ''[[Morgan il pirata]]'', ([[1960]])regia di [[Primo Zeglio]] (1960)
* ''[[Sandokan, la tigre di Mompracem]]'', ([[1963]])regia di [[Umberto Lenzi]] (1963)
* ''[[I pirati della Malesia (film 1964)|I pirati della Malesia]]'', ([[1964]])regia di [[Umberto Lenzi]] (1964)
* ''[[Sandokan alla riscossa (film 1964)|Sandokan alla riscossa]]'', ([[1964]])regia di [[Luigi Capuano]] (1964)
* ''[[Sandokan contro il leopardo di Sarawak]]'', ([[1964]])regia di [[Luigi Capuano]] (1964)
* ''[[I misteri della giungla nera (film 1965)|I misteri della giungla nera]]'', ([[1965]])regia di [[Luigi Capuano]] (1964)
* ''[[La montagna di luce (film 1965)|La montagna di luce]]'', ([[1965]])regia di [[Umberto Lenzi]] (1965)
* ''[[L'avventuriero della Tortuga]]'', ([[1965]])regia di [[Luigi Capuano]] (1965)
* ''[[I predoni del Sahara (film 1965)|I predoni del Sahara]]'', ([[1965]])regia di [[Guido Malatesta]] (1965)
* ''[[Le tigri di Mompracem (film 1970)|Le tigri di Mompracem]]'', ([[1970]])regia di [[Mario Sequi]] (1970)
* ''[[Il corsaro nero (film 1971)|Il corsaro nero]]'', ([[1971]])regia di Vincent Thomas ([[Lorenzo Gicca Palli]] (1971)
* ''[[Il corsaro neroSandokan (filmminiserie 1976televisiva)|Il corsaro neroSandokan]]'', ([[1976]])regia di [[Sergio Sollima]] (1976) – Sceneggiato TV in 6 puntate
* ''[[SandokanIl Corsaro Nero (miniseriefilm televisiva1976)|SandokanIl corsaro nero]]'', ([[1976]]) (sceneggiato televisivo in sei puntate)regia di [[Sergio Sollima]] (1976)
* ''[[La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa!]]'', ([[1977]])regia di [[Sergio Sollima]] (1977)
* ''[[Il segreto del Sahara (miniserie televisiva)|Il segreto del Sahara]]'', miniserie televisiva ([[1987]])regia di [[Alberto Negrin]] (1987) – Miniserie TV in 4 puntate
* ''[[I misteri della giungla nera (miniserie televisiva)|I misteri della giungla nera]]'', miniserie televisiva ([[1991]])regia di [[Kevin Connor]] (1991) – Miniserie TV in 3 puntate
* ''[[Il ritorno di Sandokan]]'', ([[1996]])regia di [[Enzo G. Castellari]] (1996) – Miniserie TV in 4 puntate
* ''[[L'elefante bianco]]'', ([[1998]])regia di [[Gianfranco Albano]] sceneggiato(1998) – Miniserie TV in due2 puntate
 
== Influenza culturaleIntitolazioni ==
* [[Che Guevara]] da giovane lesse ben 62 opere dello scrittore veronese.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2011/gennaio/31/grande_Salgari_Certo_non_sarebbe_co_7_110131038.shtml «Il grande Salgari? Certo non sarebbe piaciuto alla Lega»<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* Una celebre [[Adattamento cinematografico|trasposizione cinematografica]] dei suoi romanzi fu la serie televisiva sopracitata su [[Sandokan (miniserie televisiva)|Sandokan]], trasmessa dalla [[Rai]] a metà degli [[Anni 1970|anni settanta]], interpretata dall'attore indiano [[Kabir Bedi]] e con la sigla degli [[Oliver Onions]].
* [[Alfredo Castelli]] ha scritto nel 2010 una storia a fumetti di ''[[Martin Mystère]]'' ispirata ad un romanzo incompiuto dello scrittore, ''Il leone del Transvaal''.<ref>[http://www.sergiobonelli.it/scheda/7868/Almanacco-del-Mistero-2011.html Almanacco del Mistero 2011]</ref><ref>[http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cultura/articolo/lstp/374117/ Arriva Mystère: anche il fumetto scopre Torino- LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* L'[[asteroide]] ''1998 UC23'' è stato denominato [[27094 Salgari]].<ref>{{en}} [http://www.minorplanetcenter.net/iau/ECS/MPCArchive/2003/MPC_20030910.pdf M.P.C. 49676 del 10 settembre 2003]</ref>
* Nel 2011 [[Alitalia]] ha dedicato allo scrittore uno dei suoi [[Famiglia Airbus A320|Airbus A320-216]] (EI-DSF).
* Nel 1995 il primo coreografo, ballerino e regista [[Daniel Ezralow]] realizza lo spettacolo multimediale "Salgari", con musiche originali di [[Ludovico Einaudi]].
 
* La cantante [[Rossana Casale]] ha inciso una canzone intitolata ''Salgari'' (nell'album ''Incoerente jazz'').
== Influenza culturale ==
* [[Che Guevara]] da giovane lesse 62 opere dello scrittore veronese.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2011/gennaio/31/grande_Salgari_Certo_non_sarebbe_co_7_110131038.shtml «Il grande Salgari? Certo non sarebbe piaciuto alla Lega»<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Alfredo Castelli]] ha scritto nel 2010 una storia a fumetti di ''[[Martin Mystère]]'' ispirata a un romanzo incompiuto dello scrittore, ''Il leone del Transvaal''.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.sergiobonelli.it/scheda/7868/Almanacco-del-Mistero-2011.html|titolo=Almanacco del Mistero 2011|pubblicazione=|editore=Sergio Bonelli editore|data=|accesso=19 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314053435/http://www.sergiobonelli.it/scheda/7868/almanacco-del-mistero-2011.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cultura/articolo/lstp/374117/ |titolo=Arriva Mystère: anche il fumetto scopre Torino- LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=8 novembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101109015906/http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cultura/articolo/lstp/374117/ |urlmorto=sì }}</ref>
* Nel 1995 il primo coreografo, ballerino e regista [[Daniel Ezralow]] realizza lo spettacolo multimediale ''Salgari'', con musiche originali di [[Ludovico Einaudi]].
* La cantante [[Rossana Casale]] ha inciso la canzone intitolata ''Salgari'', contenuta nell'album ''[[Incoerente jazz]]''.
* Il cantante dialettale comasco [[Davide Van De Sfroos]] ha intitolato una sua canzone, e l'[[Yanez (album)|album omonimo]] in cui essa è contenuta, ''[[Yanez (singolo)|Yanez]]'', come uno dei più famosi personaggi del [[ciclo indo-malese]]. Per coincidenza la canzone è stata presentata al [[Festival di Sanremo]] nel centesimo anniversario dalla morte di Salgari (2011).
* Nel 2011 lo scrittore messicano [[Paco Ignacio Taibo II]] ha pubblicato un romanzo dichiaratamente salgariano, dal titolo ''[[Ritornano le tigri della Malesia]]''.<ref>{{Cita web|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/arte_e_cultura/11_gennaio_31/salgari-paco-ignacio-taibo-tigri-malesia-181366008106.shtml|titolo=«Sandokan e Yanez? Di certo non sarebbero piaciuti alla Lega»|sito=milano.corriere.it|accesso=19 maggio 2018}}</ref>
* Nel 2011 [[Alitalia]] ha dedicato allo scrittore uno dei suoi [[Airbus A320 family|Airbus A320-216]] (EI-DSF).
* Nel 2011 lo scrittore messicano [[Paco Ignacio Taibo II]] ha pubblicato un romanzo dichiaratamente salgariano, dal titolo ''[[Ritornano le tigri della Malesia]]''.<ref>[http://milano.corriere.it/milano/notizie/arte_e_cultura/11_gennaio_31/salgari-paco-ignacio-taibo-tigri-malesia-181366008106.shtml «Sandokan e Yanez? Di certo non sarebbero piaciuti alla Lega» - Milano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* Nel 2012 [[Paolo Bacilieri (fumettista)|Paolo Bacilieri]] pubblica per [[Coconino Press]] la graphic novel ''Sweet Salgari'' sulla vita dello scrittore.
* Nel 2015 il regista e scrittore [[Corrado Farina]] pubblica per Daniela Piazza Editore ''Vita segreta di Emilio Salgari'', una "autobiografia immaginaria"; è la terza volta che torna sul personaggio, dopo il cortometraggio ''Salgari della nostra infanzia'' (1971) e il romanzo ''Giallo antico'' (1999).
* Nel 2021 il cantante [[Caparezza]] nella canzone "[[El sendero]]" tratta dall'album [[Exuvia (album)|Exuvia]] paragona il proprio modo di scrivere a quello di Salgàri: "Vivo le mie storie, magari / Chiuso in casa come Salgàri / Chino sui libri e sui manuali"
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere OCI BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona d'Italia
|motivazione = ... istruendo con diletto giustamente si è meritato il favore del pubblico”.
|motivazione=
|luogodata = 3 aprile [[1897]]
}}<ref>{{Cita libro|titolo=Vita, tempeste, sciagure di Salgari, il padre degli eroi |autore=Giovanni Arpino, Roberto Antonetto |url=https://books.google.be/books?id=ZZ02AAAAIAAJ&q=emilio+salgari+istruendo+con+diletto+si+%C3%A8+meritato+il+favore+del+pubblico&dq=emilio+salgari+istruendo+con+diletto+si+%C3%A8+meritato+il+favore+del+pubblico&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwirtdKI6dv8AhUN-qQKHQOGDXMQ6AF6BAgIEAI |editore=Rizzoli |anno=1982 |p=47 |ISBN= |cid= }}</ref>
}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* ''Scrivere l'avventura: Emilio Salgari'', Atti del convegno nazionale di Torino, marzo 1980, Torino, Quaderni dell'assessorato per la cultura, 1981. Ora in edizione elettronica allegato a ''«La penna che non si spezza»''.
* {{Cita libro|autore=[[Giovanni Arpino]] e [[Roberto Antonetto]]|titolo=Emilio Salgari, il padre degli eroi|editore=Mondadori|anno=1991|isbn=88-04-34701-5|cid=Arpino e Antonetto}}
* [[Antonio Piromalli]], [http://www.antoniopiromalli.it/Testi/Salgari.pdf ''Motivi di narrativa popolare nel ciclo dei «Pirati della Malesia»''] da ''Letteratura e cultura popolare'', Firenze, Olschki, 1983.
* [[Bruno Traversetti]], ''Introduzione a Salgari'', Roma-Bari, Laterza, 1989.
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* Felice Pozzo, ''Emilio Salgari e dintorni'', premessa di Antonio Palermo, Napoli, Liguori, 2000.
* Ann Lawson Lucas, ''La ricerca dell'ignoto. I romanzi d'avventura di Emilio Salgari'', Firenze, Olschki, 2000.
* {{cita web|url=http://www.fantascienza.net/vegetti/GDT/Salgari.htm|autore=[[Gianfranco de Turris]]|titolo=Emilio Salgari e le pseudo meraviglie del 2000|accesso=30 marzo 2014|cid=De Turris 2002|dataarchivio=17 marzo 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230317134421/http://www.fantascienza.net/vegetti/GDT/Salgari.htm|urlmorto=sì}} come {{cita libro|titolo=Salgari Duemila|opera=Liberal n.15|data=dicembre 2002-gennaio 2003|pp=158-165|cid=De Turris 2002}}
* [[Gianfranco De Turris]]. [http://www.centrostudilaruna.it/salgariduemila.html ''Salgari Duemila''], in ''Liberal'' 15 (dicembre 2002-gennaio 2003), pp.&nbsp;158–165.
* Vittorio Sarti, "''Bibliografia Salgariana"'', Libreria Malavasi, Milano, 1990.
* Vittorio Sarti, "''Nuova Bibliografia Salgariana"'', Sergio Pignatone Editore, Torino, 1994.
* Silvino Gonzato, ''Emilio Salgari. Demoni, amori e tragedie di un capitano che navigo'navigò solo con la fantasia'', Vicenza, Neri Pozza 1995.
* {{cita web|url=http://www.fogliolapis.it/giugno2008-4.htm|titolo=Salgari: il viaggio e la conoscenza|accesso=8 febbraio 2009|autore= Ferdinando Cabrini|anno= 2008|mese= giugno|editore= in ''Foglio lapis''}}
* {{cita web
* O. Nalesini, ''L'Asia Sud-orientale nella cultura italiana. Bibliografia analitica ragionata, 1475-2005''. Roma, [[Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente]], 2009, pp.&nbsp;350–362.
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}}
* O. Nalesini, ''L'Asia Sud-orientale nella cultura italiana. Bibliografia analitica ragionata, 1475-2005''. Roma, [[Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente]], 2009, pp.&nbsp;350–362.
* ''Un po' prima della fine? Ultimi romanzi di Salgari tra novità e ripetizione (1908-1915)'', a cura di Luciano Curreri e Fabrizio Foni, Roma, Luca Sossella Editore, 2009.
* Quaderni d'Altri Tempi, ''[http://www.quadernidaltritempi.eu/rivista/numero31/sommario31.htm Al di fuori l'uragano, e qua io, Salgari!]'', A. VII, n. 31, 2011
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** Gennaro Fucile, ''Voucher, totem e bamboo''
* Claudio Gallo e Giuseppe Bonomi, ''Emilio Salgari, la macchina dei sogni'', Presentazione di Mino Milani, Milano, BUR Rizzoli, 2011.
* [[Massimo Carloni]], ''Salgari, salgariani e falsi Salgari'', in AA. VV., ''Salgari, salgariani e falsi Salgari. Pirati, Corsari e Uomini del West'', Senigallia, Fondazione Rosellini, 2011.
* [[Ernesto Ferrero]], ''Disegnare il vento. L'ultimo viaggio del capitano Salgari'', Torino, Einaudi, 2011 (romanzo).
* Simonetta Satragni Petruzzi, ''Salgari e il melodramma. GIi echi dell'Opera nell'opera di Salgari'', Roma, Il cubo, 2011.
* ''«La penna che'' non ''si spezza». Emilio Salgari a cent'anni dalla morte'', Convegno di studi (Torino, 11-13 maggio 2011), a cura di Clara Allasia e Laura Nay, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2012, ISBN 88-6274-372-6. Contiene l'edizione elettronica del Convegno del 1980.
* Paolo Bacilieri, '' Sweet Salgari'', Bologna, Coconino Press, 2012.
* Elio Manzi, ''Geografie salgariane'', Torino, Viglongo, 2013.
* [[Corrado Farina]], ''Vita segreta di Emilio Salgari'', Torino, Daniela Piazza, 2015 (romanzo)
* Ann Lawson Lucas, [https://www.olschki.it/libro/9788822264695 ''Emilio Salgari. Una mitologia moderna tra letteratura, politica, società.'', Vol. I. ''Fine secolo. 1883-1915'']''. Le verità di una vita letteraria'', Firenze, Olschki, 2017.
* {{DBI|nome = SALGARI, Emilio|nomeurl = |autore = Claudio Gallo, Giuseppe Bonomi|anno = 2017|pagine = |volume = |accesso = 25 marzo 2018}}
* {{DBI
* [[Benito Jacovitti]] e Emilio Salgari, ''Il Salgarone'', Jacovitti Club 1997.
|nome = SALGARI, Emilio
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|autore = Claudio Gallo, Giuseppe Bonomi
|anno = 2017
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|accesso = 25 marzo 2018
}}
 
== Voci correlate ==
* [[Storia della fantascienza italiana]]
* [[I racconti di avventure di Emilio Salgari]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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;Testi
* {{liberliber|www.liberliber.it/libri/s/salgari/index.htm}}
 
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[[Categoria:Autori di avventura]]
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