Macbeth: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: i simboli corretti degli ordinali sono º e ª e modifiche minori
 
(206 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 19:
|Versionisuccessive =
|Personaggi =
* [[Duncan I di Scozia|Duncan]] ''re di Scozia''
* [[Malcolm III|Malcolm]], [[Donald III di Scozia|Donalbain]] ''suoi figli''
* [[Macbeth (Macbethpersonaggio)|Macbeth]] ''generale dell'esercito di Duncan''
* [[Banco (personaggio)|Banco]] ''generale dell'esercito di Duncan''
* [[Lady Macbeth]]
* [[Macduff]], Lennox, Ross, Menteith, Angus, Cathness ''nobili scozzesi''
* Fleance ''figlio di Banco''
* Siward ''Conte di Northumberland e generale dell'esercito inglese''
* Giovane Siward ''suo figlio''
Riga 38:
* Streghe (Ecate ''e altre tre streghe'')
* Gentiluomini, Ufficiali, Soldati, Messaggeri, Assassini
|Opera = ''[[Macbeth (opera)|Macbeth]]'' di [[Giuseppe Verdi]] su libretto di [[Francesco Maria Piave]]
|Cinema = [[#Filmografia|Vedi apposita sezione]]
|colore = A52A2A
|Cataut=no
}}
'''''Macbeth''''' (/məkˈbɛθ/), titolo completoabbreviato dell'originale '''The Tragedy of Macbeth'')', è una delle più note e citate [[tragedia|tragedie]] di [[William Shakespeare|shakespeariane]], la cui prima rappresentazione si stima sia avvenuta nel 1606. Essa drammatizza i catastrofici effetti, fisicifisicamente violenti e psicologicipsicologicamente dell'ambizionedannosi, politicadelle perambizioni coloroe chedella cercanobrama ildel potere per il proprio interesse personalepolitico: l'esito di tale terribile condotta è un gorgo inesorabile di errori ede orrori e la dannazione. FuL'opera pubblicatofu pubblicata solamente nel [[First Folio|''Folio'']] del 1623]], probabilmentecopia trascritta da un copione teatrale. Gli studiosi ritengono che Macbeth, di tutte le opere teatrali scritte da Shakespeare durante il regno di re Giacomo I, contenga il maggior numero di allusioni a Giacomo, patrono della compagnia teatrale del Bardo.
Frequentemente rappresentato e riadattato nel corso dei secoli, ''Macbeth'' è divenuto l'[[archetipo]] per eccellenza della brama di potere sfrenata e dei suoi pericoli. Costituita da solo quattro atti, è la più breve [[tragedia]] di Shakespeare<ref>[http://www.william-shakespeare.info/shakespeare-play-macbeth.htm Risulta composto] da 18301 parole. Da William.shakespeare.info</ref>, ed è spesso stata indicata dalla critica come il suo lavoro più complesso e sfaccettato<ref>{{Cita|McDonald, 2006|pp. 43–46}}</ref>.
 
Frequentemente rappresentata e riadattata nel corso dei secoli, ''Macbeth'' è divenuta l'[[archetipo]] per antonomasia della cupidigia di potere sfrenato e dei suoi pericoli, definizione che è stata ritenuta estremamente restrittiva da alcuni interpreti e commentatori, date le ampie ripercussioni di natura filosofica sui temi del destino, dell'azione e della volontà.<ref>{{cita web|url=https://www.ilgiornaledivicenza.it/argomenti/spettacoli/spettacoli/la-sfida-di-macbeth-e-la-tragedia-del-male-parola-a-branciaroli-1.5508844|titolo=La sfida di Macbeth è la tragedia del male. Parola a Branciaroli|autore=Marialuisa Duso|data=21 febbraio 2017}}</ref>
Per la trama Shakespeare si ispirò liberamente al resoconto storico del re [[Macbeth di Scozia]] di [[Raphael Holinshed]]<ref>[http://www.clicknotes.com/macbeth/Holinshed/ Quadro comparativo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090420193451/http://www.clicknotes.com/macbeth/Holinshed/ |data=20 aprile 2009 }} tra il ''Macbeth'' e ''The Chronicles of England, Scotland and Ireland'' di Raphael Holinshed.</ref> e a quello del filosofo scozzese [[Ettore Boezio]].
 
Molto popolare è anche la [[Macbeth (opera)|versione operistica]] di questa tragedia, musicata da [[Giuseppe Verdi|Verdi]] su [[libretto]] di [[Francesco Maria Piave]].
Costituita da cinque atti, è la più breve tragedia di Shakespeare<ref>[http://www.william-shakespeare.info/shakespeare-play-macbeth.htm Risulta composto] da 18301 parole. Da William.shakespeare.info</ref>, anche per la sua particolare trasmissione, che fece pensare sia alla perdita di materiale che all'interpolazione di passi ritenuti dubbi, corrotti o spuri<ref>[[Gabriele Baldini]], ''Manualetto shakespeariano'', Torino, Einaudi, 2001, p.416</ref>.
 
Nel dramma, un coraggioso generale scozzese di nome Macbeth riceve una profezia da un trio di streghe secondo cui un giorno diventerà re di Scozia. Consumato dall'ambizione e spinto alla violenza dalla moglie, Macbeth uccide il re e si impossessa del trono scozzese. Poi, tormentato dal senso di colpa e dalla paranoia, commette altri omicidi sempre più meschini e ripugnanti per proteggersi dall'inimicizia e dal sospetto, diventando presto un sovrano tirannico. Il bagno di sangue porta rapidamente alla follia e infine alla morte della coppia assetata di potere.
 
Per la trama, Shakespeare si servì liberamente come fonte dei resoconti storici sulla figura del re [[Macbeth di Scozia]], che governò alla fine dell'XI secolo, su Macduff e Duncan, presenti nelle [[Cronache di Holinshed]] (1587),<ref>[http://www.clicknotes.com/macbeth/Holinshed/ Quadro comparativo] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090420193451/http://www.clicknotes.com/macbeth/Holinshed/ |data=20 aprile 2009 }} tra il ''Macbeth'' e ''The Chronicles of England, Scotland and Ireland'' di Raphael Holinshed.</ref>, una storia dell'Inghilterra, della Scozia e dell'Irlanda familiare a Shakespeare e ai suoi contemporanei, sebbene gli eventi differiscano ampiamente dalla storia del vero Macbeth; altra fonte fu il filosofo scozzese [[Ettore Boezio]]. Gli eventi della tragedia sono stati associati all'esecuzione di [[Henry Garnet]] per complicità nella [[Congiura delle Polveri]] del 1605.
 
Nel mondo del teatro, nel dietro le quinte, alcuni credono che l'opera sia maledetta e non ne pronunciano il titolo ad alta voce, riferendosi invece ad essa come "The Scottish Play". L'opera ha attirato alcuni degli attori più famosi per i ruoli di Macbeth e Lady Macbeth ed è stata adattata per il cinema, la televisione, l'opera, romanzi, fumetti e altri media. Molto popolare è la [[Macbeth (opera)|versione operistica omonima]] della tragedia, musicata da [[Giuseppe Verdi|Verdi]] su [[libretto]] di [[Francesco Maria Piave]] (1847, prima versione; 1865, seconda versione).
 
== Trama ==
=== Atto primo ===
La tragedia si apre in una cupa Scozia d'inizio Basso Medioevo, in un'atmosfera di lampi e tuoni; tre [[Strega|Streghe]] (''Le Sorelle Fatali'', le [[Norne]]) decidono che il loro prossimo incontro dovrà avvenire in presenza di [[Macbeth (Macbeth)|Macbeth]]. Nella scena seguente, un sergente ferito riferisce al re Duncan di [[Scozia]] che i suoi generali, Macbeth, barone di Glamis, e [[Banco (personaggio)|Banco]], hanno appena sconfitto le forze congiunte di [[Norvegia]] e [[Irlanda]], guidate dal ribelle Macdonwald. Macbeth, congiunto al re, è lodato per il suo coraggio e prodezza in battaglia.
La tragedia si apre in una cupa [[Scozia nell'Alto Medioevo|Scozia medievale]], in un'atmosfera di lampi e tuoni; tre [[Strega|Streghe]] (''Le Sorelle Fatali'', ispirate certamente alle [[Norne]] del mito norreno e alle [[Parche]]/Moire della tradizione greco-romana) decidono che il loro prossimo incontro dovrà avvenire in presenza di [[Macbeth (Macbeth)|Macbeth]].
 
Nella scena seguente, un sergente ferito riferisce al re [[Duncan I di Scozia|Duncan di Scozia]] che i suoi generali, Macbeth e [[Banco (personaggio)|Banco]], hanno appena sconfitto le forze congiunte di [[Regno di Norvegia (872-1397)|Norvegia]] e [[Irlanda medievale|Irlanda]], guidate dal ribelle Macdonwald. Macbeth, congiunto del re, è lodato per il suo coraggio e prodezza in battaglia.
La scena cambia: Macbeth e Banco stanno facendo considerazioni sul tempo e sulla loro vittoria. Mentre passeggiano nella [[brughiera]], le tre [[strega|streghe]], che li stavano aspettando, compaiono a loro e pronunciano profezie. Anche se Banco per primo le sfida, esse si rivolgono a Macbeth. La prima lo saluta come ''Barone di Glamis'', la seconda come ''Barone di Cawdor'', e la terza gli preannuncia che diverrà re. Macbeth è stupefatto e silenzioso, così Banco ancora una volta le sfida. Le streghe lo informano che sarà il capostipite di una dinastia di re. Poi le tre streghe svaniscono e un altro barone, Ross, messaggero del re, subito arriva e informa Macbeth che questi ha appena acquisito il titolo di Barone di Cawdor: la prima profezia è così realizzata. Immediatamente Macbeth incomincia a nutrire l'ambizione di diventare re.
 
La scena cambia: Macbeth e Banco appaiono sulla scena, di ritorno ai loro castelli, facendo considerazioni sulla vittoria appena conseguita e sul tempo "brutto e bello insieme", che caratterizza la natura ambigua e carica di soprannaturale della [[brughiera]] desolata e pervasa di nebbia che stanno attraversando. Le tre [[strega|streghe]], che li stavano aspettando, compaiono e pronunciano profezie. Anche se Banco per primo le sfida, si rivolgono a Macbeth: la prima lo saluta come "Macbeth, sire di Glamis", titolo che Macbeth già possiede, la seconda come "Macbeth, sire di Cawdor", titolo che non possiede ancora, e la terza "Macbeth, il Re". Macbeth è stupefatto e silenzioso, così Banco ancora una volta tenta di fronteggiarle, intimorito dall'aspetto delle Sorelle Fatali e dalle condizioni particolari e misteriose del momento: le streghe dunque informano anche Banco sull'essere capostipite di una dinastia di re e svaniscono, lasciando nel dubbio Macbeth e Banco sulla reale natura di quella strana apparizione.
Macbeth scrive alla moglie riguardo alle profezie delle tre streghe. Quando Duncan decide di soggiornare al castello di Macbeth a [[Inverness]], [[Lady Macbeth]] escogita un piano per ucciderlo e assicurare il trono di [[Scozia]] al marito. Anche se Macbeth mostra preoccupazione all'idea di un regicidio, Lady Macbeth alla fine lo persuade a seguire il suo piano.
 
Sopraggiunge dunque il re, che annuncia a Macbeth la concessione a suo favore del titolo di sire di Cawdor: la prima profezia è così realizzata e immediatamente Macbeth incomincia a nutrire l'ambizione di diventare re.
Nella notte della visita, Macbeth uccide re Duncan.
 
Macbeth scrive alla moglie (Lady Macbeth) riguardo alle profezie delle tre streghe. Quando Duncan decide di soggiornare al castello di Macbeth a [[Inverness]], [[Lady Macbeth]] escogita un piano per ucciderlo e assicurare il [[Regno di Scozia|trono di Scozia]] al marito, e anche se Macbeth mostra tentennamenti, volendo ritornare sui propri passi e smentendo le ambizioni manifestate nella lettera inviata alla moglie, quest'ultima infine lo convince.
Macbeth non viene scoperto, ma rimane talmente scosso che Lady Macbeth deve assumere il comando di tutto. Secondo il suo piano, dirotta i sospetti sulle guardie del re addormentate davanti alla porta della stanza di re Duncan, facendo trovare i pugnali insanguinati in mano loro. Il mattino dopo arrivano Lennox, un nobile scozzese, e [[MacDuff]], il leale barone di Fife. Il portiere apre il portone e Macbeth li conduce nella stanza del re dove MacDuff scopre il cadavere di Duncan. In un simulato attacco di rabbia, Macbeth uccide le tre guardie prima che queste possano reclamare la propria innocenza.
 
=== Atto secondo ===
MacDuff è subito dubbioso riguardo alla condotta di Macbeth, ma non rivela i propri sospetti pubblicamente. Temendo per la propria vita, i figli di Duncan scappano: [[Malcolm III|Malcolm]] in [[Inghilterra]] e Donalbain in [[Irlanda]]. La fuga dei legittimi eredi li rende però sospetti e Macbeth sale al trono di Scozia in qualità di congiunto dell'ex re assassinato.
Nella notte della visita, Lady Macbeth ubriaca le guardie del re, facendole cadere in un pesante sonno. Macbeth, con un noto soliloquio che lo porta a vedere di fronte a sé l'allucinazione di un pugnale insanguinato che lo guida verso l'omicidio del suo stesso re e cugino, si introduce nelle stanze di Duncan e lo pugnala a morte. Sconvolto dall'atto, si rifugia da Lady Macbeth, la quale invece non si perde d'animo e recupera la situazione lasciando le due armi usate per l'assassinio presso i corpi addormentati delle guardie, imbrattando i loro volti, le mani e le vesti col sangue del re.
 
Al mattino, poco dopo l'arrivo di [[MacDuff]], nobile scozzese venuto a recare omaggio al sovrano, viene scoperto l'omicidio. In un simulato attacco di rabbia, Macbeth uccide le guardie prima che queste possano rivendicare la loro innocenza.
A dispetto del suo successo, Macbeth non è a suo agio circa la profezia per cui Banco sarebbe diventato il capostipite di una dinastia di re. Così lo invita a un [[banchetto]] reale e viene a sapere che Banco e il giovane figlio, [[Fleance]], sarebbero usciti per una cavalcata quella sera stessa. Macbeth ingaggia due sicari per uccidere Banco e Fleance (un terzo sicario compare misteriosamente nel parco prima dell'omicidio). Gli assassini uccidono Banco, ma Fleance riesce a fuggire. Al banchetto si presenta il [[fantasma]] di Banco che siede al posto di Macbeth, ma solo Macbeth può vederlo. Il resto dei convitati è spaventato dalla furia di Macbeth verso un seggio vuoto finché una disperata Lady Macbeth ordina a tutti di andare via.
 
MacDuff è subito dubbioso riguardo alla condotta di Macbeth, ma non rivela i propri sospetti pubblicamente. Temendo per la propria vita, il figlio di Duncan, [[Malcolm III|Malcolm]], scappa in [[regno d'Inghilterra|Inghilterra]]. Su questi presupposti Macbeth, per la sua parentela con Duncan, sale al trono di Scozia.
Macbeth, sconvolto, si reca dalle streghe. Esse, venendo interrogate chiamano a rispondere degli spiriti: una testa armata dice a Macbeth "temi Mac Duff", un bambino insanguinato gli dice "nessun nato di donna può nuocerti", un bambino incoronato gli dice "Macbeth non sarà sconfitto fino a che il bosco di Birnan non muova verso Dunsinane" ; infine appare un corteo di otto spiriti che sono i discendenti di Banco e alla vista di questi, Macbeth si dispera.
 
A dispetto del suo successo, Macbeth non è a suo agio circa la profezia per cui Banco sarebbe diventato il capostipite di una dinastia di re, temendo di essere a sua volta scalzato. Così lo invita a un [[banchetto]] reale e viene a sapere che Banco e il giovane figlio, [[Fleance]], usciranno per una cavalcata quella sera stessa. Macbeth ingaggia due sicari per uccidere Banco e Fleance (un terzo sicario compare misteriosamente nel parco prima dell'omicidio: secondo una parte della critica potrebbe essere immagine e personificazione stessa dello spirito dell'Assassinio). Banco viene dunque massacrato brutalmente, ma Fleance riesce a fuggire. Al banchetto, che dovrebbe celebrare il trionfo del re, Macbeth è convinto di vedere il [[fantasma]] di Banco che siede al suo posto, mentre gli astanti e la stessa Lady Macbeth non vedono nulla. Il resto dei convitati è spaventato dalla furia di Macbeth verso un seggio vuoto, finché una disperata Lady Macbeth ordina a tutti di andare via.
La paura che ora lo attanaglia lo spinge a mandar sicari al castello di Macduff per ucciderlo, ma una volta lì i mercenari scoprono che non c'è (era andato in cerca di consiglio in Inghilterra), e allora decidono di uccidergli moglie e figli.
 
=== Atto terzo ===
Lady Macbeth incomincia ad essere tormentata dal peso degli [[omicidio|omicidi]] ordinati. In una famosa scena, Lady Macbeth cammina nel [[sonno]] e prova a lavare via l'immaginaria macchia di [[sangue]] dalle sue mani.
Macbeth, che cammina ormai a cavallo fra mondo del reale e mondo soprannaturale, si reca dalle streghe in cerca di certezze. Interrogate, chiamano a rispondere degli spiriti: una testa armata dice a Macbeth "stai attento a MacDuff", un bambino insanguinato gli dice "nessun nato di donna può nuocerti", un bambino incoronato gli dice "Macbeth non sarà sconfitto fino a che la foresta di Birnam non muova verso Dunsinane"; infine appare un corteo di otto spiriti a simboleggiare i discendenti di Banco, alla cui vista Macbeth si dispera.
 
Si avvia una stagione di sanguinaria persecuzione ai danni di tutti i lord di Scozia che il sovrano ritiene sospetti, e in particolare contro MacDuff. Un gruppo di sicari viene inviato al suo castello per ucciderlo, ma una volta lì i mercenari non lo trovano, essendo questi recatosi in Inghilterra per cercare aiuto militare contro Macbeth e avviare una rivolta. Gli assassini, a ogni modo, trucidano la moglie e i figli di MacDuff, in una scena piena di patetismo e crudeltà.
In Inghilterra [[MacDuff]] e [[Malcolm III|Malcolm]] pianificano l'invasione della [[Scozia]]. Macbeth, adesso identificato come un tiranno, vede che molti baroni disertano. Malcolm guida un esercito con MacDuff e Seyward, [[conte di Northumbria]], contro il castello di Dunsinane. Ai soldati, accampati nel [[bosco]] di Birnan, viene ordinato di tagliare i rami degli [[albero|alberi]] per mascherare il loro numero. Con ciò si realizza la terza profezia delle streghe: reggendo i rami degli alberi, innumerevoli soldati rassomigliano al bosco di Birnan che avanza verso Dunsinane. Nel frattempo Macbeth pronuncia il famoso soliloquio (''"Domani e domani e domani"'') alla notizia della morte di Lady Macbeth (la causa non è chiara; si presume che ella si sia suicidata).
 
===Atto quarto===
La battaglia culmina con l'uccisione del giovane [[Seyward]] e col confronto finale tra Macbeth e MacDuff. Macbeth pensa con arroganza che non ha alcun motivo di temere MacDuff perché non può essere ferito o ucciso da ''"nessuno nato da donna"''. MacDuff però dichiara di ''"essere stato strappato prima del tempo dal ventre di sua madre"'' e che quindi non era propriamente "nato" da donna. Macbeth capisce troppo tardi che le streghe lo avevano fuorviato. I due combattono e MacDuff [[Decapitazione|decapita]] Macbeth, realizzando così l'ultima delle profezie.
In Inghilterra [[MacDuff]] e [[Malcolm III|Malcolm]] pianificano l'invasione della [[Regno di Scozia|Scozia]]. Macbeth, adesso identificato come un tiranno, vede che molti baroni disertano dal suo fianco. Malcolm guida un esercito con MacDuff e Seyward, [[conte di Northumbria]], contro il castello di Dunsinane, fortezza associata al trono di Scozia dove Macbeth risiede. Ai soldati, accampati nel [[bosco]] di Birnam, viene ordinato di tagliare i rami degli [[albero|alberi]] per mascherare il loro numero. Con ciò si realizza la terza profezia delle streghe: tenendo alti i rami degli alberi, innumerevoli soldati rassomigliano al bosco di Birnam che avanza verso Dunsinane.
 
=== Atto quinto ===
Anche se [[Malcolm III|Malcolm]], e non Fleance, salí al trono, la profezia delle streghe riguardante Banco fu ritenuta veritiera dal pubblico di Shakespeare, che riteneva che re [[Giacomo I d'Inghilterra|Giacomo I]] fosse diretto discendente di Banco.
Lady Macbeth, intimamente gravata di un crescente fardello morale, non regge più il peso dei suoi delitti e comincia a essere tormentata da visioni e incubi che sconvolgono il suo sonno: una sua dama racconta e mostra a un medico episodi di sonnambulismo, che sfociano in crisi disperate in cui la regina tenta di ripulire le mani da macchie di sangue incancellabili, confondendo passato e presente e rivelando tutti gli omicidi commessi per conquistare e mantenere il trono. Alla notizia della morte della moglie e di fronte all'avanzata dell'esercito ribelle, Macbeth pronuncia il famoso soliloquio (''"Domani e domani e domani"''), sul senso vacuo della vita e di tutte le azioni che la costellano, vani atti insignificanti che puntano al raggiungimento di obiettivi che non hanno alcun reale valore.
 
Richiede poi che gli siano portate armi e armatura, pronto a vendere cara la pelle in quello che già sente essere il suo atto finale.
 
La battaglia infuria sotto le mura di Dunsinane, e il giovane Seyward, alleato di MacDuff, muore per mano del tiranno, che poi affronta MacDuff. Macbeth ritiene di non avere alcun motivo di temere il lord ribelle, perché non può essere ferito o ucciso da ''"nessuno nato da donna",'' secondo la profezia delle streghe. MacDuff però dichiara di ''"essere stato strappato prima del tempo dal ventre di sua madre"'', e che quindi non era propriamente "nato" da donna. Macbeth tuttavia, nella furia della battaglia, accetta tale destino e non dimostra neanche un momento di cedimento nella sua lucida follia. I due combattono e MacDuff [[Decapitazione|decapita]] Macbeth, realizzando così l'ultima delle profezie.
 
Anche se [[Malcolm III|Malcolm]], e non Fleance, salì al trono, la profezia delle streghe riguardante Banco fu ritenuta veritiera dal pubblico di Shakespeare, che riteneva che re [[Giacomo I d'Inghilterra|Giacomo I]] fosse diretto discendente di Banco.
 
== Una tragedia cruenta ==
{{C|Senza fonti, impianto da ricerca originale|teatro|febbraio 2022}}
[[File:Davudova and Sharifzade playing Macbeth.jpg|thumb|upright=1.1|[[Marziya Davudova]] e [[Abbas Mirza Sharifzade]] interpretano rispettivamente Lady Macbeth e Macbeth ([[1935]]-[[1936]])]]
 
Si tratta di una tragedia fosca, cruenta, i cui personaggi sono ambigui e immersi in un'atmosfera a tratti apocalittica. Infatti, mentre in Re Lear il mondo naturale resta totalmente indifferente nei confronti delle vicende umane, Shakespeare sceglie di introdurre in Macbeth l'elemento sovrannaturale funesto che contribuisce a far crollare il regno del protagonista e a provocarne quindi la tragica morte. Il tema fondamentale della tragedia è la natura malvagia dell'uomo, o comunque la pulsione distruttrice che alberga all'interno del suo cuore.
Si tratta di una tragedia fosca, cruenta, in cui domina il male e in cui i personaggi sono complessi ed ambigui. Lady Macbeth, personificazione del male, è animata da grande ambizione e sete di potere: è lei a convincere il marito, spesso indeciso, a commettere il [[regicidio]] (atto I).
Lady Macbeth, personificazione del male, è animata da grande ambizione e sete di potere: è lei a convincere il marito, spesso indeciso, a commettere il [[regicidio]] (atto I), ma non riuscirà poi a sopportare la deriva di violenza dello stesso consorte, arrivando alla follia e, forse, al suicidio, mentre Macbeth andrà incontro a una lenta disumanizzazione di se stesso, accompagnata dalla perdita di contatto con la realtà, incluse le sue azioni più efferate.
[[File:Zoffany-Garrick and Pritchard in Macbeth.jpg|thumb|left|upright=1.1|''[[David Garrick|Garrick]] e Pritchard come Macbeth e Lady Macbeth'', di [[Johann Zoffany]] ([[1768]])]]
 
Macbeth presenta una certa ambiguità: la sua sete di potere lo induce al delitto, ma ne prova anche rimorso, essendo incapace di pentimento.
Macbeth presenta una certa ambiguità: la sua sete di potere lo induce al delitto, ma ne prova anche rimorso pur essendo incapace di pentimento. Il ''soprannaturale'' è presente con apparizioni di spettri, fantasmi, che rappresentano le colpe e le angosce dell'animo umano. Nella follia sanguinaria Macbeth ha un solo conforto attraverso il contatto con il soprannaturale e, all'inizio del IV atto, egli si reca nuovamente dalle streghe per conoscere il proprio destino. Il responso è solo in apparenza rassicurante, in realtà è molto enigmatico, eppure Macbeth vi si appiglia con convinzione ed affronta i nemici (V atto) fino al momento in cui scopre il vero significato di quelle oscure profezie. Il tema del potere è sviluppato anche da altri personaggi, come il giovane figlio di Duncan, Malcolm, che finge di essere indegno del titolo di re e allora il nobile scozzese Macduff gli spiega quale sia la vera essenza del potere e quale differenza intercorra tra il regno, anche quello di una persona ambiziosa e corrotta, e la tirannide. Interessante poi è la riflessione esistenziale (atto V, scena V) con una famosa definizione della vita umana, dominata da precarietà ed incertezza, temi dominanti nel [[Barocco]], età in cui [[Shakespeare]] visse: ''"La vita non è che un'ombra che cammina; un povero commediante che si pavoneggia e si agita sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, che non significa nulla"''.
 
Il ''soprannaturale'' è presente con apparizioni di spettri, fantasmi che rappresentano le colpe e le angosce dell'animo umano, nonché dalla presenza, forse reale o forse solo immaginata, delle tre streghe, quali emissarie di un Fato incombente e ineffabile, giustificazione e al tempo stesso ineluttabile sovrano delle sorti degli uomini.
== The Scottish Play ==
Nell'ambiente teatrale anglo-sassone, il ''Macbeth'' è considerato di malaugurio: la curiosa superstizione, che porta a non citarlo esplicitamente ma a usare perifrasi come « la tragedia di Scozia », è ricordata fra gli altri da [[Ronald Harwood]] nel suo dramma ''Il servo di scena''<ref>atto I, dialogo fra Norman e Sir</ref>, quindi nell'[[Il servo di scena|omonimo film]] che ne fu tratto.
 
Nella follia sanguinaria, Macbeth ha un solo conforto attraverso il contatto con il soprannaturale e, all'inizio del IV atto, si reca nuovamente dalle streghe per conoscere il proprio destino. Il responso è solo in apparenza rassicurante, in realtà molto enigmatico, eppure Macbeth vi si appiglia con convinzione ed affronta i nemici (V atto) fino al momento in cui scopre il vero significato di quelle oscure profezie.
== Bibliografia ==
;Analisi e commenti
* [[Fabio Vittorini]], ''La soglia dell'invisibile. Percorsi del Macbeth: Shakespeare, Verdi, Welles'', Roma, Carocci, 2005
* Mariangela Tempera (a cura di), ''Macbeth dal testo alla scena'', Bologna, CLUEB, 1982
 
Il tema del potere è sviluppato anche da altri personaggi, come il giovane figlio di Duncan, Malcolm, che si sente in qualche modo indegno del titolo regale: il nobile scozzese MacDuff, quindi, spiega quale sia la vera essenza del potere e quale differenza intercorra tra il regno, anche quello di una persona ambiziosa e corrotta, e la tirannide.
== Filmografia ==
[[File:Thomas Keene in Macbeth 1884 Wikipedia crop.png|thumb|upright=1.5|''Macbeth'']]
* ''[[Macbeth (film 1948)|Macbeth]]'', regia di [[Orson Welles]] ([[1948]])
* ''[[Il trono di sangue|Trono di sangue]]'', regia di [[Akira Kurosawa]] ([[1957]])
* ''[[Macbeth (film 1961)|Macbeth]]'', regia di [[Paul Almond]] (1961)
* ''[[Macbeth (film 1971)|Macbeth]]'', regia di [[Roman Polanski]] ([[1971]])
* ''[[Macbeth 1975|Macbeth]]'', regia di [[Franco Enriquez]] ([[1975]])
* ''[[A Performance of Macbeth]]'', regia di [[Philip Casson]] (1979)
* ''[[Macbeth (film 1982)|Macbeth]]'', regia di [[Béla Tarr]] ([[1982]])
* ''[[Uomini d'onore (film 1990)|Uomini d'onore]]'', regia di [[William Reilly]] (1990)
* ''[[Macbeth (film 2003)|Macbeth]]'', regia di [[Bryan Enk]] ([[2003]])
* ''[[Macbeth - La tragedia dell'ambizione]]'', regia di [[Geoffrey Wright]] ([[2006]])
* ''[[Macbeth (film 2015)|Macbeth]]'', regia di [[Justin Kurzel]] ([[2015]])
* ''[[Macbeth Neo Film Opera]]'', regia di [[Daniele Campea]] ([[2017]])
 
Interessante poi è la riflessione esistenziale (atto V, scena V) con una famosa definizione della vita umana, dominata da precarietà ed incertezza, temi dominanti nel [[Barocco]], età in cui [[Shakespeare]] visse: ''"La vita non è che un'ombra che cammina; un povero commediante che si pavoneggia e si agita sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e furore, che non significa nulla"''.
== Note ==
<references/>
 
== VersioniThe italianeScottish Play ==
Nell'ambiente teatrale anglo-sassone, il ''Macbeth'' è considerato di malaugurio: la curiosa superstizione, che porta a non citarlo esplicitamente ma a usare perifrasi come «la tragedia scozzese», è ricordata fra gli altri da [[Ronald Harwood]] nel proprio dramma ''[[Servo di scena (dramma)|Servo di scena]],''<ref>atto I, dialogo fra Norman e Sir</ref> quindi nel [[Il servo di scena (film 1983)|quasi omonimo film]] che ne fu tratto.
{{div col}}
La penitenza per chi lo nomina - nonché "antidoto" per gli altri - compare anche in un [[Episodi de L'ispettore Barnaby (prima stagione)#Morte di un uomo vanitoso|episodio]]<ref>''Morte di un uomo vanitoso'', prima stagione, 3º episodio</ref> della serie ''[[L'ispettore Barnaby]]'': uscire, fare tre giri su sé stesso, bussare, rientrare e dire una parolaccia.
 
== Traduzioni italiane ==
* [[Giustina Renier Michiel]], Venezia, Costantini, 1798
* Giuseppe Nicolini, 1830
* [[Giunio Bazzoni]] e [[Giacomo Sormani]], in: ''Opere'', vol. II, Milano, Vincenzo Ferrario, 1830; Introduzione e note di Giuseppe Beretta, Collana I Grandi Maestri, Edizioni Paoline, 1960
* [[Carlo Rusconi]], 1831
* [[Francesco Maria Piave]], tradotto per l'opera teatrale di [[Giuseppe Verdi]], 1847
* [[Giulio Carcano]], Firenze, Le Monnier, 1858
* [[Diego Angeli]], Milano, Fratelli Treves Editori, 1912, 1924; Milano, Garzanti, 1942
* [[Vincenzo Errante]], Firenze, Sansoni, 1946
* Alessandro De Stefani, Torino, Fratelli Bocca Editori, 1922
* [[Giuseppe Saverio Gargano]], Firenze, Le Monnier, 1929
* [[Vincenzo Errante (germanista)|Vincenzo Errante]], Firenze, Sansoni, 1946; Milano, Dall'Oglio, 1963, 1977; in ''Tutte le Opere'', a cura di Mario Praz, Sansoni, 1964
* [[Mario Praz]], Firenze, Sansoni, 1947
* [[GinoCino Chiarini]], Firenze, Sansoni, 1948
* [[GabrieleUgo BaldiniDèttore]], Milano,Collana [[Biblioteca Universale Rizzoli|BUR]] n.351, Milano, Rizzoli, novembre 1951; Introduzione di Tommaso Pisanti, Roma, Newton Compton, 1994
* Alfredo Obertello, Milano, Mondadori, 1960
* [[Salvatore Quasimodo]], Torino, Einaudi, 1952
* [[Salvatore Quasimodo]], Torino, Einaudi, 1952; Milano, Mondadori, 1963
* [[Gabriele Baldini]], in: ''Opere complete di William Shakespeare'' vol. III, Milano, Collezione [[Classici Rizzoli]], Milano, Rizzoli, ottobre 1963; Collana BUR, Milano, Rizzoli, ottobre 1980
* [[Cesare Foligno]], Milano, Mursia, 1963
* [[Cesare Vico Lodovici]], Introduzione di [[Giorgio Melchiori]], Torino, Einaudi, 1964
* [[Elio Chinol]], Milano, Mursia, 1971
* [[Antonio Meo]], Milano, Garzanti, 1974
* [[Agostino Lombardo]], in: ''Le tragedie'', Teatro completo di William Shakespeare vol. IV, a cura di Giorgio Melchiori, Collana [[I Meridiani]], Milano, Mondadori, 1976; Collana UEF. I Classici n.142, Milano, Feltrinelli, giugno 1997
* [[Agostino Lombardo]], Milano, Mondadori, 1981
* [[VitorioVittorio Gassman]], Collana Oscar Classici, Milano, Mondadori, 1983; con uno scritto di [[Yves Bonnefoy]], Mondadori, 1988
* [[Nemi D'Agostino]], Collana I grandi libri, Milano, Garzanti, 1989
* Romana Rutelli, Venezia, Marsilio, 1996
* [[Alessandro Serpieri (1935)|Alessandro Serpieri]], Firenze, Giunti, 1997
* [[Alessandro Serpieri (1935)|Alessandro Serpieri]], Firenze, Giunti, 1996, 2004
* Goffredo Raponi, 1998
* Goffredo Raponi, in rete,<ref>https://linux.studenti.polito.it/static_resources/liberliber/biblioteca/s/shakespeare/index.htm</ref>, LiberLiber, marzo 1998
* [[Guido Bulla, Roma]], Newton Compton, 2008
* [[PaoloGuido BertinettiBulla]], TorinoRoma, EinaudiNewton Compton, 20162008
* Federica Pierini, Collana I grandi classici, Santarcangelo di Romagna, Rusconi, 2012
{{div col end}}
* [[Paolo Bertinetti]], [[Collezione di teatro]], Torino, Einaudi, 2016
* [[Masolino D'Amico]]. Testo inglese a cura di Stanley Wells, in: ''Tutte le opere. Le tragedie'', Collezione Classici della Letteratura Europea, Milano, Bompiani, 2015; Bussolengo-Firenze, Demetra, 2024.
* [[Roberto Piumini]], Novara, Interlinea, 2019
* Rocco Coronato, Collana BUR Classici, Milano, Rizzoli, 2022
* Francesco Vitellini, s.l., Liberamente, 2023; Santarcangelo di Romagna, Rusconi, 2023.
 
== Adattamenti ==
[[File:Thomas Keene in Macbeth 1884 Wikipedia crop.png|thumb|upright|Locandina del 1884]]
 
Nel 1847 uscì l'[[opera]] ''[[Macbeth (opera)|Macbeth]]'' di [[Giuseppe Verdi]] su libretto di [[Francesco Maria Piave]].
 
Gli adattamenti cinematografici del ''Macbeth'' sono numerosi. In alcuni casi è stato mantenuto il testo originale, in altri casi sono stati aggiunti elementi nuovi per arricchire la trama. Il fascino del Macbeth ha portato molti registi a trapiantare i personaggi e le vicende narrate in luoghi e tempi assai diversi dall'originale (contesto mafioso, [[Giappone]] feudale, epoca moderna).<ref>{{Cita web|url=https://www.npcmagazine.it/macbeth-adattamenti-cinema/|titolo=Macbeth, i migliori (e peggiori) adattamenti cinematografici|data=2022-01-22|accesso=2022-01-25}}</ref>
*''[[Macbeth (film 1948)|Macbeth]]'', regia di [[Orson Welles]] ([[1948]])
*''[[Il trono di sangue|Trono di sangue]]'', regia di [[Akira Kurosawa]] ([[1957]])
*''[[Macbeth (film 1961)|Macbeth]]'', regia di [[Paul Almond]] (1961)
*''[[Macbeth (film 1971)|Macbeth]]'', regia di [[Roman Polański]] ([[1971]])
*''[[Macbeth 1975|Macbeth]]'', regia di [[Franco Enriquez]] ([[1975]])
*''[[A Performance of Macbeth]]'', regia di [[Philip Casson]] (1979)
*''[[Macbeth (film 1982)|Macbeth]]'', regia di [[Béla Tarr]] ([[1982]])
*''[[Uomini d'onore (film 1990)|Uomini d'onore]]'', regia di [[William Reilly]] (1990)
*''[[Macbeth (film 2003)|Macbeth]]'', regia di [[Bryan Enk]] ([[2003]])
*''[[Macbeth - La tragedia dell'ambizione]]'', regia di [[Geoffrey Wright]] ([[2006]])
*''[[Macbeth (film 2015)|Macbeth]]'', regia di [[Justin Kurzel]] ([[2015]])
*''[[Macbeth Neo Film Opera]]'', regia di [[Daniele Campea]] ([[2017]])
*''[[Macbeth (film 2021)|Macbeth]]'' (''The Tragedy of Macbeth''), regia di [[Joel Coen]] (2021)
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Agostino Lombardo]], ''Lettura del Macbeth'', Vicenza, Neri Pozza, 1969; Milano, Feltrinelli, 2010.
* ''Macbeth dal testo alla scena'', a cura di Mariangela Tempera, Bologna, CLUEB, 1982.
* [[Fabio Vittorini]], ''La soglia dell'invisibile. Percorsi del Macbeth: Shakespeare, Verdi, Welles'', Roma, Carocci, 2005.
 
== Voci correlate ==
Riga 139 ⟶ 178:
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Macbethinterprogetto|q=William Shakespeare#Macbeth|q_preposizione=da|etichetta=''Macbeth''|testo=Macbeth}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.readme.it/libri/3/3055270.shtml|Il testo del Macbeth in italiano}}
* {{cita web | 1 = http://www.readme.it/libri/3/3055270.shtml | 2 = Il testo del Macbeth in italiano | accesso = 22 agosto 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060605150410/http://www.readme.it/libri/3/3055270.shtml | dataarchivio = 5 giugno 2006 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://library.educationworld.net/s17/index.html|Il testo del Macbeth in inglese}}
* {{cita web | 1 = http://library.educationworld.net/s17/index.html | 2 = Il testo del Macbeth in inglese | accesso = 16 ottobre 2005 | dataarchivio = 12 febbraio 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200212004546/http://library.educationworld.net/s17/index.html | urlmorto = sì }}
* [http://william-shakespeare.classic-literature.co.uk/the-tragedie-of-macbeth/ The Tragedie of Macbeth] - Versione HTML.
* [http://www.gutenberg.net/etext/2264 Macbeth] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20041009202722/http://www.gutenberg.net/etext/2264 |date=9 ottobre 2004 }} - testo dal [[Progetto Gutenberg]]
*[https://jgdb.com/literature/study-guides/book-macbeth/essay Macbeth Essay Examples] on JGDB
* [https://web.archive.org/web/20060312152142/http://shakespeare.about.com/library/blmacbethscenes.htm Macbeth] - Testo del Macbeth da About.com
* [http://www.liberliber.it/online/autori/autori-s/william-shakespeare/macbeth/ Macbeth] - Tradotto in italiano, sul progetto Liberliber
* [http://www.shakespeareweb.it/teatro/1605_macbeth/macbeth.htm Macbeth] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130504081745/http://www.shakespeareweb.it/teatro/1605_macbeth/macbeth.htm |date=4 maggio 2013 }}, ShakespeareWeb.it
* [http://www.edurete.org/pd/sele_per.asp?id=181 Oscar Serino, Basilio Sciacca: ''Macbeth: Follia, cupidigia e destino''], Edurete.org
 
{{Shakespeare}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Scozia|Shakespeare|letteratura|teatro}}
 
[[Categoria:Macbeth| ]]