Arte degenerata: differenze tra le versioni
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[[File:Ausstellung entartete kunst 1937.jpg|thumb|[[Joseph Goebbels|Goebbels]] visita la mostra ''Arte degenerata'' allestita a Monaco di Baviera nel
'''Arte degenerata''' (in tedesco ''entartete Kunst'') è un termine che nel contesto della [[Germania]] del [[Germania nazista|regime nazista]] indicava quelle forme d'[[arte]] che riflettevano valori o [[estetica|estetiche]] contrarie alle concezioni naziste, le quali si opponevano a molte forme di arte contemporanea, nell'intento di conservare i valori
== Origine del concetto ==
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Nel 1892 viene pubblicato ''Entartung'', opera del critico ebreo [[Max Nordau]], il cui intento risiedeva nel ricondurre la degenerazione dell'arte alla degenerazione dell'artista. Le sue tesi sono state riutilizzate dai nazisti e citate pressoché testualmente dallo stesso [[Adolf Hitler|Hitler]]. Nordau era un seguace di [[Cesare Lombroso]], [[antropologia|antropologo]] e [[criminologia|criminologo]] ebreo [[italia]]no, che formulò la teoria su cui si fonda la [[fisiognomica]]: i criminali mostrano dei tratti somatici peculiari, i quali sono atavici e rappresentano un gruppo umano che ereditariamente ha subito un processo involutivo (inverso alla normale [[evoluzione]]), quindi degenerato<ref>Le teorie di Lombroso al giorno d'oggi sono totalmente abbandonate e senza di esse la teoria di Nordau crolla. È abbastanza comprensibile comunque il motivo per cui la teoria della degenerazione ereditaria di Nordau affascinasse gli ideologi razziali nazisti.</ref>. Nordau immaginò di aver trovato segni di questo atavismo in molti poeti, pittori e letterati dei suoi giorni, principalmente tra gli appartenenti al [[simbolismo]] e all'[[impressionismo]]. Egli propose la sua teoria al pubblico nel libro del [[1892]] ''Degenerazione'' (''Entartung'').
[[File:Entartete Kunst poster, Berlin, 1938.jpg|thumb|Locandina dell'esposizione sull'"Arte degenerata" (''Entartete Kunst''), Berlino, 1938.]]
== Le mostre naziste ==
Nel [[1937]] le autorità naziste epurarono i [[museo|musei]] dall'arte considerata "degenerata". Tra le opere confiscate ne individuarono 650 che esposero in una speciale mostra itinerante di "arte degenerata". L'[[Espressionismo]] era la corrente artistica più presente tra le opere condannate. La mostra fu inaugurata a [[Monaco di Baviera]] il 19 luglio [[1937]], il giorno successivo all'inaugurazione della Grande mostra dell'arte tedesca e nelle immediate vicinanze. La mostra fu aperta da [[Joseph Goebbels]]: non era richiesto il pagamento di alcun biglietto di entrata, per far sì che fosse visitata dal maggior numero di persone possibile.<ref>Orme del Terzo Reich-Monaco, Editrice Thule Italia, 2009</ref> Si spostò in 11 città della Germania e dell'[[Austria]]. Diversi tra gli artisti i cui lavori furono condannati e che erano in vita a quei tempi, furono esiliati,<ref>Schulz-Hoffmann and Weiss 1984, p. 461</ref> mentre quanti erano di religione israelita e non riuscirono a fuggire in tempo dalla Germania, morirono nell'[[Olocausto]].<ref>Petropoulos 2000, p. 217.</ref>▼
{{vedi anche|Mostra d'arte degenerata}}
▲Nel [[1937]] le autorità naziste epurarono i [[museo|musei]] dall'arte considerata "degenerata". Tra le opere confiscate ne individuarono 650 che esposero in una speciale [[Mostra d'arte degenerata|mostra itinerante di "arte degenerata"]]. L'[[Espressionismo]] era la corrente artistica più presente tra le opere condannate. La mostra fu inaugurata a [[Monaco di Baviera]] il 19 luglio [[1937]], il giorno successivo all'inaugurazione della Grande mostra dell'arte tedesca e nelle immediate vicinanze. La mostra fu aperta da [[Joseph Goebbels]]: non era richiesto il pagamento di alcun biglietto di entrata, per far sì che fosse visitata dal maggior numero di persone possibile.<ref>''Orme del Terzo Reich-Monaco'', Editrice Thule Italia, 2009</ref> Si spostò in 11 città della Germania e dell'[[Austria]]. Diversi tra gli artisti i cui lavori furono condannati e che erano in vita a quei tempi, furono esiliati,<ref>Schulz-Hoffmann
== La collezione Fohn ==
Molte delle opere messe sull'indice dalle autorità naziste furono salvate grazie all'impegno generoso e coraggioso della coppia Emanuel e Sophie Fohn, i quali riuscirono ad acquisire più di 250 opere "degenerate" in cambio di [[arte romantica]] da loro posseduta. Il materiale fu dal 1943 messo in sicurezza nella loro residenza in [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]], e nel 1964 donato per via testamentaria quale ''Fondazione Sophie e Emanuel Fohn'' alle Bayerische Staatsgemäldesammlungen di [[Monaco di Baviera]].
== Artisti presenti alla mostra di Monaco del 1937 ==
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*[[Jankel Adler]]
*[[Ernst Barlach]]
*[[Rudolf Bauer (artista)|Rudolf Bauer]]
*[[Philipp Bauknecht]]
*[[Otto Baum (
*[[Willi Baumeister]]
*[[Herbert Bayer]]
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*[[Cesar Klein]]
*[[Paul Kleinschmidt]]
*[[Gustav Klimt]]
*[[Oskar Kokoschka]]
*[[Otto Lange]]
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*[[Rudolf Schlichter]]
*[[Karl Schmidt-Rottluff]]
*[[Werner Scholz (
*[[Lothar Schreyer]]
*[[Otto Schubert]]
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*[[William Wauer]]
*[[Gert Heinrich Wollheim]]
*[[Vincent van Gogh]]<ref>Cynthia Saltzman, ''Ritratto del Dottor Gachet. Storia e avventure del capolavoro di Van Gogh'', Torino, Einaudi, 2009.</ref>
*[[Karl Zerbe]]<ref>{{Cita|Bookbinder|pp. 41-42}}.</ref>
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*[[Espressionismo]]
*[[Fauves|Fauvismo]]
*[[Impressionismo]]▼
*[[Nuova oggettività]]
*[[Surrealismo]]
*[[Bauhaus]]
▲*[[Impressionismo]]
*[[Postimpressionismo]]
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore1=Carla Schulz-Hoffmann|autore2=Judith C. Weiss|titolo=Max Beckmann: Retrospective|città=|editore=WW Norton & Company - Munich Prestel-Verlag|anno=1984|lingua=en|isbn=0-393-01937-3}}
* {{Cita libro|autore=Hildegard Brenner|titolo=La politica culturale del nazismo|titolooriginale=Die Kunstpolitik des Nationalsozialismus|annooriginale=1963|anno=1965|editore=Laterza|città=Bari}}
*
* {{Cita libro|titolo=Boston modern: figurative expressionism as alternative modernism|url=https://archive.org/details/bostonmodernfigu0000book|autore=Judith Arlene Bookbinder|editore=University Press of New England|città=Hanover|anno=2005|lingua=en|isbn=978-1-58465-488-9|lccn=2005003206|oclc=1022597973|cid=Bookbinder}}
* Maria Passaro, ''Artisti in fuga da Hitler. L'esilio americano delle avanguardie europee'', Bologna, Il Mulino, 2018 (ed. digit.: 2018, doi: 10.978.8815/341761)
* {{cita libro|curatore=Carl Kraus, [[Hannes Obermair]]|titolo=Mythen der Diktaturen. Kunst in Faschismus und Nationalsozialismus - Miti delle dittature. Arte nel fascismo e nazionalsocialismo|editore=Museo provinciale di [[Castel Tirolo]]|città=Tirolo|anno=2019|pp=228-251|cid=Kraus, Obermair|isbn=978-88-95523-16-3|lingua=de, it}}
== Voci correlate ==
* [[Arte nella Germania nazista]]
* [[Mostra d'arte degenerata]]
* [[Musica degenerata]]
* [[Propaganda nella Germania nazista]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|url=http://www.
*{{cita web|url=http://www.geschkult.fu-berlin.de/en/e/db_entart_kunst/datenbank/index.html|titolo=Database "Entartete Kunst", indice completo, con immagini, dell'"arte degenerata" confiscata negli anni 1937-1938 dai musei d'arte tedeschi|lingua=en, de|sito= Freie Universitat di Berlino}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|arte|nazismo}}
[[Categoria:Movimenti artistici]]
[[Categoria:Nazismo]]
[[Categoria:Cultura nella Germania nazista]]
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