Demetrio Franco: differenze tra le versioni

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{{controlcopy|si vedano i riferimenti, ora rimossi, a Wikipedia e a presunte falsità presenti nell'enciclopedia, che fanno pensare a un testo di provenienza esterna copiato manualmente. Non reperibile online e non copincollato (errori di digitazione).|biografie|aprile 2018}}
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|Cognome = Franco
|Sesso = M
|PreData = in [[lingua albanese|albanese]]: ''Dhimitër Frangu''<ref name="frangu"/> o anche ''Dimiter Frengu''<ref>{{cita libro | titolo = Scanderbeide: The Heroic Deeds of George Scanderbeg, King of Epirus | nome = Margherita | cognome = Sarrocchi | editore = University of Chicago Press | anno = 2007| lingua = en | p = 24 | url = https://books.google.it/books?id=1D_HMofZIfoC&pg=PA24&q=%22Dimiter%20Frengu%22&f=false#v=snippet&q=%22Dimiter%20Frengu%22&f=false | accesso = 8 luglio 2020}}</ref>
|LuogoNascita = DrivatsroDrivasto
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1443
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|AnnoMorte = 1525
|Epoca = 1400
|Attività = militarepresbitero
|Attività2 = presbiterostorico
|Nazionalità = albanese
|PostNazionalità =
|Immagine =
}}
 
== Biografia ==
Nato a Drivasto,<ref>{{cita libro | titolo = Venezia, l'altro e l'altrove: aspetti della percezione reciproca | nome = Susanne | cognome = Winter | editore = Edizioni di storia e letteratura | anno = 2006| p = 31 | url = https://books.google.it/books?id=6WRoAAAAMAAJ&q=%22Demetrio+Franco%22&dq=%22Demetrio+Franco%22&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjR85qeo77qAhWBnVwKHZdVDSo4ChDoATADegQIARAC | accesso = 8 luglio 2020}}</ref> cugino dell'arcivescovo Paolo Angelo (o Angeli)<ref name="Commentario"/><ref>{{cita web|url=http://edit16.iccu.sbn.it/scripts/iccu_ext.dll?fn=11&res=5558|titolo=Franco, Demetrio|editore=Istituto Centrale per il Catalogo Unico|accesso=9 luglio 2020}}</ref>, visse alla corte di [[Scanderbeg]], principe d'Albania, come suo segretario, tesoriere, soldato e, in funzione religiosa, come [[Prete|prete cattolico]]. Accompagnò Scanderbeg nel suo viaggio a Roma nel 1466.
Demetrio Franco, nato a Drivatsro in Albania, di stirpe nobile, visse nel secolo XV, alla corte di Scanderbeg, principe d'Albania, suo segretario, tesoriere, soldato e in funzione religiosa,come prete cattolico. Dopo la morte di Scanderbeg, 1468, passa a Tivar e poi a Venezia. Quivi scrive in latino e pubblica la biografia di Scanderbeg, il 2 aprle 1480, presso il tipografo Tedesco Erhard Ratdolf. Studioso, latinista,accompagna Scanderbeg nel suo viaggio a Roma, 1466. Non si sa altro di lui che solo come autore del primo libro scritto su Scanderbeg, di cui si persero le tracce pr ben 59 anni, quando viene trovato, tradotto e pubblicat a Venezia nel 1539, da Paolo Jovio, vescovo di Nocera: ''Commentario delle cose de Turchi et del Sig. Giorgio Scanderbeg, principoe di Epyro.'' Seguito dall' edizione : ''Gli illustri et gloriosi gesti et vittoriose imprese fatte contra Turchi dal S. Don Giorgio Catriotto detto Scanderbeg, principe d'Epiro'' Venezia, 1545, 1584, radotta e corretta da Giovan Maria Bonardo. L'opera del Franco conta 18 edizioni solo a Venezia, 1539-1679. Tradotta e pubblicata in lingua albanese nel 2005, 600mo Anniversario della nascita di Scanderbeg, a Tirana, e nel 2012 a New York.<ref>Lek Pervizi : Dhimiter Frangu, "Veprat e lavdishme te Scanderbeut, Arberia, Tirana, 2005.</ref> - <ref>Paolo Joviao, Skenderbeu e Sulltanet e Turqise, Lulu, New York, 2012.</ref> Non si sa altro della vita di Demtrio Franco. Solo delle citazioni, come quella di Giovan Maria Bonardo nell' edizione del 1584 : ''... libro scritto in latino di sua mano dal Padre Demetrio Franco, presente in persona e ben informato di tutte le battaglie e le imprese di quel Principe.''. Altra testimonianza di lui viene da Paolo Jovio, Vescovo di Nocera, che descrive il viaggio di Scanderbeg a Roma nel 1466: ''... non riscosse' da questo viaggio, che 3000 ducati, consegnati al tesoriere Demetrio Franco, del Consiglio di Drivasto, cugino dell'Arcivescovo Paolo Angelo, consigliere di Scanderbeg...''.
 
[[File:Chiesa San Giovanni Battista Briana 1.jpg|miniatura|upright|alt=Chiesa San Giovanni Battista di Briana|Chiesa San Giovanni Battista di Briana]]
Dopo la morte di Scanderbeg nel 1468, si spostò prima ad [[Antivari Vecchia|Antivari]] e poi lasciò l'Albania come [[profugo]]<ref>{{cita libro | titolo = Ateneo veneto: rivista mensile | editore = Ateneo Veneto | anno = 2007| p = 18 | url = https://books.google.it/books?id=zAIUAQAAMAAJ&q=%22Demetrio+Franco%22&dq=%22Demetrio+Franco%22&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi01vLNoL7qAhUKilwKHbApDyk4ChDoATAGegQIBBAC | accesso = 2020-07-08}}</ref> nel 1478, stabilendosi nella [[Repubblica di Venezia]], dove venne assegnato come [[parroco]] alla [[Chiesa di San Giovanni Battista (Briana)|Chiesa di San Giovanni Battista]] di [[Briana]] dal 1481 al 1513 quando si ritira per lasciare il posto a suo parente Paolo, figlio di Pietro Angeli (fratello del arcivescovo Paolo Angeli).<ref>{{Cita|Lucia Nadin, 2008 |pp. 51, 94, 95}}.</ref>
 
Qui, in qualità di studioso e latinista, scrisse in latino e pubblicò la biografia di Scanderbeg il 2 aprile 1480, presso il tipografo tedesco Erhard Ratdolf.
 
Poco altro si conosce di lui, oltre che fu l'autore del primo libro scritto su Scanderbeg, di cui si persero le tracce per ben 59 anni. Il testo, quando venne ritrovato, fu tradotto e pubblicato a Venezia nel 1539 da [[Paolo Giovio]] con il titolo ''Commentario delle cose de Turchi et del Sig. Giorgio Scanderbeg, principe di Epyro'', in cui nel capitolo XXXVII viene menzionato che Demetrio Franco riscosse tremila ducati per conto di Scanderberg durante il suo viaggio a Roma.<ref name="Commentario">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=Wu87AAAAcAAJ&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|titolo=Commentario delle cose de Turchi et del Sig. Giorgio Scanderbeg, principe di Epyro|accesso=9 luglio 2020}}</ref>. Nel 1584, sempre a Venezia, ne venne pubblicata un'edizione riveduta e corretta a cura di [[Giovanni Maria Bonardo]] con il titolo ''Gli illustri et gloriosi gesti, et vittoriose imprese, fatte contra Turchi, dal sign. D. Giorgio Castriotto, detto Scanderbeg, prencipe d'Epirro'', in cui si afferma che il testo era stato stampato nel 1545 a partire dal manoscritto in latino di Demetrio Franco.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=FSFlQ3QIa5cC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=Demetrio%20Franco&f=false|titolo=Gli illustri et gloriosi gesti, et vittoriose imprese, fatte contra Turchi, dal sign. D. Giorgio Castriotto, detto Scanderbeg, prencipe d'Epirro|accesso=9 luglio 2020}}</ref> L'opera di Franco conta 18 edizioni solo a Venezia tra il 1539 e il 1679 ed è stata tradotta e pubblicata in lingua albanese nel 2005 a Tirana<ref name="frangu">{{cita libro|autore=Lek Pervizi|titolo=Dhimitër Frangu - Veprat e lavdishme të Skënderbeut|città=Tirana|editore=Arbëria|anno=2005|lingua=sq}}</ref> (in occasione del 600º anniversario della nascita di Scanderbeg) e nel 2012 a New York.<ref>{{cita libro|autore=Lek Pervizi|titolo=''Skenderbeu dhe Sulltanet e Turqise nga Paolo Jovio''|città=New York|editore=Lulu|anno=2012|lingua=sq}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro |autore=Lucia Nadin |titolo=Migrazioni e integrazione - Il caso degli albanesi a Venezia (1479-1552) |editore=Bulzoni |città=Città di Castello |cid=Lucia Nadin, 2008 |anno=2008 |ISBN=978-8878703407}}
 
== Altri progetti ==
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