Cinema coreano: differenze tra le versioni

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[[File:Chunhyangjon-1923.jpg|miniatura|Un'immagine tratta dal primo lungometraggio coreano, ''Chunhyangjeon'' del 1923.]]La strutturazione industriale del '''cinema coreano''' iniziò negli [[Anni 1920|anni Venti]] del [[XX secolo]], durante il [[Corea sotto il dominio giapponese|periodo coloniale giapponese]], ma nulla è rimasto dei suoi primi venticinque anni: sono sopravvissute soltanto tre pellicole prodotte prima del 1946, mentre cinque risalenti al periodo tra la liberazione (1945) e la fine della [[Guerra di Corea]] (1953).<ref name=":8">{{Cita pubblicazione|autore=Peter Rist|data=agosto 1998|titolo=An Introduction to Korean Cinema|rivista=Fantasia|volume=2|numero=3|lingua=en|url=https://offscreen.com/view/korean_cinema}}</ref> Con la divisione della penisola nel 1948, anche la produzione cinematografica prese due strade differenti: [[Cinema nordcoreano|nordcoreana]] e [[Cinema sudcoreano|sudcoreana]].
La strutturazione industriale del '''cinema coreano''' iniziò negli [[Anni 1920|anni venti]]. Dopo la [[seconda guerra mondiale]] e la [[Guerra di Corea]], la produzione cinematografica coreana prese due strade completamente differenti.
 
=== AutoriStoria ===
Il cinema nord-coreano si sviluppò nel [[1946]] e conobbe il suo massimo splendore nel 1960. Molte dozzine di lungometraggi sono prodotte ogni anno in [[Corea del Nord]].
=== 1897-1918: gli inizi ===
La data di introduzione dei primi film in Corea è incerta, ma viene tradizionalmente collocata tra il 1897 e il 1900.<ref name=":5">{{Cita|Maliangkay|p. 7}}.</ref> In un articolo apparso nel ''[[The Chosun Ilbo|Chosun Ilbo]]'' del 1º gennaio 1929, il regista Shim Hun ha sostenuto la tesi del 1897, appoggiata anche da Ichikawa Sai, secondo cui le proiezioni avvenivano in un capanno a Ponjŏng, e da Kim Chŏnghyŏk, per il quale in quell'anno un americano di nome Esterhaus mostrò un film francese a [[Namdaemun]] a [[Seul]].<ref name=":5" /> La notizia venne ripresa da un articolo pubblicato sul numero del 19 ottobre 1897 del ''[[The Times|Times]]'', che scrisse che "i film sono stati finalmente introdotti nel [[Joseon]], un Paese situato nell'Estremo Oriente. All'inizio di ottobre 1897, alcuni film sono stati proiettati al pubblico a Jingogae, Bukchon, in una baracca squallida presa in prestito dal proprietario cinese per tre giorni. Tra le opere proiettate erano inclusi cortometraggi e film di attualità prodotti dalla francese [[Pathé|Pathe Pictures]]".<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Kim So-young|data=2 ottobre 2008|titolo=Korean Film History and 'Chihwaseon|editore=Korean Film Council|lingua=en|url=http://www.koreanfilm.or.kr/attach/1KoreanFilmHistoryandChihwaseon.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081002224154/http://www.koreanfilm.or.kr/attach/1KoreanFilmHistoryandChihwaseon.pdf|urlmorto=sì}}</ref> La maggior parte degli storici crede però che sia successo nel 1898;<ref name=":5" /> il ricercatore Brian Yecies ha dichiarato di non essere riuscito a trovare il numero del ''Times'' né altri articoli simili, e considera perciò la storia un mito.<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.koreatimes.co.kr/www/common/printpreview.asp?categoryCode=117&newsIdx=77875|titolo=[Century of Turburance] (49) Motion picture first came to Korea at turn of 20th century|autore=Robert Neff|data=12 dicembre 2010|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170302032050/http://www.koreatimes.co.kr/www/common/printpreview.asp?categoryCode=117&newsIdx=77875|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il viaggiatore e conferenziere statunitense [[Burton Holmes]] fu il primo ad effettuare delle riprese in Corea per il proprio diario di viaggio, e mostrò i suoi film alla [[Casato di Yi|famiglia reale coreana]] nel 1899.<ref name=":2">{{Cita libro|curatore=David James|curatore2=Kyung Hyun Kim|titolo=Im Kwon-Taek: The Making of a Korean National Cinema|collana=Contemporary film and television series|data=2002|editore=Wayne State University Press|lingua=en|p=267|ISBN=978-0-8143-2868-2}}</ref><ref>{{Cita|Maliangkay|p. 16}}.</ref>
Il cinema sud-coreano, invece, attraversò un'''età dell'oro'' tra la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e gli [[anni 1960|anni sessanta]], anche se la scarsa qualità di numerosi film e il controllo governativo rendono controversa questa definizione. Dalla fine degli [[anni 1990|anni novanta]] il cinema della [[Corea del Sud]] ha attraversato una fase di risveglio: nel [[2005]] il numero di film coreani distribuiti nelle sale era superiore a quello dei film stranieri, mentre numerose opere sono state distribuite in occidente e hanno ottenuto risultati lusinghieri nei [[festival cinematografici]] internazionali.
 
Con l'inizio del [[XX secolo]] le proiezioni divennero un fenomeno abbastanza comune e popolare, capace di attirare oltre mille spettatori al giorno, e un annuncio apparso sul quotidiano ''Hwangseong sinmun'' del 23 giugno 1903 testimonia che avvenivano giornalmente dalle 20 alle 22, dal lunedì al sabato, su sponsorizzazione della Dongdaemun Electric Company, al prezzo di 10 o 20 ''jeon'' (monete) a biglietto.<ref>{{Cita|Maliangkay|p. 9}}.</ref> Nel 1903 venne anche aperto il primo studio cinematografico coreano, il Dongdaemun Motion Picture Studio.<ref name=":2" /> Si dibatte invece su quale sia stato il primo cinema: il [[Dansungsa]] fondato nel novembre 1907 a Seul è tradizionalmente ritenuto il detentore del primato, ma un articolo pubblicato nel 2021 da ''[[The Hankyoreh]]'' sostiene che debba spettare all'Ae Kwan Theater di [[Incheon]], aperto nel 1895 con il nome di Hyeomnyulsa.<ref>{{Cita web|url=https://www.hani.co.kr/arti/culture/movie/1017695.html|titolo=“한국 최초의 영화관 ‘애관극장’ 사라지면 안되잖아요”|autore=Oh Seung-hoon|autore2=Kim Kyung-ae|data=2021-11-02|lingua=ko|accesso=2024-08-26}}</ref> Anche altre fonti sostengono la tesi del Hyeomnyulsa.<ref>{{Cita|Maliangkay|p. 11}}.</ref>
== Cinema Nord-Coreano ==
{{Vedi anche|Cinema nordcoreano}}
Questo cinema raffigura personaggi eroici, votati all'ideale collettivo, nel quadro dell'edificazione del [[socialismo]]. Secondo [[Kim Jong-il]], amante della settima arte e direttamente coinvolto nell'insieme della produzione nazionale, « Il film deve possedere una grande forza sensibilizzatrice, come un articolo di fondo del giornale ufficiale del Partito ed essere in grado di anticipare la realtà. Spetta ad esso anche un ruolo nella mobilizzazione delle masse in ogni tappa della lotta rivoluzionaria» <ref>''De l'art cinématographique'', Éditions en langues étrangères, Pyongyang, Corée du Nord, 1989, p. 118</ref>.
 
Stando ad un articolo di giornale del 1908, di pari passo con l'apparizione dei film in Corea si affermò la figura del ''[[Benshi|byeonsa]]'', un commentatore che, come già avveniva in Giappone (dov'era noto come ''benshi''), divenne parte integrante delle rappresentazioni di [[Cinema muto|film muti]], specialmente importati, qualificandosi come alternativa economica e divertente alla traduzione delle didascalie. Quando le autorità giapponesi non erano presenti, a volte il ''byeonsa'' aggiungeva ai suoi commenti sulla trama [[satira]] e critiche all'[[Corea sotto il dominio giapponese|occupazione giapponese della Corea]] (1910-1945), fornendo al film un sottotesto politico invisibile ai censori governativi.<ref name=":4" /> Alcuni dei ''byeonsa'' più popolari erano pagati meglio degli attori.<ref>{{Cita web|url=http://www.imageandnarrative.be/worldmusica/roaldhmaliangkay.htm|titolo=Classifying Performances: The Art of Korean Film Narrators by Roald H. Maliangkay|autore=Roald H. Maliangkay|data=marzo 2005|lingua=en|accesso=2024-08-26|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080128002556/http://www.imageandnarrative.be/worldmusica/roaldhmaliangkay.htm}}</ref>
Secondo Muhammad Al Missuri <ref>''La brillante continuation de l'œuvre [[Kim Il-sung|kimilsunite]]'', Éditions en langues étrangères, Pyongyang, 1992</ref>, il cinema nordcoreano si distingue da molti altri cinema nazionali, che hanno uno scopo esclusivamente commerciale: « Il cinema qui ''[in Corea del Nord]'' tratta di volta in volta problemi importanti posti dalla rivoluzione e dall'edificazione e vi dà una risposta, precedendo anche la realtà. Serve dunque con efficacia a mobilitare le masse popolari ».
 
=== 1919-1935: il cinema muto ===
Il film ''Per sempre nel nostro ricordo'' (''Forever in our memory'') ha per contesto la crisi alimentare degli anni '90, ampliando in modo inaspettato le tematiche tradizionali della guerra di liberazione e della [[guerra di Corea]], nonostante un importante sviluppo del cinema per bambini.
[[File:Advertisement in a 1919 newspaper for the kino-drama Uirijeok guto.jpg|sinistra|miniatura|La pubblicità del kino-drama ''Urijeok guto'' in un quotidiano del 1919.]]
''[[Uirijeok guto]]'' ({{Lett|Vendetta giusta}}) di Kim Do-san, che debuttò al Dangsungsa il 27 ottobre 1919, è ampiamente considerato il primo film coreano, sebbene questa etichetta sia contestata.<ref>{{Cita web|url=https://www.koreatimes.co.kr/www/art/2023/10/689_277051.html|titolo=Centennial of Korean cinema - From humble beginnings to mega hits|autore=Lee Gyu-lee|data=2019-10-13|lingua=en|accesso=2024-08-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://koreajoongangdaily.joins.com/2020/02/20/features/Century-of-Korean-film-100-years-after-first-local-movie-industry-makes-history-on-global-stage/3074093.html|titolo=Century of Korean film: 100 years after first local movie, industry makes history on global stage|autore=Lee Jae-lim|data=2020-02-20|lingua=en|accesso=2024-08-26}}</ref> Si trattava di un "kino-drama", una rappresentazione teatrale con riprese di paesaggi proiettate sullo sfondo, e fu questo genere di produzioni, insieme ai documentari, ad occupare il mercato cinematografico coreano negli anni successivi. Come nel caso della prima proiezione di un film in Corea, anche quale sia stato il primo lungometraggio prodotto nel Paese è poco chiaro: taluni sostengono che si sia trattato di una produzione del 1922 intitolata ''Chunhyangjeon'', basata sull'[[Chunhyangjeon|omonimo racconto popolare]],<ref name=":4">{{Cita libro|autore=James Wade|titolo=The Cinema in Korea: A Robust Invalid|collana=Korean Dance, Theater & Cinema|data=1983|editore=Si-sa-yong-o-sa Publishers; Pace International Research|città=Seul|lingua=en|pp=176-177|ISBN=978-0-89209-017-4}}</ref> altri invece indicano ''Weolha-ui mangseo'' ({{Coreano|월하의 망서}}, {{Lett|Amore promesso sotto la luna}}) di Yun Baek-nam, risalente all'aprile 1923.<ref name=":7">{{Cita web|url=http://www.koreanfilm.org/history.html|titolo=A Short History of Korean Film|autore=Darcy Paquet|lingua=en|accesso=2024-08-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.latrobe.edu.au/screeningthepast/reruns/rr0499/PUfrr6.htm|titolo=The Establishment of a National Cinema Under Colonialism: The History of Early Korean Cinema|autore=Lee Young-il|data=|lingua=en|accesso=2024-08-26|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120624051843/http://www.latrobe.edu.au/screeningthepast/reruns/rr0499/PUfrr6.htm}}</ref> Per altri ancora fu ''Janghwa Hongryeon jeon'' ({{Coreano|장화홍련전|note={{lett|Storia di Janghwa e Hongryeon}}}}) di Park Jung-hyun (1924), il "primo lungometraggio puramente coreano" in un'epoca in cui, a causa dell'occupazione, le produzioni come ''Chunhyangjeon'' erano nippo-coreane.<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.koreatimes.co.kr/www/common/printpreview.asp?categoryCode=142&newsIdx=23142|titolo=Books Map Out Korean Film History|autore=Lee Hyo-won|lingua=en|accesso=2024-08-26|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150103061541/https://www.koreatimes.co.kr/www/common/printpreview.asp?categoryCode=142&newsIdx=23142}}</ref>
 
Nel 1922 a Seul vennero proiettati 2.566 film per 961.532 spettatori, il che significa che ciascuno dei circa 260.000 abitanti della città andava al cinema, in media, quattro volte l'anno. Il numero stesso di cinema crebbe velocemente: nel 1926 erano 50 in tutta la Corea, di cui 10 nel [[Gyeonggi]].<ref>{{Cita|Maliangkay|p. 10}}.</ref> Nel febbraio 1925 vennero introdotte dagli Stati Uniti le prime bobine con suono diegetico, ma si continuarono comunque a girare film muti: tuttavia, non potendo godere del sostegno finanziario necessario per raggiungere la qualità dei lungometraggi realizzati dagli studi occidentali o giapponesi, spesso le produzioni coreane realizzate a metà anni Venti si affidavano molto al sentimentalismo, copiando lo stile giapponese ''[[shinpa]]'' e risultando "imbarazzanti nella loro ipocrisia e mancanza di creatività".<ref name=":6" /> Nel 1926 [[Na Woon-gyu]] scrisse, diresse e recitò in ''[[Arirang (film 1926)|Arirang]]'', uno dei film più rappresentativi del cinema muto coreano.<ref name=":3" /> Il suo successo ispirò una fervida attività cinematografica nei tardi anni Venti, che divennero noti come "il periodo d'oro dei film muti": ne vennero prodotti oltre settanta, e all'aumento della quantità corrispose anche quello della qualità.<ref>{{Cita libro|autore=Lee Young-il|titolo=The history of Korean cinema|anno=1998|url=https://archive.org/details/historyofkoreanc0000yiyo|collana=Korean studies series|data=1998|editore=Jimoondang Pub. Co|lingua=en|p=[https://archive.org/details/historyofkoreanc0000yiyo/page/n56 53]|ISBN=978-89-88095-12-6}}</ref>
Il nono festival internazionale del cinema si è tenuto a [[Pyongyang]] nell'autunno del 2004 <ref>[http://www.korea-is-one.org/article.php3?id_article=782 articolo sul festival].</ref>
 
Nella prima metà degli [[Anni 1930|anni Trenta]], invece, la produzione cinematografica interna declinò fino a sole due o tre pellicole all'anno a causa della censura e dell'oppressione giapponese, e alcuni cineasti lasciarono la Corea per la più solida industria cinematografica di [[Shanghai]].<ref>{{Cita web|url=http://bbs88.com.ne.kr/right/movieright.htm|titolo=영화(MOVIE-Motionpicture)이야기|lingua=ko|accesso=2024-08-28|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140908230629/http://bbs88.com.ne.kr/right/movieright.htm|urlmorto=sì}}</ref> I film d'importazione rimpiazzarono quasi totalmente quelli locali, e la Legge del Governatore Generale n. 40/1933 stabilì che dovessero prima passare dal Giappone: alcuni godettero di molta popolarità, ma la fornitura era limitata e alcuni erano talmente consumati che le espressioni facciali degli attori erano sfocate.<ref name=":6">{{Cita|Maliangkay|p. 17}}.</ref>
Diverse retrospettive di film nordcoreani si sono tenute nell'Europa occidentale, soprattutto in Italia nel 2000 e in Germania nel 2005.
 
=== Filmografia1935-1945: il cinema sonoro ===
[[File:Kanggeonneo maeul 1935.jpg|miniatura|Poster promozionale del film ''[[Kang geonneo ma-eul]]'' di Na Woon-gyu (1935).]]
* ''[[Pulgasari]]'', [[Shin Sang-ok]]
Nel 1935 uscì il primo [[Cinema sonoro|film sonoro]] coreano, ''Chunhyangjeon'' di Lee Myung-woo, ma la difficoltà nel reperire finanziamenti impedì la produzione in massa di pellicole che non fossero mute: servirono due anni prima che i film sonori diventassero la norma grazie al successo commerciale di ''[[Nageune]]'' ({{Coreano|나그네|note={{lett|Girovago}}}}) di Lee Gyu-hwan.<ref name=":7" /> A partire dal 1937, con l'[[Seconda guerra sino-giapponese|invasione della Cina da parte del Giappone]], i cineasti coreani vennero costretti a girare pellicole propagandistiche a favore della guerra.<ref name=":7" /> Inoltre venne applicato il Regolamento sulla Proiezione di Film Nazionali, già in vigore dal settembre 1934, secondo il quale i film giapponesi e le produzioni congiunte coreano-giapponesi dovevano rappresentare più della metà delle pellicole proiettate mensilmente nei cinema.<ref>{{Cita|Chung e Kim|p. 159}}.</ref> Con l'arrivo del 1942 tutte le case cinematografiche della Corea coloniale vennero unite nella Korea Motion Picture Production Corporation,<ref>{{Cita|Chung e Kim|p. 161}}.</ref> e la lingua coreana nei film venne bandita dal governo nipponico.<ref name=":7" />
* ''[[Missione finale]]'', [[Ferdinando Baldi]] e ''Ted Kaplan'' (pseudonimo di Pak Jong-ju)
* ''[[The separation]]'' / Heyeeon jekkaji
* ''[[Hong Kil-dong]]''
* ''[[Order No. 027]]'' / Myeongryeong 07
* ''[[A Bellflower]]'' / Doraji KKoch
* ''[[My Happiness]]'' / Naeui Haengbok
* ''[[Myself in the distant future]]'' / Meon huareui naeui moseub
* ''[[Forever in our memory]]'' / Chueon sone yeongweonhari
 
=== 1945-1953: tra la liberazione e la divisione della Corea ===
== Cinema Sud-Coreano ==
[[File:Jayu manse poster 2.jpg|sinistra|miniatura|Locandina di ''Jayu manse''.]]
{{s sezione|cinema}}
La Corea visse tempi turbolenti tra il 1945 e il 1953, anni in cui venne liberata dal dominio giapponese e si [[Divisione della Corea|divise in due Stati]] con la [[Guerra di Corea]]. ''Ja-yumanse'' ({{Coreano|자유만세|note={{lett|Viva la libertà}}}}), girato nel 1946 dal regista Choe In-gyu, fu il primo film coreano dopo la dichiarazione d'indipendenza. Di questo periodo sopravvivono soltanto cinque pellicole.<ref name=":8" /> Il tema predominante dei film girati tra gli anni Quaranta e Cinquanta fu la libertà ritrovata.<ref>{{Cita web|url=https://busanhaps.com/brief-history-korean-cinema-part-one-south-korea-era/|titolo=A Brief History of Korean Cinema, Part One: South Korea by Era|autore=Clinton Stamatovich|data=25 ottobre 2014|lingua=en}}</ref>
 
Con la spartizione del territorio nel 1948, anche il cinema coreano si è separato in due filoni: [[Cinema nordcoreano|nordcoreano]] e [[Cinema sudcoreano|sudcoreano]].
=== Filmografia ===
* ''[[Mr. Vendetta]]'', regia di [[Park Chan-wook]] ([[2002]])
* ''[[Oldboy (film 2003)|Oldboy]]'', regia di [[Park Chan-wook]] ([[2003]])
* ''[[A Moment to Remember]]'', regia di [[Lee Jae-han]] ([[2004]])
* ''[[Lady Vendetta]]'', regia di Park Chan-wook ([[2005]])
* ''[[Bittersweet Life]]'', regia di [[Kim Ji-Woon]] ([[2005]])
* ''[[I'm a Cyborg, But That's OK]]'', regia di [[Park Chan-wook]] ([[2006]])
* ''[[Bakjwi]]'', regia di [[Park Chan-wook]] ([[2009]])
* ''[[Castaway on the Moon]]'', regia di [[Lee Hey-jun]] ([[2009]])
* ''[[Kim Bok-nam sar-insageon-ui jeonmal]]'', regia di Jang Chul-Soo ([[2010]])
* ''[[Poetry]]'', regia di [[Lee Chang-dong]] ([[2010]])
 
{{Clear}}
=== Autori ===
* [[Kim Ki-duk]]
* [[Park Chan-wook]]
* [[Tsai Ming-liang]]
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|nome=Chonghwa|cognome=Chung|nome2=Sue|cognome2=Kim|data=maggio 2013|titolo=Negotiating Colonial Korean Cinema in the Japanese Empire: From the Silent Era to the Talkies, 1923-1939|rivista=Cross-Currents: East Asian History and Culture Review|editore=University of Hawaii Press|volume=2|numero=1|pp=139-169|lingua=en|accesso=2024-08-29|doi=10.1353/ach.2013.0006|url=https://muse.jhu.edu/article/507917|cid=Chung e Kim}}
* Kim Jong-il, ''Le cinéma et la mise en scène'', Éditions en langues étrangères, Pyongyang, 1987
* {{Cita pubblicazione|autore=Roald Maliangkay|anno=2011|titolo=Dirt, Noise, and Naughtiness: Cinema and the Working Class During Korea’s Silent Film Era|rivista=Asian Ethnology|volume=70|numero=1|p=32|lingua=en|url=https://asianethnology.org/downloads/ae/pdf/a1711.pdf|cid=Maliangkay}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Cinema of Korea}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.koreanfilmasianfeast.org/|koreanfilmAsianFeast}}
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{cita web|1=http://www.cinemacoreano.it/|2=Cinema coreano|accesso= 9 settembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070823200109/http://www.cinemacoreano.it/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.asianfeastkoreanfilm.org/|AsianFeast - cinema asiaticoKoreanfilm.org|lingua=en}}
* {{Cita web|url=https://artsandculture.google.com/partner/korean-film-archive|titolo=Korean Film Archive|accesso=2024-08-30}}
* {{cita web|http://www.koreanfilm.org/|koreanfilm}}
* [http://www.movieplayer.it/film/archivio/?nazione=corea-del-sud Tutti i film prodotti in Corea del Sud]: la guida ai film, al cinema e alle serie tv (su [[Movieplayer.it]])
 
{{Cultura coreana}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Corea|cinema}}