Palazzo De Torres - Lancellotti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Altri progetti: {{portale|architettura}}
 
(40 versioni intermedie di 18 utenti non mostrate)
Riga 4:
|didascalia = Sulla destra la facciata di palazzo De Torres su piazza Navona
|paese = ITA
|divamm1 = {{IT-LAZ}}[[Lazio]]
|città = Roma
|cittàlink =
Riga 22:
|altezza tetto =
|altezza ultimo piano =
|piani = 4
|area calpestabile =
|ascensori =
Riga 31 ⟶ 30:
|costruttore =
|proprietario = Famiglia Massimo [[Lancellotti (famiglia)|Lancellotti]]
|committente =
|proprietario storico =
}}
 
'''Palazzo De Torres''' è un palazzo di Roma nel [[Rione Parione]], il cui prospetto principale occupa parte del lato meridionale di [[Piazza Navona]], gli altri lati sono su via della Cuccagna (così chiamata perché c'era l'albero della cuccagna, un palo viscoso con sulla cima dei doni), di rimpetto a [[Palazzo Braschi]], Via della Posta Vecchia (con due cassette postali, per Roma più grande e per l'estero più piccola) vicolo della Cuccagna e su piazza de' [[Massimo (famiglia)|Massimi]].
 
== DescrizioneStoria e cenni storici descrizione==
=== La famiglia De Torres ===
[[File:Coa fam ITA de torres.jpg|thumb|upright=0.7|Stemma della famiglia De Torres]]
I de' Torres furono una famiglia [[Converso|conversa]], che possedeva una preziosa collezione di antiche carte nautiche. Un de' Torres fu l'interprete di Cristoforo Colombo nel primo viaggio verso le Americhe. Mise la famiglia sotto la protezione di Hernandez de' Cordoba, un grande mercante di carni di Malaga, con la mania di costruire case. Nato in Portogallo con il nome di יוסף בן הלוי העברי, Yosef ben HaLevi HaIvri divenne cattolico e residente a Malaga; morì in America, accusato post mortem di vilipendio, fu assolto e la famiglia ricevette, nel 1508, il tesoro di cui aveva diritto. Parlava Hebro, Aramaico, Spagnolo, Portoghese, francese, Latino e pure l'Arabo. Inoltre possedeva delle antiche carte nautiche che indicavano la rotta per l'occidente.
 
Nella storia del palazzo occorre distinguere tra due generazioni della stessa famiglia.
Il costruttore del palazzo fu il primo '''Luigi''' (o '''Luis''') de[[De Torres]] (Malaga, 1495 † Roma, 13 agosto 1553); membro del Supremo Consiglio, venne in Italia da Malaga al seguito dell’Imperatore [[Carlo V]] d’Asburgo-Spagna. Il 19 dicembre 1548 fu eletto arcivescovo di Salerno, e lasciò il palazzo ai nipoti Fernando e Ludovico II<ref>" Nell'anno 1513 Lodovico (I) de Torres protonotario Apostolico partecipante et Arcivescovo di Salerno fondò casa in Roma facendo venire da Malaga Ferdinando, e Lodovico (II) suoi nipoti, figli di Giovanni de Torres suo fratello.... Il predetto Lodovico(I) fabbricò il palazzo in Roma a capo Piazza Navona, .... fu benefattore di luoghi Pii e particolarmente de Santa Caterina della Rosa detta dei Funari in Roma..... fu seppellito in [[Chiesa di Santa Caterina dei Funari|Santa Caterina della Rosa]], e poi il suo corpo lo trasferirono in Malaga, sua Patria, e sepolto nella Cappella di Santa Maria degli Angeli in S. Francesco.."{{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Torres.htm|titolo=Famiglia Torres|sito=www.nobili-napoletani.it|accesso=9 febbraio 2017-02-09}}</ref>; il secondo '''Luigi''' Ferdinando divenne principe dei Sanguigni per matrimonio e si trasferì nel Palazzo di questa famiglia. Ludovico (II) fu protagonista delle trattative internazionali prodromi della vittoria della battaglia navale di Lepanto. Nel salone da ballo si intravede una porta chiusa ed affrescata con un gruppo di persone che stanno in viaggio su asinelli; si ritiene che sia la porta d'ingresso dell'appartamento nel quale viveva Ludovico (I) durante i lavori di costruzione, il primo piano di un palazzo pre esistente con torre contigua, detto 'della vedova', che si può ipotizzare fosse del IV secolo dopo Cristo, come la casa dei guardiani delle adiacenti opere romane, ossia l'odeon e dello stadio; quindi l'affresco potrebbe essere datato 1548.<br>
La famiglia che godette dei favori di [[Carlo V]], conseguì negli anni di poco seguenti (1575) il marchesato di [[Pizzoli]] nel contado Aquilano<ref>[[Lorenzo Giustiniani (erudito)|Lorenzo Giustiniani]], ''Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli'', Napoli 1804, vol. VII, p. 212 </ref> stabilendo la sua definitiva residenza nel loro palazzo romano, grazie alla presenza di altri componenti ecclesiastici tra cui i cardinali [[Ludovico II de Torres|Ludovico II]] e [[Cosimo de Torres|Cosimo]].<br/>
 
=== Il palazzo ===
[[File:Palazzo de torres lancellotti.jpg|thumb|upright=1.3|Facciata di palazzo De Torres Lancellotti su piazza Navona]]
[[File:Piazza Navona, Roma - fontana fc02.jpg|thumb|upright=1.3|La [[fontana del Moro]] a piazza Navona e sulla sinistra parte della facciata di Palazzo De Torres]]
[[File:Agostino Tassi - Imaginary Landscape with Temple of Sibyl at Tivoli - WGA22038.jpg|thumb|upright=1.3|Particolare del soffitto cassettonato e decorazioni ad opera di Agostino Tassi]]
La costruzione del palazzo ebbe inizio nellanel primaprimo decadedecennio del 1500, ma subì innumerevoli vicissitudini e fu terminata solo con l'arrivo dell'architetto napoletano [[Pirro Ligorio]]. [[Giovanni Baglione]] scrive che alla realizzazione vi fu il contributo di [[Jacopo Barozzi da Vignola]].<ref>{{Cita libro|titolo=Miscellanea della R. Società romana di storia patria|url=https://books.google.it/books?id=-X8YAQAAMAAJ&q=Barozzi+Baglione+Torres&dq=Baglione+Torres&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&source=gb_mobile_search&sa=X&ved=2ahUKEwi3mvv7uPP5AhV4QfEDHWFVDG84FBDoAXoECAcQAw#Jacopo%20Barozzi%20Baglione|accesso=2022-09-01|data=1920|editore=Presso la Società|lingua=it|p=250}}</ref>
 
L'edificio venne realizzato sin dal principio ricalcando alcune metodologie costruttive tradizionali di stile andaluso e moresco, ancora riscontrabili nella città di Malaga secondo il modello delle ''windcatcher'' o ''windtower'', quale il condizionamento naturale attraverso un sistema di cunicoli e di cantine di modo che in estate si crei una corrente discensionale nelle due corti, mentre in inverno è ascensionale, tale da creare delle condizioni climatiche gradevoli;. nellaNella nuova costruzione che aveva accorpato nel lato sud, noto in passato come l'area ''in pede Agonis''<ref>L'area era già nota in passato per essere frequentata da famiglie della nobiltà romana e da persone di nazionalità spagnola che vi avevano eretto nelle immediate vicinanze la [[Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli (Roma)|chiesa di San Giacomo degli Spagnoli]], v. Rodolfo Lanciani, ''Storia degli scavi di Roma e notizie intorno le collezioni romane di antichità'', Vol. II, (a. 1531-1549), p.229-230; Anna Esposito, ''L'area di piazza Navona tra medioevo e rinascimento: istituzioni, famiglie, personalità'', in "Piazza Navona, ou Place Navone, la plus belle et la plus grande": Du stade de Domitien à la place moderne. Histoire d'une évolution urbaine, sous la direction de J.F. Bernard, Rome 2014, pp. 471-480.</ref>, le case preesistenti, tra le quali la casa di una Rita de Bussis di Viterbo<ref>Rodolfo Lanciani, ''Storia degli scavi di Roma e notizie intorno alle collezioni romane di antichità'', Vol. II, p.229</ref> e una della [[Muti (famiglia)|famiglia Muti]]<ref>v. Pasquale Adinolfi, ''La via Sacra o del Papa'', p.25</ref>, visse al primo piano il secondo monsignor Luis de Torres.<br>
Con buona probabilità l’edificio incorporò anche la preesistente abitazione di [[Willem Enckenwoirt]], noto come Cardinale di [[Tortosa]], che nel censo del 1527 appariva come una delle più grandi dimore della piazza dovendo ospitare "100 bocche"<ref>''Descriptio Urbis: the Roman census of 1527'', Roma 1985, Rione Parione</ref>, sepolto nel 1534 nella non lontana [[chiesa di Santa Maria dell'Anima]].
 
Al suo interno le mostre delle porte del piano nobile conservano le iscrizioni che testimoniano la conclusione entro il 1553 dei principali lavori.
Riga 63:
 
=== Pirro Ligorio a palazzo De Torres ===
L'attribuzione dell'architettura di palazzo Torres [[Lancellotti (famiglia)|Lancellotti]] a Pirro Ligorio è attestata a partire dai primi anni '50 del '600, con la pubblicazione dell'incisione di [[Pietro Ferrerio]]. <br>
Solo da un esame stilistico è al momento possibile confermare l'autografia dell'artista napoletano, non essendo stata ancora effettuata una ricerca documentaria, anche se sembra plausibile dal confronto stilistico mediante la ricorrente e raffinata scelta del paramento bugnato del prospetto del palazzo, che richiama la [[casina di Pio IV]] nei giardini vaticani e il [[cortile del Belvedere]] di [[Bramante]]. Tale attribuzione è stata nuovamente confermata nel 2014 dall'architetto Enzo Pinci autore del restauro del palazzo<ref>Palazzo Massimo Lancellotti, in "Palazzi storici a Roma - Cortili Aperti 2015", p.33</ref>. Se così fosse il palazzo De Torres risulterebbe la prima opera di architettura realizzata dal Ligorio.
 
== Note ==
Riga 79 ⟶ 80:
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|Roma}}
 
[[Categoria:Roma R. VI Parione]]