Milano: differenze tra le versioni
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{{protetta}}
{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Milano
|Nome ufficiale =
|Panorama = Milano, Duomo with Milan Cathedral and Galleria Vittorio Emanuele II, 2016.jpg
|Didascalia = [[Piazza del Duomo (Milano)|Piazza del Duomo]] a Milano. Sulla destra il [[Duomo di Milano]], sulla sinistra l'ingresso monumentale alla [[Galleria Vittorio Emanuele II]]
|Voce bandiera =
|
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
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|Divisione amm grado 2 = Milano
|Amministratore locale = [[Giuseppe Sala (politico)|Giuseppe Sala]]
|Partito = [[Indipendente (politica)|
|Data elezione = 21-6-2016
|Data istituzione = anno 1117<ref group=N>L'istituzione del moderno comune di Milano avvenne in [[Comune medievale|epoca comunale]], nel 1117: in tale anno fu infatti attestata per la prima volta l'attività dei [[consoli di Milano]] e di un [[Podestà (medioevo)|podestà]]. La prima forma di governo locale risale invece all'[[Storia romana|epoca romana]] quando, nel [[49 a.C.]], l'antica ''[[Mediolanum]]'' venne elevata da [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]], nell'ambito della ''[[Lex Roscia]]'', allo status di ''[[Municipio (storia romana)|municipium]]''.</ref><ref name="istituzione">{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8000343/|titolo=Comune di Milano 1117-1329|accesso=21 giugno 2018}}</ref>
|Sottodivisioni = nessuna
|Divisioni confinanti =[[Arese]], [[Assago]], [[Baranzate]], [[Bollate]], [[Bresso]], [[Buccinasco]], [[Cesano Boscone]], [[Cologno Monzese]], [[Cormano]], [[Corsico]], [[Cusago]], [[Novate Milanese]], [[Opera (Italia)|Opera]], [[Pero (Italia)|Pero]], [[Peschiera Borromeo]], [[Rho]], [[Rozzano]], [[San Donato Milanese]], [[Segrate]], [[Sesto San Giovanni]], [[Settimo Milanese]], [[Trezzano sul Naviglio]], [[Vimodrone]]<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.tuttitalia.it/lombardia/18-milano/21-comuni-limitrofi/|titolo=Comuni limitrofi a Milano (MI) - distanze in km|sito=Tuttitalia.it|accesso=2025-03-01}}</ref>
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2404
|Nome abitanti = milanesi o meneghini
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|Festivo = 7 dicembre
|PIL =
|PIL procapite = {{M|46870|u=€}}<ref>{{Cita news|url=https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/05/27/lajatico-comune-piu-ricco-ditalia-la-mappa-dei-redditi-degli-italiani-pre-pandemia/|titolo=Lajatico è il Comune più ricco d'Italia. La mappa dei redditi degli italiani pre-pandemia|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|data=27 maggio 2021}}</ref>
|PIL procapite PPA =
|Mappa = Map of comune of Milan (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Milano all'interno
|Data rielezione = 8-10-2021
}}
'''Milano''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]: </small>{{IPA|/miˈlaːno/|it}} {{Link audio|It-Milano.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Milan''<ref>{{Cita libro |autore=Francesco Cherubini |titolo=Vocabolario milanese-italiano|url=https://books.google.it/books?id=ye43AQAAMAAJ&pg=PA108|accesso=22 giugno 2022|data=1841|editore=Regia stamperia|lingua=it}}</ref> in [[dialetto milanese]], {{IPA|[miˈlɑ̃ː]}}<ref>{{Cita web|url=https://navigais-web.pd.istc.cnr.it/|titolo=Carta "Nomi dialettali dei paesi esplorati".}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Geoffrey Hull|titolo=The Linguistic Unity of Northern Italy and Rhaetia: Grammar of the Padanian Language: Introduction, Phonology; volume 1|anno=2017|p=224|lingua=en}}</ref> o {{IPA|[miˈlãː]}}<ref>{{cita libro|autore=Teresa Cappello e [[Carlo Tagliavini]] |titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani |città=Bologna |editore=Pàtron |anno=1981 |p=323|sbn=UMC0979712}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] della [[Regione (Italia)|regione]] [[Lombardia]] e dell'omonima [[Città metropolitana di Milano|città metropolitana]]. Centro di [[Area metropolitana di Milano|una delle più popolose aree metropolitane]] d'[[Europa]], è il [[Comuni d'Italia per popolazione|secondo comune più popoloso d'Italia]], dopo [[Roma]].
Il mito vuole che sia stata fondata intorno al 590 a.C. da una [[tribù]] [[celti]]ca facente parte del gruppo degli [[Insubri]] e appartenente alla [[cultura di Golasecca]]. La città fu [[Conquista romana della Gallia Cisalpina|conquistata dagli antichi Romani]] nel 222 a.C.; con il passare dei secoli, ''[[Mediolanum]]'' accrebbe la sua importanza sino a [[Sedi imperiali romane|divenire capitale]] dell'[[Impero romano d'Occidente]]; nel 313 d.C. fu promulgato dall'imperatore [[Costantino I]] l'[[editto di Milano]], che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai [[Cristianesimo|cristiani]], la [[libertà di culto]].
Dal XII fino al XVI secolo, Milano fu una delle più grandi città europee e un importante centro commerciale, divenendo così capitale del [[Ducato di Milano]], che fu una delle maggiori forze politiche, artistiche e della moda nel [[Rinascimento]].<ref>{{Cita libro|autore=Tom Scott|titolo=The City-State in Europe, 1000-1600: Hinterland, Territory, Region|editore=Oxford University Press|lingua=en|p=17}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cavalleriasanmaurizio.com/storia-del-ducato-di-milano/|titolo=Storia del ducato di Milano: dai Visconti ai Sforza|autore=kuneo_Cav|sito=Cavalleria San Maurizio|data=20 maggio 2019|accesso=27 ottobre 2022}}</ref> All'inizio del XVI secolo, però, perse l'indipendenza a favore dell'[[Impero spagnolo]] per poi passare, quasi due secoli dopo, sotto la [[Impero austriaco|corona austriaca]]; grazie alle politiche [[Casa d'Asburgo|asburgiche]], Milano divenne uno dei principali centri dell'[[Illuminismo in Italia|illuminismo italiano]]. [[Capitale (città)|Capitale]] del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia napoleonico]], dopo la [[Restaurazione]] fu tra i più attivi centri del [[Risorgimento]], fino al suo ingresso nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia sabaudo]].
Principale centro economico e finanziario della Repubblica Italiana, Milano ne guidò lo sviluppo industriale, costituendo con [[Torino]] e [[Genova]] il cosiddetto [[Triangolo industriale]], in particolar modo durante gli anni del [[Miracolo economico italiano|boom economico]], quando la crescita industriale e urbanistica coinvolse anche le città limitrofe, creando la vasta [[Area metropolitana di Milano|area metropolitana milanese]]. In ambito culturale, Milano è il principale centro italiano dell'[[editoria]] ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla [[Stagioni liriche del Teatro alla Scala|stagione lirica]] del [[Teatro alla Scala]] e alla sua lunga tradizione operistica. È, inoltre, tra i principali [[Fiera|poli fieristici]] europei, vantando con due [[esposizione universale|esposizioni universali]] ospitate ([[Esposizione internazionale di Milano (1906)|Expo 1906]] e [[Expo 2015|2015]]), e del [[disegno industriale]]; è considerata anche una delle [[Capitale della moda|capitali mondiali della moda]]. Nel 2009 fu [[capitale europea dello sport]].<ref>{{Cita web|url=http://aceseurope.eu/european-capitals-of-sport-2/|titolo=European Capitals of Sport|accesso=23 novembre 2024}}</ref>
Milano è una delle mete del [[turismo]] internazionale, infatti figura tra le quaranta [[città più visitate al mondo]], attestandosi seconda in Italia dopo Roma e sesta nell'[[Unione europea]]. Milano è considerata una [[città globale]] per il suo notevole impatto economico.<ref>{{Cita web|url=https://www.lborolondon.ac.uk/news-events/news/2020/london-connected-city/|titolo=London and New York are the most connected cities in the world - new data shows|accesso=10 aprile 2022|lingua=en|dataarchivio=1 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231001133028/https://www.lborolondon.ac.uk/news-events/news/2020/london-connected-city/|urlmorto=sì}}</ref>
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{vedi anche|Idrografia di Milano}}
[[File:Skyline Milano - 05.JPG|miniatura|sinistra|Panorama di Milano verso nord dalla terrazza più alta del [[Duomo di Milano|Duomo]], con le montagne del [[lago di Como]] sullo sfondo]]
{{dx|[[File:Milano Sempione.JPG|thumb|Panorama di Milano e del [[Parco Sempione (Milano)|Parco Sempione]] in ottobre]]}}
Milano poggia su un terreno di origine [[Fiume|fluvio]]-[[Glaciazione|glaciale]] a cemento [[Carbonato di calcio|carbonatico]], comune a tutta la [[Pianura Padana]]. La sua caratteristica principale è quella di essere facilmente [[Carsismo|carsificabile]]. Tale roccia è ricoperta dai sedimenti fluviali [[Quaternario|quaternari]] ed è visibile lungo i principali corsi d'acqua che la solcano, costituendo [[Conglomerato (roccia)|conglomerati]] rocciosi che in [[Lombardia]] sono conosciuti come "ceppi".<ref>{{cita web|url=http://www.gruppogrottemilano.it/index.php?option=com_content&task=view&id=33&Itemid=69|titolo=Il fenomeno carsico in Lombardia|autore=Paola Tognini|accesso=29 gennaio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20120529005750/http://www.gruppogrottemilano.it/index.php?option=com_content&task=view&id=33&Itemid=69}}</ref>
Milano occupa un'area di {{M|181,67|u=km²}} nella parte occidentale della Lombardia, situata a {{M|25|u=km}} a est del [[Ticino (fiume)|fiume Ticino]], a {{M|25|u=km}} a ovest del [[Adda|fiume Adda]], a {{M|35|u=km}} a nord del [[Po|fiume Po]] e a {{M|50|u=km}} a sud del [[lago di Como]], lungo la cosiddetta "fascia delle [[Risorgiva|risorgive]]", laddove vi è l'incontro, nel sottosuolo, tra strati geologici a differente [[permeabilità]], aspetto che permette alle acque profonde di riaffiorare in superficie.<ref>{{Cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Storia di Milano|editore=Fondazione Treccani degli Alfieri|città=Milano|anno=1954|p=11|volume=I|capitolo=Il nostro suolo prima dell'uomo}}</ref>
L'[[idrografia di Milano]] e della zona dei comuni confinanti è particolarmente complessa, sia per cause naturali, vista la cospicua presenza di [[Fiume|fiumi]], [[Torrente|torrenti]] e [[Risorgiva|fontanili]], che formano un vero e proprio groviglio idrico, sia per questioni legate ai lavori di canalizzazioni e di deviazione dei corsi d'acqua di matrice antropica, aventi il proprio inizio durante l'[[Storia romana|epoca romana]], che hanno portato alla realizzazione di numerose [[Roggia|rogge]], [[Canale artificiale|canali]] e [[Lago artificiale|laghi artificiali]]. Dal momento che l'acqua è abbondante e facilmente raggiungibile, a Milano gli [[Civiltà romana|antichi Romani]] non realizzarono mai [[Acquedotto romano|acquedotti]].<ref>Felice Poggi, ''Idrografia nei dintorni di Milano nell'era romana'', Milano, 1911.</ref>
I corsi d'acqua più importanti che interessano la Milano moderna e la [[Area metropolitana di Milano|sua area metropolitana]] sono i fiumi [[Lambro]], [[Olona]] e [[Seveso (fiume)|Seveso]], i torrenti [[Bozzente]], [[Garbogera]], [[Lura (fiume)|Lura]], [[Merlata]] e [[Pudiga]], i [[Navigli (Milano)|navigli]] [[Naviglio della Martesana|della Martesana]], [[Naviglio Grande|Grande]], [[Naviglio Pavese|Pavese]], [[Naviglio di Bereguardo|di Bereguardo]], [[Naviglio di Paderno|di Paderno]] e [[Vettabbia]], e i corsi d'acqua artificiali [[Canale Ticinello|Ticinello]], [[Canale Vetra|Vetra]], [[Cavo Redefossi|Redefossi]], [[Cavo Ticinello]] e [[Lambro Meridionale]]. A Milano sono situati anche due importanti bacini artificiali: la [[Darsena (Milano)|Darsena di Porta Ticinese]] e l'[[Idroscalo di Milano]].
Tra le architetture degne di nota ad essi collegati, si annoverano svariate [[Conca di navigazione|conche di navigazione]] (tra cui la [[conca dell'Incoronata]], la [[conca di Viarenna]], la [[conca Fallata]] e la [[conchetta]]), alcuni [[Mulino ad acqua|mulini ad acqua]] (tra cui [[Molino Dorino (mulino)|Molino Dorino]] e [[Mulino Vettabbia]]) e il [[ponte delle Gabelle]].
=== Clima ===
{{vedi anche|Clima di Milano|Stazione meteorologica di Milano
{{dx|[[File:The Naviglio Grande in Milan - 01 - during fiera NavigaMi boat Show - salone nautico NavigaMi.JPG|miniatura|Il [[Naviglio Grande]] in una foto dell'estate del 2013. Per esso è attivo il [[Servizio di navigazione del Naviglio Grande|servizio di navigazione turistica del Naviglio Grande]]]]}}
[[File:Milano Santa Maria delle Grazie ogrod.jpg|thumb|Il [[chiostro]] della [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Milano)|chiesa di Santa Maria delle Grazie]] in una foto della primavera del 2010]]
Milano ha un [[Clima subtropicale umido|clima temperato caldo, stabilmente umido, con estate molto calda]] (classificazione Köppen-Geiger Cfa<ref>{{cita web |url =http://www.hydrol-earth-syst-sci.net/11/1633/2007/hess-11-1633-2007.pdf| titolo= Updated world map of the Köppen-Geiger climate classification|pagina = 1641}}</ref>). La città è infatti situata a occidente del bacino della [[Pianura Padana]] ed è caratterizzata da una sensibile [[escursione termica]] annua ([[estate]] calda e [[inverno]] freddo)<ref>{{Cita web|url=http://www.centrometeoitaliano.it/notizie-meteo/il-clima-dell-italia/|titolo=Il clima dell'Italia|accesso=21 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151119230314/http://www.centrometeoitaliano.it/notizie-meteo/il-clima-dell-italia/|urlmorto=sì}}</ref>.
Milano, come gran parte della Pianura Padana, accusa una scarsa ventilazione che favorisce il ristagno delle [[Nebbia|nebbie]] e degli [[Inquinamento atmosferico|inquinanti]], anche in ragione dell'alta densità abitativa.<ref>{{cita pubblicazione|autore = Università degli Studi di Genova - Dipartimento di Fisica|titolo = Atlante Eolico dell'Italia|rivista = Ricerca di sistema per il settore elettrico - Progetto ENERIN|accesso = 15 maggio 2008|formato = PDF|url = http://www.ricercadisistema.it/pagine/notiziedoc/61/index.htm|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080315101043/http://www.ricercadisistema.it/pagine/notiziedoc/61/index.htm}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.milanotoday.it/attualita/inquinamento-milano-legambiente.html|titolo=La salute dei milanesi a rischio per la pessima aria|sito=MilanoToday|data=3 febbraio 2022|accesso=1º aprile 2022}}</ref>
Gli inverni milanesi sono quindi più freddi rispetto a quelli delle città costiere, senza però raggiungere gli estremi tipici dell'[[Europa centrale]] grazie alla latitudine più meridionale e alla protezione fornita dalla catena delle [[Alpi]]. Le estati invece sono calde e [[Afa (meteorologia)|afose]].
[[File:Paolo Monti - Serie fotografica - BEIC 6340746.jpg|thumb|Neve e nebbia a Milano in una foto del 1960]]
Nel complesso le [[Precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]] nell'area milanese sono ben distribuite nel corso dell'anno, anche se la stagione invernale registra periodi relativamente lunghi senza precipitazioni, con un minimo di circa {{M|40|u=mm}} a febbraio. Le stagioni intermedie sono piovose, specialmente il medio [[autunno]] e la [[primavera]]. Leggermente più scarse le precipitazioni nella periferia sud e maggiori in quella nordest.
Prima degli [[Anni 1990|anni novanta]] le nevicate invernali erano frequenti. Ad ogni modo, laddove le irruzioni di aria fredda provengono da est o ovest, si possono creare significativi accumuli nevosi, come il 28 dicembre 2020. Considerando il periodo che va dagli anni sessanta agli anni novanta del XX secolo, la "media nivometrica" della città di Milano (ovvero i centimetri totali medi annui di accumulo nevoso) è più bassa di quella di alcune città del nord-ovest e dell'[[Emilia]] (come [[Piacenza]], [[Parma]], [[Bologna]], [[Torino]]), ma più elevata di altre città del nord-est (come [[Udine]], [[Verona]], [[Venezia]]), fermandosi a {{M|25.2|u=cm}} annui in città.<ref>{{cita web|url=http://www.meteogiornale.it/notizia/5439-1-la-nevosita-di-milano|titolo=La nevosità di Milano|accesso=21 giugno 2018|dataarchivio=20 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180620153048/https://www.meteogiornale.it/notizia/5439-1-la-nevosita-di-milano|urlmorto=sì}}</ref> La nevicata più abbondante del XX secolo risale al gennaio 1985, con {{M|90|u=cm}} di accumulo<ref>Luigi Mariani, ''Tutti i disastri minuto per minuto'', in [http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/admin/rla_Documenti/1-913/lombardiaverde_luglio2003.pdf Lombardia Verde] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070929165451/http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/admin/rla_Documenti/1-913/lombardiaverde_luglio2003.pdf |data=29 settembre 2007 }}, anno 19 - n. 5 - luglio 2003 Regione Lombardia</ref><ref>Ogliari, Ricciardi, Meda, Asnaghi ''Milano sotto la neve'', Ed. Selecta, 2006, p. 54</ref><ref>{{Cita web|url =http://www.panorama.it/cultura/milano-neve-30-anni-fa/ |titolo =Milano e la Neve di 30 anni fa |accesso =4 gennaio 2021 }}</ref>.
Gli estremi termici di Milano dal 1763 a oggi sono stati di {{M|-17.3|u=°C}} nel 1855 e di {{M|39.8|u=°C}} nel 2003 (quest'ultima registrata alla [[stazione meteorologica di Milano Brera]]).<ref>{{cita web |url=http://www.mherrera.org/temp.htm|titolo=Estremi termici mondiali|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> L'[[escursione termica]] media in una giornata di sole è di circa 10-13 gradi. L'[[umidità]] è statisticamente presente durante tutto l'anno in special modo nei mesi invernali e durante la notte. Le nebbie sono favorite dal cielo sereno, che consente il raffreddamento da irraggiamento, dal suolo superficialmente umido, dalla scarsa ventilazione della Pianura Padana occidentale e da particolari [[Pressione atmosferica|configurazioni bariche]] invernali come i [[Anticiclone|regimi altopressori]] che in questo periodo dell'anno tendono a presentarsi con una certa frequenza.<ref>{{cita web|url=http://www.climieviaggi.it/Clima/Italia|titolo=Clima Italia|accesso=21 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140302022144/http://www.climieviaggi.it/Clima/Italia|urlmorto=sì}}</ref>
{{ClimaAnnuale
| nome = Milano Linate<br /><small>([[1971]]-[[2000]])</small>
| tempmax01 = 5.9
| tempmax02 = 9.0
|
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| tempmin03 = 3.8
| tempmin04 = 7.0
|
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| annotempassmax01 = 2000
|
| annotempassmax02 = 1990
| tempassmax03 = 27.3
| annotempassmax03 = 1997
|
| annotempassmax04 = 1997
|
| annotempassmax05 = 1997
|
| annotempassmax06 = 1996
|
| annotempassmax07 = 1983
|
| annotempassmax08 = 1998
|
| annotempassmax09 = 1983
| tempassmax10 = 30.4
| annotempassmax10 = 1997
| tempassmax11 = 21.4
| annotempassmax11 = 1998
| tempassmax12 = 18.1
| annotempassmax12 = 1991
| tempassmin01 = -14.4
| annotempassmin01 = 1985
| tempassmin02 = -12.8
| annotempassmin02 = 1991
| tempassmin03 = -7.4
| annotempassmin03 = 1971
| tempassmin04 = -2.4
| annotempassmin04 = 1973
| tempassmin05 = 1.2
| annotempassmin05 = 1991
| tempassmin06 = 8.0
| annotempassmin06 = 1991
| tempassmin07 = 10.1
| annotempassmin07 = 1974
| tempassmin08 = 8.4
| annotempassmin08 = 1972
| tempassmin09 = 3.0
| annotempassmin09 = 1972
| tempassmin10 = -2.3
| annotempassmin10 = 1973
| tempassmin11 = -6.0
| annotempassmin11 = 1983
| tempassmin12 = -9.9
| annotempassmin12 = 1981
| pioggia01 = 58.7
| pioggia02 = 49.2
| pioggia03 = 65.0
| pioggia04 = 75.5
| pioggia05 = 95.5
| pioggia06 = 66.7
| pioggia07 = 66.8
| pioggia08 = 88.8
| pioggia09 = 93.1
| pioggia10 = 122.4
| pioggia11 = 76.7
| pioggia12 = 61.7
| giornipioggia01 = 7
| giornipioggia02 =
| giornipioggia03 =
| giornipioggia04 =
| giornipioggia05 =
| giornipioggia06 =
| giornipioggia07 =
| giornipioggia08 = 7
| giornipioggia09 =
| giornipioggia10 =
| giornipioggia11 =
| giornipioggia12 =
| warm01 = 0
| warm02 = 0
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| umido03 = 70
| umido04 = 72
| umido05 = 72
| umido06 = 71
| umido07 = 70
| umido08 = 72
| umido09 = 74
| umido10 = 80
| umido11 = 83
| umido12 = 84
|giornineve01=7|giornineve02=1|giornineve03=0,1|giornineve04=0|giornineve05=0|giornineve06=0|giornineve07=0|gironineve08=0|giornineve08=0|giornineve09=0|giornineve10=0|giornineve11=1|giornineve12=3}}
==== Inquinamento ambientale ====
Milano si colloca tra le città più colpite da inquinamento atmosferico in Europa e nel mondo, aggravata dalla densità urbana e dalla particolare geografia del bacino padano che favorisce il ristagno degli inquinanti. Le principali fonti di emissione sono il traffico veicolare, il riscaldamento domestico, le attività industriali e agricole. I rapporti annuali di ARPA Lombardia, Legambiente e AMAT confermano il persistere di livelli critici di polveri sottili (PM10 e PM2.5), biossido di azoto (NO2) e ozono troposferico (O3) <ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/inquinamento-milano-qz9ba37g|titolo=Smog, Milano tra le città più inquinate al mondo: pm10 oltre il doppio del limite consentito|sito=Il Giorno|data=2024-02-19|accesso=2025-09-29}}</ref><ref name=":22">{{Cita pubblicazione|wkautore=Legambiente|anno=2025|titolo=MAL’ARIA DI CITTA' - Luci ed ombre dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane|url=https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/11/MalAria-2025.pdf}}</ref>.
== Origine del nome ==
{{vedi anche|Mediolanum (toponimo)}}
[[File:
Il nome antico di Milano è attestato come ''Mediolanum'' presso le antiche fonti scritte latine e come ''Mediólanon'' presso le fonti greche.
Esiste anche un'attestazione epigrafica del nome di Milano nella lingua celtica locale, presente in un graffito ritrovato su un tratto delle [[mura romane di Milano]],<ref name="romanoimpero">{{cita web|url=https://www.romanoimpero.com/2010/07/mediolanum-milano-lombardia.html|titolo=Mediolanum-Milano|accesso=8 luglio 2018}}</ref> dove si legge ''Meśiolano''<ref>{{Cita libro|Maria Grazia| Tibiletti Bruno|capitolo=Nuove iscrizioni epicoriche a Milano|Scritti in ricordo di Graziella Massari Gaballo e di Umberto Tocchetti Pollini|1986|Milano |pp=99–109|altri=(l'iscrizione è a p. 100)}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.univie.ac.at/lexlep/wiki/File:Tibiletti_Bruno_1986_100.jpg|titolo=Riproduzione dell'iscrizione|accesso=11 ottobre 2020}}</ref>{{#tag:ref|Una riproduzione dell'iscrizione con trascrizione si può vedere online nei materiali che David Stifter ha presentato al convegno ''Celtic Spring in Copenhagen'' (23-25 maggio 2012)<ref>{{cita web|url=https://rootsofeurope.ku.dk/kalender/arkiv_2012/celtic_spring/Lepontisch_WS_2010.pdf/|titolo=materiali che David Stifter|accesso=11 ottobre 2020}}</ref>.}} tracciato in un alfabeto etrusco settentrionale (con ''o''), come nella generalità delle iscrizioni galliche<ref>Vittore Pisani, ''Le lingue dell'Italia antica oltre il latino'', Torino, Rosenberg & Sellier 1964, p. 331</ref>. Il simbolo trascritto ''ś'' è qui usato per rappresentare una /d/ etimologica<ref name="Stifter">David Stifter, "Keltische Schriftsysteme", ''Historische Sprachforschung'' 128, X–XX, 2015 [2016] p. 33-56 (p. 50)</ref>, come mostrano altri usi di tale simbolo in celtico, oltre al fatto che questo stesso segno [[ᛞ]] in runico ha precisamente il valore di /d/<ref name="Stifter"/>.
In [[Mediolanum (toponimo)|''Mediolanum'']] i linguisti riconoscono, tradizionalmente, un termine composto formato dalle parole ''medio'' e ''(p)lanum'', ovvero "in mezzo alla pianura" o "pianura di mezzo", con *''planum'' divenuto ''lanum'' con caduta della ''p-'' di inizio di parola, che è tipica delle [[lingue celtiche]].<ref name="CraccoRuggini17">L. Cracco Ruggini, ''Milano da "metropoli" degli [[Insubri]] a capitale d'Impero: una vicenda di mille anni'', in Catalogo della Mostra "''Milano capitale dell'Impero romani (286-402 d.C.)''", a cura di Gemma Sena Chiesa, Milano 1990, p.17.</ref>
Alcune teorie diffuse in scritti non specialistici, che ignorano l'esistenza di una sicura attestazione del nome celtico offerta dal graffito sopra ricordato, fanno riferimento ad un ipotetico toponimo celtico ''Medhelan,''<ref name="ambrosiana">{{cita libro|url= https://books.google.de/books?id=CSZPAQAAIAAJ&q=Medhelan+milano|titolo= Studia ambrosiana. Annali dell'Accademia di Sant'Ambrogio |curatore= R. Passarella |editore= Bulzoni |anno= 2010 |accesso=19 aprile 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.storiadimilano.it/citta/Porta_Romana/insubri.htm|titolo=Il Sestiere di Porta Romana|accesso=19 aprile 2018}}</ref><ref name="urbanfile">{{cita web|url=http://blog.urbanfile.org/2014/01/11/zona-centro-storico-il-cerchio-celtico/|titolo=Zona Centro Storico – Il Cerchio Celtico|accesso=19 aprile 2018}}</ref> che avrebbe il significato di "in mezzo alla pianura", vista la sua posizione centrale nella [[Pianura Padana]], oppure di "luogo fra corsi d'acqua" data la presenza dei fiumi [[Olona]], [[Lambro]], [[Seveso (fiume)|Seveso]] e dei torrenti [[Nirone (torrente)|Nirone]] e [[Pudiga]]; altre ipotesi individuano il significato di "santuario centrale" (con riferimento, per il secondo termine del composto, a ''lanon'' = "santuario") oppure quello di "terra fertile" (celt. ''med'' = "fertile"; ''land'' o ''lan'' = "terra").<ref name="CraccoRuggini17"/><ref>{{cita libro|url= https://books.google.it/books?id=8OFMAAAAcAAJ&pg=PA350&lpg=PA350|titolo= Le 10 epoche della storia d'Italia antica e moderna |volume= 1 |autore= Antonio Quadri|editore= Rusconi |anno= 1826 |accesso=19 aprile 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.storiadimilano.it/Miti_e_leggende/medhelanon.htm|titolo=Medhelan, il santuario dei Celti Insubri|accesso=19 aprile 2018}}</ref>
Nonostante una certa diffusione di questa teoria (peraltro solo in scritti perlopiù non specialistici), il termine ''Medhelan'' è opera di una ricostruzione soggettiva e non è attestato in alcuna fonte antica, epigrafica o letteraria. Il suono ''dh'', presente nella ricostruzione dell'[[Lingua protoindoeuropea|indeuropeo]] rappresenta una [[media aspirata]], e le medie aspirate in celtico sono ricadute nelle [[Media (fonetica)|medie]]<ref>{{cita libro|autore= Georges Dottin |titolo= La langue gauloise: grammaire, textes et glossaire |città= Paris |editore= Klincksieck |anno= 1918 |p= 99 |lingua= fr |citazione= Dans toutes les langues celtiques, les anciennes aspirées ''bh'', ''dh'', ''gh'', sont devenues des occlusives sonores ''b'', ''d'', ''g''. (…) ''d'': gaulois ''medio-'', irlandais ''mide'' «milieu», sanskrit ''madhya''}}</ref><ref>{{cita libro|autore= Oswald Szemerényi |titolo= Introduzione alla linguistica indeuropea |curatore= G.Boccali, V. Brugnatelli M. Negri |città= Milano |editore= Unicopli |anno= 1985 |p= 78 |citazione= In iranico, lituano, slavo e celtico le medie aspirate indeuropee si confondono in un'unica serie con le medie }}</ref>, per cui non stupisce trovare il suono ''d'' in ''Mediolanum'', mentre non è chiaro che valore avrebbe ''dh'' nella ricostruzione *''Medhelan''.
In dialetto milanese, il nome più antico di cui è giunta traccia documentata è invece ''Miran.''<ref>Claudio Beretta, ''Letteratura dialettale milanese: itinerario antologico-critico'', Milano, Hoepli, 2003</ref><ref>Carlo Maria Maggi, ''Le Rime Milanesi'' (a cura di Dante Isella), Milano, Garzanti, 2006.</ref><ref>Carlo Antonio Tanzi, ''Rime Milanesi'' (a cura di [[Renato Martinoni]]), Modena, Ugo Guanda Editore, 2016.</ref>
Vi sono state decine di ''Mediólanon'' in tutta l'Europa celtica, soprattutto in [[Francia]] (come [[Montmélian]]), tutte accomunate dalla medesima [[etimologia]].<ref>{{fr}} Charles Rostaing, ''Les Noms de lieux'', PUF, coll. ''Que sais-je?'', Parigi, 1969.</ref>
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Milano}}
===
{{Vedi anche|Fondazione di Milano|Scrofa semilanuta}}
[[File:9754 - Museo archeologico di Milano - Olletta celtica (sec. II-I a.C.) - Foto Giovanni Dall'Orto, 13-mar-2012.jpg|thumb|Olletta celtica risalente al periodo precedente la conquista romana (III-II secolo a.C.), che è conservata al [[Civico museo archeologico di Milano]]]]
Milano fu fondata
La città romana fu poi a sua volta gradualmente sovrapposta e rimpiazzata da quella medievale. Il centro urbano di Milano è quindi costantemente cresciuto a macchia d'olio, fino ai tempi moderni, attorno al primo nucleo celtico.
Secondo la tradizione [[leggenda]]ria riportata da [[Tito Livio]] e poi ripresa in epoca [[Medioevo|medioevale]] da [[Bonvesin de la Riva]]<ref>Nel ''De Magnalibus urbi Mediolani''.</ref> la fondazione di Milano avvenne nel [[VI secolo a.C.]] nel luogo dove fu trovata una [[scrofa semilanuta]], per opera della tribù [[celti]]ca guidata da [[Belloveso]], che sconfisse gli [[Etruschi]]<ref>Tito Livio, ''Ab Urbe condita'', V, XXXIV; la traduzione delle citazioni testuali è in Tito Livio, ''Storia di Roma'' (a cura di Guido Vitali e Carlo Vitali), Milano, Mondadori, 2007, vol. I, p. 769</ref>, popolazione che fino ad allora aveva dominato la zona, nella [[Battaglia del Ticino (600 a.C.)|battaglia del Ticino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/40135291/Nascita_dellInsubria_2017_|titolo=Nascita dell'Insubria (2017)}}</ref>.
In base ai ritrovamenti archeologici, l{{'}}''[[oppidum]]'' celtico doveva avere medesima localizzazione ed estensione dell'insediamento golasecchiano, che era più antico, ma non sono mai venute alla luce opere difensive urbane, probabilmente costruite in legno e terra, evento che spiega l'attribuzione della definizione di "villaggio" da parte di [[Polibio]] e [[Strabone]]. La carta di distribuzione dei ritrovamenti della prima [[età del ferro]] mostra che l'insediamento golasecchiano ([[V secolo a.C.]]) occupava un'area di circa 12 [[Ettaro|ettari]] nei pressi della moderna piazza San Sepolcro.<ref>Soprintendenza di Milano ''L'anfiteatro di Milano e il suo quartiere'' ed. Skira</ref>
=== Epoca romana ===
{{Vedi anche|Mediolanum}}
[[File:A model in wood of imperial era Mediolanum, Civico museo archeologico di Milano (8441760743).jpg|thumb|Modello in legno conservato presso il [[Civico museo archeologico di Milano]] che mostra una ricostruzione della ''[[Mediolanum]]'' imperiale]]
Dopo essere stata la più importante città dei [[Celti]] insubri Milano fu [[Conquista romana della Gallia Cisalpina|conquistata dai Romani]] nel [[222 a.C.]] in seguito a [[Assedio di Milano (222 a.C.)|un aspro assedio]] dai [[Console (storia romana)|consoli]] [[Gneo Cornelio Scipione Calvo]] e [[Marco Claudio Marcello]]. La conquista fu contrastata dalla discesa di [[Annibale]], con il quale la popolazione celtica si alleò.<ref>{{Treccani|scipione-calvo-gneo-cornelio|Scipióne Calvo, Gneo Cornelio|accesso=6 giugno 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/marzo-222-ac-nella-battaglia-di-clastidium-la-prima-unit%C3%A0-ditalia-sotto-il|titolo=Marzo 222 a.C. nella battaglia di Clastidium la prima "unità d'Italia" sotto il vessillo della legione manipolare|accesso=6 giugno 2018}}</ref> Fu solo nei primi anni del [[II secolo a.C.]] che gli Insubri e i [[Boi]] si assoggettarono definitivamente alla dominazione romana.<ref>{{cita web|url=http://www00.unibg.it/dati/corsi/3064/29318-09-Celti.pdf|titolo=I Celti|accesso=6 giugno 2018|dataarchivio=14 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190214154310/http://www00.unibg.it/dati/corsi/3064/29318-09-Celti.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
Per via della sua favorevole posizione di retrovia Milano fu di importanza strategica per le campagne di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] durante la [[conquista della Gallia]]. Negli anni dal [[58 a.C.]] al [[50 a.C.]] Milano divenne il più importante centro della [[Gallia Cisalpina]] e, sull'onda del suo sviluppo economico, nel [[49 a.C.]] venne elevata da Cesare, nell'ambito della ''[[Lex Roscia]]'', allo status di ''[[Municipio (storia romana)|municipium]].''<ref>{{cita web|url=https://www.romanoimpero.com/2010/05/le-colonie-romane.html|titolo=Le colonie romane|accesso=6 giugno 2018}}</ref>
Dopo che Giulio Cesare [[Spedizioni cesariane in Britannia|aprì la Britannia ai commerci e all'influenza romani]]<ref>La conquista avverrà nel [[43|43 d.C.]] a opera dell'imperatore [[Claudio]].</ref> con soldati mediolanensi, alla crescita dell'importanza militare si accompagnò il riconoscimento politico. Al momento della suddivisione dell'[[Impero romano]] effettuata da [[Diocleziano]] nel [[286]] Milano [[Sedi imperiali romane|divenne]], con [[Treviri]], capitale dell'[[Impero romano d'Occidente]].
[[File:4193 - Milano - Ruderi dell'Arena romana - Foto Giovanni Dall'Orto 14-July.2007.jpg|thumb|left|I resti dell'[[anfiteatro romano di Milano]], nel cortile dell'[[antiquarium di Milano|antiquarium]], risalenti alla fine del [[I secolo]] d.C. Terzo [[anfiteatro]] per dimensioni dell'[[Italia romana]] dopo il [[Colosseo]] e l'[[Anfiteatro campano|anfiteatro di Capua]]<ref name="dimensioni">{{cita web|url=http://www.serenoeditore.com/milano/archeo/anfiteatro.htm|titolo=L'anfiteatro|accesso=6 giugno 2018}}</ref>.]]
[[Costantino]] si accordò nel [[313]] a Milano con [[Licinio]] per consentire a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di onorare le proprie divinità grazie alla promulgazione dell'[[Editto di Milano]] (chiamato anche ''Editto di Costantino''). Subito dopo si iniziarono a costruire numerose [[basiliche paleocristiane di Milano|basiliche]]. Ecco cosa racconta [[Decimo Magno Ausonio|Ausonio]] della ''Mediolanum'' del [[380]]-[[390]]:
{{Citazione|A ''Mediolanum'' ogni cosa è degna di ammirazione, vi sono grandi ricchezze e numerose sono le case nobili. La popolazione è di grande capacità, eloquenza ed affabile. La città si è ingrandita ed è circondata da una [[mura romane di Milano|duplice cerchia di mura]]. Vi sono il [[Circo romano di Milano|circo]], dove il popolo gode degli [[Corsa dei carri|spettacoli]], il [[teatro romano di Milano|teatro]] con le gradinate a cuneo, i templi, la rocca del [[Palazzo imperiale romano di Milano|palazzo imperiale]], la [[zecca di Milano|zecca]], il quartiere che prende il nome dalle [[terme Erculee]]. I cortili colonnati sono adornati di statue di marmo, le mura sono circondate da una cinta di argini fortificati. Le sue costruzioni sono una più imponente dell'altra, come se fossero tra loro rivali, e non ne diminuisce la loro grandezza neppure l'accostamento a [[Roma]].|[[Decimo Magno Ausonio|Ausonio]], ''[[Ordo urbium nobilium]]'', VII.}}
[[File:
Nel periodo del [[vescovo]] [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]] e dell'imperatore [[Teodosio I]], che dichiarò il [[cristianesimo]] l'unica religione dell'impero con l'[[Editto di Tessalonica]], Milano fu il centro più influente della Chiesa d'Occidente<ref>{{cita web|url=http://www.turismo.milano.it/wps/portal/tur/it/arteecultura/storia/Le_Origini_Celtiche_Romani_e_Impero|titolo=Le origini celtiche, i Romani e l'Impero (Dal 600 a.C al 397 d.C.)|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> (qui [[Sant'Agostino]] si convertì al cristianesimo nel [[386]] ricevendo il [[battesimo]] l'anno seguente).
L'antica ''Mediolanum'' era difesa da una cinta muraria provvista di torri e da [[Castelli romani di Milano|quattro fortificazioni]], il ''Castrum Vetus'', il ''Castrum Portae Novae'', l{{'}}''Arx Romana'' e il ''Castrum Portae Jovis.''<ref name="Margheriti">{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=1k1FCgAAQBAJ&pg=PT120|titolo=101 tesori nascosti di Milano da vedere almeno una volta nella vita, di Gian Luca Margheriti|accesso=18 giugno 2018}}</ref> Le [[mura romane di Milano]] e le relative porte cittadine furono distrutte durante l'[[assedio di Milano (1162)|assedio di Milano del 1162]], per opera di [[Federico Barbarossa]], venendo poi sostituite dalle [[mura medievali di Milano]].
===
[[File:Map Urban development - Milano altomedievale - Milano 1992 - Touring Club Italiano CART-TEM-054 (cropped).jpg|alt=Mappa dello sviluppo urbano di Milano nell'Alto Medioevo|miniatura|upright=1.4|Mappa dello sviluppo urbano di Milano nell'Alto Medioevo, sovrapposta alla Milano moderna<ref name="TCI">La tavola fa parte dell'Atlante Tematico d'Italia, realizzato dall'Ufficio Cartografico del Touring Club Italiano con il CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche (1989-1992)</ref>]]
Milano seguì poi le vicende della decadenza dell'[[Impero romano]]. Nel [[402]] d.C., [[Assedio di Milano (402)|dopo un lungo assedio]], la città riuscì a respingere i [[Visigoti]] comandati dal re [[Alarico]]: dopo questi fatti l'imperatore [[Onorio (imperatore)|Onorio]] prese la decisione di spostare la sede della capitale dell'impero da Milano a [[Ravenna]].<ref name="storiamed">{{cita web|url=http://www.turismo.milano.it/wps/portal/poc?urile=wcm%3Apath%3ATUR_IT_ContentLibrary/sitecontent/arteecultura/storia/Storia_Le_invasioni_barbariche_e_il_Medioevo|titolo=Le invasioni barbariche e il Medioevo|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> Allo sfaldamento della [[Tarda antichità|società tardo-antica]] e alla conseguente [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], fece da contraltare il primo insediamento a Milano di un popolo germanico: quello degli [[Eruli]] di [[Odoacre]].
Nel [[493]], in questo contesto, i [[Goti]] guidati da [[Teodorico il Grande|Teodorico]] sconfissero Odoacre,<ref name=storiamed/> che aveva poco prima deposto l'ultimo imperatore romano d'occidente, [[Romolo Augusto]], ponendo fine alla storia della [[civiltà romana]] in questa parte d'Europa. La sempre più precaria situazione politica e militare causò però alla città diverse ferite e Milano conobbe, nel [[539]], la [[Assedio di Milano (538-539)|sua prima distruzione]]: l'[[imperatore romano d'Oriente]] [[Giustiniano I]] ([[527]]-[[565]]), deciso a riconquistare i territori imperiali d'occidente, attaccò il re goto [[Teodato]] inviando in Italia al comando delle sue truppe i generali [[Belisario]] e [[Narsete]], dando inizio a quella che diventerà la lunga [[Guerra gotica (535-553)|Guerra gotica]].
[[File:BattagliaLegnano.jpg|miniatura|Raffigurazione della [[battaglia di Legnano]], scontro militare importante per la rinascita della città, su un dipinto di [[Amos Cassioli]]]]
Nel 539 Milano, per dissensi tra i due generali, si trovò alla mercé dei Goti di [[Uraia]] che la incendiarono, massacrando la popolazione. A questo evento si deve la distruzione dei marmi e dei grandi edifici della Milano romana, dagli edifici civili ai templi pagani, fino alle grandi e ricche ville patrizie, che vennero letteralmente e sistematicamente spogliate e infine date alle fiamme con tutta la città. Milano fu poi riconquistata (entro il 559) da [[Narsete]], e per opera di quest'ultimo ricostruita.<ref group=N>{{cita libro|autore= Mario Aventicense|titolo = Chronica|capitolo = anno 568|url = http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000823_00245.html?sortIndex=010%3A010%3A0011%3A010%3A00%3A00&zoom=0.75|accesso = 13 novembre 2011|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121124091813/http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000823_00245.html?sortIndex=010%3A010%3A0011%3A010%3A00%3A00&zoom=0.75|urlmorto = sì}}: «Hoc anno Narses ex praeposito et patricio post tantos prostratos tyrannos, [...] Mediolanum vel reliquas civitates, quas Goti destruxerant, laudabiliter reparatas, de ipsa Italia a supra scripto Augusto remotus est.» («In quest'anno Narsete ex proposito e patrizio, dopo aver abbattuto tanti tiranni [...] e ricostruite lodevolmente Milano e le città rimaste, che i Goti avevano distrutto, fu destituito dal governo dell'Italia dal suddetto Augusto [Giustino II].»)</ref> Nel breve periodo [[Impero bizantino|bizantino]] potrebbe essere stata elevata a capitale della diocesi italiana (Italia del Nord), anche se di questo fatto non sono presenti prove documentali certe.<ref>JB Bury, ''History of the Later Roman Empire'', [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/BURLAT/19D*.html capitolo 19], Nota 123: «As to the meagre evidence for the vicarius Italiae residing at Milan and the vicarius urbis Romae see Diehl, op. cit. p161. ». Ravegnani, ''I Bizantini in Italia'', p. 62 « [...] probabilmente venne restaurato il vicariato che [...] aveva retto la diocesi italiana»</ref>
Nel [[VI secolo]], con la discesa dei [[Longobardi]] nella [[Pianura Padana]], Milano subì saccheggi e spoliazioni, che durarono diversi decenni,<ref>Paolo Diacono, Libro II</ref> ai quali seguì un primo impulso di rinascita. Capitale del dominio longobardo era la vicina [[Pavia]] ma anche Milano rivestì, per un breve periodo, questa funzione sotto il regno di [[Agilulfo]] e [[Teodolinda]] e del loro figlio [[Adaloaldo]], dal [[604]] circa al [[626]] circa. Il [[Regno longobardo]] finì nel [[774]] con la conquista di [[Pavia]] da parte di [[Carlo Magno]], che fatti prigionieri l'ultimo [[Desiderio (re)|re Desiderio]] e la moglie, si proclamò'' Gratia Dei rex Francorum et Longobardorum'' venendo poi, nell'[[800]], incoronato a [[Roma]] da [[Papa Leone III|Leone III]] primo [[imperatore del Sacro Romano Impero]].
[[File:Ambrosino 1310.jpg|miniatura|sinistra|"[[Ambrosino]]", moneta milanese del XIV secolo. <br/>Oggi la città premia con gli [[Ambrogino d'oro|Ambrogini]] i suoi cittadini benemeriti]]
L'importanza di Milano fu confermata quale sede di un conte imperiale e di un [[vescovo]]. Con la deposizione di [[Carlo il Grosso]] ([[887]]), venne meno l'autorità del governo centrale e furono proprio i conti e i vescovi a esercitare il potere locale: la città evolse in [[Comune medievale|libero comune]] estendendo gradualmente la sua influenza su gran parte della Lombardia ([[XI secolo]]). In particolare l'istituzione del moderno comune di Milano avvenne nel 1117: in tale anno fu infatti attestata per la prima volta l'attività dei [[consoli di Milano]].<ref name="istituzione"/> L'accresciuta importanza e l'indipendenza portarono all'inevitabile scontro con il [[Sacro Romano Impero]]. [[Assedio di Milano (1162)|Quasi completamente distrutta nell'aprile del 1162]] da [[Federico Barbarossa]], rinacque dopo la vittoria della [[Lega Lombarda]] nella [[battaglia di Legnano]] (29 maggio [[1176]]).
Nel frattempo, come già accennato, Milano aveva scelto di autogovernarsi mediante dei consoli. Tuttavia, anche per questioni di discordie interne, tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo, si passò al regime dei [[Podestà (medioevo)|podestà]], che erano chiamati da altre città ([[Brescia]], [[Lodi]], [[Piacenza]], [[Bologna]], [[Como]], [[Vercelli]], [[Bergamo]], [[Mantova]], [[Genova]], [[Parma]], [[Venezia]], [[Modena]], [[Cremona]], [[Pavia]], [[Reggio Emilia]], [[Forlì]]) nella speranza che fossero ''[[super partes]].''<ref>{{cita web |url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/storia/?unita=01.04#01.04.12|titolo=Il regime comunale (sec. XII - sec. XIII)|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> Le provenienze, quindi, ricoprirono gran parte dell'[[Italia settentrionale]], mentre la città più lontana da cui venne chiamato un podestà a Milano risulta essere Forlì.
=== Epoca moderna ===
{{Vedi anche|Ducato di Milano}}
[[File:Ducato di Milano, 1402.svg|thumb|upright=1.5|Il [[Ducato di Milano]] e i domini dei [[Visconti]] (segnati in verde brillante) all'inizio del XV secolo, all'apice della loro potenza, durante il regno del duca [[Gian Galeazzo Visconti]]]]
Nel [[Basso Medioevo|tardo Medioevo]] Milano vide la lotta delle famiglie dei [[Della Torre]] (chiamati anche "Torriani") e [[Visconti]] per il possesso della città, con il predominio di questi ultimi, che avrebbero poi lasciato il passo alla famiglia [[Sforza]] solo nella metà del [[XV secolo]], all'alba del [[Rinascimento]].<ref group=N>[[Francesco Sforza]] sposò nel [[1441]] [[Bianca Maria Visconti]], figlia naturale legittimata di [[Filippo Maria Visconti]].</ref>
La signoria dei [[Visconti]], diventata [[Ducato di Milano]] nel 1396, perseguì con successo una politica espansionistica, e la città divenne la capitale di uno Stato esteso, potente e ricco che aveva bisogno anche di simboli per sancire il proprio ruolo egemone. [[Gian Galeazzo Visconti]] volle per la sua città una cattedrale che rivaleggiasse con le maggiori d'Europa: il [[Duomo di Milano]], la cui costruzione iniziò nel 1386.
[[File:A.P., Façade de la Cathedrale de Milan (pre 1866) dett..jpg|miniatura|sinistra|Piazza del Duomo nel 1860 circa. Sulla sinistra si intravede il [[Coperto dei Figini]], che è stato demolito nel 1864 per allargare la piazza]]
[[File:Via Francesco Sforza verso via Santa Sofia a Milano (inizio XX secolo).jpg|thumb|La [[Cerchia dei Navigli]], ovvero il fossato delle [[mura medievali di Milano]] reso navigabile, in via Francesco Sforza verso via Santa Sofia all'inizio del XX secolo prima del suo interramento, che avvenne tra il 1929 e il 1930]]
[[File:Rebecchino (Milano).jpg|miniatura|sinistra|Quartiere del [[Rebecchino]], che venne demolito nel 1875 per allargare piazza del Duomo]]
[[File:Lazzaretto milano secolo XIX.jpg|miniatura|Sulla destra, il [[Lazzaretto di Milano]] ancora integro (fu demolito fra il 1882 e il 1890) in una foto del 1870, mentre sullo sfondo si vede [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]]. Il vialone che li costeggia diventerà [[corso Buenos Aires]]]]
[[File:Trofeo del Naviglio Pavese.jpg|miniatura|left|Il ''[[Trofeo (ornamento)|Trofeo]] Fuentes'', che era collocato fino al 1872 sull'[[incile]] del [[Naviglio Pavese]] alla [[Darsena di Porta Ticinese]], su una delle prime foto di Milano (1845 circa)]]
L'economia della città era andata crescendo: nel [[XIII secolo]] Milano era una delle poche città europee ad avere più di {{formatnum:100000}} abitanti, l'[[artigianato]] era in pieno sviluppo, soprattutto per la [[lavorazione dei metalli]]<ref group=N>La testimonianza di questa abilità nel lavorare i metalli e forgiare armi è oggi testimoniata dal nome delle vie del centro storico; via Spadari e via Speronari, che indicano le specialità delle botteghe artigianali milanesi del tempo ivi ubicate.</ref> e dei [[Tessitura|tessuti]], [[agricoltura]] e [[allevamento]] erano fiorenti e i traffici intensi, anche grazie alla costruzione del [[Naviglio Grande]], che favorì gli scambi e irrigò sapientemente le campagne.
A manifestare l'orgoglio per questa crescita furono compiute opere come il [[Castello Sforzesco]] (già esistente in epoca viscontea con il nome di ''Castello di Porta Giovia'' ma riadattato, ingrandito e completato dagli Sforza. Il ''Castello di Porta Giovia'' sorgeva a sud nello stesso luogo del ''Castrum Portae Jovis'' romano) e l'[[Policlinico di Milano|Ospedale Maggiore]]. Gli Sforza riuscirono inoltre ad attrarre a Milano personalità come [[Leonardo da Vinci]], che riprogettò e migliorò l'idraulica dei [[Navigli (Milano)|navigli]] e dipinse l{{'}}''[[Ultima Cena (Leonardo)|Ultima Cena]]'', e il [[Bramante]], che lavorò alla [[chiesa di Santa Maria presso San Satiro]], alla [[basilica di Sant'Ambrogio]] e alla [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Milano)|chiesa di Santa Maria delle Grazie]] condizionando lo sviluppo del [[Rinascimento lombardo]].
Nel [[1499]] la Francia avanzò diritti di successione sul Ducato di Milano con [[Luigi XII di Francia|Luigi XII]],<ref group=N>Un suo antenato, [[Luigi di Valois|Luigi di Turenna]], aveva sposato nel [[1389]] [[Valentina Visconti|Valentina]], figlia del primo [[Elenco dei governanti di Milano|duca di Milano]], [[Gian Galeazzo Visconti]].</ref> che invase il ducato scacciandone [[Ludovico il Moro]]. [[Carlo V d'Asburgo]], in quanto [[imperatore del Sacro Romano Impero]], vi intronò [[Francesco II Sforza]] che morì senza eredi nel [[1535]], e quindi Carlo V, con un diploma imperiale, nominò duca il proprio figlio [[Filippo II di Spagna]].<ref group=N>Prenderà possesso della carica nel [[1566]], dopo aver giurato fedeltà nelle mani dello zio, [[Federico I d'Asburgo]], imperatore dopo l'abdicazione di [[Carlo V]].</ref>
[[File:Bastioni di Milano verso Porta Volta.jpg|thumb|Le [[mura spagnole di Milano]] verso [[Porta Volta]] in una foto risalente al XX secolo. La loro trasformazione in giardini fu realizzata dagli austriaci nel XVIII secolo. Vennero demolite tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo]]
[[File:Laghetto di San Marco (Milano).jpg|miniatura|Il [[laghetto di San Marco]]. Fu interrato tra il 1929 e il 1930 contestualmente agli analoghi lavori di chiusura della [[Cerchia dei Navigli]]]]
[[File:Darsena di Milano (inizio XX secolo).jpg|thumb|La [[Darsena (Milano)|Darsena di Milano]] alla metà del XX secolo. È stata realizzata all'epoca della dominazione spagnola]]
I diritti dell'[[Impero spagnolo]] sul Ducato di Milano furono riconosciuti definitivamente con la [[pace di Cateau-Cambrésis]] ([[1559]]). La dominazione spagnola iniziò con un lungo periodo di pace ([[1535]]-[[1620]]). Carlo V emanò le ''Costitutiones Mediolanensis Dominii'', che lasciarono al ducato un'ampia autonomia di governo, con l'unico vincolo di fedeltà al sovrano<ref group=N>Si tratta delle ''Nuove Costituzioni'', cui avevano messo mano [[Ludovico il Moro|Ludovico]] e [[Francesco II Sforza]].</ref>, ma creano un dannoso dualismo con gli uffici regi che non sarà mai completamente superato.
Carlo V fece anche redigere l'estimo del ducato,<ref group=N>Che sarà completato nel [[1560]].</ref> che avrebbe dovuto consentire una migliore esazione fiscale: in realtà provocò resistenze nel [[clero]] e nelle [[Oligarchia|oligarchie]] che controllavano il governo cittadino e ducale, i quali non volevano rinunciare a privilegi e immunità. Incominciò così un inasprimento fiscale che non cesserà che nel [[1706]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/storia/?unita=03.05|titolo=Lo stato di Milano nella dominazione spagnola|accesso=14 settembre 2015}}</ref>
La devastante [[peste del 1630]] segnò profondamente la città e la sua cultura, tanto da essere stata in seguito ripresa da [[Alessandro Manzoni]], sia ne ''[[I promessi sposi]]'' sia nella ''[[Storia della colonna infame]]'', scritto d'alto pregio storico e sociale, nel quale il Manzoni propone una riflessione profonda sugli errori commessi dai giudici, che abusarono del loro potere, per arrivare a una sentenza di condanna di due persone in quanto considerate [[untore|untori]].
Pochi sono i segni evidenti rimasti a Milano della dominazione spagnola: le [[mura spagnole di Milano]], demolite tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo,<ref group=N>Fatte costruire dal governatore [[Ferrante I Gonzaga]] nel [[1549]], furono completati in soli undici anni e il loro disegno continuò l'espansione monocentrica della città.</ref> la [[Chiesa di San Giuseppe (Milano)|chiesa barocca di San Giuseppe]], il [[Palazzo del Senato (Milano)|Collegio Elvetico]] in via Senato<ref group=N>Entrambi di [[Francesco Maria Richini]] ([[1584]]-[[1658]]). Il collegio Elvetico è l'attuale sede dell'[[Archivio di Stato (Italia)|Archivio di Stato]].</ref> e la [[Darsena (Milano)|Darsena di Porta Ticinese]], fatta scavare dal [[Governatore di Milano|governatore spagnolo]] [[Pedro Enríquez de Acevedo]], conte di [[Fuentes de Valdepero|Fuentes]].
Il XVIII secolo vide Milano passare dalla dominazione spagnola a [[Impero austriaco|quella austriaca]], che continuò fino all'[[epoca napoleonica]], eccezion fatta per una parentesi di tre anni, tra il [[1733]] e il [[1736]], durante i quali la città subì il controllo del [[Regno di Sardegna]]. Fu un periodo di rifiorimento culturale che conobbe l'opera di intellettuali come [[Pietro Verri]], [[Cesare Beccaria]] e [[Paolo Frisi]]. Grazie alle politiche [[Casa d'Asburgo|asburgiche]], Milano divenne uno dei principali centri dell'[[Illuminismo in Italia|illuminismo italiano]].<ref>Alberto Casadei, Marco Santagata ''Manuale di letteratura italiana medievale e moderna'', Laterza, 2007.</ref>
Con la morte di [[Carlo II di Spagna]] dilagò la [[guerra di successione spagnola|grande guerra per la sua successione]]. Il 24 settembre [[1706]] [[Eugenio di Savoia]] fu alle porte di Milano e il governatore spagnolo, il principe di [[Vaudémont]], abbandonò precipitosamente la città lasciandola in balia della nuova dominazione austriaca. Seguì il governatore [[Massimiliano Carlo di Löwenstein-Wertheim-Rochefort]], che venne ricordato per aver ricostruito il [[Teatro Regio Ducale]], che fu poi distrutto da un incendio.
L'Impero austriaco dominò Milano fino al 9 maggio [[1796]], data in cui l'arciduca [[Ferdinando d'Asburgo-Este]] lasciò la città a causa dell'arrivo di [[Napoleone Bonaparte]] impegnato nella [[Campagna d'Italia (1796-1797)|campagna d'Italia]]. Dal 1796 al 1797 Milano fu capitale della [[Repubblica Transpadana]], dal 1797 al 1802 sede del governo della [[Repubblica Cisalpina]], dal 1802 al 1805 capitale della [[Repubblica Italiana (1802-1805)|Repubblica Italiana napoleonica]] e dal 1805 al 1814 sede del governo del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia napoleonico]].
L'arrivo di Napoleone Bonaparte suscitò un'ondata d'entusiasmo nei milanesi che videro in lui la possibilità di realizzazione dei nuovi ideali [[Rivoluzione francese|rivoluzionari francesi]] tanto attesi durante il periodo [[Conservatorismo|conservatore]] degli austriaci. L'esercito francese entrò a Milano il 15 maggio e, dopo circa un anno di disordini di ispirazione [[Giacobinismo|giacobina]], ne seguì la costituzione della [[Repubblica Cisalpina]] nel [[1797]]. Essa tuttavia non ebbe vita facile perché, partito Napoleone, Milano ricadde nel giacobinismo e non riuscì a opporre alcuna resistenza al ritorno degli austriaci nel [[1799]], che intrapresero una cieca [[repressione]]. Dopo la nomina di Napoleone a [[primo console]], grazie alla vittoria nella [[battaglia di Marengo]], la città divenne capitale del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia napoleonico]].
=== Epoca contemporanea ===
==== Dall'epoca napoleonica alla seconda guerra mondiale ====
[[File:Episodio delle cinque giornate (Baldassare Verazzi).jpg|miniatura|sinistra|Rappresentazione di un episodio delle [[Cinque giornate di Milano]] (18-22 marzo 1848) su un dipinto di [[Baldassare Verazzi]]]]
[[File:Milano boats c1845.jpg|miniatura|Stampa d'epoca (1845 ca.) che raffigura il [[laghetto di Santo Stefano]], per il quale transitarono per oltre quattro secoli i materiali per il cantiere della [[Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano]]. Fu interrato nel 1857 per "insalubrità"]]
[[File:Portici meridionali piazza Duomo Milano in costruzione.jpg|miniatura|I portici meridionali di [[Piazza del Duomo (Milano)|piazza del Duomo]] in costruzione, 1873]]
[[File:Milano 002.jpg|miniatura|sinistra|Panoramica di Milano nella seconda metà dell'Ottocento. In primo piano [[Porta Ticinese]] sottopassata dal [[Cavo Ticinello]] ancora a cielo aperto]]
[[File:Palazzo marino ottocento.jpg|miniatura|La facciata di [[Palazzo Marino]] su [[piazza della Scala]] prima del rifacimento portato a termine da [[Luca Beltrami]] nel 1892]]
[[File:Milano, Galleria Vittorio Emanuele II (bombardata) 02.jpg|miniatura|sinistra|Resti della [[Galleria Vittorio Emanuele II]] bombardata nel 1943]]
[[File:Piazza san sepolcro 1919.jpg|miniatura|[[Piazza San Sepolcro]] nel 1919: [[Benito Mussolini]] fonda i [[Fasci italiani di combattimento]]]]
Alla caduta di Napoleone Bonaparte, con il [[Congresso di Vienna]] (1815), Milano tornò sotto il dominio austriaco, non più come ducato, ma come capitale del neonato [[Regno Lombardo-Veneto]]<ref group=N>Nel 1848 si svolse a Milano uno dei più significativi eventi del [[Risorgimento italiano]], le [[Cinque giornate di Milano|Cinque giornate]]</ref> e ciò rimase fino al [[1859]], quando in seguito alla [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|seconda guerra d'indipendenza]], entrò a far parte del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], che divenne poi [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] nel 1861.
[[Plebiscito di Roma del 1870|Dopo l'annessione di Roma allo Stato italiano]] (1870) e la sua trasformazione in capitale, per diverso tempo Milano venne qualificata con il titolo di ''Capitale morale''; la definizione è attribuita da [[Ruggiero Bonghi]] come [[parola d'autore]] coniata negli anni in cui dirigeva ''[[La Perseveranza]],''<ref>{{cita libro|autore=[[Bruno Migliorini]]|titolo=Parole d'autore: (onomaturgia)|editore=Sansoni|città=Firenze|anno=1975|p=6}}</ref> e conobbe una certa diffusione sulla scia del successo della Fiera industriale del [[1881]].<ref>{{cita|Rosa}}.</ref><ref>{{cita|Pavoni}}.</ref> Con essa si alludeva al carattere milanese dell'epoca, grazie al quale fu compiuta l'[[industrializzazione]] della città e delle zone limitrofe.<ref group=N>Questo epiteto oggi è in disuso o utilizzato per lo più a scopo [[ironia|ironico]]; in particolare, gli accenni alla "moralità", sono particolarmente bersagliati dall'ironia in seguito ad alcuni scandali, come quello della [[Duomo connection]] o quello di [[Mani pulite|Tangentopoli]]. Si veda ad esempio {{cita|Colaprico}}. Già alla fine dell'Ottocento l'epiteto era contestato, ad esempio in {{cita|Barilli}}</ref>
Nel [[1883]]<ref>{{cita libro|titolo=Energia a Milano|editore=Aem|città=Milano|anno=1986}}</ref> fu inaugurata a Milano la [[Centrale Santa Radegonda]], prima [[centrale elettrica]] d'[[Europa]]<ref>{{cita libro|titolo=Storia dei trasporti italiani, vol1: dall'Omnibus alla metropolitana|autore= Francesco Ogliari|p=88|anno=1976|città=Milano}}</ref><ref group=N>A Londra ne era stata inaugurata una l'anno prima, per illuminare l'Holborn Viaduct, ma era priva di rete di distribuzione.</ref><ref>{{cita web |url=http://www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/elettricita/radegonda0.htm|titolo=Storia di Milano, La Centrale elettrica di via Santa Radegonda|autore=Gian Luca Lapini|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> e seconda al mondo dopo quella di [[New York]].<ref group=N>Acquistata a Parigi dall'ingegner [[Giuseppe Colombo (ingegnere)|Giuseppe Colombo]] all'Esposizione industriale dov'era stata portata da [[Thomas A. Edison]] a scopo dimostrativo, mentre ne costruiva una operativa a [[New York]]</ref> La costruzione, guidata da [[Giuseppe Colombo (ingegnere)|Giuseppe Colombo]], è ricordata su una colonna della via omonima da una targa posta successivamente da [[Luigi Dadda]].
A cavallo del [[XIX secolo|XIX]] e [[XX secolo]] Milano conobbe uno straordinario sviluppo industriale e del [[settore terziario]] che la pose al centro delle vicende economiche d'Italia. Fu sede dell'[[Esposizione internazionale di Milano (1906)|Esposizione universale del 1906]],<ref>{{cita web|url=http://www.expo1906.it/|titolo=Expo 1906|accesso=21 novembre 2010}}</ref> che celebrava l'apertura del [[Traforo del Sempione]]. Lo sforzo bellico durante la [[prima guerra mondiale]] fece registrare un forte sviluppo dell'industria, non solo pesante, con conseguenti difficoltà nella successiva riconversione postbellica; ciò si unì alla delusione per le molte aspettative di maggiore benessere e democrazia ingenerate, non solo in Italia, dalla propaganda per l'arruolamento: dapprima le tensioni sociali sfociarono in quello che gli storici chiamano il [[Biennio rosso in Italia|biennio rosso]], in reazione al quale trovò nuova linfa il [[fascismo]].
Milano era, all'inizio del XX secolo, per la sua composizione sociale, una città a forte connotazione [[socialismo|socialista]]: [[Filippo Turati]],<ref group=N>Fu eletto ripetutamente al parlamento proprio nel collegio di Milano</ref> che vi aveva fondato nel 1889 la Lega Socialista Milanese, fu tra i fondatori, nel [[1892]], del [[Partito Socialista Italiano]]. L'organo del partito, il quotidiano ''[[Avanti!]]'', ebbe qui, a partire dal 1911, la sua sede e [[Benito Mussolini]] ne fu uno dei direttori (1913-1914). Socialisti furono gli ultimi due [[sindaci di Milano]] eletti democraticamente, [[Emilio Caldara]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilsocialista.com/interno.php?link=storie_interno&id_storie=84&indice=|titolo=Caldara Emilio: il socialismo municipale|autore=Carlo Tognoli|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> nel [[1914]] e [[Angelo Filippetti]]<ref>Milano, 1866-1936, medico. Fu estromesso dalla carica "per motivi di ordine pubblico" il 2 agosto 1922. Da ''Le vie di Milano'', Hoepli, Milano, 2004</ref> nel 1920.
Il 14 febbraio 1916, in piena prima guerra mondiale, Milano subì il primo bombardamento aereo della sua storia; due bombardieri da guerra, modello [[Etrich Taube]], della [[K.u.k. Luftfahrtruppen|Imperial-regia Aviazione austro-ungarica]] sganciarono numerose bombe nelle zone di [[Porta Romana (Milano)|Porta Romana]] e [[Porta Vittoria (Milano)|Porta Vittoria]] provocando 16 morti e circa 40 feriti. I due bombardieri si ritirano indisturbati alla [[Gardolo di Mezzo|base aerea di Gardolo]] (in [[Trentino]], allora parte dell'[[Impero austro-ungarico]]), da dove erano partiti.<ref>{{cita web|url=http://www.lavoce.be/index.php/aeronautica/6918-milano-14-febbraio-1916-il-primo-bombardamento-nella-storia-della-citta|titolo=Milano 14 febbraio 1916: il primo bombardamento nella storia della città|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160920204745/http://www.lavoce.be/index.php/aeronautica/6918-milano-14-febbraio-1916-il-primo-bombardamento-nella-storia-della-citta|accesso = 21 giugno 2018}}</ref>
Gli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale furono densi di tensioni sociali culminate nel già accennato [[Biennio rosso in Italia|biennio rosso]] con scontri sanguinosi fra movimenti [[Anarchia|anarchici]], operai e [[Comunismo|comunisti]] e il nascente [[fascismo|movimento fascista]] di cui Milano fu la culla vedendone la fondazione il 23 marzo [[1919]] con il nome di Movimento dei [[Fasci italiani di combattimento]] nella sala del Circolo dell'Alleanza Industriale in [[Sansepolcrismo|piazza San Sepolcro]].<ref group="N">Divenne "[[Partito Nazionale Fascista]]" a Roma, nel novembre 1921, al congresso che sancì la fusione con il [[Partito Nazionalista italiano]].</ref> Il 12 aprile 1928 la città fu scossa dal grave [[attentato a Vittorio Emanuele III]], in cui 20 persone rimasero uccise dallo scoppio di un ordigno esplosivo mentre erano in attesa di assistere al passaggio del Re in occasione della cerimonia di inaugurazione della VIII edizione della [[Fiera di Milano|Fiera Campionaria]]. Nel biennio 1929-30 si procedette alla copertura della [[Cerchia dei Navigli]], cambiando così radicalmente l'aspetto di molti paesaggi urbani della città.
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Milano [[Bombardamenti strategici durante la seconda guerra mondiale|registrò i più gravi bombardamenti]] aerei mai subiti da una grande città italiana. Nell'agosto del [[1943]] nell'arco di una settimana Milano subì numerose incursioni aeree, che distrussero un terzo dell'area edificata e colpirono il 50 per cento degli edifici, lasciando {{formatnum:150000}} persone senzatetto.<ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=BIVzVZoh8moC&lpg=PA4&hl=it&pg=PA157#v=onepage&q&f=false|titolo=Oneri e onori. Le verità militari e politiche della Guerra di Liberazione|autore=Roberto Roggero |p=157 |anno=2006 |editore=Grego & Greco |isbn=978-88-7980-417-2|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> Gli aerei sganciarono le bombe da quote molto elevate, colpendo a caso gli edifici del centro storico. Il [[Teatro alla Scala]], [[Palazzo Marino]], [[la Rinascente]], la sede del ''[[Corriere della Sera]]'', gli stabilimenti della [[Pirelli (azienda)|Pirelli]], dell'[[Alfa Romeo]] e della [[AnsaldoBreda|Breda]] vennero pesantemente bombardati mentre la [[Galleria Vittorio Emanuele II|Galleria Vittorio Emanuele]] fu scoperchiata. Il [[Duomo]] fu risparmiato nonostante il crollo di decine di statue. Colpiti pure il [[Castello Sforzesco]], la [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Milano)|chiesa di Santa Maria delle Grazie]], [[Palazzo Reale di Milano|Palazzo Reale]], la [[Pinacoteca Ambrosiana]] e l'[[Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico|ospedale Fatebenefratelli]].
Tragica fu la [[Strage di Gorla|strage dei 184 bambini]] della scuola elementare di [[Gorla (Milano)|Gorla]], il 20 ottobre [[1944]]. Diciassette aerei del ''451º Bomb Group'' dell'[[United States Air Force|aviazione statunitense]], fallito il bersaglio (gli stabilimenti Breda) perché fuori rotta, sganciarono 170 bombe da duecento chili sui quartieri di Gorla, Precotto e Turro. Una di queste colpì le scale della scuola mentre i bambini, gli insegnanti e il personale cercavano di raggiungere i rifugi: quel giorno si contarono 614 vittime.<ref>{{Cita libro|titolo=La traversata di Milano|autore=Maurizio Cucchi|editore=Mondadori|pp=75–76|città=Milano|anno=2007}}</ref>
Il 29 aprile [[1945]] i corpi di 18 gerarchi fascisti tra cui Mussolini stesso vennero esposti in [[piazzale Loreto]]. I gerarchi erano stati fucilati da un gruppo di partigiani comandati da [[Walter Audisio]] il pomeriggio del 28 aprile. La folla incominciò a calpestare e colpire i corpi ricoprendoli di sputi, e solo grazie all'intervento di vigili del fuoco e di alcuni partigiani i cadaveri furono sottratti all'ira della folla e appesi a testa in giù sulla pensilina del distributore presente nella piazza.<ref>{{cita web|url=https://www.infoaut.org/storia-di-classe/29-aprile-1945-piazzale-loreto|titolo=29 aprile 1945: piazzale Loreto.|accesso=13 agosto 2014}}</ref>
==== Dal secondo dopoguerra al nuovo millennio ====
[[File:Funerali morti piazza fontana.jpg|miniatura|sinistra|Funerali delle vittime della [[strage di piazza Fontana]] nel 1969]]
[[File:Milan skyline with Unicredit Tower and Bosco Verticale.jpg|miniatura|Skyline del [[Progetto Porta Nuova]]]]
Città emblema della [[Resistenza italiana|Resistenza]] (il 25 aprile, [[Anniversario della liberazione d'Italia|festa nazionale della liberazione]], ricorda l'insurrezione generale partigiana del 25 aprile [[1945]] che ha portato alla liberazione di Milano) fu, nel secondo dopoguerra, dopo la [[nascita della Repubblica Italiana]] ([[1946]]), uno dei motori della ricostruzione industriale e culturale dell'Italia postbellica.
A Milano si svolsero alcuni dei maggiori scontri del [[Sessantotto]] italiano e qui ci fu il primo episodio della cosiddetta [[strategia della tensione]] (il 12 dicembre [[1969]] con la [[strage di piazza Fontana]]). Dalla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] la città iniziò a essere ricordata come "[[Milano da bere]]", denominazione derivante da uno slogan pubblicitario diventato simbolo di un'epoca in cui essa e l'intera nazione potevano godere di un benessere diffuso.<ref>{{cita news|url = http://www.lastampa.it/2008/04/01/societa/luomo-che-invent-la-milano-da-bere-LtMcyvulHw12QQAxFMYwwO/pagina.html|titolo = L'uomo che inventò la Milano da bere|data = 1º aprile 2008|pubblicazione = [[La Stampa]]|accesso = 14 settembre 2015|autore = Egle Santolini}}</ref>
Nell'ultimo quarto di secolo la città fu al centro della politica italiana: con l'ascesa al governo della classe dirigente milanese del [[Partito Socialista Italiano]] – guidata da [[Bettino Craxi]] – al governo nazionale, poi con lo scandalo di [[Tangentopoli]],<ref group=N>Chiusa questa fase, "l'auspicata connessione fra [[etica]] e sviluppo è rimasta incompiuta e si è generata, nello spazio politico culturale che si era aperto, un sistema "tattico" di sopravvivenza, secondo Mario Abis, ''Milano nella competizione internazionale'', Rivista italiana di comunicazione pubblica, Fascicolo 36, 2008, p. 123 (Milano: Franco Angeli, 2008). Vi si sostiene anche che Milano è "invecchiata" prigioniera nel suo stereotipo di città dinamica e di efficienza. L'ultima grande occasione è stata proprio generata dal contesto storico di [[Mani Pulite]]: a Milano poteva concretizzarsi l'idea che il Paese sarebbe "ripartito" attraverso questa opera di "purificazione". La "[[Milano da bere]]" passava attraverso una prova decisiva che avrebbe riportato slancio nella forma di politiche moderne e trasparenti, ma anche questo passaggio è andato completamente a vuoto".</ref> poi ancora con l'ascesa dell'imprenditore milanese [[Silvio Berlusconi]], a guida di una coalizione di centrodestra.<ref group=N>Nel dicembre [[2009]], il presidente del Consiglio [[Silvio Berlusconi]] venne ferito al volto da un cittadino tramite una statuetta del [[Duomo di Milano|Duomo]] scaraventata con violenza sul viso del politico. Tale episodio venne definito "Atto di terrorismo": {{cita web|url=http://www.lastampa.it/2009/12/13/italia/politica/berlusconi-colpito-al-volto-a-milano-970sHnYfsYKeHlajuU5QBI/pagina.html|titolo=Aggressione a Silvio Berlusconi|accesso = 21 giugno 2018}}</ref>
Oggi Milano è un importante centro commerciale e industriale, sia all'interno dell'[[Unione europea]] sia a livello internazionale, oltre che il maggior polo italiano per i servizi e il [[Settore terziario|terziario]], la [[finanza]], la [[Moda (abbigliamento)|moda]], l'[[editoria]] e l'[[industria]]. È inoltre sede della [[Borsa Italiana]] (in [[piazza degli Affari]]), uno dei più importanti centri finanziari d'[[Europa]], ed è un grande polo di attrazione per le sedi amministrative di decine di [[multinazionale|multinazionali]].<ref name="OECD_Milan_2006" /> Milano è uno dei maggiori centri universitari, editoriali e televisivi d'Europa. È inoltre sede della [[Fiera di Milano]], polo fieristico con la maggior superficie espositiva d'Europa.<ref>{{cita web|url=http://www.urbanfile.it/index.asp?ID=3&SID=194|titolo=MIC|accesso = 21 giugno 2018|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100525230805/http://www.urbanfile.it/index.asp?ID=3&SID=194}}</ref>
Dopo l'assegnazione ufficiale da parte del [[Bureau international des Expositions]] il 31 marzo [[2008]], dal 1º maggio al 31 ottobre 2015 la città ha ospitato l'[[Expo 2015]], sul tema dell'alimentazione. La città di Milano è presente nelle pubblicazioni del ''Globalization and World Cities Study Group'' dell'Università di Loughborough, dove nel [[2004]] è stata classificata come ''incipient global city'' insieme a [[Amsterdam]], [[Boston]], [[Chicago]], [[Madrid]], [[Mosca (Russia)|Mosca]] e [[Toronto]].<ref>{{cita pubblicazione|url = http://www.lboro.ac.uk/gawc/rb/rb146.html|lingua = inglese|accesso = 18 giugno 2006|data = 14 luglio 2004|rivista = GaWC Research Bulletin|numero = 146|autore = P.J. Taylor|titolo = Leading World Cities: Empirical Evaluations of Urban Nodes in Multiple Networks|dataarchivio = 2 ottobre 2009|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20091002193341/http://www.lboro.ac.uk/gawc/rb/rb146.html|urlmorto = sì}}</ref> Nel 2016 ha vinto il [[Premio europeo per le città accessibili]].<ref>{{Cita web|url=https://ec.europa.eu/italy/node/3702_it |titolo=Premio europeo per le città accessibili|sito=ec.europa.eu|accesso=3 dicembre 2020}}</ref>.
=== Simboli ===
{{Vedi anche|
{{Doppia immagine|left|Milano-Gonfalone (recto).svg|150|Milano-Gonfalone (retro).svg|150|Da sinistra, il lato anteriore e quello posteriore del [[Simboli di Milano|gonfalone di Milano]], che è custodito all'interno di [[Palazzo Marino]], municipio della città, nella Sala dell'[[Galeazzo Alessi|Alessi]].}}
[[File:Flag of Milan.svg|thumb|La [[Simboli di Milano|bandiera di Milano]], costituita come lo stemma da una [[croce di San Giorgio]] [[Rosso (araldica)|rossa]] in campo [[Bianco (araldica)|bianco]]. Riprende fedelmente il vessillo del [[Ducato di Milano]], che fu usato dal 1395 al 1797]]
{{Citazione|1. Il gonfalone storico, insignito della [[Città decorate di medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"|medaglia d'oro della Resistenza]], e raffigurante [[Sant'Ambrogio]], vescovo eletto dal popolo, è il [[gonfalone di Milano]].<br />2. Lo [[Stemma di Milano|stemma della Città di Milano]] è [[araldica]]mente così descritto: d'[[Argento (araldica)|argento]] ([[Bianco (araldica)|bianco]]) alla croce di rosso, cimato di [[corona turrita]] (un cerchio d'oro aperto da otto [[Pusterla|pusterle]]), e circondato ai lati nella parte inferiore da fronde verdi di alloro e di quercia annodate con un nastro tricolore.<br />3. La bandiera del Comune di Milano è costituita da una [[Croce (araldica)|croce]] [[Rosso (araldica)|rossa]] su sfondo bianco.|[[Blasonatura]] del gonfalone, dello stemma e della bandiera di Milano riportata nello [[Statuto comunale|statuto]] del comune<ref name="download.comune.milano.it">{{cita web|url=http://download.comune.milano.it/13_04_2016/Statuto_aggiornamento_aprile_2016%20(1460550917672).pdf?pgpath=/SA_SiteContent/SEGUI_AMMINISTRAZIONE/STATUTO_REGOLAMENTI/Statuto/Statuto_comunale|titolo=Statuto del Comune di Milano|accesso=15 novembre 2017|dataarchivio=30 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210830213434/http://download.comune.milano.it/13_04_2016/Statuto_aggiornamento_aprile_2016%20(1460550917672).pdf?pgpath=/SA_SiteContent/SEGUI_AMMINISTRAZIONE/STATUTO_REGOLAMENTI/Statuto/Statuto_comunale|urlmorto=sì}}</ref>}}
I [[simboli di Milano]] sono lo stemma, il gonfalone e la bandiera, così come riportato nello [[Statuto comunale]].<ref name="download.comune.milano.it"/>
[[File:Madonnina - Duomo - Milan 2014 03.jpg|thumb|La [[Madonnina]], statua presente sulla sommità del [[Duomo di Milano]]]]
[[File:IMG 7177 - Milano - Staz. C.le - Biscione visconteo usato come stemma di MI - Foto Giovanni Dall'Orto 18-Mar-2007.jpg|thumb|Il [[Biscione (araldica)|biscione]] scolpito nell'androne della [[stazione di Milano Centrale]]]]
[[File:Meneghino - stampa ottocento.jpg|thumb|[[Meneghino]], uno dei simboli più famosi di Milano, tant'è che viene spesso identificato con il capoluogo lombardo]]
Lo stemma di Milano è costituito da uno [[Scudo francese moderno|scudo sannitico]] di color [[Argento (araldico)|argento]] ([[Bianco (araldica)|bianco]]) su cui è sovrapposta una [[croce di San Giorgio]] [[Rosso (araldica)|rossa]]. Il tutto è racchiuso ai lati da un ramo di [[alloro]] e uno di [[quercia]], legati insieme da un nastro [[Bandiera d'Italia|tricolore]]. Lo scudo, che è [[Timbro (araldica)|timbrato]] da una [[corona turrita]] colore oro o nero, simbolo del [[Città d'Italia|titolo di città]], è in uso, nella sua forma moderna, dal 19 marzo 1934, quando fu emanato il relativo decreto di concessione da parte dello Stato. La croce di San Giorgio rossa su campo bianco come simbolo della città meneghina nacque nel [[Medioevo]]: tale soggetto, che è stato riportato per la prima volta sulla bandiera di Milano, è stato poi l'ispirazione per la realizzazione dello [[stemma]] cittadino.
Il primo gonfalone di Milano è stato un [[arazzo]] realizzato intorno al 1565 dai ricamatori [[Scipione Delfinone]] e Camillo Pusterla su disegno di [[Giuseppe Arcimboldo|Giuseppe Arcimboldi]] e [[Giuseppe Meda]]. Restaurato una ventina di volte nei successivi tre secoli, è custodito all'interno del [[Castello Sforzesco]], nella Sala del Gonfalone.<ref name="Pagani|p. 20">{{Cita|Pagani|p. 20}}.</ref> Una sua copia, che è custodita a [[Palazzo Marino]], nella Sala dell'[[Galeazzo Alessi|Alessi]], viene esibita nelle ricorrenze ufficiali più importanti per rappresentare la città di Milano. Entrambi i gonfaloni menzionati raffigurano, al centro, [[sant'Ambrogio]], [[vescovo di Milano]] e [[santo patrono]] della città.
Altri simboli sono la [[scrofa semilanuta]], animale legato alla leggenda della [[fondazione di Milano]], la "[[Madonnina]]", una statua d'oro di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] collocata sulla guglia più elevata del [[Duomo di Milano]], il [[Biscione (araldica)|biscione]] (in [[dialetto milanese]] ''el bisson''), ritratto nell'atto di ingoiare o proteggere, a seconda delle interpretazioni, un fanciullo o un uomo nudo<ref group="N">Una tradizione risalente a [[Galvano Fiamma]] ([[XIV secolo]]), vuole che tale stemma provenga dall'immagine raffigurata sull'elmo e sullo scudo di un saracino abbattuto da un Ottone Visconti durante la [[prima crociata]]. Si tratta però di un racconto inverosimile, al pari delle altre notizie di questo storico sulla partecipazione lombarda alla prima crociata (Giancarlo Andenna, ''Deus non voluit: i Lombardi alla prima crociata (1100-1101). Dal mito alla ricostruzione della realtà. Atti del Convegno Milano, 11-11 dicembre 1999'', Milano, Vita e Pensiero, 2003, ISBN 88-343-0799-2, in partic. pp. 233-234). Un altro mito attribuisce l'origine del simbolo a un analogo scontro tra [[Eriprando Visconti]] e un cavaliere tedesco nel [[1034]]. La prima attestazione sicura del simbolo è il [[1226]], quando venne raffigurato sul pastorale, "ornato con vipere d'avorio", di Ardengo Visconti, abate del [[Basilica di Sant'Ambrogio|monastero di Sant'Ambrogio]] (Romussi 1927, vol. II, p. 245). Un'altra storia, inverosimile per anacronismo, è riferita dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]]: il simbolo sarebbe stato adottato da [[Azzone Visconti]], cui una vipera sarebbe entrata nell'elmo mentre riposava, ma ne sarebbe uscita, all'atto dell'indossarlo, a fauci spalancate, senza però morderlo. Andenna (''cit.'') ritiene verosimile l'origine da simboli vescovili raffiguranti un mostro marino che inghiotte [[Giona (profeta)|Giona]], simbolo della [[resurrezione]].</ref> e sovrastato da una corona d'oro,<ref group=N>L'aggiunta della corona d'oro venne concessa nel [[1336]] a Bruzio Visconti dai [[Arciducato d'Austria|duchi d'Austria]] (Romussi, ''loc. cit.'').</ref> originariamente simbolo del casato dei [[Visconti]], [[Governanti di Milano|Signori e poi Duchi di Milano]] tra [[XIII secolo|XIII]] e [[XV secolo]], e infine [[Meneghino]], maschera legata alla città dopo avere soppiantato quella più antica e tradizionale di "[[Beltrame|Baltramm]] de [[Gaggiano|Gaggian]]". Il nome "meneghino" viene talvolta usato, a mo' di aggettivo, come sostituto di "milanese" (si veda ad esempio la nota istituzione culturale ''Famiglia meneghina'').<ref>{{cita web|url=http://www.nonsolocittanova.it/cittanova_carnevale_2007/meneghino.html|titolo=Le maschere di Carnevale - Meneghino|accesso=20 novembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140707142916/http://www.nonsolocittanova.it/cittanova_carnevale_2007/meneghino.html}}</ref>
=== Onorificenze ===
Il capoluogo lombardo è anche tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]]; in particolare è insignita della [[medaglia d'oro al valor militare]] per i sacrifici subiti della sua popolazione e per la sua attività nella [[Resistenza italiana|Resistenza partigiana]] durante la [[seconda guerra mondiale]].<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=18389|accesso=18 giugno 2010|titolo=Medaglia d'oro al valor militare: Milano
Le motivazioni della concessione delle due onorificenze sono:
{{Onorificenze
|immagine = Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro alle città benemerite del Risorgimento nazionale
|collegamento_onorificenza = Città decorate di medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"
|motivazione = A ricordare le azioni eroiche compiute dalla cittadinanza milanese nelle cinque giornate del 1848. L'insurrezione popolare milanese divampò il 18 marzo 1848, alla notizia della rivoluzione a Vienna e dell'insurrezione di Venezia. Il 23 gli insorti costrinsero il maresciallo Radetzki ad abbandonare la città e a ritirarsi verso Verona. Fra gli insorti si contarono circa trecento morti
|luogo = Roma, 18 marzo 1898
}}
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = Nelle epiche "[[Cinque giornate di Milano|Cinque Giornate]]", insorgendo e scacciando dalle sue mura un esercito potentemente armato, dimostrò quanto valga contro la tirannide l'impeto popolare sorretto da sete inestinguibile di giustizia, di libertà, di indipendenza. Presente con i suoi martiri
|luogo = Roma, 15 marzo 1948 }}
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città
|motivazione = In quanto facente parte delle Città Regie della Lombardia, costituite con Patente I.R. del 24 aprile [[1815]] nel [[Regno Lombardo-Veneto]]
|luogo = Vienna, 7 aprile [[1815]] - l'[[Sovrani d'Austria|Imperatore d'Austria]] [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco I]]
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{vedi anche|
[[File:
[[File:Santa maria delle grazie milano 20150718.jpg|thumb|La [[Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Milano)|chiesa di Santa Maria delle Grazie]], [[Patrimoni dell'umanità d'Italia|patrimonio dell'umanità UNESCO]] assieme al [[Ultima Cena (Leonardo)|Cenacolo vinciano]]]]
Gran parte del patrimonio artistico-architettonico di Milano si trova nel [[centro storico]], che deve il suo aspetto attuale a numerosi rimaneggiamenti urbanistici effettuati tra l'
Il monumento simbolo della città è la ''basilica cattedrale
[[File:
Altro monumento simbolo di Milano è il [[Castello Sforzesco]], originariamente concepito come struttura esclusivamente militare, fu poi ridisegnato come elegante corte per i signori della città.<ref>{{cita web|url=http://milano.corriere.it/arte_e_cultura/articoli/2008/07_Luglio/07/storia_castello.shtml
Altro sito di notevole interesse artistico è il [[Cimitero monumentale (Milano)|Cimitero monumentale]], che ospita le tombe dei cittadini milanesi più illustri; di più moderna realizzazione si possono trovare la [[stazione di Milano Centrale]], costruita in uno stile che unisce la maestosità delle strutture fasciste a decorazioni in stile [[Liberty a Milano|liberty]],<ref>{{cita|Gualdoni, 2009|p. 100}}.</ref> e lo [[stadio Giuseppe Meazza]], chiamato ''La Scala del calcio.''<ref>{{Cita news|autore = Parola Enrico|url=http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/13/Suono_alla_Scala_vorrei_vedere_co_7_100513047.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110520062115/http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/13/Suono_alla_Scala_vorrei_vedere_co_7_100513047.shtml|titolo = «Suono alla Scala, ma vorrei vedere la Scala del calcio»|pubblicazione = Corriere.it|accesso = 21 luglio 2010}}</ref> Di particolare rilevanza è l'[[Arco della Pace]], un [[arco trionfale]] situato all'inizio di [[corso Sempione]] che rappresenta uno dei maggiori [[Neoclassicismo a Milano|monumenti neoclassici di Milano]].
=== Architetture religiose ===
{{vedi anche|Chiese di Milano}}
[[File:
[[File:San Maurizio al Monastero Maggiore (Milano) Coro3.jpg|miniatura|Particolare del soffitto del [[Coro (architettura)|coro]] della [[chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore]]]]
[[File:
Il centro storico milanese ospita inoltre la [[chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore]], contenente un
La [[Chiesa di San Giuseppe (Milano)|chiesa di San Giuseppe]]
Esternamente all'area urbana sorgono due importanti complessi monastici: la [[Certosa di Garegnano]] con i suoi importanti affreschi opera di [[Simone Peterzano]] e l'[[Abbazia di Chiaravalle]], uno dei primi esempi di [[gotico italiano|gotico]] in [[Italia]].<ref>{{cita libro |autore=Roberto Cassanelli|titolo=Lombardia Gotica|editore=Jaca Book |città=Milano |anno=2002 |
=== Architetture civili ===
{{Vedi anche|Ville e palazzi di Milano|Torri di Milano}}
[[File:
[[File:Veduta delle tre torri del quartiere Citylife a Milano.jpg|miniatura|Le tre torri di [[CityLife]]]]
[[File:Casa di ringhiera, Naviglio Grande, Milano I.jpg|miniatura|Una tipica [[casa di ringhiera]] milanese oggi, ad Alzaia [[Naviglio Grande]]]]
Il centro di Milano [[Ville e palazzi di Milano|è ricco di ville e palazzi]], costruiti soprattutto nei secoli [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo|XVIII]] come dimore private delle maggiori famiglie della città; gli stili architettonici rappresentati nel centro cittadino sono molti, dal [[neogotico]], al [[barocco]] all'[[eclettismo (arte)|eclettico]] sino al [[liberty]] e al [[Razionalismo italiano|razionalismo]] del dopoguerra. La storia degli edifici civili milanesi si estende fino ai giorni nostri, comprendendo le numerose architetture moderne caratterizzanti le zone di più innovativa concezione del territorio cittadino.
Milano non ha mai avuto un centro di potere civile adeguato alla propria importanza: tale fatto è dovuto principalmente alla mancanza di una [[Corte regia|corte]] all'interno della città a partire dal [[XVI secolo]], quando venne perduta l'indipendenza. Fra i palazzi pubblici, infatti, vanno ricordati solo il [[Medioevo|medievale]] [[Palazzo della Ragione (Milano)|Palazzo della Ragione]] (inserito nel complesso di [[piazza Mercanti]]) e il successivo [[Palazzo Reale
Maggiore importanza avevano le dimore private, fra le quali vanno ricordati [[Palazzo Marino]] (ora sede === Architetture militari ===
{{Vedi anche|Mura di Milano|Porte e pusterle di Milano|Castelli romani di Milano}}
[[File:5903 - Milano - Camillo Boito, Porta Ticinese (1865) -Foto Giovanni Dall'Orto 27-Feb-2007.jpg|thumb|left|[[Porta Ticinese (medievale)|Porta Ticinese medievale]]]]
[[File:20110725 Castello Sforzesco Milan 5557.jpg|miniatura|Il [[Castello Sforzesco]], che sorge nello stesso luogo del medievale Castello di Porta Giovia, di cui rappresenta un ampliamento, e del [[Castelli romani di Milano|''Castrum Portae Jovis'' romano]]]]
Le [[mura di Milano]] si sono evolute negli anni con la città: dal [[Mura romane di Milano|primo nucleo romano]], si passa alla [[Mura medievali di Milano|cinta medievale]], per finire con l'ultima cinta più esterna, più conosciuta come "[[Mura spagnole di Milano|mura spagnole]]". Delle mura romane rimangono solo delle rovine; delle mura medievali
Oltre ad alcuni tratti delle antiche mura spagnole lunghi in totale circa un chilometro, restano a ricordare le
L'architettura militare più imponente è il [[Castello Sforzesco]],<ref>{{cita|Conti
===
[[File:Milano corso Vitt Eman 5.JPG|thumb|left|[[Corso Vittorio Emanuele II (Milano)|Corso Vittorio Emanuele II]]]]
[[File:Piazza mercanti Milano.JPG|thumb|[[Piazza Mercanti]], dove si trovano il [[Palazzo della Ragione (Milano)|Palazzo della Ragione]], la [[Casa dei Panigarola]] e la [[Loggia degli Osii]]]]
[[File:5275MilanoViaMadonnina.JPG|thumb|Via Madonnina, una delle vie principali e più caratteristiche del [[Brera (Milano)|quartiere Brera]]]]
[[File:La Torre dei Malsani al Carrobbio, Milano, particolare.jpg|thumb|I resti di [[Porta Ticinese (romana)|Porta Ticinese romana]]]]
Sono diverse le vie e piazze di Milano che hanno rilevanza storica, architettonica, sociale o commerciale.<ref>{{cita web|url=http://www.milanocittastato.it/evergreen/le-10-vie-di-milano-piu-da-milano-storia-e-curiosita-foto-comerano-come-sono-oggi/|titolo=Le 10 vie di Milano più da Milano: storia e curiosità|accesso=22 giugno 2018}}</ref> Tra le piazze, quella più importante è [[Piazza del Duomo (Milano)|piazza del Duomo]] (suo vero e proprio centro geometrico e commerciale da oltre sette secoli), [[piazza degli Affari]] (nota per la presenza della [[Borsa Italiana]], sede del [[mercato finanziario]] nazionale, qui istituita il 16 gennaio [[1808]]), [[piazza Gae Aulenti]] (situata nel [[Centro direzionale di Milano]] e simbolo della Milano contemporanea), [[piazza Cordusio]] (posta dove sorgeva la corte dei duchi longobardi, la ''Curia Ducis'', da cui deriva il nome della piazza), [[piazza Mercanti]] (creata come centro della vita cittadina in epoca [[medioevo|medioevale]]) e [[piazza San Fedele]] (situata all'interno di un'importante area pedonale).
Altre piazze di Milano degne di menzione sono [[piazza San Sepolcro]] (che in [[Storia romana|epoca romana]] era il [[foro romano di Milano|foro della città]], incrocio tra il ''[[Cardo (urbanistica)|cardo]]'' e il ''[[decumano]]''), [[piazza della Scala]] (collegata a piazza del Duomo tramite la [[galleria Vittorio Emanuele II]], dove si trovano l'[[Teatro alla Scala|omonimo teatro]] e [[Palazzo Marino]], [[Municipio (edificio)|municipio]] della città), [[piazza Vetra]] (dove è situato il [[Parco Papa Giovanni Paolo II (Milano)|parco delle Basiliche]], che unisce la [[Basilica di San Lorenzo (Milano)|basilica di San Lorenzo]] e la [[basilica di Sant'Eustorgio]]), [[piazza San Babila]] (che è stata a lungo il punto d'incontro favorito dall'alta borghesia milanese, vista la sua posizione centrale) e il [[Carrobbio]] ([[piazza|largo]] le cui origini risalgono all'epoca romana).
Per quanto riguarda le vie, sono degne di nota [[via Manzoni]] (considerata una delle zone più lussuose della città, nonché uno dei maggiori centri dello [[shopping]] dell'alta [[Moda (cultura)|moda]] mondiale), [[via Brera]] (reputata una delle più caratteristiche di Milano, sia per la presenza del palazzo della [[Pinacoteca di Brera]], sia per alcuni storici locali che si affacciano su questa strada), [[Viale Beatrice d'Este]], [[corso Buenos Aires]] (importante strada commerciale con oltre 350 punti vendita di vari tipi di merce che generano un fatturato quotidiano complessivo tra i più alti al mondo) e [[via Monte Napoleone]] (considerata una delle zone più lussuose e uno dei maggiori centri degli [[shopping|acquisti]] del ''[[prêt-à-porter]]'').
Altre vie importanti di Milano sono [[corso Venezia]] (conosciuto come una delle vie più eleganti di Milano e facente parte del [[Quadrilatero della moda]]), [[Corso Vittorio Emanuele II (Milano)|corso Vittorio Emanuele II]] (tra le strade più importanti della città, dove si aprono numerosi negozi, soprattutto di abbigliamento, che lo rendono uno dei principali centri di acquisti cittadino), [[corso Como]] (importante [[Isola pedonale|strada pedonale]] e [[commercio|commerciale]] di Milano), [[via Dante (Milano)|via Dante]] (altra importante strada commerciale aperta alla fine del [[XIX secolo]] per collegare direttamente piazza del Cordusio con il [[Castello Sforzesco]]) e il [[Verziere]] (antica denominazione popolare dell'area un tempo adibita a mercato di frutta e verdura e dove si trova ancora oggi un celebre monumento [[Manierismo|manieristico]]-[[Barocco a Milano|barocco]], la [[Colonna del Verziere]]).
=== Siti archeologici ===
{{vedi anche|Mediolanum|Basiliche paleocristiane di Milano}}
[[File:Civico museo archeologico di Milano 1.jpg|miniatura|sinistra|Un breve tratto delle [[mura romane di Milano|mura romane]], che si trovano all'interno del cortile del [[Civico museo archeologico di Milano]]]]
La presenza di siti archeologici che raccontano la [[Mediolanum|Milano romana]] è di grande rilievo, soprattutto considerando la varietà dei resti che sono venuti alla luce nel corso dei secoli.<ref>{{cita web|url=http://milanoarcheologia.beniculturali.it/?page_id=3406|titolo=Milano archeologica: i luoghi|accesso=22 giugno 2018}}</ref> A Milano è giunta la testimonianza tangibile delle [[mura romane di Milano]] (costruite in due fasi, una in [[Repubblica romana|epoca repubblicana]] attorno al [[49 a.C.]] ed una seconda dopo il [[291]] in [[Impero romano|epoca imperiale]] al tempo dell'imperatore [[Massimiano]] quando ''[[Mediolanum]]'' [[Sedi imperiali romane|divenne capitale dell'Impero romano d'Occidente]]), del [[teatro romano di Milano]] (realizzato in [[età augustea]] tra la fine del [[I secolo a.C.]] e l'inizio del [[I secolo]]), del [[foro romano di Milano]] (ovvero della piazza principale del centro cittadino fin dalla fondazione della città romana in [[Repubblica romana|epoca repubblicana]]) e dell'[[anfiteatro romano di Milano]], terza struttura di questo tipo per dimensioni in tutto l'impero dopo il [[Colosseo]] e l'anfiteatro di [[Capua antica|Capua]].<ref name="dimensioni"/>
[[File:ImperialpalaceMilan.jpg|thumb|left|I resti del [[palazzo imperiale romano di Milano]], che sono situati in via Brisa]]
[[File:Tower of San Maurizio al Monastero Maggiore1.jpg|thumb|Una delle due torri laterali dei ''carceres'', ovvero dei cancelli di partenza da cui partivano le bighe del [[circo romano di Milano]]. I resti di questa torre sono diventati in seguito il campanile della [[chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore]]. Ora fa parte del cortile del [[Civico museo archeologico di Milano]]]]
[[File:Teatro romano milano by Stefano Bolognini14.jpg|thumb|left|Resti del [[teatro romano di Milano]], visitabili nel museo sensibile istituito nei sotterranei di [[Palazzo Turati]] presso la Camera di Commercio della città]]
Altri resti romani che si trovano a Milano sono quelli del [[circo romano di Milano]] (che ebbe diverse ed importanti funzioni durante l'epoca in cui ''Mediolanum'' fu capitale dell'Impero romano d'Occidente), del [[palazzo imperiale romano di Milano]] (antica struttura costruita dall'imperatore Massimiano dopo il 291 circa quando ''Mediolanum'' divenne capitale imperiale), delle [[Terme Erculee]] (erette anch'esse tra la fine del [[III secolo]] e l'inizio del [[IV secolo|IV]] dall'imperatore Massimiano), dei [[magazzini annonari romani di Milano]] (che risalgono all'[[Dinastia flavia|età flavia]] e all'epoca [[Tarda antichità|tardo imperiale]]) e del [[Mausoleo imperiale di San Vittore al Corpo]] (antica [[Architettura romana|costruzione romana]] a [[Pianta centrale|pianta circolare]] databile verso la fine del IV secolo che probabilmente accolse le tombe della famiglia dei [[Casata di Valentiniano|Valentiniani]]).
Sono giunti sino a noi anche i resti di [[Porta Ticinese (romana)|Porta Ticinese romana]] (per la precisione, un troncone di una delle due torri che fiancheggiavano la porta), nonché di alcune ''[[domus]]'' e delle [[Colonne di San Lorenzo]] (si tratta di sedici colonne, alte circa 7 metri e mezzo, in marmo, con capitelli corinzi che sostengono la [[trabeazione]] che provengono da edifici romani risalenti al II o [[III secolo]], probabilmente un tempio pagano sito nell'area dell'attuale piazza Santa Maria Beltrade, e che vennero trasportate nell'attuale locazione a completare l'erigenda basilica di San Lorenzo), che sono i reperti romani di Milano più conosciuti.<ref>{{cita web|url=https://siviaggia.it/varie/foto/milano-itinerario-a-piedi-romano/8904/attachment/8-corso-di-porta-ticinese-colonne-di-san-lorenzo/|titolo=Sotto Milano si nascondono i resti di una città romana|accesso=22 giugno 2018|dataarchivio=11 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211111155018/https://siviaggia.it/varie/foto/milano-itinerario-a-piedi-romano/8904/attachment/8-corso-di-porta-ticinese-colonne-di-san-lorenzo/|urlmorto=sì}}</ref>
Degna di menzione è anche l'[[Basiliche paleocristiane di Milano|architettura paleocristiana di Milano]] grazie alla presenza della [[basilica di Sant'Eustorgio]] (che fu fondata probabilmente nel secolo IV e che conserva reliquie dei [[Magi (Bibbia)|Magi]]), della [[basilica di Sant'Ambrogio]] (che rappresenta a oggi non solo un monumento dell'epoca [[arte paleocristiana|paleocristiana]] e [[arte medioevale|medioevale]], ma anche un punto fondamentale della [[storia di Milano|storia milanese]] e della [[Chiesa ambrosiana]]), della [[basilica di San Nazaro in Brolo]] (che è stata fatta edificare da [[sant'Ambrogio]] nel [[IV secolo]]), della [[basilica di San Simpliciano]] (nel cui convento si trova anche il [[Chiostro grande di San Simpliciano|Chiostro grande]]), della [[Basilica di San Lorenzo (Milano)|basilica di San Lorenzo]] (ricostruita e modificata più volte nelle forme esterne conservando quasi completamente la primitiva pianta di epoca [[Tarda antichità|tardo-antica]]) e della [[cripta di San Giovanni in Conca]], ovvero dei resti dell'omonima basilica risalente al V-VI secolo che è stata demolita tra il 1948 e il 1952.
=== Aree naturali ===
{{vedi anche|Parchi e giardini di Milano}}
[[File:Parco Sempione Milano.jpg|thumb|left|[[Parco Sempione (Milano)|Parco Sempione]] verso l'[[Arco della Pace]]]]
[[File:Parco Nord Milano 3.jpg|thumb|left|Veduta sul [[Parco Nord Milano|Parco Nord]]]]
Tre sono i [[Parchi e giardini di Milano|parchi urbani storici della città]]: i [[Giardini pubblici Indro Montanelli|Giardini pubblici]] (1784) oggi intitolati a [[Indro Montanelli]], il [[Parco Sempione (Milano)|Parco Sempione]] (1893) e il [[Parco Ravizza]] (1902). Altri parchi urbani di medie dimensioni, di realizzazione più recente, sono il [[Parco Papa Giovanni Paolo II (Milano)|Parco delle Basiliche]] (1934), il [[Parco Don Giussani|Parco Solari]] (1935) (poi intitolato a [[Luigi Giussani]]), il [[Parco Vittorio Formentano|Parco di Largo Marinai d'Italia]] (1969) (oggi intitolato a [[Vittorio Formentano]]) e il [[Parco Biblioteca degli Alberi]] (2018).<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.milano.it/aree-tematiche/verde/manutenzione-progettazione/alberi-monumentali|titolo=Gli alberi monumentali a Milano|sito=Comune di Milano|accesso=4 ottobre 2022}}</ref>
Parchi di estensione maggiore si trovano fuori dall'area edificata: il [[Parco Lambro]], il [[Parco Forlanini]], il [[Parco delle Cave]], il [[Boscoincittà]] e il [[Parco di Trenno]]. Per la sua particolarità, si segnala il "[[Monte Stella (Milano)|Monte Stella]]", ricavato dalle macerie degli edifici bombardati nella [[seconda guerra mondiale]].<ref>{{cita web|url=https://www.comune.milano.it/aree-tematiche/verde/verde-pubblico/parchi-cittadini/parco-monte-stella|accesso=7 settembre 2021|titolo=Parco Monte Stella}}</ref>
[[File:
Nella zona nord del territorio comunale è posto il [[Parco Nord Milano|Parco Nord]], a carattere sovracomunale.<ref group=N>Interessa anche i comuni di [[Bresso]], [[Cusano Milanino]], [[Cormano]], [[Cinisello Balsamo]], [[Novate Milanese]] e [[Sesto San Giovanni]].</ref> Un'ampia parte del territorio, a est, sud e ovest, è invece compresa nel [[Parco agricolo Sud Milano]], una vasta area a carattere naturalistico e agricolo che circonda la città dai tre lati.<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.mi.it/parcosud/index.jsp|titolo=Parco Sud|accesso=29 novembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101124091837/http://www.provincia.mi.it/parcosud/index.jsp|urlmorto=sì}}</ref> Resti ben conservati delle [[mura spagnole di Milano|mura spagnole]] sono visibili lungo viale Vittorio Veneto nei pressi di [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]], dove hanno mantenuto l'aspetto originale, quella di "passeggiata" alberata.<ref>{{cita web|url=http://www.liberospazio.com/le-mura-spagnole-di-milano/|titolo=C'era una volta: le mura spagnole di Milano|accesso=30 ottobre 2017|dataarchivio=25 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220925212638/https://www.liberospazio.com/le-mura-spagnole-di-milano/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://blog.urbanfile.org/2015/12/16/zona-porta-romana-le-mura-spagnole/|titolo=Zona Porta Romana – Le mura spagnole|accesso=30 ottobre 2017}}</ref>
A est della città, presso l'[[Aeroporto di Linate]], nel territorio dei comuni di [[Segrate]] e [[Peschiera Borromeo]], si trova l'[[Idroscalo di Milano]], un vasto bacino artificiale scavato nel [[1928]]-[[1930]] per l'ammaraggio e il decollo degli [[idrovolante|idrovolanti]], e riconvertito già nel [[1934]] ad area per gare e attività sportive e uso balneare pubblico. Molto frequentato nei [[Estate|mesi estivi]] e dotato di una vasta area verde, l'Idroscalo è spesso definito "''il mare dei milanesi''".<ref>{{cita web|url=http://www.idroscalo.info/|accesso=3 ottobre 2010|titolo=Sito ufficiale Idroscalo|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101208031315/http://www.idroscalo.info/|urlmorto=sì}}</ref> Nell'arco dell'anno l'area viene utilizzata per manifestazioni sportive nautiche, come canottaggio, motonautica o sci d'acqua.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.milano.it/aree-tematiche/verde/verde-pubblico/itinerari-nel-verde|titolo=Itinerari nel verde|sito=Comune di Milano|accesso=4 ottobre 2022}}</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
[[File:Map Urban development - Milano 1992 - Demographics - Touring Club Italiano CART-TEM-054 (cropped).jpg|thumb|Evoluzione demografica di Milano]]
Milano è [[capoluogo]] della [[Regione (Italia)|regione]] [[Lombardia]], dell'omonima [[Città metropolitana di Milano|città metropolitana]], e centro di [[Area metropolitana di Milano|una delle più popolose aree metropolitane]] d'[[Europa]].<ref name="OECD_Milan_2006">{{Cita libro|cognome=OECD|titolo=OECD Territorial Reviews: Milan, Italy 2006|url=https://www.oecd.org/en/publications/oecd-territorial-reviews-milan-italy-2006_9789264028920-en.html|accesso=2025-03-01|collana=OECD Territorial Reviews|data=2006-11-27|editore=OECD|lingua=en|ISBN=978-92-64-02891-3|DOI=10.1787/9789264028920-en}}</ref><ref name="OECD_Competitive_Cities">{{cita pubblicazione|autore=[[Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico|OECD]] |titolo=Competitive Cities in the Global Economy|rivista=Territorial Reviews|editore=OECD Publishing|città=Paris|anno=2006|mese=novembre|doi=10.1787/9789264027091-en |url=https://read.oecd-ilibrary.org/urban-rural-and-regional-development/competitive-cities-in-the-global-economy_9789264027091-en|lingua=en|accesso=21 aprile 2018|issn=1990-0767|isbn=92-64-02708-4}}</ref><ref name="Salet">{{Cita libro|autore=Willem Salet|autore2=Andy Thornley|autore3=Anton Kreukels|titolo=Metropolitan governance and spatial planning: comparative case studies of European city-regions|anno=2003|editore=Spon Press|città=New York|isbn=978-0-415-27449-4|p=265}}</ref><ref>{{Cita web|url= https://www.unimib.it/upload/gestioneFiles/UfficioStampa/studioareemetropolitanee.pdf|titolo= Le aree metropolitane in Italia e i loro caratteri socio-territoriali|accesso= 21 aprile 2016|dataarchivio= 28 maggio 2015|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150528160123/https://www.unimib.it/upload/gestioneFiles/UfficioStampa/studioareemetropolitanee.pdf|urlmorto= sì}}</ref><ref>{{Cita web|url= https://www.unimib.it/open/news/Le-aree-metropolitane-in-Italia-occupano-il-9-per-cento-del-territorio/193547881368277998|titolo= Comunicato stampa d'ateneo|accesso= 21 aprile 2016|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150528160008/https://www.unimib.it/open/news/Le-aree-metropolitane-in-Italia-occupano-il-9-per-cento-del-territorio/193547881368277998|urlmorto= sì}}</ref>
Al momento dell'[[Unità d'Italia]] Milano era il terzo comune italiano per numero di abitanti, superata da Napoli e Palermo. Nel censimento del [[1871]] era la quinta città d'Italia (dopo Napoli, Roma, Palermo e Torino)<ref>[https://ebiblio.istat.it/digibib/Sommario%20Statistiche%20Storiche/SBL0509344Comuni_e_pop_cens1861_1951.pdf]</ref>. Nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]] fu interessata da un cospicuo [[Emigrazione italiana|flusso migratorio da tutte le regioni d'Italia]], fino a raggiungere il suo massimo di {{formatnum:1743427}} abitanti al 31 dicembre 1973.<ref>{{cita web|url=http://www.storiadimilano.it/cron/dal1971al1980.htm|titolo=Storia di Milano - Cronologia di Milano dal 1971 al 1980|accesso=18 giugno 2010}}</ref>
[[File:Milan Italy.jpg|miniatura|upright=1.5|Foto satellitare dell'area milanese]]
In seguito l'[[Area metropolitana di Milano|area milanese]] ha conosciuto un forte fenomeno di suburbanizzazione, dato dal trasferimento di molti abitanti verso i comuni della [[città metropolitana di Milano]]. La popolazione residente al 31 dicembre 2017 è di {{formatnum:1380873}} abitanti.<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> Il 25 gennaio 2023 il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato che la popolazione della città di Milano è tornata a superare la cifra di {{formatnum:1400000}} abitanti.<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2023/01/25/milano-tornata-a-superare-i-14-milioni-di-abitanti_ac70e2b2-bf20-4ae1-998e-72ef33ebb753.html|titolo=Milano tornata a superare i 1,4 milioni di abitanti {{!}} ANSA.it|sito=www.ansa.it|accesso=2025-03-01}}</ref>
La popolazione storica è indicata qui sotto senza considerare il [[Corpi Santi di Milano|comune dei Corpi Santi]],<ref group=N name=corpi-santi>''Corpi Santi'' è la denominazione con cui si indicava, fino al XIX secolo circa, la fascia di territorio del suburbio extramurale della maggior parte delle città lombarde e piemontesi. Nei territori soggetti agli [[Asburgo d'Austria]], tra cui ci fu Milano, la riforma generale dello Stato del 1755 ne modificò la denominazione in ''Comuni rurali'', ma il vecchio nome rimase nell'uso comune.</ref> che venne annesso a Milano nel 1873. Degno di nota è il drastico calo degli abitanti a causa della [[peste del 1630]].
{{Demografia/Milano(storica)}}
{{Demografia/Milano}}
=== Suddivisioni amministrative ===
{{vedi anche|Municipi di Milano}}
[[File:Milan, administrative divisions - Nmbrs - colored.svg|miniatura|I [[Municipi di Milano|nove municipi di Milano]]]]
La città è suddivisa in nove [[Municipi di Milano|municipi]].<ref>{{cita web|url=http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/amministrazione/governo/municipi/municipi%20in%20dettaglio|titolo=I Municipi del comune di Milano|accesso=9 giugno 2016}}</ref> I nove municipi sono ulteriormente suddivisi in 88 N.I.L. (nuclei di identità locale).<ref>{{Cita web|url=https://www.pgt.comune.milano.it/psschede-dei-nil-nuclei-di-identita-locale/nuclei-di-identita-locale-nil|titolo=Nuclei di Identità Locale (NIL) {{!}} PGT|sito=www.pgt.comune.milano.it|accesso=18 maggio 2024}}</ref>
* [[Municipio 1 di Milano|Municipio 1]]: [[Centro storico]]
* [[Municipio 2 di Milano|Municipio 2]]: [[Stazione di Milano Centrale|Stazione Centrale]], [[Gorla (Milano)|Gorla]], [[Turro (Milano)|Turro]], [[Precotto]], [[Greco (Milano)|Greco]], [[Crescenzago]], [[Nolo (Milano)|Nolo]]
* [[Municipio 3 di Milano|Municipio 3]]: [[Città Studi]], [[Lambrate]], [[Porta Venezia (Milano)|Venezia]]
* [[Municipio 4 di Milano|Municipio 4]]: [[Porta Vittoria (Milano)|Vittoria]], [[Quartiere Forlanini|Forlanini]]
* [[Municipio 5 di Milano|Municipio 5]]: [[Vigentino]], [[Chiaravalle (Milano)|Chiaravalle]], [[Gratosoglio]]
* [[Municipio 6 di Milano|Municipio 6]]: [[Barona (Milano)|Barona]], [[Lorenteggio]]
* [[Municipio 7 di Milano|Municipio 7]]: [[Baggio (Milano)|Baggio]], [[De Angeli (metropolitana di Milano)|De Angeli]], [[San Siro (Milano)|San Siro]]
* [[Municipio 8 di Milano|Municipio 8]]: [[Fiera di Milano|Fiera]], [[Gallaratese (Milano)|Gallaratese]], [[Certosa]], [[Quarto Oggiaro]]
* [[Municipio 9 di Milano|Municipio 9]]: [[Stazione di Milano Porta Garibaldi|Stazione Garibaldi]], [[Isola (Milano)|Isola]], [[Porta Nuova (Milano)|Porta Nuova]], [[Centro direzionale di Milano|Centro Direzionale]], [[Bicocca (Milano)|Bicocca]], [[Prato Centenaro]], [[Niguarda]], [[Bovisa]], [[Dergano]], [[Affori]], [[Bruzzano]], [[Comasina]]
La città era un tempo suddivisa in [[Vecchia suddivisione delle zone di Milano|venti zone]] che avevano ciascuna un'estensione inferiore rispetto a quella dei moderni municipi e che sono state ridotte a nove nel [[1999]]. Nel [[2016]] queste zone sono state soppiantate dai municipi sul modello del [[Roma Capitale|comune di Roma]]. Inoltre, a fini statistici, la città è divisa in 88 Nuclei d'identità locale.
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:269397}}, ovvero il 19,64% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=11 luglio 2025}}</ref>
* [[Egitto]] {{formatnum:42023}}
* [[Filippine]] {{formatnum:35906}}
* [[Cina]] {{formatnum:33465}}
* [[Perù]] {{formatnum:15884}}
* [[Sri Lanka]] {{formatnum:15876}}
* [[Romania]] {{formatnum:13543}}
* [[Bangladesh]] {{formatnum:12151}}
* [[Ucraina]] {{formatnum:8766}}
* [[Marocco]] {{formatnum:7789}}
* [[Ecuador]] {{formatnum:7781}}
A Milano si sta affacciando il fenomeno dei quartieri ad alto indice straniero, in particolare relativo alla [[Cinesi|comunità cinese]], insediata da decenni nell'area fra via Canonica (a ridosso dei [[Mura di Milano|Bastioni di Porta Volta]]) e [[via Paolo Sarpi]], interna a [[corso Sempione]], colloquialmente nota come [[Zona Paolo Sarpi#Chinatown|Chinatown di Milano]].<ref>{{cita libro |autore=Patrizia Farina |titolo=Cina a Milano: famiglie, ambienti e lavori della popolazione cinese a Milano|editore=Associazione interessi metropolitani|città=Milano|anno=1997}}</ref>
Sebbene le comunità immigrate, con l'eccezione di quella cinese, siano abbastanza distribuite nei vari quartieri<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/23_marzo_05/milano-non-e-come-new-york-niente-ghetti-etnici-tranne-chinatown-ma-la-poverta-esclude-le-periferie-27a1f746-baae-11ed-813a-50ca9a9e6e4c.shtml|titolo=Milano, la distribuzione residenziale degli stranieri: non ci sono ghetti etnici (tranne Chinatown)|sito=Corriere della Sera|data=2023-03-05|accesso=2025-10-15}}</ref>, oltre a Chinatown, a Milano esistono altri quattro quartieri che vengono talvolta definito "''etnici''", sebbene non ufficialmente riconosciuti<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.milanocittastato.it/milano/quartieri-di-milano/i-5-quartieri-etnici-di-milano/|titolo=I 5 QUARTIERI ETNICI di Milano|autore=Fabio Marcomin|sito=Milano Città Stato|data=19 novembre 2020|accesso=5 maggio 2023}}</ref>:
* ''Piccola Bangladesh'', area ad alta concentrazione di [[Bangladesh|bengalesi]]: tra le vie Gaffurio, Benedetto Marcello, Vitruvio e Settembrini, e con il vertice in piazza Caiazzo<ref>{{Cita web|url=https://www.milanoattraverso.it/comunita/|titolo=Comunità|autore=admin|sito=MilanoAttraverso|accesso=5 maggio 2023|urlmorto=sì}}</ref>
* ''Nuova Kasbah'', area fortemente abitata da cittadini stranieri, ma senza un'etnia prevalente: tra [[piazzale Loreto]] e il comune di [[Sesto San Giovanni]]<ref>{{Cita web|url=http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_settembre_12/nuova-casbah-porta-venezia-milano-corno-africa-97ae570c-592a-11e5-bbb0-00ab110201c3.shtml|titolo=«La nuova casbah»: quando a Milano c’era il Corno d'Africa|sito=Corriere della Sera|data=12 settembre 2015|lingua=it|accesso=5 maggio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://milano.repubblica.it/dettaglio/milano-se-la-casbah-adesso-fa-paura/1646771/1|titolo=Milano, se la casbah adesso fa paura {{!}} Milano la Repubblica.it|sito=milano.repubblica.it|accesso=5 maggio 2023|dataarchivio=5 maggio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230505071609/https://milano.repubblica.it/dettaglio/milano-se-la-casbah-adesso-fa-paura/1646771/1|urlmorto=sì}}</ref>
* ''Asmarina'', area a predominanza [[eritrea]]: tra viale Tunisia, [[Piazza della Repubblica (Milano)|piazza della Repubblica]], viale Vittorio Veneto e [[corso Buenos Aires]]<ref>{{Cita web|url=https://www.milanocittastato.it/milano/quartieri-di-milano/quartiere-eritreo/|titolo=L'Asmarina di BUENOS AIRES: il quartiere più esotico di Milano|autore=Hari De Miranda|sito=Milano Città Stato|data=16 gennaio 2023|accesso=5 maggio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2017/04/24/asmarina-milano/|titolo=Le memorie dell'Asmarina|sito=Il Post|data=24 aprile 2017|accesso=5 maggio 2023}}</ref>
* ''Quartiere Arabo'': nell'area di [[San Siro (Milano)|san Siro]], specialmente intorno a piazzale Selinunte<ref>{{Cita web|autore=Andrea Senesi|url=https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_agosto_14/straniero-milanese-5a-pagano-primato-ribasso-45e38522-9f87-11e8-9437-bcf7bbd7366b.shtml|titolo=Milano, è straniero un residente su 5: a Pagano il primato al ribasso|sito=Corriere della Sera|data=2018-08-14|accesso=2025-10-15}}</ref>, dove la popolazione di origine [[Arabi|araba]] ha superato quella italiana<ref>{{Cita web|url=https://www.polis.lombardia.it/wps/wcm/connect/0046c8ac-042b-468d-a3bf-df27446eba2b/SOC17011_SOHOLAB_Izzo_profilostatisticoSSiro.pdf|titolo=Profilo Statistico di San Siro|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://video.repubblica.it/dossier/vite-ai-margini/vite-ai-margini-milano-san-siro-stranieri-a-casa-nostra/408462/409168|titolo=Vite ai margini. Milano, San Siro: stranieri a casa nostra|sito=Repubblica TV - Repubblica|data=19 febbraio 2022|lingua=it|accesso=5 maggio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/cronaca/2022/02/19/news/vite_ai_margini_luci_spente_a_san_siro_la_casa_di_noi_migranti_per_sempre_indesiderati-338303057/|titolo=Immigrazione, luci spente a San Siro: “Noi, nuovi italiani ma sempre indesiderati””|sito=la Repubblica|data=18 febbraio 2022|lingua=it|accesso=5 maggio 2023}}</ref>.
Altri quartieri ad elevata concentrazione di cittadini stranieri sono: la zona tra via Padova, [[piazzale Loreto]], [[Casoretto]] e [[Nolo (Milano)|NoLo]], nel [[Municipio 2 di Milano|Municipio 2]]<ref name=":2">{{Cita web|lingua=it|url=https://milano.repubblica.it/cronaca/2024/02/12/news/residenti_milano_record_di_stranieri-422109734/|titolo=Il melting pot della nuova Milano: superato il 20% di residenti stranieri. Le comunità più presenti e i quartieri più multietnici: ecco quali sono|sito=la Repubblica|data=2024-02-11|accesso=2025-10-15}}</ref>, e [[Villapizzone]] nel [[Municipio 8 di Milano|Municipio 8]]<ref name=":2" />.
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Lingua lombarda|Dialetto milanese|Letteratura milanese}}
[[File:Puseevecc.jpg|thumb|Un ortolano di Milano con l'insegna del negozio scritta in [[dialetto milanese]] (''L'ortolán püŝee vêcc de Milan'', ovvero "L'ortolano più vecchio di Milano")]]
Nella [[città metropolitana di Milano]] è relativamente diffusa la [[lingua lombarda]] nella sua variante [[dialetto milanese|dialettale milanese]], che si estende fino alla parte settentrionale della [[provincia di Pavia]].<ref>{{cita web|url=https://www.archive.org/stream/saggiosuidialet02biongoog#page/n60/mode/1up|titolo=Saggio sui dialetti gallo-italici|accesso=26 giugno 2018}}</ref> Il milanese, detto anche ''meneghino'' dall'[[Meneghino|omonima maschera]] della città di Milano<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/meneghino|titolo=definizione di meneghino|sito=Treccani.it|editore=Treccani|accesso=28 ottobre 2023}}</ref>, è comunemente considerato la [[Varietà (linguistica)|varietà]] più importante della lingua lombarda per tradizione e [[letteratura milanese|letteratura]], con le prime attestazioni storiche che risalgono al [[XIII secolo]] per mano di scrittori come [[Pietro da Barsegapè]] e [[Bonvesin de la Riva]]. Nel corso dei secoli il milanese seppe inoltre imporsi tra la popolazione anche come lingua di cultura; attraverso poesie, dizionari, riviste ed opere teatrali che si fecero portatrici delle numerose istanze sociali della città e dei suoi abitanti. Tra gli autori che più hanno contribuito al panorama letterario milanese vale la pena menzionare i poeti [[Carlo Porta]], [[Delio Tessa]] e [[Franco Loi]], i drammaturghi [[Carlo Bertolazzi]] ed [[Edoardo Ferravilla]] e lo scrittore [[Cletto Arrighi]].
Il milanese non ha un [[Lingue parlate in Italia|riconoscimento giuridico]] (legge nº 482 del 1999) e non è oggetto di tutela da parte della [[Repubblica Italiana]], mentre la lingua lombarda è riconosciuta ufficiosamente con la Raccomandazione nº 928 del 7 ottobre [[1981]] del [[Consiglio d'Europa]]. Un notevole avvicinamento del dialetto all'italiano si è avuto, soprattutto nel corso del XX secolo, anche per via dell'acquisizione di lessico dalla lingua nazionale (per esempio ''scòla'' rispetto a ''scoeura'' "scuola", ecc.), un fenomeno abbastanza comprensibile se si pensa che chi parla milanese in genere parla anche italiano.
=== Religione ===
[[File:
La prima [[Religione|confessione religiosa]] a Milano è quella [[Chiesa cattolica|cattolica]]. La liturgia differisce da quella tipica della maggior parte del mondo cattolico in quanto Milano segue un proprio rito, chiamato [[rito ambrosiano]], derivante dalla tradizione che si è stratificata nella liturgia milanese. Anticamente vi erano vari riti locali, che furono via via aboliti. Il rito ambrosiano sopravvisse e si assestò nel corso dei secoli sia per l'importanza della sede milanese sia perché, nel momento di massima uniformazione della liturgia, ovvero in corrispondenza del [[Concilio di Trento]], regnava un papa milanese, [[Pio IV]]. Altro motivo della conservazione del rito ambrosiano fu il fatto che l'anima del Concilio fosse [[san Carlo Borromeo]], vescovo di Milano e nipote di Pio IV.<ref>Pietro Verri, Storia di Milano, dalla Stereoseidotipia di Vittoria Gatti-Cairo, Milano, 1836</ref>
La seconda comunità religiosa è quella [[musulmana]], che si ritrova in [[moschea|moschee]] come quella di viale Jenner e quella di [[Segrate]] (che si riunisce nella [[Moschea di Segrate]]), che si trova però sul territorio del comune di Milano, anche se in un suo punto estremo. Da tempo a Milano esistono degli edifici di culto per protestanti, come la [[Chiesa evangelica valdese|Chiesa valdese]] in via Francesco Sforza,<ref>{{cita web|url=http://www.milanovaldese.it/|titolo=La Chiesa Valdese a Milano|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> la Chiesa Evangelica delle [[Assemblee di Dio in Italia|Assemblee di Dio]] in [[via delle Forze Armate]], la [[Chiesa ortodossa]], come [[Chiesa ortodossa rumena|quella rumena]] di via De Amicis e la [[Chiesa dei Santi Sergio, Serafino e Vincenzo|chiesa ortodossa di via Giulini]], che fa capo al [[Chiesa ortodossa russa|patriarcato di Mosca]]<ref>{{cita web|url=http://gdrtest2.altervista.org/|titolo=La Chiesa Cristiana Ortodossa in Italia|accesso=25 gennaio 2010}}</ref> e la [[Chiesa ortodossa bulgara]].<ref>{{cita web|url=https://chiesaortodossabulgaramilano.blogspot.com/|titolo=Chiesa ortodossa bulgara - Milano|accesso = 21 giugno 2018}}</ref>
Milano è sede anche della seconda [[Comunità ebraica di Milano|comunità ebraica]] italiana per numero di fedeli,<ref>{{cita web |url=http://www.mosaico-cem.it/|titolo=Mosaico|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> almeno {{formatnum:7000}}, seconda solamente alla [[comunità ebraica di Roma]]. A Milano fa capo anche la [[Armeni|comunità armena]] più importante d'Italia,<ref>Vedi {{cita web |url=http://www.homolaicus.com/storia/contemporanea/armenia/armeni_italia.htm|titolo=Gli armeni in Italia|accesso = 21 giugno 2018}}</ref><ref>Vedi {{cita web |url=https://marisamoles.wordpress.com/2010/12/12/il-natale-degli-altri-gli-armeni/|titolo=Il Natale degli altri: gli armeni|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> presente sia con la [[chiesa armeno-cattolica]] sia con la [[chiesa apostolica armena]].
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Carnevale Ambrosiano 02.jpg|thumb|left|Partenza del corteo storico del [[Carnevale Ambrosiano]] del 2009 dai [[Mura spagnole di Milano|Bastioni di Porta Venezia]]]]
Tra le tradizioni milanesi degno di menzione è il [[Carnevale Ambrosiano]], evento annuale di carattere storico e religioso le cui manifestazioni coinvolgono la città di Milano, l'intera [[arcidiocesi di Milano]] e i territori di alcune delle [[diocesi]] vicine durante il quale sono protagoniste, tra le altre, le [[Maschera (commedia dell'arte)|maschere]] milanesi di [[Meneghino]] e della [[Cecca (maschera)|Cecca]].
Altro evento annuale è la consegna dell'[[Ambrogino d'oro]], nome non ufficiale con cui sono comunemente chiamate le onorificenze conferite dal comune di Milano, la cui denominazione è ispirata a [[sant'Ambrogio]], [[santo patrono|patrono]] della città. Degni di nota sono anche i [[Giochi sforzeschi]], [[convegno]] ludico organizzato in collaborazione con il comune di Milano che è iniziato nel [[1999]].<ref>{{Cita news|autore=Marco Lottaroli, Regina Sara, Ghezzi Marta, Tarroni Laura, Vanzetto Chiara|titolo=Oh bej! Oh bej!|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/dicembre/01/bej_bej_vm_0_9912011248.shtml|urlarchivio=|accesso=16 luglio 2013|data=1º dicembre 1999|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>
[[File:Ambroginodoro.jpg|thumb|La medaglia dell'[[Ambrogino d'oro]]]]
Per quanto riguarda gli eventi commerciali, importanti sono la [[Fiera di Sinigallia (Milano)|fiera di Sinigallia]], storico [[Mercato delle pulci|mercatino delle pulci]] che si svolge ogni sabato<ref name="101 cose">{{cita|Beltramini|pp. 133–136}}.</ref> nei pressi della [[Darsena (Milano)|Darsena di Porta Ticinese]], e gli [[Oh Bej! Oh Bej!]], antico mercatino tipico del periodo natalizio che si tiene generalmente dal 7 dicembre, giorno di sant'Ambrogio, fino alla domenica successiva. Degno di nota è anche il [[Tredesin de Mars]], festa tradizionale milanese nata per commemorare l'annuncio del [[Cristianesimo]] alla città da parte di [[san Barnaba]].
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
{{vedi anche|Ospedali di Milano}}
[[File:Ospedale Ca'Granda Niguarda di Milano - 04.JPG|miniatura|sinistra|[[Ospedale Niguarda Ca' Granda]]]]
Il più antico ospedale milanese al servizio dell'intera città di cui è rimasta traccia documentata è l'[[ospedale del Brolo]]. Fondato nel [[1158]], quattro anni prima della [[Assedio di Milano (1162)|resa a Federico Barbarossa]], funzionò per oltre tre secoli. Dopo il [[1456]]<ref group=N>Decreto di Francesco Sforza (1º aprile) per la costruzione del nuovo ospedale, affidata al [[Filarete]], ''Enciclopedia di Milano''.</ref>, cedette il suo ruolo primario alla [[Ca' Granda]] che divenne, per incorporazioni di altre opere benefiche, lasciti e donazioni, una delle più importanti istituzioni milanesi. L'antica denominazione "Ca' Granda" è ancora portata dall'[[Ospedale Niguarda Ca' Granda|ospedale di Niguarda]], il cui nome completo è Ospedale Niguarda Ca' Granda e dal [[Policlinico di Milano]], il cui nome completo è Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico.
Il sistema sanitario di Milano, come quello dell'intera Italia, non dipende più dall'autorità locale ma è di competenza della regione, che agisce sul territorio tramite le [[Azienda sanitaria locale|aziende sanitarie locali]]. Il sito ufficiale della [[Lombardia|regione Lombardia]]<ref>{{cita web|url=http://www.mi-lorenteggio.com/sanita.htm|titolo=Sanità Lombardia - Elenco Ospedali Online E Strutture Sanitarie - Pubblici E Privati -Lombardy Hospital|accesso=21 giugno 2018|dataarchivio=20 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820055736/http://www.mi-lorenteggio.com/sanita.htm|urlmorto=sì}}</ref> registra a Milano 31 ospedali, tra pubblici e convenzionati, specialistici o generali che coprono a 360° le patologie previste dai protocolli nazionali. A essi ricorrono sovente pazienti provenienti da altre regioni. La sanità lombarda è tra quelle "virtuose", che non hanno cioè deficit di bilancio. Tra gli ospedali, sono diversi quelli che appartengono alla categoria degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i cosiddetti [[Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico|IRCCS]].<ref>{{cita web|url=http://www.salute.gov.it/dettaglio/pdAtuPerTuDettaglio.jsp?id=52&sub=52|titolo=Ministero della Salute - A tu per tu|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722034833/http://www.salute.gov.it/dettaglio/pdAtuPerTuDettaglio.jsp?id=52&sub=52|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> Ricordiamo, tra quelli specialistici, l'[[Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta]], la [[Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori]], l'[[Istituto Europeo di Oncologia]], l'[[Istituto ortopedico Gaetano Pini]] e il [[Centro cardiologico Monzino]], mentre tra gli ospedali a indirizzo generale i più importanti sono l'[[Ospedale Maggiore di Milano]], l'Ospedale Niguarda Ca' Granda, l'[[Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico]] e l'[[Istituto scientifico universitario San Raffaele]].
[[File:Panoramica della Basilica ed alcuni nuovi reparti del HSR.jpg|miniatura|[[Ospedale San Raffaele]]]]
Accanto alla cura caritatevole degli ammalati, la [[filantropia]] milanese si è fatta carico, nel tempo, di fondare e sostenere istituzioni diventate poi storiche e familiari nel panorama sociale cittadino per l'assistenza agli anziani e agli orfani: la [[Pio Albergo Trivulzio|Baggina]], l'[[Orfanotrofio dei Martinitt]] e l'[[Orfanotrofio delle Stelline]]. Caratteristica delle tre iniziative era il fatto che i beneficati dovessero, nelle loro possibilità, praticare o imparare un mestiere per mantenere o crearsi la dignità personale. A questo tema si riallacciano le numerose iniziative per l'[[alfabetizzazione]] e per l'insegnamento delle arti e dei mestieri che troverà un largo seguito tra i protagonisti dell'[[industrializzazione]] della città, che avvenne nel XIX secolo. Un importante ruolo filantropico è anche svolto dalla [[Fondazione Cariplo]].
Fra le istituzioni scientifiche con sede a Milano si possono ricordare l'[[Istituto lombardo accademia di scienze e lettere]], l'[[Osservatorio astronomico di Brera]] e l'[[Orto botanico di Brera]], [[Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche|FAST-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche Italiane]]. Milano è sede di numerose organizzazioni di cooperazione allo sviluppo che hanno uffici legali o operativi nella città e che operano a livello internazionale.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Come in tutte le grandi città, a Milano vi è un gran numero di scuole, pubbliche e private, che consentono percorsi didattici molto specifici o personalizzati a chi ha la necessità o le possibilità economiche.
Nel 2021 si contavano oltre 900 scuole di ogni ordine e grado, tra cui: oltre 500 istituti tra [[Scuola dell'infanzia|scuole dell'infazia]] e [[Scuola primaria in Italia|primarie]], 125 [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|scuole secondarie di primo grado]] e oltre 250 [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|scuole secondarie di secondo grado]].<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/lombardia/18-milano/39-scuole/|titolo=Scuole a Milano|editore=Gwind srl|data=14 novembre 2021}}</ref> Alcune di queste vantano secoli di storia, come il [[Liceo classico Cesare Beccaria|liceo classico "Cesare Beccaria"]], originariamente avviato nel 1603 in Piazza Missori dai [[Chierici regolari di San Paolo|Padri Barnabiti]], e il [[Liceo classico Giuseppe Parini|liceo classico "Giuseppe Parini"]], erede del "Regio Ginnasio di Brera" istituito nel 1774 da [[Maria Teresa d'Austria]] in zona [[Brera (Milano)|Brera]].
È possibile frequentare scuole in lingua inglese, francese ([[Liceo Stendhal (Milano)|Liceo "Stendhal"]]) e tedesca ([[Scuola germanica di Milano]]). All'[[Accademia Teatro alla Scala]] si può combinare la scuola dell'obbligo con una scuola di [[Danza accademica|danza classica]].
==== Università ====
{{vedi anche|Università a Milano}}
[[File:Festa del Perdono Facciata Milano.jpg|miniatura|La [[Ca' Granda]], un tempo sede dell'[[Policlinico di Milano|Ospedale Maggiore di Milano]] e in seguito diventata sede dell'[[Università degli Studi di Milano]]]]
Il [[Università a Milano|sistema di istruzione superiore di Milano]] comprende 39 centri universitari (44 facoltà,
Quattro atenei milanesi sono presenti nel ''QS World University Rankings'': l'[[Università degli Studi di Milano]], il [[Politecnico di Milano]], l'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] e l'[[Università commerciale Luigi Bocconi|Università commerciale "Luigi Bocconi"]], che garantiscono un'eccellenza accademica riconosciuta in tutto il mondo dai datori di lavoro.<ref>{{cita web |url=http://www.blitzquotidiano.it/economia/parigi-milano-universita-qs-world-rankings-1121100/ |titolo=Parigi città migliore al mondo per studiare. Tra le prime 50 solo Milano |data=16 febbraio 2012 |accesso=16 settembre 2015}}</ref> Secondo un sondaggio del comune effettuato nel 2012, Milano è anche la meta del 40% dei laureati italiani all'estero che tornano in Italia.<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/20/Destinazione_Milano_per_cervelli_ritorno_co_7_120320022.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029185837/http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/20/Destinazione_Milano_per_cervelli_ritorno_co_7_120320022.shtml |titolo= Destinazione Milano per i cervelli di ritorno |pubblicazione = [[Corriere della Sera]] |data=20 marzo 2012 |p=6 |autore=Federica Cavadini |accesso=16 settembre 2015}}</ref>
La città ospita, inoltre, il prestigioso [[Conservatorio di Musica Giuseppe Verdi (Milano)|Conservatorio di Musica "Giuseppe Verdi"]], fondato nel 1807.
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{{vedi anche|Biblioteche di Milano}}
[[File:0752 - Milano - Palazzo Sormani-Andreani - Foto Giovanni Dall'Orto 5-May-2007.jpg|miniatura|sinistra|Facciata della [[Biblioteca comunale centrale di Milano]], in Corso di Porta Vittoria]]
[[File:Biblioteca Ambrosiana facciata pincipale (Milano).jpg|miniatura|[[Biblioteca Ambrosiana]]]]
[[File:POLIMI Piazza Leonardo da Vinci 32 - on the right the building 3.jpg|miniatura|Il [[Politecnico di Milano]]. Ospita la più importante biblioteca scientifica italiana]]
La [[Biblioteche di Milano|tradizione bibliotecaria di Milano]] si rispecchia nelle sue tre storiche biblioteche, la [[Biblioteca Ambrosiana]], la [[Biblioteca nazionale braidense]] e la [[Biblioteca Trivulziana]], che conserva il [[Codice Trivulziano]] di [[Leonardo da Vinci]].
L'Ambrosiana, fondata nel [[1607]] dal cardinale [[Federico Borromeo]],<ref name="ReferenceZ">{{cita |Atlante delle città d'Italia |p. 54}}.</ref> fu anche la prima biblioteca in Italia a essere stata aperta e resa fruibile al pubblico; conserva un patrimonio notevole di [[codici miniati]] e il [[Codice Atlantico]] di Leonardo da Vinci.<ref>{{cita web|url=http://www.ambrosiana.it/|titolo=Veneranda Biblioteca Ambrosiana|accesso=7 dicembre 2010}}</ref> La Braidense, voluta nel [[1770]] da [[Maria Teresa d'Austria]],<ref group=N>Fu aperta però nel [[1786]].</ref> fu pensata per equilibrare con un vasto numero di libri a stampa la grande quantità di manoscritti dell'Ambrosiana. Nel [[1890]] venne istituita la [[Biblioteca comunale centrale di Milano]],<ref>{{cita web|url=http://milano.biblioteche.it/library/sormani/|titolo=Biblioteca Sormani|accesso=7 dicembre 2010|dataarchivio=20 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171020060837/http://milano.biblioteche.it/library/sormani/|urlmorto=sì}}</ref> sede principale del sistema bibliotecario della città che si articola in ventiquattro punti di prestito e lettura distribuiti uniformemente sull'intero territorio comunale.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.milano.it/biblioteche/|titolo=Biblioteche di Milano|accesso=7 dicembre 2010}}</ref>
Fra le biblioteche universitarie vanno citate la [[Biblioteca Campus Leonardo del Politecnico di Milano]], a oggi la più importante biblioteca scientifica in Italia, e quella dell'[[Università degli Studi di Milano|Università degli Studi]], particolarmente ricca e articolata soprattutto per quanto concerne le facoltà di [[giurisprudenza]], [[scienze politiche]] e [[Discipline umanistiche|lettere e filosofia]], contenendo circa {{formatnum:500000}} volumi.<ref name="ReferenceZ" /> Di grande interesse per la storia della musica e del teatro è la [[Biblioteca del Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano)|Biblioteca del Conservatorio Giuseppe Verdi]], istituita nel [[1807]] da [[Napoleone Bonaparte]], che divenne durante il [[Regno Lombardo-Veneto]] l'archivio musicale dello Stato con l'obbligo di conferirvi copia di tutte le opere musicali pubblicate.<ref>{{cita web|url=http://www.consmilano.it/index.php?id=542|titolo=Conservatorio di Milano|accesso=7 novembre 2010}}</ref>
==== Musei ====
{{vedi anche|Musei di Milano}}
[[File:Milan - Pinacothèque de Brera - Cour intérieure.jpg|miniatura|sinistra|
Milano possiede un notevole tesoro artistico ripartito in più collezioni; la città è un centro estremamente vitale di mostre e di attività culturali, con iniziative e centri d'apprendimento legati alla storia e alla scienza.
La [[Pinacoteca di Brera]] è
[[File:Rotonda della Besana 01.JPG|thumb|[[Rotonda della Besana]]]]
Il [[Palazzo Reale di Milano]], insieme al [[Palazzo della Ragione (Milano)|Palazzo della Ragione]] e alla [[Rotonda della Besana]], è la principale sede espositiva di mostre temporanee. Il [[Castello Sforzesco]] è invece sede di musei permanenti,<ref>{{cita web|url=http://www.milanocastello.it/ita/permanenti.html|titolo=Sito ufficiale del castello sforzesco- I musei del castello|accesso=7 novembre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722042526/http://www.milanocastello.it/ita/permanenti.html}}</ref> come il [[riordino dei musei del Castello Sforzesco|Museo d'arte antica]] (con la [[Sala delle Asse]] di [[Leonardo da Vinci]]), il [[Museo degli strumenti musicali (Milano)|Museo degli strumenti musicali]], il [[Museo dei mobili e delle sculture lignee|Museo del mobile]], la collezione d'Arti applicate e una pinacoteca che raccoglie oltre 200 dipinti della pittura italiana dal XIII al XVIII secolo.<ref>{{cita web|url=http://pinacotecabrera.org/|titolo=Sito ufficiale della pinacoteca di Brera|accesso=7 novembre 2010}}</ref> Di recente costituzione è il [[Museo del Novecento]], che è ospitato all'interno del [[Palazzo dell'Arengario]] e dell'adiacente Palazzo Reale e che espone opere d'[[arte moderna]] realizzate nel corso del XX secolo, mentre quelle del XIX secolo hanno sede nella neoclassica [[Villa Reale (Milano)|Villa Reale]], già Villa Belgiojoso Bonaparte, esempio edilizio di grande eleganza, progettato da [[Leopoldo Pollack]]. La [[Triennale di Milano]], sede di esposizioni di [[arte moderna]],<ref name="TriennaleMi">{{cita web|url=http://www.triennale.org/index.php?id=8|titolo=Sito ufficiale della triennale di Milano|accesso=24 settembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110105223118/http://www.triennale.org/index.php?id=8|urlmorto=sì}}</ref> forma con il [[Padiglione d'arte contemporanea di Milano]] le sedi espositive della città per questo tipo di arte. Sono poi presenti le [[Case museo di Milano]], un [[Museo|circuito museale]] che raggruppa quattro edifici storici milanesi: il [[Museo Bagatti Valsecchi]], la [[Casa-museo Boschi Di Stefano]], la [[Villa Necchi Campiglio]] e il [[Museo Poldi Pezzoli]].
Il patrimonio archeologico dalla preistoria all'età romana è esposto principalmente al [[Civico museo archeologico di Milano]] presso i resti dell'[[Circo romano di Milano|antico circo romano]], oltre che all'[[Antiquarium di Milano|Antiquarium]] nel parco dell'[[Anfiteatro romano di Milano|anfiteatro]], mentre alla storia della Milano cristiana sono dedicati il [[Museo diocesano (Milano)|Museo diocesano]] e il [[Museo del Duomo di Milano|Museo dell'Opera del Duomo]].
Tra i musei a carattere scientifico si possono annoverare il [[Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"|Museo nazionale della scienza e della tecnologia]], celebre anche per la mostra permanente su [[Leonardo da Vinci]] e per il sottomarino ''[[Enrico Toti (S 506)|Enrico Toti]]'', e il [[Museo civico di storia naturale di Milano]], il più grande museo di storia naturale italiano e tra i più importanti musei naturalistici d'Europa.<ref>{{cita web|url=http://www.visitamilano.it/turismo/musei_e_cultura/index.html?id=3062&idbonsainode=237&urlp=Museo_di_Storia_Naturale_3062|titolo=Museo di storia naturale di Milano|accesso=16 settembre 2010|dataarchivio=8 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140708141406/http://www.visitamilano.it/turismo/musei_e_cultura/index.html?id=3062&idbonsainode=237&urlp=Museo_di_Storia_Naturale_3062|urlmorto=sì}}</ref> Ci sono inoltre il [[Planetario di Milano]], l'[[Osservatorio astronomico di Brera]] e l'[[Acquario civico di Milano]].
La città ospita il Centro di Documentazione sul Progetto Grafico di AIAP, fondato nel 1945 per conservare e valorizzare i materiali della progettazione grafica e della comunicazione visiva e si configura anche come centro di ricerca professionale. Custodisce più di {{M|70000}} artefatti messi a disposizione sia di studiosi che di mostre itineranti<ref>{{Cita web|url=https://aiap.it/centro-di-documentazione-sul-progetto-grafico/|titolo=Centro di Documentazione sul Progetto Grafico|sito=Aiap|accesso=15 luglio 2021}}</ref>.
=== Media ===
{{vedi anche|Mass media di Milano}}
[[File:
==== Televisione ====
Milano fu, insieme a [[Roma]] e a [[Torino]], uno dei centri principali per l'introduzione della [[televisione in Italia]]<ref name="Milanotelevisione">{{cita web|url=http://www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/televisione/tv.htm|titolo=Milano e la televisione|accesso=14 luglio 2010}}</ref>; nei primi [[Anni 1930|anni trenta]] furono presentati nel capoluogo lombardo i primi esperimenti televisivi italiani, mentre nel decennio successivo cominciarono a essere distribuite trasmissioni sperimentali giornaliere.
In seguito a Milano si vennero a creare le tre più importanti emittenti televisive private, [[Canale 5]], [[Italia 1]] e [[Rete 4]], che permisero alla città di mantenere una figura di rilievo come centro di produzione che è ancora oggi presente. Milano è la sede principale dei più importanti gruppi televisivi e canali privati in [[Italia]]: [[Mediaset]], [[Sky Italia]], [[Warner Bros. Discovery Italia]], [[Paramount Global Italia]] e [[DAZN|Dazn]] ed ospita il [[Centro di produzione Rai di Milano|Centro di Produzione Rai di Milano]], dove vengono realizzate alcune tra le più importanti trasmissioni della tv di Stato. Inoltre, in città sono presenti molti Centri di Produzione dove vengono realizzati programmi televisivi e spot pubblicitari, tra cui gli studi EMG di Via Deruta 20 e [[Cologno Monzese]]<ref>{{Cita web|url=https://it.emglive.com/|titolo=EMG}}</ref>, UMC di Via Belli 14<ref>{{Cita web|url=https://universalmediacorporation.com/|titolo=UMC|accesso=1 gennaio 2023|dataarchivio=3 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220903085027/https://universalmediacorporation.com/|urlmorto=sì}}</ref> e gli avveniristici Milano City Studios<ref>{{Cita web|url=https://www.milanocitystudios.com/|titolo=Milano City Studios}}</ref>.
Le emittenti televisive localizzate nella regione milanese occupano il 25% degli addetti nazionali del settore, che è un record nazionale.<ref name="milanomet.it" />
Milano nel 2007 ospitò anche un episodio televisivo di [[WWE Raw|Monday Night Raw]] della [[WWE]].
==== Stampa ====
[[File:IMG 4260 - Milano - Sede del Corriere della Sera in via Solferino - Foto Giovanni Dall'Orto 20-jan 2007.jpg|miniatura|sinistra|Via Solferino 28, sede del ''[[Corriere della Sera]].'']]
Milano è sede di alcuni tra i più importanti quotidiani e periodici nazionali. Tra i quotidiani: il ''[[Corriere della Sera]]'', il primo quotidiano di cronaca più venduto in Italia, ''[[Il Sole 24 Ore]]'', il quarto quotidiano più venduto ma il primo tra i quotidiani economici, ''[[La Gazzetta dello Sport]]'', il quotidiano sportivo
Tra le riviste settimanali: ''[[Panorama (rivista)|Panorama]]'', il settimanale più venduto in Italia, ''[[Famiglia Cristiana]]'', ''[[Oggi (
Tra i mensili: ''[[alVolante]]'', il mensile automobilistico più letto in Italia, ''[[bimbisani & belli|Bimbisani &belli]]'', ''[[Cose di Casa]]'', ''[[Max (periodico)|Max]]'', ''[[Maxim (periodico)|Maxim]]'', ''[[Cosmopolitan (periodico)|Cosmopolitan]]'', ''[[
==== Radio ====
====
A Milano hanno sede le più importanti etichette discografiche<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/torna-music-week-perche-milano-e-capitale-musica-ACYk0hx|titolo=Torna la Music Week: perché Milano è la capitale della musica|sito=Il Sole 24 ORE|accesso=20 agosto 2020}}</ref> tra cui: [[Universal Music Group|Universal Music Italia]], [[Warner Music Italy|Warner Music Italia]] e [[Sony Music|Sony Music Italia]].
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{{vedi anche|
[[File:8396 - Milano - San Marco - Cappella Foppa - Foto Giovanni Dall'Orto 14-Apr-2007.jpg|thumb|[[Giovanni Paolo Lomazzo]], ''Gloria Angelica'', [[cappella Foppa]], [[chiesa di San Marco (Milano)|chiesa di San Marco]], tipico esempio di [[arte del secondo Cinquecento a Milano]]]]
[[File:Milano palazzoclerici galleriaarazzi.JPG|thumb|left|La ''Galleria degli arazzi'' con gli affreschi di [[Giambattista Tiepolo]] a [[Palazzo Clerici]]: uno degli interni più significativi del panorama [[Barocco a Milano|barocco milanese]]]]
[[File:20161207 Palazzo Castiglioni.jpg|thumb|[[Palazzo Castiglioni]], importante esempio di [[Liberty a Milano|liberty milanese]]]]
Milano ha fornito importanti contributi allo sviluppo della [[storia dell'arte]] e ha dato i natali ad alcuni movimenti d'[[arte moderna]].
Il [[Gotico a Milano|gotico milanese]] fu un'esperienza artistica cittadina a cavallo tra la seconda metà del [[XIII secolo]] e la prima metà del [[XV secolo]] che venne inizialmente introdotto nel territorio milanese dai [[Ordine cistercense|monaci cistercensi]]. Fu il principale linguaggio artistico del vasto programma mecenatesco e autocelebrativo dei [[Visconti]], [[Governanti di Milano|signori di Milano]], al cui dominio sulla città viene solitamente associato il periodo gotico milanese. Degna di nota è anche l'[[arte del secondo Cinquecento a Milano]], che si sviluppò, a Milano, come altrove, su più filoni e stili riassumibili nel [[manierismo]], nell'[[arte della Controriforma|arte controriformata]] e [[Classicismo (arte)|classicismo]]. Queste correnti si divisero la scena artistica cittadina spesso subendo reciproche contaminazioni.
Grazie all'operato dei cardinali [[Borromeo]] e alla sua importanza nei domini italiani, prima spagnoli e poi austriaci, in un periodo a cavallo tra il [[XVII secolo|Seicento]] e la prima metà del [[XVIII secolo|Settecento]], Milano visse una vivace stagione artistica<ref>{{cita libro|titolo=Storia dell'arte italiana|autore=Carlo Bertelli|coautori=Giuliano Briganti, Antonio Giuliano|p=338|editore=Mondadori Electa|anno=1991|città=Milano}}</ref> durante la quale assunse il ruolo di centro propulsore del barocco lombardo, di cui il [[Barocco a Milano|barocco milanese]]<ref group=N>A seconda dei testi consultati si trova questa definizione, così come la dicitura "barocco milanese". Il termine usato non deve tuttavia indurre a considerare la stagione artistica come minore o all'assenza di una scuola artistica nella città. Da Milano infatti partì lo stile che poi si diffuse omogeneamente in tutta la Lombardia: per questo motivi si ritiene più corretta la dicitura "barocco lombardo" per caratterizzare la scuola artistica locale, parlando quindi di "barocco a Milano"</ref> fu la corrente dominante.<ref>{{cita libro|titolo=Disegno storico dell'arte lombarda|autore=Marco Rossi|p=103|editore=Vita e pensiero|anno=2005|città=Milano}}</ref> Degna di nota fu anche la stagione [[Neoclassicismo a Milano|neoclassica milanese]], che fu tra le più importanti in Italia e in Europa.<ref>{{cita|Mazzocca|p. 53}}, v. anche introduzione al volume.</ref><ref group=N>A tal proposito nel 1809, [[Leopoldo Cicognara]], direttore dell'[[Accademia di belle arti di Venezia]], scrive: "…Milano è talmente superiore in artisti e produzione che, senza mezzi straordinari, non potrà mai da alcuna città del regno essere adeguata" v. nota precedente.</ref> Durò dalla fine del regno di [[Maria Teresa d'Austria]], e continuò per tutto il successivo [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] napoleonico e durante la [[Restaurazione]]: in questo periodo Milano fu protagonista di una forte rinascita culturale ed economica, in cui il [[Neoclassicismo]] fu lo stile artistico dominante e la maggiore espressione.
Importante per la storia dell'arte fu anche il [[Liberty a Milano|liberty milanese]], ovvero l'esperienza del [[Art Nouveau|suddetto stile]] diffusosi a Milano tra i primi anni del [[XX secolo|Novecento]] e lo scoppio della [[prima guerra mondiale]]. Nel capoluogo lombardo lo stile ''liberty'' trovò, grazie allo stretto legame con la rampante borghesia industriale dell'epoca, un fertile terreno per un rapido sviluppo che lo vide spaziare dalle influenze dell{{'}}''[[Art Nouveau|art nouveau]]'' floreale francese allo ''[[Jugendstil]]'' tedesco e all'[[eclettismo (arte)|eclettismo]].<ref>{{cita|Bossaglia|pp. 12–14}}.</ref>
Milano è stata la culla di alcuni movimenti d'arte moderna<ref>{{Cita news|autore=Armando Besio|titolo=Neon e soffitti d'autore l'Arengario ritrovato per De Chirico e Picasso|url= https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/05/15/il-museo-del-900-neon-soffitti.html |pubblicazione=La Repubblica|giorno=15|mese=05|anno=2010|p=14/15|accesso=9 agosto 2010}}</ref> Nel febbraio 1910 i pittori [[Umberto Boccioni]], [[Carlo Carrà]], [[Giacomo Balla]], [[Gino Severini]] e [[Luigi Russolo]] firmarono a Milano il ''Manifesto dei pittori futuristi'' e nell'aprile dello stesso anno il ''Manifesto tecnico della pittura futurista,''<ref>In'' Archivi del futurismo'' regesti raccolti e ordinati da {{cita|Maria Drudi Gambillo e Teresa Fiori, Roma 1958|p. 63}}.</ref> che contribuirono, insieme con altri ''manifesti'' firmati in altre città italiane, a fondare il movimento artistico del [[Futurismo]]. Milano ha dato anche i natali al movimento artistico chiamato [[Novecento (movimento artistico)|Novecento]], che nacque in città alla fine del 1922 grazie a [[Mario Sironi]], [[Achille Funi]], [[Leonardo Dudreville]], [[Anselmo Bucci]], [[Gian Emilio Malerba|Emilio Malerba]], [[Pietro Marussig]] e [[Ubaldo Oppi]].<ref>{{Treccani|novecento_res-109c24a0-8bb2-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)/|NOVECENTO |autore = Bucarelli, Palma|data = 1934 }}</ref>
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{{vedi anche|
[[File:Milan - Scala - Facade.jpg|miniatura|sinistra|Il [[Teatro alla Scala]], che deve il nome alla demolita [[chiesa di Santa Maria alla Scala]] (fondata da [[Regina della Scala]], della dinastia degli [[Scaligeri]] di [[Verona]])]]
A Milano [[Teatri di Milano|le sale sono numerose]] e ogni anno vengono messi in scena circa trecento spettacoli. La città ha avuto il pregio di ospitare figure teatrali di livello internazionale: il regista [[Giorgio Strehler]] (al quale è intitolato il Teatro Strehler, ovvero la sala più grande del [[Piccolo Teatro di Milano]]), l'attore-autore [[Dario Fo]], [[Premio Nobel per la letteratura]] nel [[1997]], e il regista e autore teatrale [[Carmelo Bene]].
I teatri milanesi sono sparsi per tutta la città. [[Brera (Milano)|Brera]], il quartiere notturno per eccellenza, ne ospita tre, altre sale si trovano lungo corsi trafficati o vicoli nascosti, piazze note e strade decentrate.
[[File:TeatroArcimboldi.jpg|thumb|Interno del [[Teatro degli Arcimboldi]]]]
L'ente lirico di Milano è il [[Teatro alla Scala]], che è uno dei teatri più famosi al mondo e che è conosciuto per essere il "tempio della [[opera lirica|lirica]]". Il Teatro alla Scala prende il nome dalla [[chiesa di Santa Maria alla Scala]], in seguito demolita, che derivò a sua volta la denominazione dalla sua fondatrice, [[Regina della Scala]], della dinastia degli [[Scaligeri]] di [[Verona]]. L'altra sala adatta alla lirica è il nuovo [[Teatro degli Arcimboldi]], che prende il nome dalla [[Bicocca degli Arcimboldi]], villino nobiliare costruito nella seconda metà del [[XV secolo]] come dimora di campagna della [[Arcimboldi (famiglia)|famiglia Arcimboldi]].
Fra i teatri di prosa, il [[Piccolo Teatro di Milano]] (fondato nell'immediato dopoguerra da [[Paolo Grassi]] e [[Giorgio Strehler]]) è il più antico [[teatro stabile]] italiano.<ref>{{Cita web|url=https://www.piccoloteatro.org/it/pages/storia-del-piccolo-teatro|titolo=Storia del Piccolo Teatro|accesso=26 giugno 2018}}</ref> Altre importanti sale sono il [[Teatro Franco Parenti]] (fondato da [[Franco Parenti]]) il [[Teatro Carcano]](diretto per molti anni da [[Gabriele Lavia]]) e il [[Teatro dell'Elfo|Teatro Elfo Puccini]] (che ha lanciato [[Gabriele Salvatores]]).
Al teatro leggero sono dedicati il [[Teatro Manzoni (Milano)|Teatro Manzoni]], il [[Teatro Nuovo (Milano)|Teatro Nuovo]] e il [[Teatro San Babila]].
[[File:Orchestra Sinfonica di Milano nella Nona Sinfonia di Gustav Mahler , 2023, © Orchestra Sinfonica di Milano.jpg|miniatura|Interno dell'[[Auditorium di Milano]]]]
Fra le più importanti sale da concerto vi è l'[[Auditorium di Milano]], che ospita stabilmente le formazioni orchestrali e corali dell'[[Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano|Orchestra Sinfonica "Giuseppe Verdi" di Milano]].
Menzione particolare merita anche la presenza di prestigiosi locali di [[cabaret]] come lo [[Zelig (locale)|Zelig]], che ha dato poi vita all'[[Zelig (programma televisivo)|omonima trasmissione televisiva]] di successo. Altro locale degno di nota è stato il [[Derby Club|Derby]], che è stato attivo tra gli anni sessanta e settanta e che è diventato noto soprattutto per i numerosi artisti esordienti che ne hanno calcato la scena, poi divenuti popolari personaggi nel mondo della [[musica]], dello [[spettacolo]] e del [[cinema]] italiano.<ref>{{cita web|url=http://www.comedycentral.it/tv/derby/derby_story.asp|titolo=Derby Club|sito=comedycentral.it|urlarchivio=https://archive.is/20070619043256/http://www.comedycentral.it/tv/derby/derby_story.asp|urlmorto=sì}}</ref>
=== Cinema ===
[[File:" 12 - ITALY - Milano Film Festival.JPG|thumb|Un momento del [[Milano Film Festival]] del 2012]]
Dal [[1996]] è organizzato il [[Milano Film Festival]],<ref>{{cita web|url=http://www.milanofilmfestival.it/eng/based/|lingua=en|accesso=19 giugno 2010|titolo=Storia - Dal sito ufficiale della manifestazione|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100529001237/http://www.milanofilmfestival.it/eng/based/}}</ref> festival cinematografico in cui sono invitati [[Lungometraggio|lungometraggi]] e [[Cortometraggio|cortometraggi]] di provenienza internazionale. Il festival si tiene nel mese di settembre in varie sale e spazi aperti della città. Inoltre, nel [[2000]], è stato fondato il MIFF, il ''Milano International Film Festival'', che si tiene in maggio e che è dedicato ai film indipendenti di respiro internazionale. I vincitori del MIFF Awards vengono premiati con il ''Cavallo di Leonardo.''<ref>{{cita web|url = http://www.aftersix.it/2009/05/04/miff-milano-international-film-festival-and-the-winner-is/|accesso = 29 agosto 2011|titolo = MIFF – Milano International Film Festival – And the winner is}}</ref>
Dal 1986 si svolge il [[Festival MIX Milano|Festival MIX Milano di cinema gaylesbico e queer culture]], una rassegna cinematografica a tematica [[LGBT|LGBTI+]], generalmente calendarizzata nei mesi di luglio e giugno in concomitanza col [[Parata del Pride|Pride]] cittadino.<ref>{{Cita web |url=http://www.cinemagaylesbico.com/2011/info/storia |titolo=25 anni di successi, verso nuovi entusiasmanti Mix |accesso=21 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171010212109/http://www.cinemagaylesbico.com/2011/info/storia |urlmorto=sì }}</ref> Ospite della città è anche il [[Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina di Milano]], che si svolge in primavera; originariamente dedicato solo al [[cinema africano]], nel tempo ha poi aperto il concorso anche al [[cinema asiatico]] e al [[cinema sudamericano]].
Fra gli altri festival si segnala anche quello organizzato dalla [[Cineteca Italiana]] di Milano, ''Il cinema italiano visto da Milano'', focalizzato interamente sul cinema italiano e sui giovani autori emergenti nazionali. Il festival si svolge tradizionalmente a febbraio presso lo [[Spazio Oberdan]] e il nuovo Museo Interattivo del Cinema (MIC) nella vecchia Manifattura Tabacchi.<ref>{{cita web |url=http://www.ilgiornale.it/milano/le_pellicole_amarcord_che_raccontano_milano/17-02-2012/articolo-id=572646-page=0-comments=1|titolo=Le pellicole amarcord che raccontano Milano|accesso = 21 giugno 2018}}</ref>
Nella città di Milano sono stati girati interamente, o parzialmente, 113 film nel [[2011]], 130 nel [[2012]], 180 nel [[2013]], 210 nel [[2014]] e 230 nel [[2015]].<ref>{{cita web|url=http://milano.corriere.it/foto-gallery/cronaca/15_dicembre_30/milano-cresce-mercato-dell-audiovisivo-b12dbb24-af19-11e5-8a3c-8d66a63abc42.shtml| titolo= Milano, cresce il mercato dell’audiovisivo|accesso=2 gennaio 2016}}</ref>
=== Musica ===
{{vedi anche|Canzone milanese}}
[[File:Gaber Jannacci giovani.jpg|miniatura|sinistra|[[Giorgio Gaber]] ed [[Enzo Jannacci]], due dei più grandi interpreti della [[canzone italiana]] e della [[canzone milanese]] del secondo dopoguerra]]
La tradizione [[Opera|operistica]] milanese, importata da [[Venezia]] e sempre sostenuta dalla città, è iniziata nella corte spagnola ai tempi del [[Salone Margherita (Milano)|Salone Margherita]], così chiamato in onore di [[Margherita d'Austria-Stiria]], ed esaltata dalla presenza del [[Regio Ducal Teatro]] e successivamente del [[Teatro alla Scala]]:<ref>{{cita web|url=http://www.baroque.it/arte-barocca/scala-milano.php|titolo=Milano, dal Teatro Ducale alla Scala|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> ciò ha posto Milano ai vertici del circuito musicale mondiale.
Milano è sede di alcune orchestre sinfoniche, fra cui la [[Filarmonica della Scala]], l'[[Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano|Orchestra sinfonica Giuseppe Verdi]], che si esibisce nell'[[Auditorium di Milano]], e l'[[Orchestra i Pomeriggi Musicali|orchestra dei Pomeriggi Musicali]], che ha sede nel [[Teatro Dal Verme]].
[[File:Giovanni D'Anzi.jpg|miniatura|destra|[[Giovanni D'Anzi]], autore della celebre canzone ''[[O mia bela Madunina]]'']]
Nel [[2007]] si è svolta la prima edizione del ''Milano Jazzin' Festival'' (''MJF''), un evento musicale estivo dedicato al [[jazz]], con concerti di artisti di fama internazionale proseguendo in una tradizione che sin dagli [[Anni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta]] aveva visto nascere e poi chiudere club come il [[Jazz Power]] ed il [[Capolinea (locale jazz)|Capolinea]]. La manifestazione si svolge nell'[[Arena Civica]] ed è accompagnata da altri eventi pubblici prevalentemente nella zona del [[Parco Sempione (Milano)|Parco Sempione]]. Dal ''Global City Report 2012'', Milano risulta essere la prima città in Europa per creatività musicale.<ref>{{cita web|url = http://www.key4biz.it/Smart_City/2012/11/Global_City_Report_Smart_City_Milano_Roma_Tecnologia_Innovazione_Sostenibilita_Inclusione_214063.html|titolo = Global city report|editore = Key4biz.it|accesso = 1º novembre 2011|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130312233359/http://www.key4biz.it/Smart_City/2012/11/Global_City_Report_Smart_City_Milano_Roma_Tecnologia_Innovazione_Sostenibilita_Inclusione_214063.html}}</ref>
Degna di nota è la [[canzone milanese]], ovvero la [[musica popolare]] originaria di Milano che è cantata in [[dialetto milanese]]. Secondo i più autorevoli storici della musica, si può estrapolare la canzone milanese popolare per distinguerla da quella lombarda solamente, tranne le eccezioni, nel XX secolo, in coincidenza con le prime canzoni della prolifica coppia di autori formata da [[Alfredo Bracchi]] e [[Giovanni D'Anzi]].<ref name="CI">Paolo Ruggeri, ''La Canzone Italiana'', Fabbri, 1994, Vol.III, pag.49-60</ref> Nel XX secolo gli autori che hanno utilizzato a vario titolo il dialetto milanese per scrivere le proprie canzoni sono stati, tra gli altri, [[Enzo Jannacci]], [[Giorgio Gaber]], [[Nanni Svampa]] e [[Dario Fo]], vincitore del [[premio Nobel per la letteratura]] nel 1997.<ref name="antologia">{{cita web|url=https://sites.google.com/site/lombardofonia/home|titolo=Antologia lombarda|accesso=21 settembre 2017|dataarchivio=30 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160630102556/https://sites.google.com/site/lombardofonia/home|urlmorto=sì}}</ref>
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina milanese}}
[[File:
Molto varia per gli apporti delle campagne circostanti, delle tradizioni del territorio che la circonda e anche per le diverse dominazioni straniere succedutesi nei secoli, la cucina milanese oggi conserva alcuni piatti tradizionali, talvolta "rivisitati" per ridurne la carica calorica, un tempo assai robusta. È, in generale, per cotture prolungate a fiamma leggera.<ref>{{cita|Milano a tavola|passim}}.</ref>
[[File:Milanesa.jpg|miniatura|destra|[[Cotoletta alla milanese]]]]
Tra le pietanze ricordiamo il [[minestrone alla milanese]], la ''[[busecca]],''<ref group=N>I termini dialettali sono ripresi dal ''Vocabolario Milanese- Italiano'', di Francesco Cherubini, 1814</ref> la ''[[Cassœula]]'', la [[cotoletta alla milanese]], il [[fritto misto alla milanese]], i [[mondeghili]], l'[[Ossobuco alla milanese]], il ''[[rustin negàa]]'', la [[trippa alla milanese]], l'[[aspic]], la [[barbajada]], l'[[insalata di nervetti]] e il [[salame Milano]]. Tipo di pane originario di Milano è la [[michetta]].
Tra i dolci, oltre al ''panatton'' ([[panettone]]),<ref group=N>Diventato, assieme al "Pandoro" di Verona nella versione industriale, il dolce natalizio nazionale</ref><ref group=N>La produzione natalizia supera largamente i cento milioni di pezzi {{cita web |url=http://www.dolceitalia.net/aidinforma.asp?id=70 |titolo=Copia archiviata |accesso=16 dicembre 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110723102617/http://www.dolceitalia.net/aidinforma.asp?id=70 }}</ref> degne di nota sono la [[carsenza]], la [[charlotte alla milanese]], la [[colomba pasquale]] (che si è diffusa in tutta Italia), il [[Pan dei morti (Milano)|pan dei morti]], il [[pan meino]], la [[Veneziana (dolce)|veneziana]] e la [[carsenza]], [[dolce]] delle [[Natale|festività natalizie]] che si consuma, per tradizione, nel giorno di [[Capodanno]].
L'abbondante uso di burro, panna e mascarpone in cucina non andava a genio a [[Ugo Foscolo]], che ribattezzò ironicamente Milano come "Paneropoli", da ''pànera'', "panna, crema" in [[dialetto milanese|milanese]].<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=hFsuAAAAIAAJ&q=paneropoli|titolo=Otto/novecento, Volume 5|editore=Unione stampa periodica italiana|anno=1981|accesso=18 giugno 2010}}</ref>
Degna di nota è l'[[Antica trattoria Bagutto]], ristorante più antico d'Italia e secondo in Europa, dopo lo [[Stiftskeller St. Peter]] di [[Salisburgo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.localistorici.it/it/Schede/view/tipo/locali-storici/categorie/per-anno-di-fondazione_1200-1299/slug/antica-trattoria-bagutto|titolo=Scheda sull'Antica trattoria del Bagutto|accesso=29 novembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20130430180217/http://www.localistorici.it/it/Schede/view/tipo/locali-storici/categorie/per-anno-di-fondazione_1200-1299/slug/antica-trattoria-bagutto|dataarchivio=30 aprile 2013}} sul sito dell'associazione culturale "Locali storici d'Italia".</ref>
===
[[File:Fieramilanocity.jpg|thumb|left|[[Fieramilanocity]]]]
Dal 1920 nel capoluogo lombardo viene organizzata la [[Fiera di Milano]], considerata uno dei poli fieristici più moderni e importanti in Europa. La Fiera di Milano è costituita dai due poli espositivi di [[Fieramilano]] (situato in un'area al confine tra i comuni di [[Rho]] e di [[Pero (Italia)|Pero]]) e di [[Fieramilanocity]] (situato nel quartiere [[Portello]] del comune di Milano). Estendendosi per {{formatnum:753000}} m² di superficie complessiva è il polo fieristico più grande d'Europa.<ref>{{cita web|url=http://temi.provincia.mi.it/allegati/Milano_Globale.pdf|titolo=Milano Globale|accesso=25 giugno 2018|dataarchivio=12 gennaio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070112172540/http://temi.provincia.mi.it/allegati/Milano_Globale.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Expo2015Milano-Cardo.JPG|thumb|L'[[Expo 2015]], che si è svolto a Milano. Sullo sfondo [[Padiglione Italia di Expo 2015|Palazzo Italia]] e l'[[Albero della Vita (Expo 2015)|Albero della Vita]]]]
Lunedì 31 marzo [[2008]] a [[Parigi]] a Milano è stata assegnata l'organizzazione dell'[[Expo 2015]] dai delegati dell'[[Ufficio Internazionale delle Esposizioni]]. Nella votazione finale Milano ha battuto l'altra città candidata, la turca [[Smirne]], per 86 voti a 65, dopo che in una prima votazione guastata da problemi tecnici sembrava aver prevalso Smirne. L'[[esposizione universale]] è poi avvenuta dal [[1º maggio]] al [[31 ottobre]] [[2015]].
Il tema selezionato per l'Expo 2015 è stato "''Nutrire il pianeta, energia per la vita''"<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.expo2015.org/it/cos-e/il-tema|titolo=Expo Milano 2015|accesso=25 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140503132103/http://www.expo2015.org/it/cos-e/il-tema|urlmorto=sì}}</ref> e ha inteso includere tutto ciò che riguarda l'[[alimentazione]], dall'educazione alimentare alla grave [[Crisi alimentare|mancanza di cibo]] che affligge molte zone del mondo, alle tematiche legate agli [[Organismo geneticamente modificato|OGM]].
Milano fu già sede dell'[[Esposizione internazionale di Milano (1906)|Esposizione Internazionale del 1906]], detta anche ''Esposizione internazionale del Sempione'', con tema "i trasporti". Il tema scelto fu quello dei [[trasporti]] a festeggiamento del [[traforo del Sempione]], che era stato inaugurato nel febbraio del 1905, da cui l'Esposizione trasse il nome e l'ispirazione.
Il 24 giugno 2019, alla sede del [[Comitato Olimpico Internazionale]] a Losanna in Svizzera, la città di Milano è stata proclamata vincitrice degli [[XXV Giochi olimpici invernali]] che si terranno assieme a [[Cortina d'Ampezzo]] e altre città lombarde nel periodo dal 6 al 22 febbraio del 2026. Questa è la quarta edizione dei Giochi olimpici che si svolgeranno in [[Italia]] (la terza di quelli [[Giochi olimpici invernali|invernali]]) dopo [[VII Giochi olimpici invernali|Cortina d'Ampezzo 1956]], [[XVII Giochi olimpici|Roma 1960]] e [[XX Giochi olimpici invernali|Torino 2006]].
Altri eventi di rilievo organizzati a Milano sono il [[Salone Internazionale del Mobile]], il [[Fuori Salone]], la [[Settimana della moda di Milano]], la [[Borsa internazionale del turismo]], il [[Micam]], l'[[EICMA]], [[Bookcity]] e l'[[Artigiano in Fiera]].
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
{{vedi anche|Urbanistica di Milano}}
[[File:Milano Foro Buonaparte.jpg|thumb|left|Un tratto delle strade che formano [[Foro Buonaparte]]]]
{{Sequenza immagini
|titolo=Milano nei secoli
|larghezza= 220
|align=right
|bordo= no
|File:FORMA URBIS DI MEDIOLANUM.svg|L'antica Milano romana (Mediolanum) sovrapposta alla Milano moderna. Il rettangolo più chiaro al centro, leggermente sulla destra, rappresenta la moderna piazza del Duomo, mentre il moderno Castello Sforzesco si trova in alto a sinistra, appena fuori del tracciato delle mura romane di Milano
|File:TopografiaMilano1158.png|Milano all'epoca di Federico Barbarossa
|File:Milano1573.jpg|Milano come appariva nel 1573, durante il governo di Filippo II di Spagna
|File:Milano - Piano Beruto (bozza).jpg|Il [[Piano Beruto]], primo piano regolatore di Milano (1884), che ha previsto lo sviluppo urbanistico della città (segnato in rosso) oltre la [[Cerchia dei Navigli]] e le [[mura spagnole di Milano]]
}}
L'[[urbanistica di Milano]] ha origine dalle sostanziali modifiche dell'impianto urbanistico storico decise dal primo [[piano regolatore generale comunale]] della città, approvato nel [[1884]] e noto come [[Piano Beruto]], con il quale il centro urbano venne fatto centrare su [[Piazza del Duomo (Milano)|piazza del Duomo]], creando un'ulteriore circonvallazione, oggi nota come [[circonvallazioni di Milano|circonvallazione esterna]].
A tal proposito [[Cesare Beruto]], redattore del citato piano regolatore, scriveva:
{{citazione|La pianta della nostra città presenta molta somiglianza con la sezione di un albero: vi si notano assai bene i prolungamenti e gli strati concentrici: è una pianta assai razionale che ha esempio nella natura|[[Cesare Beruto]]<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=4VoFNFT_5EAC&pg=PA257&lpg=PA257|titolo=Milano: costruzione di una città |autore= Giuseppe De Finetti |autore2= Giovanni Cislaghi |autore3= Mara De Benedetti |autore4= Piergiorgio Marabelli |anno= 2002 |editore= Hoepli |isbn= 978-88-203-3092-7 |accesso=25 giugno 2018}}</ref>}}
Dal primo decennio degli [[anni 2000|anni duemila]] la città sta vivendo un profondo rinnovamento dal punto di vista architettonico e urbano, con la realizzazione di numerosi progetti che puntano da un lato a riqualificare intere zone e grandi quartieri (come il Progetto [[Bicocca (Milano)|Bicocca]]), e dall'altro a proiettare la sua immagine in [[Europa]] e nel mondo ([[Fieramilano]], Progetto [[CityLife]] e [[Progetto Porta Nuova]]), grazie anche a importanti concorsi internazionali cui hanno partecipato [[architetto|architetti]] quali [[Renzo Piano]], [[Norman Foster (architetto)|Norman Foster]], [[César Pelli]], [[Massimiliano Fuksas]], [[Arata Isozaki]], [[Daniel Libeskind]], [[Zaha Hadid]] e [[Ieoh Ming Pei]].
Nel 2012 è stata completata la [[Torre UniCredit]], che è stata realizzata nell'ambito [[Progetto Porta Nuova]] all'interno del [[Centro direzionale di Milano|Centro direzionale]]. Con i suoi {{M|231|u=m}} alla punta della guglia è [[Grattacieli più alti d'Italia|il grattacielo più alto d'Italia]].<ref>{{cita web|url=http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/casa/2017-11-21/milano-citta-grattacieli-ecco-torri-record-capoluogo-lombardo-184451.shtml?uuid=AEZUWsFD|titolo=Milano, città dei grattacieli: ecco le torri da record del capoluogo lombardo|accesso=25 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180226092057/http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/casa/2017-11-21/milano-citta-grattacieli-ecco-torri-record-capoluogo-lombardo-184451.shtml?uuid=AEZUWsFD|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.unicredit.it/it/chisiamo/presenza-in-italia/unicredit-initalia/unicredit-tower.html|titolo=UniCredit Tower |accesso=25 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304102814/https://www.unicredit.it/it/chisiamo/presenza-in-italia/unicredit-initalia/unicredit-tower.html|urlmorto=sì}}</ref>
=== Suddivisioni storiche ===
{{vedi anche|Sestiere (Milano)|Contrade di Milano}}
Anticamente Milano era divisa in [[Sestiere (Milano)|sei sestieri]] e [[Contrade di Milano|trenta contrade]],<ref>{{Cita web|url=https://www.milanocittastato.it/evergreen/forse-non-sapevi-che/le-30-contrade-di-milano/|titolo=Le 30 CONTRADE di Milano|autore=#Xmilanocittastato|sito=Milano Città Stato|data=15 ottobre 2018|accesso=30 maggio 2019}}</ref> suddivisioni risalenti almeno al [[Medioevo]] che sono scomparse nel XIX secolo. Esse si estendevano limitatamente ai confini del moderno [[centro storico]], che è delimitato dalla [[Cerchia dei Navigli]], ovvero dal tracciato delle [[mura medievali di Milano]], di cui la Cerchia costituiva originariamente il fossato difensivo.
I sestieri prendevano il nome dalle [[Porte e pusterle di Milano|porte principali]] che si aprivano sulle mura cittadine erette in epoca medievale. Ogni sestiere era poi a sua volta diviso in cinque contrade. Sia i sestieri
<div style="text-align:center">
<gallery>
File:Porta Comasina (Milano)-Stemma.svg|Stemma del [[sestiere di Porta Comasina]]
File:Porta Nuova (Milano)-Stemma.svg|Stemma del [[sestiere di Porta Nuova]]
File:Porta Orientale (Milano)-Stemma.svg|Stemma del [[sestiere di Porta Orientale]]
File:Porta Romana (Milano)-Stemma.svg|Stemma del [[sestiere di Porta Romana]]
File:Porta Ticinese (Milano)-Stemma.svg|Stemma del [[sestiere di Porta Ticinese]]
File:Porta Vercellina (Milano)-Stemma.svg|Stemma del [[sestiere di Porta Vercellina]]
</gallery>
</div>
===
{{vedi anche|
[[File:Milano - Quartiere Muggiano - Cascina Guascona.JPG|thumb|left|La [[Cascine Guascona e Guasconcina|Cascina Guascona]]]]
Benché lo [[statuto comunale]] non preveda località con lo ''status'' ufficiale di "[[Frazione (geografia)|frazione]]", vi sono piccole [[Località abitata|località]] di Milano che mantengono la propria fisionomia rurale: questi sono individuati dall'[[ISTAT]], secondo cui il territorio comunale comprende le località di Belgioioso, Cascina Malandra, [[Chiaravalle (Milano)|Chiaravalle]], [[Cascina Chiesa Rossa]], [[Figino]], [[Ronchetto delle Rane]], Cantalupa, Cascina Cascinetta, [[Selvanesco|Cascina Selvanesco]], [[Vaiano Valle]] e le [[Cascine Guascona e Guasconcina]].<ref>{{cita web|url = http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90T081B52S&v=1UH08207RH5000000|editore = ISTAT|titolo = Dettaglio località abitate|accesso = 1º aprile 2012|dataarchivio = 11 giugno 2012|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120611110311/http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0c0I0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90T081B52S&v=1UH08207RH5000000|urlmorto = sì}}</ref>
[[File:AbbaziaChiaravalle.jpg|thumb|L'[[Abbazia di Chiaravalle]], che si trova nell'ex comune autonomo di [[Chiaravalle (Milano)|Chiaravalle Milanese]], aggregato a Milano nel 1923]]
Oggi a Milano sono sopravvissute un centinaio di cascine,<ref>Giovanna Maria Fagnani, ''Sei cascine da salvare'', Corriere della Sera, 14 ottobre 2010</ref> cinquantanove delle quali fanno parte del demanio comunale come, per esempio, [[Cascina Torchiera]] o [[Cascina Monterobbio]]. Gli altri proprietari sono l'[[Ospedale Maggiore di Milano|Ospedale Maggiore]], l'Aler (ex [[Istituto Autonomo Case Popolari]]), la [[Arcidiocesi di Milano|curia]] o grandi immobiliari: diciotto sono diroccate, le altre hanno trovato utilizzo come biblioteche, aree di svago, centri di accoglienza (per anziani, disabili o tossicodipendenti) o centri residenziali. Tredici, però, in piena area urbana, sono ancora condotte da fittavoli, secondo l'uso milanese, come aziende agricole in attività.
Tra queste citiamo: la Cascina Campi a [[Trenno]], la Cascina Paradiso a [[Muggiano (Milano)|Muggiano]] (cavalli e foraggio), la cascina Gaggioli in via Selvanesco, il Mulino della Pace [[Barona (Milano)|Barona]], la cascina Battivacco alla Barona (riso), la cascina Basmetto alla Barona (riso), la cascina Campazzo (latte) e la cascina Nosedo (latte e derivati). Sempre a sud della Barona, sono presenti le secentesche cascine San Marco e San Marchetto.
== Economia ==
{{vedi anche|Economia di Milano}}
[[File:
Durante la sua storia, Milano [[Economia di Milano|ha spesso anticipato le linee di tendenza dell'economia]] della penisola: una robusta [[agricoltura]] e un diffuso [[artigianato]] con scambi commerciali intensi fin dal [[Medioevo]] e nel [[Rinascimento]], sfruttamento delle risorse idriche e sviluppo delle comunicazioni nel periodo
[[File:Palazzo mezzanotte Milan Stock Exchange.jpg|miniatura|[[Palazzo Mezzanotte]], sede della [[Borsa Italiana]]]]
Dalla seconda metà del secolo scorso ha anticipato il processo di [[terziarizzazione]] dell'economia nazionale puntando sul prevalere sempre più marcato di un [[Terziario (economia)|terziario]] avanzato in diverse direzioni, dalle tradizionali alle innovative: [[finanza]], [[Commercio|commerci]] nazionali e internazionali, direzioni aziendali, [[editoria]], [[design industriale]], [[pubblicità]], [[intrattenimento]], [[ricerca scientifica]], [[biotecnologia]], [[informatica]], [[Università|attività universitarie]], [[Moda (abbigliamento)|moda]], [[Disegno industriale|design]], [[editoria]], società di [[marketing]] e [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] televisivi.
Milano, sede della [[Borsa Italiana]], quinta in Europa e nona al mondo, è il principale centro finanziario e il più importante polo economico del Paese con un [[reddito pro capite]] di circa {{M|46000}} [[euro|€]].<ref name="pil">{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASP-Milano/lombardia-e-province/conti-economici-territoriali/stime-tagliacarne-sul-pil-e-valore-aggiunto-regionale-e-provinciale/tavole/14343/|titolo=Valore aggiunto per abitante, a prezzi correnti - Italia, Lombardia e province lombarde. Anno 2017|accesso=2 agosto 2019|dataarchivio=9 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180709155056/http://www.asr-lombardia.it/ASP-Milano/lombardia-e-province/conti-economici-territoriali/stime-tagliacarne-sul-pil-e-valore-aggiunto-regionale-e-provinciale/tavole/14343/|urlmorto=sì}}</ref> Il [[prodotto interno lordo]] totale generato dalla città di Milano si attesta invece a {{formatnum:39}} [[Miliardo|miliardi]] di [[euro]].<ref name="pil"/> Per il [[2022]] Assolombarda ha stimato per la città di Milano un PIL in aumento del 4,8%, superiore a quello della media nazionale e lombarda (+3,9%).<ref>{{cita web|url=https://www.assolombarda.it/centro-studi/booklet-economia-ndeg71-dicembre-2022}}</ref> In pratica Milano da sola genera il 5% dell’intero PIL dell’Italia, registrando un PIL pro capite di {{Formatnum:50000}} € superiore alla media europea di {{Formatnum:30000}} €.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.milano.it/-/bilancio.-fitch-conferma-il-rating-del-comune-di-milano-a-bbb-con-outlook-stabile}}</ref>
=== Turismo ===
[[File:Piazza del Duomo - panoramio - Javier Otero (1).jpg|miniatura|[[Piazza del Duomo (Milano)|Piazza del Duomo]], tipica meta dei turisti in visita a Milano]]
[[File:899MilanoSEustorgio.JPG|thumb|left|[[Basilica di Sant'Eustorgio|Basilica e convento di Sant'Eustorgio]]. All'interno della basilica sono conservate alcune reliquie dei [[Magi (Bibbia)|Magi]]]]
[[File:The Last Supper - Leonardo Da Vinci - High Resolution 32x16.jpg|miniatura|''[[Ultima Cena (Leonardo)|L'ultima cena]]'' di [[Leonardo da Vinci]], [[Patrimoni dell'umanità d'Italia|patrimonio dell'umanità UNESCO]]]]
Nelle classifiche delle [[Città più visitate al mondo|città più visitate del mondo]] nel [[2018]] Milano si conferma al quinto posto in Europa per numero di turisti dall'estero. Secondo La classifica di Global Destination Cities di Mastercard relativa alle presenze di turisti e lavoratori, Milano si attesta a circa 9,1 milioni di presenze, come 16ª città più visitata al mondo, 5ª d'[[Europa]] e 2ª d'[[Italia]] dopo [[Roma]].<ref>{{Cita web|url=https://newsroom.mastercard.com/eu/it/press-releases/global-destination-cities-index-2019-di-mastercard-aumentano-i-turisti-che-scelgono-litalia/|titolo=Global Destination Cities Index 2019 di Mastercard: aumentano i turisti che scelgono l'Italia|accesso=26 marzo 2020|dataarchivio=6 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191106101342/https://newsroom.mastercard.com/eu/it/press-releases/global-destination-cities-index-2019-di-mastercard-aumentano-i-turisti-che-scelgono-litalia/|urlmorto=sì}}</ref> Secondo una classifica che si basa invece sui turisti internazionali,<ref>{{Cita web|url=http://newsroom.mastercard.com/wp-content/uploads/2015/06/MasterCard-GDCI-2015-Final-Report1.pdf/|titolo = 2015 Global Destination Cities Index|accesso = 15 gennaio 2017|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20161230185449/https://newsroom.mastercard.com/wp-content/uploads/2015/06/MasterCard-GDCI-2015-Final-Report1.pdf}}</ref> Milano, a livello mondiale, si attesta alla 24ª posizione seguendo Roma alla 14ª.
La sua attrattiva è data dal suo essere un importante centro economico dell'editoria, della ricerca, della moda e del design e dal suo patrimonio architettonico e artistico che si mescola alla modernità: monumenti, chiese, palazzi storici, grattacieli, shopping, moda ed eventi di vario genere contribuiscono alla vocazione internazionale della metropoli. Milano è inoltre posizionata a circa {{M|50|u=km}} dai grandi laghi lombardi ([[Lago di Como]], [[Lago Maggiore]], [[Lago di Lugano]]), la cui bellezza paesaggistica gode di rinomanza mondiale.
Storicamente, i grandi nomi della musica e della letteratura romantica italiana (tra cui [[Gioachino Rossini]], [[Vincenzo Bellini]], [[Giuseppe Parini]], [[Alessandro Manzoni]], [[Giuseppe Verdi]], ecc.) erano soliti soggiornare sui laghi durante la loro permanenza a Milano, spesso ospiti nelle ville dei nobili milanesi, contribuendo così allo sviluppo di un turismo culturale che a partire dal Settecento legò la grande città alle vicine bellezze naturali.
== Infrastrutture e trasporti ==
{{Vedi anche|Trasporti a Milano}}
=== Strade ===
[[File:Milano - mappa tangenziali.svg|thumb|Mappa della rete autostradale intorno a Milano]]
Milano è un importante nodo [[strada]]le e [[autostrada]]le, punto di congiunzione della grande trasversale [[Pianura Padana|padana]] est-ovest (la [[Autostrada A4 (Italia)|A4]], [[Torino]] - [[Trieste]]) con la dorsale nord-sud (la [[Autostrada A1 (Italia)|A1]], per [[Bologna]], [[Firenze]], [[Roma]] e [[Napoli]]). Altre arterie autostradali che raggiungono la città sono la [[BreBeMi|A35 Brebemi]] per [[Brescia]], la [[Autostrada A7 (Italia)|A7]] per [[Genova]], e le [[Autostrada dei Laghi|autostrade dei Laghi]], ossia la [[Autostrada A8 (Italia)|A8]] per [[Varese]] e la [[Autostrada A9 (Italia)|A9]] per [[Como]]. La città è lambita dagli [[Strade europee|itinerari europei]] [[Strada europea E35|E35]], [[Strada europea E62|E62]] ed [[Strada europea E64|E64]].
Le autostrade sono collegate fra loro dal sistema delle tre tangenziali, la Ovest ([[Autostrada A50 (Italia)|A50]]), la Est ([[Autostrada A51 (Italia)|A51]]) e la Nord ([[Autostrada A52 (Italia)|A52]]), con una lunghezza complessiva di {{M|74,4|u=km}}. Sommando alle tre tangenziali il tratto urbano dell'[[Autostrada A4 (Italia)|autostrada A4]], si ottiene un sistema di autostrade urbane di oltre {{M|100|u=km}} di lunghezza, che circonda totalmente la città.
La Città di Milano è dotata di 6 caselli autostradali; essi sono:
* [[Autostrada A4 (Italia)|A4]] direzione [[Torino]]: Barriera Milano Ghisolfa
* [[Autostrada A4 (Italia)|A4]] direzione [[Venezia]]: Barriera Milano Est
* [[Autostrada A8 (Italia)|A8]] direzione [[Varese]]: Barriera Milano Nord
* [[Autostrada A7 (Italia)|A7]] direzione [[Genova]]: Barriera Milano Ovest
* [[Autostrada A1 (Italia)|A1]] direzione [[Bologna]]: Barriera Milano Sud
* [[Autostrada A51|A51]] direzione [[Autostrada A1 (Italia)|A1]]: Barriera Sesto San Giovanni (da / per [[Autostrada A4 (Italia)|A4]])
Milano è raggiunta da quattro [[Strada statale|strade statali]] (la [[Strada statale 9 via Emilia|9 Via Emilia]], la [[Strada statale 33 del Sempione|33 del Sempione]], la [[Strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga|36 del Lago di Como e dello Spluga]] e la [[Strada statale 494 Vigevanese|494 Vigevanese]]) e da numerose strade provinciali. Molte di esse nelle tratte suburbane assumono caratteristiche di [[superstrada]].
=== Ferrovie ===
[[File:Milano - Stazione Centrale - panoramio - egfa72 (1).jpg|miniatura|left|La [[stazione di Milano Centrale]]]]
[[File:Milano staz Porta Venezia TSR linea S6.JPG|thumb|Treno del [[servizio ferroviario suburbano di Milano]] in sosta alla [[Stazione di Milano Porta Venezia|stazione di Porta Venezia]] del [[passante ferroviario di Milano]]]]
[[File:Milano - Metropolitana Duomo - Linea gialla - Foto Giovanni Dall'Orto - 3-jan-2007 - 03.jpg|thumb|La [[Duomo (metropolitana di Milano)|stazione di Duomo]] della [[Linea M3 (metropolitana di Milano)|linea M3 della metropolitana di Milano]]]]
[[File:Milan malpensa terminal airport.jpg|thumb|Il Terminal 1 dell'[[Aeroporto di Milano-Malpensa]]]]
Milano è un importante nodo per il [[Trasporto ferroviario|traffico ferroviario]] passeggeri e merci. La città è raggiunta da alcune delle principali linee ferroviarie d'Italia: la [[Ferrovia Torino-Milano|Torino-Milano]], la [[Ferrovia Milano-Venezia|Milano-Venezia]], la [[Ferrovia Milano-Pavia-Voghera|Milano-Genova]] e la [[Ferrovia Milano-Bologna|Milano-Bologna]]; costituisce il punto di partenza delle due linee [[alpi]]ne del [[Ferrovia Domodossola-Milano|Sempione]] e del [[Ferrovia del Gottardo|Gottardo]]; è destinazione di un intenso traffico vicinale di tipo [[Pendolarismo|pendolare]]. Milano è anche servita da tre linee ad [[alta velocità]], la [[Ferrovia Torino-Milano (alta velocità)|Torino-Milano]], la [[Ferrovia Milano-Bologna (alta velocità)|Milano-Bologna]] e la [[Ferrovia Milano-Verona (alta velocità)|Milano-Verona]]. Dal [[1999]] sono garantiti collegamenti verso il terminal 1 dell'[[aeroporto di Milano-Malpensa]] tramite il servizio [[Malpensa Express]] che parte dalle stazioni di [[Stazione di Milano Centrale|Milano Centrale]] e [[Stazione di Milano Cadorna|Milano Cadorna]]. Dal [[2016]] è possibile raggiungere in treno entrambi i due terminal aeroportuali.
La [[Stazione di Milano Centrale|stazione Centrale]] è la principale della città e, con un traffico giornaliero di {{formatnum:320000}} passeggeri,<ref>{{cita web|url=http://www.grandistazioni.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=b0b0f42b3e09a110VgnVCM1000003f16f90aRCRD|accesso=21 giugno 2018|titolo=Milano Centrale|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110924041558/http://www.grandistazioni.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=b0b0f42b3e09a110VgnVCM1000003f16f90aRCRD|urlmorto=sì}}</ref> la seconda in [[Italia]] dopo [[Stazione di Roma Termini|Roma Termini]]; Milano Centrale è capolinea di treni a lunga percorrenza ([[InterCity (Italia)|Intercity]], [[EuroCity]], [[Frecciabianca]] e ad alta velocità [[Frecciarossa]], [[Frecciargento]] e [[Italo (treno)|Italo]]), e anche di alcuni [[Treno regionale (Italia)|servizi regionali]]. Altre importanti stazioni cittadine sono [[Stazione di Milano Porta Garibaldi|Porta Garibaldi]], [[Stazione di Milano Lambrate|Lambrate]] e [[Stazione di Milano Rogoredo|Rogoredo]], dedicate soprattutto al trasporto regionale. Milano è centro della rete delle [[Ferrovie Nord Milano]], a carattere regionale, che hanno capolinea alla [[Stazione di Milano Cadorna|stazione Cadorna]].
La città è servita da un [[Servizio ferroviario suburbano di Milano|servizio ferroviario suburbano]] ("linee S"), che garantisce collegamenti frequenti in un'area di circa {{M|40|u=km}} di raggio; fulcro del servizio è il [[Passante ferroviario di Milano|passante ferroviario]], una galleria di {{M|9|u=km}} che attraversa la città da nord-ovest a sud-est e che è costituita da otto stazioni ferroviarie sotterranee, offrendo numerosi punti d'interscambio con la [[Metropolitana di Milano|metropolitana]] (la più estesa d’Italia) e i trasporti urbani (gestiti come anche la metropolitana da [[ATM (Milano)|ATM]]).
Punto di scambio fra i servizi suburbani e quelli regionali sono le "stazioni porta" di [[Stazione di Milano Rogoredo|Rogoredo]], [[Stazione di Rho Fiera|Rho Fiera]] e [[Stazione di Pioltello-Limito|Pioltello-Limito]]. Altre stazioni di interscambio con i regionali sono [[Stazione di Milano Lambrate|Lambrate]] e [[Stazione di Milano Villapizzone|Villapizzone]] (da cui parte qualche treno in orari di punta nei giorni feriali in direzione [[Bergamo]], [[Arquata Scrivia]] e [[Piacenza]]).
La [[stazione di Milano Smistamento]] è lo [[scalo di smistamento]] [[ferrovia]]rio più grande d'Italia<ref name="delta-november">{{cita web|url=https://delta-november.it/treni/milano_smistamento/01_mi_smto.html|titolo=Milano Smistamento|accesso=5 marzo 2021}}</ref>.
=== Aeroporti ===
Nell'area di Milano vi sono tre [[aeroporto|aeroporti]] dedicati al normale traffico civile ([[Aeroporto di Milano-Malpensa]] e [[Aeroporto di Milano-Linate]], gestiti dalla società [[Società Esercizi Aeroportuali|SEA]], e l'[[Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio|Aeroporto di Orio al Serio]] gestito dalla società [[SACBO]]).
Complessivamente il sistema aeroportuale lombardo, composto da 3 aeroporti, gestisce all'anno un traffico di oltre 42 milioni di passeggeri e di circa 700.000 tonnellate di merci, classificandosi come il primo in [[Italia]] sia per volume di passeggeri sia per volume di merci. Secondo Assaeroporti,<ref>{{cita web|url=https://assaeroporti.com/statistiche/|titolo=Statistiche Assaeroporti|accesso=21 febbraio 2023}}</ref> il dato sommato dei tre aeroporti (Malpensa-Linate-Orio) riguardo ai passeggeri trasportati nel 2022 è infatti di 42.223.435.
* L'[[Aeroporto di Milano-Malpensa|Aeroporto di Malpensa]] con i suoi 21,3 milioni di passeggeri nel 2022 è il secondo aeroporto d’Italia per traffico passeggeri dopo Roma Fiumicino (29,3 milioni di passeggeri) ed è il primo aeroporto d’Italia per traffico merci con {{M|721254}} tonnellate nel 2022 ed il 70% delle merci avio del Paese<ref>{{Cita web|url=https://assaeroporti.com/aeroporti-italiani-nel-2022-passeggeri-in-crescita-gli-scali-del-sud-e-delle-isole-guidano-la-ripresa-del-traffico-verso-i-livelli-pre-covid/|titolo=Aeroporti italiani: nel 2022 passeggeri in crescita, gli scali del Sud e delle Isole guidano la ripresa del traffico verso i livelli pre-Covid|sito=Assaeroporti|data=31 gennaio 2023|accesso=21 febbraio 2023}}</ref> (al secondo posto troviamo l’aeroporto di Roma Fiumicino con {{M|140603}} tonnellate nel 2022). Malpensa è al 9º posto al mondo ed al 6º posto in Europa per numero di Paesi serviti con voli di linea diretti<ref>{{Cita web|url=https://www.malpensa24.it/malpensa-classifica-aeroporti-mondo/|titolo=Malpensa torna tra i primi 10 aeroporti al mondo per Paesi serviti con voli diretti|autore=Gabriele Ceresa|sito=MALPENSA24|data=15 febbraio 2023|accesso=22 febbraio 2023}}</ref> e dista {{M|54,5|u=km}} dal centro di Milano, collegato tramite il [[Malpensa Express]].<ref>{{Cita web|url=https://www.malpensaexpress.it/linee-e-orari/orari-e-linee/orario/#:~:text=I%20treni%20per%20Malpensa%20Terminal,alle%2023.27%20tutti%20i%20giorni.|titolo=Orari Malpensa Express}}</ref>
* L'[[Aeroporto di Milano-Linate|Aeroporto di Linate]] è il city airport di Milano, distante {{M|8|u=km}} dal centro città ed è usato maggiormente per voli nazionali e voli europei. Nel 2022 sono transitati 7,7 milioni di passeggeri classificandosi come 8° aeroporto d’Italia per traffico passeggeri.<ref>{{Cita web|url=https://assaeroporti.com/statistiche/|titolo=Statistiche Dati di Traffico Aeroportuale Italiano|sito=Assaeroporti|accesso=21 febbraio 2023}}</ref> L’aeroporto di Linate è Hub della compagnia [[ITA Airways|ITA]] insieme a Roma Fiumicino ed è connesso al centro città tramite la linea [[Linea M4 (metropolitana di Milano)|metropolitana blu M4]].
* L'[[Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio|Aeroporto di Orio al Serio]], situato a {{M|54,8|u=km}} dal centro di Milano ed a {{M|6|u=km}} dal centro di Bergamo, è utilizzato maggiormente dalle compagnie low-cost e principale base di Ryanair. Con un transito di 13,1 milioni di passeggeri nell’anno 2022 si classifica come 3° aeroporto d’Italia per traffico passeggeri dopo Roma Fiumicino e Milano Malpensa.
Inoltre, inglobato entro l'area urbana della periferia nord, vi è il piccolo [[Aeroporto di Milano-Bresso|aeroporto turistico di Bresso]].<ref>{{cita web|url=http://www.aeroclubmilano.it/aeroporto/index.html|titolo=Aeroporto di Bresso|accesso=25 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100118175447/http://www.aeroclubmilano.it/aeroporto/index.html|urlmorto=sì}}</ref>
=== Mobilità urbana ===
[[File:Milano - mappa rete metropolitana (schematica).svg|thumb|left|upright=2.4|Mappa della [[metropolitana di Milano]]]]
Il [[trasporto pubblico]] urbano è gestito dall'[[ATM (Milano)|Azienda Trasporti Milanesi]], e serve capillarmente la città e buona parte della [[Città metropolitana di Milano|città metropolitana]]. La rete poggia su cinque linee di [[Metropolitana di Milano|metropolitana]].<ref>{{cita news|url = http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/02/05/news/metr_via_alla_nuova_linea_5_i_treni_non_hanno_conducenti-52021825/|titolo = Metrò, via alla nuova linea 5: i treni non hanno conducenti|pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|autore = Ilaria Carra|citazione = Come ricorda Metropolitana milanese: "Nel 2020 la rete disporrà di 5 linee e 118 chilometri, grazie agli interventi in corso: la M1 fino a Bettola, tutta la 4 e la 5 fino a San Siro" come promette il direttore generale di MM, Stefano Cetti.|data = 5 febbraio 2013}}</ref>
La metropolitana conta 125 stazioni (più 2 in costruzione sulla M1) e si estende per {{M|111.8|u=km}}, ai quali si aggiunge il [[Passante ferroviario di Milano|passante ferroviario]], che è lungo {{M|9|u=km}} e che comprende otto stazioni. La rete metropolitana di Milano è la [[Metropolitana in Italia|prima in Italia per estensione]].
Le linee di trasporto pubblico di superficie sono composte da diciassette linee [[Rete tranviaria di Milano|tramviarie]] delle quali due extraurbane, il 15 (Rozzano) e il 31 (Cinisello Balsamo), quattro linee [[rete filoviaria di Milano|filoviarie]], di cui due di circonvallazione e numerose linee automobilistiche. Inoltre esiste un ''[[MeLA|people mover]]'' che collega la [[Cascina Gobba|stazione di Cascina Gobba]] con l'[[ospedale San Raffaele]].
[[File:Tram along south side of Piazza Duca d'Aosta, Milan.jpg|miniatura|Un esemplare di tram modello ''[[Vettura a carrelli tipo 1928|Ventotto]]'']]
Particolare rilievo storico riveste nella città il [[tram]]: a fianco dei più moderni [[Tram ATM serie 7100|Sirio]] ed [[Tram ATM serie 7000 (Milano)|Eurotram]] convivono vetture più datate che hanno fatto la storia della [[Rete tranviaria di Milano|rete tramviaria di Milano]]. Tra queste vanno ricordate le notissime ''[[Vettura a carrelli tipo 1928|Ventotto]]'' (o ''Carrelli''), vetture tramviarie prodotte fra il [[1928]] e il [[1930]]: in servizio ininterrottamente per oltre novant’anni, sono ormai diventate uno dei simboli di Milano.<ref>{{cita web|url=http://www.virtualcar.it/gli-storici-tram-di-milano-a-san-francisco/|titolo=Gli storici tram di Milano... a San Francisco|accesso=21 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171010211937/http://www.virtualcar.it/gli-storici-tram-di-milano-a-san-francisco/|urlmorto=sì}}</ref><ref group=N>La più antica vettura tranviaria di Milano, antecedente il [[1918]], si trova al Museo delle comunicazioni di [[Cormano]].</ref>
È attiva anche una rete notturna di mezzi pubblici di superficie (autobus e filobus), funzionanti durante i week-end, le festività o i grandi eventi.<ref>{{cita web|url=http://www.atm-mi.it/it/ViaggiaConNoi/Pagine/Retenotturna.aspx|titolo=ATM - Rete notturna|accesso=28 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120913074837/http://www.atm-mi.it/IT/VIAGGIACONNOI/Pagine/Retenotturna.aspx|urlmorto=sì}}</ref>
=== Ospedali ===
A livello comunale Milano dispone di un'ampia rete ospedaliera e di strutture sanitarie varie. A dicembre 2023 gli ospedali, sia pubblici che privati, sono 31. Tra i maggiori ci sono il [[Policlinico di Milano]], l'[[Ospedale San Raffaele]], l'[[Ospedale Niguarda Ca' Granda]], l'[[Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico]] e [[Ospedali di Milano|molti altri]].
=== Piste ciclabili e bike sharing ===
Milano ha una rete di piste ciclabili di {{M|255|u=km}}, di cui {{M|35|u=km}} sono stati realizzati durante l'emergenza sanitaria da COVID-19 nel 2020.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.milano.it/-/mobilita.-a-dicembre-35-km-di-nuove-ciclabili-a-milano|titolo=Mobilità. A dicembre 35 km di nuove ciclabili a Milano - Mobilità. A dicembre 35 km di nuove ciclabili a Milano - Comune di Milano|accesso=5 novembre 2021}}</ref> Esistono diversi sistemi di bici in sharing (sistema BikeMi e altri) e monopattini (6000 mezzi nel 2021) in sharing.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.milano.it/servizi/monopattini-in-sharing|titolo=Monopattini in Sharing - Comune di Milano|accesso=5 novembre 2021}}</ref> La città è prima in Italia e quinta in Europa, dopo [[Parigi]], [[Londra]], [[Barcellona]] e [[Lione]], e ottava al mondo, per il servizio di ''[[bike sharing]],''<ref>{{cita web|url=http://www.mondoecoblog.com/2012/05/22/bike-sharing-milano-terza-europa/|titolo=Bike sharing: Milano è terza in Europa|accesso=28 settembre 2012}}</ref><ref>{{cita web |url=http://blog.urbanfile.org/2013/03/04/milano-5a-in-europa-per-uso-della-bicicletta/|titolo=Milano quinta in Europa per uso della bicicletta|accesso = 21 giugno 2018}}</ref> con 320 stazioni e una flotta che comprende 4280 biciclette a pedalata muscolare e 1.150 a pedalata assistita, 150 anche con seggiolino per bambini.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.milano.it/-/bike-sharing.-nuova-app-del-bikemi-la-tessera-si-fa-virtuale|titolo=Bike sharing. Nuova app del Bikemi, la tessera si fa virtuale|accesso=5 novembre 2021}}</ref>
=== Car sharing ===
Milano è la prima città in Italia e in Europa per ''[[car sharing]]'', in rapporto alla popolazione, con {{formatnum:60000}} abbonati e quasi {{formatnum:1500}} vetture gestite da quattro società private che in futuro saliranno a sei.<ref>{{cita web |url=http://www.vocidimilano.it/articolo/lstp/42788/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140309193635/http://www.vocidimilano.it/articolo/lstp/42788|titolo=Milano diventa la capitale europea del car sharing|accesso = 21 giugno 2018}}</ref>
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Milano}}
=== Storia ===
[[File:Veduta di tre quarti del Palazzo Reale di Milano.jpg|thumb|left|[[Palazzo Reale (Milano)|Palazzo Reale]], anticamente conosciuto con il nome di ''Broletto Vecchio''. Fu sede del municipio di Milano fino al 1251]]
[[File:2143 - Milano - Piazza Mercanti - 20 May 2007 - Foto Giovanni Dall'Orto.jpg|thumb|Il ''Broletto Nuovo'' di [[piazza Mercanti]], oggi noto come [[Palazzo della Ragione (Milano)|Palazzo della Ragione]], che fu sede del municipio di Milano dal 1251 al 1786]]
La prima forma di governo locale a Milano risale all'[[Storia romana|epoca romana]] quando, nel [[49 a.C.]], l'antica ''[[Mediolanum]]'' venne elevata da [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]], nell'ambito della ''[[Lex Roscia]]'', allo status di ''[[Municipio (storia romana)|municipium]]''<ref name="istituzione"/>. L'istituzione del moderno comune di Milano avvenne invece in [[Comune medievale|epoca comunale]], nel 1117: in tale anno fu infatti attestata per la prima volta l'attività dei [[consoli di Milano]] e di un [[Podestà (medioevo)|podestà]]; quest'ultima carica fu mantenuta anche durante il periodo della signoria viscontea prima e sforzesca poi.
Il podestà rimase a capo dell'amministrazione comunale di Milano fino al 1860, cioè fino all'anno successivo dell'annessione della Lombardia al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], avvenimento che preannunciò l'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia]] (1861). La [[Legge 23 ottobre 1859 n. 3702|legge nº3702 del 23 ottobre 1859]] (legge [[Urbano Rattazzi|Rattazzi]]) del [[Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno di Sardegna|governo sabaudo]] allargò alla Lombardia la legislazione piemontese, che divenne poi quella italiana<ref name="amministrazione">{{cita web|url=http://www.comune.cavacurta.lo.it/c098016/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/24|titolo=Breve storia dell'amministrazione comunale (1861–2011)|accesso=12 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160911142720/http://www.comune.cavacurta.lo.it/c098016/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/24|urlmorto=sì}}</ref>. A capo dell'amministrazione comunale venne posto il [[Sindaco (Italia)|sindaco]], che all'epoca era di nomina governativa<ref name="amministrazione"/>. In particolare, il sindaco era nominato dal [[Ministero dell'interno]] su suggerimento del [[Prefetto (ordinamento italiano)|prefetto]]<ref name="amministrazione"/>.
[[File:4980MilanoTeatroGrassi.jpg|miniatura|[[Palazzo Carmagnola]] (detto ''Broletto Nuovissimo''), sede del municipio di Milano dal 1786 al 1861]]
[[File:Milano - Palazzo Marino.JPG|miniatura|[[Palazzo Marino]], situato in [[piazza della Scala]]. Ospita il [[Municipio (edificio)|municipio]] della città dal 1861]]
Un cambiamento importante avvenne nel 1889: il [[Regio decreto 10 febbraio 1889, n. 5921|regio decreto nº5921 del 10 febbraio]] ("Testo Unico della legge comunale e provinciale") introdusse l'elezione del sindaco da parte del [[consiglio comunale]] per i comuni [[capoluogo]] di [[Province d'Italia|provincia]] e per quelli con più di {{formatnum:10000}} abitanti, tra cui Milano<ref name="amministrazione"/>. Dal 1926 al 1945, durante l'[[Storia dell'Italia fascista|epoca fascista]], con la promulgazione di due delle cosiddette [[leggi fascistissime]], ovvero della legge nº 237 del 4 febbraio 1926 ("Istituzione del Podestà e della Consulta municipale nei comuni con popolazione non eccedente i {{formatnum:5000}} abitanti") e del regio decreto legislativo nº1910 del 3 settembre 1926 ("Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del regno"), gli organi democratici dei comuni furono soppressi e tutte le funzioni svolte in precedenza dal sindaco, dalla [[giunta comunale]] e dal consiglio comunale furono trasferite al [[podestà (fascismo)|podestà]], che era nominato dal governo tramite [[Regio decreto-legge|regio decreto]]<ref name="amministrazione"/>. Il podestà era assistito da una [[consulta municipale]], che era invece nominata dal prefetto<ref name="amministrazione"/>
Con la [[Guerra di liberazione italiana|Liberazione]] (1945), sulla scorta del [[decreto legislativo luogotenenziale]] nº111 del 4 aprile 1944 ("Norme
transitorie per l'amministrazione dei comuni e delle provincie"), si ristabiliva la carica di sindaco affidandone provvisoriamente la nomina al [[Comitato di Liberazione Nazionale]] (CLN)<ref name="amministrazione"/>. In seguito, grazie al decreto legislativo luogotenenziale nº1 del 7 gennaio 1946 ("Ricostituzione delle Amministrazioni comunali su base elettiva"), il sindaco tornò ad essere eletto dal consiglio comunale: quest'ultimo venne infatti ripristinato dal medesimo provvedimento insieme alla giunta comunale<ref name="amministrazione"/>.
Con la [[Legge 25 marzo 1993, n. 81|legge nº81 del 25 marzo 1993]] ("Elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale") venne introdotta l'elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini<ref name="amministrazione"/>. Contestualmente, con questo provvedimento, fu modificato un altro importante aspetto dell'amministrazione comunale: la nomina della giunta. In precedenza era eletta dal consiglio comunale, mentre dal 25 marzo 1993 è nominata direttamente dal sindaco<ref name="amministrazione"/>.
Per quanto riguarda invece la durata del mandato, dal 1859 alla promulgazione delle leggi del 1889 e del 1896, il sindaco restava in carica tre anni rinnovabili<ref name="amministrazione"/>. Dopo l'approvazione dei testi legislativi del 1889 e del 1896, nell'occasione dei quali venne decretata la sua elezione da parte del consiglio comunale, il mandato del sindaco venne esteso a quattro anni<ref name="amministrazione"/>. Il podestà d'epoca fascista rimaneva invece in carica cinque anni con possibilità di rimozione da parte del prefetto oppure di riconferma oltre i cinque anni prefissati<ref name="amministrazione"/>. Dal 1945, con la reintroduzione della carica di sindaco e della sua elezione da parte del consiglio comunale, venne ripristinata la durata di quattro anni<ref name="amministrazione"/>. Quest'ultima, nel 1993, venne confermata a quattro anni per poi essere allungata nel 2000, con [[Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267|decreto legislativo nº 267 del 18 agosto]] ("Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"), a cinque anni<ref name="amministrazione"/>.
Per quanto riguarda le sedi comunali, il primo municipio di Milano fu il ''[[Broletto]] Vecchio'', sede municipale fino al 1251, poi ampliato e trasformato in [[Palazzo Reale (Milano)|Palazzo Reale]]<ref>{{cita web|url=http://www.storiadimilano.it/citta/Piazza_Duomo/palazzo_reale.htm|titolo=Palazzo Reale dai Visconti agli Sforza|accesso=7 marzo 2020}}</ref>. Seguì poi il [[Palazzo della Ragione (Milano)|Palazzo della Ragione]] (detto ''Broletto Nuovo'') in [[Piazza Mercanti]], sede municipale dal 1251 al 1786<ref>{{cita web|url=http://www.palazzodellaragionefotografia.it/il-palazzo|titolo=Il Palazzo della Ragione|accesso=18 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180425162651/http://www.palazzodellaragionefotografia.it/il-palazzo|urlmorto=sì}}</ref>. Successivamente diventò municipio di Milano [[Palazzo Carmagnola]] (detto ''Broletto Nuovissimo'') in via Broletto, sede comunale dal 1786 e al 1861<ref>{{cita libro | autore=Alessandro Colombo | titolo= I trentasei stendardi di Milano comunale| url=http://www.milanocittadacque.it/immagini/presentazioni/F1_sestieri/i-sestieri-di-milano-comunale.pdf |formato=PDF|editore=Famiglia Meneghina |p =49| città=Milano | anno= 1935|cid=Colombo}}</ref>, quando gli uffici comunali vennero trasferiti presso [[Palazzo Marino]], dove si trovano tuttora.
=== Politica ===
Durante la [[Prima Repubblica (Italia)|prima repubblica]] (1946 - 1993), quando il sindaco veniva eletto dal consiglio comunale, la giunta e il sindaco stesso sono sempre stati esponenti dei partiti socialisti ([[Partito Socialista Italiano|PSI]] e [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]]), sostenuti prima da coalizioni di centrosinistra ([[Democrazia Cristiana|DC]]-PSI-PSDI-[[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]) e poi, dal 1975, prevalentemente da coalizioni social-[[Partito Comunista Italiano|comuniste]]. Dal 1993 al 2011 la città di Milano è stata invece governata da sindaci di centrodestra, espressi prima dalla [[Lega Nord]] e poi da [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]. Le [[Elezioni amministrative in Italia del 2011|elezioni amministrative del 2011]] hanno segnato un nuovo punto di svolta, determinando l'inizio delle legislazioni di centrosinistra che sostengono sindaci indipendenti e progressisti.
=== Consolati ===
[[File:078MilanoPalazzoStelline.JPG|miniatura|[[Palazzo delle Stelline]], sede della rappresentanza italiana della Commissione europea e ufficio del Parlamento europeo]]
=== Gemellaggi ===
Milano è [[Gemellaggio|gemellata]] con
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===
{{Vedi anche|Comuni aggregati a Milano}}
[[File:Corpi Santi2.jpg|thumb|Mappa di Milano, del [[Corpi Santi di Milano|comune dei Corpi Santi]] (corrispondente al territorio intorno alla città meneghina) e dei suoi comuni limitrofi su una mappa precedente al 1873]]
[[File:R.D. 2 settembre 1923, n. 1912 comunicato del sindaco Mangiagalli.jpg|thumb|left|upright|Il manifesto del 1923 che comunicava l'aggregazione a Milano (che diventò operativa nel 1923) dei comuni di [[Affori]], [[Baggio (Milano)|Baggio]], [[Chiaravalle (Milano)|Chiaravalle Milanese]], [[Crescenzago]], [[Gorla (Milano)|Gorla]], [[Greco (Milano)|Greco Milanese]], [[Lambrate]], [[Musocco]], [[Niguarda]], [[Precotto]], [[Trenno]] e [[Vigentino]]]]
Nel periodo [[Longobardi|longobardo]] la città superò i 200 [[ettari]] (2 [[km²]]),<ref>{{cita|Rossetti Pepe |titolo = Forme di potere e struttura sociale in Italia nel Medioevo|p. 184}}.</ref> mentre per tutto il [[Medioevo]], gran parte del centro abitato restò racchiuso entro la [[Cerchia dei Navigli]], dove si ergevano le [[Mura medievali di Milano|antiche mura del 1156]], con una superficie totale della città pari a di 2,97 [[km²]]. All'epoca il circondario della città era di 8,32 [[km²]].<ref>{{cita |Melotti |titolo = Cultura e partecipazione sociale nella città in trasformazione |p. 23}}.</ref>
[[File:Forlanini monluè 018.JPG|thumb|La chiesa di [[Monluè]], una delle più antiche dell'ex [[Corpi Santi di Milano|comune dei Corpi Santi]], che fu annesso a Milano nel 1873]]
[[File:Le torri di EuroMilano.JPG|miniatura|[[Quarto Oggiaro]], che fu comune autonomo fino al 1757, quando fu annesso al comune di [[Musocco]] (quest'ultimo fu poi aggregato a Milano nel 1923)]]
[[File:SanGiovanniTrenno.jpg|thumb|[[Trenno]], che fu comune autonomo fino al 1923]]
Ai tempi della dominazione spagnola, sul territorio dell'odierna città di Milano insistevano 48 comunità: si trattava di autorità formatesi per [[common law|consuetudine generalmente accettata]], con confini geografici e giurisdizionali non sempre ben definitivi, e con frequenti sovrapposizioni di competenze. Fu l'imperatrice [[Maria Teresa d'Asburgo]] a mettere ordine in materia nel [[1757]]: nacquero 41 comuni poi definiti "censuari", sottoposti a uniforme normativa fiscale e con una legislazione scritta che ne stabilì univocamente i poteri.
Nel [[1841]] l'imperatore [[Ferdinando I d'Austria|Ferdinando d'Asburgo]], valutando insoddisfacente il gettito erariale di alcuni piccoli comuni della [[Provincia di Milano (Lombardo-Veneto)|provincia di Milano del Regno Lombardo-Veneto]], li accorpò a più ampie località vicine, scendendo così a trentadue comuni. Con l'[[Unità d'Italia]] venne emanata la [[legge Lanza]], finalizzata a un'ulteriore razionalizzazione del territorio delegata al governo: intorno al [[1869]] nacquero quindi quattordici comuni poi definiti "amministrativi", normati dalla legislazione italiana e non più ereditati dagli Stati pre-unitari.
Già sotto il [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] di [[Napoleone Bonaparte]] venne emanata una riforma amministrativa di largo respiro che, anticipando i tempi di oltre un secolo, aveva espanso Milano su una superficie comparabile a quella attuale. Tale esperimento, poi abrogato al ritorno degli austriaci, coinvolse trentasei comuni "censuari". Rispetto alla Milano odierna, quella napoleonica era più espansa a sud-est e meno a nord-ovest (i nove comuni "censuari" che non facevano parte della Milano napoleonica ma che appartengono alla Milano odierna sono [[Bruzzano]], [[Baggio (Milano)|Baggio]], [[Assiano]], [[Muggiano (Milano)|Muggiano]], [[Vialba]], [[Roserio]], [[Cassina Triulza]], [[Figino]] e [[Quinto Romano]]). Le quattro località coinvolte nel progetto napoleonico, ma che oggi non fanno parte del comune di Milano, sono [[Grancino]] (comune attuale [[Buccinasco]]), [[Linate]] ([[Peschiera Borromeo]]), [[Poasco]] ([[San Donato Milanese]]) e [[Redecesio]] ([[Segrate]]).
Fu infine il [[fascismo]] nel [[1923]], con minori interventi di poco precedenti e successivi, a dare al capoluogo meneghino l'attuale configurazione<ref>con il [https://it.wikisource.org/wiki/R.D._2_settembre_1923,_n._1912_-_Aggregazione_al_comune_di_Milano_di_undici_comuni_contermini R.D. 2 settembre 1923, n. 1912]</ref>.
== Sport ==
{{Vedi anche|Sport a Milano}}
[[File:Milano - stadio Giuseppe Meazza - 202209050049.jpeg|thumb|Interno dello [[Stadio Giuseppe Meazza]]]]
[[File:Forum Assago Parquet 7.jpg|
[[File:Velodromo Maspes-Vigorelli 05.jpg|miniatura|Il [[Velodromo Maspes-Vigorelli]]]]
[[File:Lido di Milano, scorcio dell'ingresso visto dal piazzale Lotto.jpg|miniatura|Il [[Lido di Milano]]]]
Le squadre di calcio più conosciute sono l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] e il [[Associazione Calcio Milan|Milan]], vincitrici insieme di 39 [[Serie A|scudetti]] (20 l'Inter e 19 il Milan) e 29 coppe internazionali (20 il Milan e 9 l'Inter), tra le quali 10 [[UEFA Champions League|Coppe dei Campioni/Champions League]] (7 il Milan e 3 l'Inter). Milano ha ospitato alcuni incontri dei [[Campionato mondiale di calcio|Mondiali di calcio]] nel [[Campionato mondiale di calcio 1934|1934]] e [[Campionato mondiale di calcio 1990|1990]] (tra cui la partita inaugurale), e degli [[Campionato europeo di calcio 1980|Europei del 1980]], nonché quattro finali di Coppa dei Campioni/Champions League (negli anni [[Finale della Coppa dei Campioni 1964-1965|1965]], [[Finale della Coppa dei Campioni 1969-1970|1970]], [[Finale della UEFA Champions League 2000-2001|2001]], [[Finale della UEFA Champions League 2015-2016|2016]]), quattro finali di [[UEFA Europa League|Coppa UEFA/Europa League]] ([[Finale della Coppa UEFA 1990-1991|1991]], [[Finale della Coppa UEFA 1993-1994|1994]], [[Finale della Coppa UEFA 1994-1995|1995]] e [[Finale della Coppa UEFA 1996-1997|1997]]), quattro finali di [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]] e due finali di [[Supercoppa UEFA]] quando era prevista la formula della doppia sfida ([[Coppa Intercontinentale 1963|1963]], [[Coppa Intercontinentale 1964|1964]], [[Coppa Intercontinentale 1965|1965]] e [[Coppa Intercontinentale 1969 (calcio)|1969]] per la prima competizione, [[Supercoppa UEFA 1989|1989]] e [[Supercoppa UEFA 1994|1994]] per la seconda). Alla città è stato assegnato il titolo di [[Capitale europea dello sport]] per il [[2009]].
Le strutture per la pratica dello sport (palestre, campi di gioco e allenamento, centri sportivi polivalenti) sono distribuiti capillarmente nell'intera città, con una naturale limitazione nel centro storico.<ref>{{cita web|url=http://www.milanotoday.it/guida/famiglia/servizi/guida-agli-impianti-sportivi-del-comune-di-milano.html|titolo=Impianti sportivi per zona|accesso=9 dicembre 2010}}</ref>
Grazie alla nomina ricevuta il 24 giugno [[2019]] a [[Losanna]], Milano, in nomina condivisa con la città di [[Cortina d'Ampezzo]], ospiterà nel [[2026]] i [[XXV Giochi olimpici invernali]], quarta edizione dei Giochi olimpici che si svolgeranno in [[Italia]] (la terza di quelli [[Giochi olimpici invernali|invernali]]) dopo [[VII Giochi olimpici invernali|Cortina d'Ampezzo 1956]], [[XVII Giochi olimpici|Roma 1960]] e [[XX Giochi olimpici invernali|Torino 2006]].
=== Principali società sportive ===
Le principali società sportive di Milano sono:
*
* [[Football Club Internazionale Milano|FC Inter]], [[Associazione Calcio Milan|AC Milan]] e l’[[Alcione Milano Società Sportiva|Alcione Milano SS]] ([[Calcio (sport)|calcio]])
* [[Pallacanestro Olimpia Milano|Olimpia Milano]] ([[pallacanestro]])
* [[Rhinos Milano]] ([[football americano]])
* [[Seamen Milano]] (football americano)
* [[Powervolley Milano]] ([[pallavolo]])
* [[Hockey Club Milano Bears]] ([[hockey su ghiaccio]])
* [[A.S. Rugby Milano]] ([[rugby]])
* [[Hockey Club Milano 24]] ([[hockey in-line]])
=== Impianti sportivi ===
Gli impianti sportivi più importanti di Milano sono:
* [[Arena Civica]] ([[atletica leggera]], [[rugby a 15]] e calcio)
* [[Centro Sportivo Saini]] (football americano, [[baseball]], [[nuoto sincronizzato]] e [[pallanuoto]])
* [[Ippodromo del galoppo di San Siro]] ([[ippica]])
* [[Lido di Milano]] ([[tennis]], [[calcio a 5]], [[pattinaggio]], [[minigolf]] e [[nuoto]])
* [[PalaLido]] ([[pallacanestro]] e [[pallavolo]])
* [[Piscina Cozzi]] (sport acquatici)
* [[Piscina Romano]] (sport acquatici)
* [[Sferisterio di via Palermo]] (vari sport)
* [[Stadio del ghiaccio Agorà]] (hockey su ghiaccio)
* [[Stadio Giuseppe Meazza]] (calcio)
* [[Velodromo Maspes-Vigorelli]] (football americano, [[ciclismo]] e [[hockey su prato]])
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== Bibliografia ==
{{vedi anche|Bibliografia su Milano}}
* {{Cita libro|titolo = Atlante delle città d'Italia|editore = RCS|città = Milano|anno = 2005|volume = 19|collana=L'Enciclopedia geografica del Corriere della Sera|ISBN =no |cid = Atlante delle città d'Italia}}
* {{Cita libro|titolo=Enciclopedia di Milano|anno=1997|editore=Franco Maria Ricci Editore|città =Milano|ISBN =no|cid=Enciclopedia di Milano}}
* {{Cita libro|
* {{cita libro|autore=John Agnew | anno=2005| titolo=The Impossible Capital: Monumental Rome under Liberal and Fascist Regimes, 1870-1943| editore=Wiley Blackwell| url=https://www.academia.edu/19564406/The_impossible_capital_Monumental_Rome_under_liberal_and_fascist_regimes_1870-1943|ISBN =no|cid=Agnew |lingua=en}}
* {{Cita libro|autore=Aldo Barilli|coautori=Ferdinando Fontana e Leo Speri|titolo=Il Ventre di Milano: fisiologia della capitale morale per cura di una società di letterati|anno=1988|editore=Aliprandi|città =Milano|ISBN =978-1-272-51182-1|cid=Barilli}}
* {{cita libro|autore=Micol Arianna Beltramini |titolo=101 cose da fare a Milano almeno una volta nella vita|anno=2008|editore=Newton Compton editori|città =Roma | altri = illustrazioni di Thomas Bires |edizione = 2 | isbn = 978-88-541-1222-3|cid=Beltramini}}
* {{Cita libro|autore = Giulia Bologna |titolo = Milano e il suo stemma |editore = Archivio storico civico e Biblioteca Trivulziana |città = Milano |anno = 1981 |edizione = 1|ISBN =no |cid = Bologna}}
* {{cita libro|autore=Rossana Bossaglia|coautori=Valerio Terraioli|titolo=Il liberty a Milano|anno=2003|editore= Skira editore|città=Milano|ISBN=88-8491-681-X|cid=Bossaglia}}
* {{Cita libro|autore=Piero Colaprico|coautori=Luca Fazzo e Riccardo Mannelli|titolo=Duomo connection: indagine sulla fine della capitale morale|anno=1991|editore=Edizioni Sisifo|città =Siena|ISBN =no|cid=Colaprico}}
* {{cita libro|autore= Alessandro Colombo| titolo= I trentasei stendardi di Milano comunale| url=http://www.milanocittadacque.it/immagini/presentazioni/F1_sestieri/i-sestieri-di-milano-comunale.pdf |formato=PDF|editore=Famiglia Meneghina | città=Milano | anno= 1935|ISBN = no|cid=Colombo}}
* {{Cita libro|autore=Flavio Conti|coautori=Vincenzo Hybsch, Antonello Vincenti|titolo=I castelli della Lombardia|anno=1990|editore=Regione Lombardia, Settore Cultura e Informazione|città =Milano|ISBN =978-88-415-0161-0|cid=Conti}}
* {{Cita libro|autore=Giuseppe De Finetti|coautori=Giovanni Cislaghi, Mara De Benedetti, Piergiorgio Marabelli|titolo=Milano. Costruzione di una città|anno=2002|editore=Hoepli editore|ISBN =978-88-203-3092-7|cid=De Finetti}}
*
* {{Cita libro|autore=Fernando Mazzocca|coautori=Alessandro Morandotti, Enrico Colle|titolo=Milano neoclassica|anno=2001|editore= Longanesi & C.|città=Milano|ISBN =978-88-304-1778-6|cid=Mazzocca}}
* {{Cita libro|autore = Umberto Melotti|titolo = Cultura e partecipazione sociale nella città in trasformazione: ricerca sociologica sui nuovi circoli culturali periferici e sulla situazione della cultura a Milano. Biblioteca di cultura sociale |editore = La Culturale|anno = 1966|ISBN =no|cid = Melotti}}
* {{Cita libro|autore=Rosanna Pavoni|coautori=Cesare Mozzarelli|titolo=Milano 1848-1898: ascesa e trasformazione della capitale morale|anno=2000|editore=Marsilio|città =Venezia|ISBN =978-88-317-7361-4|cid=Pavoni}}
* {{Cita libro|autore = Gabriella Rossetti Pepe|titolo = Forme di potere e struttura sociale in Italia nel Medioevo|editore = Il Mulino|città = Bologna|anno = 1977|ISBN =no|cid = Rossetti Pepe}}
* {{Cita libro|autore=Giovanna Rosa|titolo=Il mito della capitale morale: letteratura e pubblicistica a Milano fra Otto e Novecento|anno=1982|editore=Edizioni di Comunità|città =Milano|ISBN =no|cid=Rosa}}
* {{Cita libro|autore=Scott Joseph Budzynski|titolo=Evoking the New City. Milan from Post-World War II Reconstruction through the Economic Miracle|anno=2020|editore=Mimesis International|città=Milano|isbn=9788869772627}}
== Voci correlate ==
* [[Arcidiocesi di Milano]]
* [[Grattacieli di Milano]]
* [[Area metropolitana di Milano]]
* [[Città metropolitana di Milano]]
* [[Comuni aggregati a Milano]]
* [[Dialetto milanese]]
* [[Ducato di Milano]]
* [[Fondazione di Milano]]
* [[Mediolanum]]
* [[
* [[Municipi di Milano]]
* [[Provincia di Milano]]
* [[
* [[Sindaci di Milano]]
* [[Storia dell'architettura e dell'arte a Milano]]
* [[Storia di Milano]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q_preposizione=su
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{ToponimoLombardia}}
* {{cita web|url=http://www.
* {{cita web|url=http://milanoarcheologia.beniculturali.it/|titolo=Milano archeologica}}
{{Milano}}
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{{Comuni del Parco Nord Milano}}
{{Comuni del Parco Agricolo Sud Milano}}
{{Lambro}}
{{Olona}}
{{Seveso}}
{{Storia di Milano}}
{{Vie romee}}
{{Musei di Milano}}
{{Siti archeologici di Milano}}
{{Storia dell'arte di Milano}}
{{Milano romana}}
{{Città organizzatrici dei Giochi olimpici invernali}}
{{Expo 2015}}
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