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{{F|centri abitati della Basilicata|settembre 2014}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Bella
|Panorama = Il borgo di Bella.jpg
|StemmaBandiera = Bella (Italia)-StemmaGonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma=Bella (Italia)-Stemma.png
|Stemma = Bella (Italia)-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato=ITA
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Basilicata
|Divisione amm grado 2 = Potenza
|Amministratore locale = Leonardo Sabato
|Partito = [[liste civiche]] di [[centrosinistracentro-sinistra]]
|Data elezione = 12/06/-6-2017
|Data istituzionerielezione = 12-6-2022
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Superficie=99.71
|Sottodivisioni = *Frazioni: [[Scalo Bella-Muro]], [[Re Pupillo]], [[San Cataldo di Bella|San Cataldo]], [[Sant'Antonio Casalini]].
|Note superficie=
*Località: [[Bagni di San Cataldo]], Braida, Carlotta, Case sparse, Castelluccio, [[Martiniglio]], [[Pietra Scritta]], [[Poggiolungo]], [[San Cataldo Zippariello]], [[Sant'Antonio Casalini Vecchio]], [[Terre Nuove]], [[Valle della Pietra]].
|Abitanti=5046
|Divisioni confinanti = [[Atella (comune)|Atella]], [[Avigliano]], [[Balvano]], [[Baragiano]], [[Muro Lucano]], [[Ruoti]], [[San Fele]]
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
|Codice postale = 85051<br>85021 (San Cataldo)
|Aggiornamento abitanti=30-4-2017
|Zona sismica = 1
|Sottodivisioni=Scalo Bella-Muro, Re Pupillo, San Cataldo, Sant'Antonio Casalini
|Gradi giorno = 2127
|Divisioni confinanti=[[Atella (comune)|Atella]], [[Avigliano]], [[Balvano]], [[Baragiano]], [[Muro Lucano]], [[Ruoti]], [[San Fele]]
|Nome abitanti = bellesi, (in dialetto) labbeggesi
|Zona sismica=1
|Patrono = [[Sansan Giuseppe]] e San Pio Martire
|Gradi giorno=
|Festivo = 19 marzo
|Diffusività=
|Mappa = Map of comune of Bella (province of Potenza, region Basilicata, Italy).svg
|Nome abitanti=Bellesi
|PIL =
|Patrono=[[San Giuseppe]] e San Pio Martire
|PIL procapite =
|Festivo=19 marzo e 3ª domenica di maggio
|PIL=
|PIL procapite=
}}
''' Bella ''' (''Labbègghië'' <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[laˈbːɛɡːjə]}}, ''Labbèḍḍë'' <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[laˈbːɛɖːə]}} o ''Labbèggë'' <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[laˈbːɛdːʒə]}} in [[dialetto lucano]]<ref>{{Cita web|https://www.talentilucani.it/le-peculiarita-linguistiche-del-dialetto-di-bella/|Le peculiarità linguistiche del dialetto di Bella
 
''' Bella ''' (''L'Abbégg' '' in [[dialetto lucano]]<ref>{{cita libro|22 AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p=aprile 702025}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:5046Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Potenza]], in [[Basilicata]].
 
== Geografia fisica ==
Sorge a {{M|662&nbsp;|ul=m [[s.l.m.]]slm}} nella parte nord-occidentale della provincia, sulle propaggini orientali dell'Appennino Lucano (versante adriatico), su una collina posta al centro di due fiumare e alle pendici dell'isolato Monte Santa Croce.
 
Confina con i comuni di: [[Muro Lucano]] ({{M|11&nbsp;|u=km}}), [[San Fele]] ({{M|15&nbsp;|u=km}}), [[Baragiano]] ({{M|16&nbsp;|u=km}}), [[Balvano]] ({{M|21&nbsp;|u=km}}), [[Ruoti]] ({{M|25&nbsp;|u=km}}), [[Atella (comune)|AtellaAvigliano]] (26&nbsp;{{M|27|u=km}}) e [[Avigliano]]con (27&nbsp;km).l'exclave Distadi 46&nbsp;kmSant'Ilario, dafrazione appartenente al comune di [[PotenzaAtella (Italiacomune)|PotenzaAtella]], e 144&nbsp;({{M|26|u=km dall'altra provincia lucana [[Matera]]}}).
Il territorio si estende per {{M|99,.60&nbsp;|u=km²}} e raggiunge la massima altitudine col Monte Santa Croce ({{M|1425|u=m. 1425 [[s.l.m.]]slm}}) e la minima in corrispondenza dellodella frazione denominata: Scalo Bella - Muro ({{M|362|u=m. 362 [[s.l.m.]]slm}}).
 
== Origini del nome ==
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=== La storia di Bella nel 210 a.C. ===
 
Bella è una cittadina di origine remota, {{senza fonte|probabilmente edificata sulle rovine di Numistrone}}, l'antica città lucana distrutta nella battaglia combattuta nella zona fra Annibale e Marcello nell'anno 210 a.C. Come attestano numerosi reperti archeologici sin dall'epoca romana. Marco Claudio Marcello è stato un politico romano, console per cinque volte militò durante la Seconda guerra punica, dirigendo la ripresa di Roma dopo la disfatta di Canne. Marcello si portò così in Lucania e presso Numistrone si schierò davanti all'esercito di Annibale per impedirne l'avanzata. Annibale era accampato su un colle di fronte alla pianura in cui era schierato l'esercito di Marcello. Alla battaglia non si rifiutarono i due comandanti: battaglia che fu lunga e non decisiva dal mattino fino alla notte senza lasciare né vincitori né vinti. Il giorno dopo Marcello schierò ancora l'esercito ma Annibale rifiutò il combattimento. E i romani ne approfittarono per seppellire e cremare i morti loro e dei nemici. La notte seguente Annibale si dipartì in silenzio e marciò verso la Puglia, Marcello così, dopo aver lasciato a Numistrone un modesto presidio anche a protezione dei feriti, decide di partire e seguire le tracce del nemico, che ritrovò nei pressi di Venosa, qui i romani furono attaccati di sorpresa e Marcello rimase ucciso: era il 208 a.C. . Annibale fece cremare il suo corpo, depose le ceneri in un'urna d'argento e le restituì al figlio. Nonostante tutto, a Venosa, si crede ancora che il suo corpo sia seppellito in un antico tumulo romano, chiamato appunto, "Tomba di Marcello".
 
===Le invasioni barbariche tra il 900 e il 1000 d.C.===
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=== 1861 - Brigantaggio ===
 
Il 22 novembre [[Carmine Crocco]], giunto a Bella, impose ai cittadini di pagare una grossa taglia e di fornire approvvigionamenti. Opposto un deciso rifiuto da parte delle autorità, il paese fu assalito dalle bande che, dopo numerose ore di combattimento, lo conquistarono in parte ma non riuscirono a sopraffare la resistenza dei cittadini arroccati nel castello feudale. Saccheggiato il possibile e perpetrati non pochi misfatti, Crocco si ritirò.<ref>''Io, Brigante - Con la controbiografia di Basilide Del Zio'' –supplemento– supplemento a “Il''Il Mattino”Mattino'' – Capone Editore/Edizioni del Grifo. PagP. 76.</ref> Il Consiglio Provinciale della Basilicata dell'11 gennaio 1862, nel considerare eroica la resistenza di Bella dichiarò: “Benemeriti della Patria…anche i cittadini di Bella…che con tanto coraggio e tanto patriottismo seppero difendere le mura dei padri loro.”<ref>Basilide del Zio “Il''Il Brigante Crocco e la sua autobiografia”autobiografia'' – Ristampa dell'edizione di Melfi del 1903 – Arnaldo Forni Editore. PagP. 31.</ref>
 
=== Stemma1940-43 - Profughi ebrei ===
 
[[File:Bella (Italia)-Stemma2.png|thumb|139x139px|Stemma di Bella |left]]Un grande storico lucano, Giuseppe Gattini (nato e morto a Matera), nel suo libro "Dell'Armi dei popoli della Basilicata", descrive così l'arma araldica del Comune di Bella: «D'azzurro ad una torre castellata di due pezzi d'argento, e sormontata nel mezzo dalla dea Bellona loricata, galeata ed armata al naturale». Aggiunge le sigle P.F.C. che potrebbero dire «Preadium Familiae Caracciolae», interpretate dallo storico Lacava «Prudentia Fidelitas et Castitas ». Lo storico Racioppi, invece, sostituisce a ‘Castitas' la parola ‘Concordia'. Lo stemma di Bella ci collega alla leggenda popolare che invece fa derivare il suo nome dalla coraggiosa fanciulla di nome Isabella che verso l'anno 1000 osò sfidare, armata solo di una croce, l'esercito normanno, che si apprestava all'invasione del paese. Avendo dimostrato tanto ardimento, Isabella ottenne la revoca del saccheggio e la nomina di capo della comunità. Il Racioppi non fa alcun cenno ad Isabella ma cita un ‘genio armato' ovvero un guerriero.
Negli anni della [[seconda guerra mondiale]], tra il 1940 e il 1943, Bella fu uno dei comuni lucani destinati dalle autorità fasciste ad accogliere [[ebrei internati in Italia|profughi ebrei in internamento civile]]. Gli 11 internati (tra cui una madre con bambino) furono liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943. Alcuni di loro poterono già emigrare negli Stati Uniti nel luglio 1944. Gli altri rimasero nell'Italia meridionale in attesa della fine della guerra.<ref>[http://www.annapizzuti.it/regioni/basilicata.php Ebrei stranieri internati in Basilicata].</ref>
 
=== Simboli ===
[[File:Bella (Italia)-Stemma2.png|thumb|upright=0.6|Stemma di Bella |left]]
[[File:Bella (Italia)-Stemma2.png|thumb|139x139px|Stemma di Bella |left]]Un grande storico lucano, Giuseppe Gattini (nato e morto a Matera), nel suo libro "''Dell'Armi dei popoli della Basilicata"'', descrive così l'arma araldica del Comune di Bella: «D'azzurro ad una torre castellata di due pezzi d'argento, e sormontata nel mezzo dalla dea Bellona loricata, galeata ed armata al naturale». Aggiunge le sigle P.F.C. che potrebbero dire «Preadium Familiae Caracciolae», interpretate dallo storico Lacava «Prudentia Fidelitas et Castitas ». Lo storico Racioppi, invece, sostituisce a ‘Castitas''Castitas'' la parola ‘Concordia''Concordia''. Lo stemma di Bella ci collega alla leggenda popolare che invece fa derivare il suo nome dalla coraggiosa fanciulla di nome Isabella che verso l'anno 1000 osò sfidare, armata solo di una croce, l'esercito normanno, che si apprestava all'invasione del paese. Avendo dimostrato tanto ardimento, Isabella ottenne la revoca del saccheggio e la nomina di capo della comunità. Il Racioppi non fa alcun cenno ad Isabella ma cita un ‘genio"genio armato'" ovvero un guerriero.
 
Il gonfalone è un drappo interzato in palo di verde di bianco e di rosso.
 
{{Approfondimento
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|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al Merito Civile
|collegamento_onorificenza= Merito civile
|motivazione= ''In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione. [[Terremoto dell''Irpinia del 1980|Sisma 23 novembre 1980]].|data= 9 novembre 2005<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/161417|titolo=Comune di Bella, Medaglia d'oro al merito civile}}</ref>}}
|luogo= [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|Terremoto dell'Irpinia]] 23 novembre 1980}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa madre di Santa Maria Assunta ====
A Piazza dei Martiri, così chiamata perché è qui che durante i moti del 1799 venivano ammucchiati i cadaveri degli assassinati, troviamo la Chiesa Madre, la più grande e la più antica del paese. La Chiesa Madre venne fatta costruire verso il 1200, lo stile si presume Arabo-Normanno. Nel 1543 fu incendiata dai turchi; riparata alla meglio, crollò completamente a seguito del [[terremoto della Basilicata del 1694| sisma del 1694]] dopo essere stata danneggiata durante il [[terremoto del 1561]]. Dopo quella data, l'autorità del tempo decise di ricostruire la chiesa nello stesso posto ma di dimensioni maggiori, con la collaborazione dei cittadini che, nei giorni di festa, scendevano lungo i torrenti, nelle cave di grosse pietre e di sabbia a raccogliere il materiale di costruzione. La chiesa è anche dimora delle reliquie di san Pio martire. La tradizione vuole che, verso il 1000, una signora romana della quale non si conosce il nome, portò dalle catacombe, in una urna ricoperta da una sottile rete metallica, lo scheletro di San Pio Martire, glorioso difensore della cristianità, che divenne il secondo Patrono di Bella dopo san Giuseppe e che occupa, nella chiesa, il primo altare di sinistra.
 
==== Altre chiese ====
* '''Chiesa della Madonna delle Grazie.'''
Ricostruita nel [[1539]], è stata più volte danneggiata dai terremoti, ultimo [[terremoto dell'Irpinia del 1980|quello del 1980]], motivo per cui è stata ulteriormente riassestata. È dotata di ben cinque altari, di cui il maggiore, in marmo, è di epoca ottocentesca e altri tre in pietra intarsiata del '700. Nella pala posta dietro l'altare maggiore si possono apprezzare dipinti alla maniera raffaellesca. La chiesa conserva anche un affresco cinquecentesco, un quadro di Cristiano Danona ([[XVI secolo]]) e una cornice di legno, minuziosamente intagliata, posta intorno alla nicchia dell'altare della Croce e databile al XVI secolo. Uno degli altari anticamente era dedicato alla [[Nostra Signora della Neve|Madonna della neve]], protettrice contro i terremoti.
* '''Chiesa della Madonna del Carmine.'''
* Chiesa di San Vincenzo Ferreri, conosciuta come Chiesa dei Morti.
La chiesa era di patronato comunale. La cappella è collocata in una zona soggetta a frane: nel [[1852]] essa fu travolta da una frana. La nuova chiesa del Carmine fu costruita in una zona più vicina all'abitato, in località Paschiero. Il primo impianto dovrebbe essere anteriore al 1875. La cappella presentava un altare in Fabrica munito di 12 frasche di rame. Questa nuova chiesa è dotata di un solo altare. Nella notte del 23 novembre 1898, essa fu violata da ladri che spogliarono la statua dell'oro e portarono via anche il calice e la patena. Danneggiato dal terremoto del 23 novembre 1980, l'edificio è stato riattato con i fondi (circa 600 milioni delle vecchie lire) messi a disposizione per effetto della legge 219/1981. Per effetto di questi lavori la chiesa è stata depurata di tutte le aggiunte successive al primo impianto. Ha facciata basilicale e la parte centrale suddivisa in due spioventi<ref>Cfr. M. Martone, ''Storia della Comunità di Bella in Provincia di Potenza'', vol. 2: ''Chiese'', pp. 231-234.</ref>.
* Chiesa di Sant'Antonio (sita nella frazione di S.Antonio Casalini)
* '''Chiesa di San Cataldo (San CataldoVincenzo Bagni)Ferreri'''
Fu costruita nel 1756 sul suolo donato alla comunità bellese dalla famiglia Ferrone, che in passato era appartenuto alla Congregazione del Monte dei Morti. Esternamente si presenta con una facciata lineare e un portale in pietra del [[XVIII secolo]], il quale è sovrastato da una finestra monofora e da un oculo. Inoltre presenta un campanile a vela. Internamente è costituita da un'unica facciata nel fondo della quale si trova l'altare maggiore antico, in pietra colorata, immediatamente avanti a quest'ultimo è collocato il nuovo altare. L'edificio sorge al culmine di una delle scalinate della piazza omonima, circondata da strade pedonali pavimentate<ref>Cfr. M. Martone, ''Storia della Comunità di Bella in Provincia di Potenza'', vol. 2: ''Chiese'', pp. 207-212.</ref>.
* Chiesa del Villaggio (piazza E. Gianturco, San Cataldo)
* '''Chiesa di sant'Antonio da Padova'''
Situata nella frazione di '''Sant'Antonio Casalini''', fu costruita nel [[1753]], poi distrutta dai tedeschi nel [[1943]] e riedificata definitivamente nel [[1951]]. Costituita da una struttura a tre navate, nelle due laterali sono presenti gli altari minori. In corrispondenza dell'altare maggiore troviamo l'abside affrescato con delle grandiose scene della Trinità e in aggiunta raffigurazioni di volti di anime del Purgatorio, di santi e della Vergine Maria.
 
* '''Chiesa di San Cataldo(Bagni)'''
Esternamente si presenta con una facciata lineare con un ingresso ad arco e due vetrate laterali; questi elementi insieme al campanile a vela, situato sul lato ovest dell'edificio, sono stati aggiunti alla struttura preesistente. La costruzione si trova a ridosso di un ampio piazzale pavimentato. La vecchia facciata ancora oggi visibile è caratterizzata da una finestra circolare al disopra dell'ingresso principale. Internamente è costituita da un'unica navata sul cui fondo è collocato l'antico altare maggiore. Sul presbiterio invece troviamo il nuovo altare<ref>Cfr. M. Martone, ''Storia della Comunità di Bella in Provincia di Potenza'', vol. 2: ''Chiese'', pp. 219-223.</ref>.
 
* '''Chiesa del Villaggio'''
Chiesa situata in piazza E. Gianturco, nella frazione di [[San Cataldo di Bella|San Cataldo]].
 
=== Siti archeologici ===
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== Cultura ==
Nella frazione di San Cataldo nel 1959 fu girato il cortometraggio "Nascita e morte nel meridione" di [[Luigi Di Gianni]], documentario sulle dure condizioni di vita e sulle influenze del mondo magico sulla società contadina meridionale del tempo, in accordo con le contemporanee indagini etno-antropologiche di [[Ernesto de Martino]].
 
Bella ha dato i natali ad una delle prime radio libere della Lucania: Cooperativa Radio Bella, con sede in Via Mazzini. Fondata nel [[1978]], Radio Bella trasmise fino agli anni novanta coprendo i comuni di Bella, Ruoti, Baragiano, Picerno, Castelgrande, Muro Lucano, Buccino, S. Gregorio Magno, Tito, Satriano di Lucania, Sasso di Castalda.
 
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=== Scuole ===
L’IstitutoL'Istituto Comprensivo di Bella è una scuola che comprende tre ordini:
*Scuola dell’Infanziadell'Infanzia
*Scuola Primaria
*Scuola Secondaria di I grado
 
=== Cammino delle fiabe e delle stelle ===
Bella è inserito nel percorso del ''Cammino delle fiabe e delle stelle''<ref name=AGRBasilic>{{cita web|url=https://regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3084874|titolo=Basilicata in podcast, il cammino delle fiabe in 4 comuni lucani|autore=AGR Basilicata|data=9 settembre 2022|accesso=16 settembre 2022|dataarchivio=20 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220920170550/https://regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3084874|urlmorto=sì}}</ref> che attraversa anche i Comuni di [[Rapone]], [[Castelgrande]] e [[Balvano]]<ref name=redazPZnews>{{cita web|url=https://www.potenzanews.net/potenza-in-questi-4-comuni-della-provincia-pronti-a-vivere-la-magia-del-cammino-delle-fiabe-e-delle-stelle-ecco-liniziativa/|titolo= Potenza: in questi 4 comuni della provincia pronti a vivere la magia del cammino delle fiabe e delle stelle|autore=Redazione PotenzaNews|data=23 agosto 2022}}</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Bella è interessata dal percorso della [[Strada statale 381 del Passo delle Crocelle e di Valle Cupa|Strada statale 381]] e dalla [[Strada statale 7 Via Appia|Strada statale 7]] (la Via Appia dei Romani), che collega le città di [[Roma]] e [[Brindisi]], attraverso il [[Basso Lazio]], l'[[Irpinia]], il [[Melfese|Vulture-Melfese]], la parte settentrionale del [[Salento]] fino al [[mar Adriatico]] e che presenta l'uscita dedicata di Bella-San Fele, nonché dalla [[E847]] Sicignano - Potenza - Metaponto che la collega direttamente all'[[Autostrada A3 (Italia)|autostrada A3]].
 
La viabilità locale è costituita dalle strade provinciali 14 e 92.
 
La [[stazione di Bella-Muro]] è ubicata sulla linea Salernodella [[ferrovia Battipaglia-Potenza-Metaponto]], a servizio dei comuni di Bella e [[Muro Lucano]].
 
== Amministrazione ==
Dopo le elezioni del 12 Giugno 2017 (in carica fino al 2022)
 
*Leonardo Sabato, Sindaco
*Angela Carlucci, Vicesindaco, Assesore Istruzione - Cultura - Politiche Sociali
*Giulia Cristiano, Assessore Ambiente - Territorio - Commercio - Attività Produttive
*Carmine Ferrone, Assessore Politiche Agricole - Infrastrutture
*Gregorio Troiano, Assessore Promozione e Valorizzazione del Territorio - Sport Associazionismo - Politiche Giovanili e del Lavoro
*Vito Leone, Presidente del Consiglio
*Donato Carlucci, Consigliere di maggioranza
*Giovanna Nolè, Consigliere di maggioranza
*Vincenzo Sabato, Consigliere di maggioranza
*Veronica Turiello, Consigliere di minoranza
*Daniele De Vito, Consigliere di minoranza
*Lucia Rosaria Roscigno, Consigliere di minoranza
*Vito Antonio Di Vito, Consigliere di minoranza
 
=== Gemellaggi ===
*{{Gemellaggio|Italia|Vimodrone}}
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*Sito ufficiale del Comune di Bella - http://www.comune.bella.pz.it/
* Notizie da Bella, dal Marmo Platano Melandro e dalla Basilicata - http://www.melandronews.it
* Pagina FB - Notizie da Bella, dal Marmo Platano Melandro e dalla Basilicata - httphttps://www.facebook.com/MelandroNews
 
{{Comuni della provincia di Potenza}}