| soprannome = PalaStampa<br />Mazda Palace
| immagine = Palatorino.jpg
| ubicazione = Corso Ferrara, 30<br/>[[Torino]]
| nazione = ITA
| uso =
|superficie postitotale = 13000
{{Lista
| superficie totale = 3 067 m²<br />2 250 m² (Arena grande)<br />817 m² (Arena piccola)
| {{M|3067|ul=m2}}
| {{M|2250|ul=m2}} (Arena grande)
| {{M|817|ul=m2}} (Arena piccola)
}}
| struttura = Impianto polivalente
| Ingegnereingegnere = Pino Introzzi
| proprietario = [[ Torino|Comune di Torino]] ▼
| annoapertura = 1994
| annochiusura = 2011
▲ | proprietario = [[Comune di Torino]]
| usufruttuario = Gruppo Togni
| dimensioni terreno =
| costo = 15{{formatnum:15000000000}} miliardi[[Lira di lireitaliana|L]]
| ristrutturazione =
| costi di ricostruzione =
}}
Il '''PalaTorino''' è una struttura polivalente di [[Torino]], in precedenza noto per esigenze di sponsorizzazione come '''PalaStampa''' e '''[[Mazda]] Palace'''.
Situato nelalle settore settentrionale della città[[Vallette]], nelle immediate vicinanze dello [[Juventus Stadium]], è raggiungibile dall'uscita Venaria Reale-Druento della [[Autostrada A55|Tangenziale nordNord]].
==L'impianto==
Il progetto nasce nel 1990 dall'incontro dell'allora [[assessore]] torinese alla cultura Marzano e l'imprenditore Divier Togni.
Il comune[[Torino|Comune di Torino]] e il gruppo Togni stipularono una convenzione: il primo diede il terreno e si occupò delle opere di urbanizzazione; il secondo mise il capitale per edificare la struttura e gli venne assegnata la gestione dell'impianto per trent'anni, con conseguenti spese di ordinaria e straordinaria manutenzione e senza alcun onere per il [[Torino|Comune]] che ne divenne subito proprietario, con il diritto di poterne disporre ottanta giorni all'anno.<ref name= fonte1>{{Cita news|lingua=it|autore=Claudio Giacchino|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0003/articleid,0902_01_1990_0096_0039_25550615/|titolo=Un Palastampa per i giovani|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=27|mese=aprile|anno=1990|pagina=3|accesso=30 dicembre 2012}}</ref>
Dopo un periodo iniziale di incertezze, nel luglio 1991 venne inaugurato il cantiere con la posa della prima pietra. A gennaio vi fu la posa della trave circolare a sostegno dell'imponente cupola di copertura dal diametro di quaranta metri. I lavori proseguirono a rilento e l'inaugurazione inizialmente prefissata per l'autunno del 1993 slittò alla primavera del '941994 e poi ancora all'autunno dello stesso anno, a causa dell'ultimazione dei lavori necessari per rendere la struttura idonea ad accogliere il pubblico.
Fu così inaugurato il 22 ottobre [[1994]] in occasione del concerto di [[Adriano Celentano]],<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0042/articleid,0759_01_1994_0287_0070_10769612/|titolo=Adriano inaugura il Palastampa|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=21|mese=ottobre|anno=1994|pagina=42|accesso=2 aprile 2013}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0020/articleid,0759_01_1994_0288_0024_10768486/|titolo=Il molleggiato al Palastampa|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=22|mese=ottobre|anno=1994|pagina=20|accesso=2 aprile 2013}}</ref>, successivamente ha ospitato concerti, manifestazioni, conventionsconvention, spettacoli ed eventi sportivi e culturali.
La struttura è polifunzionale e finalizzata alla massima flessibilità, in base alle esigenze del singolo evento. Gli spazi interni sono modulabili e attrezzati per realizzare l'allestimento in una delle due semi-arene contrapposte di cui l'impianto è composto, che si ispirano agli [[Anfiteatro|anfiteatri]] greci e romani.<ref name= fonte1 /> L'arena più piccola ha una capacità di 3. 000 posti, mentre l'arena principale dispone di 10. 000 posti netti suddivisi tra tribune e parterre.<ref name=fonte4>[http://mazdapalace.gruppotogni.it/Palatorino/planimetria.aspx Planimetria Palatorino] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121128232207/http://mazdapalace.gruppotogni.it/Palatorino/planimetria.aspx |data=28 novembre 2012 }} - gruppotogni.it, 2008</ref>
Terminata la sponsorizzazione con [[La Stampa]] durata nove anni, il Palastampa cambiò nome in occasione del concerto di [[Claudio Baglioni]] del 21 novembre [[2003]], infatti concluso l'accordo per una nuova sponsorizzazione, venne ribattezzato Mazda Palace.
Oltre al Mazda Palace di Torino ne erano presenti uno a [[Milano]] e un altro a [[Genova]], che hanno successivamente cambiato sponsor diventando rispettivamente [[PalaSharp]] e [[105 Stadium]].
Per quindici anni, quello che nella memoria collettiva è ricordato ancora come il "PalastampaPalaStampa", è stato il punto di riferimento per tutti i [[piemonte]]si appassionati di musica e concerti. Durante la sua attività, la struttura di Corso Ferrara ha ospitato puntualmente le [[tournée]] di tutti gli artisti italiani, e soprattutto i concerti dei grandi artisti stranieri. Il PalatorinoPalaTorino ha contribuito a riportare [[Torino]] nel circuito internazionale delle grandi manifestazioni. Un circuito che ormai da anni aveva deciso di evitare il [[capoluogo]] subalpino; almeno per quel che riguardava le tournée invernali. Il problema principale era infatti uno e semplicissimo: mancava in città una soluzione intermedia fra la maxi-platea e gli spazi teatrali, uno spazio in grado di ospitare le grandi produzioni al chiuso. Il vecchio [[PalaruffiniPalaRuffini]] risultava sempre più frequentemente piccolo per contenere insieme i giganteschi palchi delle ''rockstar'' e il pubblico necessario a pagare i costi di produzione. Spesso gli organizzatori locali erano costretti a ricorrere al raddoppio delle date, altre volte il pubblico rimasto senza biglietto restava sempre numeroso fuori dal palazzetto.<ref name=fonte5>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1313672|titolo=Torino tornerà ad essere una capitale del rock|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=13|mese=ottobre|anno=1994|accesso=30 dicembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213110157/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1313672|dataarchivio=13 dicembre 2013}}</ref>
==Gli eventi==
{{C|Toni non neutrali|architettura|agosto 2013}}
Già pochi mesi la dopo la sua inaugurazione la struttura ospitò il primo grande appuntamento di livello internazionale, il 20 febbraio [[1995]] si accesero i riflettori sul gruppo americano dei [[R.E.M. (gruppo musicale)|R.E.M.]] che apriva proprio a [[Torino]] la sua tournée italiana.<ref name= fonte5 /> Ma il primo evento di grande richiamo fu il 28 aprile 1995, quando al Palastampa si esibirono i [[Take That]]. Il gruppo inglese all'apice del successo; in quegli anni era la vera e propria mania delle ''teen-agers'', successo paragonabile solo a quella che riscossero i [[Duran Duran]] negli anni ottanta. Centinaia di adolescenti in delirio presero d'assalto il palazzetto fin dal giorno prima. Il giorno dello show centinaia di fans bloccarono addirittura le vie di [[Stazione di Torino Porta Nuova|Porta Nuova]], mettendo letteralmente sotto assedio il Turin Palace Hotel, dove alloggiavano i cantanti.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Gabriele Ferraris|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1400844|titolo=Take That, assedio sotto la Mole|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=28|mese=aprile|anno=1995|pagina=35|accesso=18 dicembre 2012|urlmorto=sì}}</ref> La serata si chiuse nel tripudio generale, ai piedi di un palco di 30 metri, con diecimila fans in delirio arrivate da mezza [[Italia]].<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Gabriele Ferraris|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1400846|titolo=Palastampa tutto esaurito|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=28|mese=aprile|anno=1995|pagina=35|accesso=18 dicembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
Dal 31 ottobre al 5 novembre 1995 il PalastampaPalaStampa ospitò la prima mostra-salone del Made in USA intitolata semplicemente “L'America”. Un viaggio tra i miti e i sogni d'oltreoceano, tra [[Limousine]] e [[Cowboy]], cimeli di [[Elvis Presley|Elvis]] e [[James Dean]], la [[Coca-Cola]] e [[Jukebox|juke-box]]. Tutto rigorosamente al ritmo di [[Rock and roll|rock’n’roll]], del [[Blues]] e del [[Jazz]], con concerti diversi per ogni serata della rassegna. Protagonista assoluta la [[Harley Davidson]], con una giornata esclusivamente dedicatavi. Il sogno a motori continuò con l'esposizione di [[Cadillac]], [[Chevrolet]] e [[Jeep Cherokee|Cheerokee]]. Inoltre una sezione venne dedicata al cinema con la galleria [[hollywood]]iana dei manifesti dei film che hanno fatto la storia, immancabile la presenza della [[Walt Disney Pictures|Walt Disney]] e della [[20th Century Fox]] con la grande [[Guerre stellari|saga di Star Wars]]. La chiusura sotto il segno del [[Western]], con l'esibizione di cowboy a cavallo e dall'immancabile toro meccanico.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Tiziana Platzer|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1480936|titolo=Miti e sogni a stelle e strisce|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=26|mese=ottobre|anno=1995|pagina=44|accesso=18 dicembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213110200/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1480936|dataarchivio=13 dicembre 2013}}</ref>
Il 12 aprile [[1996]] fu la prima e anche l'unica volta di [[Vasco Rossi]] al PalastampaPalaStampa, con il suo "[[Tour di Vasco Rossi#Nessun Pericolo Per Te Tour (1996)|Nessun pericolo per te]]". Dopo quella tournée il cantante [[emilia]]no calcherà solo più i grandi palchi degli stadi italiani e ripetuteper più volte nel corso degli anni i suoi show faranno tappa al vicino [[Stadiostadio Delledelle Alpi]].
La data del 29 settembre [[1996]] è ricordata dagli amanti del rock come il giorno del ritorno in città della più grande band di [[Thrash metal]]: i [[Metallica]]<ref>{{Cita web|url=https://www.metallica.com/tour/1996-09-29-turin-italy.html|titolo=https://www.metallica.com/tour/1996-09-29-turin-italy.html|accesso=27-10-23}}</ref>. La band californiana, che aveva suonato nel 1993 allo Stadiostadio Delledelle Alpi, era impegnata con la nuova tournée per promuovere l'album ''[[Load]]'', e portava per i palasport d'Europa uno spettacolo particolare; con luci sostenute da bracci mobili, tra filo spinato, fuochi d'artificio, lingue di fuoco, rombi di mitra ed elicotteri. I quattro si esibirono davanti a oltre 7000 fan con un rock pesante ma sapiente, intessuto di blues con forti venature romantiche e diabolici riff.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1643902|titolo=Il ruggito dei Metallica per sognatori disperati|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=29|mese=settembre|anno=1996|pagina=24|accesso=13 gennaio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213110525/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1643902|dataarchivio=13 dicembre 2013}}</ref>
Il 30 maggio [[1997]] i [[Litfiba]] tennero proprio al PalastampaPalaStampa la data di chiusura della trance primaverile del loro ''[[Mondi sommersi Tour]]'' davanti a 9500 persone.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Gabriele Ferraris|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1768503|titolo=Da Pelu', buon diavolaccio cercando verità profonde|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=1|mese=giugno|anno=1997|pagina=25|accesso=2 aprile 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213110250/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1768503|dataarchivio=13 dicembre 2013}}</ref> Il concerto venne registrato dalle telecamere di [[MTV (Italia)|MtvMTV]] e successivamente riproposto sul canale musicale per tutto l'autunno di quell'anno.
Il 13 giugno [[1998]] l'impianto torinese fu sede dello storico [[Festival musicale|festival]] itinerante [[Monsters of Rock]] a cui parteciparono [[Drakkar]], [[Primal Fear (gruppo musicale)|Primal Fear]], [[Overkill (gruppo musicale)|Overkill]], [[Hammerfall]], [[Saxon (gruppo musicale)|Saxon]]<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Claudio Giacchino|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2186335|titolo=Noi, maratoneti del Rock|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=14|mese=giugno|anno=1998|pagina=39|accesso=13 gennaio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213110343/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2186335|dataarchivio=13 dicembre 2013}}</ref> La manifestazione fu impreziosita dalla presenza dei grandi [[Joe Satriani]], [[Uli Jon Roth]] e [[Michael Schenker]] (riuniti sotto la sigla [[G3 (gruppo musicale)|G3]]), [[Dream Theater]] e [[Deep Purple]].<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2185728|titolo=Il rock si fa duro: arrivano i Monsters|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=13|mese=giugno|anno=1998|pagina=24|accesso=13 gennaio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213104601/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2185728|dataarchivio=13 dicembre 2013}}</ref>.
Il 21 luglio 2001 fece tappa a Torino, con la sua unica data italiana, l'[[Elevation Tour]] degli [[U2]]. Il concerto si tenne nel vicino [[Stadiostadio Delledelle Alpi]], e per il grande evento erano attesi da tutto il nordNord Italia, dalla Francia e dalla Svizzera oltre 71 mila000 fans. In concomitanza con i tumultuosi giorni del [[Fatti del G8 di Genova|G8]] nella vicina [[Genova]], con tutti gli alberghi prenotati e in considerazione dell'enorme afflusso, il comune di Torino mise a disposizione il PalastampaPalaStampa e lo attrezzò per accogliere duemila persone dove poter dormire la notte precedente e la notte del concerto. Anche nel piazzale ci fu posto per 200 tende e un migliaio di saccopelisti.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Claudio Giacchino|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=3195205|titolo=Al Delle Alpi 70 mila fans|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=20|mese=luglio|anno=2001|pagina=53|accesso=18 dicembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213110613/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=3195205|dataarchivio=13 dicembre 2013}}</ref>
Per tre giorni, dal 30 settembre al 2 ottobre [[2005]], Torino divenne capitale del tatuaggio e dei bikers con la “Bike Tattoo Expo”. Una kermesse articolata su più fronti con gli stand dei tatuatori, [[sexy shop]] e le vetrine destinate a auto e moto. Ma anche intrattenimento di musicalemusica live con concerti rock, appuntamenti [[Associazione ludica|ludici]], culturali e dibattiti. Saggi di arti marziali e le premiazioni dei tatuaggi e i [[Kustom Kulture|kustom]] più spettacolari.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Paolo Ferrari|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6462808|titolo=L'odore del tatuaggio|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=30|mese=settembre|anno=2005|accesso=27 dicembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
Nel [[2011]] cessa la sua attività sia per gli alti costi di gestione della struttura che per la concorrenza formatasi negli ultimi anni da altri operatori del settore insediatisi in città rivolti a sfruttare il più ben spazioso e moderno [[Palasport Olimpico|PalaOlimpico]].<ref name=CONT>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://www.lastampa.it/2006/05/25/cronaca/grosso-guaio-al-mazda-palace-LHrrnitSGNP8veYZgVHnIM/pagina.html|titolo=Grosso guaio al Mazda Palace, l’Isozaki ci fa concorrenza|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=25|mese=giugno|anno=2006|accesso=}}</ref>
==Lo sport==
Essendo il PalatorinoPalaTorino una struttura costruita per ospitare esclusivamente spettacoli e concerti, non fu mai utilizzata da società sportive della città come sede per le loro attività, in quanto erano da sempre indirizzate ad utilizzare le tradizionali strutture quali; il [[PalaRuffini]], il Palasport Le Cupole, il [[Palazzo a Vela|Palavela]] e il Palazzetto dello sport di [[Collegno]].
Anche in occasione della ristrutturazione del PalaruffiniPalaRuffini, le società ripiegarono su altre sistemazioni, in quanto l'affitto dell'arena di Corso Ferrara avrebbe comportato delle spese di affitto fuori portata.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Domenico Latagliata|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0047/articleid,0484_01_1999_0100_0053_6395186/|titolo=Il Palaruffini chiude, società nei guai|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=13|mese=aprile|anno=1999|pagina=47|accesso=19 dicembre 2012}}</ref>
Comunque, nel corso degli anni, e in occasioni sporadiche, il PalatorinoPalaTorino ha potuto accogliere eventi sportivi ed esibizioni di grande richiamo per il pubblico.
===[[Trial indoor]]===
Uno degli sport che negli anni ha riscosso sempre più successo a [[Torino]] con appuntamenti fissi è stato senza dubbio il Trial Indoor. Il capoluogo piemontese è stato per lungo tempo l'unica tappa italiana del calendario iridato.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Silvia Garbarino|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2111514|titolo=Ecco i funamboli della moto|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=23|mese=gennaio|anno=1998|pagina=44|accesso=8 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref> E a partire dal 1998 la competizione si è tenuta al PalastampaPalaStampa e puntualmente al suo interno veniva allestita l'area con enormi tronchi d'albero, cubi di cemento, lastroni di pietra e rampe tra cascate artificiali per ospitare le esibizioni, le quali hanno sempre richiamato migliaia di appassionati. Il 24 e 25 gennaio, guidati dal finlandese [[Tommy Ahvala]], presero parte alle competizione sette tra i migliori specialisti del mondo tra cui anche gli italiani [[Diego Bosis]] e [[Donato Miglio]].<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Giovanni Capponi|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2111558|titolo=Trial Indoor il 24-25 gennaio al Palastampa|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=23|mese=gennaio|anno=1998|pagina=57|accesso=8 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref>
Ancora il 21 e il 22 novembre sempre di quell'anno ospitò la seconda edizione della Coppa Spea, specialità del Trial Indoor International, al quale parteciparono il pluricampione inglese [[Dougie Lampkin]], il giapponese [[Kenichi Kuroyama]] e il britannico [[Colley]]. Le prove vennero affiancate anche dal “Trial Show” che metteva in luce i migliori giovani italiani dai 7 ai 16 anni.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2270819|titolo=Trial indoor al Palastampa|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=20|mese=novembre|anno=1998|pagina=75|accesso=18 dicembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
Dopo un anno al PalaruffiniPalaRuffini e uno di digiuno, il 20 e il 21 gennaio [[2001]] il trial tornò al PalastampaPalaStampa con 3500 biglietti venduti solo in prevendita.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2979119|titolo=L’inglese Lampkin protagonista al Palastampa|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=21|mese=gennaio|anno=2001|pagina=43|accesso=8 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref> La quarta prova del Campionato del Mondo, per l'occasione ribattezzata “''Adrenalina pura''”, vide ancora protagonista Lampkin, con il giapponese [[Takahisa Fujinami]] e gli spagnoli [[Marc Colomer]] e [[Marc Freixa]].<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Silvia Garbarino|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=2977032|titolo=Trial, c’è Lampkin l’invincibile|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=18|mese=gennaio|anno=2001|pagina=47|accesso=8 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref>
L'esperienza fu ripetuta il 26 e il 27 gennaio del [[2002]], quando Torino fu sesta tappa del circuito mondiale vinta dallo spagnolo [[Albert Cabestany]]. Molto atteso in quell'edizione anche il campione italiano [[Dario Re]].<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Giovanni Capponi|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=3437485|titolo=Torna il trial indoor|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=25|mese=gennaio|anno=2002|pagina=63|accesso=8 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref>
Nel 2003 Torino cadde a metà del calendario agonistico dei mondiali, la sera dell'8 febbraio e proseguì anche il giorno seguente. In quell'edizione oltre ai soliti noti si mise in evidenza il giovane spagnolo [[Adam Raga]], che quell'anno si laureò Campione del mondo.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Giovanni Capponi|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=3966391|titolo=Trial, tutti a caccia di Raga|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=7|mese=febbraio|anno=2003|pagina=86|accesso=18 dicembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
Quella del 2005 fu l'ultima edizione a svolgersi all'interno dell'impianto di Corso Ferrara, sempre per il Trial Indoor International in due giorni di gare che registrarono il tutto esaurito con 50005 000 biglietti venduti.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Andrea Rossi|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6588525|titolo=Funamboli al Mazdapalace|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=19|mese=novembre|anno=2005|pagina=50|accesso=8 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref>
La sera del 19 novembre con il ''Trofeo Allianz Subalpina'' e il pomeriggio successivo con il ''Trofeo Sanpaolo'', con la partecipazione delle promesse europee [[Tadeusz Blazusiak]] e [[Toni Bou]]. Quest'ultimo con il connazionale Raga vincitore delle due competizioni. A completare il cast dei piloti ci furono anche il campione italiano indoor ed outdoor [[Fabio Lenzi]] ed il suo vice [[Daniele Maurino]]. Nell'intervallo tra le due prove ci fu spazio per [[Vittorio Brumotti]] alle prese con un'esibizione di bicitrial.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Giovanni Capponi|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=6586500|titolo=Trial mondiale|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=18|mese=novembre|anno=2005|pagina=101|accesso=13 gennaio 2013|urlmorto=sì}}</ref>
Dall'anno successivo la kermesse si spostò al Palaisozaki[[Palasport Olimpico|PalaIsozaki]].
===[[Wrestling]]===
Nel [[2004]] il Mazda Palace ha anche ospitato eventi delle due federazioni più famose a livello professionistico di [[wrestling]].
Il 10 ottobre [[2004]] sbarcò in [[Italia]] il carrozzoneroster del wrestling Americano targatodi [[WWE SmackDown]]. Dopo il successo degli [[Anni 1980|anni ottanta]], lo show aveva riscoperto una seconda vita grazie alla ripresa con buon esito delle trasmissioni televisive, e con un seguito di fansfan sempre più numeroso e in attesa spasmodica.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0212_01_2004_0321_0071_1591947/|titolo=Il fenomeno wrestling|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=20|mese=novembre|anno=2004|pagina=71|accesso=10 giugno 2013}}</ref> Gli appuntamenti italiani furono un successo scontato,e dopo la data di [[Firenze]] anche a Torino si registrò il tutto esaurito, con i bagarini all'esterno a vendere biglietti a cifre esorbitanti. Il pubblico poté ammirare star mondiali del calibro di [[Eddie Guerrero]], [[Rey Mysterio]], [[Rob Van Dam]], [[The Undertaker]], [[Big Show]], [[Kurt Angle]], [[John Bradshaw Layfield|JBL]] e [[Carlito]].<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5584606|titolo=Arriva il wrestling al Mazda Palace|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=8|mese=ottobre|anno=2004|pagina=89|accesso=8 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref>
Sull'onda del successo presero ad avere maggiore visibilità anche leghe meno famose come l'associazionela federazione nostranaitaliana [[Italian Wrestling Superstar]], che nell'arena piccola dell'impianto organizzò il 21 novembre [[2004]] una serata nel corso del quale si assegnò il titolo mondiale dei pesi massimi, nell'incontro tra il lottatore dominicano [[El Dinamico]] e il canadese [[Starbuck (wrestler)|Starbuck]].<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Domenico Latagliata|url=http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5687435|titolo=Grande wrestling domani a Torino|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=20|mese=novembre|anno=2004|pagina=50|accesso=10 giugno 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213110439/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5687435|dataarchivio=13 dicembre 2013}}</ref>
==Situazione attuale==
Dopo la chiusura dell'impianto avvenuta nel 2011, il [[Continassa|terreno intorno]] al quale sorge l'arena è stato rilevato in gestione dalla [[Juventus Football Club]]. La società bianconera costruiràha successivamente edificato la propria [[J-Village|cittadella sportiva e commerciale]], che comprenderàcomprende una grande [[Spazio pubblico|area verde pubblica]] di circa 100 000 m², la ristrutturazione della Cascina Continassa che è diventata la nuova sede del club, oltre alla costruzione del [[Juventus Training Center (Torino)|nuovo centro sportivo]] per la prima squadra nonché di un hotel.<ref>[http://www.ju29ro.com/contro-informazione/4494-le-stralunate-polemiche-sul-progetto-qcontinassaq.html Le stralunate polemiche sul progetto "Continassa"] - ju29ro.com, 16 novembre 2012</ref>
Una riqualificazione che, successivamente, potrebbe comprendere anche l'arena, chela quale sorge sui terreni consegnati alla società bianconera ma è ancora ''sub iudice'', al centro di un confronto fatto di carte bollate tra il [[Torino|Comune]], che ne è proprietario, e Divier Togni, che l'ha ancora in concessione.<ref>[http://cronacaqui.it/torino/29537_ex-mazda-palace-moi-e-arena-rock-sprechi-pagati-coi-nostri-soldi.html?pag=31 Ex Mazda Palace, Moi e Arena Rock: sprechi pagati coi nostri soldi] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141029004307/http://cronacaqui.it/torino/29537_ex-mazda-palace-moi-e-arena-rock-sprechi-pagati-coi-nostri-soldi.html?pag=31 |data=29 ottobre 2014 }} - CronacaQui.it, 16 settembre 2013</ref>
===Contenzioso con il comune===
Al termine delle [[XX Giochi olimpici invernali|Olimpiadi invernali del 2006]], la [[Piemonte|Regione]], il [[Comitato Olimpicoolimpico Nazionalenazionale Italianoitaliano|Coni]], il [[Torino|Comune]] e la [[Provincia di Torino|Provincia]] costituirono la società per la gestione e la manutenzione dei siti olimpici denominata ''Parcolimpico''. In seguito venne indetta una gara d'appalto diretta a privati per rilevare il 70 per cento della società operativa. L'appalto, che comprende anche la concessione trentennale del [[Palasport Olimpico|PalaolimpicoPalaOlimpico]], venne aggiudicato dalla Get Live 2, costituita da ''Set Up'' (società torinese che organizza eventi e concerti) e da [[Live Nation (promotore di eventi)|Live Nation]],<ref>{{cita news|autore=Alberto Gaino|url=http://www.lastampa.it/2010/10/21/cronaca/impianti-olimpici-gli-occhidella-procura-sull-appalto-1sPFLTFiYfecDI2QGUOjfI/pagina.html|titolo=mpiantiImpianti olimpici, gli occhi della procura sull'appalto|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=21 ottobre 2010|accesso=29 ottobre 2017}}</ref><ref>{{cita news|autore=Raphael Zanotti|url=http://www.lastampa.it/2011/03/11/cronaca/impianti-olimpici-tre-indagati-falsata-la-gara-per-la-gestione-puZe2Ne7EEQvdV2qAnn8NL/pagina.html|titolo=Impianti olimpici, tre indagati. Falsata la gara per la gestione|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=11 marzo 2011|accesso=29 ottobre 2017}}</ref> che hanno così dirottato la gran parte dei concerti sulla nuova struttura.
A seguito di questi sviluppi il Gruppo Togni ha citato in tribunale il Comune per violazione del contratto con relativa richiesta di risarcimento danni, in quanto l'accordo stipulato nel 1990 impegnava il Comune a non concedere a terzi altre concessioni con le medesime caratteristiche e a non favorire attività di concorrenza<ref name=CONT/> che avrebbero così comportato un forte danno economico che ha ha portato all'inevitabile chiusura del PalatorinoPalaTorino.
A distanza di anni non è stato ancora raggiunto un accordo tra le parti e, in attesa della scadenza della concessione, la struttura è ancora abbandonata a se stessa.
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Continassa]]
==Collegamenti esterni==
*{{cita web | 1 = http://mazdapalace.gruppotogni.it/Palatorino/Default.aspx | 2 = Sito ufficiale | accesso = 13 dicembre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121205013129/http://mazdapalace.gruppotogni.it/Palatorino/Default.aspx | dataarchivio = 5 dicembre 2012 | urlmorto = sì }}
{{portale|Torino}}
{{portale|architettura|sport|Torino}}
[[Categoria:Impianti sportivi di Torino]]
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