Giovanni Falcone (film): differenze tra le versioni
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{{Film
|titolo
|titolo originale = Giovanni Falcone
|immagine =
|didascalia = [[
|paese = [[Italia]]
|lingua originale = [[lingua italiana|italiano]]
|anno uscita =
|genere =
|genere 2 =
|regista = [[Giuseppe Ferrara]]
|soggetto = [[Armenia Balducci]],
|sceneggiatore =
|produttore = [[Giovanni Di Clemente]]
|casa produzione = Clemi Cinematografica S.R.L.
|casa distribuzione italiana = [[Sony Pictures Entertainment|Columbia TriStar Films Italia]] e [[Compagnia Distribuzione Internazionale|C.D.I. Compagnia Distribuzione Internazionale]]
|attori = * [[Michele Placido]]: [[Giovanni Falcone]]
* [[Anna Bonaiuto]]: [[Francesca Morvillo]]
* [[Massimo Bonetti]]: [[
* [[Nello Riviè]]: [[Rocco Chinnici]]
* [[Gianni Musy]]: [[Tommaso Buscetta]]
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* [[Nino D'Agata]]: [[Totuccio Contorno]]
* [[Fabrizio Gifuni]]: [[Roberto Antiochia]]
* [[Gianfranco Barra]]: [[Vincenzo Geraci (magistrato)|Vincenzo Geraci]]
* [[Giacomo Quattromini]]: [[Giuseppe Ayala]]
* [[Leonardo Treviglio]]: [[Beppe Montana]]
* [[Roberto Nobile]]: [[Alberto Di Pisa]]
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* [[Giampiero Bianchi]]: [[Claudio Martelli]]
* [[Giovanni Pallavicino]]: [[Vito Ciancimino]]
* [[Celestino Pascali]]: [[Ignazio e Antonino Salvo|Nino Salvo]]
* [[Gigi Angelillo]]: [[Ignazio e Antonino Salvo|Ignazio Salvo]]
* [[Giacinto Ferro]]: [[Antonino Meli]]
* [[Francesco Bellomo]]: [[Francesco Marino Mannoia]]
* [[
* [[Giulio Pizzirani]]: [[Giuseppe Di Lello Finuoli]]
* [[Ivana Monti]]: [[Marcelle Padovani]]
* [[Gaetano Amato]]: [[Luciano Liggio]]
* [[Manrico Gammarota]]: [[Antonino Calderone]]
* [[Riccardo Acerbi]]: [[Stefano Bontate]]
* [[Enzo Vitagliano]]: Giovanni Pizzillo
* [[Luciano Crovato]]: Koh Bak Kin
* [[Antonio Cascio]]: Ignazio Lo Presti
* [[Gabriella Saitta]]: signora Lo Presti
* [[Roberto Della Casa]]: Giovanni Paparcuri
* [[Malì Cecere]]: Lucia Borsellino
* [[Gabriella Bove]]: Laura Cassarà
* [[Gianluca Enria]]: Giuseppe Costanza
* [[Walter Toschi]]: Montale
* [[Giovanni Boncoddo]]: un magistrato
* [[Cesare Bocci]]: un giornalista
* [[Sergio Albelli]]: un magistrato all'università di Pavia
|doppiatori originali = * [[Sandro Iovino]]: voce di [[Giulio Andreotti]]
* [[Dario Penne]]: voce di [[Bengt Ekerot]] (alcune sequenze) / voce di
* [[Michele Gammino]]:
* [[Enzo Consoli]]:
* [[Dante Biagioni]]:
* [[Elio Zamuto]]:
* [[Franco Chillemi]]: Nino Salvo / Pippo Calò / Giovanni Pizzillo / mezzadro di Bontate / giudice del maxi processo / interlocutore telefonico che parla con Antonino Meli
* [[Nino Prester]]:
|fotografo = [[Claudio Cirillo]]
|montatore = [[Ruggero Mastroianni]]
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== Trama ==
Il film si basa sulla storia vera del giudice [[Giovanni Falcone]], in particolare sui suoi ultimi anni di lavoro (si parla degli anni 1981-1992) e sulla lotta contro la [[mafia]], che gli costerà la vita nella [[strage di Capaci]], il 23 maggio 1992. Il film si apre in parallelo con due giuramenti: quello di un mafioso e quello del giudice stesso avvenuto nel 1964, per poi concentrarsi sugli episodi più importanti dell'attività di quest'ultimo, dall'uccisione dei boss [[Stefano Bontate|Bontate]] e [[Salvatore Inzerillo|Inzerillo]] alla [[seconda guerra di mafia]], dall'assassinio del generale [[Carlo Alberto dalla Chiesa]] fino alla collaborazione con [[Rocco Chinnici]]. Si intravede anche la [[Commissione interprovinciale|Cupola mafiosa]], la morte di [[Ninni Cassarà]], gli interrogatori dei pentiti, tra cui quello di [[Tommaso Buscetta]], che rivelò diversi segreti di [[Cosa nostra]] ma non tutti, lo smantellamento del gruppo e l'incarico al [[Ministero della giustizia|ministero di Grazia e Giustizia]] come direttore generale per gli affari penali ed infine la [[strage di Capaci]] e quella di [[Strage di via D'Amelio|via d'Amelio]], in cui perde la vita il collega ed amico [[Paolo Borsellino]]. Il regista mescola materiale di repertorio, tratto da [[telegiornale|telegiornali]] dell'epoca, con scene ricostruite con molta verosimiglianza, per raccontare con uno stile da ''[[Docu-drama|docufiction]]'' l'inquietante intreccio fra mafia e politica. Significativa è la scelta di inserire brevi sequenze tratte da ''[[Il settimo sigillo]]'' che raccontano la partita a [[scacchi]] tra la morte e il cavaliere, e che nel film rappresentano per Falcone una sorta di ossessione ricorrente. Meno evidente, forse, ma ugualmente significativo, nella parte finale del film in cui la vicenda si avvia alla sua tragica conclusione, il ripetuto ricorso della colonna sonora di [[Pino Donaggio]] alle tre note che introducono ''La morte di Isotta''. Alla fine di tutto ciò scorre una didascalia che conclude amaramente: "''Gli italiani attendono la verità sulle stragi siciliane dopo aver atteso 25 anni per le altre stragi che hanno insanguinato l'Italia".''
== Produzione ==
Il film divenne un caso ancora prima di essere girato: la famiglia di [[Paolo Borsellino]] e altri parenti delle vittime si opposero alla sua realizzazione, accusando il regista di voler speculare sul loro dolore<ref name=":0">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/07/23/ferrara-le-mie-verita-sulla-storia.html|titolo=FERRARA: ' LE MIE VERITA' SULLA STORIA DI FALCONE' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-24}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/04/09/quel-film-su-falcone-specula-sul.html|titolo=' QUEL FILM SU FALCONE SPECULA SUL NOSTRO DOLORE' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-24}}</ref>, ma Ferrara rispose con una lettera aperta con cui difendeva il suo operato.<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/04/16/falcone-un-uomo-da-scoprire.html|titolo=' FALCONE, UN UOMO DA SCOPRIRE' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-24}}</ref>
Sono state riutilizzate alcune scene già presenti ne ''[[Il sasso in bocca]]'' del 1969 e in ''[[Cento giorni a Palermo]]'' del 1984, diretti dallo stesso regista: si tratta delle sequenze dell'affiliazione del mafioso all'inizio del film e quelle dell'assassinio del generale [[Carlo Alberto dalla Chiesa]] e della retata di arresti.
=== Sceneggiatura ===
Per scrivere la sceneggiatura, Ferrara aveva incontrato lo stesso Borsellino cinque giorni prima che venisse ucciso<ref name=":0" /> e si avvalse anche della testimonianza di diversi colleghi di Falcone, tra cui [[Antonino Caponnetto]] (che si disse perplesso sul progetto), Giacomo Conte, [[Giuseppe Di Lello Finuoli|Giuseppe Di Lello]] ed altri<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/04/08/giannini-borsellino-un-giudice-un-esempio.html|titolo=GIANNINI BORSELLINO UN GIUDICE, UN ESEMPIO - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-24}}</ref>. Anche la sorella del giudice, [[Maria Falcone]], incontrò Ferrara prima delle riprese e [[Michele Placido]] raccontò un aneddoto: "''La storia del film è tutta singolare sin da un episodio accaduto quando eravamo a casa della sorella di Falcone. Mentre Ferrara spiegava che secondo lui il magistrato aveva un rapporto singolare, quasi di sfida, con la morte, il nipote di Falcone, passando per caso, rivelò che lo zio era ossessionato da un film, e gliene aveva regalato alcuni fotogrammi. Era ' [[Il settimo sigillo]]' di [[Ingmar Bergman|Bergman]], un film in cui un cavaliere gioca con la morte".''<ref name=":1" />
=== Riprese ===
Le ___location esterne del tribunale di Palermo (es. i palazzi che si vedono dal lunotto posteriore dell'auto di scorta su cui viaggiano Falcone e Borsellino mentre discutono del sospetto di una talpa che ha fatto la soffiata ai killer di Cassarà ed Antiochia) non appartengono al capoluogo siciliano: si tratta dei palazzi delle facoltà di Matematica, Mineralogia, Fisica (vecchio edificio) e del Rettorato della città universitaria di Roma (La Sapienza). Le scene fuori delle aule di giustizia (Falcone parla con la moglie dopo l'episodio dell'Addaura; Falcone comunica a Borsellino che andrà a Roma per ricoprire l'incarico di Direttore generale degli Affari Penali al Ministero di Grazia e Giustizia) sono state girate nell'atrio del Rettorato (anche la scena in cui Falcone e la moglie percorrono un corridoio da cui si vede l'atrio anzidetto) dell'università La Sapienza di Roma. L'aula in cui Falcone parla ad un convegno da Direttore degli Affari Penali e viene criticato da un uomo (l'attore [[Sergio Albelli]]) non è dell'Università di Pavia - come scenicamente è indicato nel film - ma un'aula della facoltà di Lettere e Filosofia, ancora de La Sapienza: la scala da cui Falcone e la giornalista Marcelle Padovani scendono dovrebbe essere una delle scale esterne della stessa facoltà (ipotesi alternativa: potrebbe trattarsi - nel primo caso - dell'aula V della vicina facoltà "Guido Castelnuovo" di Matematica). Infine l'ingresso della Procura di Marsala, dove Borsellino prestò servizio come Procuratore della Repubblica, è situata - per esigenze del film - presso l'ingresso della Facoltà di Biotecnologie/Botanica che si trova di fronte alla facoltà di Farmacologia "Vittorio Erspamer" ed accanto alle segreterie studenti sempre della prima università romana.
== Distribuzione ==
Il film venne mostrato in anteprima l'8 ottobre 1993 ad un pubblico di giornalisti e personaggi dello spettacolo ma la proiezione causò diverse polemiche, tanto che la stessa Maria Falcone ottenne dal produttore [[Giovanni Di Clemente]] il taglio di una scena di pochi minuti "''per impedire che nel film Ferrara rappresentasse la circostanza, assolutamente falsa, del viaggio di mio fratello negli Usa dopo la morte di Lima per interrogare Buscetta. Tale circostanza, prospettata come vera, offende profondamente la memoria di Giovanni che mai ha compiuto attività di indagine illegittima''" mentre i legali di [[Bruno Contrada]] chiesero al pretore di Roma di rimuovere la didascalia che compariva nel finale "''Il numero tre del Sisde già capo della squadra mobile di Palermo, è arrestato per concorso in associazione mafiosa''" che riconduceva il personaggio de "''u' dottore''" che compare più volte nel film al loro assistito<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/10/27/lite-per-il-film-su-falcone.html|titolo=E' LITE PER IL FILM SU FALCONE - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-24}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/05/18/ferrara-il-mio-falcone-emarginato-dalla.html|titolo=FERRARA: ' IL MIO FALCONE EMARGINATO DALLA RAI' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-24}}</ref>. Il regista presentò al Tribunale di [[Roma]] un'istanza per ottenere il ripristino dei tagli ma venne rigettata<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/10/29/geraci-quello-non-sono-io.html|titolo=GERACI: QUELLO NON SONO IO - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-28}}</ref>. Infine questa versione "aggiustata" uscì nelle sale una ventina di giorni dopo<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/10/29/falcone-gli-altri-uomini-ed-eroi.html|titolo=FALCONE E GLI ALTRI UOMINI ED EROI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-28}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/10/28/nessuna-pressione-per-tagliare-il-film.html|titolo=' NESSUNA PRESSIONE PER TAGLIARE IL FILM' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-28}}</ref>.
Ferrara denunciò la circostanza che per due anni nessuna rete televisiva nazionale volle trasmettere il film<ref name=":2" />. Il primo passaggio televisivo del film avvenne in [[prima serata]] su [[Canale 5]] il 20 maggio 1996, in occasione del quarto anniversario della [[strage di Capaci]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/05/20/placido-giannini-nel-film-ricordo-dedicato.html|titolo=PLACIDO E GIANNINI NEL FILM - RICORDO DEDICATO A FALCONE - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-24}}</ref>, e venne visto da più di 9 milioni di telespettatori<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/05/22/naomi-campbell-state-liberando-italia.html|titolo=NAOMI CAMPBELL ' STATE LIBERANDO L'ITALIA DAI MAFIOSI' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-24}}</ref>; il superlatitante [[Giovanni Brusca]], colui che premette il telecomando che causò l'esplosione di Capaci, venne arrestato quella sera proprio mentre guardava in TV il film di Ferrara<ref name=":1">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/05/22/noi-gli-assaltatori-eroi-qui-palermo.html|titolo=' NOI, GLI ASSALTATORI EROI QUI A PALERMO' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-05-24}}</ref>.
=== Doppiaggio ===
Il film è stato girato in [[lingua italiana]], ma alcuni attori sono stati ugualmente doppiati in [[post-produzione]]. Il doppiaggio venne eseguito negli stabilimenti Fono Roma con la partecipazione della [[Cooperativa Doppiatori Cinematografici]] e diretto da [[Giorgio Piazza]] su dialoghi di Mario Paolinelli.<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/film1/giovannifalcone.htm|titolo="Giovanni Falcone"|accesso=2022-07-19}}</ref>
== Accoglienza ==
=== Problemi legali ===
Il regista [[Giuseppe Ferrara]] subì una condanna per [[Diffamazione (ordinamento italiano)|diffamazione]] nei confronti dell'ex commissario di polizia e funzionario del SISDE [[Bruno Contrada]] (che si sentì diffamato dal personaggio de "Il Dottore" interpretato da [[Pietro Biondi]], che a lui si ispirava)<ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2008/02/13/Cronaca/MAFIA-CONTRADA-U-DOTTORE-NEL-FILM-DI-FERRARA-FU-DIFFAMATO-VA-RISARCITO_171134.php|titolo=MAFIA: CONTRADA 'U DOTTORE' NEL FILM DI FERRARA FU DIFFAMATO, VA RISARCITO|sito=www1.adnkronos.com|accesso=2020-06-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/10/09/falcone-diventa-un-film-un-ricordo-tradito.html|titolo=FALCONE DIVENTA UN FILM O UN RICORDO TRADITO? - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2020-06-27}}</ref> e una separata richiesta di risarcimento in sede civile per la cifra di 4 miliardi di lire da parte del giudice [[Vincenzo Geraci (magistrato)|Vincenzo Geraci]] (interpretato da [[Gianfranco Barra]] nel film), perché si sentì rappresentato nella pellicola in maniera negativa<ref>{{cita web | autore = Lanfranco Palazzolo | curatore = Riccardo Arena | url = http://www.radioradicale.it/scheda/137623/il-tribunale-di-roma-vieta-la-proiezione-del-film-i-banchieri-di-dio-dedicato-al-caso | titolo = Il Tribunale di Roma vieta la proiezione del film "I banchieri di Dio" dedicato al caso del banchiere Calvi - Intervista a Ferrara | data = 26 marzo 2002 | urlarchivio = https://archive.is/20190807143300/http://www.radioradicale.it/scheda/137623/il-tribunale-di-roma-vieta-la-proiezione-del-film-i-banchieri-di-dio-dedicato-al-caso | dataarchivio = 7 agosto 2019 | urlmorto = no | accesso = 7 agosto 2019 }}, al minuto 2:25</ref>.
== Riconoscimenti ==
* [[David di Donatello 1994|1994]]
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== Galleria d'immagini ==
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File:Nello Riviè (Giovanni Falcone 1993).png|[[Nello Riviè]] interpreta [[Rocco Chinnici]].
File:Pietro Biondi (Giovanni Falcone 1993).png|[[Pietro Biondi]] interpreta "il Dottore", personaggio facilmente identificabile in [[Bruno Contrada]] e perciò al centro di controversie legali.
File:Giovanni Pallavicino (Giovanni Falcone film 1993).png|[[Giovanni Pallavicino]] interpreta [[Vito Ciancimino]].
File:Nino D'Agata (Giovanni Falcone 1993).png|[[Nino D'Agata]] interpreta [[Totuccio Contorno]].
File:Gabriella Saitta (Giovanni Falcone film 1993).png|[[Gabriella Saitta]] interpreta la signora Lo Presti.
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== Note ==
<references />
== Collegamenti esterni ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|cinema}}
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[[Categoria:Film biografici]]
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