Battaglia del Jarama: differenze tra le versioni

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{{Infobox conflitto
|Tipo = Battaglia
|Immagine = Nido Ametralladoras en el Rio Jarama (Madrid) - panoramio.jpg
|Nome del conflitto=Battaglia del Jarama
|Didascalia = Nido di mitragliatrici nel fiume Jarama
|Parte_di=della [[guerra civile spagnola]]
|Nome del conflitto = Battaglia del Jarama
|Data= 6 - 27 febbraio [[1937]]
|Parte_di = della [[guerra civile spagnola]]
|Esito= Inconcludente; Vittoria strategica repubblicana
|Data = 6 - 27 febbraio [[1937]]
|Luogo=[[Arganda del Rey]], Dintorni di [[Madrid]], [[Spagna]]
|Esito = Inconcludente; Vittoria strategica repubblicananazionalista
|Schieramento1={{Bandiera|ESP 1931-1939}} [[Seconda repubblica spagnola|Spagna repubblicana]]
|Luogo = [[Arganda del Rey]], Dintornidintorni di [[Madrid]], [[Spagna]]
|Schieramento2={{Bandiea|ESP 1939-1945}} [[Franchismo|Spagna nazionalista]]
|Schieramento1 = {{ESP 1931-1939}}
|Comandante1=[[José Miaja]]<br>[[Sebastián Pozas Perea]]<br>[[Enrique Líster]]<br>[[Valentín González]]<br>[[Robert Hale Merriman|Robert Merriman]]<br>[[Juan Modesto]]
* {{Brigadas Internacionales}}
|Comandante2=[[José Enrique Varela Iglesias|Enrique Varela]]<br>[[Ricardo Rada]]<br>[[García Escámez]]<br>[[Carlos Asensio Cabanillas|Carlos Asensio]]<br>[[Fernándo Barrón Ortiz]]
|Schieramento2 = {{simbolo|Flag of the Bando Nacional (1936–1938).svg|20|bordo}} [[Bando nacional|Nazionalisti]]
|Effettivi1=30.000 uomini
* {{bandiera|IRL rugby 1875-1922}} [[Brigata Irlandese]]
|Effettivi2=19.000 - 40.000 uomini<br>40 cannoni
|Comandante1 = {{bandiera|ESP 1931-1939}}[[José Miaja]]<br/>{{bandiera|ESP 1931-1939}}[[Sebastián Pozas Perea]]<br/>{{bandiera|ESP 1931-1939}}[[Enrique Líster]]<br/>{{bandiera|ESP 1931-1939}}[[Valentín González]]<br/>{{bandiera|ESP 1931-1939}}[[Robert Hale Merriman|Robert Merriman]]<br/>{{bandiera|ESP 1931-1939}}[[Juan Modesto]]
|Perdite1=10.000 - 25.000 tra morti, feriti e prigionieri
|Comandante2 ={{simbolo|Flag of the Bando Nacional (1936–1938).svg|20|bordo}} [[José Enrique Varela Iglesias|Enrique Varela]]<br/>{{simbolo|Flag of the Bando Nacional (1936–1938).svg|20|bordo}} [[Ricardo Rada]]<br/>{{simbolo|Flag of the Bando Nacional (1936–1938).svg|20|bordo}} [[García Escámez]]<br/>{{simbolo|Flag of the Bando Nacional (1936–1938).svg|20|bordo}} [[Carlos Asensio Cabanillas|Carlos Asensio]]<br/>{{simbolo|Flag of the Bando Nacional (1936–1938).svg|20|bordo}} [[Fernándo Barrón Ortiz]]
|Perdite2=6.000 - 20.000 tra morti, feriti e prigionieri
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}}
{{Campagnabox Guerra civile spagnola}}
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La '''battaglia del Jarama''' (6 febbraio-27 febbraio [[1937]]) fu una [[battaglia]] della [[guerra civile spagnola]]. Si svolse sul fiume [[Jarama]], nei dintorni di [[Madrid]]. Fu combattuta tra le forze della [[seconda repubblica spagnola]] e le [[Brigate internazionali]] da una parte, e la [[Legione spagnola|legione straniera spagnola]], affiancata dai [[Marocco|marocchini]] dell'[[Esercito spagnolo dell'Africa]] comandati da [[Francisco Franco]] dall'altra. La battaglia si concluse con l'attraversamento del fiume da parte delle forze di Franco.
 
[[File:Batalla del Jarama 12-14 feb. 1937.jpg|thumb|right|Le varie fasi della battaglia terrestre ed aerea. In rosso ed arancio i repubblicani, in blu i franchisti.]]
 
==Antefatto==
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In quel periodo il fronte madrileno era comandato, per l'esercito nazionalista, dal Generale [[Emilio Mola]], il quale decise di tentare l'attraversamento del fiume 11 km a sud della capitale, affidando il comando sul campo al Generale [[José Enrique Varela Iglesias|Enrique Varela]]<ref>Antony Beevor, The Spanish Civil War, 1999, p. 151</ref>. Il piano prevedeva inizialmente un attacco combinato delle forze nazionaliste e del contingente italiano di stanza a [[Guadalajara (Spagna)|Guadalajara]]; tuttavia tale contingente, posto sotto il comando di [[Mario Roatta]], non venne schierato in tempo per l'operazione, cosicché Emilio Mola decise di portare avanti l'attacco senza il supporto degli alleati italiani.
 
Le forze nazionaliste impegnate nell'operazione erano formate da circa 25.000{{formatnum:25000}} soldati di fanteria, appartenenti principalmente ai [[Regulares]] e alla [[Legione Spagnola]], oltre a dieci squadroni di cavalleria. A fianco degli alleati spagnoli erano inoltre schierate truppe tedesche appartenenti alla [[Legione Condor]], tra cui un'unità di carri armati comandata da [[Wilhelm Ritter von Thoma]] e alcune batterie di cannoni da 155 mm e 88 mm<ref>Beevor (1991) p. 153</ref>.
 
L'obiettivo preliminare delle forze nazionaliste consisteva nel conquistare la sponda ovest del fiume, occupando le circostanti alture che lo controllano. Successivamente avrebbero dovuto fare breccia nelle posizioni repubblicane sull'altopiano presente ad est, occupando le cittadine di [[Rivas-Vaciamadrid|Vaciamadrid]] e [[Arganda del Rey|Arganda]] e, conseguentemente, tagliando la linea di comunicazione fra le città di Madrid e Valencia.
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L'11 febbraio un piccolo gruppo di ''regulares'' marocchini riuscì ad attraversare il fiume senza essere individuato dalle forze avversarie ed avanzò fino a raggiungere le posizioni difensive organizzate dalla [[XIV Brigata Internazionale]] attorno al ponte ferroviario di Vaciamadrid. Una volta stabilita questa [[testa di ponte]], i ''regulares'' vennero raggiunti da una colonna di cavalleria comandata dal Generale [[Fernándo Barrón Ortiz|Barrón Ortiz]], che iniziò ad incalzare la XIV Brigata Internazionale proprio mentre questa si stava ritirando. I repubblicani in ritirata fecero detonare le cariche esplosive che avevano piazzato i giorni precedenti sul ponte ferroviario, ma nonostante ciò quest'ultimo rimase in piedi, permettendo al contingente franchista di attraversare lo Jarama in forze. Dopo un lungo scontro le truppe nazionaliste riuscirono ad avere la meglio anche dei nidi di mitragliatrici posizionati dai repubblicani attorno al centro abitato di [[San Martín de la Vega]], consolidando così una volta per tutte la testa di ponte sulla sponda est del fiume.
 
Ad ogni modo i repubblicani restavano ancora saldamente posizionati lungo la linea delle alture [[Pingarrón]], potendo così bombardare incessantemente la testa di ponte avversaria con i propri pezzi di artiglieria; una difesa particolarmente decisa venne offerta dalla [[Battaglione Garibaldi|Brigata Garibaldi]], che si era posizionata vicino al ponte ferroviario di Arganda. Proprio da Arganda prese le mosse il primo contrattacco, che venne portato dalle forze repubblicane con il supporto di uno squaronesquadrone deidi carri armati sovietici [[T-26]]: il contrattacco non ebbe successo a causa del forte sbarramento di artiglieria delle divisioni franchiste, ma almeno servì a bloccare un'ulteriore avanzata delle truppe nazionaliste<ref>Beevor (1991), p.153</ref>.
 
==La collina del suicidio==
Durante l'avanzata dell'armata nazionalista la [[XI Brigata Internazionale]] (composta principalmente da volontari provenienti da: Gran Bretagna, Francia, Belgio, Irlanda e Balcani), che era impegnata nella difesa di una posizione elevata soprannominata dai volontari stessi ''Suicide Hill'' (la collina del suicidio), rimase pressoché priva di munizioni, a causa di un errore di rifornimento: le munizioni equipaggiate dai volontari repubblicani non erano compatibili con le armi in loro dotazione<ref>Nelle filafile repubblicane questo problema si verificava più spesso di quanto si possa pensare: a causa del sostanziale [[embargo]] che affliggeva le forze repubblicane, queste erano costrette ad acquistare armi e munizioni di diversa fattura e provenienza, che spesso non risultavano compatibili con altre già in loro possesso</ref>.
 
Il completo massacro della XI Brigata Internazionale fu evitato grazie all'arrivo dei rinforzi, comandati dal Generalegenerale [[Enrique Líster|Líster]]; ciò nonostante nello scontro che seguì persero la vita 375 dei circa 600 uomini inquadrati nella Brigata Internazionale, tra i quali il poeta inglese [[Christopher Caudwell]] e quasi tutti gli ufficiali. A questo punto, anche a causa di una manovra di accerchiamento che aveva consentito ai nazionalisti di annichilire il gruppo di mitragliatrici in forze presso la Brigata, i repubblicani iniziarono a ritirarsi disordinatamente verso le alture circostanti.
 
A questo punto pare - circostanza mai realmente provata con certezza da nessuna fonte - che i volontari della XI Brigata Internazionale vennero riorganizzati da un misterioso ''Colonnello Gal'' che riportò alla ragione gli ufficiali superstiti e condusse i repubblicani alla riconquista della collina del suicidio<ref>Hugh Thomas (2001). The Spanish Civil War, Modern Library, 2001, p. 489</ref>. Dal canto loro i nazionalisti permisero ai repubblicani in avanzata di riprendere l'altura senza combattere, forse scambiando i volontari internazionali per le proprie truppe mandate in avanscoperta. Nel corso della notte del 14 febbraio i repubblicani vennero raggiunti e riforniti da truppe di rinforzo spagnole.
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==Il contrattacco repubblicano==
[[File:International Brigades-Abraham Lincoln-1st Batallion.svg|thumb|Nei sanguinosi contrattacchi effettuati dalle forze repubblicane furono coinvolti anche i volontari statunitensi della [[Abraham Lincoln Brigade]], che subirono 120 caduti e 175 feriti su 450 effettivi totali]]
Il 14 febbraio le forze repubblicanorepubblicane contrattaccarono duramente, con un'ondata di carri armati ''T-26'' supportati da fanteria, artiglieria ed aeronautica. Ancora una volta il contrattacco non permise ai repubblicani di riguadagnare il terreno perso nei giorni precedenti, ma impedì un'ulteriore avanzata delle truppe avversarie. Lo scontro fu molto sanguinoso e causò talmente tante perdite nelle filafile nazionaliste da far sì che i franchisti abbiano successivamente fatto riferimento al 14 febbraio come ''"el día triste del Jarama"'', facendo esplicito riferimento a ''[[La Noche Triste]]'' di [[Hernán Cortés]].
 
Il 17 febbraio il Generalegenerale [[José Miaja|Miaja]] prese il comando dell'intero contingente repubblicano (fino a questo momento, infatti, il comando era diviso tra il Generalegenerale [[Sebastián Pozas Perea|Pozas]] e lo stesso Miaja) e decise di effettuare un ulteriore contrattacco, ancora più deciso del precedente. Le truppe sotto il comando di Líster vennero inviate in un assalto frontale contro le posizioni nemicenemiche, solo per essere ricacciate indietro dopo poco, con oltre il 50% degli uomini lasciati sul campo. Un ulteriore attacco, sanguinoso ed inutile, venne lanciato dalle truppe repubblicane sotto il comando di [[Juan Modesto]] verso le posizioni difensive più settentrionali dello schieramento franchista, lungo la direttrice del fiume [[Manzanarre]]: anche qui i repubblicani subirono pesanti perdite, ma perlomeno riuscirono ad allontanare i nazionalisti dalla città di Vaciamadrid.
 
==Stabilizzazione del fronte==
Verso la fine del mese di febbraio entrambi gli schieramenti avevano consolidato le proprie posizioni, al punto che nessuna delle due parti era più in grado di portare efficaci attacchi contro il nemico. Tanto i nazionalisti quanto i repubblicani avevano subito ingenti perdite (tra i 6.000{{formatnum:6000}} e i 25.000{{formatnum:25000}} per ciascuna parte, a seconda delle diverse stime effettuate) e le truppe rimanenti erano stremate dai lunghi giorni di battaglia.
 
Le forze franchiste, nonostante fossero riuscite ad attraversare lo Jarama, avevano fallito il tentativo di strappare completamente la linea Madrid-Valencia dalle mani dei repubblicani: la conseguenza fu la perdita di d'interesse strategico dell'intera area, lungo la quale il fronte venne trincerato da entrambe le parti e non fu più oggetto di scontri di grande importanza.
 
==Note==