4º Reggimento alpini paracadutisti: differenze tra le versioni
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{{NN|Guerra|marzo 2016}}
{{
|Categoria = esercito
|Nome = 4º Reggimento alpini paracadutisti
|Immagine = CoA mil ITA rgt alpini 004.png
|Didascalia = Stemma 4º Reggimento alpini
|Attiva =
|Nazione = {{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]<br />{{ITA}}
|Servizio = {{simbolo|Flag of Italy (1860).svg|25}} [[Regio Esercito]]<br />{{simbolo|Coat of arms of the Esercito Italiano.svg|25}} [[Esercito Italiano]]
|Tipo = [[Forze speciali
|Ruolo = Fanteria leggera per operazioni speciali ([[Ranger (militare)|Ranger]]), Azioni dirette, Interdizione e Contro-interdizione, Forcyble Entry Operation
|Dimensione =
|Struttura_di_comando = {{simbolo|Stemma Brigata FS-FOS.jpg|25}} [[Comando delle forze speciali dell'Esercito]]
|Guarnigione = [[Verona]] dal dicembre 2010
|Attivo =
|Descrizione_ruolo = Ruolo
|Descrizione_guarnigione =
|Descrizione_equipaggiamento =
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|Soprannome =
|Patrono = San Gabriele e San Michele
|Motto = "'''In adversa ultra adversa'''"
|Descrizione_colori =
|Colori =
|Marcia =
|Mascotte =
|Battaglie = Balcani, Iraq, Afghanistan, Mali, Somalia, Bosnia, Libano, Libia
|Peacekeeping =
|Anniversari = 18 maggio, ricorrenza della battaglia sul [[Monte Vodice]], 18 maggio [[
|Decorazioni =
|Onori_di_battaglia =
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|Descrizione_struttura_di_comando =
|Descrizione_reparti_dipendenti =
|Reparti_dipendenti = *Comando di reggimento
*
* [[Battaglione alpini paracadutisti "Monte Cervino"]]
* Battaglione addestramento e supporto operativo “Intra”
|Descrizione_comandante_corrente1 =
|Comandante_corrente1 =
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|Comandante_corrente6 =
|Descrizione_comandante_corrente =
|Comandante_corrente = [[Colonnello|Col.]] Igor Panebianco <small>(dal 27 luglio 2023)</small>
|Descrizione_capo_cerimoniale =
|Capo_cerimoniale =
|Descrizione_Colonel_in_Chief =
|Colonel_in_Chief =
|Comandanti_degni_di_nota = [[Giuseppe Ottolenghi]]
|Descrizione_simbolo = Fregio alpini paracadutisti
|Simbolo = [[File:Fre ftr alpp.png]]
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|Ref =
}}
Il '''4º Reggimento alpini paracadutisti''' è un reparto
Il 4º [[Reggimento]] [[Alpini]] [[Paracadutismo|Paracadutisti]], pur essendo un reparto a connotazione alpina, dal 1º luglio 2014 non dipende più dal [[Comando truppe alpine]]<ref>Fonte {{cita testo|url=http://www.ana.it/page/gli-alpini-paracadutisti-passano-alle-dipendenze-del-comando-forze-speciali-.|titolo=Gli alpini paracadutisti passano alle dipendenze del Comando Forze Speciali - Associazione Nazionale Alpini}}</ref> ma dal [[Comando delle forze speciali dell'Esercito]],
I suoi componenti sono tutti qualificati come [[Ranger (militare)|Ranger]], dopo un lungo ed intenso corso di formazione; la loro prerogativa è soprattutto quella di essere ''paracadutisti in montagna'', unendo il meglio delle competenze operative delle due specialità [[alpini]] e [[paracadutista militare|paracadutisti]]; ne derivano spiccate capacità di ricognizione a lungo raggio, elevata mobilità in contesti artici/montani, ottime capacità esploranti (''by stealth'')
Il reparto ha prestato servizio fino a dicembre 2010 a [[Bolzano]], dal gennaio 2011 è stato deciso il trasferimento nell'attuale sede di Montorio,
== Storia ==
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Il reparto ha ereditato anche le tradizioni di unità che, pur avendo un glorioso passato, erano state sciolte durante o alla fine della [[seconda guerra mondiale]]: il [[Battaglione Alpini Sciatori "Monte Cervino"]] ed il 4º Reggimento Alpini.
Già agli albori del [[paracadutista militare|paracadutismo militare]] italiano, ritroviamo gli Alpini: durante la prima guerra mondiale, il Servizio "I" (informazioni) usava lanciare dietro le linee nemiche degli informatori; tra questi, quelli che maggiormente si distinsero furono i tenenti Alessandro Tandura del Corpo degli Arditi e [[Pier Arrigo Barnaba]] dell'[[8º Reggimento alpini|8º Reggimento Alpini]].
Durante l'autunno del 1917, in luoghi e momenti diversi, i due ufficiali si lanciarono in zone di [[montagna]] dietro le linee nemiche, con il compito di reperire informazioni sulle truppe austriache: ambedue furono decorati con la medaglia d'oro al valor militare.
Il concetto di "Paracadutisti da Montagna" fu dimenticato fino alla fine della seconda guerra mondiale. Il [[Regio Esercito]] che combatteva con gli Alleati, già nel tardo 1943, aveva ipotizzato la formazione di un "Raggruppamento da Montagna", con al suo interno una "Compagnia Complementi Alpini Paracadutisti": il tutto però non andò mai oltre allo stadio di progetto.
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Il 4º Reggimento alpini affronta la [[prima guerra mondiale]], almeno inizialmente, con i suoi battaglioni "Aosta", "Ivrea" ed "Intra", ma ben presto è costretto a creare ben sette nuovi battaglioni ("Monte Cervino", "Monte Rosa", "Monte Levanna", "Val d'Orco", "Val Toce", "Val Baltea" e "Pallanza"), sia per incrementare la propria forza, sia per sostituire i battaglioni annientati durante le battaglie sostenute e logorati dalla guerra di trincea. Viene impiegato sulla [[Croda Rossa di Sesto|Croda Rossa]], sull'[[Isonzo]] e sul [[Monte Mrzli]]. Nel [[1916]] sull'[[Gruppo dell'Adamello|Adamello]], a [[Monte Cima]], [[Coni Zugna|Monte Zugna]], [[Monte Cauriol]], [[Monte Cardianal]], [[Alpe di Cosmagnon]], [[Pasubio|Dente del Pasubio]]; nel [[1917]] sul [[Monte Vodice]], [[Gallio (Italia)|Vette di Gallio]], [[Monte Fior]], [[Massiccio del Grappa]]. Nel [[1918]] sul [[Monte Solarolo]].
Su un totale di 31.000 uomini mobilitati, alla fine del conflitto si contano 240 caduti tra gli ufficiali e 4500 alpini, oltre a 20.000 feriti e 1492 decorati al valore militare (d'argento e di bronzo).<ref>
Con la fine della prima guerra mondiale, vengono sciolti i vari battaglioni supplementari creati durante il suo corso, e rimangono in forza i tre battaglioni originali (Aosta, Ivrea e Intra).<ref>
Il reggimento segue le vicissitudini dei vari riordinamenti succedutisi nel Regio Esercito tra gli anni venti e trenta.
La [[seconda guerra mondiale]] lo vede inquadrato nella [[Divisione alpina "Taurinense"]] e, come tale, viene impiegato prima sul fronte occidentale contro la [[Francia]] all'inizio dell'entrata in guerra dell'[[Italia]], poi in [[Albania]], [[Grecia]] e [[Jugoslavia]]. Viene sciolto definitivamente nell'ottobre [[1943]] in Montenegro dopo l'[[Armistizio di Cassibile]] (in settembre): il Battaglione "Intra" al comando del capitano [[Piero Zavattaro Ardizzi]] partecipa alla resistenza in [[Serbia]]-[[Montenegro]],
Il 4º Reggimento alpini viene ricostituito dall'[[Esercito Italiano]] il 15 aprile [[1946]] con i battaglioni "Aosta", "Susa" e "Saluzzo" alle proprie dipendenze: seguiranno diverse ristrutturazioni fino al [[1975]], anno in cui verrà soppresso il livello reggimentale
=== La compagnia alpini paracadutisti ===
Gli alpini paracadutisti nascono da uno studio effettuato nel [[1951]] dall'allora capo ufficio truppe alpine: lo studio raccomandava la formazione di una piccola unità (preferibilmente con personale abilitato al paracadutismo militare) adatta alla ricognizione in profondità ed all'esecuzione di azioni dirette.
Tale unità sarebbe stata alle dirette dipendenze del comando di brigata alpina per soddisfarne le esigenze, con aspetti e finalità analoghe a quelle che i plotoni alpieri avevano nei confronti dei battaglioni alpini in cui erano inseriti.
Per le funzioni di esplorazione e di combattimento mirato destinate a soddisfare le esigenze di comandi alpini più elevati, occorreva un piccolo reparto ad hoc costituito da personale con le stesse qualifiche degli alpieri, con la capacità di
L'idea fu approvata nel [[1952]] ed alla fine di quello stesso anno si vide la nascita del primo [[plotone]] [[alpini]] [[paracadutisti]] in seno alla [[Brigata]] "[[Brigata alpina "Tridentina"|Tridentina]]".
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Nel [[1990]], la compagnia riceve il nome di ''Compagnia alpini paracadutisti "Monte Cervino"'': l'aggiunta di "Monte Cervino" fa guadagnare al reparto le tradizioni ereditate dal [[Battaglione alpini sciatori ''Monte Cervino''|battaglione omonimo]], che combatté durante la [[seconda guerra mondiale]] come reparto speciale (a quei tempi era costituito da "alpini sciatori").
Nel [[1993]], la compagnia viene impiegata in [[Mozambico]] assieme ai reparti forniti dalla Brigata "Taurinense" (poi sostituiti da quelli della "Julia" che terminò la missione nel [[1994]]).
===Il battaglione
Nel [[1996]] la compagnia si trasforma: previa ristrutturazione ed un aumento di organico, diventa [[Battaglione
In quegli anni, comincia l'immissione di personale volontario in vista della professionalizzazione dell'intero Esercito italiano e l'approssimarsi dell'abbandono del sistema di leva obbligatoria. Inizialmente il personale era costituito da VFA (volontari in ferma breve di un anno) e VFB (volontari in ferma breve prefissata di 3 anni) che, con la professionalizzazione a regime, sarebbero stati sostituiti dai VFP1 (ferma prefissata di un anno) e dai VFP4 (ferma prefissata di quattro anni). Con l'inserimento di questo personale, lo SME (Stato Maggiore Esercito) considerò la possibilità di elevare ulteriormente il livello qualitativo del reparto per migliorarne ulteriormente le capacità di azione diretta, di ricognizione a lungo raggio e di renderlo capace di supportare anche azioni di forze speciali o di eseguirne alcune tipologie. Sfruttando la maggior permanenza in servizio anche del personale di truppa, diventava possibile aumentare il già cospicuo bagaglio addestrativo dei componenti facendogli percorrere un iter che comprendesse anche ulteriori corsi, normalmente seguiti solo dai componenti delle Forze Speciali: inizia così la trasformazione dell'unità, con l'assunzione di nuove capacità e quindi della qualifica "[[Ranger (militare)|Ranger]]".
Nel [[1999]], infatti, viene ufficializzata l'acquisizione dell'ulteriore qualifica da parte dell'unità, che da quel momento sarà denominata Battaglione alpini paracadutisti "Monte Cervino" (Ranger): risultato importante ed impegnativo, visto che venne conseguito nonostante l'impiego in [[Bosnia]] nel [[1997]] e nell'[[Operazione Forza Paris|operazione "Forza Paris"]] in [[Sardegna]] nel [[1997]] e nel [[1998]].
Ulteriori impegni vengono affrontati dal reparto: nel [[2002]] è tra i primi reparti italiani ad essere impiegati in [[Afghanistan]] nelle operazioni iniziate dagli USA in quel paese, tese alla ricerca di [[Osama bin Laden]] ed alla soppressione dei [[Talebani]] a seguito degli [[attentati dell'11 settembre 2001]]. Inoltre, parte del personale viene impiegato anche in [[Iraq]] nel [[2004]].
===Il Reggimento alpini paracadutisti===
Torna ad essere costituito il 25 settembre [[2004]] in reggimento per trasformazione del Battaglione alpini paracadutisti, con la ristrutturazione dei reparti combattenti dell'Esercito Italiano in atto in quegli anni, che vedeva la costituzione di reggimenti monobattaglione basati sugli esistenti battaglioni/gruppi, viene costituito il 4º Reggimento Alpini Paracadutisti, basato sul suo unico battaglione che così rimane un'entità ancora viva: il [[Battaglione
[[File:Alpini ISAF.jpg|thumb|upright=1.3|Alpini del 4º Reggimento in Afghanistan. L'operatore sulla sinistra imbraccia una carabina [[Steyr AUG]], quelli sulla destra sono equipaggiati con carabine [[Beretta SC 70/90|Beretta SCS 70/90]]]]
L'attuale fisionomia lo vede così composto da Comando, Compagnia comando e supporto, Battaglione alpini paracadutisti "Monte Cervino" (su tre compagnie, due delle quali operative
Da gennaio [[2011]] il reggimento si è trasferito presso la caserma "Duca" a Montorio
Dal 1º luglio 2014 il reggimento lascia la dipendenza dal [[Comando truppe alpine]] per il [[Comando delle forze speciali dell'Esercito]].
L'inserimento nelle [[forze speciali italiane]] viene validato nell'ottobre 2018 con l'esercitazione "Notte scura 2018"<ref>{{cita testo|url=https://www.analisidifesa.it/2018/10/tterminata-lesercitazione-delle-forze-speciali-notte-scura-2018/|titolo=www.analisidifesa.it}}</ref>.
Nel 2021 viene ricostituito il Battaglione supporto operativo alpini paracadutisti “Intra”.<ref>{{cita testo|url=https://www.lastampa.it/topnews/edizioni-locali/verbano-cusio-ossola/2021/09/22/news/e-rinato-il-battaglione-intra-ora-e-un-gruppo-di-forze-speciali-composto-da-alpini-paracadustisti-1.40729675|titolo=www.lastampa.it}}</ref>
Nell'ottobre 2024 i ranger del 4° hanno sostituito il tradizionale berretto da montagna “norvegese" con il basco verde.
== I Comandanti ==
'''Comandanti dal 2004'''
* Ten. Col. Ivan Caruso
* Ten. Col. Ignazio Gamba
* Ten. Col. Giuseppe Montalto
* Col. Carlo Sardi
* Col. Pietro Addis
* Col. Salvatore Radizza
* Col. Alessio Cavicchioli (2016-2019)
* Ten. Col. Marco Manzone (2019-2021)
* Col. Fulvio Menegazzo (2021-2023)
* Col. Igor Panebianco (dal 2023)
==Organizzazione==
Dal luglio 2023 il comandante del reggimento è il Colonnello Igor Panebianco.
*Comando di reggimento
*Compagnia comando e supporto logistico
*Battaglione alpini paracadutisti "Monte Cervino"
** 1ª Compagnia (Diavoli bianchi)
**2ª Compagnia (Angeli neri)
**80ª Compagnia (Lupi della steppa)
*Battaglione addestramento e supporto operativo "Intra"<ref>{{Cita web|url=https://www.difesa.it/Protocollo/AOO_Difesa/Esercito/Pagine/4ReggimentoAlpiniParacadutisti.aspx|titolo=4° Reggimento Alpini Paracadutisti - Esercito Italiano|sito=Esercito.difesa.it|accesso=31 marzo 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.analisidifesa.it/2020/07/il-potenziamento-del-comando-forze-speciali-dellesercito/|titolo=Il potenziamento del Comando Forze Speciali dell’Esercito|autore=Alberto Scarpitta|data=13 luglio 2020|sito=Analisidifesa.it|accesso=31 marzo 2021}}</ref>
== Formazione ==
I candidati al reparto vengono scelti attraverso un iter selettivo della durata di due settimane e formati attraverso un lungo ciclo addestrativo della durata di circa due anni. La selezione e il tirocinio iniziale vengono svolti insieme ai candidati dell'[[Esercito Italiano]] per il [[9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin"]] e per il [[185º Reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi "Folgore"]]. Se risultati idonei, tutti questi candidati effettuano il corso OBOS (operatore basico per operazioni speciali) di base presso il RAFOS (reparto addestramento forze speciali) del "Col Moschin", per poi proseguire la formazione specifica presso i propri reparti di destinazione e/o presso enti addestrativi specializzati nazionali e non.
Questo nuovo iter formativo, formalizzato nel [[2008]] (ma gradualmente introdotto sperimentalmente già dal [[2006]] per il personale in servizio permanente effettivo e non), sostituisce il precedente che prevedeva in passato i seguenti moduli:
*il corso di quattro settimane per il conseguimento del brevetto di paracadutista militare (lanci vincolati) presso il CAPAR a [[Pisa]],
*l'addestramento di primo periodo di 17 settimane presso la terza compagnia del 4º Alpini Par.
* il corso "Ranger" (inizialmente di 6 settimane, portate poi a 9 ed infine a 12) effettuato presso il RAFOS (sviluppato appositamente in modo collaborativo dal 9º "Col Moschin" per il 4º Alpipar)
* il corso sci ed alpinistico di 16 settimane, inizialmente presso il CEALP di [[Aosta]] e poi direttamente c/o il 4º Alpipar
* un corso anfibio base di due settimane sempre presso il RAFOS di [[Livorno]] (dal 2003/2004).
=== Corso di operatore basico operazioni speciali ===
Chi supera entrambe le fasi di selezione (preselezione fisica e tirocinio) viene ammesso alla frequentazione di uno dei quattro o cinque (anche in questo caso, in funzione della disponibilità di personale e di finanziamenti) corsi OBOS (Operatore basico operazioni speciali) organizzati annualmente dal RAFOS (Reparto Addestramento Forze Operazioni Speciali) del 9º Reggimento Col Moschin dell'E.I., completando il blocco di circa 25 allievi, tra aspiranti incursori E.I., ranger, acquisitori, e reparti di volo del 26º REOS. Il corso è stato ristrutturato di recente, ha ora una durata di 24 settimane contro le precedenti 31 ma i contenuti, razionalizzati sulla base delle esperienze maturate nel tempo e delle lezioni apprese nei teatri operativi, sono rimasti sostanzialmente invariati e include:
* 4 settimane dedicate al conseguimento del brevetto di paracadutismo con la fune di vincolo, per chi non ne risulta titolare, presso il CAPAR di Pisa.
Riga 183 ⟶ 199:
* 3 settimane di addestramenti tecnici specifici: sulle trasmissioni, sulle procedure di pronto soccorso e medicina tattica con la frequenza di un corso che ricalca il BLS ([[Basic Life Support]]), su come intervenire tempestivamente in caso di ferite d'arma da fuoco, sulle manovre salvavita e sulle procedure di rianimazione cardio-polmonare, approfondimenti su armi e tiro (diurno e notturno) e pianificazioni delle operazioni militari.
Il corso si conclude con
=== Fase di specializzazione Ranger (
[[File:Italian Army Special Forces helicopter extraction.png|thumb|Ranger del 4
A differenza del corso OBOS svolto presso il RAFOS, orientato a dare basi comuni a livello individuale e di piccolo nucleo a tutti gli aspiranti operatori delle FS/FOS dell'esercito e dell'aeronautica, a prescindere dai reparti a cui saranno destinati, la fase di specializzazione [[Ranger (militare)|Ranger]] è specifica degli operatori del 4º Alpipar, viene svolta per buona parte presso la
Il conseguimento della specializzazione prevede dal 2011 il seguente iter di preparazione:
* 15 settimane: Corso ranger, svolto 2 volte all'anno in corrispondenza del termine dei corsi OBOS.
* 20 settimane: Corso sci ed alpinistico per l'ottenimento delle necessarie capacitá di mobilitá e combattimento in montagna, sia in ambiente estivo che invernale.
* 2 settimane: Corso anfibio sulle tecniche di superamento di ostacoli acquatici, impiego dei battelli con motore fuoribordo, elementi di nuoto operativo di superficie e pratica delle operazioni anfibie. Quando possibile il modulo è seguito da 2 ulteriori settimane di corso patenti 6C, che abilitano alla condotta ed all'impiego dei battelli con motore fuoribordo in acque interne o costiere.
* 2 settimane: Corso NBC sulle operazioni in ambienti contaminati.
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* [[Pistola]] [[Glock 17]]
* Pistola [[Beretta 92#92FS|Beretta 92 FS]]
* [[Pistola mitragliatrice]] [[Heckler & Koch MP5]] e [[Heckler & Koch MP7|MP7]]
* Fucile d'assalto [[Beretta ARX 160]]
* Fucile d'assalto [[Steyr AUG]]
* Fucile d'assalto [[M4 (fucile d'assalto)|Colt M4]] (varianti m4a1, Urg-i)
* Fucile d'assalto [[Heckler & Koch G36]]
* [[Mitragliatrice leggera]] [[FN Minimi]] (M249)
* [[Mitragliatrice]] [[
* [[Fucile a otturatore girevole-scorrevole]] [[Accuracy International Arctic Warfare]]
* Fucile di precisione bolt action [[Sako TRG]]
Riga 211 ⟶ 227:
* Fucile di precisione [[fucile semiautomatico|semiautomatico]] [[Barrett M82]]
* Fucile semiautomatico a canna liscia [[Benelli M4 Super 90]]
* Coltello Extrema Ratio Misericordia
* [[Lanciagranate]] [[M203]]
* Lanciagranate Heckler & Koch [[HK69]]
* Lanciagranate automatico [[Mk19|Mk19 Mod 3]]
* [[Bomba a mano]] [[OD 82/SE|OD/82]]
* [[Mortaio (arma)|Mortaio]] da 60mm [[Hirtenberger]] Mod. M6C 210
* [[Lanciarazzi]] controcarro [[Dynamit Nobel]] [[Panzerfaust
* Sistema d'arma controcarro a media gittata [[MBDA]] [[MILAN]]
*
== Operazioni Note ==
=== Operazione ''Unified Venture'' e ritorno ===
Il reggimento ha partecipato
La [[Task force]] Nibbio ha partecipato
L'attacco condotto all'epoca è stato di successo e mirava a colpire le basi logistiche e di reclutamento di centri terroristici al confine col Pakistan.
Riga 233 ⟶ 248:
I ranger del suddetto reggimento hanno da allora effettuato attività di pattugliamento e posti di blocco; tutti gli obiettivi sono stati raggiunti e la Task Force italiana è riuscita ad integrarsi perfettamente con le truppe americane.
L'ultimo rientro delle squadre del reggimento dalle zone di operazione è avvenuto nell'aprile 2008.<ref>Dal
=== ''Dual Use'' ===
A seguito delle calamità naturali ed il maltempo che si sono abbattuti sul centro Italia nel gennaio 2017, il 4º Reggimento ha rischierato una componente di reazione rapida per supportare la popolazione in coordinamento con la protezione civile, nell’ambito della TF Sisma. Sfruttando l’elevato addestramento ad operazioni speciali in ambiente montano, i nuclei si sono infiltrati nelle aree
Nell’ambito del dualismo di impiego (''dual use'') il loro addestramento alle operazioni speciali ha permesso di raggiungere zone impervie o inaccessibili via terra, adottando tecniche particolari.<ref>{{cita testo|url=http://www.difesa.it/SMD_/Eventi/Pagine/4Reggimento_Alpini_Paracadutisti_in_azione.aspx|titolo=4º Reggimento Alpini Paracadutisti in azione - Difesa.it}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.difesa.it/SMD_/Eventi/Pagine/impegno_Forze_Armate_zone_sisma_e_maltempo.aspx|titolo=L’impegno delle Forze Armate nelle zone del sisma e del maltempo - Difesa.it}}</ref><ref>http://analisidifesa.it/2017/01/limpegno-delle-forze-armate-nelle-zone-del-sisma-e-del-maltempo/</ref>
== Onorificenze ==
=== Alla bandiera ===
* 2 Croce di cavaliere dell'ordine militare d'Italia<ref name="OMI">{{Cita web|titolo=Bandiera di Guerra del 4º Reggimento Alpini Paracadutisti |url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/360029 |editore=Presidential Administration of Italy |accesso=4 novembre 2019}}</ref>
* 2 Medaglie d'oro al valor militare
* 9 Medaglie d'argento al valor militare
Riga 253 ⟶ 268:
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=<ref>
}}
* [[Aldo Beltricco]],
* [[Giuseppe Failla]], sottotenente.
* [[Angelo Gabrieli]], caporale.
* [[Carlo Giordana (militare)|Carlo Giordana]], colonnello.
* [[Ferdinando Urli]], tenente.
* [[Vincenzo Zerboglio]], sottotenente.
* [[Andrea Adorno]], sergente maggiore.
* [[Mario Bonini]], alpino.
== Persone legate al Reggimento ==
* Nel 1941 ha fatto parte del reparto [[Mario Rigoni Stern]]<ref>
* Ha fatto parte del reparto anche l'alpinista [[Karl Unterkircher]], di [[Selva di Val Gardena]].
* [[Carlo Barbero]] in qualità di caporal maggiore, unitosi alla lotta partigiana in seguito all'armistizio dell'8 settembre 1943, e decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
* [[Mario Puchoz]]
* [[Gildo Cuneo]], tenente decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
* [[Pietro Grosso (militare)|Pietro Grosso]], 1º capitano decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Forze speciali italiane]]
* [[Ranger (militare)|Ranger]]
* [[Centro addestramento alpino]]
* [[
* [[Comando delle forze speciali dell'Esercito]]
* [[Divisione alpina "Tridentina"]]
*[[Comando delle forze operative terrestri]]
*[[Comando operativo di vertice interforze]]
*[[Comando interforze per le operazioni delle forze speciali]]
*[[Italian Joint Force Headquarters]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
*
*
*
* {{cita testo|url=https://www.infiltrato.it/sicurezza/forze-speciali-italiane-corpi-difesa-italia/|titolo=Forze Speciali Italiane: la guida definitiva ai migliori corpi della Difesa Italia}}
* {{cita testo|url=http://cca.analisidifesa.it/downloads/0661654843_it.pdf|titolo=analisi difesa|accesso=3 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120120105519/http://cca.analisidifesa.it/downloads/0661654843_it.pdf|urlmorto=sì|postscript=nessuno}}, Documento sulla formazione specifica del personale Ranger dell'E.I.
*
* {{cita testo|url=http://www.paginedidifesa.it/2005/caruso_050802.html|titolo=estratto di PdD|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120308081642/http://www.paginedidifesa.it/2005/caruso_050802.html |postscript=nessuno}}, lettera aperta del comandante del Reggimento del 02/08/2005
* {{Cita web|url=https://www.vecio.it/cms/reparti/reggimenti-alpini/4-reggimento-alpini|titolo=Pagina dedicata al 4º Reggimento Alpini}}
{{Alpini}}
{{Forze speciali italiane}}
{{Reggimenti di fanteria dell'Esercito italiano}}
{{Portale|guerra|Italia}}
[[Categoria:Forze speciali italiane]]
[[Categoria:Unità militari degli Alpini|Reggimento Tridentina 4]]
[[Categoria:Reggimenti aviotrasportati dell'Esercito italiano|Alpini 004]]
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