Didio Giuliano: differenze tra le versioni
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{{Magistrato romano
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|legenda = Busto loricato attribuito a Didio Giuliano ([[Roma]], [[Musei Capitolini]])
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|questura = 157
| madre = [[Emilia Clara]]|▼
|edilità = 167
|pretura = nel [[163]]-[[167]]
|legatus_augusti = in [[Dalmazia (provincia romana)|Dalmazia]] dal [[176]] al [[180]] circa;<ref name="Migliorati251"/><br/>in [[Germania inferiore]] tra il [[180]] e il [[184]]<ref name="Migliorati252">{{cita|Migliorati 2011|p. 252}}.</ref><ref name="HA2,1"/>;<ref name="Migliorati251"/><br/>in [[Bitinia e Ponto|Bitinia]] dal [[185]] al [[189]]
|consolato = nel [[175]]<ref name="Migliorati251">{{cita|Migliorati 2011|p. 251}}.</ref><ref name="HA1,8">{{cita|Historia Augusta|''Vita di Didio Giuliano'', 1.8}}.</ref>
|proconsolato = [[190]]-[[192]] in [[Africa proconsolare]]<ref name="Migliorati251"/>
}}
{{Bio
|Nome = Cesare Marco Didio Severo Giuliano Augusto
|Cognome =
|PreData = {{latino|Caesar Marcus Didius
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|LuogoNascitaLink =
|GiornoMeseNascita = 30 gennaio
|AnnoNascita = 133
|NoteNascita = <ref>Secondo ''[[Historia Augusta]]'' nasce il 2 febbraio 137</ref>
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 1º giugno
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|Attività = imperatore
|Nazionalità = romano
|
}}
== Biografia ==
Improbabile la notizia, riportata nella ''[[Historia Augusta]]'', che fosse bisnipote di [[Salvio Giuliano]], poiché quest'ultimo, nato verso la fine del I secolo, non poteva essere bisnonno di qualcuno nato non più tardi del [[137]].
La sua carriera fu ricca di cariche
Sotto il regime di [[Commodo]], rischiò di essere condannato per una denuncia collegata alla cosiddetta congiura di Lucilla, sorella dell'imperatore, ma scampò al pericolo poiché l'imperatore non credette all'accusa.
Lo stesso giorno fu riconosciuto anche dal senato,<ref>Cassio Dione, LXXII, 12.</ref> che nominò ''[[augusta (titolo)|augustae]]'' la moglie [[Manlia Scantilla]] e la figlia [[Didia Clara]].▼
▲Alla morte di Pertinace, con il quale sembra avesse un buon rapporto, fu nominato imperatore al posto di [[Sulpiciano]], perché aveva offerto più sesterzi (25.000 secondo l{{'}}''Historia Augusta'') ai pretoriani di quest'ultimo. Lo stesso giorno fu riconosciuto anche dal senato
Solo il popolo gli fu sempre ostile, visto anche lo scherno mostrato nei confronti della frugalità del predecessore,<ref>Cassio Dione, LXXIII, 13, 1.</ref> notizia questa ritenuta falsa nella ''Historia Augusta''.<ref>''Vita di Didio Giuliano'', III.</ref> Più volte il popolo lo criticò aspramente e non cambiò idea neanche sotto la minaccia "della spada" e la promessa "dell'oro". I veri problemi non venivano dal popolino di Roma, ma dagli eserciti delle province, che non avevano giurato fedeltà all'imperatore, tanto che in più parti erano scoppiate rivolte: [[Clodio Albino]] con gli eserciti della [[Britannia (provincia romana)|Britannia]], [[Pescennio Nigro]] con quelli della Siria e [[Settimio Severo]] con quelli dell'Illirico.▼
▲Solo il popolo gli fu sempre ostile, visto anche lo scherno mostrato nei confronti della frugalità del predecessore
Didio Giuliano mandò uomini e ambascerie per eliminare il problema alla radice e nel frattempo si preparava allo scontro, mal riponendo la sua fiducia nei pretoriani. Dopo aver tentato di bloccare Settimio Severo, che attraversando l'Italia e discendendo verso Roma si era pure impadronito della flotta di Ravenna, aveva intrapreso con lui trattative diplomatiche per associarlo al trono, ma la posizione di Didio Giuliano era ormai troppo compromessa e Settimio Severo rifiutò l'offerta. Senza più nessuno dalla sua parte fu ucciso dai pretoriani in un luogo remoto del Senato mediante decapitazione il 1º giugno 193.▼
▲Didio Giuliano mandò uomini e ambascerie per eliminare il problema alla radice e nel frattempo si
== Note ==
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== Bibliografia ==
;Fonti antiche
* [[Historia Augusta]]
* [[
* [[Erodiano]], II, 6-12
* [[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', VIII,17 (dove è chiamato Salvio Giuliano) * [[Orosio]], VII, 16
* [[Zosimo (storico)|Zosimo]], I, 7, 2-8
* [[Giovanni Zonara|Zonara]], XII, 7
;Fonti storiografiche moderne
* {{cita libro|autore=Guido Migliorati|titolo=Iscrizioni per la ricostruzione storica dell'Impero romano da Marco Aurelio a Commodo|editore=EDUCatt|città=Milano|anno=2011|cid=Migliorati 2011|isbn=9788883118807}}
* Steve Pasek, ''Coniuratio ad principem occidendum faciendumque. Der erfolgreiche Staatsstreich gegen Commodus und die Regentschaft des Helvius Pertinax (192/193 n. Chr.).''Beiträge zur Geschichte, AVM, München 2013, ISBN 978-3-86924-405-1.
* Steve Pasek, ''Imperator Caesar Didius Iulianus Augustus. Seine Regentschaft und die Usurpationen der Provinzstatthalter (193 n. Chr.). ''Beiträge zur Geschichte, AVM, München 2013, ISBN 978-3-86924-515-7.
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
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|carica = [[Imperatori romani|<span style="color:#FFA257;">Imperatore romano</span>]]
|immagine= Project Rome logo Clear.png
|periodo = [[193]]
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|successivo = [[Settimio Severo]]
}}
{{Controllo di autorità}}▼
{{Guerre marcomanniche}}
{{Imperatori romani}}
▲{{Controllo di autorità}}
{{Portale|
[[Categoria:Persone colpite da damnatio memoriae]]
[[Categoria:Morti assassinati per decapitazione]]
[[Categoria:Governatori romani della Germania inferiore|Didio Giuliano, Marco]]
[[Categoria:Didii|Severo Giuliano, Marco]]
[[Categoria:Capi di Stato assassinati]]
[[Categoria:Prefetti dell'annona]]
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