Elia Dalla Costa: differenze tra le versioni

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{{Cardinale
|nome = Elia Dalla Costa
|immagine =EliaDallaCosta Elia Dalla Costa.jpg
|larghezza = 250px
|didascalia = Il [[cardinale]] Dalla Costa nell'ottobre [[1958]]
|stemma = Coat of arms of Elia Dalla Costa.svg
|motto = Virtus ex alto
|ruoliricoperti ={{sp}}
* [[Vescovo]] di [[Diocesi di Padova|Padova]] <small>(1923-1931)</small>
* [[Arcivescovo metropolita]] di [[Arcidiocesi di Firenze|Firenze]] <small>(1931-1961)</small>
* [[Cardinale|Cardinale presbitero]] di [[San Marco (titolo cardinalizio)|San Marco]] <small>(1933-1961)</small>
|nato = 14 maggio [[1872]], a [[Villaverla]]
|ordinato = 25 luglio [[1895]] dal [[vescovo]] [[Antonio Feruglio]]
|nomvescovo = 23 maggio [[1923]] da [[papa Pio XI]]
|consacrato = 12 agosto [[1923]] dal [[vescovo]] [[Ferdinando Rodolfi]]
|arcelevato = 19 dicembre [[1931]] da [[papa Pio XI]]
|creato = 13 marzo [[1933]] da [[papa Pio XI]]
|deceduto =22 dicembre{{Calcola [[età3|1961]],|12|22|1872|5|14}} a [[Firenze]]
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte = 22 dicembre
|AnnoMorte = 1961
|Epoca = 1900
|Attività = cardinale
|Attività2 = arcivescovo cattolico
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = ,; dichiaratodal 2012 è riconosciuto [[ServoGiusto ditra Diole nazioni]] ed è stato proclamato nel 2017dichiarato [[Venerabilevenerabile]]. Già dal 2012 è riconosciutonel [[Giusto tra le nazioni2017]]
}}
 
== Biografia ==
=== Formazione e primi incarichi sacerdotali ===
Elia Dalla Costa nacque nel 1872 a Villaverla, ultimo dei cinque figli di Luigi Dalla Costa e Teresa Dal Balcon; i primi tre figli della coppia morirono nascituri. Dalla Costa ha ricevuto il suo battesimo come "Elia Angelo" il 23 giugno da padre Angelo Rossi e i suoi padrini furono Francesco Muraro di Bressanvido ed Eugenia Dalla Costa. Sua madre morì nel 1877 quando Dalla Costa aveva appena cinque anni e fu allevato dal padre.<ref name="miranda">{{miranda|bios1933.htm#DallaCosta|DALLA COSTA, Elia}}</ref>
Dopo gli studi [[teologia|teologici]] e [[filosofia|filosofici]] compiuti presso i [[Seminario|seminari]] diocesani di [[Vicenza]] e [[Padova]], venne [[ordine sacro|ordinato]] [[presbitero|sacerdote]] il 25 luglio [[1895]] nel [[duomo di Schio]]; per più di un anno rimase a Villaverla, come cappellano del suo parroco ammalato. Divenne collaboratore del [[vescovo]] di [[diocesi di Vicenza|Vicenza]] e poi docente di lettere nel [[seminario vescovile di Vicenza|seminario di Vicenza]]. In seguito fu cappellano a Pievebelvicino (nel comune di [[Torrebelvicino]]) e, dal 1902, parroco di [[Pozzoleone]]; infine il 10 novembre 1910 fu nominato titolare della parrocchia di Schio, dove rimase per 12 anni.
 
Dopo gli studi [[teologia|teologici]] e [[filosofia|filosofici]] compiuti presso i [[Seminario|seminari]] diocesani di [[Vicenza]] e [[Padova]], venne [[ordine sacro|ordinato]] [[presbitero|sacerdote]] il 25 luglio [[1895]] nel [[duomo di Schio]]; per più di un anno rimase a Villaverla, come cappellano del suo parroco ammalato. Divenne collaboratore del [[vescovo]] di [[diocesi di Vicenza|Vicenza]] e poi docente di lettere nel [[seminario vescovile di Vicenza|seminario di Vicenza]]. In seguito fu cappellano a Pievebelvicino (nel comune di [[Torrebelvicino]]) e, dal 1902, parroco di [[Pozzoleone]]; infine il 10 novembre 1910 fu nominato titolare della parrocchia di Schio, dove rimase per 12 anni.<ref name="miranda" />
 
=== Periodo tra le due guerre e Seconda guerra mondiale ===
{{vedi anche|Conclave del 1939}}
[[File:Portrait of Ellia Dalla Costa (by Augusto Bastianini – 1934).jpg|thumb|left|Augusto Bastianini, ''Ritratto del cardinale Dalla Costa'' ([[1934]])]]
Il 25 maggio [[1923]] [[papa Pio XI]] nominò Dalla Costa vescovo di [[diocesi di Padova|Padova]] e lofu consacròconsacrato il 12 agosto successivo da monsignor [[Ferdinando Rodolfi]]. In otto anni a Padova egli condusse due visite pastorali, promosse un congresso eucaristico, celebrò il sinodo nel 1927, adeguando così la normativa alle disposizioni del concilio veneto tenutosi l'anno precedente.
 
Il 19 dicembre [[1931]] fu promosso alla sede [[metropolita]]na di [[Arcidiocesi di Firenze|Firenze]] e creato cardinale presbitero del [[titoli cardinalizi|titolo]] di ''[[San Marco (titolo cardinalizio)|San Marco]]'' nel [[concistoro]] del 13 marzo [[1933]]. Anche a Firenze si occupò dei seminari, unificandoli e creando il Seminario Minore. Compì ben quattro [[visita pastorale|visite pastorali]] e celebrò due [[sinodo|sinodi]] ([[1935]] e [[1946]]), che danno la testimonianza della sua infaticabile opera. Improntato a una certa austerità assieme a una calda paternalità, fu molto amato dai fedeli.
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Non si compromise con il [[fascismo]], anzi durante la storica visita di [[Adolf Hitler]] a [[Firenze]] del [[1938]] fece lasciare le finestre del [[palazzo arcivescovile (Firenze)|palazzo arcivescovile]] chiuse e non partecipò alle celebrazioni ufficiali, spiegando a chi gli era vicino che non poteva accettare che si venerassero "altre croci che non quella di Cristo"<ref>Corriere Fiorentino, ''Storie, leggende e scaramanzie. Il volto (umano) dei cardinali. Un secolo di Chiesa, da Mistrangelo a Piovanelli'', martedì 24 giugno 2008, p. 3.</ref> (alludendo, evidentemente, a quella uncinata o [[svastica]]).
 
Nello stesso anno però, dopo l'approvazione delle [[leggi razziali fasciste|leggi razziali]], fece una controversa dichiarazione per la quale venne accusato dallo scrittore [[Marco Aurelio Rivelli]] di [[antisemitismo]]: "
{{Citazione|La Chiesa tratta gli ebrei come gli eretici e gli scismatici di qualunque genere. Vuole che siano isolati dai cattolici, disapprova che questi contraggano con essi matrimonio, che abbiano a coabitare con loro e abbiano ad affidare ad essi l'educazione dei figli"<ref>B. Bocchini Camaiani, ''Ricostruzione concordataria e processi di secolarizzazione. L'azione pastorale di Elia Della Costa'', Il Mulino, 1983, pagp. 114</ref>. }}Partecipò come elettore al [[conclave]] del [[conclave del 1939|1939]] e il suo nome venne indicato come il contendente principale dell'allora [[cardinale segretario di Stato]] e poi [[Camerlengo (Chiesa cattolica)|camerlengo]] Eugenio Pacelli, che salì al soglio pontificio con il nome di [[papa Pio XII|Pio XII]].
 
Durante la [[Secondaseconda guerra mondiale]] si adoperò attivamente per salvare la sua diocesi dalle devastazioni belliche e per alleviare le sofferenze della popolazione. Senza aver timore di andare anche contro allala dittatura in onore alla difesa dei diritti sacri dell'uomo, protesse fuggiaschi e i deboli in generale. Di particolare rilevanza fu la sua azione a favore degli ebrei fiorentini o profughi a Firenze attraverso la creazione di un comitato clandestino la cui responsabilità egli affidò al sacerdote don [[Leto Casini]]
<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Preziosi|url=httphttps://giovannipreziosi.wordpress.com/2012/11/26/e-a-firenze-le-suore-spalancarono-le-porte-agli-ebrei-in-fuga-su-indicazione-dellarcivescovo-elia-dalla-costa-nei-giorni-dei-rastrellamenti-nazifascisti-nellautunno-1943/#|titolo=“E a Firenze le suore spalancarono le porte agli ebrei in fuga”|pubblicazione=L'Osservatore Romano|data=26-27 novembre 2012|città=Roma|accesso=7 dicembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130104211202/http://giovannipreziosi.wordpress.com/2012/11/26/e-a-firenze-le-suore-spalancarono-le-porte-agli-ebrei-in-fuga-su-indicazione-dellarcivescovo-elia-dalla-costa-nei-giorni-dei-rastrellamenti-nazifascisti-nellautunno-1943/|dataarchivio=4 gennaio 2013}}</ref>. Inoltre collaborava con i monasteri di [[Assisi]] favorendo la produzione di passaporti falsi per gli ebrei che si trovavano in quel periodo nascosti nei conventi della città umbra. Tra coloro che collaboravano a queste pericolose operazioni clandestine vi era anche il ciclista [[Gino Bartali]], suo amico personale; a tal proposito, nel [[2006]], la [[RAI]] ha prodotto una fiction in due puntate sulla vita di [[Gino Bartali]], intitolata ''[[Gino Bartali - L'intramontabile]]'', dove il cardinale DellaDalla Costa è stato interpretato dall'attore [[Carlo Giuffré]].
 
Per il suo impegno nel periodo bellico, Firenze proclamò Dalla Costa cittadino onorario.
 
=== Dopoguerra ===
{{vedi anche|Conclave del 1958}}
In questo periodo viene soprattutto ricordato per l'amicizia con [[Giorgio La Pira]], per la posizione favorevole verso il [[voto alle donne]] (omelia del [[1945]]), mentre nel [[1959]] aprì le porte dell'Arcivescovado agli operai della [[Officine Galileo|Galileo]] caricati dalla polizia.
 
Al [[conclave del 1958]], l'ottantaseienne Dalla Costa fu tra i "grandi elettori" di [[papa Giovanni XXIII]], che uscì eletto all'undicesimo scrutinio<ref>Giancarlo Zizola, ''Il conclave, storia e segreti'', Roma, Newton & Compton, 1997, pagp. 220</ref>.
 
Tra i suoi discepoli meritano una speciale menzione i sacerdoti fiorentini [[Silvano Piovanelli]], [[Lorenzo Milani]], [[Danilo Cubattoli]], [[Ernesto Balducci]], [[Raffaele Bensi]], Bruno Borghi, Renzo Rossi, Enzo Mazzi che hanno avuto un ruolo importante nella storia della Chiesa fiorentina del XX secolo attraverso la loro missione di frontiera rivolta verso le classi più povere e disagiate delle periferie e verso i detenuti.
 
[[File:Duomo di firenze, tomba del cardinale elia dalla costa.JPG|thumb|Tomba nel Duomo di Firenze]]
Elia Dalla Costa morì nel [[1961]] e fu sepolto nella [[cattedrale di Santa Maria del Fiore]]: il 21 dicembre [[1981]] a Firenze, con il nulla osta della [[Congregazione delle Cause dei Santi|Congregazione delle cause dei santi]], in occasione del ventennale della morte, si è aperto il processo diocesano di [[beatificazione]].
Nel novembre del [[2012]], è stato riconosciuto "[[Giusti tra le nazioni|Giusto tra le Nazioni]]" dal Museo dell'[[Olocausto]] [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]] «per aver offerto rifugio a oltre 110 ebrei italiani e 220 stranieri» nella Firenze occupata dai nazisti durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{Cita news|autore=Gian Guido Vecchi|url=http://www.corriere.it/esteri/12_novembre_26/cardinale-yad-vashem-bartali_35031326-380e-11e2-94e7-603de4c26bba.shtml#|titolo=Il cardinale "giusto" allo Yad Vashem. Salvò centinaia di ebrei dallo sterminio nazista|pubblicazione=Corriere della Sera|data=26 novembre 2012|città=Milano|accesso=7 dicembre 2012}}</ref><ref>[http://db.yadvashem.org/righteous/family.html?language=en&itemId=9606411 Elia Dalla Costa] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180915225635/http://db.yadvashem.org/righteous/family.html?language=en&itemId=9606411 |date=15 settembre 2018 }} - [[Yad Vashem]] {{en}}</ref>.
 
Il 4 maggio [[2017]] la [[Congregazione per ledelle Cause dei Santi]]|Congregazione aldelle terminecause delladei causa di beatificazionesanti]] ne ha riconosciuto le virtù eroiche dichiarandolo [[Venerabile]].<ref>[{{Cita web|http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2017/05/04/0295/00670.html |Promulgazione di Decreti della Congregazione delle Cause dei Santi]}}</ref>
 
== [[Genealogia episcopale]] e successione apostolica ==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Cardinale [[Scipione Rebiba]]
* Cardinale [[Giulio Antonio Santori]]
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* Cardinale [[Giacinto Sigismondo Gerdil]], [[Chierici regolari di San Paolo|B.]]
* Cardinale [[Giulio Maria della Somaglia]]
* Cardinale [[Carlo Odescalchi]], [[Compagnia di Gesù|S.JI.]]
* Cardinale [[Costantino Patrizi Naro]]
* Cardinale [[Lucido Maria Parocchi]]
* Cardinale [[Agostino Gaetano Riboldi]]
* Vescovo [[Francesco Ciceri (vescovo)|Francesco Ciceri]]
* Vescovo [[Ferdinando Rodolfi]]
* Cardinale Elia Dalla Costa
 
===La [[Successionesuccessione apostolica]] ===è:
* Vescovo [[Francesco Niccoli]] (1932)
* Vescovo [[Faustino Baldini]] (1933)
* Vescovo [[Antonio Bagnoli]] (1943)
* Vescovo [[Irzio Luigi Magliacani]], [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]] (1950)
* Vescovo [[Dino Luigi Romoli]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]] (1951)
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{miranda|bios1933.htm#DallaCosta|DALLA COSTA, Elia}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{mirandaMiranda|id = bios1933.htm#DallaCosta|titolo = DALLA COSTA, Elia}}
 
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Diocesi di Padova|Vescovo di Padova]]
|immagine = BishopCoA PioM.svg
|periodo = 23 maggio [[1923]] - 19 dicembre [[1931]]
|precedente=[[Luigi Pellizzo]]
|successivoprecedente = [[CarloLuigi AgostiniPellizzo]]
|successivo = [[ErmenegildoCarlo FloritAgostini]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia = episcopale
|carica = [[Arcidiocesi di Firenze|Arcivescovo metropolita di Firenze]]
|immagine = ArchbishopPallium PioM.svg
|periodo = 19 dicembre [[1931]] - 22 dicembre [[1961]]
|precedente = [[Alfonso Maria Mistrangelo]], [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|Sch.P.]]
|successivo=[[Ermenegildo Florit]]
|successivo = [[Ermenegildo Florit]]
|immagine=ArchbishopPallium PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia = cardinale
|carica = [[San Marco (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di San Marco]]
|immagine = CardinalCoA PioM.svg
|periodo = 16 marzo [[1933]] - 22 dicembre [[1961]]
|precedente = [[Friedrich Gustav Piffl]], [[Canonici regolari della Congregazione lateranense austriaca|C.R.S.A.]]
|successivo = [[Giovanni Urbani (cardinale)|Giovanni Urbani]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Antifascisti italiani]]
[[Categoria:Giusti tra le nazioni italiani]]
[[Categoria:Giusti tra le nazioni cattolici]]
[[Categoria:Venerabili italiani]]