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{{Tassobox
'''Nasua''' è un genere all'interno della famiglia Procyonidae, i cui membri più noti sono i procioni. Le due specie del genere sono generalmente indicate come coati. Un'altra specie di coati, comunemente noto come coati di montagna, è collocato nel genere Nasuella.
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|didascalia=Coati rosso (''[[Nasua nasua]]'')
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
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I '''coati''' ('''''Nasua''''' {{zoo|[[Gottlieb Conrad Christian Storr|Storr]]|1780}}) sono un [[Genere (tassonomia)|genere]] di Procionidi ([[Procyonidae]]) originario dell'[[America centrale]] e [[America meridionale|meridionale]]. Il loro nome scientifico deriva dal termine [[Lingua latina|latino]] ''nasus'', in riferimento al loro muso allungato simile a una proboscide dotato di naso mobile. Il nome «coati» invece, comune in molti paesi, è preso in prestito dalla [[Lingue tupi|lingua tupí]] o [[Lingua guaraní|guaraní]] e deriva da ''cua'', «cintura», e ''tim'', «naso».<ref name="Zeveloff">{{cita libro | autore=Samuel I. Zeveloff | titolo=Raccoons: A Natural History | editore=Smithsonian Books | anno=2002 | isbn=978-1-58834-008-5 | p=37}}</ref>
 
== CaratteristicheDescrizione ==
Due specie di coati, il [[Nasua nasua|coati rosso]] e quello [[Nasua narica|dal naso bianco]], sono molto simili tra loro, tanto che fino a poco tempo fa erano raggruppate in un'unica specie. Presentano una lunghezza testa-corpo di 43-70 cm. La coda, che presenta bande alternate gialle e marroni, ha all'incirca la stessa lunghezza, 42-68 cm.<ref name="Eisenberg_Redford">{{cita libro | autore=John F. Eisenberg e Kent H. Redford | titolo=Mammals of the Neotropics, Volume 3: Ecuador, Bolivia, Brazil | editore=University of Chicago Press | anno=2000 | isbn=978-0-226-19542-1 | pp=288-289}}</ref> L'altezza al [[garrese]] raggiunge i 30,5 cm e il peso varia tra 3,5 e 6 kg. Le zampe anteriori sono corte, le posteriori lunghe. I maschi sono generalmente più grandi delle femmine. Il [[Nasua narica nelsoni|coati di Nelson]], una sottospecie di coati dal naso bianco endemica dell'isola di [[Cozumel]], raggiunge una lunghezza totale di soli 70-80 cm, tanto che fino a poco tempo fa veniva considerato una specie a sé, ma le sue dimensioni, pur discostandosi da quelle dei cugini che vivono nella vicina [[penisola dello Yucatán]], rientrano nel range delle dimensioni della specie.<ref name="Nowak">{{cita libro | autore=Ronald M. Nowak | titolo=Walker's Carnivores of the World | url=https://archive.org/details/walkerscarnivore0000nowa | editore=Johns Hopkins University Press | anno=2005 | isbn=978-0-8018-8033-9 | pp=[https://archive.org/details/walkerscarnivore0000nowa/page/136 136]-137}}</ref> Ancora più piccola di quest'ultimo è la terza specie del genere, il [[Nasua olivacea|coati di montagna]], che presenta una lunghezza totale di 60-70 cm, di cui 20-25 per la coda; il suo peso varia tra 1 e 1,5 kg.
Il Nasua differisce da Nasuella per le maggiori dimensioni e per avere i denti canini più grandi, ma la prova genetica preliminare (sequenza b citocromo) suggerisce che la Nasuella dovrebbe essere integrata con il Nasua. Altri studi genetici hanno dimostrato che i parenti più stretti del coati sono i olingos (genere Bassaricyon), da cui si sono discostati circa 10,2 milioni di anni fa.
<ref name="ZooKeys">{{Cita pubblicazione|titolo=Taxonomic revision of the olingos (''Bassaricyon''), with description of a new species, the Olinguito|rivista=ZooKeys|volume=324|data=15 agosto 2013|pp=1–83|doi=10.3897/zookeys.324.5827}}</ref>
 
La pelliccia del coati di Nelson è corta e abbastanza morbida e setosa. In altre popolazioni delle altre specie la pelliccia è più lunga e alquanto ruvida.<ref name="Nowak"/> Il colore della pelliccia della regione [[Posizione anatomica#Termini di posizione|dorsale]] varia dal marrone chiaro al rossastro,<ref name="Eisenberg_Redford"/> fino al nero.<ref name="Nowak"/> Le parti inferiori, invece, vanno dal giallastro al marrone scuro. Il muso, il mento e la gola sono generalmente bianchi, mentre i piedi sono neri.<ref name="Nowak"/> La regione delle spalle dei maschi [[Adulto|adulti]] può presentare peli gialli o bianchi. Gli occhi sono circondati da una sorta di maschera di colore dal rossastro al marrone<ref name="Eisenberg_Redford"/>, mentre la faccia è macchiata di bianco e nero.<ref name="Nowak"/> Il muso del [[Nasua nasua|coati rosso]] varia dal grigio al marrone, ma non è mai bianco come nel [[Nasua narica|coati dal naso bianco]] e nel coati di Nelson.<ref name="Decker">{{cita pubblicazione | autore=D. M. Decker | titolo=Systematics Of The Coatis, Genus Nasua (Mammalia, Procyonidae) | rivista=Proceedings of The Biological Society of Washington | anno=1991 | numero=104 | pp=370-386 | url=http://biostor.org/cache/pdf/f8/c6/d7/f8c6d73ff3bab3dea9652afe0bb9b25f.pdf | accesso=23 aprile 2024 | dataarchivio=6 ottobre 2014 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006160755/http://biostor.org/cache/pdf/f8/c6/d7/f8c6d73ff3bab3dea9652afe0bb9b25f.pdf | urlmorto=sì }}</ref> Il coati di montagna è di colore grigio-bruno, con anelli della coda bruno scuro su fondo giallastro, ben visibili.
== Alimentazione ==
Come altri Procyonids, i coati sono onnivori. La loro dieta è composta in gran parte da insetti (comprese le loro larve), ragni ed altri invertebrati, nonché qualche piccolo vertebrato occasionale, scoperto ricercando energicamente con i loro nasi sensibili, nel fogliiame che ricopre il suolo della foresta. Sull'isola di Barro Colorado, Panama, dove sono stati studiati in maggior dettaglio, essi integrano la loro dieta stagionalmente con abbondanti quantità di frutta, quando disponibile, degli alberi favorito, come i fichi (Ficus insipida) e prugne (Spondias mombin).
 
Le orecchie sono corte e il muso è lungo e molto mobile all'estremità.<ref name="Eisenberg_Redford"/> Il coati rosso e quello dal naso bianco differiscono per una serie di caratteristiche del cranio. Il modo più semplice per distinguerle è quello di osservare il palato: nel primo è piatto, nel secondo è depresso lungo la linea mediana.<ref name="Nowak"/>
== Comportamento ==
[[File:Coati_Mutual_grooming_frenzy.jpg|destra|miniatura|Gruppo di Coati esegue il grooming (la pulizia reciproca del pelo) dopo la riaggregazione]]
Il loro comportamento molto attivo per la ricerca del cibo sembra essere interconnesso con la loro specifica organizzazione sociale. Unici tra i Procyonids, i coati sono diurni e gregari per gran parte dell'anno. Anche se i nidi sono peculiarità femminile ed i cuccioli sono svezzati in modo isolato, appena i cuccioli acquisiscono mobilità, le femmine si aggregano in gruppi sociali conosciuti come bande. Bande costituiti da femmine adulte (due o più anni di età), sub-adulti (1-2 anni) e giovani (meno di 1 anno di età) di entrambi i sessi. Alla scadenza, a due anni di età, i maschi sono esclusi dalla bande e intraprendono uno stile di vita solitaria. Sono respinti in maniera aggressiva dalle bande, tranne durante la stagione degli amori, quando in genere un maschio entra nelle grazie di una banda attraverso un comportamento remissivo, pratica la ricerca del cibo con essa per un periodo di un paio di settimane, e si accoppia con tutte le femmine adulte. Durante la stagione di nidificazione, i sub-adulti e minori rimangono insieme in gruppi, mentre le femmine adulte gravide intraprendono ina fase solitaria, per il parto e la creazione del nido. Le femmine sono fertili a partire dal 3 ° o 4 ° anno, apparentemente in funzione delle condizioni nutrizionale. Di tanto in tanto, le femmine più anziani diventano sterili, e queste rimangono con le bande mentre le femmine gravide si separano. La gravidanza è sincrona, come lo è il parto e l'allattamento. La ripresa del comportamento gregario avviene in modo sincrono e, nel corso di diverse settimane, a seconda dell'esistenza di rapporti sociali precedenti, ovvero le femmine con le relazioni precedenti si riaggregano in bande più rapidamente di quelle che formano relazioni nuove. Ciò nonostante, i legami sociali preesistenti possono essere sciolti e se ne possono formare di nuovi a questo punto del ciclo riproduttivo: seppur ci sia una tendenza a riaggregarsi con i parenti, rapporti precedenti non sono indispensabili. Individui sconosciuti si possono aggregare a bande con le relazioni sociali stabili. Un mezzo importante per la formazione dei legami è la pulizia reciproca, alla quale può essere dedicata più di un'ora, tutti i giorni. Anche se queste sembra essere ritualizzata solo come una forma di creazione del legame sociale (Fig. 1), è anche reciprocamente vantaggiosa: la quantità di zecche nelle bande è inferiore rispetto ai maschi adulti solitari.
[[File:Coatis_adult+3infants.jpg|destra|miniatura|Trecuccioli di coati con la loro madre]]
Quando giovani escono dal nido, sono praticamente indifesi. Un importante vantaggio dell'aggregazione, per le femmine adulte, è la condivisione della vigilanza per la protezione dei cuccioli dai predatori. la mortalità giovanile è elevata e tra le fonti di pericolo vi sono anche i coati maschi adulti, che sono stati visti uccidere i cuccioli. Non è del tutto chiaro se i maschi adulti adottino questa pratica per semplice cacciagione o per eliminare potenziali rivali o, naturalmente, per entrambe le cose.
 
== Distribuzione e habitat ==
Il comportamento attivo di coati durante la ricerca del cibo è abbastanza evidente, e richiede un notevole grado di riguardo. La percentuale di tempo che le femmine adulte dedicano al foraggiamento aumenta e la quantità di interruzioni per la vigilanza diminuiscono, quando si verifica l'aggregazione in bande. Le bande si alimentano in formazione, con gli adulti e sub-adulti distribuiti alla periferia, e giovani radunati verso il centro. Questa vigilanza condivisa sembra essere un fattore importante per il beneficio della socialità dei coati.
I coati vivono nel continente [[america]]no, dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] sud-occidentali all'[[Argentina]]. Non sembrano essere presenti negli ''[[Los llanos|llanos]]'' del [[Venezuela]].<ref name="Eisenberg_Redford"/>
 
Non sono molto esigenti riguardo alla scelta dell'habitat,<ref name="Eisenberg_Redford"/> ma vivono più spesso nelle foreste.<ref name="Nowak"/> Si incontrano nelle [[Foresta pluviale tropicale|foreste pluviali tropicali]] [[Pianta sempreverde|sempreverdi]] quanto nelle foreste secche e [[Abscissione|decidue]].<ref name="Eisenberg_Redford"/> Il coati di montagna vive sul versante occidentale delle [[Ande]], dal Venezuela all'[[Ecuador]]; come indica il nome, è una specie di montagna che abita le foreste e le savane cespugliose, fredde e piuttosto secche, a un'altitudine di 2000-4000 m.
== Specie ==
Le due specie all'interno Nasua sono:
* ''[[Nasua narica|N. narica]]'' <small>([[Linneo|Linnaeus]], 1766)</small> – Coati dal naso bianco, Pizote o Antoon (Sud degli Stati Uniti, Messico, America Centrale, e nord-ovest Colombia)
* ''[[Nasua nasua|N. nasua]]'' <small>(Linnaeus, 1766)</small> – Coati de Sud America ([[America Meridionale|Sud America]])
L'analisi della sequenza del DNA indica che le linee del N. narica e del N.nasua si sono divise circa 5,6 milioni di anni fa.
<ref name="ZooKeys"/>
 
== Biologia ==
Il Coati dell'isola di Cozumel era stato riconosciuto come una terza specie, ma la stragrande maggioranza delle recenti pubblicazioni tente trattarlo come una sottospecie, N. narica nelsoni, del coati dalnaso bianco.<ref name="MSW3">{{Cita web |url=http://www.bucknell.edu/msw3/browse.asp?id=14001624|titolo="Mammal Species of the World"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080316054323/http://www.bucknell.edu/msw3/browse.asp?id=14001624|dataarchivio=16 marzo 2008 }}</ref><ref name="HMW">Kays, R. (2009).</ref><ref name="Decker">Decker, D.M. (1991).</ref><ref>{{Cita libro|anno=1997|titolo=A Field Guide to the Mammals of Central America and Southeast Mexico|pp=259–260|isbn=0-19-506400-3}}</ref><ref name="IUCN">R. Samudio, R. Kays, A. D. Cuarón, J. L. Pino e K. Helgen (2008).</ref>
[[File:Coati.jpg|thumb|Coati dal naso bianco (''Nasua narica'').]]
I coati sono attivi principalmente durante il giorno, ma i maschi adulti sono spesso attivi anche di notte.<ref name="Nowak"/> Sono onnivori e cercano il cibo sugli alberi e sul terreno. Quando sono a terra, tengono di solito la coda eretta, ad eccezione della punta arricciata. Perlustrano il terreno, gli anfratti e le cavità con il muso mobile e sensibile. Quando c'è abbondanza di frutta, preferiscono nutrirsi di questa. Altrimenti, il menu di femmine e piccoli è costituito per lo più da [[Invertebrata|invertebrati]] e quello dei maschi dai roditori più grandi.<ref name="Eisenberg_Redford"/><ref name="Nowak"/> Quando sono in cerca di cibo si spostano per 1500-2000 m al giorno e di solito ritornano sugli alberi dormitorio di notte.<ref name="Nowak"/>
 
Il [[Etologia#Organizzazione sociale|comportamento sociale]] del [[Nasua narica|coati dal naso bianco]] è stato ben studiato, ma il [[Nasua nasua|coati rosso]] sembra avere un comportamento simile.<ref name="Eisenberg_Redford"/> Le femmine e i giovani vivono in gruppi composti anche da 20 esemplari; i maschi adulti, invece, vengono tenuti alla larga dalle manifestazioni di [[Aggressione|aggressività]] delle femmine, talvolta coadiuvate dai giovani. Sono stati tuttavia segnalati casi di convivenza di maschi e femmine all'interno di un gruppo e di convivenza pacifica tra due maschi. Durante la stagione degli amori, i maschi si sottomettono alle femmine. La stagione degli amori coincide con il periodo di maggiore disponibilità dei frutti; durante il resto dell'anno i maschi sono [[Carnivoro|carnivori]] e potrebbero tentare di predare i giovani coati, minacciando così l'esistenza del gruppo.<ref name="Nowak"/>
 
La stagione degli amori dura da due a quattro settimane. Dopo un periodo di gestazione di 10-11 settimane, in un nido costruito sugli alberi, nascono da due a sette piccoli. Alla nascita questi pesano da 100 a 180 g e aprono gli occhi dopo 11 giorni. Dopo cinque settimane lasciano il nido e si uniscono al gruppo con la madre. I piccoli vengono allattati per quattro mesi e raggiungono la taglia degli adulti a 15 mesi e la [[maturità sessuale]] a due anni.<ref name="Nowak"/>
 
== Tassonomia ==
Attualmente nel genere ''Nasua'' vengono riconosciute tre specie:
* il coati rosso (''[[Nasua nasua]]''), diffuso dalla [[Colombia]] fino all'Argentina settentrionale e all'[[Uruguay]];<ref name="Nowak"/>
* il coati dal naso bianco (''[[Nasua narica]]''), diffuso dall'[[Arizona]] al [[Golfo di Urabá]] nella Colombia nord-occidentale;<ref name="Nowak"/>
* il coati di montagna (''[[Nasua olivacea]]''), diffuso nelle foreste di montagna delle Ande settentrionali e fino a poco tempo fa classificato in un genere a parte, ''Nasuella''.<ref name="Ruiz-García 2021">{{cita pubblicazione | autore=Manuel Ruiz-García, María F. Jaramillo, Juan B. López, Yudrum Rivillas, Aurita Bello, Norberto Leguizamon e Joseph M. Shostell | anno=2021 | titolo=Mitochondrial and karyotypic evidence reveals a lack of support for the genus Nasuella (Procyonidae, Carnivora) | rivista=Journal of Vertebrate Biology | volume=71 | numero=21040 | pp=21040-1 | doi=10.25225/JVB.21040}}</ref>
 
Il coati di Nelson, dell'isola di Cozumel, non viene più considerato una specie a sé, bensì una sottospecie di coati dal naso bianco (''[[Nasua narica nelsoni]]'').<ref name="Cuarón_et_al">{{cita pubblicazione | autore=Alfredo D. Cuarón, Miguel Angel Martínez-Morales, Katherine W. Mcfadden, David Valenzuela e Matthew E. Gompper | titolo=The status of dwarf carnivores on Cozumel Island, Mexico | rivista=Biodiversity & Conservation | volume=13 | numero=2 | data=febbraio 2004 | pp=317-331 | doi=10.1023/B:BIOC.0000006501.80472.cc | url=https://s3.amazonaws.com/academia.edu.documents/39078429/dwarf-carnivores.pdf?AWSAccessKeyId=AKIAIWOWYYGZ2Y53UL3A&Expires=1503305489&Signature=Q6FyEwJLTKn95BetMLQyflQBWO8%3D&response-content-disposition=inline%3B%20filename%3DThe_status_of_dwarf_carnivores_on_Cozume.pdf}}</ref>
 
== Conservazione ==
Secondo la IUCN le popolazioni di coati rosso e coati dal naso bianco, benché in diminuzione, non destano preoccupazioni, tanto da essere classificate come «specie a rischio minimo» (''Least Concern'').<ref name=IUCN1>{{cita web | url=http://www.iucnredlist.org/details/41684/0 | titolo=Nasua nasua | autore=Emmons, L. & Helgen, K. | sito=The IUCN Red List of Threatened Species | anno=2016}}</ref><ref name=IUCN2>{{cita web | url=http://www.iucnredlist.org/details/41683/0 | titolo=Nasua narica | autore=Cuarón, A.D., Helgen, K., Reid, F., Pino, J. & González-Maya, J.F | sito=The IUCN Red List of Threatened Species | anno=2016}}</ref> La IUCN riporta che entrambe le specie sono cacciate per la carne e la pelliccia, anche se in alcuni territori ([[Nuovo Messico]], [[Uruguay]]) godono di qualche tipo di protezione. Una minaccia importante è costituita anche dalla [[deforestazione]] e dalla distruzione degli habitat idonei.
 
Il coati di montagna, invece, è considerato dalla IUCN «specie prossima alla minaccia» (''Near Threatened''), in particolare per la sua sensibilità alla deforestazione.<ref name=IUCN3>{{cita web | url=http://www.iucnredlist.org/details/72261737/0 | titolo=Nasuella olivacea | autore=González-Maya, J.F., Reid, F. & Helgen, K. | sito=The IUCN Red List of Threatened Species | anno=2016}}</ref> Decisamente in pericolo è la sottospecie ''meridensis'', che la IUCN considera specie a sé, principalmente a causa della degradazione e della frammentazione degli habitat;<ref name=IUCN4>{{cita web | url=http://www.iucnredlist.org/details/72261777/0 | titolo=Nasuella meridensis | autore=González-Maya, J.F. & Arias-Alzate, AAA. | sito=The IUCN Red List of Threatened Species | anno=2016}}</ref> la conoscenza che ne abbiamo al momento non è peraltro adeguata a fornire un giudizio preciso.
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Nasenbär (Juli 2010).jpg|Coati nel parco della Landa di Luneburgo
File:Coati warning signpost in guatemala.jpg|Cartello «Attenzione ai Coati!» in Guatemala
File:Friendly Critter 2, Irazu Volcano, Costa Rica - Daniel Vargas.jpg|Coati in Costa Rica
File:N. nasua, Duisburg (DE) -- 2023 -- 0216.jpg|Coati allo zoo di Duisburg
</gallery>
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|mammiferi}}
[[Categoria:Procionidi]]