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{{Bio
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| Attività = architetto▼
| Attività2 = decoratore▼
| Attività3 = pittore▼
▲| Epoca = 1800
▲| Epoca2 = 1900
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|Immagine = GalleriaUmbertoINaplesarchitetto2.jpg
|Didascalia = Lapide in memoria di Antonio Curri nella [[Galleria Umberto I]], a Napoli.
}}
Personalità rilevante dell'architettura a Napoli nell'Ottocento,<ref>
== Biografia ==
{{Sequenza immagini
Antonio Curri di carattere vivace nasce in Alberobello nel piccolo palazzetto a cummersa del 1831 (come segna sopra la porta di ingresso della casa) tra Piazza del Popolo (ex Piazza della Vittoria) e la Piazza 27 maggio (ex Piazza delle Erbe) da sua madre alberobellese Porzia Greco di Alberobello , e da suo padre Tommaso Curri, capomastro di talento di Alberobello realizzò ad Alberobello, nato 1817 e morto all'età di 75 anni nel 1892. I suoi genitori si sposarono il giorno 11 settembre 1844, secondo di 8 figli. ▼
|larghezza = 220
|titolo = Galleria Umberto I
|Image:Naples galleria umberto I bis.JPG|Interno ed esterno della Galleria Umberto I.
|Image:Galleria Umberto I – esterno – Napoli 2013-05-16 BW.jpg|Una delle facciate esterne, l'ingresso più noto.
}}▼
▲Antonio Curri
Antonio Curri si sposò a Napoli
[[File:Villa La Santarella.jpg|thumb|left|[[Villa La Santarella]]]]
Fra le sue prime opere vi sono la decorazione della facciata del [[Cattedrale di Napoli|Duomo dell'Assunta]] (1874), le decorazioni della [[Galleria Umberto I]] (1887-1891, in collaborazione con [[Ernesto di Mauro]] e su progetto di [[
▲L'iniziazione all'arte del Curri avvenne nella città partenopea, dove si trasferì nel 1865 per frequentare l'[[Accademia di belle arti di Napoli|Accademia di Belle Arti]]. Nel 1869 ne uscì diplomato e tornò ad Alberobello, dove realizzò il Palazzo Perta<ref>Antonio Curri, ''Ricordo della Commemorazione del X anniversario della sua morte'', a cura di G. Notarnicola, Bari 1927.</ref>. Due anni dopo, però, fece ritorno a Napoli, dove si stabilì definitivamente ed incominciò a lavorare ed insegnare all'Accademia. Nel 1916, pochi mesi prima della morte (alle ore 6:10 di sabato 16 dicembre 1916 all'età di 68 anni 1 mese e 7 giorni), gli sarebbe stata assegnata la cattedra di architettura decorativa presso l'[[Istituto statale d'arte Filippo Palizzi|Istituto Artistico-Industriale]].
▲Antonio Curri si sposò a Napoli (ma non si sa nulla della data di nozze) con la signora Maria Giovanna Rongo ma non ebbero figli.
▲Fra le sue prime opere vi sono la decorazione della facciata del [[Cattedrale di Napoli|Duomo dell'Assunta]] (1874), le decorazioni della [[Galleria Umberto I]] (1887-1891, in collaborazione con [[Ernesto di Mauro]] e su progetto di [[Emmanuele Rocco]]), il restauro delle decorazioni del [[Teatro San Carlo]] (con [[Eduardo Dalbono]]). In questo periodo presentò anche una serie di progetti, alcuni dei quali premiati; in particolare quello per il restauro della facciata del Duomo, all'Esposizione nazionale di belle arti a Napoli nel 1877 (non gradito però alla critica contemporanea<ref>C. Abbatecola, Guida e critica dalla grande Esposizione nazionale di belle arti, Napoli 1877, p. 289.</ref>). Decorò poi le sale del più antico caffè di Napoli tuttora in attività, il celebre ''[[Caffè Gambrinus|Gambrinus]]''<ref>[[Frommer's]] [http://books.google.it/books?id=cCmoCSbFjsMC&pg=PA129&dq=%22Antonio+Curri%22&hl=it&ei=aN06TOOmLd6psQbu5q3vBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CD0Q6AEwBTgU#v=onepage&q=%22Antonio%20Curri%22&f=false The Amalfi Coast with Naples, Capri and Pompei].</ref>, opera che resta la più famosa in quest'ambito.
Fra le opere del Curri architetto si segnalano il restauro della cupola e dell'interno di [[Chiesa di San Domenico Soriano|San Domenico Soriano]], la cappella dei fratelli Palizzi al [[Cimitero di Poggioreale]], il progetto e la realizzazione di alcune dimore signorili fra cui [[Palazzo Crispi]] e [[Villa La Santarella]]. Fuori città, decorò a [[Sarno]] il prospetto di palazzo Bouchy e rifece la decorazione del municipio, mentre a [[Santa Maria Capua Vetere]] realizzò il [[Teatro Garibaldi (Santa Maria Capua Vetere)|Teatro Garibaldi]] ispirandosi all'[[Opéra Garnier]] di [[Parigi]]. Il Curri lavorò anche a Roma, nella chiesa dell'Immacolata e al padiglione della Campania, Basilicata e Calabria per l'[[Expo 1911|Esposizione internazionale d'arte del 1911]]. Per quest'ultimo lavoro diresse un gruppo comprendente, fra gli altri, l'architetto [[Alfonso Guerra]], i pittori [[Paolo Vetri]], [[Vincenzo Volpe (pittore)|Vincenzo Volpe]] e [[Giuseppe De Sanctis]] e lo scultore [[Francesco Jerace]].
[[File:Teatro Garibaldi SMCV.jpg|thumb|left|[[Teatro Garibaldi (Santa Maria Capua Vetere)|Teatro Garibaldi]] di [[Santa Maria Capua Vetere]].]]
Del Curri pittore si ricordano in particolar modo il disegno della culla offerta dal Comune di Napoli all'allora principe ereditario [[Vittorio Emanuele III|Vittorio Emanuele]], un ciborio in argento per la chiesa matrice di [[Torre Annunziata]] e numerosi quadri. Tra di essi spicca un dipinto realizzato in occasione del giubileo papale, raffigurante lo svolgimento dell'arte cristiana dalle catacombe a [[San Pietro]].
== Opere ==
Ad [[Alberobello]]:
* [[Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Alberobello)|Chiesa dei Santi Cosma e Damiano]];
* Cimitero nuovo;<ref>{{Cita web |url=https://www.comunealberobello.it/index.php?option=com_content&view=article&id=708:cimitero-monumentale&catid=136&Itemid=488&lang=it |titolo=Cimitero Monumentale |accesso=2024-02-03}}</ref>
* Obelisco dedicato ad Alberobello, situato in Piazza del Popolo;
*
* Completamento del Municipio costruito dal padre Tommaso Curri;
▲* Il Palazzo Agrusti costruito dell'anno 1880 dallas famiglia benestante e politica Agrusti, situato nel Corso principale Vittorio Emmanuele II (ex Corso Nazionale) e in piazzetta Giuseppe Di Vagno.
* Villa-Casino Curri (non più fruibile perché lottizzato).
* A Roma:
* Chiesa Santa Maria Immacolata all’Esquilino in via Emanuele Filiberto (progetto).
A [[Napoli]]:
* ristrutturazione e decorazione del
* decorazioni della [[Galleria Umberto I]];<ref>
*
== Note ==
<references
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |curatore
* {{Cita libro |autore=Francesco Pinto |titolo=L'Opera di Antonio Curri per l'ultima dimora, cronistoria di un monumento |editore=Aga |città=Alberobello |anno=2022 |isbn=978-88-9355-263-9}}
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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