Ponthieu: differenze tra le versioni
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[[File:Blason-Crecy-en-Ponthieu.svg|thumb|right|Blasone della contea di Ponthieu]] 
Il '''Ponthieu''' {{IPA|/põˈtjø/}} corrispondeva anticamente alla porzione della bassa [[Piccardia]] compresa tra la [[Bresle (fiume)|Bresle]] e la [[Canche (fiume)|Canche]]<ref>In un'ordinanza dell'835, relativa alla suddivisione dell'Impero, [[Ludovico il Pio]] cede a [[Pipino I di Aquitania]]  l'Amiénois e il Ponthieu fino al mare (''Ambianensis et Pontium usque in mare''), e a [[Ludovico II il Germanico]], il [[Boulonnais]] e [[Quentovic]]; e poiché la Canche formava il limite del Boulonnais, si può concludere che il Ponthieu si estendesse fino a quel fiume. Cfr. {{cita|Louandre|p. 6|louandre1}}</ref>, il mare e l'[[Amiénois]], e che fa capo oggigiorno all'[[arrondissement di Abbeville]] e a una parte degli arrondissement di [[arrondissement di Montreuil-sur-Mer|Montreuil]] e di [[arrondissement di Amiens|Amiens]]. Antica [[conte]]a, fu il primo [[feudo]] ereditario del [[regno franco]]; il suo capoluogo era [[Abbeville (Francia)|Abbeville]].<ref>{{cita|Louandre|pp. 1-2|louandre1}}.</ref> 
È oggi un ''pays'' ai sensi della legge del 4 febbraio [[1995]]<ref>[http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=LEGITEXT000005617704&dateTexte=vig Détail d'un texte<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. 
== Origine del nome == 
Dal VI al XIII secolo la zona era denominata ''pagus Pontivus'', ''Pontium'', ''Ponticum'', ''provincia Pontiva'', e coi nomi romani di ''Pontiu'' e ''Pontif''. Il nome è stato fatto risalire al latino ''pons'' (ponte), per la moltitudine di ponti che caratterizzava sin dall'antichità un territorio ricco di corsi d'acqua, o per la località di ''Pontibus''<ref>{{cita libro|titolo=Itinerarium Antonini Avgvsti et Hierosolymitanvm ex libris manvscriptis|curatore = Gustav Friedrich Constantin Parthey, M. Pinder|città=Berlino|editore= Friedrich Nicolai|anno= 1848|url=http://books.google.com/books?id=s0oMAAAAYAAJ&printsec=titlepage&hl=it#v=onepage&q&f=false|p=173|lingua = la|oclc=564786048}}</ref> nell'[[itinerario antonino]] ([[Ponches-Estruval|Ponches]], sul [[Authie (fiume)|fiume Authie]]); o ancora dal latino ''pontus'' (mare), in senso estensivo per "territorio lungo la costa", o da ''Portus Ilius'', porto romano forse situato tra la Canche e l'Authie.<ref>{{cita|Louandre|p. 3|louandre1}}.</ref> 
==Storia== 
===Antichità=== 
In epoca romana [[Claudio Tolomeo]] nella sua ''[[Geografia (Tolomeo)|Geografia]]'' cita come abitatori della costa le tribù dei [[Morini (popolo)|Morini]] e degli [[Ambiani]] (da cui il nome di [[Amiens]]); [[Plinio il Vecchio]] nomina nella ''[[Naturalis historia]]'' da nord a sud [[Menapi]], Morini e [[Oromansaci]], [[Britanni]], Ambiani e [[Bellovaci]].<ref>{{cita|Louandre|pp. 4-5|louandre1}}.</ref> 
[[Giulio Cesare]] cita gli Ambiani come esempio di coraggio e tenacia, per l'estrema resistenza posta alla [[Conquista della Gallia|conquista romana]]; fino all'invasione da parte dei [[Franchi]] il Ponthieu fu romano, e molti imperatori risiedettero ad Amiens, strategica per controllare la [[Somme (fiume)|Somme]] e difendere la [[Gallia]] dalle incursioni dei [[Belgi (popolo antico)|Belgi]] settentrionali.<ref>{{cita|Louandre|pp. 6-7|louandre1}}.</ref> 
I territori di Abbeville e Montreuil erano attraversati da est a nord dalla grande [[strada romana]], ramo della [[Via Agrippa]], che collegava [[Lione]] con [[Boulogne-sur-Mer]] passando per Amiens, e che, secondo la testimonianza di [[Strabone]], fu costruita per ordine di [[Augusto]] come diretta continuazione della [[Via delle Gallie]]. La presenza romana è testimoniata da numerosi resti nelle città e nelle campagne.<ref>{{cita|Louandre|pp. 11-15|louandre1}}.</ref> 
=== Medioevo === 
I barbari insediatisi al di là del [[Reno]] nei primi anni del V secolo non tardarono ad attraversare la Somme, che costituiva il confine dell'[[Impero romano|Impero]] sulla Gallia settentrionale: verso il 437 infatti [[Clodione]] conquistò [[Cambrai]], passò la Somme, e nel 445 insediò la propria capitale ad Amiens. Durante il regno di [[Meroveo]], suo successore, [[Attila]] saccheggiò [[Beauvais]], Amiens, [[Arras]], tutta la regione compresa sotto il nome di [[Belgica Secunda]]. Alla morte del terzo dei sovrani [[merovingi]], [[Clodoveo I]], suo figlio [[Clotario I]] ebbe la parte centro-settentrionale del [[regno franco]], e investì dell'autorità sulle coste dalla Senna all'Escaut il figlio del re di Arras, Alcario, che prese il titolo di ''Dux Franci maritimæ seu Ponticæ'' e fissò il proprio governo a ''Centula'', oggi [[Saint-Riquier]].<ref>{{cita|Louandre|pp. 16-18|louandre1}}.</ref> Poche e incerte le notizie posteriori: conosciamo i nomi dei successivi governanti (Aimone, Droctrico, [[Valdeberto di Luxeuil|Valdeberto]], Sigefrido, fratello di [[Ercinoaldo]], maestro di palazzo di [[Clodoveo II]]), sempre in bilico tra realtà e leggenda, e dalle cronologie difficilmente conciliabili.<ref>{{cita|Louandre|pp. 20-21|louandre1}}.</ref> 
Nei primi anni del VI secolo e la prima metà del VII, periodo che segna nel Ponthieu l'avvento definitivo del cristianesimo, spiccano, oltre ai numerosi [[Monachesimo irlandese|missionari irlandesi]], le figure di [[Valerio di Leuconay]], [[Ricario di Centule]] e [[Giudoco]].<ref>{{cita|Louandre|pp. 28-40|louandre1}}.</ref> 
La [[conte]]a di Ponthieu sembra sia stata l'evoluzione di una [[marca (circoscrizione)|marca]] creata in epoca [[merovingi]]a per difendere la [[Piccardia]] dalle incursioni [[sassoni]] e [[Vichinghi|vichinghe]]: i primi titolari, pur non portando il titolo di [[Conti di Ponthieu|conte di Ponthieu]] ma quello di [[duca]], amministravano a tale scopo la regione e l'[[abbazia di Saint-Riquier]] (che inizialmente governavano come [[abate laico|abati laici]] e di cui portavano il titolo di ''protettore'')<ref name="ducange5-8">{{cita|Du Cange|p. V-VII|ducange}}.</ref>. [[Angilberto di Saint-Riquier]] fu uno dei primi duchi realmente attestati. Il titolo di conte di [[Montreuil-sur-Mer|Montreuil]] apparve durante il X secolo, e quello di conte di Ponthieu ci è attestato dopo il 1024, con [[Enguerrand I di Ponthieu|Enguerrand I]].<ref name="ducange1">{{cita|Du Cange|p. I|ducange}}.</ref> 
Sotto il regno di [[Ludovico il Pio]] il Ponthieu era compreso tra la [[Bresle (fiume)|Bresle]] e la [[Canche (fiume)|Canche]], tra l'[[Amiénois]] e il mare e articolato in tre suddivisioni (Vimeu, Ponthieu, Montreuillois).<ref>{{cita|Du Cange|p. XV|ducange}}.</ref> 
Nell'842 iniziarono le incursioni [[Normanni|normanne]] sulla costa settentrionale della Francia, minacciando dalle foci dei fiumi i monasteri nei dintorni di [[Parigi]]: furono distrutte le abbazie di [[Abbazia di Jumièges|Jumièges]], [[Abbazia di San Bertino|Saint-Bertin]], [[Abbazia di Saint-Wandrille de Fontenelle|Saint-Wandrille]], [[Port-le-Grand]], [[Saint-Josse]], e il porto di [[Quentovic]].<ref>{{cita|Louandre|pp. 62-63|louandre1}}.</ref> 
Nell'879 i Normanni sbarcarono a [[Wimereux]] e attaccarono Boulogne, [[Thérouanne]], [[Arras]]; più tardi, passata la Somme nei pressi di [[Grand-Laviers|Laviers]], dove si trovava allora il principale guado, saccheggiarono il Vimeu e il Ponthieu: nell'881, ai primi di febbraio, un'incursione investì anche l'abbazia di Saint-Riquier e la distrusse<ref>{{cita|Hénoque|pag. 277|hen1}}.</ref>. [[Luigi III di Francia|Luigi III]], che si trovava allora nel [[Delfinato]], impegnato nell'assedio di [[Vienne (Francia)|Vienne]], si diresse a marce forzate verso la Piccardia. Diede battaglia a [[Battaglia di Saucourt-en-Vimeu|Saucourt]], nei pressi di [[Fresseneville]], e inflisse una dura sconfitta agli invasori; degli avvenimenti, reali nella portata o romanzati che fossero, se ne serbava ricordo tre secoli dopo, nel ''[[Chronicon centulense]]'' e nel ''[[Gormont et Isembart]]''. Dopo Luigi, il fratello di questi, [[Carlomanno II di Francia|Carlomanno]], non riuscì a impedire che i Normanni in più occasioni risalissero la Somme, e dovette trattare una tregua di 12 anni.<ref>{{cita|Louandre|pp. 94-100|louandre1}}.</ref> 
Altre incursioni si ebbero nell'ultimo decennio del secolo e nei primi decenni del secolo successivo: lo stesso conte [[Helgaud de Montreuil|Helgaud]] perse la vita in combattimento (926) in una campagna che vide impegnati anche re [[Rodolfo di Francia]] e il conte [[Erberto II di Vermandois]].<ref>{{cita|Louandre|p. 101|louandre1}}.</ref> 
Approfittando dei contrasti tra [[Luigi IV di Francia]] e i suoi [[Barone|baroni]], [[Arnolfo I di Fiandra]], rispondendo ai raid del [[Duchi di Normandia|duca di Normandia]] [[Guglielmo I di Normandia|Guglielmo Lungaspada]], invase il Ponthieu nel 939, conquistò, con l'aiuto di Erberto II, la contea di Montreuil, e prese prigioniera la famiglia del conte [[Herluin de Montreuil|Herluin]]; questi, alleatosi con Guglielmo Lungaspada, riconquistò la contea non molto tempo dopo.<ref>{{cita|Louandre| 
I [[Robertingi]] annessero il Ponthieu ai possedimenti della Corona di Francia alla fine del [[X secolo]]; [[Ugo Capeto]] lo diede in [[feudo]] a uno dei suoi generi più fedeli, il castellano di Abbeville [[Ugo I di Ponthieu|Ugo]], allo scopo di rafforzare il controllo sulla zona sia dalle incursioni normanne che dalle insidie dei vicini [[Conti di Fiandra]]<ref name="ducange5-8"/>; la città di Abbeville fu cinta di mura, sempre ad opera di Ugo Capeto, attorno al 990<ref>{{cita|Louandre|p. 113|louandre1}}.</ref>. Il figlio di Ugo di Ponthieu, [[Enguerrand I di Ponthieu|Enguerrand]], prese il titolo di "[[conti di Ponthieu|conte di Ponthieu]]" solo nel [[1024]].<ref name="ducange1"/> 
Il Ponthieu in seguito giocò un piccolo ma importante ruolo negli avvenimenti che portarono alla [[conquista normanna dell'Inghilterra]] del 1066: [[Aroldo II d'Inghilterra|Harold Godwinson]], uno dei pretendenti alla Corona inglese, fece naufragio sulle coste del Ponthieu nel 1064 e fu preso prigioniero da [[Guido I di Ponthieu|Guido]], l'allora conte. Guglielmo duca di Normandia, poi [[Guglielmo I d'Inghilterra]], scoprendo della cattura di Harold, inviò messaggeri a reclamare l'ostaggio, e lo costrinse quindi a giurargli appoggio nelle rivendicazioni al trono d'Inghilterra.<ref>{{cita|Louandre| 
Il territorio circostante Abbeville divenne, nel 1096, zona di concentramento per le truppe che il duca di Normandia, il conte di Fiandra e il conte di Boulogne, [[Goffredo di Buglione]], dovevano fornire per la conquista della [[Terra santa]] in quella che sarebbe stata la [[Prima crociata]]. Lo stesso Goffredo, alla testa di una folla di armati proveniente dall'[[Artois]] e dal [[Boulonnais]], entrò nella capitale del Ponthieu dove venne ricevuto dal conte Guido, e fra le sue mura passò in rivista i [[Crociato|crociati]].<ref>{{cita|Louandre|p. 126|louandre1}}.</ref> 
La contea passò alla famiglia [[Montgommery]] quando la figlia di Guido, Agnese († 1110), sposò verso il 1088 [[Roberto II di Bellême]], [[conte di Shrewsbury]].<ref>{{cita|Louandre|p. 129|louandre1}}.</ref> Il figlio e successore di Roberto, [[Guglielmo I di Ponthieu|Guglielmo]], fondò in Ponthieu due importanti abbazie, quella di [[Abbazia di Perseigne|Perseigne]] e quella di [[Abbazia di Saint-André-de-Gouffern|Saint-André-de-Gouffern]] nella [[diocesi di Séez]]. Durante il suo governo, segnato dai conflitti coi vicini, in numerose occasioni la contea, e la stessa Abbeville, videro saccheggi e distruzioni: nel 1131 [[Ugo III di Campdavaine]], alleato di Guglielmo, assaltò l'abbazia di Saint-Riquier, dove si erano rifugiati numerosi signori suoi nemici, e la distrusse.<ref>{{cita|Louandre|pp. 134-135|louandre1}}.</ref> 
[[File:Map France 1180-fr.svg|thumb|upright=1.4|La Francia nel 1180.]] 
Nel 1221 re [[Filippo Augusto di Francia|Filippo Augusto]] confiscò il Ponthieu alla contessa [[Maria di Ponthieu|Maria]], figlia di [[Guglielmo II di Ponthieu|Guglielmo II]] e moglie di [[Simone di Dammartin]], che si era schierato dalla parte di [[Giovanni d'Inghilterra]] a [[Battaglia di Bouvines|Bouvines]]; solo nel 1230, e accettate le dure condizioni poste dal successivo monarca, [[Luigi VIII di Francia|Luigi VIII]], Maria ebbe di nuovo la contea. La contessa sposò in seconde nozze Mathieu de Montmorency, secondogenito del [[Connestabile di Francia|connestabile]] [[Mathieu II de Montmorency|Mathieu]] ''le Grand'', e cedette verso il 1244 a [[Roberto I d'Artois]] numerosi feudi del Ponthieu situati oltre l'Authie: il fiume, e la strada di [[Beaurain]], formarono da allora definitivamente il limite nordorientale della [[Piccardia]]; tale vendita fu oggetto di forti contestazioni, per porre fine alle quali [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]] ordinò nel 1249 che il conte [[Roberto I d'Artois]], suo fratello, godesse del diritto di giustizia sul fiume Authie.<ref>{{cita|Louandre|pp. 157-162|louandre1}}.</ref> 
Il Ponthieu passò temporaneamente al [[regno di Castiglia]], quando la figlia di Maria, [[Giovanna di Dammartin]], sposò [[Ferdinando III di Castiglia|Ferdinando III]], per poi lasciare il trono alla morte del marito e riprendere possesso della contea.<ref>{{cita|Louandre|p. 162|louandre1}}.</ref> 
Nel 1259 [[Enrico III d'Inghilterra]] incontrò Luigi IX ad Abbeville, e [[Trattato di Parigi (1259)|concluse un trattato]] rinunciando a ogni pretesa sulle provincie a nord della [[Charente (fiume)|Charente]]; Luigi in cambio restituì le province situate a sud di tale fiume, con [[Limosino]], [[Périgord]], [[Quercy]], [[Agenais]] e [[Saintonge]], a condizione di ricevere l'[[Omaggio feudale|omaggio]] dal sovrano inglese. Enrico si genuflesse davanti al re di Francia, riconoscendosi suo vassallo per tutti i possedimenti continentali, dopodiché prese posto, in qualità di duca di [[Guienna]], tra i [[Parìa di Francia|pari del regno]].<ref>{{cita|Louandre|pp. 163-164|louandre1}}.</ref> Il trattato, se pure pose temporanea fine ad un periodo di lotte durato oltre ottant'anni, ribadì il ruolo di feudo dei possedimenti inglesi in Francia lasciando inalterate le ragioni di conflittualità fra le due potenze.<ref>Cfr. {{cita libro | cognome= Burne| nome= Alfred H.| wkautore= Alfred Burne|titolo= The Crecy War| editore= Eyre & Spottiswoode| città= Londra| anno= 1955 | cid = burncrec}}</ref> 
Alla morte di Giovanna, sua figlia [[Eleonora di Castiglia (1241-1290)|Eleonora]] ereditò la contea, e quando nel 1254 sposò [[Edoardo I d'Inghilterra|Edoardo]], futuro re d'Inghilterra, portò in dote il Ponthieu ai [[Plantageneti]].<ref>{{cita|Louandre|p. 165|louandre1}}.</ref> 
===Guerra dei cent'anni=== 
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== Bibliografia == 
* {{cita libro|autore=[[Charles du Fresne, sieur du Cange]]|curatore= Achille Le Sueur|url= 
* {{cita libro|titolo=Histoire de l'abbaye et de la ville de Saint-Riquier|volume=1|autore= Jules Hénocque|editore=A. Douillet & C.ie|città=Amiens|anno=1880|lingua = francese|url= 
* {{cita libro|autore=François-César Louandre|titolo= Histoire d'Abbeville et du comté de Ponthieu jusqu'en 1789|url= 
== Voci correlate == 
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==Collegamenti esterni== 
*{{cita web|1=http://web.genealogie.free.fr/Les_dynasties/Les_dynasties_celebres/France/Dynastie_de_Ponthieu.htm|2=Dinastia del Ponthieu|lingua=fr|accesso=27 luglio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070313143223/http://web.genealogie.free.fr/Les_dynasties/Les_dynasties_celebres/France/Dynastie_de_Ponthieu.htm|dataarchivio=13 marzo 2007|urlmorto=sì}} 
*{{cita web|http://racineshistoire.free.fr/LGN/PDF/Ponthieu.pdf|Famille & seigneurs de Ponthieu,  Héraldique & Généalogie|lingua=fr}} 
*{{cita web|1=http://www.geocities.com/missourimule_2000/countsofponthieu.html?200524#Family:%20William%20IV,%20Count%20of%20Ponthieu|2=Genealogia dei conti del Ponthieu|lingua=en|accesso=27 luglio 2008|urlarchivio=https://www.webcitation.org/query?url=http://www.geocities.com/missourimule_2000/countsofponthieu.html%3F200524%23Family:%2520William%2520IV%2C%2520Count%2520of%2520Ponthieu&date=2009-10-26+02:44:13#Family:%20William%20IV,%20Count%20of%20Ponthieu|dataarchivio=26 ottobre 2009|urlmorto=sì}} 
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