Via San Giuseppe: differenze tra le versioni
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{{Opera urbana
|nome = Via di San Giuseppe
|nomiPrecedenti = Via di San Noferi, via del Tempio, via del Crocifisso, via dei Malcontenti, via XXVIII Ottobre
|altriNomi = Via San Giuseppe
|immagine = Palazzo Bardi Serzelli e annessi, 02 via san giuseppe.JPG
|didascalia = Palazzo Bardi Serzelli e annessi - via San Giuseppe
|siglaStato = ITA
|circoscrizione =
|distretto =
|quartiere = [[Quartiere 1 di Firenze|Quartiere 1]]
|cap = 50122
|tipo = via
|lunghezza =
|superficie =
|pavimentazione =
|intitolazione = [[san Giuseppe]]
|progettista =
|costruzione =
|demolizione =
|inizio = [[Via delle Casine]]/[[via dei Malcontenti]]
|fine = [[Largo Piero Bargellini]]
|intersezioni = [[via delle Conce]], [[via de' Macci]] e [[borgo Allegri]]
|interesse =
* [[Tabernacolo di Sant'Onofrio]]
* [[Chiesa di San Giuseppe (Firenze)]]
* [[Oratorio di Santa Maria Vergine della Croce al Tempio]]
* [[Palazzo Bardi Serzelli]]
* Casa del monastero di Sant'Elisabetta
* Casa di Maria Anna Lapini
* Cappella Niccolini
|trasporti =
|linkMappa =
|nomeMappa =
|didascaliaMappa =
|latDecimale =
|longDecimale =
|coordinate regione =
|zoom mappa =
}}
'''Via di San Giuseppe''' è una strada di [[Firenze]] che va, più o meno parallela all'[[Arno]], da [[via delle Casine]] angolo [[via de' Malcontenti]] a [[largo Bargellini]].
==Storia==
Da [[via de' Pepi]] a [[via de' Macci]] la strada si chiamava "via del Crocifisso", per la vicinanza con l'[[oratorio di Santa Maria Vergine della Croce al Tempio|oratorio Croce al Tempio]]: metà di questo tratto fa parte, dal 1988, del [[largo Bargellini]]; seguiva poi, fino [[via delle Conce]], "via del Tempio", dalla presenza (presunta) di un complesso Templare dotato di ospedale. Dopo la soppressione dell'ordine divenne "via del Tabernacolo" per la presenza di un tabernacolo all'angolo con [[via de' Macci]], che doveva essere dedicato alla Madonna del Giglio e che indusse anche la formazione della [[Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio]] ad opera di giovinetti devoti.
[[File:San giuseppe, firenze, facciata 01.JPG|thumb|left|180px|La chiesa di San Giuseppe]]
Il tratto successivo fino [[via delle Casine]] era chiamato "via di San Noferi", ovvero dedicata a [[Onofrio (anacoreta)|sant'Onofrio]] a cui era intitolato l'[[ospedale dei Tintori]].
La parte seguente, che oggi mantiene il nome di [[via dei Malcontenti|via de' Malcontenti]], si chiamava in antico "via della Giustizia", sempre per il passaggio dei condannati a morte che dalle prigioni del [[Museo nazionale del Bargello|Bargello]] o dal [[Carcere delle Stinche]], venivano condotti sul luogo delle esecuzioni capitali che si trovava fuori dall'antica Porta di San Francesco o Porta della Giustizia nei cosiddetti Prati della Giustizia, più o meno presso la [[torre della Zecca]] dove adesso è presente [[piazza Piave]]. Tuttavia, già dagli anni trenta del Cinquecento, la porta fu fatta chiudere da [[Alessandro de' Medici (duca di Firenze)|Alessandro de' Medici]] per costruire un bastione, il baluardo di Mongibello affacciato sull'Arno: da allora le tristi processioni passarono da [[borgo la Croce]] e [[via Pietrapiana]] fino alla [[Porta alla Croce]].
{|align=right
|[[File:Telemaco Signorini, Via
|}
Per dieci anni, tra il 1934 e il 1944, la strada ha avuto nome via Ventotto Ottobre, in riferimento alla [[marcia su Roma]] del 1922, titolazione conferita in occasione dell'inaugurazione del [[Famedio di Santa Croce|Sacrario dei Caduti]], con accesso sul fianco di [[Santa Croce (Firenze)|Santa Croce]].
Solo con delibera della giunta comunale dell'ottobre 1944 è stata conferita alla strada l'attuale denominazione, che deriva quindi dalla [[chiesa di San Giuseppe (Firenze)|chiesa di San Giuseppe]], aperta al culto nel 1519 nel luogo dove già insisteva una cappella di pertinenza della compagnia di Santa Maria del Giglio e San Giuseppe.
Come già accennato, nel gennaio del 1988 dalla strada fu scorporato il [[largo Bargellini]], in ricordo dello scrittore e politico [[Piero Bargellini]] che fu sindaco di Firenze durante l'[[alluvione di Firenze del 1966|alluvione del 1966]] e che abitava nella vicina [[via delle Pinzochere]].
==
La strada, lungo il tracciato, incrocia [[via delle Conce]], [[via de' Macci]] e [[borgo Allegri]], dove è il canto del Ramerino. Ha carattere residenziale popolare. Negli ultimi anni, in ragione dell'area destinata a sosta degli autobus turistici presso il [[lungarno Guglielmo Pecori Giraldi]], la strada è diventata assieme a [[via dei Malcontenti]] uno degli assi di penetrazione verso piazza di Santa Croce e più in generale del centro storico da parte dei turisti.
===Edifici===
Da piazza Santa Croce si entra nella via lasciandosi sulla destra il porticato laterale della [[basilica di Santa Croce]], al termine di una lunga scalinata: da qui si accede alla basilica, al museo e al [[famedio di Santa Croce|famedio dei Caduti per la Patria]] ([[1915]]-[[1945]]) dell'architetto Lensi. Questo slargo è oggi chiamato "[[largo Bargellini]]" in onore del "sindaco dell'[[alluvione di Firenze|alluvione]]" [[Piero Bargellini]] che visse in queste zone del quartiere.
{| border="2" align="center" cellpadding="4" cellspacing="0" style="margin: 1em 1em 1em 0; border: 1px #aaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 95%;"
|- bgcolor="#eeffee"
! Immagine !! N° !! Nome !! Descrizione<ref>Gli edifici con voce propria hanno le note bibliografiche nella voce specifica.</ref>
|-
| [[Image:2974 - Firenze, Cappella gotica in via delle Casine - Foto Giovanni Dall'Orto, 28-Oct-2007.jpg|150px]] || s. n. || [[Tabernacolo di Sant'Onofrio]] || All'incrocio con [[via dei Malcontenti]] e [[via delle Casine]] si trova il grande tabernacolo tardo trecentesco fatto costruire dall'[[Arte dei Tintori]] che qui aveva il proprio [[spedale dei Tintori|"spedale"]]. Mostra una ''Madonna col Bambino tra i santi Giovanni e Pietro'' di un seguace di [[Niccolò Gerini]], sostituito da una copia dopo l'alluvione, e sulla sinistra è affiancato da uno stemma dell'arte. Le sue grandi dimensioni dovevano essere di conforto per i condannati a morte di passaggio.
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| [[File:San giuseppe, firenze, facciata 02.JPG|150px]] || s. n. || [[Chiesa di San Giuseppe (Firenze)|Chiesa di San Giuseppe]] || L'iscrizione sulla facciata neoclassica ricorda come la chiesa sia sorta grazie alle offerte raccolte dalla compagnia di San Giuseppe, già residente in un oratorio dedicato alla Madonna del Giglio. La costruzione fu avviata nel [[1519]] su progfetto di [[Baccio d'Agnolo]], e nel [[1580]], su interessamento di [[Bianca Cappello]], vi ebbero sede i [[Ordine dei minimi|Minimi]] di [[san Francesco di Paola]], La facciata fu rifatta nel [[1759]] e nel [[1784]] il convento fu soppresso e destinato ad altre attività assistenziali. Oggi la chiesa è sede parrocchiale.
|-
| [[File:Santa Maria Vergine della Croce al Tempio.JPG|150px]] || s. n. || [[Oratorio di Santa Maria Vergine della Croce al Tempio]] || In origine
|-
| || 12-14 || [[Ospedale di Santa Maria della Croce al Tempio]] || Di origine antica, ma ampliato nel 1428, fu una struttura per i poveri, i pellegrini, i malati e i viandanti retta dalla [[Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio]]. Soppresso nel Settecento, venne ridotto a civile abitazione.
|-
| [[File:Via San Giuseppe 9-11, Palazzo Bardi Serzelli 01.jpg|150px]] || 9-11 || [[Palazzo Bardi Serzelli]] || Gran parte degli edifici del lato sud confinano con gli antichi orti di Santa Croce, come il presente palazzo di [[Gasparo Maria Paoletti]], in cui si trova oggi una scuola elementare. Posto davanti allo sbocco di [[via de' Macci]], il palazzo sorge dove era in antico una casa di proprietà della famiglia [[Rucellai]]. La proprietà passò nel corso del tempo ai Dufour Berte (che la possedevano ai tempi di Federico Fantozzi), quindi ai Bardi Serzelli.
|- | [[File:Via san giuseppe, targa monastero santa elisabetta del capitolo.JPG|150px]] || 18 || Casa del monastero di Sant'Elisabetta || Un [[pietrino]] e un rilievo con una torretta ricorda come questa casa fosse |-
| [[File:Via san giuseppe 28, casa con pietrino 02.JPG|150px]] || 28 || Casa || Sopra il portale, nonostante i rimaneggiamenti, resta un [[pietrino]] illeggibile che, a giudicare dalla forma, potrebbe essere stato legato al [[convento di Santa Elisabetta del Capitolo]], come quello della casa al 18.
|-
| [[File:Via
|-
| [[File:Via san giuseppe 38, casa con stemma 02.JPG|150px]] || 38 || Casa con stemma || Sopra il portale di un edificio a tre piani su due assi si nota uno stemma in pietra, oggi illeggibile per la consunzione. Probabilmente, più che uno stemma familiare (visto il carattere popolare del casamento) potrebbe trattarsi dell'emblema di un istituto religioso che possedette lo stabile.
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|}
===Lapidi===
Nell'angolo esterno della [[Santa Croce (Firenze)|basilica]] si trova uno stemma [[Niccolini (famiglia)|Niccolini]] datato, che ricorda la presenza della [[Cappella Niccolini]].
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MONASTERO DI <br />S.ELISABETTA<br />DI CAPITOLO DI<br />FIRENZE N. 17
</div></div></div>
||[[File:Via
|}
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|}
Nell'edificio davanti alla [[chiesa di San Giuseppe (Firenze)|chiesa di San Giuseppe]] una targa ricorda la morte della disabile Elide durante l'[[alluvione di Firenze]] del [[1966]]: legata da carabinieri a un'inferriata, nell'attesa di poter segare le sbarre non appena l'acqua si fosse calmata, nessuno
{|align=center
|<div align="center"><div style="border-collapse:collapse;border:0.5px solid;padding:5px; width:340px; text-align:center
4 NOVEMBRE 1966<br />MUORE QUI TRAGICAMENTE ELIDE,<br />IMMOBILIZZATA DALLA MALATTIA,<br />ASSICURATA CON UN LENZUOLO<br /> ALLA INFERRIATA DELLA FINESTRA
"''è stata la tragedia più triste e commovente di tutta la città.<br /> Assistere, senza poter far nulla, <br />una che deve morire e che vede la morte avvicinarsi, <br />solo perché un'inferriata non si è potuta abbattere...''"<br /> (DAL DIARIO DEL PARROCO DON GIUSEPPE BORETTI)
A RICORDO DEL COMITATO DI SANTA CROCE<br />LE PARROCCHIE DI S. GIUSEPPE E S. AMBROGIO POSERO<br /> IN OCCASIONE DEL QUARANTESIMO <br />ANNIVERSARIO DELL'ALLUVIONE DI FIRENZE<br />
|| [[File:Via san giuseppe, lapide alluvione s.a elide.JPG|La targa dell'alluvione|350px]]
|}
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Sulla chiesa, sopra la porta di ingresso, si trova l'iscrizione:
{|align=center
|<div align="center"><div style="border-collapse:collapse;border:0.5px solid;padding:5px; width:400px; text-align:center; line-height:100%"><div style="font-size: smaller">
TEMPLVM. HOC. VIRGINI. DEIPARAE. A. LILIO. NVNCVPATAE. EIVSQVE <br />SPONSO. IOSEPHO. AB. VTRIVSQVE. SODALIBVS. DEDICATVM. INTERIVS <br />FORNICE. PICTVRA. LVMINIBVS. EXTERIVS. NOVA. FRONTE. LAPIDE <br />SECTO. INCRVSTATA. PVBLICA. FLORENTINORVM. PIETAS. STIPE <br />CONLATA. AVXIT. AMPLIFICAVIT. ORNAVIT. A. M D CCLIX. IMP. D. N. <br />FRANCISCO. CAESARE. AVGUSTO. FELICITER
</div></div></div>
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|}
«Questo tempio, dedicato alla Vergine Madre di Dio, detta del Giglio, e al suo sposo Giuseppe entrambi, da i confratelli, fu arricchito internamente con una volta dipinta e illuminata,
e esternamente con una nuova facciata rivestita di pietra scolpita. La pubblica pietà dei Fiorentini, con offerte raccolte, lo accrebbe, ampliò e abbellì nell’anno 1759, sotto il governo del nostro sereno signore l’imperatore [[Francesco I di Lorena|Francesco Cesare Augusto]]».
Francesco Bigazzi (1887) trascrisse due lapidi dei [[Signori Otto]] sul muro del [[convento di Santa Croce (Firenze)|convento di Santa Croce]], e che lamentava rimosse in occasione dell'apertura del loggiato laterale. La più grande vietava la pratica della prostituzione in una serie di strade a 100 [[braccio fiorentino|braccia]] dalla chiesa:
<div align="center"><div style="border-collapse:collapse;border:0.5px solid;padding:5px; width:380px; text-align:left"><div style="font-size: smaller">
GLI SPETTABILI SIG. OTTO DGVARDIA E BALIA DELLA CITTÀ DI FIRENZE <br>
FANNO PVBLICAMENTE NOTIFICARE QVALMENTE IN VIRTV DELLA <br>
LEGGE DEL Dİ 29 LVGLIO 1561 HANNO PROHIBITO CHE NIVNA DONNA<br>
MERETRICE O DI MALA VITA POSSA STARE O HABITARE DALLA VIA <br>
DETTA [[Borgo Allegri|DEL RAMERINO]] FINO ALLA [[via de' Pepi|VIA DE BONFANTI]] P LA DIRITTVRA <br>
DELLA PORTA DEL FIANCO DELLA CHIESA DI SANTA CROCE NEMENO <br>
NELLA [[via San Cristofano|VIA D S CHRISTOFANO]] NELLE DVE CASE SITVATE DA CIASCVNA <br>
PARTE NEL LINGRESSO D DETTA VIA NE MENO IN QVALVNQALTRO <br>
LVOGO DENTRO ALLE 100 BRACCIA DAL CONVENTO DI CAPITOLO <br>
SOTTO PENA A QVELLE CHE TRASGREDIRANNO DENTRO ALLE <br>
DETTE 100 BRACCIA DI LIRE 200 E DELLA CATTVRA D SCUDI <br>
4 P CIASCHVNA E CIASCHEDVNA VOLTA E FVORI DELLE CENTO <br>
BRACCIA FINO ALLA DETTA VIA DE BVONFANTI DI SCVDI 4 <br>
DI PENA E DELLA CATTVRA COME SOPRA
</div></div></div>
La seconda era più piccola e vietava di sporcare la via:
<div align="center"><div style="border-collapse:collapse;border:0.5px solid;padding:5px; width:130px; text-align:center"><div style="font-size: smaller">
LI SS. OTTO<br>
HANNO PROHIBITO<br>
FARCI BRVTTVRE<br>
</div></div></div>
===Tabernacoli===
All'incrocio con [[via dei Malcontenti]] e [[via delle Casine]] si trova un [[tabernacolo di via dei Malcontenti|grande tabernacolo]] eretto a conforto dei condannati a morte che percorrevano anticamente questa strada. Raffigura la ''Madonna col Bambino tra i santi Giovanni e Pietro'' ed è di un seguace di [[Niccolò Gerini]] (oggi sostituito da una copia).
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*{{bps|Stradario 1913}}, p. 80, n. 566;
*{{bps|Stradario 1929}}, p. 69, n. 634;
*{{bps|Bargellini-Guarnieri 1977-1978}}, II, 1977, pp. 67-70;
*{{bps|Ciabani 1984}}, pp. 290-291.
*Francesco Cesati, ''La grande guida delle strade di Firenze'', Newton Compton Editori, Roma 2003.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
*Claudio Paolini, [http://www.palazzospinelli.org/architetture/risultati-via.asp?denominazione=&ubicazione=san+giuseppe&button=&proprieta=&architetti_ingegneri=&pittori_scultori=&uomini_illustri=¬e_storiche= schede nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli] (testi concessi in [[GFDL]]).
{{via San Giuseppe}}
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