Via San Giuseppe: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Errori di Lint: Tag annidati male
Nessun oggetto della modifica
 
(36 versioni intermedie di 10 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Opera urbana
{{Coord|43|46|6.02|N|11|15|50.94|E|type:landmark|display=title}}
|nome = Via di San Giuseppe
{{tmp|opera urbana}}
|nomiPrecedenti = Via di San Noferi, via del Tempio, via del Crocifisso, via dei Malcontenti, via XXVIII Ottobre
|altriNomi = Via San Giuseppe
|immagine = Palazzo Bardi Serzelli e annessi, 02 via san giuseppe.JPG
|didascalia = Palazzo Bardi Serzelli e annessi - via San Giuseppe
|siglaStato = ITA
|circoscrizione =
|distretto =
|quartiere = [[Quartiere 1 di Firenze|Quartiere 1]]
|cap = 50122
|tipo = via
|lunghezza =
|superficie =
|pavimentazione =
|intitolazione = [[san Giuseppe]]
|progettista =
|costruzione =
|demolizione =
|inizio = [[Via delle Casine]]/[[via dei Malcontenti]]
|fine = [[Largo Piero Bargellini]]
|intersezioni = [[via delle Conce]], [[via de' Macci]] e [[borgo Allegri]]
|interesse =
* [[Tabernacolo di Sant'Onofrio]]
* [[Chiesa di San Giuseppe (Firenze)]]
* [[Oratorio di Santa Maria Vergine della Croce al Tempio]]
* [[Palazzo Bardi Serzelli]]
* Casa del monastero di Sant'Elisabetta
* Casa di Maria Anna Lapini
* Cappella Niccolini
|trasporti =
|linkMappa =
|nomeMappa =
|didascaliaMappa =
|latDecimale =
|longDecimale =
|coordinate regione =
|zoom mappa =
}}
'''Via di San Giuseppe''' è una strada di [[Firenze]] che va, più o meno parallela all'[[Arno]], da [[via delle Casine]] angolo [[via de' Malcontenti]] a [[largo Bargellini]].
 
==Storia==
Da [[via de' Pepi]] a [[via de' Macci]] la strada si chiamava "via del Crocifisso", per la vicinanza con l'[[oratorio di Santa Maria Vergine della Croce al Tempio|oratorio Croce al Tempio]]: metà di questo tratto fa parte, dal 1988, del [[largo Bargellini]]; seguiva poi, fino [[via delle Conce]], "via del Tempio", dalla presenza (presunta) di un complesso Templare dotato di ospedale. Dopo la soppressione dell'ordine divenne "via del Tabernacolo" per la presenza di un tabernacolo all'angolo con [[via de' Macci]], che doveva essere dedicato alla Madonna del Giglio e che indusse anche la formazione della [[Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio]] ad opera di giovinetti devoti.
[[File:San giuseppe, firenze, facciata 01.JPG|thumb|left|180px|La chiesa di San Giuseppe]]
 
Il tratto successivo fino [[via delle Casine]] era chiamato "via di San Noferi", ovvero dedicata a [[Onofrio (anacoreta)|sant'Onofrio]] a cui era intitolato l'[[ospedale dei Tintori]].
 
La parte seguente, che oggi mantiene il nome di [[via dei Malcontenti|via de' Malcontenti]], si chiamava in antico "via della Giustizia", sempre per il passaggio dei condannati a morte che dalle prigioni del [[Museo nazionale del Bargello|Bargello]] o dal [[Carcere delle Stinche]], venivano condotti sul luogo delle esecuzioni capitali che si trovava fuori dall'antica Porta di San Francesco o Porta della Giustizia nei cosiddetti Prati della Giustizia, più o meno presso la [[torre della Zecca]] dove adesso è presente [[piazza Piave]]. Tuttavia, già dagli anni trenta del Cinquecento, la porta fu fatta chiudere da [[Alessandro de' Medici (duca di Firenze)|Alessandro de' Medici]] per costruire un bastione, il baluardo di Mongibello affacciato sull'Arno: da allora le tristi processioni passarono da [[borgo la Croce]] e [[via Pietrapiana]] fino alla [[Porta alla Croce]].
{|align=right
|[[File:Telemaco Signorini, Via sande' giuseppeMalcontenti, veduta1885-86 0138x13cm.JPGjpg|thumb|150px|''Via dei Malcontenti'' (oggi largo Bargellini e via San Giuseppe) di [[Telemaco Signorini]], 1887]]
|-
|[[File:San giuseppe, firenze, facciata 01.JPG|thumb|La chiesa di San Giuseppe]]
|}
'''Via San Giuseppe''' è una strada di [[Firenze]] che va, più o meno parallela all'[[Arno]], da [[largo Bargellini]] a [[via delle Casine]].
 
Per dieci anni, tra il 1934 e il 1944, la strada ha avuto nome via Ventotto Ottobre, in riferimento alla [[marcia su Roma]] del 1922, titolazione conferita in occasione dell'inaugurazione del [[Famedio di Santa Croce|Sacrario dei Caduti]], con accesso sul fianco di [[Santa Croce (Firenze)|Santa Croce]].
==Storia==
La via ha avuto più nomi nel corso del tempo. Il più antico conosciuto era via del Tempio a causa della presenza di un Tempio Templare annesso allo spedale Templare presente nella via. Il Nome della via cambiò dopo il 1307 a causa della soppressione dell'[[Cavalieri templari|Ordine Templare]] ad opera di [[Papa Clemente V|Clemente V]] e divenne via del Tabernacolo per la presenza di un tabernacolo all'angolo con [[via de' Macci]]. Il Tabernacolo doveva essere della Maria Vergine del Giglio che indusse anche la formazione della [[Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio]] ad opera di giovinetti devoti. Il Tempio e lo spedale dopo la chiusura dell'Ordine Templare fu affidato proprio alla neonata [[Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio]] ed assunse il nome di [[Oratorio di Santa Maria Vergine della Croce al Tempio]]. In seguito la via fu unificata al tratto successivo che si chiamava via della Giustizia e che arrivava fino a Porta San Francesco o Porta della Giustizia. L'unione dei due tratti prese il nome di [[Via dei Malcontenti|via de' Malcontenti]]. La via fu chiamata appunto de' Malcontenti perché era l'ultimo tratto percorso dai condannati a morte che dalle prigioni del [[Museo nazionale del Bargello|Bargello]] o dal [[Carcere delle Stinche]], venivano condotti sul luogo delle esecuzioni capitali che si trovava fuori dall'antica Porta di San Francesco o Porta della Giustizia nei cosiddetti Prati della Giustizia, più o meno presso la [[Torre della Zecca]] dove adesso è presente [[Piazza Piave]].
 
Solo con delibera della giunta comunale dell'ottobre 1944 è stata conferita alla strada l'attuale denominazione, che deriva quindi dalla [[chiesa di San Giuseppe (Firenze)|chiesa di San Giuseppe]], aperta al culto nel 1519 nel luogo dove già insisteva una cappella di pertinenza della compagnia di Santa Maria del Giglio e San Giuseppe.
Da [[via de' Pepi]] a [[via de' Macci]] la strada si chiamava "via del Crocifisso": metà di questo tratto fa parte, dagli anni sessanta, del largo Bergellini; seguiva poi, fino [[via delle Conce]], "via del Tempio", dalla presenza di un Tempio Templare annesso allo spedale templare, il tratto successivo era chiamato, fino [[via delle Casine]], "via di San Noferi", ovvero dedicata a [[Onofrio (anacoreta)|sant'Onofrio]] a cui era intitolato l'[[ospedale dei Tintori]]. La parte seguente, che oggi mantiene il nome di [[via dei Malcontenti|via de' Malcontenti]], si chiamava in antico "via della Giustizia", sempre per il passaggio dei condannati, almeno fino agli anni trenta del Cinquecento quando la porta fu fatta chiudere da [[Alessandro de' Medici (duca di Firenze)|Alessandro de' Medici]] per costruire un bastione: da allora le tristi processioni passarono dalla [[Porta alla Croce]] e quindi da [[borgo la Croce]] e [[via Pietrapiana]].
 
Come già accennato, nel gennaio del 1988 dalla strada fu scorporato il [[largo Bargellini]], in ricordo dello scrittore e politico [[Piero Bargellini]] che fu sindaco di Firenze durante l'[[alluvione di Firenze del 1966|alluvione del 1966]] e che abitava nella vicina [[via delle Pinzochere]].
Il nome attuale deriva dalla [[chiesa di San Giuseppe (Firenze)|chiesa di San Giuseppe]].
 
==EdificiDescrizione==
La strada, lungo il tracciato, incrocia [[via delle Conce]], [[via de' Macci]] e [[borgo Allegri]], dove è il canto del Ramerino. Ha carattere residenziale popolare. Negli ultimi anni, in ragione dell'area destinata a sosta degli autobus turistici presso il [[lungarno Guglielmo Pecori Giraldi]], la strada è diventata assieme a [[via dei Malcontenti]] uno degli assi di penetrazione verso piazza di Santa Croce e più in generale del centro storico da parte dei turisti.
Gli edifici con voce propria hanno le note bibliografiche nella voce specifica.
 
===Edifici===
Da piazza Santa Croce si entra nella via lasciandosi sulla destra il porticato laterale della [[basilica di Santa Croce]], al termine di una lunga scalinata: da qui si accede alla basilica, al museo e al [[famedio di Santa Croce|famedio dei Caduti per la Patria]] ([[1915]]-[[1945]]) dell'architetto Lensi. Questo slargo è oggi chiamato "[[largo Bargellini]]" in onore del "sindaco dell'[[alluvione di Firenze|alluvione]]" [[Piero Bargellini]] che visse in queste zone del quartiere.
 
{| border="2" align="center" cellpadding="4" cellspacing="0" style="margin: 1em 1em 1em 0; border: 1px #aaa solid; border-collapse: collapse; font-size: 95%;"
|- bgcolor="#eeffee"
! Immagine !! N° !! Nome !! Descrizione<ref>Gli edifici con voce propria hanno le note bibliografiche nella voce specifica.</ref>
|-
| [[Image:2974 - Firenze, Cappella gotica in via delle Casine - Foto Giovanni Dall'Orto, 28-Oct-2007.jpg|150px]] || s. n. || [[Tabernacolo di Sant'Onofrio]] || All'incrocio con [[via dei Malcontenti]] e [[via delle Casine]] si trova il grande tabernacolo tardo trecentesco fatto costruire dall'[[Arte dei Tintori]] che qui aveva il proprio [[spedale dei Tintori|"spedale"]]. Mostra una ''Madonna col Bambino tra i santi Giovanni e Pietro'' di un seguace di [[Niccolò Gerini]], sostituito da una copia dopo l'alluvione, e sulla sinistra è affiancato da uno stemma dell'arte. Le sue grandi dimensioni dovevano essere di conforto per i condannati a morte di passaggio.
Riga 28 ⟶ 71:
| [[File:San giuseppe, firenze, facciata 02.JPG|150px]] || s. n. || [[Chiesa di San Giuseppe (Firenze)|Chiesa di San Giuseppe]] || L'iscrizione sulla facciata neoclassica ricorda come la chiesa sia sorta grazie alle offerte raccolte dalla compagnia di San Giuseppe, già residente in un oratorio dedicato alla Madonna del Giglio. La costruzione fu avviata nel [[1519]] su progfetto di [[Baccio d'Agnolo]], e nel [[1580]], su interessamento di [[Bianca Cappello]], vi ebbero sede i [[Ordine dei minimi|Minimi]] di [[san Francesco di Paola]], La facciata fu rifatta nel [[1759]] e nel [[1784]] il convento fu soppresso e destinato ad altre attività assistenziali. Oggi la chiesa è sede parrocchiale.
|-
| [[File:Santa Maria Vergine della Croce al Tempio.JPG|150px]] || s. n. || [[Oratorio di Santa Maria Vergine della Croce al Tempio]] || In origine Tempioforse Templareuna chestruttura dopoTemplare, lafu chiusurapoi delll'Ordineoratorio Templare nel [[1307]] ad opera di [[Papa Clemente V|Clemente V]] fu affidata alladella [[Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio]] nata nel 1347. DentroOggi l'Oratorionon restapiù unofficiata, grandela affrescochiesaa divenne [[Biccirestaurata diin Lorenzo]]stile eneomedievale [[Stefanonel d'Antonio Vanni]]1912. La casa alla sinistra dell'Oratoriooratorio al n. 12 era la dimora del cappellano oltre, che parte dello spedale al Tempio di proprietà della Compagnia. Pochi sanno che esistevaaveva una scala a chiocciola cheper univaentrare l'Oratoriodirettamente un appartamento al secondo piano del numero 12 che sovrasta il tetto dell'Oratorioin stessochiesa.
|-
| || 12-14 || [[Ospedale di Santa Maria della Croce al Tempio]] || Di origine antica, ma ampliato nel 1428, fu una struttura per i poveri, i pellegrini, i malati e i viandanti retta dalla [[Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio]]. Soppresso nel Settecento, venne ridotto a civile abitazione.
| [[File:Via san giuseppe 9, palazzo bardi-serzelli 02.JPG|150px]] || 9-11 || [[Palazzo Bardi Serzelli]] || Gran parte degli edifici del lato sud confinano con gli antichi orti di Santa Croce, come il presente palazzo di [[Gasparo Maria Paoletti]], in cui si trova oggi una scuola elementare. Posto davanti allo sbocco di [[via de' Macci]], il palazzo sorge dove era in antico una casa di proprietà della famiglia [[Rucellai]]. La proprietà passò nel corso del tempo ai Dufour Berte (che la possedevano ai tempi di Federico Fantozzi), quindi ai Bardi Serzelli.
|-
| [[File:Via San Giuseppe 9-11, Palazzo Bardi Serzelli 01.jpg|150px]] || 9-11 || [[Palazzo Bardi Serzelli]] || Gran parte degli edifici del lato sud confinano con gli antichi orti di Santa Croce, come il presente palazzo di [[Gasparo Maria Paoletti]], in cui si trova oggi una scuola elementare. Posto davanti allo sbocco di [[via de' Macci]], il palazzo sorge dove era in antico una casa di proprietà della famiglia [[Rucellai]]. La proprietà passò nel corso del tempo ai Dufour Berte (che la possedevano ai tempi di Federico Fantozzi), quindi ai Bardi Serzelli.
|-
| [[File:Via san giuseppe, targa monastero santa elisabetta del capitolo.JPG|150px]] || 18 || Casa del monastero di Sant'Elisabetta || Un [[pietrino]] e un rilievo con una torretta ricorda come questa casa fosse appartrenutaappartenuta al vicino [[convento di Santa Elisabetta del Capitolo]], un tempo qui situato e detto anche "delle Pinzochere", ovvero delle francescane del [[terzo ordine]] che si occupavano di pulire e tenere ordinata la vicina [[basilica di Santa Croce]]. Il convento fu soppresso da [[Cosimo I de' Medici]] e la porta laterale che le donne usavano per entrare in basilica, detta delle Pinzochere, è oggi murata. Il numero sulla targhetta si riferisce a un numero di registro dell'edificio, secondo gli inventari già conservati nel convento stesso. Vicino si trova un rilievo con una torre, simbolo degli Ufficiali della Torre che possedettero poi l'edificio, la magistratura atta al controllo degli edifici pubblici.
|-
| [[File:Via san giuseppe 28, casa con pietrino 02.JPG|150px]] || 28 || Casa || Sopra il portale, nonostante i rimaneggiamenti, resta un [[pietrino]] illeggibile che, a giudicare dalla forma, potrebbe essere stato legato al [[convento di Santa Elisabetta del Capitolo]], come quello della casa al 18.
|-
| [[File:Via sanSan giuseppeGiuseppe 30, -32-34, 34casamento, casa con stemmapietrino francescano.jpg 03.JPG|150px]] || 30-32-34 || Casamento || La casa si distingue per uno stemma con il simbolo francescano delle braciabraccia e la croce, posto in alto sulla facciata del numero 30; anche al 34, sopra il portalino, si vede uno stemma molto consunto, verominilmante analogo all'altro. la casa al 34, più bassa di un piano, mostra un cornicione con mensole dal motivo [[neobarocco]] piuttosto elaborato.
|-
| [[File:Via san giuseppe 38, casa con stemma 02.JPG|150px]] || 38 || Casa con stemma || Sopra il portale di un edificio a tre piani su due assi si nota uno stemma in pietra, oggi illeggibile per la consunzione. Probabilmente, più che uno stemma familiare (visto il carattere popolare del casamento) potrebbe trattarsi dell'emblema di un istituto religioso che possedette lo stabile.
Riga 46 ⟶ 91:
|}
 
===Lapidi===
Nell'angolo esterno della [[Santa Croce (Firenze)|basilica]] si trova uno stemma [[Niccolini (famiglia)|Niccolini]] datato, che ricorda la presenza della [[Cappella Niccolini]].
 
Riga 54 ⟶ 99:
MONASTERO DI <br />S.ELISABETTA<br />DI CAPITOLO DI<br />FIRENZE N. 17
</div></div></div>
||[[File:Via sanSan giuseppeGiuseppe 18, casa, pietrino del monastero delledi pinzochere 04 pietrinoSant'Elisabetta.JPGjpg|170px]]
|}
 
Riga 65 ⟶ 110:
|}
 
Nell'edificio davanti alla [[chiesa di San Giuseppe (Firenze)|chiesa di San Giuseppe]] una targa ricorda la morte della disabile Elide durante l'[[alluvione di Firenze]] del [[1966]]: legata da carabinieri a un'inferriata, nell'attesa di poter segare le sbarre non appena l'acqua si fosse calmata, nessuno disi sarebbe aspettato che il livello della melma fosse lentamente salito fino a sommergerla, mentre il parroco di San Giuseppe la confortava negli ultimi istanti, impartendole l'assoluzione dall'altro lato della strada.
{|align=center
|<div align="center"><div style="border-collapse:collapse;border:0.5px solid;padding:5px; width:340px; text-align:center"><div style=";font-size: smaller;line-height:100%"><br />
4 NOVEMBRE 1966<br />MUORE QUI TRAGICAMENTE ELIDE,<br />IMMOBILIZZATA DALLA MALATTIA,<br />ASSICURATA CON UN LENZUOLO<br /> ALLA INFERRIATA DELLA FINESTRA
 
"''è stata la tragedia più triste e commovente di tutta la città.<br /> Assistere, senza poter far nulla, <br />una che deve morire e che vede la morte avvicinarsi, <br />solo perché un'inferriata non si è potuta abbattere...''"<br /> (DAL DIARIO DEL PARROCO DON GIUSEPPE BORETTI)
 
A RICORDO DEL COMITATO DI SANTA CROCE<br />LE PARROCCHIE DI S. GIUSEPPE E S. AMBROGIO POSERO<br /> IN OCCASIONE DEL QUARANTESIMO <br />ANNIVERSARIO DELL'ALLUVIONE DI FIRENZE<br />
</div></div></div>
|| [[File:Via san giuseppe, lapide alluvione s.a elide.JPG|La targa dell'alluvione|350px]]
|}
Riga 79 ⟶ 124:
Sulla chiesa, sopra la porta di ingresso, si trova l'iscrizione:
{|align=center
|<div align="center"><div style="border-collapse:collapse;border:0.5px solid;padding:5px; width:400px; text-align:center; line-height:100%"><div style="font-size: smaller">
TEMPLVM. HOC. VIRGINI. DEIPARAE. A. LILIO. NVNCVPATAE. EIVSQVE <br />SPONSO. IOSEPHO. AB. VTRIVSQVE. SODALIBVS. DEDICATVM. INTERIVS <br />FORNICE. PICTVRA. LVMINIBVS. EXTERIVS. NOVA. FRONTE. LAPIDE <br />SECTO. INCRVSTATA. PVBLICA. FLORENTINORVM. PIETAS. STIPE <br />CONLATA. AVXIT. AMPLIFICAVIT. ORNAVIT. A. M D CCLIX. IMP. D. N. <br />FRANCISCO. CAESARE. AVGUSTO. FELICITER
</div></div></div>
Riga 85 ⟶ 130:
|}
 
«Questo tempio, dedicato alla Vergine Madre di Dio, detta del Giglio, e al suo sposo Giuseppe entrambi, da i confratelli, fu arricchito internamente con una volta dipinta e illuminata,
Traduzione: "La pubblica devozione dei Fiorentini, raccolta una somma di denaro, accrebbe, arricchì, abbellì questa chiesa [che fu] dedicata alla Vergine Maria Madre di Dio detta del Giglio e a Giuseppe suo sposo dai loro fedeli all'interno con una volta, un dipinto e delle finestre, all'esterno con una nuova facciata rivestita di pietre lavorate. Anno 1759, regnando felicemente il nostro sovrano [[Francesco I di Lorena|Francesco Cesare Augusto]]".
e esternamente con una nuova facciata rivestita di pietra scolpita. La pubblica pietà dei Fiorentini, con offerte raccolte, lo accrebbe, ampliò e abbellì nell’anno 1759, sotto il governo del nostro sereno signore l’imperatore [[Francesco I di Lorena|Francesco Cesare Augusto]]».
 
Francesco Bigazzi (1887) trascrisse due lapidi dei [[Signori Otto]] sul muro del [[convento di Santa Croce (Firenze)|convento di Santa Croce]], e che lamentava rimosse in occasione dell'apertura del loggiato laterale. La più grande vietava la pratica della prostituzione in una serie di strade a 100 [[braccio fiorentino|braccia]] dalla chiesa:
<div align="center"><div style="border-collapse:collapse;border:0.5px solid;padding:5px; width:380px; text-align:left"><div style="font-size: smaller">
GLI SPETTABILI SIG. OTTO DGVARDIA E BALIA DELLA CITTÀ DI FIRENZE <br>
FANNO PVBLICAMENTE NOTIFICARE QVALMENTE IN VIRTV DELLA <br>
LEGGE DEL Dİ 29 LVGLIO 1561 HANNO PROHIBITO CHE NIVNA DONNA<br>
MERETRICE O DI MALA VITA POSSA STARE O HABITARE DALLA VIA <br>
DETTA [[Borgo Allegri|DEL RAMERINO]] FINO ALLA [[via de' Pepi|VIA DE BONFANTI]] P LA DIRITTVRA <br>
DELLA PORTA DEL FIANCO DELLA CHIESA DI SANTA CROCE NEMENO <br>
NELLA [[via San Cristofano|VIA D S CHRISTOFANO]] NELLE DVE CASE SITVATE DA CIASCVNA <br>
PARTE NEL LINGRESSO D DETTA VIA NE MENO IN QVALVNQALTRO <br>
LVOGO DENTRO ALLE 100 BRACCIA DAL CONVENTO DI CAPITOLO <br>
SOTTO PENA A QVELLE CHE TRASGREDIRANNO DENTRO ALLE <br>
DETTE 100 BRACCIA DI LIRE 200 E DELLA CATTVRA D SCUDI <br>
4 P CIASCHVNA E CIASCHEDVNA VOLTA E FVORI DELLE CENTO <br>
BRACCIA FINO ALLA DETTA VIA DE BVONFANTI DI SCVDI 4 <br>
DI PENA E DELLA CATTVRA COME SOPRA
</div></div></div>
 
La seconda era più piccola e vietava di sporcare la via:
<div align="center"><div style="border-collapse:collapse;border:0.5px solid;padding:5px; width:130px; text-align:center"><div style="font-size: smaller">
LI SS. OTTO<br>
HANNO PROHIBITO<br>
FARCI BRVTTVRE<br>
</div></div></div>
 
===Tabernacoli===
All'incrocio con [[via dei Malcontenti]] e [[via delle Casine]] si trova un [[tabernacolo di via dei Malcontenti|grande tabernacolo]] eretto a conforto dei condannati a morte che percorrevano anticamente questa strada. Raffigura la ''Madonna col Bambino tra i santi Giovanni e Pietro'' ed è di un seguace di [[Niccolò Gerini]] (oggi sostituito da una copia).
 
==Note==
[[File:Telemaco signorini, via de' malcontenti, 1887 ca..JPG|thumb|''Via dei Malcontenti'' (oggi largo Bargellini e via San Giuseppe) di [[Telemaco Signorini]]]]
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{bps|Stradario 1913}}, p. 80, n. 566;
*{{bps|Stradario 1929}}, p. 69, n. 634;
*{{bps|Bargellini-Guarnieri 1977-1978}}, II, 1977, pp. 67-70;
*{{bps|Ciabani 1984}}, pp. 290-291.
*Francesco Cesati, ''La grande guida delle strade di Firenze'', Newton Compton Editori, Roma 2003.
*[[Piero Bargellini]], Ennio Guarnieri, ''Le strade di Firenze'', 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, pp.&nbsp;67–69;
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|commons=Category:Via San Giuseppe (Florence)}}
 
==Collegamenti esterni==
*Claudio Paolini&#44; [http://www.palazzospinelli.org/architetture/risultati-via.asp?denominazione=&ubicazione=san+giuseppe&button=&proprieta=&architetti_ingegneri=&pittori_scultori=&uomini_illustri=&note_storiche= schede nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli] (testi concessi in [[GFDL]]).
 
{{via San Giuseppe}}