Arco Clementino: differenze tra le versioni
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{{struttura militare
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|Nome originale =
|immagine = Arco di Traiano in lontananza.JPG▼
|Parte di = Porto di Ancona
|Posizione geografica = [[Italia Centrale]]
|Struttura = Porta cittadina
|divamm1 = [[Marche]]▼
|città = Ancona▼
|Didascalia = La facciata principale
|Stato = {{simbolo|Flag of the Republic of Ancona (c. 1174–1532).svg}} [[Repubblica di Ancona]]<br />{{PON pre 1808}}
|Stato attuale = ITA
|Tipologia =
|periodo costruzione = ▼
|Utilizzatore =
|Stile = [[Architettura neoclassica|Neoclassico]]
|Funzione strategica = [[Porta cittadina]]
|Termine funzione strategica =
|uso = ▼
|Termine costruzione = 1738
|Materiale = laterizi e pietra d'Istria
|Armamento =
|
|Demolizione =
|Condizione attuale = ben conservato e restaurato
|Proprietario attuale =
|costo = ▼
|Visitabile =
▲|architetto = [[Luigi Vanvitelli]]
|
|Comandante attuale =
|Comandanti storici =
|
|Azioni di guerra =
▲|proprietario storico =
|Eventi =
|Sito web =
}}
L{{'}}'''Arco Clementino''' o '''Porta Clementina'''<ref>Fabio Mariano, ''L'immagine delle città: la Provincia di Ancona tra vedutismo ...'', edizioni Lavoro, 2001. ISBN 9788876633171.</ref> è una [[porta cittadina]] di [[Ancona]] risalente al XVIII secolo; venne progettata dall'[[architetto]] [[Luigi Vanvitelli]].
==Storia e architettura==▼
Fu eretto, su proposta del Vanvitelli, in onore di [[papa Clemente XII]], per volontà del Senato anconetano, riconoscente nei confronti del pontefice che, vero e proprio mecenate di Ancona, concesse alla città il [[Porto franco (economia)|porto franco]], dando nuovo impulso ai secolari traffici navali, ed incaricò il famoso architetto di ridisegnarne il [[Porto di Ancona|porto]]. Fu così che sorsero il [[Mole Vanvitelliana|Lazzaretto]] e il Molo nuovo<ref name=nota>{{cita web|url=http://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/cultura/2016/03/25/arco-Clementino/|titolo=Arco Clementino|editore=Cultura e Turismo - Città di Ancona}}</ref>.▼
==Descrizione==
L'arco Clementino è la porta di ingresso in città dal mare; sorge nel punto in cui il Molo nuovo si innesta nell'antico molo romano, sul quale già si ergeva dal I secolo d.C. l'[[Arco di Traiano (Ancona)|arco di Traiano]]. Nelle intenzioni dei promotori del progetto, l'Arco Clementino avrebbe dovuto oscurare la vista del pagano Arco di Traiano: sul suo attico avrebbe dovuto essere collocata la statua benedicente di Clemente XII (come testimoniano i disegni originali del Vanvitelli<ref>Si veda l'ovale con l'immagine dell'Arco Clementino con in cima la statua del papa Clemente XII nella stampa per incisione su rame di Giuseppe Vasi (1738), su disegno di Luigi Vanvitelli, edita a Roma nella calcografia R.C.A. al Piè di Marmo, conservata nell'archivio di Storia della Città del Comune di Ancona, riprodotta in ''Ancona e la sua cattedrale, rappresentazioni grafiche nel tempo'', catalogo della mostra omonima, Casa editrice Nuove Ricerche, Ancona, 1999</ref>) e il conio di una medaglia onorifica fatta realizzare dagli anconetani e donata al pontefice<ref>Una delle due medaglie donate a papa Clemente XII dal Senato anconetano è riprodotta nel [http://www.musan.it/news/vis_news.php?id_news=1059 sito del Sistema Museale della Provincia di Ancona] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160923093141/http://www.musan.it/news/vis_news.php?id_news=1059 |date=23 settembre 2016 }}</ref>, rappresentando così, assieme al [[Duomo di Ancona|Duomo]] in alto sul colle Guasco, la prima immagine che si sarebbe proposta ai naviganti al momento dell'ingresso nel porto dorico<ref name=nota></ref>.▼
La struttura è la porta di accesso alla città dal porto, progettata sotto forma di [[Arco trionfale|arco di trionfo]] a un solo [[fornice]], in [[pietra d'Istria]]. L'architetto volle realizzarla servendosi di una variante dell'[[ordine dorico]] del [[Jacopo Barozzi da Vignola|Vignola]]. Le [[Piedritto|alette]] e l'[[archivolto]] sono inquadrati entro una sottile fascia secondo uno stilema tipico del primo [[XVIII secolo|Settecento]]; ai lati si dispiegano simmetricamente due [[Colonna#Terminologia|colonne alveolate]] e due ''controlesene'' per ognuna di esse ed infine due [[Pilastro|pilastri]] angolari. Caratteristica peculiare di quest'architettura sono le [[Metopa|metope]] presenti nel [[fregio]]: vi figurano delle [[Pecten jacobaeus|capesante]], rappresentate tramite la tecnica dell'[[altorilievo]] alternativamente con la [[Valva (malacologia)|valva]] o secondo la sua fisionomia esterna od interna. Analogamente al [[Lazzaretto di Ancona#Tempietto di San Rocco|Tempietto di San Rocco]], sempre del [[Luigi Vanvitelli|Vanvitelli]], la [[trabeazione]], oltre a essere intervallata da [[Triglifo|triglifi]] e metope, esibisce come in quella [[Ordine ionico|ionica]] una serie ordinata di [[Dentelli (architettura)|dentelli]].
La configurazione dell'[[attico (architettura)|attico]] è di notevole importanza dal punto di vista architettonico e artistico, soprattutto per la presenza di due particolari: la [[cimasa]], dove per via di una sequenza di [[Modanatura|modanature]] - ''listello'', ''toro'' e una modanatura concava denominata ''cavetto'' - ricorda vagamente in miniatura la [[trabeazione]] del [[Lazzaretto di Ancona|Lazzaretto]]; un'imponente [[Targa (architettura)|targa]], leggermente inclinata in avanti, che sembra quasi rovesciarsi sull'osservatore - similmente alle targhe presenti nelle [[Finestra|finestre]] del [[Corinaldo#Monumenti e luoghi d'interesse|Palazzo Comunale]] di [[Corinaldo]], su disegno dell'allievo [[Francesco Maria Ciaraffoni]]. Quest'ultima si sovrappone ad un [[festone (arte)|festone]], mostrando notevole affinità a quanto si può vedere nel [[Portale (architettura)|portale]] d'[[Lazzaretto di Ancona#Portale d'ingresso|ingresso]] al Lazzaretto, anch'esso una significativa opera vanvitelliana.
Venne quindi acquistata a [[Roma]] una statua del papa benedicente, opera dello sculture [[Agostino Cornacchini]] (1738), che venne trasportata ad Ancona. A quel punto ci si accorse che la struttura dell'arco, edificato in mattoni e con la sola facciata rivolta verso il mare in [[travertino]], non avrebbe potuto reggere il notevole peso della statua in marmo. Pertanto, in attesa di poter trovare le risorse finanziarie per i lavori di consolidamento e rinforzo della struttura dell'Arco, il Senato anconetano deliberò di collocare la statua, "provvisoriamente", al centro della Piazza Grande (detta anche "del Comune") che, a causa della presenza della scultura, venne subito ribattezzata dagli anconetani [[Piazza del Papa]]<ref>Il toponimo resiste ancora nell'uso comune, a dispetto della nuova denominazione di ''Piazza del Plebiscito'', assegnata al luogo in seguito al [[Plebisciti risorgimentali#Plebisciti_del_1860|plebiscito]] del 4 novembre [[1860]] che lì si svolse, ufficializzando l'ingresso delle [[Marche]] nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], poi [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].</ref>. Inutile che dire che la statua di Clemente XII rimase là dove tuttora si trova, vuoi per la cronica mancanza di fondi per la ristrutturazione dell'Arco Clementino, vuoi per l'affezione che gli anconetani manifestarono per la nuova sistemazione della piazza che acquistò una dimensione monumentale e scenografica che in passato le mancava<ref name=nota></ref>▼
Dal punto di vista estetico notevoli risultano gli effetti soprattutto dalla parte rivolta verso il mare, in travertino. La scelta, che può sembrare singolare, di lasciare la facciata verso la città in semplice laterizio si può capire ricordando che l'arco fungeva da porta di città e che dunque il suo prospetto principale era, come di consuetudine, rivolto verso l'esterno<ref name=nota></ref>.▼
▲Fu
L'arco Clementino è la porta di ingresso in città dal mare; sorge nel punto in cui il Molo nuovo si innesta nell'antico molo romano, sul quale già si ergeva da oltre 16 secoli l'[[Arco di Traiano (Ancona)|arco di Traiano]], fatto erigere dal [[SPQR|Senato e dal popolo di Roma]] probabilmente ad opera dell'architetto siriano [[Apollodoro di Damasco]] per onorare l'imperatore che aveva donato ai naviganti un più sicuro accesso all'Italia, avendo fatto ampliare, a proprie spese, il porto della città.
A causa della morte del Vanvitelli l'arco rimase incompleto; successivamente l'opera fu ripresa per volere di [[papa Benedetto XIV]] e venne affidata all'architetto [[Filippo Marchionni]], che completò anche il molo nuovo. ▼
[[File:Luigi Vanvitelli - Disegno della Porta del nuovo molo, ovvero Arco Clementino (2).jpg|miniatura|upright=1.5|sinistra|[[Luigi Vanvitelli]] - Disegno del progetto della Porta del nuovo molo di [[Ancona]], ovvero Arco Clementino, con la statua del [[papa Clemente XII]] benedicente sulla sommità dell'Arco, poi invece posta in [[Piazza del Plebiscito (Ancona)|Piazza del Papa]]]]
Il fornice dell'Arco Clementino inquadra l'Arco di Traiano e il [[Geografia di Ancona#Colle Guasco|Colle Guasco]] con il [[Duomo di Ancona|Duomo]], ossia i due principali monumenti di Ancona, presentando così la città ai naviganti nel momento dell'ingresso nel porto dorico<ref name=nota />.
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▲Venne quindi acquistata a [[Roma]] una statua del papa benedicente, opera dello
▲Dal punto di vista estetico notevoli risultano gli effetti soprattutto dalla parte rivolta verso il mare, in
▲A causa della morte del Vanvitelli l'arco rimase incompleto; successivamente l'opera fu ripresa per volere di [[papa Benedetto XIV]] e venne affidata all'architetto [[Filippo Marchionni]], che completò anche il molo nuovo.
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web | 1 = http://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/cultura/2016/03/25/arco-clementino/ | 2 = Cultura e Turismo - Città di Ancona: Arco Clementino | urlmorto = sì | accesso = 1 settembre 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170901160049/http://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/cultura/2016/03/25/arco-Clementino/ | dataarchivio = 1 settembre 2017 }}
{{Luigi Vanvitelli}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|marche}}
[[Categoria:Archi di trionfo d'Italia]]▼
[[Categoria:Architetture neoclassiche di Ancona]]
[[Categoria:Architetture
[[Categoria:
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