Castello di Santa Lucia del Mela: differenze tra le versioni

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{{D|Santuario Madonna della Neve|commento=Il santuario può essere considerato un argomento a sé}}
{{Infobox struttura militare
|Struttura = FortezzaCastello
|Nome = Castello di Santa Lucia del Mela
|ImmagineNome = Castello Arabodi Santa Lucia svevodel aragonese.jpgMela
|Immagine = Castello Arabo svevo aragonese.jpg
|Didascalia = Il prospetto settentrionale del Castello di Santa Lucia del Mela
|Stato = Italia
 
|Città = {{simbolo|Santa Lucia del Mela-Stemma.png}} [[Santa Lucia del Mela]]
|LatGradiStato = ITA
|Suddivisione = [[Sicilia]]
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|NomeCittà = Castello di = [[Santa Lucia del Mela]]
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}}
 
Il '''castello di Santa Lucia del Mela''' si trova a [[Santa Lucia del Mela]] in [[provinciacittà metropolitana di Messina]].<ref name="Touring Club Italiano-903">{{Cita|Touring Club Italiano|p. 903}}.</ref> Sorge sulla sommità del colle '''Mankarru''' e domina i corsi dei torrenti "Floripotema" e "Mela".
 
== Storia del castello ==
[[File:Castello santa Lucia del Mela.jpg|thumb|sinistra|314x314pxupright=1.4|Torre cilindrica ed ingresso.]]
[[File:Torre triangolare castello S.L.jpg|thumb|destra|284x284pxupright=1.4|Muro di cinta con torre triangolare.]]
[[File:Torre triangolare S.L.jpg|thumb|destra|298x298pxupright=1.4|Torre triangolare.]]
[[File:SLM Veduta panoramica castello.JPG|thumb|upright=1.4|Veduta panoramica del castello, prospetto orientaleoccidentale.]]
[[File:Torre cilindrica (Santa Lucia del Mela).jpg|thumb|destra|312x312pxupright=1.4|Torre cilindrica.]]
[[File:SLM Castello 22 07 2018.jpg|thumb|Castello, prospetto meridionale.]]
[[File:SLM Castello 22 07 2018 01.jpg|thumb|Veduta panoramica.]]
[[File:SLM Castello 22 07 2018 02.jpg|thumb|Veduta panoramica.]]
[[File:SLM Castello 22 04 2019 01.jpg|thumb|Portale orientale.]]
 
Durante le dominazioniepoche: [[storia della Sicilia greca|grecagreco]]-[[Sicelioti|siceliota]], [[Sicilia (provincia romana)|romana]], [[storia della Sicilia bizantina|bizantina]],; ai tempi dell'[[storiaEmirato delladi Sicilia islamica|arabaEmirato islamico di Sicilia]], e del successivo [[storiaRegno delladi Sicilia normanna|normanna]], [[Storiasotto dellale SiciliaDinastie sveva|svevadegli [[Altavilla]], degli [[aragonesiHohenstaufen|aragoneseSvevi]], degli [[spagnoli|spagnolaAragonesi]] e infine, del Viceregno di Sicilia l'edificio è protagonista nonché il monumento principale della storia millenaria della città.
 
Del primitivo insediamento greco-siceliota sono pervenute varie tracce di cinte murarie dell'[[Antichità classica|età classica]].
Nel periodo compreso fra il [[VII secolo]] a. C. e il [[V secolo]] d. C., [[Santa Lucia del Mela]] è insediamento romano con una zona ''[[castrum]]'' sorta durante il periodo della lunga [[Sicilia (provincia romana)|dominazione romana]]. Con la caduta dell'Impero ([[V secolo]] – [[IX secolo]]), diviene insediamento bizantino con un ''castrum'' mutuato dalla [[Storia della Sicilia bizantina|dominazione bizantina]], sotto la denominazione di '''Mankarru''', periodo durante il quale, non si esclude l'esistenza di un'anteriore fortificazione o torre d'avvistamento del [[Età imperiale|periodo imperiale]].
 
* [[XI secolo|XI]] - [[XII secolo]], [[#Fortificazione_normannaFortificazione normanna|Fortificazione Normanna]] dalle tipiche peculiarità dell'architettura della [[Architettura normanna in Sicilia|dominazione siculo-normanna]];
* [[1228]], [[#Dimora_periodo_svevoDimora periodo svevo|Dimora periodo svevo]] dalle connotazioni tipiche dell'architettura della [[Storia della Sicilia sveva|dominazioneDinastia sveva]] del [[Regno di Sicilia]];
* [[1266]] - [[1282]], [[#Parentesi_angioinaParentesi angioina|Parentesi angioina]], [[Vespri siciliani]];
* [[1322]], [[#Dimora_periodo_aragoneseDimora periodo aragonese|Dimora periodo aragonese]], Dimora regia con baluardi protettivi ascrivibili all'architettura della [[Storia della Sicilia aragonese|dominazioneDinastia aragoneseAragonese]];
* [[1673]], [[#Santuario_Madonna_della_NeveSantuario Madonna della Neve|Santuario Madonna della Neve]], la parziale demolizione della torre quadrangolare di nord-est comporta la costruzione del Santuario;
* [[1625]], [[#Seminario|Seminario]], la ristrutturazione dell'edificio destina alcune ali della costruzione a Seminario.
 
L'insieme degli edifici che costituiscono il '''Castello''' resiste al devastante [[Terremototerremoto della Calabria meridionale del 1783]] ma, subisce i danni arrecati dal [[Terremototerremoto della Calabria meridionale del 1894]] e dal [[Terremototerremoto di Messina del 1908]]. Di questi ultimi [[Terremoti in Sicilia|eventi sismici]] il prelato Monsignormonsignor [[Salvatore Ballo Guercio]] ripristina l'integrità dei manufatti con le opere di restauro attuate nel [[1927]].
 
[[File:Torre triangolare castello S.L.jpg|thumb|destra|284x284px|Muro di cinta con torre triangolare]]
[[File:Torre triangolare S.L.jpg|thumb|destra|298x298px|Torre triangolare]]
[[File:Torre cilindrica (Santa Lucia del Mela).jpg|thumb|destra|312x312px|Torre cilindrica]]
 
=== Primitiva fortificazione normannadurante la Dinastia degli Altavilla ===
 
IL primitivo castello è costituito dal tipico dongione normanno di provenienza anglo-franco-normanna e questo tipo di struttura è molto diffusa sotto i regni di: [[Ruggero I di Sicilia]], [[Ruggero II di Sicilia]], [[Guglielmo I di Sicilia|Guglielmo I di Sicilia detto il Malo]], [[Guglielmo II di Sicilia|Guglielmo II di Sicilia detto il Buono]], [[Tancredi di Sicilia]], [[Ruggero III di Sicilia]], [[Guglielmo III di Sicilia]] fino all'avvicendarsi della dinastia degli [[Hohenstaufen|Svevi]] con [[Costanza d'Altavilla]] sposa didell'Imperatore [[Enrico VI di Svevia]], [[Re di Sicilia]] col nome di Enrico I.
 
Sebbene ubicato relativamente lontano da cave di pietre e materiali lavici, con riferimento alle ricchissime colate laviche delle falde dell'[[Etna]] o estratte e importate dalle prospicienti [[Isole Eolie]], il Castello presenta l'utilizzo di [[concio (architettura)|conci]] di [[lava]] per scopi decorativi e altro materiale di natura vulcanica con funzioni strutturali. Peculiarità che lo accomunano a costruzioni di matrice bizantino - araba, [[Cuba bizantina|cube]] e [[metochi]] del circondario, l'utilizzo di conci di pietra lavica denominatore comune alle rifiniture esterne delle absidi del [[Duomoduomo di Palermo]] e del [[Duomoduomo di Monreale]].
Tra gli esempi: il vano absidale della primitiva "Cappella Palatina", i conci alternati dello [[spigolo]] settentrionale del Santuario, le cornici superiori delle [[monofore]] del prospetto, il contorno dell'[[oculo]] cieco in cui è inserito l'orologio. Peculiarità stilistiche poste in essere anche in interventi successivi e cronologicamente più recenti.
 
=== Dimora periododurante svevola Dinastia Sveva ===
[[File:SLM Veduta panoramica castello.JPG|thumb|Veduta panoramica del castello, prospetto orientale]]
 
I primi interventi di trasformazione del maniero in "dimora regia" sono attuati da [[Federico II di Svevia]], il sovrano trascorre lunghi soggiorni dedicati alla caccia, suo svago preferito, sui monti ricchi di selvaggina. Lontano dalle ingerenze dei vescovi delle vicine [[Diocesi di Patti]], [[Diocesi di Lipari|Lipari]] e [[Diocesi di Messina|Messina]], nella "sua" Prelatura, ove può preparare quella che è definita "[[quinta crociata|la crociata maledetta]]", seguita da lì a poco dalla [[sesta crociata]], condotta in prima persona dall'Imperatore, quest'ultima esperita in via diplomatica contro il sultano [[Al-Malik al-Kamil]].
 
* [[1206]], [[Concattedrale di Santa Maria Assunta (Santa Lucia del Mela)#Prelati della basilica|Gregorio Mostaccio]] primo prelato, [[Cappellano di corte o reale|Cappellano Maggiore del Regno]], rappresentante del distretto luciese al [[Parlamento siciliano]], fidato consigliere personale e di corte. Per volontà dell'Imperatore, il territorio luciese è staccato dalla [[Diocesi di Patti]], il cui rappresentante risponde direttamente al Papa costituendo, di fatto, la più antica "''Prelatura Nullius''".
 
L'Imperatoreimperatore [[Federico II di Svevia]] "''Stupor Mundi''" è pronipote del [[Gran Conte Ruggero]]. Grazie a intrighi di palazzo, pur variando la Casata, è assicurata la naturale discendenza del ceppo normanno degli [[Altavilla]] infatti, è figlio di [[Costanza d'Altavilla]] (a sua volta figlia di [[Ruggero II di Sicilia]]) accasata con [[Enrico VI di Hohenstaufen]] [[Imperatore del Sacro Romano Impero]]. A [[Santa Lucia del Mela]] come alla corte di [[Palermo]], sono incentivati lo sviluppo e la diffusione dell'[[Arte]] che, nella fattispecie, sfociano nel movimento culturale filosofico - letterario universalmente noto come [[Scuola siciliana]]. La tradizione popolare narra che nella prigione, ubicata nel vano inferiore della torre cilindrica,<ref name="Touring Club Italiano-903"/> scoperto nel [[1967]] durante l'esecuzione di lavori di restauro, accusato di tradimento, abbia trascorso una lunga detenzione [[Pier della Vigna]], protonotaro e magistrato dell'Imperatore: "''imperialis aule prothonotarius et regni Siciliae logotheta''".<ref>(cf., "''Acta Imperii inedita''", I, p. 344)</ref> L'ingiusta condanna cantata da [[Dante Alighieri]] è parimenti supportata dalla considerazione e dalla stima del popolo luciese, come attesta una via del centro storico espressamente a lui dedicata.
 
* [[1248]], [[Santa Lucia del Mela]] è censita come [[Casale (architettura)|casale]].
* [[1249]], È menzionato il "''[[palatium]]''"<ref name="Touring Club Italiano-903"/> come dimora per le lunghe battute di caccia, gli ozi, i sollazzi e diletti dell'Imperatore, lontano dalla convulsa, vorticosa e intrigata vita di corte palermitana nel [[Palazzo dei Normanni|Palazzo Reale siciliano]], alla stessa stregua del [[Castello di Milazzo]], del [[Castello di Castroreale]] e del [[Castello di Montalbano Elicona]]. La particolare predilezione del sovrano per il sito, comporta l'attribuzione della definizione di città come "''Urbe Fidelissima e Deliziosa''".
 
Durante il regno federiciano è avviato un censimento dei castelli e con il decreto "''Statutum de reparatione castrorum''" ([[1231]] - [[1240]]), il quale prevede la loro ristrutturazione e manutenzione a carico dei cittadini.
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Accorpati gli undici [[Giustizierati|Giustizierati del Regno]] in sole cinque circoscrizioni più ampie. Nello specifico: "''Sicilie citra flumen Salsum et totius Calabrie usque ad portam Roseti''".
 
=== Periodo angioino ===
Durante le incursioni angioine il Castello luciese è in parte distrutto. [[Pace di Caltabellotta]] del 1302.
 
=== Dimora periododei aragoneseRe siciliani della Dinastia Aragona ===
Dopo la breve ma, convulsa parentesi [[angioina]], la Corona del [[Regno di Sicilia]] torna nuovamente a seguire la discendenza dinastica dei [[Re di Sicilia]] nella persona di [[Federico III d'Aragonadi Sicilia]] pronipote di [[Federico II di Svevia]] ovvero figlio di [[Costanza II di Sicilia]], nipote di [[Manfredi di Sicilia]] a sua volta figlio naturale dell'Imperatore [[Federico II di Svevia]].
 
Il bisnonno [[Federico II di Svevia]] getta le basi del grandioso palazzo, il pronipote [[Federico III di Sicilia]] lo ristruttura e lo amplia, proprio come avviene per il [[Castello di Montalbano Elicona]].
 
Sotto il regno di [[Pietro II di Sicilia]] figlio di [[Federico III d'Aragonadi Sicilia|Federico III]] riprendono gli attacchi degli Angioini con l'obiettivo di impadronirsi dell'isola. Dopo un prolungato assedio e con la morte di Re [[Pietro II di Sicilia]], Santa Lucia del Mela e il suo Castello, cadono nelle mani degli Angioini per un breve periodo.
 
* [[1330]], Il Castello e la Città sono noti come "''Castrum Maccaruni''" assegnati a [[Giovanni Manna]] ed eredi.
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* [[1356]], La città di [[Santa Lucia del Mela]] è censita come "''castrum et terra''".
* [[1366]], LaIl [[Regno di Trinacria|Regno di Sicilia]] è liberataliberato definitivamente dalla minaccia degli [[Angioini]].
 
=== Periodo dominazionedel spagnolaViceregno di Sicilia ===
 
* Nel [[1535]] nei giorni prossimi il 19, 20 e 21 ottobre, già annoverato come ospite a Messina presso il [[monastero di San Placido Calonerò]] dell'[[Ordine benedettino]], reduce dalla [[Conquista di Tunisi (1535)|conquista di Tunisi]], vittoria contro i [[Ottomani|turchi]], è ricevuto trionfalmente [[Carlo V d'Asburgo]]. La presenza dell'Imperatore è documentata presso il convento della chiesa del Sacro Cuore, il seguito del corteo regio presso il Castello. L'evento s'inquadra durante la prelatura di [[Girolamo Zafarana]], benedettino messinese, [[abate]] di [[Santa Lucia del Mela]] nonché abate del [[monastero basiliano di San Salvatore di Placa]] per concessione di [[Clemente Majo]]. Lo Zafarana esercitò tutte le prerogative del suo ufficio di Cappellano Maggiore, celebrando la Santa Messa alla presenza dell'imperatore e benedicendo la mensa.
* [[1539]], Città e Castello subiscono l'attacco delle truppe spagnole ammutinate. I contingenti lasciati a custodia de [[La Goletta]] dopo la [[Conquista di Tunisi (1535)|Presa di TusiniTunisi]], si ribellarono per questioni di mancati pagamenti. Gran parte delle guarnigioni abbandonarono il presidio e navigarono alla volta della vicina Sicilia.<ref> [https://books.google.it/books?id=PhVcAAAAcAAJ Pagina 105 - 107, Giovanni Evangelista di Blasio Gambacorta, ''Storia cronologica de viceré, luogotenenti, e presidenti del Regno di Sicilia''], Volume 2, Palermo, 1790.</ref> A titolo preventivo, per motivi di sicurezza furono confinati sull'isola di Lipari, ma contravvenendo alle disposizioni impartite dal [[viceré di Sicilia]] [[Ferrante I Gonzaga]], gli ammutinati sbarcarono a Messina per essere immediatamente respinti. Dopo disordini provocati a [[Castanea delle Furie|Castania]] e [[Torre Faro|Faro]] si inpossessaronoimpossessarono e depredarono la città di [[Monforte San Giorgio|Monforte]], per poi commettere ulteriori razzie a [[Castroreale]], che a dispetto delle ingenti perdite, non sortirono l'effetto sperato per l'inclemenza del tempo. Col tentativo di mediazione svoltosi a [[Milazzo]] e dopo il giuramento convenuto col patto siglato a [[Linguaglossa]], nonostante i pagamenti effettuati a saldo dei compensi pattuiti, il viceré chiamò in rassegna con pretesti vari i capi dei sediziosi, facendoli strangolare rispettivamente a [[Messina]], [[Militello in Val di Catania|Militello]], [[Vizzini]], [[Lentini]] e altre località.
* [[1544]], Similmente a [[Milazzo]] le armate della poderosa flotta turca - ottomana sotto il comando di [[Khayr al-Din Barbarossa]] minacciano la città.
* [[1558]], Il documentatore, storico, viaggiatore [[Tommaso Fazello]] annovera nei suoi scritti il '''Castel di Santa Lucia''' localizzato a tre miglia dal [[Monastero di Santa Maria di Gala|monastero basiliano di Santa Maria la Gala]] e a sei miglia dal [[Castello di Milazzo]].<ref>[https:// name="books.google.it/books?id=hM2XPuLTSDgC">Pagine Pagina100 e 565, Capitolo VIII [[Tommaso Fazello]], "''Della storia di Sicilia, Deche due del r.p.m. Tommaso Fazello siciliano ...''", Volume 6. [https://books.google.it/books?id=hM2XPuLTSDgC]</ref>
* [[1575]], Funesto attacco di [[peste]] <ref>[https://web.archive.org/web/20131109143226/http://www3.unict.it/aos/la_peste.htm La Peste]</ref> scoppiato nell'isola nella primavera, miete in Santa Lucia innumerevoli vittime, evento considerato il più terribile per il presidio militare del Castello.
 
== Santuario Madonna della Neve ==
[[File:Altare madonna della neve S.L.jpg|thumb|destra|330x330pxupright=1.5]]
 
Nel [[1673]] la fortificazione decadute le funzioni di difesa, abbandonata e in rovina è ceduta dal proprietario don [[Francesco Morra]] [[Buccheri|Principe di Buccheri]] a Monsignoremonsignore [[Simone Impellizzeri]], Prelatoprelato dell'epoca, che provvede alla ristrutturazione del complesso affidandola a Dondon Francesco Picciotta.
 
Il titolo di [[Madonna della Neve]],<ref name="Touring Club Italiano-903"/> affonda le sue origini nei primi secoli della Chiesa ed è strettamente legato al sorgere della [[Basilicabasilica di Santa Maria Maggiore]] in [[Roma]] considerata il più antico santuario mariano d'Occidente. Precisamente al [[IV secolo]], sotto il pontificato di [[Papa Liberio]]. Questa è la tradizione, anche se non comprovata da nessun documento; le chiese sotto il medesimo titolo sono dette "Liberiane" dal nome del pontefice, dal popolo sono chiamate familiarmente "''ad Nives''", della Neve.
 
La torre quadrangolare pericolante è abbattuta per fare posto alla costruzione del Santuario.<ref name="Touring Club Italiano-903"/> Nel [[1674]] al centro di una maestosa cornice barocca, è collocata la stupenda statua marmorea della "''Madonna della Neve''", opera di [[Antonello Gagini]] del [[1529]], proveniente dalla [[Chiesa di San Giuseppe (Santa Lucia del Mela)|Chiesachiesa di San Giuseppe]] della rurale contrada omonima, col titolo di "''Nostra Donna della Neve''" o "''Madonna delle Celle''" o "''Madonna degli Uccelli''".<ref>Pagine 349 e 350, [[Gioacchino di Marzo]] (Conte Antonio Cavagna Sangiuliani di Gualdana Lazelada di Bereguardo), "''I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI; memorie storiche e documenti.''" [https://archive.org/details/igaginielascultu01dima , Volumi I e II, Stamperia del Giornale di Sicilia, Palermo.]</ref><ref name="Vito Amico - Gioacchino di Marzo-675">Pagina 675, [[Vito Amico]] - [[Gioacchino di Marzo]], "''Dizionario topografico della Sicilia''" [https://books.google.it/books?id=o_ycDOUwMdkC], Salvatore di Marzo Editore, Volume secondo, Seconda edizione, Palermo, 1858.</ref>
 
In aperta campagna, in contrada delle "Celle", per via di un preesistente monastero dotato di celle per la clausura dei monaci, come si evince da un manoscritto dell'Archivio della Curia Vescovile, esiste una cappella dedicata alla "''Madonna della Neve''". Da qui deriva l'appellativo di "''Madonna delle Celle''" col tempo dialettalmente mutuato col nome di "''Madonna degli Uccelli''". Questa seconda definizione è da attribuire anche alla presenza di un volatile tenuto dal pargolo, quale emblema e segno distintivo della casata dei [[Gagini (famiglia)|Gagini]].
 
=== Altare ===
[[File:Santa lucia altare castello.jpg|thumb|destra|330x330pxupright=1.5|Statua lignea S.Lucia]]
 
L'altare maggiore è occupato da una grande composizione di legno intagliato e dorato di stile [[barocco]] settecentesco, ai lati due vani delimitati da ricche cornici di foglie d'[[acanto]] sormontate da conchiglie simbolo del pellegrinaggio terreno, ospitano le statue di [[Santa Lucia]] e [[San Biagio]] coopatronicompatroni della chiesa,<ref name="Touring Club Italiano-903"/> della [[Concattedrale di Santa Maria Assunta (Santa Lucia del Mela)#Sagrestia|Concattedraleconcattedrale di Santa Maria Assunta]] e protettori della città. Coppie di [[colonne]] inghirlandate e [[paraste]] reggono un articolato [[architrave]], in alto al centro uno [[stemma]] e una coppia di angeli incoronano la Vergine. Sulle [[mensole]] dei [[capitelli]] sono posti due angeli genuflessi, addossata alla parete una [[raggiera]] con putti sorregge una nuvola arricchita da facce d'angelo, sulla parte mediana dei [[nuvola|nembi]] si staglia la figura benedicente del [[Dio|Creatore]] con [[Globo crucigero|globo]] e la [[Colomba dello Spirito Santo|colomba]] simboleggiante lo [[Spirito Santo]].
Coppie di [[colonne]] inghirlandate e [[paraste]] reggono un articolato [[architrave]], in alto al centro uno [[stemma]] e una coppia di angeli incoronano la Vergine. Sulle [[mensole]] dei [[capitelli]] sono posti due angeli genuflessi, addossata alla parete una [[raggiera]] con putti sorregge una nuvola arricchita da facce d'angelo, sulla parte mediana dei [[nuvola|nembi]] si staglia la figura benedicente del [[Dio|Creatore]] con [[Globo crucigero|globo]] e la [[Colomba dello Spirito Santo|colomba]] simboleggiante lo [[Spirito Santo]].
 
Nella [[nicchia]] centrale è collocata la bellissima statua marmorea della "''Madonna della Neve''", opera commissionata a [[Antonello Gagini]] per la Pasqua del [[1527]] ma, di fatto, consegnata il 7 giugno [[1529]].
 
Lo storico d'arte [[Gioacchino Di Marzo]], cui si deve la pubblicazione del contratto stipulato dai magnifici committenti Pietro D'Amico e Leonardo D'Alberto, osserva che è "''Simulacro bellissimo per somma pietà di espressione, per soave posa, per magistero stupendo... e viene tra i migliori usciti da quel sovrano scalpello''". L'archeologo, filosofo e prelato [[Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela#Sede di Santa Lucia del Mela|Vincenzo Di Giovanni]] la giudica stupenda, bellissima tra le Madonne che si conoscono del rinomato artista. Il critico [[Saro Cucinotta]], pone in rilievo "''... l'aria grave di sovrana, mitigata dall'ineffabile dolcezza e dal profilo soave, l'atto confidenziale di un intimo colloquio col Bambino... che par ragioni mentre stringe un uccelletto nella tenue manina...''".
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L'ampia feritoia che sovrasta l'arco fino a rasentare la volta, l'[[oculo]] della parete opposta e la finestra sul lato sinistro, oggi murata, illuminano il suggestivo ambiente.
 
<div style="text-align:center">
[[File:MdN SLM 22 04 2019 15.jpg|150px]]
[[File:MdN SLM 22 04 2019 07.jpg|150px]]
[[File:MdN SLM 22 04 2019 05.jpg|150px]]
[[File:MdN SLM 22 04 2019 04.jpg|150px]]
[[File:MdN SLM 22 04 2019 20.jpg|150px]]
</div>
 
=== Navata ===
[[File:MdN SLM 22 04 2019 13.jpg|thumb|Navata.]]
[[File:MdN SLM 22 04 2019 14.jpg|thumb|Navata.]]
[[File:MdN SLM 22 04 2019 17.jpg|thumb|Controfacciata.]]
[[File:SLM Castello 22 04 2019 03.jpg|thumb|Portale.]]
 
=== Parete destra ===
 
* Prima arcata:
* Seconda arcata: raccolta bassorilievi raffiguranti le Stazioni della Via Crucis.
* Terza arcata: Varco d'accesso cortile seminario. Dipinto con cornice mistilinea.
* Quarta arcata: ''Altare di San Tarcisio''. Statuetta.
 
==== Parete sinistra ====
 
* Prima arcata: vano cappelletta. Ricovero vara con simulacro in cartapesta delle ''Madonna della Neve'' Del [[1858]]
* Seconda arcata: raccolta bassorilievi raffiguranti le Stazioni della Via Crucis.
* Terza arcata: Varco d'accesso. Dipinto con cornice mistilinea.
* Quarta arcata: ''Altare del transito di San Giuseppe''. Dipinto.
 
== Seminario ==
Nel [[1695]], nei locali ristrutturati dell'ala occidentale, è trasferito dal Palazzo Vescovile, il [[Seminario]] che diviene in breve tempo un rinomato centro di studi.<ref name="Touring Club Italiano-903"/> Maestri insigni e personalità eccelse ne hanno percorso la storia. In merito si menzionano:
* Il luciese Abate [[Antonio Scoppa]], letterato, ambasciatore a Parigi del [[Regno delle Due Sicilie]] e [[accademico di Francia]];
* Il filosofo [[Pasquale Galluppi]], nationato dia [[Tropea]], che da giovinetto completa il ciclo di studi nel seminario, divenendo professore di [[Teologia sistematica|Teologia Dogmatica]];
* Il giurista [[Francesco De Luca (1800-1854)|Francesco De Luca]] da [[Barcellona Pozzo di Gotto]], Ministro delle Due Sicilie nel [[1848]];
* Il luciese professore [[Michele Basile]];
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* Il poeta [[Antonio Giunta]].
Ai piedi dello scalone d'ingresso è collocata la statua marmorea di "''San Michele Arcangelo''" attribuita a [[Andrea Calamech]] del [[1572]],<ref name="Touring Club Italiano-903"/> proveniente dalla diruta [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Santa Lucia del Mela)|Chiesachiesa di San Michele Arcangelo]] di via Facciata, qui collocata il 29 aprile [[1934]].
[[File:Statua San michele.jpg|thumb|destra|330x330px|San Michele]]
 
Ai piedi dello scalone d'ingresso è collocata la statua marmorea di "''San Michele Arcangelo''" attribuita a [[Andrea Calamech]] del [[1572]], proveniente dalla diruta [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Santa Lucia del Mela)|Chiesa di San Michele Arcangelo]] di via Facciata, qui collocata il 29 aprile [[1934]].
 
All'interno della torre cilindrica, è collocata una preziosa biblioteca con [[incunaboli]], [[cinquecentine]] e testi molto antichi. Dal belvedere del Castello è possibile ammirare un incantevole panorama. L'orizzonte spazia da [[Capo Calavà]] a [[Capo Vaticano]] in [[Calabria]] e sullo sfondo la corona costituita dalle sette isole, isolotti e scogli che costituiscono l'[[Isole Eolie|Arcipelago Eoliano]].
 
Ristrutturato ed ampliato da [[Federico II di Aragona]] sovente fu teatro di eventi cruenti e sanguinosi. Nel [[1600]], decaduto alle funzioni di difesa, abbandonato ed in rovina è ceduto dal proprietario don Francesco Morra principe di Buccheri, a Monsignor Simone Impellizzeri, 39°º Prelato ([[1673]]), che provvede subito alla ristrutturazione. Nel [[1695]], nei locali ristrutturati, è trasferito dal Palazzo Prelatizio il Seminario che diviene in breve tempo un rinomato centro di studi ove Maestri insigni e personalità eccelse ne hanno percorso la storia. Basti ricordare il luciese Abate [[Antonio Scoppa]], letterato, [[ambasciatore]] a [[Parigi]] del [[Regno delle Due Sicilie]] ed [[accademico di Francia]] ed il [[filosofo]] [[Pasquale Galluppi]]<ref>Viene considerato un luciese d'adozione e molto opportunamente la locale scuola Media gli è intitolata</ref>, natio di [[Tropea]], che da giovinetto ebbe a studiare in questo seminario, diventando professore di Teologia Dogmatica.
 
== Manufatti ==
* ''Torrione cilindrico meridionale'' o ''[[Mastio]]'', sede della Biblioteca nel vano superiore e di una cisterna in seguito utilizzata come cella di prigione.<ref name="Touring Club Italiano-903"/>
* ''Seminario'', ubicato nell'ala occidentale della costruzione.<ref name="Touring Club Italiano-903"/>
* ''Fronte nobile'', corrispondente al variegato prospetto settentrionale dell'edificio costituito dalla [[facciata]] del '''Santuario''', dalla contigua ala nord e dall'ala di nord-ovest.
* ''Santuario'', in sostituzione del primitivo ''Torrione quadrangolare'' posto al vertice nord-orientale.<ref name="Touring Club Italiano-903"/>
* ''Cappella Palatina'', del primitivo "''Palatium''" è documentata e localizzata la ''Cappella di Palazzo'' nei vani posteriori dell'attuale ''Santuario''.<ref name="Touring Club Italiano-903"/>
* ''Porta'', inserita tra i vani della [[sacrestia]] e il ''Torrione meridionale'', anticamente dotata di ''Ponte levatoio''.
* ''Corte'', spazio interno della costruzione.
* ''Bastione o Baluardo meridionale''.<ref name="Touring Club Italiano-903"/>
* ''Cortina di Levante''.
* ''Cortina di Ponente''.
* ''Piazza d'Armi''.<ref name="Touring Club Italiano-903"/>
* ''Porta Carraia di Levante''.
* ''Porta Salita Castello'' anticamente dotata di ''Ponte levatoio''.
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== Il castello oggi ==
[[File:Castello di Santa Lucia del Mela (Messina).jpg|miniatura|Castello di Santa Lucia del Mela nel [[1966]]]]
Il castello è in ottime condizioni pur avendo subito manomissioni, ricostruzioni e lunghi lavori di restauro che lo rendono fruibile in tutti gli ambienti. Il Seminario è adibito a Casa di Spiritualità e ospita il Movimento Missionario dello Spirito Santo costituito da volontari messicani. È centro d'accoglienza per pellegrini, gruppi organizzati, vi hanno sede giornate di studio, preghiera, ritiro ed esercizi spirituali. È il fulcro di tutte le manifestazioni del borgo medievale.
 
== Personaggi legati al castello ==
* [[Federico II di Svevia]]
* [[FedericoPietro III d'Aragona|Pietro I di Sicilia]]
* [[Pietro III d'Aragona]]
* [[Macalda di Scaletta#Le mire su Pietro d.27Aragona|Macalda di Scaletta]]
* [[Federico III di Sicilia]]
* [[Alaimo da Lentini]]
* [[Vallo di Milazzo]]
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
 
* Castelli medievali di Sicilia: guida agli itinerari castellani dell'isola, Sicilia. Centro regionale per l'inventario, la catalogazione e la documentazione grafica, fotografica, aerofotografica, fotogrammetrica e audiovisiva dei Beni Culturali e Ambientali, Regione siciliana Editore. Assessorato dei beni culturali ambientali e della pubblica istruzione, 2001.
* Gioacchino di Marzo, "''Delle belle arti in Sicilia dai Normanni alla fine del sec. XVI''", Palermo, 1858 - 1862.
* Gioacchino di Marzo, "''Memorie storiche di Antonello Gagini e dei suoi figli e nipoti, scultori siciliani del secolo XVI''", Palermo, 1858.
* Gioacchino di Marzo, "''I Gagini e la scultura in Sicilia nei secoli XV e XVI. Memorie storiche e documenti''", 2 voll., Palermo, 1880 - 1883.
* {{Cita libro|titolo = "''Guida d'Italia''" - "''Sicilia''"|url = https://books.google.it/books?id=VPrcsf4BsAIC|editore = Touring Club Italiano|lingua=it|cid = Touring Club Italiano}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web |url=http://www.santaluciadelmela.eu/Storia/IlCastello.html |titolo=Sul sito del comune |accesso=25 dicembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150224160105/http://www.santaluciadelmela.eu/Storia/IlCastello.html |urlmorto=sì }}
 
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