Tocco vecchio: differenze tra le versioni

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[[File:Veduta di Tocco Vecchio 01.jpg|miniatura|upright=1.2|Veduta da sud]]
'''Tocco vecchio''' è il nome comunemente dato al centro storico di [[Tocco Caudio]], unain [[cittàprovincia fantasmadi Benevento]]. inNel statocorso del [[XX secolo]], mentre l'abitato veniva interessato da una serie di degradoeventi dopodistruttivi, chela popolazione è stata gradualmente spostata altrove, soprattutto nel moderno rione di Friuni. Il paese antico è stato definitivamente abbandonato dopo il [[terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto]] deled 1980è una [[città fantasma]], harimasta portatoperlopiù allain decisioneuno stato di abbandonarlagraduale definitivamentedisfacimento.
 
== Cenni storiciStoria ==
 
[[File:Tocco Caudio da Marcarelli 01.jpg|miniatura|destra|upright=1.2|Il centro storico di Tocco all'inizio del XX secolo]]
[[File:Tocco Vecchio 10.jpg|miniatura|destra|Opere di consolidamento del versante orientale del costone]]
{{vedi anche|Tocco Caudio#Storia}}
Il centro antico di Tocco nacque probabilmente durante l'epoca del [[Ducato di Benevento|dominio longobardo]] con capitale a [[Benevento]]. Se ne trova traccia a partire dal [[930]] e nel [[950]] era chiamato «castrum». Grazie alla posizione arroccata dell'abitato, nel [[971]] esso era sede di un [[gastaldati longobardi|gastaldato]] e nei secoli successivi continuò ad amministrare l'attuale [[Valle Vitulanese]].<ref>{{cita|Cielo}}.</ref> L'importanza del centro è confermata dalla presenza di una [[diocesi di Tocco Caudio|sede vescovile]] nell'anno [[1058]] (della quale, però, non esistono ulteriori menzioni).<ref>{{cita|Marcarelli|pp. 90 segg.}}.</ref>
 
Nel [[1138]] Tocco aveva mura e torri abbastanza possenti da resistere per otto giorni prima di cedere ad un assedio effettuato da [[Ruggero II di Sicilia]].<ref>{{cita|Marcarelli|pp. 102-103}}.</ref>
 
Il borgo fu danneggiato pesantemente dadal un[[Terremoto del Sannio del 1293|terremoto neldel [[1293]]<ref>{{cita libro|autore=E. Boschi|etal=si|anno=1995|titolo=Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 461 a.C. al 1980|editore=Istituto Nazionale di Geofisica|città=Bologna}} Citato in {{cita web|url=http://www.sanniti.info/terremoti.html|titolo=Analisi archeosismologiche nel santuario di Ercole di Campochiaro (Matese)|autore=Paolo Galli|autore2=Fabrizio Galandini|autore3=Stefania Capini|sito=Sanniti}}</ref>, ma soprattutto dal [[Terremoto dell'Italia centro-meridionale del 1456|terremoto del 1456]] che lo rase al suolo. Pur tornando ad essere abitato, perse definitivamente l'importanza che aveva in precedenza in favore di [[Vitulano]].<ref>{{cita|Marcarelli|pp. 140-144}}.</ref> Pesantissimi furono anche i danni che il paese subì con il [[terremoto del Sannio del 1688|terremoto del 1688]].<ref>{{cita libro|p=88|titolo=Memorie dell'insigne Collegio di S. Spirito|autore=[[Pompeo Sarnelli]]|città=Napoli|anno=1688|url=https://archive.org/details/bub_gb_b9qOb15EdpcC|accesso=5 maggio 2018}}.</ref>
 
Nella prima metà del [[XIX secolo]] divennero evidenti i problemi di [[dissesto idrogeologico]] di cui soffre il costone tufaceo su cui sorgeva Tocco. Solo a fine secolo furono attuati i primi lavori di consolidamento del ciglio del costone, proseguiti poi negli [[anni 1920|anni Venti]]. Ciò nonostante, il [[terremoto dell'Irpinia del 1930|terremoto del 1930]] apportò danni tali da decretare la costruzione di un nuovo abitato in contrada Friuni.
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Nelle case di Tocco vecchio si trovano ben pochi accorgimenti costruttivi che ne migliorassero la resistenza antisismica (sopportici di collegamento e contrafforti sono i migliori esempi); al contrario, spesso vi sono fattori di debolezza evidenti e variegati, che hanno addirittura potuto innescare serie di crolli a catena. Fra questi sono il mancato sfalsamento dei blocchi di tufo, le congiunzioni inefficaci fra pareti contigue, i solai non saldamente assicurati alle pareti e posti ad altezze diverse fra edifici contigui, i tetti che tendono a spanciarle, le aperture nelle pareti non allineate verticalmente e alterate nel corso del tempo.
 
Sono rimasti pochi elementi architettonici di rilievo a Tocco vecchio, anche perché il centro è stato spogliato sistematicamente del materiale di valore in seguito al suo abbandono.<ref>{{cita|Campania Felix|pp. 19-20}}.</ref> Fa eccezione una bifora di età [[angioini|angioina]] nei pressi della chiesa madre, conservata solo in parte e originariamente divisa a metà da una colonna tortile.<ref>{{cita|Romano|p. 275}}.</ref> Poco più in là è ben distinguibile casa Marcarelli, dimora del poeta e gerarca fascista Amedeo Marcarelli.<ref>{{cita libro|autore=Valerio Flavio De Stefano|titolo=Architecture Portfolio|anno=2016|url=https://issuu.com/valerioflaviodestefano/docs/portfolio2016_de_stefano|pp=8-11}} L'identità del poeta non viene esplicitata, ma è facilmente rintracciabile: vedi {{cita web|autore=Antonio Caporaso|titolo=Tocco Caudio: Toponomastica, tributo ai tocchesi noti|url=httphttps://antoniocaporaso.blogspot.de/2009/10/da-il-sannio-quotidianotocco.html|accesso=20 maggio 2018|data=1º ottobre 2009}}</ref>
 
== Chiese ==
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* {{cita pubblicazione|titolo=Tocco Caudio. Il regno del silenzio|autore=Paola de Ciuceis|autore2=Marina Stefanile|pubblicazione=Campania Felix|pp=17-20|numero= 7 (II serie)|anno=1996|cid=Campania Felix}}
* {{cita libro|curatore=Giorgio Cracco|titolo=Per una storia dei santuari cristiani d'Italia: approcci regionali|url=https://archive.org/details/BiblioFBK-ISIG-Q58|editore=Il Mulino|anno=2002|cid=Cracco}}
* {{cita libro|autore=Luigi Romolo Cielo|capitolo=L'incastellamento nel ducato di Benevento: la nascita del centro fortificato di Tocco|titolo=I Longobardi dei ducati di Spoleto e Benevento|pp=1293-1300|anno=2004|città=Spoleto|cid=Cielo}}
* {{cita libro|autore=Mario Coletta|cutatorecuratore=Istituto di Urbanistica della Facoltà di Architettura di Napoli|titolo=Il Sannio beneventano. Morfologia e urbanistica dei centri di origine longobarda|città=Napoli|anno=1968|cid=Coletta}}
* {{cita libro|autore=Fabio Terenzio Gizzi|titolo=Il "Terremoto bianco" del 21 agosto 1962|città=Lagonegro|editore=Zaccaria|anno=2012|ISBN=978-88-95508-44-3|cid=Gizzi}}
* {{cita libro|autore=Giuseppe Marcarelli|titolo=L'Oriente del Taburno: storia dell'antica città di Tocco e dei suoi casali|città=Benevento|editore=Tipografia Forche Caudine|anno=1915|cid=Marcarelli}}
* {{cita libro|curatore=Renata Picone|curatore2=Valentina Russo|titolo=L'arte del costruire in Campania tra restauro e sicurezza strutturale|ecitoreeditore=CLEAN|anno=2017|città=Napoli|capitolo=Tocco Caudio. Tecniche costruttive storiche e fattori di vulnerabilità strutturale di un borgo nel Sannio beneventano|autore=Lia Romano|url=https://www.academia.edu/35638768/Tocco_Caudio._Tecniche_costruttive_storiche_e_fattori_di_vulnerabilit%C3%A0_strutturale_di_un_borgo_nel_Sannio_beneventano|accesso=8 maggio 2018|cid=Romano}}
* {{cita libro|url=http://legislature.camera.it/_dati/leg03/lavori/stenografici/sed0674/sed0674.pdf|titolo=Atti della Camera dei Deputati, seduta del 5 settembre 1962|accesso=17 maggio 2018|cid=Atti parlamentari 5/9/1962}}
 
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* [[Terremoto dell'Irpinia del 1962]]
* [[Terremoto dell'Irpinia del 1980]]
* [[Cerreto antica]]
 
== Altri progetti ==
 
{{interprogetto}}
{{ip|commons=Category:Tocco Caudio old town}}
 
{{portale|Benevento|catastrofi}}