Roio: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Grado amministrativo=4
|Tipo= [[
|Nome= Roio
|Stato=ITA
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|Stemma=Stemma Castello di Roio AQ.svg
|Panorama=Roio Piano (panoramica).jpg
|Didascalia=Roio Piano con la piana visto dai pendii di [[Monteluco]], sullo sfondo il [[gruppo montuoso di Monte Ocre-Monte Cagno]]
|Divisione amm grado 1=Abruzzo
|Divisione amm grado 2=L'Aquila
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|Festivo=
}}
'''Roio''' (anche ''Rojo'') è una località del comune dell'[[L'Aquila|Aquila]] comprendente quattro [[frazione geografica|frazioni]] (Colle di Roio, [[Poggio di Roio]], [[Roio Piano]] e Santa Rufina) che fino al [[1927]] costituivano il comune autonomo di Roio, poi [[Roio Piano]], ed oggi formano la [[L'Aquila#Suddivisioni amministrative|II circoscrizione]] della città.▼
▲'''Roio''' (anche '''Rojo''') è una località del comune dell'[[L'Aquila|Aquila]] comprendente quattro [[
==Geografia fisica==▼
▲== Geografia fisica ==
[[File:Monteluco.jpg|upright=1.4|thumb|left|[[Monte Luco (Appennino abruzzese)|Monte Luco]] visto dall'[[L'Aquila|Aquila]].]]
Il territorio di Roio si sviluppa a [[sud]]-[[ovest]] della città dell'[[L'Aquila|Aquila]], tra i territori di [[Lucoli]] e [[Bagno (L'Aquila)|Bagno]], alle pendici di [[monte Luco (Appennino abruzzese)|monte Luco]]<ref name=Touring>{{Cita|Touring Club Italiano||Touring, 2005}}, pag.120</ref>, detto anche Colle di Roio, ed intorno ad un [[altopiano|altipiano]] che anticamente fu probabilmente un bacino lacustre. L'area occupata è quella relativa al versante settentrionale del [[monte di Roio|monte di Roio ''(La Costa Grande - 1420 m.)'']], estremità meridionale [[gruppo montuoso di Monte Ocre-Monte Cagno]] della catena del [[Velino-Sirente]] e confine ideale con il territorio di [[Lucoli]]<ref name="Toponomastica">{{cita web|url=http://asciatopo.xoom.it/roio.html|titolo=Toponomastica dell'Appennino Abruzzese: Roio|accesso=26 ottobre 2011}}</ref>, infatti costeggiando il territorio di Lucoli si arriva in località "''Iaccio delle rose''" dove inizia il territorio di Bagno. Nel 1985/1990 quando furono istituite le circoscrizioni nel Comune dell'Aquila si riscontra il passaggio della cimetta di ''Le Quàrtora'' ''(1783 m)'' tramite una piccola risega da Bagno a Roio.▼
▲Il territorio di Roio si sviluppa a [[sud]]-[[ovest]] della città dell'[[L'Aquila|Aquila]], tra i territori di [[Lucoli]] e [[Bagno (L'Aquila)|Bagno]], alle pendici di [[monte Luco (Appennino abruzzese)|monte Luco]]<ref name=Touring>{{Cita|Touring Club Italiano|
==Storia==▼
L'esistenza del castello di Roio è testimoniata già nel [[X secolo]]<ref name="Roio">{{cita web|url=http://www.roio.it|titolo=Roio|accesso=26 ottobre 2011}}</ref>, ed è certamente precedente a quella dell'[[L'Aquila|Aquila]]. Sul suo nome originario, ''Roge'' o ''Rogie'', sono state fatte numerose ipotesi; esso potrebbe derivare dalla ''roia'', ovvero il canale di scolo delle acque<ref name="Toponomastica"/>. Nel [[1167]] compare nel ''Catalogus Baronum'' con il nome di ''Rogeon Medium''<ref name="Clementi82">{{Cita|Alessandro Clementi, Elio Piroddi||Clementi, 1986}}, pag.82</ref>. Tra il 1154 e il 1159, nel paese ora chiamato Roio Piano, nacque il famoso monaco, poi anacoreta sui monti del Gran Sasso, Franco. Il religioso è venerato come Santo grazie ai numerosi miracoli a lui attribuiti.▼
▲== Storia ==
Nel [[XIII secolo]], la comunità roiana partecipò con altri castelli del contado alla [[Storia dell'Aquila#Fondazione, ricostruzione ed ascesa della città|fondazione dell'Aquila]] ricevendo dei locali nel [[Quarti dell'Aquila#Quarto di San Giovanni|quarto di San Giovanni]]<ref name="Clementi82"/>. Il paese tuttavia mantenne una propria autonomia di cui rimane testimonianza in numerose carte, ove compare sotto il nome di ''Rodii'', ''Castrum Rodii'' o ''Rodium''<ref name="Clementi82"/>. A questo secolo viene datata anche l'edificazione della chiesa di [[Poggio di Roio]] originariamente dedicata a [[San Leonardo]] ed oggi [[santuario della Madonna di Roio]]<ref name="Toponomastica"/>.▼
[[File:L'Aquila 2017 by-RaBoe 320.jpg|upright=1.4|thumb|Il santuario della Madonna di Roio presso Roio Poggio (2017)]]
▲L'esistenza del castello di Roio è testimoniata già nel [[X secolo]]<ref name="Roio">{{cita web|url=http://www.roio.it|titolo=Roio|accesso=26 ottobre 2011}}</ref>, ed è certamente precedente a quella dell'[[L'Aquila|Aquila]]. Sul suo nome originario, ''Roge'' o ''Rogie'', sono state fatte numerose ipotesi; esso potrebbe derivare dalla ''roia'', ovvero il canale di scolo delle acque<ref name="Toponomastica"/>. Nel [[1167]] compare nel ''Catalogus Baronum'' con il nome di ''Rogeon Medium''<ref name="Clementi82">{{Cita|
▲Nel [[XIII secolo]], la comunità roiana partecipò con altri castelli del contado alla [[Storia dell'Aquila#Fondazione, ricostruzione ed ascesa della città|fondazione dell'Aquila]] ricevendo dei locali nel [[Quarti dell'Aquila#Quarto di San Giovanni|quarto di San Giovanni]]<ref name="Clementi82"/>. Il paese tuttavia mantenne una propria autonomia di cui rimane testimonianza in numerose carte, ove compare sotto il nome di ''Rodii'', ''Castrum Rodii'' o ''Rodium''<ref name="Clementi82"/>. A questo secolo viene datata anche l'edificazione della chiesa di [[Poggio di Roio]] originariamente dedicata a
Nel [[1529]], [[L'Aquila]] fu punita da [[Filiberto d'Orange]] per aver parteggiato con i [[Francia|francesi]]; la città fu saccheggiata, costretta al pagamento di una esosa tassa e fu separata dal suo contado, che venne spartito in feudi e dato in possesso a capitani dell'esercito imperiale: il territorio di Roio toccò a Francesco da Prato<ref name="Roio"/>. Successivamente il castello passò da una famiglia nobiliare all'altra, finché, nel [[XIX secolo]], non furono abolite le feudalità<ref name="Roio"/>.
Nel [[1806]], a causa della nuova suddivisione amministrativa voluta da [[Giuseppe Bonaparte]] entrò a far parte del [[Distretto di Aquila]] divenendo parte del Circondario di Aquila
[[File:Terremoto 2009 Italy L'Aquila Poggio di Roio.jpg|upright=1.4|thumb|left|Crolli a [[Poggio di Roio]] causati dal [[terremoto dell'Aquila del 2009]]]]
[[Roio Piano]] rimase comune autonomo fino al [[1927]], quando fu accorpato all'allora comune di Aquila degli Abruzzi (oggi [[L'Aquila]]) per la creazione della cosiddetta ''[[Grande Aquila]]''; da quel momento il suo territorio costituisce la [[L'Aquila#Suddivisioni amministrative|II circoscrizione]] della città ed in località [[Poggio di Roio]] è presente una delegazione comunale.
Trattasi del [[Regio Decreto]] legge del 29 luglio 1927
Sul finire del [[
L'intera area fu devastata dal [[terremoto dell'Aquila del 2009]], il cui epicentro venne localizzato proprio nel territorio di Roio, in località Colle Miruci. I borghi vennero devastati dalla furia del sisma e si registrarono 3 morti, due dei quali nella frazione di [[Roio Piano]] e uno a [[Poggio di Roio]]. Tra gli edifici pubblici gravemente danneggiati dal sisma ci furono anche il Santuario della Madonna di Roio, la chiesa di San Marciano e le sedi delle due facoltà universitarie<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=
Nonostante i danni subiti la zona è stata scelta dal [[Dipartimento della Protezione Civile]] per accogliere alcuni residenti del centro storico e dei quartieri maggiormente colpiti dal sisma; le costruzioni provvisorie realizzate nel territorio di Roio in due diversi quartieri in località [[Poggio di Roio]] ospitano circa 900 sfollati<ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivile.gov.it/cms/attach/editor/22_ROIO2.pdf|titolo=L'area di Roio 2|autore=[[Dipartimento della Protezione Civile]]|accesso=18 settembre 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivile.gov.it/cms/attach/editor/21_-_ROIOPOGGIO.pdf|titolo=L'area di Roio Poggio|autore=[[Dipartimento della Protezione Civile]]|accesso=18 settembre 2011|urlmorto=sì}}</ref>.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture civili ===
=== Santuario della Madonna di Roio (Poggio di Roio) ===▼
* Palazzo Palitti, storica masseria settecentesca a Poggio di Roio, restaurata dopo il terremoto.
* Palazzo Ciccozzi, del XVII, Roio Piano
=== Architetture religiose ===
La statua, secondo la leggenda fu trovata da [[Felice Calcagno]], un [[pastore]] originario di [[Lucoli]], nel dicembre del 1578 in un bosco detto "Ruo" in locazione di Tressanti in Provincia di Foggia e non come da "leggenda" a [[Ruvo di Puglia]], durante il periodo della [[transumanza]]. Il pastore aveva smarrito parte del suo gregge e pregò la [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]] per evitare il castigo da parte dei padroni; apparve al pastore una donna con un bambino in braccio e immersi in una luce abbagliante. La donna indicò al giovane il luogo dove riunire il [[Pastorizia|gregge]]. Alcuni pastori, accorsi sul posto dopo la notizia del miracolo, trovarono una statua al posto della donna e vi riconobbero le sembianze della figura apparsa a Felice Calcagno, deciserò così di attendere la primavera per riportare con loro sul dorso di un [[mulo]] la statua ritrovata.▼
Nella frazione di [[Poggio di Roio]] si trova il santuario di Santa Maria della Croce, meglio conosciuto come santuario della Madonna di Roio, che custodisce l'omonima statua mariana. Il complesso, gravemente danneggiato dal [[terremoto dell'Aquila del 2009]], è stato inserito nella lista dei 44 monumenti da adottare presentata dal [[Ministri dei beni e delle attività culturali della Repubblica Italiana|Ministro dei beni e delle attività culturali]] [[Sandro Bondi]].
▲La statua, secondo la
Alcuni pastori, accorsi sul posto dopo la notizia del ritrovamento miracoloso, vi trovarono una statua di [[cedrus|cedro]] dorato in grandezza naturale, e il Calcagno vi riconobbe la figura che gli era apparsa<ref>Rino Cammilleri, ''Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni'', Edizioni Ares, 2020, p.577 (formato Kindle).</ref>. I pastori deciserò di attendere la primavera per riportare con loro sul dorso di un mulo la statua.
La chiesa è stata ricostruita completamente nel XVI secolo, ed ha un aspetto barocco a navata unica. L'interno è molto ben decorato da stucchi, che circondano l'altare con la statua della Madonna.▼
Sulla via del ritorno, quando i pastori giunsero al castello di Roio, davanti alla chiesetta di san Leonardo, il mulo che trasportava la statua si inginocchiò e non volle proseguire (è presente una lapide commemorativa lungo la via Mariana). I pastori portarono allora a spalla la statua a Lucoli.
Il giorno seguente la statua era sparita e fu ritrovata a Poggio di Roio, dove il mulo si era fermato, e lì fu deciso di edificare il santuario mariano dove custodirla. Nel luogo dove il mulo si era inginocchiato era presente una croce e per questo motivo alla statua fu dato anche il titolo di "Madonna della Croce". Ora è meglio conosciuta come "Madonna della Transumanza", dopo le iniziative promosse e organizzate dal 1980 al 1990 dall'Associazione Culturale per la Storia della Civiltà della Transumanza (animata e presieduta da Carlo Frutti cultore del fenomeno della Transumanza).
=== Chiesa dei Santi Marciano e Nicandro (Roio Piano) ===▼
La chiesa è il monumento storico principale del centro. Si trova fuori il borgo, sorta nel [[XII secolo]] come chiesa cimiteriale, situata tutt'oggi presso il campo santo lungo la strada dell'attigua contrada Santa Rufina di Roio. La chiesa è molto importante perché nel [[1254]], con la fondazione di [[L'Aquila]], dette il proprio nome alla nuova chiesa del Quarto Santa Maria, sempre intitolata ai Santi Marciano e Nicandro. Ciò fu una peculiarità rappresentativa di altri "cacastelli" fondatori della città, come Santa Giusta, Santa Maria Paganica, San Pietro a Coppito e San Giovanni d'Amiterno.▼
▲La chiesa è stata ricostruita completamente nel XVI secolo,
La chiesa attuale è frutto di una ricostruzione dopo il forte [[terremoto dell'Aquila del 1703]]. Il nuovo terremoto del 2009 ha fatto crollare l'intera facciata e parte del perimetro di sinistra, successivamente ricostruito con la facciata nel 2015. Soltanto il campanile a torre è rimasto pantellato. La chiesa ha impianto rettangolare a navata unica. La facciata è molto semplice, con i classici canoni severi dell'arte neoclassica. L'interno ha tele di pittori della scuola di [[Caravaggio]], e volte a crociera, con piccole finestrelle laterali lungo il perimetro. Non vi sono particolari stucchi spiccanti.▼
▲La chiesa è il monumento storico principale del centro. Si trova fuori
▲La chiesa attuale è frutto di una ricostruzione dopo il forte [[terremoto dell'Aquila del 1703]]. Il nuovo terremoto del 2009 ha fatto crollare l'intera facciata e parte del perimetro di sinistra, successivamente ricostruito con la facciata nel 2015. Soltanto il campanile a torre è rimasto
;Altre chiese
*Chiesa dell'Annunziata: a Colle di Roio.
*Chiesa di Santa Scolastica, a Poggio di Roio.
*Chiesa Madonna della Neve (Cona), a Roio Piano
*Chiesa della Madonna di Corte, vicino a Colle di Roio
*Chiesa di Santa Rufina e Seconda, a Santa Rufina
=== Aree naturali ===
* Parco naturale del [[Monte Luco (Appennino abruzzese)|Monte Luco]]
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*[[Università degli Studi dell'Aquila]]: presso il Monteluco è presente il palazzo del Polo didattico della Facoltà di Ingegneria, costruito negli anni '60. È l'edificio didattico in posizione più elevata del comprensorio universitario aquilano.
== Geografia antropica ==
È formato da alcune frazioni che, fino al [[1927]], costituivano il comune autonomo di [[Roio Piano]]<ref name=Provincia>{{Cita|Provincia dell'Aquila|
{|class="wikitable"
|-bgcolor=lightgray
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|-
|Colle di Roio
|{{M|821
|318
|<ref>{{cita web|url=
|-
|[[Poggio di Roio]]
|{{M|831
|739
|<ref>{{cita web|url=
|-
|[[Roio Piano]]
|{{M|810
|520
|<ref>{{cita web|url=
|-
|Santa Rufina
| -
| -
|<ref>{{cita web|url=
|-bgcolor=lightgray
|
|
|'''{{formatnum:1577}}'''
|
|}
== Amministrazione ==
==Note==▼
{{Vedi anche|Sindaci di Roio}}
Nel [[1806]], sotto il [[Regno di Napoli (1806-1815)|Regno filo-francese di Napoli]] e con le riforme amministrative introdotte in quel periodo, nacque il comune di Roio, i cui organi furono quelli del sindaco, dei massari e dei decurioni; già nel [[1809]], però, Roio fu accorpato al comune centrale di [[Bagno (L'Aquila)|Bagno]] come "comune riunito" e perdendo così autonomia amministrativa.<ref>{{cita|Rotolante|pp. 304-306}}.</ref> Nel [[1829]] il re [[Francesco I delle Due Sicilie]], su domande del comune riunito di Roio e altri, emanò il real decreto n. 2335 del 20 marzo 1829, con cui si stabiliva la ricostituzione del comune di Roio dal 1º gennaio [[1830]], con sindaco eletto dal decurionato.<ref>{{cita|Rotolante|p. 314}}.</ref> Con l'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] il sindaco diventò di nomina regia, mentre l'elezione indiretta fu introdotta nel [[1896]]; intanto, dal [[1862]], il comune deliberò la modifica del nome in "Roio Piano".<ref>{{cita|Rotolante|pp. 320, 323}}.</ref> Dal [[1925]], con l'avvento definitivo del [[Storia del fascismo italiano|fascismo in Italia]], a capo delle amministrazioni fu posto un [[Podestà (fascismo)|podestà]] di nomina governativa; tuttavia, nel [[1927]], il comune di Roio Piano e diversi altri comuni limitrofi all'[[L'Aquila|Aquila]] furono soppressi e definitivamente accorpati al capoluogo, nel progetto della cosiddetta [[Grande Aquila]].<ref>{{cita|Rotolante|p. 350}}.</ref>
▲== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
*
* Fulgenzio Ciccozzi, Roio Historia, 2014 .
* {{cita libro|autore=Alessandro Clementi e Elio Piroddi|titolo=L'Aquila|città=Bari|editore=Laterza|anno=1986|cid=Clementi e Piroddi}}
*
* {{
*{{Bibliografia|Touring, 2005|Touring Club Italiano, ''L'Italia - Abruzzo e Molise'', Milano, Touring Editore, 2005;}}▼
* {{cita libro|autore=Croce Rotolante|titolo=Roio - Storia di una terra attraverso i secoli|anno=2020|città=L'Aquila|editore=REA edizioni|isbn=978-88-741-7486-7|cid=Rotolante}}
▲* {{
== Voci correlate ==
* [[Poggio di Roio]]
* [[Roio Piano]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.roio.it/|Sito amatoriale su Roio}}
{{Controllo di autorità}}▼
{{Portale|L'Aquila}}
[[Categoria:Roio| ]]
▲{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Comuni dell'Abruzzo soppressi]]
[[Categoria:Frazioni dell'Aquila]]
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