Roio: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Grado amministrativo=4
|Tipo= [[L'Aquila#Suddivisioni amministrative|Circoscrizione|Consiglio territoriale di partecipazione]]
|Nome= Roio
|Stato=ITA
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|Stemma=Stemma Castello di Roio AQ.svg
|Panorama=Roio Piano (panoramica).jpg
|Didascalia=Roio Piano con la piana visto dai pendii di [[Monteluco]], sullo sfondo il [[gruppo montuoso di Monte Ocre-Monte Cagno]]
|Didascalia=Roio Piano
|Divisione amm grado 1=Abruzzo
|Divisione amm grado 2=L'Aquila
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|Festivo=
}}
'''Roio''' (anche ''Rojo'') è una località del comune dell'[[L'Aquila|Aquila]] comprendente quattro [[frazione geografica|frazioni]] (Colle di Roio, [[Poggio di Roio]], [[Roio Piano]] e Santa Rufina) che fino al [[1927]] costituivano il comune autonomo di Roio, poi [[Roio Piano]], ed oggi formano la [[L'Aquila#Suddivisioni amministrative|II circoscrizione]] della città.
 
'''Roio''' (anche '''Rojo''') è una località del comune dell'[[L'Aquila|Aquila]] comprendente quattro [[frazioneFrazione geografica(geografia)|frazioni]] (Colle di Roio, [[Poggio di Roio]], [[Roio Piano]] e Santa Rufina di Roio) che fino al [[1927]] costituivano il comune autonomo di Roio, poi [[Roio Piano]], ede oggi formano lail [[L'Aquila#Suddivisioni amministrative|II circoscrizione]]consiglio territoriale di partecipazione della città.
==Geografia fisica==
 
== Geografia fisica ==
[[File:Monteluco.jpg|upright=1.4|thumb|left|[[Monte Luco (Appennino abruzzese)|Monte Luco]] visto dall'[[L'Aquila|Aquila]].]]
Il territorio di Roio si sviluppa a [[sud]]-[[ovest]] della città dell'[[L'Aquila|Aquila]], tra i territori di [[Lucoli]] e [[Bagno (L'Aquila)|Bagno]], alle pendici di [[monte Luco (Appennino abruzzese)|monte Luco]]<ref name=Touring>{{Cita|Touring Club Italiano||Touring, 2005}}, pag.120</ref>, detto anche Colle di Roio, ed intorno ad un [[altopiano|altipiano]] che anticamente fu probabilmente un bacino lacustre. L'area occupata è quella relativa al versante settentrionale del [[monte di Roio|monte di Roio ''(La Costa Grande - 1420 m.)'']], estremità meridionale [[gruppo montuoso di Monte Ocre-Monte Cagno]] della catena del [[Velino-Sirente]] e confine ideale con il territorio di [[Lucoli]]<ref name="Toponomastica">{{cita web|url=http://asciatopo.xoom.it/roio.html|titolo=Toponomastica dell'Appennino Abruzzese: Roio|accesso=26 ottobre 2011}}</ref>, infatti costeggiando il territorio di Lucoli si arriva in località "''Iaccio delle rose''" dove inizia il territorio di Bagno. Nel 1985/1990 quando furono istituite le circoscrizioni nel Comune dell'Aquila si riscontra il passaggio della cimetta di ''Le Quàrtora'' ''(1783 m)'' tramite una piccola risega da Bagno a Roio.
 
Il territorio di Roio si sviluppa a [[sud]]-[[ovest]] della città dell'[[L'Aquila|Aquila]], tra i territori di [[Lucoli]] e [[Bagno (L'Aquila)|Bagno]], alle pendici di [[monte Luco (Appennino abruzzese)|monte Luco]]<ref name=Touring>{{Cita|Touring Club Italiano||Touring,p. 2005120}}, pag.120</ref>, detto anche Colle di Roio, ed intorno ad un [[altopiano|altipiano]] che anticamente fu probabilmente un bacino lacustre. L'area occupata è quella relativa al versante settentrionale del [[monte di Roio|monte di Roio ''(La Costa Grande - 1420 m.)'']], estremità meridionale [[gruppo montuoso di Monte Ocre-Monte Cagno]] della catena del [[Velino-Sirente]] e confine ideale con il territorio di [[Lucoli]]<ref name="Toponomastica">{{cita web|url=http://asciatopo.xoom.it/roio.html|titolo=Toponomastica dell'Appennino Abruzzese: Roio|accesso=26 ottobre 2011}}</ref>, infatti costeggiando il territorio di Lucoli si arriva in località "''Iaccio delle rose''" dove inizia il territorio di Bagno. Nel 1985/1990 quando furono istituite le circoscrizioni nel Comune dell'Aquila si riscontra il passaggio della cimetta di ''Le Quàrtora'' ''(1783 m)'' tramite una piccola risega da Bagno a Roio.
==Storia==
[[File:Univaq ing.JPG|upright=1.4|thumb|Il complesso della Facoltà di Ingegneria a [[monte Luco (Appennino abruzzese)|monte Luco]].]]
L'esistenza del castello di Roio è testimoniata già nel [[X secolo]]<ref name="Roio">{{cita web|url=http://www.roio.it|titolo=Roio|accesso=26 ottobre 2011}}</ref>, ed è certamente precedente a quella dell'[[L'Aquila|Aquila]]. Sul suo nome originario, ''Roge'' o ''Rogie'', sono state fatte numerose ipotesi; esso potrebbe derivare dalla ''roia'', ovvero il canale di scolo delle acque<ref name="Toponomastica"/>. Nel [[1167]] compare nel ''Catalogus Baronum'' con il nome di ''Rogeon Medium''<ref name="Clementi82">{{Cita|Alessandro Clementi, Elio Piroddi||Clementi, 1986}}, pag.82</ref>. Tra il 1154 e il 1159, nel paese ora chiamato Roio Piano, nacque il famoso monaco, poi anacoreta sui monti del Gran Sasso, Franco. Il religioso è venerato come Santo grazie ai numerosi miracoli a lui attribuiti.
 
== Storia ==
Nel [[XIII secolo]], la comunità roiana partecipò con altri castelli del contado alla [[Storia dell'Aquila#Fondazione, ricostruzione ed ascesa della città|fondazione dell'Aquila]] ricevendo dei locali nel [[Quarti dell'Aquila#Quarto di San Giovanni|quarto di San Giovanni]]<ref name="Clementi82"/>. Il paese tuttavia mantenne una propria autonomia di cui rimane testimonianza in numerose carte, ove compare sotto il nome di ''Rodii'', ''Castrum Rodii'' o ''Rodium''<ref name="Clementi82"/>. A questo secolo viene datata anche l'edificazione della chiesa di [[Poggio di Roio]] originariamente dedicata a [[San Leonardo]] ed oggi [[santuario della Madonna di Roio]]<ref name="Toponomastica"/>.
[[File:L'Aquila 2017 by-RaBoe 320.jpg|upright=1.4|thumb|Il santuario della Madonna di Roio presso Roio Poggio (2017)]]
 
L'esistenza del castello di Roio è testimoniata già nel [[X secolo]]<ref name="Roio">{{cita web|url=http://www.roio.it|titolo=Roio|accesso=26 ottobre 2011}}</ref>, ed è certamente precedente a quella dell'[[L'Aquila|Aquila]]. Sul suo nome originario, ''Roge'' o ''Rogie'', sono state fatte numerose ipotesi; esso potrebbe derivare dalla ''roia'', ovvero il canale di scolo delle acque<ref name="Toponomastica"/>. Nel [[1167]] compare nel ''Catalogus Baronum'' con il nome di ''Rogeon Medium''<ref name="Clementi82">{{Cita|Alessandro Clementi, Elioe Piroddi||Clementi,p. 198682}}, pag.82</ref>. Tra il 1154 e il 1159, nel paese ora chiamato Roio Piano, nacque il famoso monaco, poi anacoreta sui monti del Gran Sasso, Franco. Il religioso è venerato come Santo grazie ai numerosi miracoli a lui attribuiti.
 
Nel [[XIII secolo]], la comunità roiana partecipò con altri castelli del contado alla [[Storia dell'Aquila#Fondazione, ricostruzione ed ascesa della città|fondazione dell'Aquila]] ricevendo dei locali nel [[Quarti dell'Aquila#Quarto di San Giovanni|quarto di San Giovanni]]<ref name="Clementi82"/>. Il paese tuttavia mantenne una propria autonomia di cui rimane testimonianza in numerose carte, ove compare sotto il nome di ''Rodii'', ''Castrum Rodii'' o ''Rodium''<ref name="Clementi82"/>. A questo secolo viene datata anche l'edificazione della chiesa di [[Poggio di Roio]] originariamente dedicata a [[San Leonardo]] ed oggi [[Poggio di Roio#Santuario della Madonna di Roio|santuario della Madonna di Roio]]<ref name="Toponomastica"/>.
 
Nel [[1529]], [[L'Aquila]] fu punita da [[Filiberto d'Orange]] per aver parteggiato con i [[Francia|francesi]]; la città fu saccheggiata, costretta al pagamento di una esosa tassa e fu separata dal suo contado, che venne spartito in feudi e dato in possesso a capitani dell'esercito imperiale: il territorio di Roio toccò a Francesco da Prato<ref name="Roio"/>. Successivamente il castello passò da una famiglia nobiliare all'altra, finché, nel [[XIX secolo]], non furono abolite le feudalità<ref name="Roio"/>.
 
Nel [[1806]], a causa della nuova suddivisione amministrativa voluta da [[Giuseppe Bonaparte]] entrò a far parte del [[Distretto di Aquila]] divenendo parte del Circondario di Aquila,. Dal 1809 al 1829 venne accorpato al comune centrale di Bagno mentree nel [[18601830]], inriacquisì piena autonomia. In seguito alla creazione del [[Regno d'Italia]], divennenel comune1862, autonomovenne con il nome di Roio o Rojo,cambiata successivamentela cambiatodenominazione in [[Roio Piano]] dal nome dell'allora villa principale della località.
[[File:Terremoto 2009 Italy L'Aquila Poggio di Roio.jpg|upright=1.4|thumb|left|Crolli a [[Poggio di Roio]] causati dal [[terremoto dell'Aquila del 2009]]]]
 
[[Roio Piano]] rimase comune autonomo fino al [[1927]], quando fu accorpato all'allora comune di Aquila degli Abruzzi (oggi [[L'Aquila]]) per la creazione della cosiddetta ''[[Grande Aquila]]''; da quel momento il suo territorio costituisce la [[L'Aquila#Suddivisioni amministrative|II circoscrizione]] della città ed in località [[Poggio di Roio]] è presente una delegazione comunale.
 
Trattasi del [[Regio Decreto]] legge del 29 luglio 1927 (anno V era fascista) numero 1564 che prevede la soppressione e l'annessione al comune di Aquila degli Abruzzi dei comuni di Arischia, Bagno, Camarda, Lucoli, Paganica, Preturo, Roio, Sassa, nonché la frazione di San Vittorino del comune di Pizzoli. Nel 1947 Lucoli dopo essere stato per 20 anni una frazione dell'Aquila fu il solo a riuscire a ritornare comune autonomo a differenza degli altri 7 comuni soppressi.
 
Sul finire del [[XIXXX secolo]] Roio fu scelto per diventare polo dell'[[Università degli studi dell'Aquila]]: nella frazione di [[Poggio di Roio]] venne situata la sede della facoltà di Economia mentre sul [[monte Luco (Appennino abruzzese)|monte Luco]] vennero realizzate moderne strutture destinate ad ospitare la Facoltà di Ingegneria.
 
L'intera area fu devastata dal [[terremoto dell'Aquila del 2009]], il cui epicentro venne localizzato proprio nel territorio di Roio, in località Colle Miruci. I borghi vennero devastati dalla furia del sisma e si registrarono 3 morti, due dei quali nella frazione di [[Roio Piano]] e uno a [[Poggio di Roio]]. Tra gli edifici pubblici gravemente danneggiati dal sisma ci furono anche il Santuario della Madonna di Roio, la chiesa di San Marciano e le sedi delle due facoltà universitarie<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=httphttps://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2009/04/29/CXPCQ_CXP01.html|titolo=Ecco i palazzi di cartapesta|pubblicazione=[[Il Centro]]|giorno=29|mese=4|anno=2009|pagina=|accesso=1º maggio 2010|cid=}}</ref>.
 
Nonostante i danni subiti la zona è stata scelta dal [[Dipartimento della Protezione Civile]] per accogliere alcuni residenti del centro storico e dei quartieri maggiormente colpiti dal sisma; le costruzioni provvisorie realizzate nel territorio di Roio in due diversi quartieri in località [[Poggio di Roio]] ospitano circa 900 sfollati<ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivile.gov.it/cms/attach/editor/22_ROIO2.pdf|titolo=L'area di Roio 2|autore=[[Dipartimento della Protezione Civile]]|accesso=18 settembre 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivile.gov.it/cms/attach/editor/21_-_ROIOPOGGIO.pdf|titolo=L'area di Roio Poggio|autore=[[Dipartimento della Protezione Civile]]|accesso=18 settembre 2011|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture civili ===
=== Santuario della Madonna di Roio (Poggio di Roio) ===
* Palazzo Palitti, storica masseria settecentesca a Poggio di Roio, restaurata dopo il terremoto.
Il santuario è legato a una leggenda della statua della Madonna.
* Palazzo Ciccozzi, del XVII, Roio Piano
 
=== Architetture religiose ===
La statua, secondo la leggenda fu trovata da [[Felice Calcagno]], un [[pastore]] originario di [[Lucoli]], nel dicembre del 1578 in un bosco detto "Ruo" in locazione di Tressanti in Provincia di Foggia e non come da "leggenda" a [[Ruvo di Puglia]], durante il periodo della [[transumanza]]. Il pastore aveva smarrito parte del suo gregge e pregò la [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]] per evitare il castigo da parte dei padroni; apparve al pastore una donna con un bambino in braccio e immersi in una luce abbagliante. La donna indicò al giovane il luogo dove riunire il [[Pastorizia|gregge]]. Alcuni pastori, accorsi sul posto dopo la notizia del miracolo, trovarono una statua al posto della donna e vi riconobbero le sembianze della figura apparsa a Felice Calcagno, deciserò così di attendere la primavera per riportare con loro sul dorso di un [[mulo]] la statua ritrovata.
=== ;Santuario della Madonna di Roio (Poggio di Roio) ===
Nella frazione di [[Poggio di Roio]] si trova il santuario di Santa Maria della Croce, meglio conosciuto come santuario della Madonna di Roio, che custodisce l'omonima statua mariana. Il complesso, gravemente danneggiato dal [[terremoto dell'Aquila del 2009]], è stato inserito nella lista dei 44 monumenti da adottare presentata dal [[Ministri dei beni e delle attività culturali della Repubblica Italiana|Ministro dei beni e delle attività culturali]] [[Sandro Bondi]].
 
La statua, secondo la leggendatradizione, fu trovata da [[Felice Calcagno]], un [[pastore]] originario di [[Lucoli]], nel dicembre del 1578 in un bosco detto "Ruo", in locazionelocalità di[[Borgo Tressanti|Tressanti]] in Provincia[[provincia di Foggia]] e(un'altra nonversione comeparla da "leggenda" adi [[Ruvo di Puglia]]), durante il periodo della [[transumanza]]. Il pastore aveva smarrito parte del suo gregge e pregò la [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]] per evitare ildi castigoessere dapunito parte deidai padroni; gli apparve al pastoreallora una donna con un bambino in braccio e, immersi in una luce abbagliante. La donna indicò al giovane il luogo dove riunirerecuperare il [[Pastorizia|gregge]]. Alcuni pastori, accorsicosa sul posto dopo la notizia del miracolo, trovarono una statua al posto della donna e vi riconobbero le sembianze della figura apparsa a Felice Calcagno, deciserò così di attendere la primavera per riportare con loro sul dorso di un [[mulo]] lache statuaeffettivamente ritrovataavvenne.
Una volta che i pastori giunsero a Roio, il mulo che trasportava la statua si inginocchio nei pressi dell'attuale Santuario (è presente una lapide commemorativa lungo la Via Mariana) e non volle più muoversi. I pastori portarono a spalla la statua a Lucoli. Il giorno seguente la statua non era più a Lucoli, ma a Poggio di Roio, nella chiesa di San Leonardo nel luogo dove ora sorge il Santuario Mariano. Nel luogo dove il mulo si inginocchiò era presente una croce e per questo motivo alla Madonna fu dato il titolo di "Madonna della Croce".
 
Alcuni pastori, accorsi sul posto dopo la notizia del ritrovamento miracoloso, vi trovarono una statua di [[cedrus|cedro]] dorato in grandezza naturale, e il Calcagno vi riconobbe la figura che gli era apparsa<ref>Rino Cammilleri, ''Tutti i giorni con Maria, calendario delle apparizioni'', Edizioni Ares, 2020, p.577 (formato Kindle).</ref>. I pastori deciserò di attendere la primavera per riportare con loro sul dorso di un mulo la statua.
La chiesa è stata ricostruita completamente nel XVI secolo, ed ha un aspetto barocco a navata unica. L'interno è molto ben decorato da stucchi, che circondano l'altare con la statua della Madonna.
Sulla via del ritorno, quando i pastori giunsero al castello di Roio, davanti alla chiesetta di san Leonardo, il mulo che trasportava la statua si inginocchiò e non volle proseguire (è presente una lapide commemorativa lungo la via Mariana). I pastori portarono allora a spalla la statua a Lucoli.
 
Il giorno seguente la statua era sparita e fu ritrovata a Poggio di Roio, dove il mulo si era fermato, e lì fu deciso di edificare il santuario mariano dove custodirla. Nel luogo dove il mulo si era inginocchiato era presente una croce e per questo motivo alla statua fu dato anche il titolo di "Madonna della Croce". Ora è meglio conosciuta come "Madonna della Transumanza", dopo le iniziative promosse e organizzate dal 1980 al 1990 dall'Associazione Culturale per la Storia della Civiltà della Transumanza (animata e presieduta da Carlo Frutti cultore del fenomeno della Transumanza).
=== Chiesa dei Santi Marciano e Nicandro (Roio Piano) ===
La chiesa è il monumento storico principale del centro. Si trova fuori il borgo, sorta nel [[XII secolo]] come chiesa cimiteriale, situata tutt'oggi presso il campo santo lungo la strada dell'attigua contrada Santa Rufina di Roio. La chiesa è molto importante perché nel [[1254]], con la fondazione di [[L'Aquila]], dette il proprio nome alla nuova chiesa del Quarto Santa Maria, sempre intitolata ai Santi Marciano e Nicandro. Ciò fu una peculiarità rappresentativa di altri "cacastelli" fondatori della città, come Santa Giusta, Santa Maria Paganica, San Pietro a Coppito e San Giovanni d'Amiterno.
 
La chiesa è stata ricostruita completamente nel XVI secolo, ede ha un aspetto barocco a navata unica. L'interno è molto ben decorato da stucchi, che circondano l'altare con la statua della Madonna.
La chiesa attuale è frutto di una ricostruzione dopo il forte [[terremoto dell'Aquila del 1703]]. Il nuovo terremoto del 2009 ha fatto crollare l'intera facciata e parte del perimetro di sinistra, successivamente ricostruito con la facciata nel 2015. Soltanto il campanile a torre è rimasto pantellato. La chiesa ha impianto rettangolare a navata unica. La facciata è molto semplice, con i classici canoni severi dell'arte neoclassica. L'interno ha tele di pittori della scuola di [[Caravaggio]], e volte a crociera, con piccole finestrelle laterali lungo il perimetro. Non vi sono particolari stucchi spiccanti.
 
=== ;Chiesa dei Santi Marciano e Nicandro (Roio Piano) ===
== Luoghi d'interesse ==
La chiesa è il monumento storico principale del centro. Si trova fuori ildal borgo, sorta nel [[XII secolo]] come chiesa cimiteriale, situata tutt'oggi presso il campo santo lungo la strada dell'attigua contrada Santa Rufina di Roio. La chiesa è molto importante perché nel [[1254]], con la fondazione di dell'[[L'Aquila|Aquila]], dette il proprio nome alla nuova chiesa del Quarto SantaSan MariaGiovanni, sempre intitolata ai Santi Marciano e Nicandro. Altra chiesa dei roiani all'Aquila è la trecentesca parrocchia di Santa Maria di Roio (via del Cardinale). Ciò fu una peculiarità rappresentativa di altri "cacastellicastelli" fondatori della città, come Santa Giusta, Santa Maria Paganica, San Pietro a Coppito e San Giovanni d'Amiterno.
 
La chiesa attuale è frutto di una ricostruzione dopo il forte [[terremoto dell'Aquila del 1703]]. Il nuovo terremoto del 2009 ha fatto crollare l'intera facciata e parte del perimetro di sinistra, successivamente ricostruito con la facciata nel 2015. Soltanto il campanile a torre è rimasto pantellatopuntellato. La chiesa ha impianto rettangolare a navata unica. La facciata è molto semplice, con i classici canoni severi dell'arte neoclassica. L'interno ha tele di pittori della scuola di [[Caravaggio]], e volte a crociera, con piccole finestrelle laterali lungo il perimetro. Non vi sono particolari stucchi spiccanti.
 
;Altre chiese
*Chiesa dell'Annunziata: a Colle di Roio.
*Chiesa di Santa Scolastica, a Poggio di Roio.
*Chiesa Madonna della Neve (Cona), a Roio Piano
*Chiesa della Madonna di Corte, vicino a Colle di Roio
*Chiesa di Santa Rufina e Seconda, a Santa Rufina
 
=== Aree naturali ===
* Parco naturale del [[Monte Luco (Appennino abruzzese)|Monte Luco]]
 
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*[[Università degli Studi dell'Aquila]]: presso il Monteluco è presente il palazzo del Polo didattico della Facoltà di Ingegneria, costruito negli anni '60. È l'edificio didattico in posizione più elevata del comprensorio universitario aquilano.
 
== Geografia antropica ==
È formato da alcune frazioni che, fino al [[1927]], costituivano il comune autonomo di [[Roio Piano]]<ref name=Provincia>{{Cita|Provincia dell'Aquila||Provincia,p. 1999222}}, pag.222</ref>. Tuttavia, con il termine Roio si intende spesso considerare l'intera area e le ville che lo compongono; ci si rivolge quindi ai seguenti centri:
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|-
|Colle di Roio
|{{M|821 |u=m}}
|318
|<ref>{{cita web|url=httphttps://italia.indettaglio.it/ita/abruzzo/laquila_laquila_collediroio.html|titolo=Colle di Roio|autore=Italia in dettaglio|accesso=25 ottobre 2011}}</ref>
|-
|[[Poggio di Roio]]
|{{M|831 |u=m}}
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|<ref>{{cita web|url=httphttps://italia.indettaglio.it/ita/abruzzo/laquila_laquila_poggiodiroio.html|titolo=Poggio di Roio|autore=Italia in dettaglio|accesso=25 ottobre 2011}}</ref>
|-
|[[Roio Piano]]
|{{M|810 |u=m}}
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|<ref>{{cita web|url=httphttps://italia.indettaglio.it/ita/abruzzo/laquila_laquila_roiopiano.html|titolo=Roio Piano|autore=Italia in dettaglio|accesso=25 ottobre 2011}}</ref>
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|Santa Rufina
| -
| -
|<ref>{{cita web|url=httphttps://italia.indettaglio.it/ita/abruzzo/laquila_laquila_santarufina.html|titolo=Santa Rufina|autore=Italia in dettaglio|accesso=25 ottobre 2011}}</ref>
|-bgcolor=lightgray
|
|
|'''{{formatnum:1577}}'''
|
|}
 
== Amministrazione ==
==Note==
{{Vedi anche|Sindaci di Roio}}
 
Nel [[1806]], sotto il [[Regno di Napoli (1806-1815)|Regno filo-francese di Napoli]] e con le riforme amministrative introdotte in quel periodo, nacque il comune di Roio, i cui organi furono quelli del sindaco, dei massari e dei decurioni; già nel [[1809]], però, Roio fu accorpato al comune centrale di [[Bagno (L'Aquila)|Bagno]] come "comune riunito" e perdendo così autonomia amministrativa.<ref>{{cita|Rotolante|pp. 304-306}}.</ref> Nel [[1829]] il re [[Francesco I delle Due Sicilie]], su domande del comune riunito di Roio e altri, emanò il real decreto n. 2335 del 20 marzo 1829, con cui si stabiliva la ricostituzione del comune di Roio dal 1º gennaio [[1830]], con sindaco eletto dal decurionato.<ref>{{cita|Rotolante|p. 314}}.</ref> Con l'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] il sindaco diventò di nomina regia, mentre l'elezione indiretta fu introdotta nel [[1896]]; intanto, dal [[1862]], il comune deliberò la modifica del nome in "Roio Piano".<ref>{{cita|Rotolante|pp. 320, 323}}.</ref> Dal [[1925]], con l'avvento definitivo del [[Storia del fascismo italiano|fascismo in Italia]], a capo delle amministrazioni fu posto un [[Podestà (fascismo)|podestà]] di nomina governativa; tuttavia, nel [[1927]], il comune di Roio Piano e diversi altri comuni limitrofi all'[[L'Aquila|Aquila]] furono soppressi e definitivamente accorpati al capoluogo, nel progetto della cosiddetta [[Grande Aquila]].<ref>{{cita|Rotolante|p. 350}}.</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{Bibliografia|Antonucci, 1986|Elio Antonucci, ''Roio e il suo santuario'', San Gabriele, Eco, 1986;}}.
* Fulgenzio Ciccozzi, Roio Historia, 2014 .
*{{Bibliografia|Clementi, 1986|Alessandro Clementi, Elio Piroddi, ''L'Aquila'', Bari, Laterza, 1986;}}
* {{cita libro|autore=Alessandro Clementi e Elio Piroddi|titolo=L'Aquila|città=Bari|editore=Laterza|anno=1986|cid=Clementi e Piroddi}}
*{{Bibliografia|Murri, 1989|Filippo Murri, ''Roio e la sua storia'', Fontecchio, La Fonte, 1989;}}.
* {{Bibliografia|Provincia,cita 1999libro|Provincia dell'Aquila, ''||Guida turistica della Provincia dell'Aquila'',|1999|Provincia dell'Aquila|L'Aquila, |cid=Provincia dell'Aquila, 1999;}}
*{{Bibliografia|Touring, 2005|Touring Club Italiano, ''L'Italia - Abruzzo e Molise'', Milano, Touring Editore, 2005;}}
* {{cita libro|autore=Croce Rotolante|titolo=Roio - Storia di una terra attraverso i secoli|anno=2020|città=L'Aquila|editore=REA edizioni|isbn=978-88-741-7486-7|cid=Rotolante}}
* {{Bibliografia|Touring,cita 2005libro|Touring Club Italiano, ''||L'Italia - Abruzzo e Molise'',|2005|Touring Editore|Milano, |cid=Touring Editore,Club 2005;Italiano}}
 
== Voci correlate ==
* [[Poggio di Roio]]
* [[Roio Piano]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Roio (L'Aquila)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.roio.it/|Sito amatoriale su Roio}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|L'Aquila}}
[[Categoria:Roio| ]]
{{Controllo di autorità}}
 
[[Categoria:Comuni dell'Abruzzo soppressi]]
[[Categoria:Frazioni dell'Aquila]]