Mohammad Bakri: differenze tra le versioni

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Dennis Radaelli (discussione | contributi)
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|Cognome = Bakri
|PostCognomeVirgola = anche accreditato come '''Mohammed Bakri'''
|PreData = in [[Lingua araba|arabo]]: محمد بكري‎‎بكري, in [[Lingua ebraica|ebraico]]: מוחמד בכרי
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bi'ina
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Attività2 = regista
|Epoca2 = 2000
|Attività = attore
|Attività2 = regista
|Attività3 = sceneggiatore
|Nazionalità = palestinese
|Cittadinanza = israeliana
|Immagine = Mohammad Bakri FCAT 2012.jpg
|Didascalia = Mohammad Bakri nel 2010 a [[2012Be'er Sheva]]
}}
|PostNazionalità =
 
}} Avviò la sua carriera [[Teatro|teatrale]] nel 1976, in Israele e in [[Cisgiordania]]. A partire dagli [[Anni 1980|anni 80ottanta]], cominciò a scrivere commedie teatrali impegnate e debuttò al cinema come protagonista di numerosi film diretti da registi israeliani, palestinesi, italiani ed europei. Bakri fu per anni considerato uno dei pochi attori ad aver goduto di un ampio successo sia in Israele sia in Palestina.<ref>{{Cita libro|lingua= en|autore1=Terri Ginsberg|autore2=Chris Lippard|titolo=Historical Dictionary of Middle Eastern Cinema|url= https://archive.org/details/historicaldictio00gins|editore=Scarecrow Press|anno=2010|pp=[https://archive.org/details/historicaldictio00gins/page/45 45]-46|ISBN=0-810-86090-2}}</ref> Nel 2002, il suo documentario ''[[Jenin, Jenin]]'', girato illegalmente in un [[Campi-profughi palestinesi|campo-profughi palestinese]] al termine di un'[[OperazioneBattaglia Scudodi difensivoJenin (2002)|azione militare israeliana]], incrinò i rapporti con lo [[Stato di Israele]] e comportò conseguenze legali tuttora in corso.
 
==Biografia==
Mohammad Bakri è nato a [[Bi'ina (Israele)|Bi'ina]], nel [[Distretto Settentrionale (Israele)|Distretto Nord]] di [[Israele]], danel [[1953]] in una famiglia [[Palestinesi|palestinese]] di [[Islam|religione islamica]]., Ultimoultimo didei dodici figli, (ha sette sorelle e quattro fratelli. Il padre era) d'un operaio tagliatore di pietre. Bakri frequentò le scuole elementari a Bi'ina e le scuole secondarie ad [[Acri (Israele)|Acri]]., Successivamentesuccessivamente si iscrisse all'[[Università di Tel Aviv]], dove si laureò in arte drammatica e letteratura araba.<ref name="babelmed">{{cita web|url=http://ita.babelmed.net/article/4677-mohammad-bakri-la-verita-a-tutti-i-costi/|titolo=Mohammad Bakri, la verità a tutti i costi|editore=Babel Med|autore=Enzo Ferrara e Carlo Tagliacozzo |data=31 marzo 2009|accesso=7 febbraio 2018|dataarchivio=6 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180206002609/http://ita.babelmed.net/article/4677-mohammad-bakri-la-verita-a-tutti-i-costi/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Bakri vive a Bi'ina con la moglie Layla, che sposò all'età di 22 anni. Ha cinque figli maschi, fra i quali gli attori [[Saleh Bakri|Saleh]], [[Ziad Bakri|Ziad]] e, [[Adam Bakri]], [[Mahmood Bakri]] e una figlia di nome Yafa. I nomi scelti per la maggior parte dei suoi figli si ispirano ai personaggi dei libri di [[Emile Habibi]], di cui Bakri fu amico e ammiratore.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.banipal.co.uk/selections/83/277/mohammad-bakri/|titolo=Interview with the Palestinian Actor and Filmmaker Mohammad Bakri |sito= banipal.co.uk|autore=Imad Khachan|accesso=5 febbraio 2018}}</ref> Nel 2010, all'età di 57 anni, Bakri fu ricoverato all'ospedale Rambam di [[Haifa]] in seguito a un [[infarto]], dal quale si ristabilì completamente.<ref>{{cita web|lingua=he|url=http://www.mouse.co.il/1.3314439|titolo=מוחמד בכרי אושפז בעקבות התקף לב|editore=Mouse City|autore=Jackie Khoury|data=31 marzo 2010|accesso=16 febbraio 2018}}</ref>
 
Nel 2018, il sindaco di Napoli [[Luigi de Magistris]] ha riconosciuto a Bakri la [[cittadinanza onoraria]] in quanto "ambasciatore e pontiere di pace e uguaglianza in una terra lacerata".<ref>{{cita web|url=https://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/10/19/news/napoli_cittadinanza_onoraria_a_mohammad_bakri_attore_e_regista_israelo-palestinese-209430445/|titolo=Napoli, cittadinanza onoraria a Mohammad Bakri: attore e regista israelo-palestinese|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=19 ottobre 2018|accesso=24 maggio 2020}}</ref> Nel 2020, il ministro della cultura palestinese Atef Abu Saif gli ha conferito la nomina di "personalità culturale dell'anno".<ref>{{cita web|url=https://www.saudi24.news/2020/03/mohamed-bakry-cultural-figure-of-the-year-2020.html|titolo=Mohamed Bakri, cultural figure of the year 2020|editore=Saudi24 News|lingua=en|data=16 marzo 2020|accesso=24 maggio 2020|urlmorto=sì}}</ref> In collaborazione con il [[Festival del cinema internazionale di Gerusalemme]] a [[Gaza]], il ministro palestinese ha inoltre istituito il "Premio Mohammad Bakri", un riconoscimento cinematografico che verrà annualmente assegnato al film che meglio rappresenta la causa palestinese.<ref>{{cita web|url=https://www.facebook.com/alqudscinma/photos/a.1324702944217915/3625048177516702/|titolo=الإعلان عن " جائزة محمد بكري لأفضل فيلم وطني" في مهرجان القدس السينمائي الدولي|editore=facebook|autore=Jerusalem International Film Festival|lingua=ar|data=12 ottobre 2020|accesso=14 ottobre 2020}}</ref>
Bakri vive a Bi'ina con la moglie Layla, che sposò all'età di 22 anni. Ha cinque figli maschi, fra i quali gli attori [[Saleh Bakri|Saleh]], [[Ziad Bakri|Ziad]] e [[Adam Bakri]], e una figlia di nome Yafa. I nomi scelti per la maggior parte dei suoi figli si ispirano ai personaggi dei libri di [[Emile Habibi]], di cui Bakri fu amico e ammiratore.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.banipal.co.uk/selections/83/277/mohammad-bakri/|titolo=Interview with the Palestinian Actor and Filmmaker Mohammad Bakri |sito= banipal.co.uk|autore=Imad Khachan|accesso=5 febbraio 2018}}</ref> Nel 2010, all'età di 57 anni, Bakri fu ricoverato all'ospedale Rambam di [[Haifa]] in seguito a un [[infarto]], dal quale si ristabilì completamente.<ref>{{cita web|lingua=he|url=http://www.mouse.co.il/1.3314439|titolo=מוחמד בכרי אושפז בעקבות התקף לב|editore=Mouse City|autore=Jackie Khoury|data=31 marzo 2010|accesso=16 febbraio 2018}}</ref>
 
===Carriera===
Dopo la laurea, Bakri iniziò la carriera di attore in [[Israele]] e in [[Stato di Palestina|Palestina]], lavorando al [[Teatro Habimah|Teatro Nazionale di Israele Habimah]] di [[Tel Aviv]], al [[Teatro Haifa]] e al [[Teatro al-Kasaba]] di [[Ramallah]]. In seguito si dedicò al cinema lavorando con numerosi registi come [[Costa-Gavras]], [[Amos Gitai]], [[Rashid Masharawi]], [[Saverio Costanzo]], [[Michel Khleifi]] e [[Annemarie Jacir]]. Nel 1984, rappresentò Israele alla [[Premi Oscar 1984|56ª edizione degli Oscar]] con il film ''[[Oltre le sbarre]]''.<ref>{{cita web|url=http://cav.unibg.it/elephant_castle/web/saggi/il-conflitto-arabo-israeliano-dietro-le-sbarre-ripensando-a-meahorey-ha-soragim-di-uri-barbash/153|titolo=Il conflitto arabo-israeliano dietro le sbarre: ripensando a Meahorey Ha-Soragim di Uri Barbash|autore=Sara Ferrari|editore=[[Università degli Studi di Bergamo]]|accesso=7 febbraio 2018}}</ref> Per la sua interpretazione nel film palestinese ''[[Wajib - Invito al matrimonio]]'', vinse, insieme al figlio [[Saleh Bakri|Saleh]], il premio come miglior attore al [[Festival internazionale del cinema di Dubai]].<ref>{{cita web|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/recensioni/2018/04/04/wajib-invito-al-matrimonio.html|titolo=Wajib - Invito al Matrimonio: la recensione del film|editore=[[Sky TG 24TG24]]|autore=Fabrizio Basso|data=4 aprile 2018|accesso=5 maggio 2018}}</ref>
 
In Italia, Bakri prese parte a numerosi progetti cinematografici. Nel 2004 fu protagonista di ''[[Private (film)|Private]]'', opera prima di Saverio Costanzo, girata a [[Riace]], sul tema della resistenza palestinese.<ref>{{cita web| url=http://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/54/61675/saverio-costanzo.aspx|titolo=Interviste: Saverio Costanzo|autore=Stefano Stefanutto Rosa|editore=Cinecittà News|data=11 gennaio 2005|accesso=5 maggio 2018}}</ref> Successivamente collaborò con [[Paolo e Vittorio Taviani]] nel loro film più controverso, ''[[La masseria delle allodole]]'', ambientato all'epoca del [[genocidio armeno]].<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/spettacoli_e_cultura/masseria-delle-allodole/masseria-delle-allodole/masseria-delle-allodole.html?refresh_ce|titolo=Le immagini-shock del genocidio armeno nell'ultimo film dei fratelli Taviani |autore=Claudia Morgoglione|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=19 marzo 2007|accesso=7 febbraio 2018}}</ref>
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==Controversie==
===Jenin, Jenin===
Il docufilm ''[[Jenin, Jenin]]'', sulla distruzione dell’[[Jenin|omonimo]] villaggio palestinese, suscitò molte polemiche fra l'opinione pubblica israeliana. Mohammad Bakri fu accusato di aver intervistato i sopravvissuti e nessun ufficiale dell’[[Zro'a Ha-Yabasha|esercito israeliano]]. Il film fu sequestrato dalle sale israeliane con l’accusa che non si può definire documentario un film che racconta un evento da un unico punto di vista. Nel 2004 l’Alta Corte di Giustizia, cui Bakri si è appellato, ha dissequestrato il film, dichiarandolo però di [[propaganda]]. Poco prima dell'uscita del film, due nipoti di Mohammad Bakri, Yassin e Ibrahim Bakri, furono coinvolti in un atto terroristico compiuto da un attentatore suicida e in seguito condannati a nove ergastoli ciascuno.<ref name="babelmed" /><ref>{{YouTube|gLDkqiyorHc|Since you left part1|accesso=15 febbraio 2018}}</ref> Bakri fu interrogato insieme ad altri sei componenti della sua famiglia con l'accusa di sostenere i terroristi; questo fatto mise in cattiva luce il suo nome e pose le basi del dibattito che seguì la divulgazione di ''Jenin, Jenin''.<ref name="garusi">{{cita web|url=https://www.peacelink.it/palestina/a/796.html|titolo=Jenin: quello che il mondo deve sapere|autore=Alessandra Garusi|editore=PeaceLink C.P.|data=10 giugno 2003|accesso=7 febbraio 2018}}</ref>
 
Tre anni dopo l'uscita di ''Jenin, Jenin'', cinque soldati israeliani reduci dall'[[operazione Scudo difensivo]] citarono in giudizio Bakri chiedendo circa 2,5 milioni di [[Nuovo shekel israeliano|NIS]] di danni. Molti [[cineasta|cineasti]] italiani, fra i quali [[Mario Monicelli]], [[Mario Martone]] e [[Saverio Costanzo]], si mobilitarono e firmarono un appello web in suo favore. Decine di proiezioni di ''Jenin, Jenin'' furono organizzate senza autorizzazione. I soldati persero infine la causa nel 2008. Il giudice Nadav del tribunale di [[Petah Tiqwa]] concluse che Bakri aveva diffamato l'intero esercito ma non i cinque soldati in particolare.<ref>{{cita web|url=httphttps://ilpessottimista.blogspot.it/2008/07/mohammad-bakri-assolto-ma-colpevole.html|titolo=Mohammad Bakri assolto ... ma colpevole|sito=Il Pessottimista|data=9 luglio 2008|accesso=8 maggio 2018}}</ref> La sentenza scatenò l'ira di alcuni gruppi di destra, i quali aggredirono Bakri a [[Tel Aviv]], durante una serata in suo onore.<ref>{{he}}{{cita web|url=https://news.walla.co.il/item/1320025|titolo=פעילי ימין תקפו את מוחמד בכרי בערב הוקרה|editore=News Walla|data=27 luglio 2008|autore=Nir Landau|accesso=5 maggio 2018}}</ref> Nel 2005, il regista raccontò la sua vicenda personale nel film ''[[Da quando te ne sei andato]]''.<ref>{{cita web|url=https://fahrenheit451.wordpress.com/2008/03/03/mohammed-bakri-leffetto-censura/|titolo=Mohammed Bakri, l’effetto censura|editore=[[il manifesto]]|data=31 gennaio 2008|accesso=5 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.hakeillah.com/2_11_14.htm|titolo=Intervista a Mohammed Bakri|sito=hakeillah.com|autore=David Terracini|data=2 novembre 2014|accesso=5 febbraio 2018|dataarchivio=18 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160818094123/http://hakeillah.com/2_11_14.htm|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel mese di dicembre 2017, il procuratore generale [[Avichai Mandelblit]], [[Attorney general|alto funzionario]] di Israele per la prima volta in una causa civile, ha deciso di sostenere Nissim Magnagi, un colonnello riservista che compare nel documentario di Bakri. Nel 2016, Magnagi aveva fatto causa al regista chiedendo 2,6 milioni di [[Nuovo shekel israeliano|NIS]] (627 000 euro) o 100 000 NIS (24 000 euro) per ogni proiezione. Magnagi ha dichiarato che devolverebbe il denaro ai veterani dell'esercito coinvolti e alle famiglie dei soldati uccisi nell'attacco a Jenin.<ref name="timesofisrael">{{cita web|lingua=en|url=https://www.timesofisrael.com/ag-to-assist-in-defamation-suit-against-jenin-jenin-director/|titolo=AG to assist in defamation suit against ‘Jenin, Jenin’ director|editore=Times of Israel|data=20 dicembre|autore=Judah Ari Gross|accesso=8 maggio 2018}}</ref> Dopa un'unica udienza tenutasi il 6 febbraio 2020,<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=3rposPnJjTQ|titolo=Appello di Mohammed Bakri, regista palestinese|editore=youtube|data=27 febbraio 2005|autore=Luisa Morgantini|accesso=25 settembre 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=https://ilmanifesto.it/lodissea-di-bakri-nelle-aule-di-tribunale-israeliane-ma-non-mi-arrendo/|titolo=L’odissea di Bakri nelle aule di tribunale israeliane: «Ma non mi arrendo»|sito=[[il manifesto]]|autore=Michele Giorgio|data=2 febbraio 2020|accesso=1 maggio 2020}}</ref> la Corte di Lodi ha comunicato il 12 gennaio 2021 la condanna di Bakri a una multa di 175 000 [[Nuovo shekel israeliano|NIS]] come risarcimento al colonnello riservista, 55 000 NIS in spese giudiziarie, la [[Censura cinematografica|censura]] del film in Israele e il sequestro delle copie. La sentenza ha suscitato indignazione fra l'opinione pubblica e il film è stato condiviso in [[Internet|rete]]. La stampa internazionale ha contestato i valori democratici di Israele pronunciandosi in favore del regista, il quale ha fatto ricorso all’Alta Corte di Giustizia.<ref>{{cita web| url=https://ilmanifesto.it/mohammed-bakri-una-sentenza-contro-la-democrazia/|titolo=Mohammed Bakri, Una sentenza contro la democrazia|autore=Giovanna Branca|editore=[[il manifesto]]|data=15 gennaio 2021|accesso=16 gennaio 2021}}</ref> Registi, attori e personaggi del mondo del cinema hanno firmato una petizione per revocare la censura in difesa della solidarietà di espressione.<ref>{{cita web| url=https://www.invictapalestina.org/archives/41521|titolo=Togliete il divieto al film «Jenin, Jenin» di Mohammed Bakri|autore=Rosario|sito=Invicta Palestina|data=22 gennaio 2021|accesso=27 gennaio 2021}}</ref> Il processo è terminato nel mese di novembre 2022, con il divieto di proiezione del documentario e il risarcimento in denaro al colonnello riservista.<ref>{{cita web| url=https://contropiano.org/news/cultura-news/2022/11/28/israele-sentenza-definitiva-contro-mohammed-bakri-divieto-di-proiezione-del-documentario-jenin-jenin-0154833|titolo=Israele. Sentenza definitiva contro Mohammed Bakri. Divieto di proiezione del documentario “Jenin Jenin”|sito=contropiano|data=28 novembre 2022|accesso=26 dicembre 2022}}</ref>
Nel 2005, il regista raccontò la sua vicenda personale nel film ''[[Da quando te ne sei andato]]''.<ref>{{cita web|url=https://fahrenheit451.wordpress.com/2008/03/03/mohammed-bakri-leffetto-censura/|titolo=Mohammed Bakri, l’effetto censura|editore=[[il manifesto]]|data=31 gennaio 2008|accesso=5 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.hakeillah.com/2_11_14.htm|titolo=Intervista a Mohammed Bakri|sito=hakeillah.com|autore=David Terracini|data=2 novembre 2014|accesso=5 febbraio 2018}}</ref> Nello stesso anno, Bakri tornò in tribunale per il processo che coinvolse suo figlio Hassan, di anni 27. Hassan fu condannato a tre anni e mezzo di prigione per avere ferito con un coltello l'uomo che importunava e minacciava la sorella minorenne.<ref>{{he}}{{cita web|url=https://www.makorrishon.co.il/nrg/online/1/ART/875/937.html|titolo=מאסר בפועל לבנו של בכרי|editore=News NRG|data=27 febbraio 2005|autore=Eli Levy|accesso=16 febbraio 2018}}</ref>
 
Nel mese di dicembre 2017, il procuratore generale [[Avichai Mandelblit]], [[Attorney general|alto funzionario]] di Israele per la prima volta in una causa civile, ha deciso di sostenere Nissim Magnagi, un colonnello riservista che compare nel documentario di Bakri. Nel 2016, Magnagi aveva fatto causa al regista chiedendo 2,6 milioni di [[Nuovo shekel israeliano|NIS]] (627 000 euro) o 100 000 NIS (24 000 euro) per ogni proiezione. Magnagi ha dichiarato che devolverebbe il denaro ai veterani dell'esercito coinvolti e alle famiglie dei soldati uccisi nell'attacco a Jenin.<ref name="timesofisrael">{{en}}{{cita web|url=https://www.timesofisrael.com/ag-to-assist-in-defamation-suit-against-jenin-jenin-director/|titolo=AG to assist in defamation suit against ‘Jenin, Jenin’ director|editore=Times of Israel|data=20 dicembre|autore=Judah Ari Gross|accesso=8 maggio 2018}}</ref>
 
===Yarmouk===
Nel 2014, Bakri pubblicò su [[YouTube]] un video di otto minuti intitolato ''Yarmouk'' (titolo internazionale ''Blackness'') dal nome dell'omonimo [[Campi-profughi palestinesi|campo-profughi palestinese]] situato vicino a [[Damasco]]. Nel video, un padre cerca di vendere la propria figlia a uno [[sceicco]] in cambio di denaro per sfamare il resto della famiglia. Le repliche furono immediate. L'opinione pubblica palestinese si sentì umiliata, mentre la [[Lega Araba]] accusò Bakri di esasperare il problema sociale del [[Sfruttamento della prostituzione|traffico di donne]], enfatizzando i problemi dei palestinesi e sminuendo quelli dei [[Siria|sirianisiria]]ni. Bakri infine si scusò, ritirò il video e dichiarò la sua primaria intenzione di raccontare le tragedie di Yarmouk.<ref name="avimelamed">{{cita web|url=https://www.avimelamed.com/2015/03/02/yarmuk-movie-kill-the-messenger/|lingua=en|titolo=Yarmuk Movie: Kill the Messenger|autore=Avi Melamed|data=1º marzo 2015|accesso=7 maggio 2018|dataarchivio=7 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180507223807/https://www.avimelamed.com/2015/03/02/yarmuk-movie-kill-the-messenger/|urlmorto=sì}}</ref> A [[Venezia]], il video vinse l'undicesima edizione del [[Premio Pasinetti]].<ref>{{cita web| url=https://ilgazzettino.it/pay/venezia_pay/vince_film_147_blackness_148_regista_mohammed_bakri-438173.html|titolo=Vince il film “Blackness” del regista Mohammed Bakri|autore=Maria Teresa Secondi|editore=[[Il Gazzettino]]|data=1º giugno 2014|accesso=7 maggio 2018}}</ref> L'autore israeliano Avi Melamed ipotizzò che lo scopo di Bakri non era quello di testimoniare una realtà già nota ma di denunciare il carattere oscurantista dei paesi arabi in previsione della loro prevedibile reazione.<ref name="avimelamed" />
 
===Altre accuse===
Nel 2012, l'organizzazione [[Sionismo|sionista]] [[Im Tirtzu]] lanciò una campagna di sensibilizzazione per denunciare l'interpretazione di Bakri nell'opera teatrale ''[[La casa di Bernarda Alba]]'', rappresentata al Teatro Tzavta di [[Tel Aviv]]. Attraverso il personaggio di Bernarda, Bakri fu accusato di essere "bugiardo e incitatore". L'Academy of Performing Arts di Israele, che faceva parte della produzione, rifiutò le richieste di intervento contro Bakri, tuttavia il Ministro dello Sport e della Cultura israeliano [[Limor Livnat]] criticò l'Accademia per avere assunto Bakri, definendolo "un calunniatore".<ref>{{cita web|url=https://www.haaretz.com/israel-news/culture/1.5178374|lingua=en|titolo=Behind the Curtain of a Right-wing Campaign Against an Israeli-Arab Actor|editore=[[Haaretz]]|autore=Michael Handelzalts|data=31 gennaio 2012|accesso=5 febbraio 2018}}</ref> Il figlio primogenito [[Saleh Bakri]] dichiarò che, durante i dieci anni che seguirono l'uscita di ''Jenin, Jenin'', la famiglia aveva ricevuto numerose minacce di morte,<ref>{{cita web|url=https://digital.newint.com.au/issues/82/articles/1751|lingua=en|titolo=Interview with Saleh Bakri|editore=New Internationalist|autore=Frank Barat|accesso=5 febbraio 2018}}</ref> e che in alcuni periodi, Mohammad aveva assunto per i suoi figli guardie del corpo.<ref>{{cita web|url=https://www.haaretz.com/israel-news/israeli-minister-calls-to-investigate-actor-bakri-for-incitement-1.5453008|lingua=fr|titolo=Saleh Bakri : « Toute résistance meurt si elle n’est pas aussi culturelle »|editore=Ballast|autore=Mélanie Simon-Franza e Jean Ganesh|data=23 maggio 2018|accesso=25 maggio 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.revue-ballast.fr/mohammad-bakri-droit-lui-meme-cri/|titolo=Mohammad Bakri : « Le droit en lui-même est un cri »|lingua=fr|autore=Rouba Hassan|editore=Revue Ballast|data=22 giugno 2017|accesso=13 giugno 2018}}</ref>
 
Nel 2017, Bakri si recò in [[Libano]] per un festival culturale dedicato alla Palestina, durante il quale disse che "normalizzare le relazioni con il nemico sionista equivale a tradire gli interessi del popolo palestinese."<ref name="israelnationalnews">{{cita web|url=https://www.israelnationalnews.com/News/Flash.aspx/398813|lingua=en|titolo='Mohammad Bakri is a criminal and should be arrested'|editore=Arutz Sheva|data=24 settembre 2017|accesso=5 febbraio 2018}}</ref> A causa di questo intervento, l'organizzazione israeliana [[Shurat Hadin]] richiese l'arresto di Bakri per avere violato la legge che vieta ai cittadini israeliani di recarsi nei paesi nemici, fra i quali il Libano.<ref name="israelnationalnews" /> Bakri non fu arrestato ma il Ministro della Cultura [[Miri Regev]] chiese al procuratore generale Avichai Mendelblit di indagare su Bakri per presunto incitamento contro Israele. Miri Regev dichiarò su [[facebook]] che Bakri "non è obbligato ad essere un cittadino israeliano, ma poiché lo è, non può visitare paesi nemici e non può fare propaganda contro Israele."<ref>{{cita web|url=https://www.haaretz.com/israel-news/israeli-minister-calls-to-investigate-actor-bakri-for-incitement-1.5453008|lingua=en|titolo=Israel's Culture Minister Calls to Investigate Actor Mohammad Bakri for Incitement|editore=[[Haaretz]]|autore=Nirit Anderman|data=24 settembre 2017|accesso=5 febbraio 2018}}</ref> Nel 2018, Mendelblit ha aperto nuovamente una causa contro Bakri per il documentario ''Jenin, Jenin''.<ref name="timesofisrael" />
 
==Filmografia==
[[File:Mohammad Bakri.jpg|thumb|right|Nel 2010 durante una proiezione del film ''[[Zahara (film)|Zahara]]'' a [[Be'er Sheva]]]]
===Attore===
==== Cinema ====
* ''[[Hanna K.]]'', regia di [[Costa-Gavras]] (1983)
* ''[[Oltre le sbarre]]'' (''Me'ahorei Hasoragim''), regia di [[Uri Barbash]] (1984)
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* ''[[I fiori di Kirkuk]]'' (''Golakani Kirkuk''), regia di [[Fariborz Kamkari]] (2010)
* ''[[Matrimoni e altri disastri]]'', regia di [[Nina Di Majo]] (2010)
* ''[[The Salt Fisherman]]'', regia di [[Ziad Bakri]] (2011) – cortometraggio
* ''[[Water (film 2012)|Water]]'', vari registi – segmento ''Eye Drops'' (2012)
* ''[[Restiamo umani - The Reading Movie]]'', regia di Fulvio Renzi (2012) – voce narrante
* ''[[Giraffada]]'' (''Girafada''), regia di Rani Massalha (2013)
* ''[[Tyrant (serie televisiva)|Tyrant]]'' (2014) – 3 episodi, serie tv
* ''[[Of Kings and Prophets]]'' – 9 episodi, serie tv (2016)
* ''[[The Night Of - Cos'è successo quella notte?]]'' (''The Night Of'') – 3 episodi, serie tv (2016)
* ''[[Le Bureau - Sotto copertura]]'' (''Le Bureau des Légendes'') – 5 episodi, serie tv (2017)
* ''[[Wajib - Invito al matrimonio]]'' (''Wajib''), regia di [[Annemarie Jacir]] (2017)
* ''[[American Assassin]]'', regia di [[Michael Cuesta]] (2017)
* ''[[The Stranger (film 2021)|The Stranger]]'' (''Al Garib''), regia di [[Ameer Fakher Eldin]] (2021)
* ''[[La cospirazione del Cairo]]'' (''Boy from Heaven''), regia di [[Tarik Saleh]] (2022)
* ''[[Tutto quello che resta di te]]'' (''al-Lī bāqī minnak''), regia di [[Cherien Dabis]] (2025)
 
==== Televisione ====
* ''Adama'' – serie TV, 5 episodi (2011)
* ''[[Tyrant (serie televisiva)|Tyrant]]'' (2014)3serie episodiTV, serie3 tvepisodi (2014)
* ''[[Of Kings and Prophets]]'' – 9serie episodiTV, serie9 tvepisodi (2016)
* ''[[The Night Of - Cos'è successo quella notte?]]'' (''The Night Of'') – 3miniserie episodiTV, serie3 tvpuntate (2016)
* ''[[Le Bureau - Sotto copertura]]'' (''Le Bureau des Légendes'') – 5serie episodiTV, serie5 tvepisodi (2017)
* ''[[Homeland - Caccia alla spia]]'' (''Homeland'') – serie TV, 7 episodi (2020)
 
==== Cortometraggi ====
* ''[[The Salt Fisherman]]'', regia di [[Ziad Bakri]] (2011) – cortometraggio
* ''The Warren'', regia di James Adolphus (2014)
* ''Fairuz'', regia di Shady El-Hamus (2014)
* ''Strange Cities Are Familiar'', regia di Saeed Taji Farouky (2018)
* ''In His Place'', regia di Ofir Feldman (2018)
 
===Doppiaggio===
* ''[[The Tower (film 2018)|The Tower]]'', regia di Mats Grorud (2018)
 
===Regista===
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* ''[[Zahara (film)|Zahra]]'' (2009) – documentario
* ''[[Water (film 2012)|Water]]'' (2012) – vari registi, segmento ''Eye Drops''
* ''[[Blackness]]'' (''Yarmouk'') (2014) – cortometraggio<ref name="ilGazzettino">{{cita web|url=https://ilgazzettino.it/pay/venezia_pay/vince_film_147_blackness_148_regista_mohammed_bakri-438173.html|titolo=Vince il film “Blackness” del regista Mohammed Bakri|autore=Maria Teresa Secondi|editore=[[Il Gazzettino]]|data=1º giugno 2014|accesso=7 febbraio 2018}}</ref>
 
==Teatro==
===Attore===
* ''La famiglia'', di Ludwig de Beer ([[Università di Tel Aviv]], 1976)
* ''[[Nozze di sangue (dramma)|Nozze di sangue]]'', di [[Federico GarciaGarcía Lorca]] (Teatro Habima, 1980)
* ''La sindrome di Gerusalemme'', di [[Yehoshua Sobol]] (Teatro Haifa, 1988)
* ''[[Hedda Gabler]]'', di [[Hendrik Ibsen]] (Teatro Haifa, 1994)
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* ''Il Clown'', di Muhamed Al Maghout (Teatro Alkasaba, 1998)
* ''The Immigrant'', di [[George Shahada]] (Teatro Alkasaba, 1999)
* ''[[La casa di Bernarda Alba]]'', di [[Federico GarciaGarcía Lorca]] (Teatro Alkasaba, 2000)
* ''Sette giorni'', di [[Shlomiko Moshkowicz]] (Teatro Habima, 2003–2004)
* ''Benghazi Bergen-Belsen'', di Yossi Sucary ([[Cafè La MaMa]], 2017)<ref>{{cita web|url=http://www.theasy.com/Reviews/2017/B/benghazibergenbelsen.php|titolo=Benghazi Bergen-Belsen|autore=Ran Xia|sito=theasy.com|data=28 marzo 2017|accesso=16 febbraio 2018}}</ref>
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*[[Festival internazionale del cinema di Dubai]]
**[[2009]]: Candidatura al miglior documentario per ''Zahara''
**[[2017]]: Miglior attore per ''Wajib - Invito al matrimonio'' <small>(condiviso con [[Saleh Bakri]])</small><ref>{{cita web|url=http://variety.com/2017/film/festivals/annemarie-jacir-wajib-winner-dubai-festival-1202638946/|titolo=Palestinian Annemarie Jacir's "Wajib" Wins Big at Dubai Festival|lingua=en|autore=Alissa Simon|editore=[[Vanity Fair (rivista statunitense)|Vanity Fair]]|data=13 dicembre 2017|accesso=21 febbraio 2018}}</ref>
*[[Festival di Cannes]]
**[[Festival di Cannes 2018|2018]]: Arab Critic Award al miglior attore per ''Wajib - Invito al matrimonio''<ref>{{cita web|url=https://www.screendaily.com/news/annemarie-jacirs-wajib-triumphs-at-arab-critics-awards-/5129227.article|titolo=Annemarie Jacir's 'Wajib' triumphs at Arab Critics Awards|lingua=en|editore=Screensaily|autore=Melanie Goodfellow|data=13 maggio 2018|accesso=15 maggio 2018}}</ref>
*[[Asia Pacific Screen Awards]]
**[[2009]]: Candidatura al miglior attore per ''Il compleanno di Laila''
**[[2017]]: Candidatura al migliore attore per ''Wajib - Invito al matrimonio''
*[[Giornate cinematografiche di Cartagine]]
**[[2002]]: Miglior film per ''Jenin, Jenin''<ref>{{cita web|url=http://www.gilad.co.uk/writings/public-service-watch-mohammad-bakris-jenin-jenin.html|lingua=en|titolo=Public Service: Watch Mohammad Bakri's Jenin Jenin|autore=Gilad Atzmon|editore=Gilad|data=21 febbraio 2010|accesso=7 febbraio 2018}}</ref>
**[[2008]]: Miglior attore per ''Il compleanno di Laila''<ref name="premi">{{cita web|url=http://www.tuniscope.com/article/551/culture/theatre-et-cine/laila-s-birthday|titolo=Laila's Birthday|editore=Tuniscope|lingua=en|data=6 aprile 2011|accesso=11 aprile 2018}}</ref>
*[[Valencia International Film Festival]]
*[[1993]]: Acco Festival of Alternative Israeli Theatre – Migliore attore per ''La stagione della migrazione a Nord''
**[[1994]]: Miglior attore per ''Oltre le sbarre II''<ref name="valencia ff">{{cita web|url=http://visitpalestine.ps/palestinian-personalities/mohammad-bakri/|lingua=en|titolo=Mohammad Bakri|sito=visitpalestine.ps|accesso=27 ottobre 2020|dataarchivio=23 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201123155725/http://visitpalestine.ps/palestinian-personalities/mohammad-bakri/|urlmorto=sì}}</ref>
*[[1996]]: Barcellona International Film Festival – Migliore attore per ''Haifa''<ref>{{cita web|url=http://ilciottasilvestri.blogspot.it/2014/04/storia-del-cinema-palestinese-3-haifa.html|titolo=Storia del cinema palestinese: Haifa, di Masharawi, con Mohamed Bakri|autore=Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri|data=24 aprile 2014|accesso=13 aprile 2018}}</ref>
**[[1996]]: Miglior film per ''Haifa''<ref name="valencia ff" />
*[[1993]]: Acco Festival of Alternative Israeli Theatre – Migliore attore per ''[[La stagione della migrazione a Nord]]'', di [[Tayeb Salih]] (adattamento teatrale e regia di [[Ouriel Zohar]])
*[[1999]]: Palestine Prize for Cinema – Premio Ramallah come migliore attore per ''Haifa''
*[[2000]]: [[Israeli Academy Award]]s – Candidatura al migliore attore per ''Desperado Square''
*[[2002]]: International Festival of Mediterranean Documentary Film and Reportage – Premio internazionale al miglior film per ''Jenin, Jenin''<ref>{{cita web|url=http://www.festivaldelcinemaeuropeo.com/2014/jenin-jenin/|titolo=Jenin, Jenin|editore=[[Festival del Cinema Europeo]]|accesso=7 febbraio 2018|dataarchivio=8 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180208123448/http://www.festivaldelcinemaeuropeo.com/2014/jenin-jenin/|urlmorto=sì}}</ref>
*[[2002]]: Ismailia International Film Festival for Documentaries and Shorts – Miglior film per ''Jenin, Jenin''<ref name="terrasanta">{{cita web|url=http://www.terrasantalibera.org/JeninJenin=Film.htm|titolo=A colloquio con Fayçal Hassairi, montatore del film «Jenin Jenin»|autore=Enrico Galoppini|editore=Notizie dalla Terra Santa|data=15 gennaio 2004|accesso=7 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090120191312/http://terrasantalibera.org/JeninJenin=Film.htm|dataarchivio=20 gennaio 2009|urlmorto=sì}}</ref>
*[[2003]]: [[Mediterranean Experiences Festival]] – Premio [[Unione nazionale cronisti italiani|UNCI]] al Migliormiglior film mediterraneo per ''Jenin, Jenin''<ref name="terrasanta" />
*[[2004]]: [[Locarno Festival]] – Pardo di bronzo al migliore attore per ''Private''
*[[2005]]: Buenos Aires International Festival of Independent Cinema – Migliore attore per ''Private''
*[[2006]]: [[Sole Luna Doc-film Festival]] – 1º premio al miglior film per ''Da quando te ne sei andato''<ref>{{cita web|url=http://solelunadoc.org/proiezione-since-you-left-di-mohammad-bakri-27-febbraio-treviso/|titolo=Proiezione "Since You Left" di Mohammad Bakri / 27 febbraio, Treviso|editore=[[Sole Luna Doc-film Festival]]|data=17 febbraio 2015|accesso=8 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180208125123/http://solelunadoc.org/proiezione-since-you-left-di-mohammad-bakri-27-febbraio-treviso/|dataarchivio=8 febbraio 2018|urlmorto=sì}}</ref>
*[[2007]]: Yamagata International Documentary Film Festival – Candidatura al miglior film per ''Da quando te ne sei andato''
*[[2010]]: [[Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina di Milano]] – Miglior documentario per ''Zahara'' (sezione ''Finestre sul mondo'')
*[[2013]]: [[Festival del cinema arabo di Malmö]] – Premio onorario alla carriera<ref>{{cita web|url=https://www.maffswe.com/archive-2013/|titolo=Malmö Arab Film Festival: Awards 2013|sito=maffswe.com|accesso=30 ottobre 2020}}</ref>
*[[2014]]: [[Premio Pasinetti]] – Miglior film per ''Blackness''
*[[2014]]: [[Premio Francesco Pasinetti]] – Miglior film per ''Blackness''<ref>{{cita web|url=https://www.ilgazzettino.it/pay/venezia_pay/vince_film_147_blackness_148_regista_mohammed_bakri-438173.html|titolo=Vince il film “Blackness” del regista Mohammed Bakri|editore=[[Il Gazzettino]]|data=1 giugno 2014|accesso=30 ottobre 2020}}</ref>
*[[2017]]: [[Mar del Plata Film Festival]] – Miglior attore per ''Wajib - Invito al matrimonio''
 
== Doppiatori italiani ==
Nelle versioni in [[Lingua italiana|italiano]] delle opere in deicui suoiha filmrecitato, ZiadMohammad Bakri è stato [[doppiaggioDoppiaggio|doppiato]] da:
*[[Massimo Lodolo]] inne ''Il sergente di fuoco'' e, ''Indagine allo specchio''
*[[Ennio Coltorti]] in ''Private''
*[[Stefano De Sando]] inne ''La masseria delle allodole''
*[[Alarico Salaroli]] in ''Giraffada''
*[[Antonio Palumbo (doppiatore)|Antonio Palumbo]] in ''The Night Of - Cos'è successo quella notte?''
*[[Dario Penne]] in ''American Assassin''
*[[Marco Mete]] in ''Wajib - Invito al matrimonio''
*[[Gerolamo Alchieri]] in ''Homeland - Caccia alla spia''
*[[Rodolfo Bianchi]] in ''La cospirazione del Cairo''
 
==Note==
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==Bibliografia==
* {{Cita libro|lingua= en|autore=Linda Ben-Zvi|titolo=Theater in Israel|url= https://archive.org/details/theaterinisrael0000unse|editore=University of Michigan Press|anno=1996|pp=[https://archive.org/details/theaterinisrael0000unse/page/393 393]-398|ISBN=0-472-10607-4}}
* {{Cita libro|lingua= en| autore1=Amit Pinchevski| autore2=Paul Frosh| titolo=Media Witnessing: Testimony in the Age of Mass Communication|url= https://archive.org/details/mediawitnessingt00fros|editore=Palgrave Macmillan|anno=2009|pp=[https://archive.org/details/mediawitnessingt00fros/page/n157 147]-150|ISBN=978-0-230-55149-7}}
* {{Cita libro|lingua= en|autore1=Terri Ginsberg|autore2=Chris Lippard|titolo=Historical Dictionary of Middle Eastern Cinema|url= https://archive.org/details/historicaldictio00gins|editore=Scarecrow Press|anno=2010|pp=[https://archive.org/details/historicaldictio00gins/page/45 45]-46|ISBN=0-810-86090-2}}
* {{Cita libro|lingua= en| autore=Avi Melamed|titolo=Inside the Middle East: Making Sense of the Most Dangerous and Complicated Region on Earth|url= https://archive.org/details/insidemiddleeast0000mela|editore=Skyhorse Pub Co Inc|anno=2016|ISBN=978-1-63450-572-7}}
 
== Voci correlate ==
 
* [[Battaglia di Jenin (2002)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Mohammad Bakri|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cinema|televisione}}
 
[[Categoria:Cittadini arabi di Israele]]