Otto Strandman: differenze tra le versioni
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|predecessore2 = [[August Rei]]
|successore2 = [[Konstantin Päts]]
|partito = [[Partito
|alma_mater = [[Università di Tartu]]<br />[[Università di San Pietroburgo]]
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|GiornoMeseMorte = 5 febbraio
|AnnoMorte = 1941
|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Attività2 = avvocato
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|Nazionalità = estone
}}
Ricoprì la carica di [[Primo ministro dell'Estonia|
== Biografia ==
Mentre era in carica come Ministro delle Finanze, egli stabilizzò l'economia e riuscì a evitare l'iperinflazione. Strandman fu anche Presidente del [[Maapäev]] ([[1917]] - [[1918]]) e del [[Riigikogu]] (1921). Nel [[1924]], introdusse la nuova moneta estone suggerendo di chiamarla [[Corona estone]], nome che veniva dalle tradizioni [[Scandinavia|scandinave]].
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== Primi anni ==
Nacque a [[Kadrina|Vandu]] un villaggio di [[Kadrina]] nella contea di [[Lääne-Virumaa|Viru]], che allora faceva parte del [[Governatorato dell'Estonia]] sotto il regime dell'[[Impero
Dopo il suo diploma, Strandman lavorò come funzionario nell'ufficio della Banca di Stato dell'[[Impero
== Carriera ==
=== Gli inizi ===
Strandman intraprese la carriera di avvocato, a [[Narva (città)|Narva]] e a [[Tallinn]], divenne famoso per la sua facile eloquenza e per questo motivo venne eletto nel consiglio cittadino di [[Tallinn]] tra il [[1904]] ed il [[1905]]. Come avvocato egli si distinse per perseguire la strenua difesa contro i soprusi dei proprietari terrieri, i [[Tedeschi del Baltico]] e contro l'arroganza del regime militare dello Stato centrale [[Impero
Strandman fu anche un attivista nelle
Divenne autore delle riforme dell'autogoverno, in cui supportò la definitiva autonomia nazionale dei ''Governatorati Baltici''.
Strandman fu tra gli estoni che, in quel tempo, si distinsero per l'azione e l'iniziativa di comporre ideare e stilare un disegno di riforma indipendentista e autogovernativa.
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Tuttavia, nel corso della [[Rivoluzione Russa del 1905]], Strandman fu catturato dal regime russo e fu costretto ad esiliare all'estero, insieme a molti altri attivisti indipendentisti estoni. Durante la rivoluzione, i suoi ideali furono molto più socialisti radicali, che non in seguito nella sua vita. Durante gli anni dell'esilio Strandman visse in [[Svizzera]] e in altri paesi europei. Durante questo periodo Strandman, insieme ad altri esuli estoni alla fine riuscirono a formare il progetto di riforma di autodeterminazione e governo indipendente estone, ma non fu mai messo in atto.
Nel [[1906]] Strandmand infine poté tornare nell'[[Impero
Nel marzo [[1917]], Strandman e alcuni altri politici noti, che si erano distinti per supportare l'idea di un'autonomia estone, vennero scelti per stilare un nuovo disegno di legge di riforma dell'auto-governo estone che alla fine sfociò nel [[Governatorato dell'Estonia|Governatorato autonomo dell'Estonia]]. Strandman fu nuovamente eletto nel consiglio cittadino di [[Tallinn]] e nell'estate del [[1917]], fu un membro della lista del
Strandman divenne il Presidente di questo nuovo organo rappresentativo tra il 25 ottobre [[1917]] ed il 27 novembre [[1918]], anche se interrotto da brevi periodi di mancata attività, per via della [[Rivoluzione Russa]] e per la breve occupazione tedesca. Finita la rivoluzione russa d'ottobre, Strandman fu a capo nella sessione del [[Maapäev]] del 28 novembre [[1917]]. Questa fu la storica sessione in cui l'assemblea si dichiarò come il più alto e legittimato potere in [[Estonia]]. Ciò aprì la strada ad un'inevitabile indipendenza totale dell'Estonia, che qualche mese dopo, con il termine della prima guerra mondiale e dell'occupazione tedesca, determinò altresì lo scoppio di una violenta [[Guerra d'indipendenza estone|guerra di indipendenza]] contro l'invasione e la rappresaglia dei bolscevichi sovietici, ancora desiderosi di riprendersi il potere già precedentemente perduto in Estonia.
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=== Leader del Centro-sinistra ===
Dopo che [[Jüri Wilms]] morì in [[Finlandia]] in misteriose circostanze, Strandman divenne delegato Ministro di Giustizia. Fu anche uno dei leader del Partito Radical-Socialista
Con la fine dell'occupazione tedesca egli continuò la sua attività nel Governo Provvisorio estone, dapprima come Ministro degli Esteri, poi come Ministro dell'Agricoltura. Mentre lavorò al ministero dell'Agricoltura Strandman divenne il personaggio chiave per ideare, comporre, e implementare la Riforma Agraria. Essendo un leader del Partito
La sua carriera diplomatica iniziò nel [[Dicembre]] [[1918]], quando prese parte nella ''Delegazione Estone'' in [[Svezia]], come Ministro degli Affari Esteri (delegato), richiedendo il supporto agli svedesi nella [[Guerra d'indipendenza estone]]. Alla fine riuscì a spuntare una spedizione di un gruppo di volontari svedesi nella guerra. Per pagarsi il proprio viaggio a [[Stoccolma]], Strandman dovette vendere la propria mobilia di casa.
Nelle elezioni dell{{'}}''Assemblea Costituente Estone'' del [[1919]], il [[Partito
Il primo governo di Strandman fu di una coalizione di centro-sinistra congiunto con il [[Partito del Popolo Estone]] e il [[Partito dei Lavoratori Socialdemocratici Estoni]]. Tuttavia il [[Partito del Popolo Estone]] abbandonò la coalizione in settembre ed il governo di Strandman dovette rassegnare le dimissioni il 18 novembre [[1919]], restando al potere per sei mesi.
Il Partito
Le elezioni del [[1920]] portarono il [[Partito
Strandman fu eletto Presidente del [[Riigikogu]] dal 4 gennaio ed il 18 novembre del [[1921]].
[[Joan kukk]] fu alla guida di un altro governo del [[Partito
=== Politiche economiche ===
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=== L'ultima fase della carriera politica ===
Quando il [[Partito
Durante una crisi di governo del [[1926]], il Presidente del [[Riigikogu]], [[Kaarel Eenpalu|Karl August Einbund]] propose a Strandman di formare un governo. Il suo programma politico ancora consisteva in tagli al bilancio dello Stato e riduzione dei prestiti, cosa profondamente inaccettabile dall'ala destra dei conservatori [[Partito dei Coloni]] e [[Assemblea dei Contadini]].
Dal [[1927]] al [[1929]], Strandman ricoprì la carica di [[Ambasciatore]] dell'[[Estonia]] rispettivamente in [[Polonia]], [[Cecoslovacchia]], [[Romania]], risiedendo a [[Varsavia]]. Nel giugno del [[1929]] inaspettatamente diede le dimissioni all'incarico per ritornare alla politica in [[Estonia]] a capo del suo secondo governo dal 9 luglio [[1929]]. Fu una coalizione di vari partiti: [[Partito
Durante il periodo del suo ultimo mandato governativo, Strandman fece visita di stato alla [[Polonia]] nel febbraio del [[1930]] dove egli incontrò sia il Presidente [[Ignacy Mościcki]] e [[Józef Piłsudski|Marshal Józef Piłsudski]] per formare un'''Intesa Baltica'', che tuttavia non trovò l'appoggio dei [[Polonia|Polacchi]]. Sulla via del ritorno si fermò a [[Vilnius]] che al tempo era sotto i controllo della [[Polonia]]. In quell'occasione, il [[Ministro degli Esteri]] lituano protestò perché, secondo quest'ultimo, l'[[Estonia]] non stava trattando la disputa su [[Vilnius]] con neutralità., danneggiando le relazioni tra [[Estonia]] e [[Lituania]], che si risanarono comunque nel [[1931]]. Nell'[[Agosto]] del [[1930]] Strandman accolse nuovamente il Presidente [[Ignacy Mościcki]] in [[Estonia]].
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==== L'ultima carriera diplomatica e il decesso ====
Dal [[1933]] al [[1939]] Strandman ricoprì varie cariche diplomatiche. Fu [[Ambasciatore]] dell'[[Estonia]] in: [[Francia]], [[Belgio]], [[Spagna]] e [[Vaticano]], risiedendo a [[Parigi]]. Nel [[1936]], insieme a [[Juhan Kukk]], [[Ants Piip]], [[Jaan Teemant]] e [[Jaan Tõnisson]] firmò una richiesta formale all'[[Anziano Capo di Stato dell'Estonia|Anziano Capo di Stato]] in carica [[Konstantin Päts]] affinché si ristabilissero le libertà civili e si ponesse fine al suo ruolo sempre più autoritario.
Nel [[1938]] Strandman fu nominato giudice alla [[Corte
Nel [[1939]] Strandman ritornò in [[Estonia]] e rassegnò le dimissioni ritirandosi dalla vita politica per problemi di salute ed avanzata età. Poiché ritiratosi venne lasciato solo dopo l'[[Occupazione sovietica delle repubbliche baltiche|Occupazione sovietica]] del [[1940]]. Tuttavia ricevette ugualmente un mandato di comparizione di fronte al [[NKVD]]. Conoscendo i violenti mezzi di persecuzione attuati dai [[sovietico|sovietici]] e presumendo il suo triste destino, preferì togliersi la vita sparandosi un colpo di pistola nella sua casa a [[Kadrina]] nel [[1941]]. È sepolto nel cimitero di [[Tallinn]].
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|collegamento_onorificenza=Croce della Libertà
|motivazione=
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{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza=Ordine della Croce dell'Aquila
|motivazione=
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{{Box successione|carica=[[Primo ministro dell'Estonia|Primi ministri dell'Estonia]] |immagine=Flag of Estonia.svg|precedente=[[Konstantin Päts]]<br /><small>(come Primo ministro del governo provvisorio)</small>|successivo=[[Jaan Tõnisson]]|periodo=9 maggio [[1919]] - 18 novembre [[1919]]}}
{{Box successione|carica=[[Anziano Capo di Stato dell'Estonia|Primo Ministro - Anziano Capo di Stato (Riigivanem)]] |immagine=Flag of Estonia.svg|precedente=[[August Rei]]|successivo=[[Konstantin Päts]]|periodo=9 luglio [[1929]] - 12 febbraio [[1931]]}}
{{Primi ministri dell'Estonia}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Primi ministri dell'Estonia]]
[[Categoria:Anziani Capi di Stato dell'Estonia]]
[[Categoria:Ministri degli Affari Esteri dell'Estonia]]
[[Categoria:Suicidi per arma da fuoco]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine della Croce dell'aquila]]
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