Profezia: differenze tra le versioni

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{{Nd}}
{{f|divinazione|dicembre 2009}}
{{C|l'incipit si dilunga nella differenza tra profezia e previsione, non menzionando i riferimenti religioni trattati nelle sezioni seguenti|religione|dicembre 2022}}
Una '''profezia''' è un'affermazione che prevede il [[futuro]], in generale. Tuttavia, c'è un'importante differenza tra profezia<ref>Cf. [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile{{Treccani|profezia|profezia|v=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/P/VIT_III_P_085105.xml ''profezia''] in Treccani.it.sì}}</ref> e [[previsione]]<ref>Cf. [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile{{Treccani|previsione|previsione|v=/sites/default/BancaDati/Vocabolario_online/P/VIT_III_P_084519.xml ''previsione''] in Treccani.it.sì}}</ref>: una previsione ha alla base un processo [[empirismo|empirico]] e [[logica|logico]], mentre una profezia non è legata a dati di fatto e ragionamenti, ma alla supposta [[prescienza]] o [[chiaroveggenza]] di chi se ne fa portatore,. oppure, inIn senso più lato, la profezia può anche essere legata alla capacità pragmatica del "profeta" di evocare gli avvenimenti storici da lui voluti influenzando così il futuro. {{Citazione necessaria|In quest'ultimo senso, in cui si parla anche di [[profezia che si autoadempie]], il termine "profezia" siè stato applicaapplicato a filosofi come [[Ralph Waldo Emerson|Emerson]]<ref>George Willis Cooke, ''Ralph Waldo Emerson: His Life, Writings, and Philosophy'', Hawaii, University Press of the Pacific, 1881, Capitolo 12: "The Prophet received".</ref> e [[Nietzsche]].}}<ref>Anthony David Skinner, ''Friedrich Nietzsche: The Prophet Between Two Worlds'', Waltham (MA), Brandeis University, 1986.</ref>
[[File:After Baccio Baldini, Cumaean Sibyl, early 15th century, NGA 4537.jpg|thumb|La [[Sibilla Cumana]] che trae le sue profezie in forma di [[sentenze]] (incisione di [[Baccio Baldini]], XV sec.)]]
 
== Profezia nelle religioni ==
{{Vedi anche|Gesù e le profezie messianiche}}
Le granditre [[religione|religioni]] [[monoteismo|monoteisteabramitiche]] ([[IslamEbraismo]], [[Cristianesimo]], [[EbraismoIslam]]) danno grande importanza ai profeti e alle profezie. Il termine [[profeta]], però, indica "colui che parla per conto di Dio": la profezia è quindi un messaggio che Dio, attraverso il profeta, vuole far giungere agli uomini e che non necessariamente consiste nella rivelazione di un evento futuro.
Nell'Ebraismo e nel Cristianesimo compaiono profezie nel senso moderno del termine: le più importanti sono quelle che annunciano il compimento del disegno divino e l'avvento del regno del [[Messia]], e quelle escatologiche; nell'Islam [[Maometto]] riceve una rivelazione su Dio, sull'uomo e sulla vera religione e la previsione di eventi futuri si limita all'[[escatologia]]. Tra i [[profeti dell'Islam]] vi sono anche [[Mosè]] e [[Gesù Cristo]].
 
Nell'Ebraismo e nel Cristianesimo compaiono profezie nel senso moderno del termine: le più importanti sono quelle che annunciano il compimento del disegno divino e l'avvento del regno del [[Messia]], e quelle escatologiche; nell'Islam [[Maometto]] riceve una rivelazione su Dio, sull'uomo e sulla vera religione e la previsione di eventi futuri si limita all'[[escatologia]]. Tra iI [[profeti dell'Islam]] sono 24 già presenti nell'Ebraismo e nel Cristianesimo (tra i quali vi sono anche [[Abramo]], [[Noè]], [[Mosè]] e [[Gesù Cristo]], che sono gli ''arciprofeti'', sui quali si basa anche la [[Shari'a]]), con in aggiunta l'''arciprofeta'' Maometto.
La maggior parte delle religioni cristiane distingue la profezia intesa nell'[[Antico Testamento]] <ref>[[Libri profetici dell'Antico Testamento]]. I profeti maggiori furono [[Elia]], [[Ezechiele]], [[Isaia]], [[Geremia]], [[Daniele (profeta)|Daniele]].</ref>, quando non esisteva la parola di Dio completa come esiste oggi, e la profezia del [[Nuovo Testamento]] (nei ''[[Vangeli]]'', nelle ''[[Lettere di Paolo]]'', nell<nowiki>'</nowiki>''[[Apocalisse di Giovanni]]''). Nell'A. T. il profeta parlava secondo quanto Dio gli aveva suggerito (in visione, direttamente o quant'altro) e riportava spesso avvenimenti che sarebbero successi in futuro. Ciò serviva per confermare la parola di Dio e la cultura cristiana che si sarebbe poi manifestata con la venuta del Messia.
 
La maggior parte delle religioni cristiane distingue la profezia intesa nell'[[Antico Testamento]] <ref>[[Neviìm|Libri profetici dell'Antico Testamento]]. I profeti maggiori furono [[Elia (profeta)|Elia]], [[Ezechiele (profeta)|Ezechiele]], [[Isaia (profeta)|Isaia]], [[Geremia (profeta)|Geremia]], [[Daniele (profeta)|Daniele]].</ref>, quando non esisteva la parola di Dio completa come esiste oggi, e la profezia del [[Nuovo Testamento]] (nei ''[[Vangeli]]'', nelle ''[[Lettere di Paolo]]'', nell<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Apocalisse di Giovanni]]''). Nell'A. T. il profeta parlava secondo quanto Dio gli aveva suggerito (in visione, direttamente o quant'altro) e riportava spesso avvenimenti che sarebbero successi in futuro. Ciò serviva per confermare la parola di Dio e la cultura cristiana che si sarebbe poi manifestata con la venuta del Messia.
Oggi nelle chiese di tipo tradizionale l'accezione di profeta o profezia è diversa e più esattamente quella di essere capaci d'interpretare la parola di Dio applicandola ai bisogni, spirituali e non, dell'uomo. Nelle [[chiese evangeliche]] [[pentecostali]] e carismatiche, si crede ancora oggi nell'attualità del dono di profezia per i credenti laici, e nel ministero profetico per alcuni pastori<ref>Sito di insegnamento sul ministero profetico e sul dono di profezia http://www.lucedellenazioni.org/italian.php</ref>. Attraverso questi doni Gesù Cristo edifica, esorta e consola chi crede in lui ({{passo biblico|1Cor14,3}}) rivelando cose di cui le persone presenti non sono al corrente. Viene così data pubblica testimonianza della realtà della vita eterna, anche ai non credenti({{passo biblico|1Cor14,24-25}}). Non sempre le profezie sono precise o veritiere, per questo motivo vanno sottoposte al discernimento ecclesiale ({{passo biblico|1Cor14,29;1Ts5,19-21}})...
 
Oggi nelle chiese di tipo tradizionale l'accezione di profeta o profezia è diversa e più esattamente quella di essere capaci d'interpretare la parola di Dio applicandola ai bisogni, spirituali e non, dell'uomo. Nelle [[chiese evangeliche]] [[pentecostali]] e carismatiche, si crede ancora oggi nell'attualità delnel dono di profezia per i credenti laici, ritenuto uno dei [[carisma (cristianesimo)|carismi]] elargiti dallo [[Spirito Santo]],<ref>{{Treccani|carisma_(Enciclopedia-Italiana)|Carisma}}</ref> e nel ministero profetico per alcuni pastori<ref>Sito di insegnamento sul ministero profetico e sul dono di profezia [http://www.lucedellenazioni.org/italian.php Luce delle Nazioni] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130606045727/http://www.lucedellenazioni.org/italian.php |data=6 giugno 2013 }}</ref>. Attraverso questi doni Gesù Cristo edifica, esorta e consola chi crede in lui ({{passo biblico|1Cor14,3|libro=no}}) rivelando cose di cui le persone presenti non sono al corrente. Viene così data pubblica testimonianza della realtà della vita eterna, anche ai non credenti({{passo biblico|1Cor14,24-25|libro=no}}). Non sempre le profezie sono precise o veritiere, per questo motivo vanno sottoposte al discernimento ecclesiale ({{passo biblico|1Cor14,29;1Ts5,19-21|libro=no}})...
Nell'ambito delle religioni legate al Cristianesimo, i [[Mormoni]] credono nelle profezie contenute, oltre che nella Bibbia, nel [[Libro di Mormon]]; vari movimenti cristiani predicarono profezie aventi come fondamento il [[millenarismo]].
 
Nel mondo antico la profezia ebbe una grande diffusione, già nelle grandi [[religioni dell'[[Indiaindiane]]: il [[Buddhismo]], l'[[Induismo]] e il [[Giainismo]]. Nel VI sec. a. C. in [[Persia]] il profeta [[Zarathustra]] fondò il [[Mazdeismo]] basato su varie profezie, inclusa quella di un [[Giudizio Universale]], e sull'attesa escatologica di un [[Messia]].
 
Nel mondo greco e romano esistevano delle profetesse dette [[Sibille]]; la più importante per i Romani era la [[Sibilla Cumana]]. Inoltre, nell'[[antica Roma]], in caso di necessità, si consultavano i profetici ''[[Libri sibillini]]'' (''adire ad libros Sibyllinos''). Lo stesso poeta latino [[Virgilio]] nella IV delle sue ''[[Bucoliche]]'' tratta della venuta di un ''puer'' (fanciullo) rigeneratore del mondo nonché di una futura [[età dell'oro]]. Presso gli [[Etruschi]] ed i Romani esistevano dei collegi sacerdotali con il compito di prevedere il futuro, di compiere quindi una profezia (''vaticinium''): gli [[aruspici]] (''haruspices'') che analizzavano le viscere degli animali (il [[fegato]] in particolare) e gli [[auguri]] (''augures'') i quali prevedevano il futuro in base al volo ed al comportamento degli uccelli (''aves inspicĕre'') o di altri animali o in base allo studio di fenomeni celesti come i fulmini (''scienza fulgurale'').
Nell'antica [[Grecia]] esistevano le profezie degli [[oracoli]], i più noti dei quali erano la [[Pizia]], sacerdotessa di [[Apollo]] (dio della [[divinazione]]) a [[Delfi (città antica)|Delfi]], e l'oracolo di [[Zeus]] a [[Dodona]] nell'[[Epiro]].<ref>Secondo il mito greco anche il dio marino [[Proteo]] aveva il dono della profezia.</ref>
 
Nel corso del [[Medioevo]] nel mondo cristiano si svilupparono poi movimenti profetici come quello di [[fra Dolcino]] e del frate calabrese [[Gioacchino da Fiore]] ([[gioachimismo]]). Lo stesso [[Dante Alighieri]], vivendo nella temperie culturale del suo tempo, risentì dell'influsso delle correnti profetiche tanto che nella ''[[Divina Commedia]]'' la profezia è un tema ricorrente (dal [[Veltro]] alle profezie sull'esilio). In [[letteratura]] si ricordano anche le profezie delle streghe (''witches'') nel ''[[Macbeth]]'' di [[Shakespeare]] nonché quelle della Sibilla Cumana e di [[Anchise]] ad [[Enea]] nell'''[[Eneide]]'' virgiliana (libro VI).
 
Sono di contenuto profetico anche molti messaggi contenuti nelle [[apparizioni mariane]] avvenute fra il XIX ed il XX secolo, come quelle di [[Nostra Signora di La Salette]] e di [[Lourdes]] in [[Francia]], di [[Fátima (Portogallo)|Fatima]] in [[Portogallo]] e di [[Međugorje]] in [[Bosnia ed Erzegovina]].
 
== Ebraismo ==
Nella ''[[Guida dei perplessi]]'' [[Maimonide]] individua 12 livelli di profezia. Tra i veri profeti, i [[Neviìm]], la [[tradizione ebraica]] ne individua altri non citati nel [[Tanakh]]. La profezia non è soltanto previsione del futuro, ma anche conoscenza degli eventi passati e presenti e cose in genere non necessariamente vicini o precedentemente conosciuti dal profeta ma rivelati direttamente da Dio allo stesso; è inoltre apprendimento, rivelato da Dio, della sapienza divina della ''[[TorahTōrāh]]'' e della sua parte nascosta, la [[Qabbalah]]. La condizione profetica può presentarsi, in modo momentaneo o continuamente, in modo estatico o senza uno stato estatico; il profeta risulta tale sia per elevazione intellettiva e spirituale sia per visioni di [[angelo|angeli]] e manifestazioni divine o di Dio stesso nella [[Shekhinah]].<br />Spesso il livello profetico è strutturato logicamente ma, come ammette anche Maimonide, non tutte le concezioni o i concetti possono essere correlati tramite l'interpretazione [[Esegesi ebraica|esegetica]], ciò anchebenché se possonopossano essere trovati elementi di molti concetti in altre concezioni più ampie.
 
Come ricorda [[Chaim Luzzatto]] nel testo ''138 Aperture di Saggezza'' l'essenza della profezia ([secondo le ''radici della grazia'']) può giungere<ref>Nella [[Guida dei Perplessi]] vengono dedicate più parti riguardo all'appercezione del messaggio divino: [[Maimonide]] afferma addirittura che talvolta il profeta percepisce quasi vagamente "la totalità del messaggio" sino a chiarirne consapevolmente la natura soltanto successivamente ad una riflessione più profonda, più "consapevolmente analitica e di meditazione"; ovviamente la conoscenza del profeta è continuamente attiva sia nel corso della prima appercezione sia durante la sua analisi intellettiva al fine di verificarne ulteriormente la caratteristica e le sue implicazioni intellegibili</ref> al profeta in forme differenti le cui qualità descrivono l'entità del messaggio, sia essa la stessa profezia trasmessa più di una volta o il manifestarsi di uno o più messaggi da Dio allo stesso: essa si presenta quindi all'intelletto, tramite visione mistica o come segno, anche secondo il Governo divino della [[provvidenza]] nella [[Creazione (teologia)|Creazione]]; per associarvene la modalità della saggezza, come considerato spesso differente o non necessariamente correlata alla profezia, egli dimostra per esempio che la figura del "leone" viene messa ontologicamente a confronto con l'archetipo [[Chessed]] inoltre afferma che spesso l'archetipo risulta il medesimo anche in diverse forme e che appunto la natura di tali entità definisce il significato del messaggio divino trasmesso tramite la profezia.
 
Durante il periodo del [[Tempio di Salomone]], con l'avvicinarsi del momento della sua distruzione, vi fu anche la falsa profezia.
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La profezia non riguarda solo il [[popolo ebraico]] inoltre esistono anche profezie di [[non ebrei]], come il caso di [[Balaam]].
 
Alcune opinioni attestano che dal momento della distruzione del [[Tempio di Gerusalemme]] la profezia non sia stata presente, ma secondo altre vi furono rari casi, manifestatisi anche con il [[Ruach haQodesh]] che invero non deve essere considerato stato profetico completo: infatti alcuni [[Chakhamim]] possono essere pervasi dallo spirito santo senza per questo necessariamente profetizzare o essere profeti.<br />La profezia risulta presente nell'[[era messianica]] avvenuta.
 
== Profeti "isolati" ==
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== Scetticismo ==
I più [[Scetticismo scientifico|scettici]] fanno notare che molto spesso si viene a conoscenza che una profezia era stata fatta ''dopo'' che l'evento "predetto" si è verificato. Ad esempio, subito dopo l'[[Attentati dell'11 settembre 2001|attentato dell'11 settembre 2001]] molti furono i profeti ''[[post eventum]]'', ovvero coloro che dissero di averlo previsto. Questo conferisce a molte profezie l'aspetto di semplici [[leggenda metropolitana|leggende metropolitane]] e a molti profeti la fama di [[ciarlatano|ciarlatani]].
si è verificato. Ad esempio, subito dopo l'[[Attentati dell'11 settembre 2001|attentato dell'11 settembre 2001]] molti furono i profeti ''[[post eventum]]'', ovvero coloro che dissero di averlo previsto. Questo conferisce a molte profezie l'aspetto di semplici [[leggenda metropolitana|leggende metropolitane]] e a molti profeti la fama di [[ciarlatano|ciarlatani]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | Geoffrey | Ashe | Encyclopedia of Prophecy | 2001 | ABC-Clio | Santa Barbara}}
 
==Voci correlate==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
* {{SEP|prophecy|Prophecy|Scott A. Davison}}
 
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