Anton Webern: differenze tra le versioni

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|Nome = Anton Friedrich Wilhelm von
|Cognome = Webern
|PostCognomeVirgola = meglio noto come '''Anton Webern'''<ref>Webern non usò mai i suoi secondi nomi e abbandonò il ''von'' nel [[1918]], in seguito alla caduta dell'Impero austro-ungarico e alla conseguente perdita di [[valore legale]] dei [[titoli nobiliari]].</ref>
|ForzaOrdinamento = Webern, Anton
|Sesso = M
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|GiornoMeseMorte = 15 settembre
|AnnoMorte = 1945
|Epoca = 1900
|Attività = compositore
|Nazionalità = austriaco
|Immagine = anton_webernAnton Webern in Stettin, October 1912.jpg
|Didascalia = Anton Webern nel 1912
|Didascalia2 = [[File:Anton Webern transparent signature bw.png|215px]]
}}
 
Fu uno dei primi allievi e seguaci di [[Arnold Schönberg]] e appartenne alla cosiddetta ''[[Secondaseconda scuola di Vienna]]''. Nel [[1925]] Webern adottò definitivamente la [[dodecafonia]] appena essa fu teorizzata dal suo maestro [[Arnold Schönberg]]: tecnica compositiva della quale - anche per gli sviluppi tecnici che ebbero le sue idee da parte della successiva generazionigenerazione di compositori - si sarebbe rivelato esponente originalissimo. La sua embrionale organizzazione dei sistemi di [[Altezza (suono)|altezze]], [[ritmo]] e [[Dinamica (musica)|dinamica]] divenne infatti il modello originario di una delle principali tecniche compositive della seconda metà del [[XX secolo]], del quale si parla in generale come di ''serialismo integrale''.
 
== Biografia ==
 
Webern, figlio di un ingegnere minerario originario di [[Salorno]] in [[provincia di Bolzano]], iniziò gli studi scolastici nella città natale e li proseguì a [[Graz]] e [[Klagenfurt]], dove a dieci anni ([[1893]]) intraprese gli studi musicali (di ([[pianoforte]] e di [[violoncello]]) sotto la guida E. Komauer, un insegnante locale.
 
La famiglia, originaria di [[Salorno]], in [[Alto Adige]], era stata elevata nel 1754 al rango nobiliare. Grazie a sua madre, Anton Webern ricevette lezioni di pianoforte, in seguito Edwin Komauer gli diede lezioni private di [[Composizione musicale|Teoriateoria della Composizionecomposizione]], e nel contempo Webern imparò anche a suonare il violoncello. Dal 1902 al 1906 Webern studiò [[musicologia]] con [[Guido Adler]] all'[[Università di Vienna]], laureandosi con una tesi sul ''Choralis Constantinus'' di [[Heinrich Isaac]]. Questo suo primo amore verso la musica del [[XVI secolo]] avrebbe molto influenzato la sua tecnica compositiva negli anni seguenti.
Dal [[1902]] al [[1906]] Webern studiò [[musicologia]] con [[Guido Adler]] all'[[Università di Vienna]], laureandosi con una tesi sul ''Choralis Constantinus'' di [[Heinrich Isaac]]. Questo suo primo amore verso la musica del [[XVI secolo]] avrebbe molto influenzato la sua tecnica compositiva negli anni seguenti.
 
In seguito studiò composizione privatamente con [[Arnold SchoenbergSchönberg]]: la sua ''Passacaglia'', Opop. 1'' è il saggio di conclusione ([[1908]]) del percorso di studi musicali. L'amicizia con [[Alban Berg]], anch'egli allievo di SchoenbergSchönberg, fu fonte stimolante di creatività e radice di un sodalizio lungo e profondo.
 
Dopo la laurea, Webern svolse il ruolo di [[direttore d'orchestra]] ada [[Bad Ischl|Ischl]], [[Teplice]], [[Danzica]], [[Stettino]] e [[Praga]] prima di tornare a [[Vienna]], dove collaborò alla Società per le Esecuzioni Musicali Private di SchoenbergSchönberg, e diresse l'Orchestra Sinfonica dei Lavoratori di Vienna dal [[1922]] al [[1934]].
 
Nel [[1915]] Webern, che nel [[1911]] aveva sposato la cugina Wilhelmine Mortel, dalla quale avrà un figlio e tre figlie, fu [[prima guerra mondiale|richiamato alle armi]], ma venne congedato poco dopo per problemi alla vista.
 
Stabilitosi in solitudine a [[Mödling]] e poi a [[Maria Enzersdorf]] (Vienna), dopo la morte del padre ([[1919]]) si trovò in serie difficoltà economiche. Insegnò composizione ad allievi privati e diresse qualche concerto, collaborando pure attivamente con SchoenbergSchönberg e [[Alban Berg|Berg]] all'"Associazione per esecuzioni musicali private".
 
Negli anni successivi Webern lavorò di nuovo - ma svogliatamente - come [[Maestromaestro di Cappellacappella]] a Bad Ischl, Teplitz, Danzica, Stettino e Praga, prima di ritornare ancora una volta a Vienna nel [[1920]].
 
Dopo la guerra Webern fu direttore del Wiener Schubertbundes (fino al [[1922]]), dei Wiener Arbeiter-Sinfoniekonzerte ede anche Direttoredirettore del Corocoro del Wiener Arbeiter-Singvereins. Nel [[1927]] divenne direttore stabile della radio di Vienna. Nel [[1924]] e nel [[1932]] vinse il "Premio musicale della città di Vienna". Diede concerti in [[Svizzera]], [[Inghilterra]], [[Spagna]] e [[Repubblica di Weimar|Germania]]. Nonostante le sue eccellenti qualità di compositore ed esecutore, non fu mai chiamato all'[[Università di Vienna]].
 
La musica di Webern fu definita "bolscevismo culturale" e "arte degenerata" (''entartete Kunst'') dal [[Partito Nazista]] (che in Germania aveva preso il potere nel [[1933]] e nel 1938 lo estenderà all'Austria con l'[[Anschluss]]). Da allora in avanti Webern avrebbe avutoebbe serie difficoltà: per guadagnarsi da vivere, cominciò a lavorare come correttore di bozze per il suo editore, l'Universal Edition di Vienna.

Nel [[1945]] Webern decise di lasciare Vienna e si recò a [[Mittersill]] nel [[Salisburghese]], per mettersi in salvo dall'[[Armata Rossa]]. Il 15 settembre tuttavia, durante l'[[Occupazioneoccupazione alleata dell'Austria]], venne ucciso per errore da un soldato americano in seguito all'arresto del suo genero per attività di [[mercato nero]].
 
== La musica ==
L'apprendistato con SchoenbergSchönberg, che durò fino al [[1908]], fu determinante per la maturazione di Webern. Nei ''5Cinque pezzi'' op. 5 mostra di aver già spinto l'esperienza [[espressionismo|espressionistica]] del maestro all'[[astrattismo]] aforistico, con un notevole anticipo su SchoenbergSchönberg. Altrettanto vale per i ''6Sei pezzi'' op. 6 dove l'idea schoenberghiana della "melodia di timbri" è già radicalizzata.
 
Nonostante lo scherno e l'indifferenza con cui furono accolte le sue composizioni, egli proseguì con fede lungo la strada intrapresa. Il musicista compose la sua prima opera [[dodecafonia|dodecafonica]] con i ''TreDrei cantiGeistliche popolari sacriVolkslieder'' op. 17, dove mostra di realizzare in senso ancor più rigoroso il metodo dodecafonico del maestro; e si potrà poi dire che, mentre Berg mira ada integrare la dodecafonia recuperando il passato, Webern, al contrario, spinge alle estreme conseguenze le nuove conquiste sonore di Schönberg sino ai limiti dell'inesprimibile.
 
{{Citazione|Destinato al fallimento totale in un sordo mondo di ignoranza e indifferenza, egli inesorabilmente continuò a intagliare i suoi diamanti, i suoi abbaglianti diamanti, delle cui miniere aveva una conoscenza perfetta.|[[Igor' Fëdorovič Stravinskij]]}}
 
Webern non fu un compositore prolifico; solo 31 delle sue opere furono pubblicate durante la sua vita, e quando [[Pierre Boulez]] creò un progetto per registrare tutte le sue composizioni, includendo quelle senza [[Opus (musica)|numero d'opus]], il risultato occupò solo sei [[CD]]. Tuttavia, la sua influenza sui compositori delle generazioni successive, e in particolare sulle avanguardie postbelliche, fu immensa. I lavori della maturità mostrano una chiarezza e un rigore poetico e musicale che esercitarono un potente influsso, tra gli altri, su [[Pierre Boulez]], [[Karlheinz Stockhausen]], [[Bruno Maderna]] e [[Luigi Nono (compositore)|Luigi Nono]].
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Lo stile della musica di Webern è cambiato nel tempo. Sua caratteristica sono le trame sonore filiformi in cui ogni nota assume un peso determinante; [[timbro (musica)|timbri]] scelti con rara sensibilità; uso di tecniche strumentali particolari (frullato, col legno, e simili); utilizzo sistematico di intervalli melodici molto ampi (frequenti sono settime maggiori e none minori); la brevità, come nelle ''Sei Bagatelle'' op. 9 per quartetto d'archi (1913), che durano circa tre minuti in tutto.
 
I primissimi lavori di Webern, ancora in stile tardo-romantico, non vennero né pubblicati né eseguiti durante tutta la vita dell'artista. Tra questi, il [[poema sinfonico]] ''Im Sommerwind'' (''Nel vento estivo''), del [[1904]] e il ''Langsamer Satz'' (''Movimento lento'') per quartetto d'archi, del [[1905]].
 
La ''Passacaglia'' per orchestra (1908), come detto, segna la conclusione del periodo di apprendistato con [[Arnold Schönberg|Schönberg]]. Sotto l'aspetto [[armonia|armonico]], l'opera schiude un mondo nuovo, dagli orizzonti tonali molto larghi e dall'[[orchestrazione]] innovativa (anche e soprattutto dal punto di vista [[dinamica (musica)|dinamico]]: suono essenziale, già lontano dalle sontuosità ottocentesche). Tuttavia, la Passacaglia ha solo un vago legame con i lavori weberniani più maturi e oggi più noti. Un elemento tipico dell'opera è la sua stessa forma: la [[passacaglia]] è una forma che risale al [[XVII secolo]], e una caratteristica distintiva dei lavori seguenti di Webern fu l'uso di tecniche compositive tradizionali come il [[canone (musica)|canone]], la [[Sinfoniasinfonia]], il trio d'archi e le [[variazione (musica)|variazioni]] pianistiche, inserite in un linguaggio più moderno e armonico. La serialità della Passacaglia op.1 non è ingabbiata nel suo schema ma si trova insieme a influenze mahleriane molto evidenti in un'orchestrazione che tende a svilupparsi come una "tastiera timbrica orchestrale"; l'ostinato viene sommerso per riprendere verso la diciannovesima variazione, a conferma di una percezione della struttura più nitida e meno matematica rispetto a SchoenbergSchönberg.
 
Per molti anni, Webern scrisse pezzi liberamente [[atonalità|atonali]], molto simili ai primi lavori atonali di SchoenbergSchönberg. I ''Drei Geistliche Volkslieder'' (''Tre canti popolari spirituali'', [[1925]]) furono il suo primo lavoro basato sulla [[dodecafonia|"tecnica dei dodici suoni"]] codificata da SchoenbergSchönberg; Webern la usò ede approfondì in tutti i suoi lavori seguenti. Il ''Trio d'archi'' (1927) fu il primo lavoro puramente strumentale con questa tecnica (le altre opere erano [[Canzone (musica)|canzoni]]), che inoltre veniva per la prima volta utilizzata nell'ambito di una forma musicale tradizionale.
 
Le serie ideate da Webern sono spesso strutturate in modo intricato e le [[Altezza (suono)|altezze]] sono raggruppate in cellule, ad esempio, quattro gruppi di tre, che sono variazioni l'uno dell'altro (per esempio, il secondo gruppo di quattro è il retrogrado trasposto del primo, o l'inverso del terzo), instaurando forti interrelazioni e invarianze, e favorendo l'economia di mezzi compositivi. Queste accortezze conferiscono ai lavori di Webern una grande unità "tematica": talvolta l'elaborazione consiste nellonel distribuire la melopea attraverso le diverse voci strumentali.
 
Le ultime opere di Webern indicano uno sviluppo dello stile in senso radicale. Le due ''[[Cantate]]'' op. 29 e op. 31, per esempio, fanno uso di un [[ensemble (musica)|ensemble]] e non di un'[[orchestra]] tradizionalmente intesa, durano più dei lavori precedenti (pur essendo sempre molto concentrate e raccolte: la Cantata n. 1 circa nove minuti; la n. 2 circa sedici) e sono connotate da un contrappunto più denso, pur usando serie più semplici, prive delle organizzazioni modulari interne tipiche dei suoi lavori intermedi.
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Di Webern sono noti, già del "periodo di Klagenfurt" ([[1899]]) due brani per violoncello e pianoforte. I primi lavori del compositore, mai eseguiti durante la sua vita (''Im Sommerwind'', 1904; ''Langsamer Satz'', 1905) seguono ancora chiaramente la tradizione del tardo romanticismo di stampo brahmsiano. AdA essi segue, a partire dal 1908/1909, con i Lieder su testi di Stefan George, una lunga fase [[Atonalità|atonale]], che getta le basi per il riconoscimento di Webern come principale rappresentante dell'[[Musica dell'espressionismo|espressionismo]] musicale. I pezzi scritti sino al 1914 sono di una brevità decisamente aforistica. Nel 1924/1925 Webern si dedica per la prima volta alla [[dodecafonia]] schoenberghiana, ad esempio nel caso dei "Drei geistlichen Volkslieder".
 
Da quel momento la sua musica si concentra sempre più sulla totale padronanza della struttura - sino a ordinare i suoni non solo in base all'altezza ma anche a seconda della durata. Questo passo in avanti fu recepito, dopo la morte di Webern, dai compositori di [[musica seriale]]. Mentre Schönberg e [[Alban Berg]] si rivolgevano alle grandi forme, l'arte di Webern si dispiegava esclusivamente in forme estremamente piccole e concentrate.
 
Nel 1927 Webern compone la prima musica dodecafonica puramente ''strumentale''. I precedenti brani dodecafonici del compositore si contraddistinguono per la loro brevità, ma in seguito i lavori divengono leggermente più ampi e l'organico strumentale più ampio.
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Webern non fu l'adepto completamente acritico di Schönberg che molti osservatori distratti hanno pensato. Schönberg stesso notò una volta che Webern, benché spesso deviasse dal tracciato del suo maestro, vi tornava sempre in una sorta di "oscillazione di ritorno". Così, in un primo tempo, Webern guardò alla dodecafonia con scetticismo, convinto di dover seguire il proprio intuito e non un'idea o teoria astratta.
 
Anton Webern diede una propria personale rilettura della dodecafonia, basandosi su strutture spoglie, brevi, e su improvvisi salti melodici e prescrizioni esecutive esatte fino alla pignoleria.
 
== Elenco delle opereOpere ==
=== Composizioni con numero d'opera ===
 
Le composizioni con numero d'opera sono le sole che, oltre ad alcuni lavori pubblicati postumi, Webern ritenne degne di essere pubblicate. Queste costituiscono il corpo principale del suo catalogo sebbene qualche composizione giovanile o matura senza numero d'opus venga correntemente eseguita: fra queste, si ricordano il [[poema sinfonico]] ''In Sommerwind'', il ''Langsamer Satz'' per [[quartetto d'archi]] e un movimento di [[quintetto]] con [[pianoforte]].
 
* [[Passacaglia (Webern) |Passacaglia]] per grande [[orchestra]], op. 1 (1908)
* ''"Entflieht auf Leichten Kähnen"'' per [[Coro (musica)|coro]] [[a cappella]] su testo di [[Stefan George]], op. 2 (1908)
* Cinque [[Lied]]er su ''Der Siebente Ring'' per voce e [[pianoforte]], op. 3 (1907-08)
* Cinque Lieder da Stefan George per voce e pianoforte, op. 4 (1908-09)
* Cinque movimenti per quartetto d'archi, op. 5 (1909 - anche in versione per orchestra d'archi)
* [[Sei pezzi per orchestra|Sei pezzi per grande orchestra]], op. 6 (1909-10, revisione 1928)
* Quattro pezzi per [[violino]] e pianoforte, op. 7 (1910)
* Due Lieder su testi di [[Rainer Maria Rilke]] per voce e pianoforte, op. 8 (1910)
* Sei [[bagatella (musica)|bagatelle]] per quartetto d'archi, op. 9 (1913)
* [[Cinque pezzi (Webern) |Cinque pezzi]] per orchestra, op. 10 (1911-13)
* Tre piccoli pezzi per [[violoncello]] e pianoforte, op. 11, (1914)
* Quattro Lieder per voce e pianoforte, op. 12 (1915-17)
* Quattro Lieder per voce e orchestra, op. 13 (1914-18)
* Sei Lieder su testi di Georg Trakl per voce, [[clarinetto]], [[clarinetto|clarinetto basso]], violino e violoncello, op. 14 (1917-21)
* QuattroCinque canti sacri, per voce e strumenti, op. 15 (1917-22)
* Cinque [[canone (musica)|canoni]] su testi [[Lingua latina|latini]], per [[soprano]], clarinetto e clarinetto basso, op. 16 (1923-24)
* Tre''Drei cantiGeistliche popolari sacriVolkslieder'' per voce, violino (anche [[Viola (strumento musicale)|viola]]), clarinetto e clarinetto basso, op. 17 (1924)
* Tre Lieder per voce clarinetto in mi bem. e [[chitarra]], op. 18 (1925)
* Due Lieder per coro misto, [[celesta]], chitarra, violino, clarinetto e clarinetto basso, op. 19 (1926)
* Trio per archi, op. 20 (1927)
* [[Sinfonia (Webern) | Sinfonia]] per orchestra da camera, op. 21 (1928)
* Quartetto per violino, clarinetto, [[sassofono]] tenore e pianoforte, op. 22 (1930)
* Tre Lieder su ''Viae inviae'' di [[Hildegard Jone]], per voce e pianoforte, op. 23 (1934)
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* [[Variazione (musica)|Variazioni]] per pianoforte, op. 27 (1936)
* [[Quartetto d'archi]], op. 28 (1937-38)
* I [[Cantata]] n. 1 per [[soprano]], coro misto e orchestra, op. 29 (1938-39)
* [[Variazioni (Webern) | Variazioni]] per orchestra, op. 30 (1940)
* II Cantata n. 2 per [[soprano]], [[basso (voce)|basso]], coro e orchestra, op. 31 (1941-43)
 
=== Trascrizioni ===
* Danze tedesche di [[Franz Schubert]], per orchestra (1934)
* Ricercare a 6 dall<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Offerta musicale]]'' di [[Johann Sebastian Bach]], per orchestra (1934)
* ''Schatzwalzer'' (dall'[[operetta]] ''Der Zigeunerbaron'' di [[Johann Strauss II(figlio)]]), per pianoforte, [[harmonium]] e quartetto d'archi
 
== Scritti ==
* Anton Webern:, ''Verso la nuova musica'', Milano, Bompiani, 1963; nuova ed. ''Il cammino verso la nuova musica'', SE Ed., 2006, ISBN 978-88-7710-668-1.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Armando Gentilucci|titolo=Guida all'ascolto della musica contemporanea|editore=Feltrinelli|città=Milano|anno=1992|ISBN=88-07-80595-2}}
* Anton Webern: ''Verso la nuova musica'', Milano, Bompiani, 1963; nuova ed. ''Il cammino verso la nuova musica'', SE Ed., 2006, ISBN 978-88-7710-668-1
* Luigi Rognoni:, ''La Scuola musicale di Vienna'', Torino, Einaudi, 1966 (1<sup>a</sup>ª ed. con titolo ''Espressionismo e dodecafonia'', 1954), ISBN 978-88-06-28829-7.
* Hans and Rosaleen Moldenhauer:, ''Anton von Webern. A Chronicle of his Life and Work'', London, Gollancz, 1978, ISBN 0-575-02436-4.
* Valentina Cholopova e Jurij Cholopov:, ''Anton Webern'', Milano, Ricordi-Unicopli, 1990, ISBN 978-88-7592-720-2.
* ''Anton Webern. Spunti analitici: interpretazioni e metodologie'', a c. di S.Pasticci e E.Pozzi ("Quaderni di Nuova Consonanza”, 1), Roma, 1991.
* Walter Kolneder:, ''Webern'', Milano, Rusconi, 1996, ISBN 978-88-18-21021-7.
* ''Anton Webern, un punto, un cosmo'', a c. di M.Casadei Turoni Monti, Lucca, LIM, 1998, ISBN 978-88-7096-202-4.
* Marco Russo:, ''Webern neoclassico? Forma e struttura del Trio op. 20'', in "[https://web.archive.org/web/20120502062950/http://www.gatm.it/pubblicazioni_ratm.htm Rivista di Analisi e Teoria Musicale]", XII/n.1, 2006, pp.&nbsp;73–97.
* Alain Galliari:, ''Anton von Webern'', Paris, Fayard, 2007, ISBN 978-2-213-63457-9.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
{{Interprogetto|q|commons=Category:Anton Webern}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.antonwebern.com/ Sito web "ufficiale" di Anton Webern] - Contiene un elenco di tutti i lavori di Webern, oltre a registrazioni gratuite di alcuni di essi.
* [http://www.imslp.org/index.php?title=Category:Webern%2C_Anton IMSLP] - International Music Score Library Project. Pagina su Webern
* {{BrahmsOnline|3334}}
* {{cita web|http://www.paolorotili.com/analisi-musicale|Analisi della Sinfonia op.21}}
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[[Categoria:Compositori dodecafonici]]
[[Categoria:Espressionismo]]
[[Categoria:Teorici della musica austriaci]]