Cimitero ebraico di Venezia: differenze tra le versioni

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{{Cimitero
|Nome = Cimitero ebraico di Venezia
|Immagine = Le vieux cimetière hébraïque (Lido de Venise) (8204372712).jpg
|Dimensione = <!--da inserire solo se la dimensione è diversa da 300px-->
|Didascalia = Veduta del Cimiterocimitero
|Tipo = civile
|Confessione religiosa = ebraica
|Stato =
|Nazione =Italia ITA
|CittàComune = [[Venezia]]
|Luogo = [[Lido di Venezia]]
|Comune=<!--solo per i piccoli paesi-->
|Periodo costruzione = XIV secolo
|Luogo=<!--quando non si trova in una città-->
|Data apertura = 1386-1389
|Periodo costruzione=XIV secolo
|Data aperturachiusura = 13891774
|Data chiusurariapertura = fine XIX secolo
|Area = <!--inserire l'estensione, mq, ettari ecc-->
|Data riapertura=
|ArchitettoIngegnere = <!--se ve ne sono molti inserire i più importanti-->
|Area=<!--inserire l'estensione, mq, ettari ecc-->
|IngegnereArchitetto = <!--se ve ne sono molti inserire i più importanti-->
|Tombe famose = <!--tombe dei personaggi di maggior rilievo-->Leone da Modena
|Architetto=<!--se ve ne sono molti inserire i più importanti-->
|Note =
|Tombe famose=<!--tombe dei personaggi di maggior rilievo-->Leone da Modena
|Note=
}}
 
Il '''cimitero ebraico di Venezia''', fondato nelfra il 1386 e il [[1389]] e situato alnell'isola del [[Lido di Venezia]], è stato fino alalla fine del XVIII secolo il luogo di sepoltura degli ebrei veneziania Venezia. È uno dei più antichi cimiteri ebraici d'Europa ad essersituttora preservatoesistenti.
 
== Significato ==
Nella [[cultura ebraica]] il cimitero non è un luogo di mera sofferenza o di culto: è un luogo che dà all'uomo la possibilità di riflettere sulla propria vita trascorsa, pensando a come vivere al meglio quella che resta. Il [[cimitero]] è sacro, non soltanto in quanto luogo di culto, ma in quanto eterna scuola di vita. La stessa parola cimitero nella tradizione ebraica è chiamato "Bet Ha-Chajim" ovvero Casa della vita.
==La storia==
La presenza della [[comunità ebraica di Venezia|comunità ebraica]] in Laguna può essere fatta risalire intorno all’anno 1000. Nel [[1254]] con un decreto del [[Maggior Consiglio]] venne proibita agli ebrei ogni attività di prestatori di denaro e venne loro imposto il divieto di risiedere in città<ref>{{Cita libro|autore=E. Concina|autore2=D. Calabi|autore3=U. Camerino|titolo=La città degli ebrei: il ghetto di Venezia: architettura e urbanistica|annooriginale=1991|editore=|città=venezia|lingua=italiano|pp=20-25|OCLC=797935752|ISBN=8831754890|SBN=RAV0165912}}</ref>.
 
Dopo la costosa [[guerra di Chioggia]] (1378-1381), per dare nuova spinta all'economia della Repubblica fu permesso il rientro degli ebrei in città e la liberalizzazione delle loro attività commerciali e finanziarie. Tra le prime necessità che si presentarono, vi fu quella di trovare un terreno disponibile da destinare alla sepoltura; sotto il [[dogado]] di [[Antonio Venier]], si autorizzò nel 1386 la [[Giudici del Piovego|Magistratura del Piovego]] a concedere alla “Universitas Judaeorum” un'area isolata di "70 per 30 passi" chiamata "''petiam terreni vigri et vacui''", lontano dal centro abitato delle isole di [[Venezia]], e precisamente nella parte settentrionale dell’isola lunga e stretta del [[Lido di Venezia|Lido]], che all’epoca presentava un piccolissimo centro abitato nell’estremità opposta ([[Malamocco]]) e una comunità di monaci benedettini nel [[Chiesa di San Nicolò (Venezia, Lido)|monastero di San Nicolò]], vicina al futuro terreno cimiteriale. Questi da subito entrarono in contrasto con i vicini, al punto da intraprendere un'azione legale di fronte al Magistrato del Piovego che durò tre anni. Risolta la lite con un accordo fra le parti, le prime sepolture ebbero inizio nel 1390<ref>{{Cita libro|titolo=L'antico cimitero ebraico del lido nei contratti tra la comunità ebraica ed il monastero benedettino di san Nicolò|dataoriginale=1991|pp=109-139|SBN=VEA1027106}}</ref>.
Nel 1386 la [[Repubblica di Venezia]] concesse agli ebrei veneziani l'uso di un terreno incolto sull'isola del Lido, nei pressi del [[chiesa di San Nicolò (Lido)|Monastero di S. Nicolò]]. È la prima testimonianza storica della presenza ebraica nella città lagunare. Superate le rimostranze dei frati, la prima tomba ad essere collocata nel cimitero fu quello di Samuel den Shinshon nel 1389 (l'anno 5150 del calendario ebraico). Da allora il cimitero continuò ad essere utilizzato senza interruzioni, anche dopo che la [[comunità ebraica di Venezia]] fu costretta nel [[Ghetto di Venezia|ghetto]] nel 1516. Più volte ampliato, il cimitero raggiunse la sua massima espansione nel 1641. Dopo tale data, cominciò un periodo di graduale declino, dovuto anche all'ampliamento delle [[sistema difensivo della laguna di Venezia|opere di fortificazione]] del Lido che ridussero gli spazi adibiti alla sepoltura. Nel XIX secolo il cimitero a poco a poco cadde in disuso e si aprì il vicino Cimitero Nuovo. Seguirono anni di abbandono e di vandalismo, culminati con la chiusura definitiva dell'antico cimitero decretata dalle [[leggi razziali fasciste]] nel 1938. Solo verso la fine degli anni 1980, il Comitato Ebraico di Venezia, sotto la guida del professor Cesare Vivante, intraprese il progetto di restauro del cimitero antico. Nel 1999, importanti lavori furono completati grazie a fondi pubblici e privati, italiani e internazionali. Più di mille lapidi sono state recuperate, risalenti dal 1550 agli inizi del 1700, con iscrizioni in ebraico, ma anche in spagnolo e portoghese, a manifestare la grande varietà ed apertura della [[comunità ebraica di Venezia]]. Oggi il cimitero, aperto alla visita, si pone come uno dei monumenti più significativi della presenza ebraica in Italia. Vicino all'ingresso, la tomba del famoso rabbino [[Leone da Modena]] (1571-1648) ancora oggi accoglie i visitatori.
[[File:Casa de Giudei, 1559.jpg|sinistra|thumb|Lido di Venezia, Casa de' Giudei, 1559, Venezia, Archivio di Stato]]
Seppur la zona delle sepolture si trovasse in un’area isolata, molte furono le azioni di vandalismo subite, tanto da spingere l’Università degli Ebrei a chiedere alla Magistratura del Piovego il permesso di costruire una recinzione. Nel corso dei secoli successivi l’area si ampliò grazie a contratti [[enfiteusi|enfiteutici]] (gli ebrei non potevano possedere beni immobili) di terreni appartenenti al vicino monastero benedettino, arrivando così nel [[1641]] alla sua massima espansione. Trovandosi il cimitero vicino alla [[Porto di Venezia|bocca di porto]], l’area era spesso soggetta al passaggio noncurante delle truppe: particolarmente in tempi di guerra, i dintorni e parte dell’area destinata alle sepolture erano occupati da accampamenti. Molte lapidi vennero danneggiate e spostate dal luogo di fissione, il che rendeva difficile il loro riposizionamento nel luogo originario.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Italia: Soprintendenza per i beni Artistici e Storici|titolo=Venezia ebraica: il restauro dell'antico cimitero del lido|dataoriginale=1999|anno=1999|editore=Electa|città=Milano|ISBN=8843567942|SBN=RAV0656650}}</ref>
 
Nell’anno [[1715]] il cimitero subì grossi danni e perdite causate dalle costruzioni delle nuove fortificazioni difensive del [[Forte di San Nicolò]]. L’area era sempre più disordinata, al punto che nel [[1774]] la repubblica concesse una nuova zona di sepoltura di circa 3500 metri quadrati, più interna e separata sia dalla precedente area cimiteriale antistante la laguna, sia dall’area di interesse militare. Da questo momento in poi questo spazio divenne il nuovo luogo di sepoltura, conosciuto come “[[Cimitero Nuovo]]”, sostituendo definitivamente il “vecchio” ed originale. Quello che restava dell’ormai antico cimitero divenne col tempo un terreno di lapidi abbandonate ed in rovina, immerso in una vegetazione palustre e non curata, quasi spettrale, al punto da divenire una sorta di meta romantica per molti poeti e letterati che giunsero in visita a Venezia nel corso dell'Ottocento, quali per esempio [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], [[George Gordon Byron|Byron]], [[Percy Bysshe Shelley|Percy Shelly]] e [[Giovanni Prati]].<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Luzzato Aldo|titolo=La comunità ebraica di Venezia ed il suo antico cimitero|anno=2000|città=Milano|OCLC=797583673|ISBN=8870504964|SBN=VEA0121401}}</ref>
Oggi è possibile visitare l'antico cimitero ebraico del Lido di Venezia grazie alle visite organizzate dal [[Museo Ebraico di Venezia]].
 
=== Fine Ottocento e primi Novecento ===
==Bibliografia==
[[File:Cimitero ebraico Lido Venezia.jpg|thumb|Cimitero ebraico Lido Venezia]]
[[File:Recinzione cimitero ebraico.jpg|sinistra|thumb|Ingresso secondario al cimitero ebraico del Lido di Venezia]]
Sul finire del XIX secolo l’isola del Lido divenne uno dei luoghi di villeggiatura più in vista di tutta [[Europa]]. Nel 1925 venne eretto proprio in prossimità dell’antico cimitero un tiro a segno noto come “[[Tiro a Segno Nazionale]]”. La realizzazione dello stabile da una parte portò alla luce moltissime lapidi andate perdute, dall’altra ridusse anch'essa ulteriormente il territorio dell’antico cimitero.<ref name=":0" /> Per cercare di risanare e tutelare quello che rimaneva, l’area venne protetta da un alto muro di mattoni, con un cancello antistante la laguna su cui si incise la scritta “ANTICO CIMITERO ISRAELITICO”. L’intera area quindi fu rimodellata: la vegetazione venne curata e molte delle lapidi vennero risistemate ed allineate per dare un ordine più armonico al tutto, senza peraltro tenere minimamente conto della struttura delle lapidi, né della corrispondenza delle stesse con le sepolture sottostanti.
 
Nel [[1929]], in seguito alla creazione della strada lungo la laguna, in seguito chiamata “Riviera di San Nicolò”, il muro e l’ingresso del cimitero vennero spostati verso l’interno dell’isola di 17 metri, riducendo ulteriormente le dimensioni del "cimitero vecchio". Dalla fine degli anni Venti ed in particolare dal [[1938]] con la promulgazione delle [[Leggi razziali fasciste|Leggi Razziali]], il cimitero cadde nuovamente in rovina; dell'originale di fine XIV secolo restava circa solo una metà (3000 metri quadrati), entro la quale numerosissime lapidi e sarcofagi erano ammassati, sommersi nel terreno acquitrinoso fra la vegetazione selvaggia e destinati apparentemente all'oblio.<ref>{{Cita libro|autore=Carla Boccato|autore2=Hertzberg Benjamin|titolo=L'antico cimitero ebraico di S.Nicolò di Lido|anno=1980|città=Roma|SBN=VEA0125785}}</ref>
*Annie Sacerdoti, ''Guida all'Italia ebraica''.
 
== Recupero dell'area ==
Nel [[1993]] su volontà della [[Soprintendenze|Soprintendenza]] per i Beni Artistici e Storici e grazie anche a finanziamenti privati, incominciarono i primi lavori di recupero dell’area e il successivo restauro delle lapidi. La parte più interna dell’antico cimitero venne allargata andando ad occupare una parte della confinante area del “Cimitero Nuovo” non utilizzata fino a quel momento; lo spazio venne destinato a nuove lapidi ed a parti di lapidi restaurate, posizionate lungo il muro interno.
 
L’Antico Cimitero che si può visitare oggi è quindi la parte superstite dell’originale area di sepoltura, importante e prezioso non solo per la sua valenza storico/artistica, ma quale testimonianza tangibile della presenza della comunità ebraica nella laguna a partire dal XIV secolo.<ref name=":0" />
 
=== Restauro lapideo ===
Le innumerevoli [[Lapide|lapidi]] e [[Sarcofago|sarcofagi]] accatastati nel cimitero presentavano un quadro molto complesso per quanto concerne il loro stato di mantenimento. Tutti i reperti vennero ripuliti e ricollocati a seconda delle dimensioni. Le lapidi furono disposte verticalmente in un'area aperta e soleggiata, per limitare i futuri e naturali danni dovuti alle aggressioni biologiche. I resti dei coperchi degli antichi sarcofagi, una volta ripuliti e ricomposti (quando possibile), vennero infine posizionati orizzontalmente nella loro posizione ordinaria su appositi basamenti in cemento, dai quali erano stati isolati da una lastra di piombo. Altre lapidi, frammentate a pezzi, vennero invece ripulite e ricomposte utilizzando delle resine epossidiche a media densità. Tale operazione non è stata possibile per tutte le lapidi o parti di lapidi ritrovate. I reperti meglio recuperati, non potendo essere conficcati nuovamente nel terreno, sono stati disposti sulle pareti delle mura interne del cimitero, fissati con ganci in acciaio inossidabile al fine di evitare futuri deterioramenti derivanti dal contatto con i sali presenti nella muratura.<ref name=":1" /><ref name=":0" /> Diverse decine di altre lapidi provenienti dal vecchio cimitero furono spostate nel nuovo negli anni Venti del XX secolo: fra di esse ve ne sono sei di singolare fattura, essendo state all'origine "cippi" o "termini" di età romana tardo repubblicana – imperiale (I sec. a.C.- I sec. d.C), che delimitavano sul terreno i punti estremi dei confini di varie aree politico-amministrative o proprietà private, quali le zone sepolcrali. Esse presentano dei fori circolari nella parte inferiore, ove venivano inseriti dei pali per la stabilizzazione sul terreno e l'individuazione esatta dell'area. Su di esse furono aggiunte le iscrizioni sepolcrali in caratteri ebraici, in un periodo compreso fra il 1440 e il 1501<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Reimpiego di stele romane al Cimitero ebraico del Lido di Venezia|autore = Licia Fabbiani|rivista =Venezia Arti|volume = 25|editore = Università Ca' Foscari |città = Venezia |anno = 2016 |mese = Dicembre |pp = 153-162 |ISSN = 2385-2720 |url = https://edizionicafoscari.unive.it/media/pdf/article/venezia-arti/2016/25/art-10.14277-2385-2720-VA-25-16-13.pdf |formato = PDF |accesso = 14 aprile 2021}}</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Carla Beccato|autore2=Benjamin Hertzberg|titolo=L'antico cimitero ebraico di San Nicolò di Lido a Venezia|anno=1980}}
* {{cita pubblicazione|autore=Paolo Candian|titolo=L'antico cimitero ebraico del lido nei contratti tra la comunità Ebraica ed il monastero benedettino di San Nicolò|rivista=Ateneo Veneto|volume=CLXXVIII|pp=109-139|anno=1991}}
* {{cita libro|autore1=Ennio Concina|autore2=Donatella Calabi|autore3=Ugo Camerino|La città degli ebrei: il ghetto di Venezia: architettura e urbanistica|anno=1991|città=Venezia|editore=Albrizzi|isbn=88-317-5489-0}}
* {{cita libro|autore=Italia: Soprintendenza per i beni Artistici e Storici di Venezia|titolo=Venezia ebraica: il restauro dell'antico cimitero del Lido|città=Milano|editore=Electa|anno=1999|isbn=88-435-6794-2}}
* {{cita libro|autore=Aldo Luzzato|titolo=La comunità ebraica di Venezia ed il suo antico cimitero|città=Milano|editore=Edizioni Il Polifilo|anno=2000|ISBN=8870504964}}
* {{cita libro|lingua=en,it|curatore=Dario Calimani|titolo=L'antico cimitero ebraico al Lido di Venezia / The Ancient Jewish Cemetery on the Lido of Venice|città=Firenze|editore=Sillabe|anno=2024|ISBN=9788833404387}}
 
== Voci correlate ==
*[[Venezia]]
*[[Lido di Venezia]]
*[[Comunità ebraica di Venezia]]
*[[Sinagoghe di Venezia]]
*[[Ghetto di Venezia]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web | 1 = http://jvenice.org/it/antico-cimitero-ebraico | 2 = Cimitero ebraico di Venezia (Sito della Comunità ebraica di Venezia) | accesso = 14 settembre 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140914112710/http://jvenice.org/it/antico-cimitero-ebraico | dataarchivio = 14 settembre 2014 | urlmorto = sì }}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Ebraismo|Veneto|Venezia}}
 
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[[Categoria:Cimiteri della città metropolitana di Venezia]]