Trento: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Palazzi: link
 
(640 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Avvisounicode}}
{{Nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Trento
|Panorama =panorama diTrento visione d'insieme trento6.jpg
|Didascalia = Trento visione d'insieme
|Didascalia=Panorama della città dalla frazione di [[Sardagna]] posta a ovest della città.
|Voce bandiera =
|Bandiera=Trento-Bandiera.png
|Voce bandierastemma =
|Stato = ITA
|Stemma=Trento-Stemma.png
|Grado amministrativo = 3
|Voce stemma=
|Divisione amm grado 1 = Trentino-Alto Adige
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 2 = Trento
|Grado amministrativo=3
|Amministratore locale = [[Franco Ianeselli]]
|Divisione amm grado 1=Trentino-Alto Adige
|Partito = [[Indipendente (politica)|indipendente]] di [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
|Divisione amm grado 2=Trento
|Data elezione = 23 settembre 2020
|Amministratore locale=[[Alessandro Andreatta]]
|Data rielezione = 4 maggio 2025
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Lingue = Italiano
|Data elezione=3-5-2009
|Data istituzione =
|Lingue=
|Altitudine = 194<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/trentino-alto-adige/provincia-autonoma-di-trento/88-comuni/altitudine/|titolo=Comuni in prov. di TN per altitudine|editore=Tuttitalia.it|accesso=2 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111222195752/http://www.tuttitalia.it/trentino-alto-adige/provincia-autonoma-di-trento/88-comuni/altitudine/|dataarchivio=22 dicembre 2011|urlmorto=no}}</ref>
|Data istituzione=
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Altitudine=194<ref>{{cita web |url=http://www.tuttitalia.it/trentino-alto-adige/provincia-autonoma-di-trento/88-comuni/altitudine/ |titolo=Comuni in prov. di TN per altitudine |editore=Tuttitalia.it |accesso=2 febbraio 2012}}</ref>
|Divisioni confinanti = [[Albiano (Trentino-Alto Adige)|Albiano]], [[Aldeno]], [[Altopiano della Vigolana]], [[Besenello]], [[Cavedine]], [[Cimone (comune)|Cimone]], [[Civezzano]], [[Garniga Terme]], [[Giovo]], [[Lavis]], [[Madruzzo (Italia)|Madruzzo]], [[Pergine Valsugana]], [[Vallelaghi]], [[Villa Lagarina]]
|Superficie=157.88
|Codice postale = 38121 <small>(nord)</small><br />38122 <small>(centro)</small><br />38123 <small>(sud)</small>
|Note superficie=
|Zona sismica = 3
|Abitanti=118160
|Gradi giorno = 2567
|Note abitanti={{Cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html|titolo=Statistiche demografiche ISTAT - Bilancio demografico anno 2018|accesso=6 agosto 2018}}
|Nome abitanti = trentini o tridentini (storico)
|Aggiornamento abitanti=31-3-2018
|Patrono = [[Vigilio di Trento|san Vigilio]]
|Sottodivisioni=Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Festivo = 26 giugno
|Divisioni confinanti=[[Albiano (Italia)|Albiano]], [[Aldeno]], [[Altopiano della Vigolana]], [[Besenello]], [[Cimone (comune)|Cimone]], [[Civezzano]], [[Garniga Terme]], [[Giovo]], [[Lavis]], [[Madruzzo (Italia)|Madruzzo]], [[Pergine Valsugana]], [[Vallelaghi]], [[Villa Lagarina]]
|PIL =
|Codice postale=38121 <small>(nord)</small><br />38122 <small>(centro)</small><br />38123 <small>(sud)</small>
|PIL procapite =
|Zona sismica=4
|Mappa = Map of comune of Trento (province of Trento, region Trentino-South Tyrol, Italy) 2023.svg
|Gradi giorno=2567
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Trento nella [[provincia autonoma di Trento]].
|Diffusività=
|Nome abitanti=trentini o tridentini (storico)
|Patrono=[[San Vigilio]]
|Festivo=26 giugno
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa= Map of comune of Trento (province of Trento, region Trentino-South Tyrol, Italy).png
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Trento nella provincia autonoma di Trento
}}
'''Trento''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈtrɛnto/|it}}<ref>{{DOP|id=8096|lemma=Trento}}</ref>, {{Link audio|It-Trento.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Trient'' in [[Lingua tedesca|tedesco]], ''Trènt'' in [[dialetto trentino]], ''Trent'' in [[lingua ladina|ladino]], ''Tria'' in [[Lingua cimbra|cimbro]]<ref>[http://www.lusern.it/it/rassegna-stampa/di-sait-vo-lusern/?IDAP=1565 Di Sait Vo Lusérn | Luserna] Di Sait Vo Lusérn, 17/03/2006, (Lingua e cultura), Slege stea stille bo du pist Loredana Nicolussi, trentino pag.42.</ref>, ''Trea't'' in [[Lingua mochena|mocheno]]<ref>http://www.elezioni.provincia.tn.it/binary/pat_elezioni/provinciali_2013/Manifesto_mod_7_mocheno_DEFINITIVO.1384182801.pdf Elezione del Consiglio provinciale e del Presidente della Provincia -Bol van Provinzalrot ont van President va de Provinz.</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:118160}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] della [[provincia autonoma di Trento]] e della regione [[Trentino-Alto Adige]].
 
'''Trento''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈtrɛnto/|it}}<ref>{{DOP|id=1091920}}</ref> o {{IPA|/ˈtrento/}}<ref>{{Dipi}}</ref>, {{Link audio|It-Trento.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Trènt'' in [[dialetto trentino]]; ''Trënt'' in [[Lingua ladina|ladino]]; {{lang|deu|''Trient''}} in [[lingua tedesca|tedesco]]<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Cultura-e-turismo/Info-utili/Servizi/Trento-per-tutti/(language)/ger-DE|titolo=Trient für alle}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> [[capoluogo]] della [[provincia autonoma di Trento]] e della regione [[Trentino-Alto Adige]].
Nel rapporto "Ecosistema Urbano 2017" di [[Legambiente]], si è classificata al secondo posto nella classifica delle migliori città italiane per [[qualità della vita|qualità dell'ambiente e della vita]].<ref>{{Cita news|url=https://www.legambiente.it/contenuti/dossier/ecosistema-urbano-2017|titolo=Ecosistema Urbano 2017 {{!}} Legambiente|accesso=30 novembre 2017}}</ref>
 
== Geografia fisica ==
Riga 46 ⟶ 37:
[[File:Panorama Trento Italy.JPG|thumb|upright=2.3|Panorama della città con vista sul castello]]
 
La [[Città d'Italia#Trentino-Alto Adige|città]] di Trento ([https://www.google.it/maps/place/Trento+TN/@46.0805509,11.0379542,12z/data=!3m1!4b1!4m5!3m4!1s0x478276cac9ce9ddb:0x27c6a299139ff547!8m2!3d46.0747787!4d11.1217475 46°04′N 11°07′E]) è situata nella valle del fiume [[Adige]], a circa 150&nbsp;km dalla sorgente del fiume e a 250&nbsp;km dalla sua [[foce]], 55&nbsp;km a sud di [[Bolzano]] e 95&nbsp;km a nord di [[Verona]]. La città di Trento è collocata al centro di un'[[area urbana]] compresa latitudinalmente tra [[Mezzolombardo]] e [[Rovereto]] e che si estende ad est verso la [[Valsugana]], fino al comune di [[Pergine Valsugana|Pergine]].
 
Trento presenta estreme diversità territoriali e di popolazione. La popolazione comunale non è concentrata solo in città, ma anche in numerosi centri sparsi o sobborghi, piuttosto diversi l'uno dall'altro e che conservano ancora una propria identità sia urbana, sia paesana, rurale o montana. La città antica conta {{formatnum:80000}} abitanti (ottobre [[2004]]). L'agglomerato urbano con i comuni limitrofi arriva a {{formatnum:150000}} abitanti. Tra i sobborghi, quello più popoloso è [[Gardolo]] (a nord della città, {{formatnum:12449}} abitanti la [[circoscrizione]]).
 
Quello meno popolato è [[Sardagna]] ({{formatnum:1106}} abitanti). La maggioranza di essi è distribuita sul fondovalle dell'Adige o sulle colline a est della città, mentre il paesino di [[Sardagna]] è situato ad ovest su un piano roccioso a 560 metri di altitudine ed è collegato al fondovalle anche da una piccola [[funivia]]; i paesi del Bondone sono invece situati tra i {{M|490||ul=m}} [[Livello del mare|s.l.m.]] di [[Vigolo Baselga]] e i {{formatnum:1650}} metri di [[Vason]] e fanno tutti parte della stessa circoscrizione comunale.
 
La vastità della zona comunale fa derivare quindi una [[densità di popolazione]] non caratteristica di città compatte e a forte concentrazione di popolazione (736 ab./km² contro, per esempio, i 2.037{{formatnum:2037}} ab./km² di Bolzano).
 
Trento mantiene un legame molto stretto con la [[montagna]]; a nord-ovest si trova la [[Paganella]], a nord-est il [[monte Calisio]], a est la [[Marzola]], a sud-est la [[Vigolana]] e a ovest il [[Monte Bondone]], chiamato anche l<nowiki>{{'</nowiki>}}"Alpe di Trento". Quest'ultimo, che in gran parte ricade nel territorio comunale, è raggiungibile in poco tempo dal centro cittadino tramite la strada provinciale.
 
Presso la conca delle Viote del Bondone è possibile visitare il giardino botanico alpino e iniziare l'escursione verso la [[Riserva Naturale Integrale delle Tre Cime del Bondone]] (Cornet, Dos d'Abramo e Cima Verde).
 
I {{formatnum:15803}} [[ettaro|ettari]] di cui è composto il comune di Trento sono così suddivisi (in ordine di grandezza):
* 50,62% di area ricoperta da boschi (7&nbsp;999,{{formatnum:7999.21}} [[Ettaro|ettari]])
* 20,09% di area agricola (3&nbsp;174,{{formatnum:3174.12}} ettari)
* 7,70% di area residenziale (1&nbsp;216,{{formatnum:1216.64}} ettari)
* 3,33% di area adibita a pascolo (525,84 ettari)
* 3,23% di area improduttiva; perlopiù zona rocciosa e montagnosa (510,99 ettari)
Riga 75 ⟶ 66:
* 0,09% altro (13,82 ettari).
 
La città di Trento è attraversata da diversi [[corsi d'acqua]]: il fiume [[Adige]], che la percorre da nord a sud, e il torrente [[Fersina]], che l'attraversa da est a sud-ovest per poi confluire nell'Adige, sono i maggiori. Parallelo all'Adige, scorre il canale chiamato "[[Adigetto]]". A sud della città scorre un altro piccolo corso d'acqua permanente, proveniente dalla collina di [[Povo]], il rio Salè, che confluisce nel Fersina poco prima che questo a sua volta confluisca nell'Adige; nonostante abbia argini adeguati e un ampio letto rispetto alla portata normale, alcune volte ha invaso, alluvionandola, la zona circostante, detta "Bolghera" o anche "Gocciadoro".
 
Sulla sponda orografica destra, si congiunge il rio che scende dalla ben visibile [[cascata di Sardagna]].
Riga 81 ⟶ 72:
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Trento}}
A Trento sono ubicate sei stazioni meteorologiche.<ref>[{{Cita web |url=https://climatlas.fbk.eu/static/Relazione_Atlante_Solare_Trentino.pdf |titolo=Le stazioni meteorologiche in Trentino] |accesso=20 ottobre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161021000932/https://climatlas.fbk.eu/static/Relazione_Atlante_Solare_Trentino.pdf |dataarchivio=21 ottobre 2016 |urlmorto=no }}</ref> Secondo la [[Stazione meteorologica di Trento]], che si trova in zona collinare a circa {{M|240&nbsp;|ul=m [[s.l.m.]]slm}}, i dati medi del trentennio 1961-1990 registrano una [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, a {{M|+1,6||ul=°C}}, mentre quella del mese più caldo, luglio, è di +22,4&nbsp;°C.
 
Il record di temperatura più bassa, mai registrata in città, risale all'inverno 1985 e fu di -16 C°.<ref>{{Cita web|url=https://www.trentotoday.it/meteo/gennaio-2021-freddo.html|titolo= Il gennaio più freddo degli ultimi 10 anni }}</ref>
In fondovalle, presso Gardolo, dove è ubicata la città, a causa dell'inversione termica i valori minimi sono però sensibilmente più bassi rispetto a quanto rilevato dalla stazione collinare (e riportato nella successiva tabella). Le medie minime di gennaio per la città di Trento si attestano a -3,6&nbsp;°C con una media mensile di 0,5&nbsp;°C. La media mensile di luglio, mese più caldo, è invece di +21,9&nbsp;°C.<ref name=gardolo>{{cita web|url=http://www.meteogardolo.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=14&Itemid=23 |titolo=Dati storici temperature Gardolo - Trento Nord|sito=meteogardolo.it}}</ref>
 
In fondovalle, dove è ubicata la città, a causa dell'[[inversione termica]] i valori minimi sono però sensibilmente più bassi{{Senza fonte}} rispetto a quanto rilevato dalla stazione collinare (e riportato nella successiva tabella). Le medie minime di gennaio per la città di Trento si attestano a -3,6&nbsp;°C con una media mensile di 0,5&nbsp;°C. La media mensile di luglio, mese più caldo, è invece di +21,9&nbsp;°C.<ref name=gardolo>{{cita web|url=http://www.meteogardolo.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=14&Itemid=23|titolo=Dati storici temperature Gardolo - Trento Nord|sito=meteogardolo.it|accesso=20 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160316050732/http://www.meteogardolo.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=14&Itemid=23|dataarchivio=16 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
Le [[precipitazioni]] medie annue superano i 900&nbsp;mm, distribuite mediamente in 88 giorni, con un picco nella tarda [[primavera]] e in [[estate]] e un minimo relativo [[inverno|invernale]]<ref name="ReferenceA">{{Meteo DBT|138%20%5BTrento%5D%20capoluogo.Txt}}</ref>.
 
In generale, il clima è continentale umido, (Köppen Cfa, Dfa) con quattro stagioni alquanto distinte. Le estati sono relativamente calde, talvolta afose, con massime sopra i 30° e con occasionali picchi di 35-37°, solitamente il periodo più caldo dell'anno si colloca tra la seconda metà di giugno e i primi giorni di agosto. Temperature prossime ai 40° si registrano eccezionalmente. Ciò nonostante, temporali relativamente frequenti mitigano spesso il clima con improvvisa frescura con calo termico anche di 10° in un'ora, mentre brezze talvolta soffiano lungo il fiume Adige oppure sulle colline circostanti la città. Le notti estive possono essere anch'esse calde, con minime anche intorno attorno ai 20-21°, ma picchi fino ai 23/24° durante le ondate di calore.
La media nivometrica è di circa 55&nbsp;cm<ref>http://meteogardolo.altervista.org/nevicate.htm</ref>; Trento fu la città capoluogo di provincia più colpita dalla ''[[Nevicata del Secolo (Nord Italia 1985)|Nevicata del Secolo]]'' del [[1985]] con 145&nbsp;cm di neve<ref>{{cita web|url=http://www.meteogiornale.it/notizia/5209-15-e-venne-il-grande-gelo-dettagliata-cronaca-del-gennaio-1985|titolo=E venne il grande gelo: dettagliata cronaca del gennaio 1985|data=29 gennaio 2012}}</ref>, un altro inverno nevosissimo fu il 1978 con ben 211&nbsp;cm stagionali, valore notevole considerando che la città si trova soltanto a circa 200&nbsp;m [[s.l.m.]]<ref>http://meteogardolo.altervista.org/statistiche.htm</ref>
 
Dalla seconda metà di agosto ha inizio un generale raffreddamento, tuttavia il clima è di sovente molto gradevole in settembre, inizio della stagione autunnale, tendenzialmente piovosa con locali nebbie nei periodi di alta pressione. Il ''foliage'' (cambio di colore delle foglie sulle piante) inizia in quota nella prima metà di ottobre; in collina raggiunge il picco a fine mese, mentre in valle entro la prima decade di novembre. Di solito la prima gelata della stagione si verifica tra inizio e metà di tale mese, con possibili fiocchi già i primi di dicembre. Nevicate abbondanti in città si sono registrate comunque anche nell'ultima settimana di novembre come nelle stagioni 2005-2008-2010.<ref>{{cita web|url=http://meteogardolo.altervista.org/|titolo=MeteoGardolo|sito=meteogardolo.altervista.org}}</ref>
 
L'inverno è moderatamente rigido con frequenti gelate, gli accumuli di neve sono molto variabili di anno in anno (nel 2019-2020 solo 3-5 centimetri, mentre tra il 28 dicembre 2020 e il 2 gennaio 2021 sono caduti 72&nbsp;cm di neve in città). A dicembre il sole lambisce il centro storico solo per poche ore, dalle 9 alle 14 circa, a causa dell'ombra dei monti. Ciò accresce la sensazione di freddo e favorisce la formazione e ristagno di brina nei periodi soleggiati (infatti si tratta anche di un periodo relativamente più povero di precipitazioni).
 
A marzo inizia la fioritura di numerosi alberi da frutto e cespugli, sebbene geli ancora di frequente fino alla metà del mese, talvolta persino in aprile. In primavera il tempo è variabile a seconda dei fronti e delle perturbazioni, la transizione stagionale può essere decisamente repentina.
 
Com'è noto, in quota il tempo è più imprevedibile e incerto, più fresco nelle notti d'estate e molto nevoso d'inverno. Già a [[Villazzano]], 150 metri più in alto del centro cittadino, la differenza termica può essere considerevole in estate con estati più miti, considerando che il centro città è affetto dal fenomeno dell'isola di calore urbana.
 
Le [[precipitazioni]] medie annue superano i 900&nbsp;mm, distribuite mediamente in 88 giorni, con un picco nella tarda [[primavera]] e in [[estate]], così come in autunno, mentre si registra un minimo relativo [[inverno|invernale]].<ref name="ReferenceA">{{Meteo DBT|138%20%5BTrento%5D%20capoluogo.Txt}}</ref> La media nivometrica è di circa 55&nbsp;cm<ref>{{Cita web |url=http://meteogardolo.altervista.org/nevicate.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=21 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151115021005/http://meteogardolo.altervista.org/nevicate.htm |dataarchivio=15 novembre 2015 |urlmorto=no }}</ref>; Trento fu la città capoluogo di provincia più colpita dalla ''[[Nevicata del Secolo (Nord Italia 1985)|Nevicata del Secolo]]'' del [[1985]] con 145&nbsp;cm di neve<ref>{{cita web|url=http://www.meteogiornale.it/notizia/5209-15-e-venne-il-grande-gelo-dettagliata-cronaca-del-gennaio-1985|titolo=E venne il grande gelo: dettagliata cronaca del gennaio 1985|data=29 gennaio 2012|accesso=29 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110907064718/http://www.meteogiornale.it/notizia/5209-15-e-venne-il-grande-gelo-dettagliata-cronaca-del-gennaio-1985|dataarchivio=7 settembre 2011|urlmorto=no}}</ref>, un altro inverno nevosissimo fu il 1978 con ben 211&nbsp;cm stagionali, valore notevole considerando che la città si trova soltanto a circa 200&nbsp;m [[s.l.m.]]<ref>{{Cita web |url=http://meteogardolo.altervista.org/statistiche.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=26 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150913093727/http://meteogardolo.altervista.org/statistiche.htm |dataarchivio=13 settembre 2015 |urlmorto=no }}</ref>
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Trento Roncafort (194 [[m.s.l.m.]])<br />(1976-2009)<ref name=gardolo/>
| tempmax = 5.8,9.2,14.7,18.2,23.0,26.4,29.0,28.7,24.2,18.0,10.8,6.1
| tempmedia = 0.5,3.1,8.1,11.5,16.1,19.5,21.9,21.5,17.4,11.9,5.1,0.9
| tempmin = -3.6,-1.7,2.8,6.2,10.5,14.0,16.0,15.6,11.8,7.1,0.6,-3.0
| pioggia = 47,41,59,80,99,101,105,89,92,124,101,64
}}
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Trento Laste (312 m. s.l.m.)<br />(1961-1990)<ref name="ReferenceA"/>
| tempmax01 = 5.1
| tempmax02 = 7.9
Riga 153 ⟶ 154:
 
* [[Classificazione climatica]]: zona E, 2567 [[Gradi giorno|GG]]. Considerato che il comune ha una porzione edificata di territorio molto più elevata rispetto alla quota della casa comunale (194&nbsp;m) è stata attribuita la zona F (3001 GG) alla parte avente quota superiore a 431 metri<ref>[http://it.immergas.com/media/dm06-10-97_tab.a-dpr412_.pdf Decreto Ministeriale 6 ottobre 1997] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070318204944/http://it.immergas.com/media/dm06-10-97_tab.a-dpr412_.pdf |data=18 marzo 2007 }}.</ref>.
* [[Alleanza per il clima|Climate Alliance]] - Dal 1995 Trento aderisce alla rete Alleanza per il clima.<ref>{{Cita web |url=http://www.climatealliance.org/nc/municipalities/the-network.html |titolo=Municipalities, su climatealliance.org |accesso=22 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180819163216/http://www.climatealliance.org/nc/municipalities/the-network.html |dataarchivio=19 agosto 2018 |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Origini del nome ==
Secondo la tradizione latina il toponimo Trento derivaderiverebbe dadal [[lingua latina|latino]] ''[[Tridentum]]'' (nome assegnato dai [[Civiltà romana|Romani]]) per via dei tre colli (Monte Verruca o [[Doss Trento|Doss Trent]], [[Dosso Sant'Agata]] e [[Dosso di San Rocco]]<ref>Dove) che circondano la città, tuttavia si trovatratta ilverosimilmente "Boscodi dellauna città"leggenda.</ref>){{Cita cheweb|url=https://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Cultura-e-turismo/Conoscere/La-storia#:~:text=Il%20nome%20di%20Trento%2C%20dal,si%20tratta%20di%20una%20leggenda.|titolo=La circondanostoria|sito=Comune ladi cittàTrento|accesso=30 ottobre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210630034802/https://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Cultura-e-turismo/Conoscere/La-storia|dataarchivio=30 giugno 2021|urlmorto=no}}</ref>
 
SecondoGli altrestorici fontimoderni ilritengono nomeinvece è benche più vecchio e diverosimilmente origineun’origine [[reti]]ca,<ref>[http://alpiantiche.unitn.it/storia/tridentum/trid3.htm Storia - Tridentum - Le origini] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070624032732/http://alpiantiche.unitn.it/storia/tridentum/trid3.htm |data=24 giugno 2007 }} - Le alpiAlpi on line</ref>. Il toponimo deriva infatti da ''trent'', ovvero ''triforcazione'' (dovuta al letto irregolare del fiume Adige oppure ai tre corsi d'acqua, Adige, Fersina e Salè, che formano una triforcazione guardando la città da sud).
legata al termine ''trent'', con il significato di guado o attraversamento,<ref>{{Cita web|url=https://www.trentinoexperience.net/paese_Trento_101.html|titolo=Trento – Trentino Experience|accesso=30 ottobre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140522050653/https://www.trentinoexperience.net/paese_Trento_101.html|dataarchivio= 22 maggio 2014|urlmorto=no}}</ref> testimoniato anche dall’ubicazione del primo abitato cittadino, sviluppatasi lungo un’ansa del fiume [[Adige]],<ref>[https://bdt.bibcom.trento.it/Iconografia/11094#page/n0 Pianta di Trento antica e moderna].</ref> dove esso quindi scorreva più lentamente e rendendone l’attraversamento meno complesso.
 
[[File:Trento-aquila con motto di fra Bartolomeo.jpg|upright=0.5|thumb|Aquila bronzea con l'iscrizione]]
 
Nonostante tuttonon lasia tradizionesuffragata latinada hafonti sempre avutostoriche, la meglio[[paraetimologia]] tradizionale riscosse ampie fortune, al punto che sul vecchio municipio si legge ancora l'[[iscrizione]] [[lingua latina|latina]] ''Montes argentum mihi dant nomenque Tridentum'' ("«I monti mi danno l'argento e il nome di Trento"»), dovutaconiata ada Fra Bartolomeo da Trento († [[1251]]; ovviamente lil termine argento è un riferimento all’[[Miniere d'argento sisul riferisceMonte alleCalisio|attività minieremineraria]] delsviluppatasi nel [[Medioevo]] sul [[monte Calisio]], che sovrasta la città a Nordnord-Estest).
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia del Trentino}}
 
=== Dalle origini all'età romana ===
Secondo alcune teorie, Trento (''[[Tridentum]]'') si sarebbe sviluppata su un precedente insediamento [[reti]]co di fondovalle. È inoltre probabile la presenza di un antico castelliere retico sul [[Doss Trento]], forse utilizzato anche dai Romani dopo la conquista, uno dei primi nuclei urbani della città<ref>Non è da escludere la presenza anche temporanea di gruppi sociali nel neolitico come dimostra la "Venere del Gabòn" è un manufatto d'osso simile a un coltello, scoperto a Martignano.</ref>. È ragionevole ritenere che la [[Valle dell'Adige]], in quanto via di comunicazione nord-sud di primaria importanza, abbia favorito frequenti scambi culturali con le altre popolazioni pre-Romane, come i [[Veneti]], gli [[Etruschi]] e i [[Galli]].
 
La conquista [[Civiltà romana|Romana]] del Trentino avvenne nel corso del [[I secolo a.C.]] Trento, sorta già prima della conquista come accampamento militare romano (''[[Castrum]]''), divenne ''[[municipium]]'' tra il 50 e il 40 a.C.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Martina Tapinassi|url=https://www.storieparallele.it/tridentum/|titolo=Tridentum: Trento ai tempi degli Antichi Romani|sito=StorieParallele.it|data=2021-10-07|accesso=2025-08-16}}</ref>
Secondo alcune teorie, Trento (''[[Tridentum]]'') si sarebbe sviluppata su un precedente insediamento [[reti]]co di fondovalle. È inoltre probabile la presenza di un antico castelliere retico sul [[Doss Trento]], forse utilizzato anche dai Romani dopo la conquista, uno dei primi nuclei urbani della città<ref>Non è da escludere la presenza anche temporanea di gruppi sociali nel neolitico come dimostra la "Venere del Gabòn" è un manufatto d'osso simile a un coltello, scoperto a Martignano.</ref>. È ragionevole ritenere che la [[Valle dell'Adige]], in quanto via di comunicazione nord-sud di primaria importanza, abbia favorito frequenti scambi culturali con le altre popolazioni pre-romane, come i [[Veneti]], gli [[Etruschi]] e i [[Galli]].
 
[[File:Trento-Sant'Apollinare-inscription of Marcus Appuleius.jpg|thumb|left|Lapide datata al 23 a.C. murata nella [[chiesa di Sant'Apollinare (Trento)|chiesa di Sant'Apollinare]], con iscrizione che attesta l'esecuzione da parte di Marcus Appuleius di un'opera (non identificata) su comando dell'imperatore [[Augusto]]]]
 
La conquista [[Civiltà romana|romana]] del Trentino avvenne nel corso del [[I secolo a.C.]] Trento, sorta già prima della conquista come accampamento militare romano (''[[castrum]]''), venne battezzata [[Tridentum]] ("[[città]] dei tre denti"), forse perché nei pressi della città sorgono proprio tre colli vagamente assomiglianti a tre denti ([[Doss Trento]], [[Dosso Sant'Agata|Sant'Agata]] e [[Dosso di San Rocco|San Rocco]]). La città divenne ''[[municipium]]'' tra il 50 e il 40 a.C.
 
In periodo [[Augusto|augusteo]], con l'Impero impegnato in una serie di operazioni militari nell'[[Alpi|arco alpino]], il ruolo strategico della città crebbe. Trento si sviluppò a partire da una pianta quadrangolare, delimitata da un lato dal [[Adige|fiume Adige]], dagli altri tre lati da mura e fossati, con torri quadrangolari e porte per l'accesso; la principale, porta veronencisveronensis, era ''gemina'', con due torri circolari ai lati. Le vie cittadine si svilupparono in maniera ordinata, parallelamente all'impianto del [[Cardine (storia romana)|cardo]] e del [[decumano]] secondo i principi dell'[[urbanistica]] [[Impero Romanoromano|romanaRomana]].<ref>Via Belenzani si trova lungo il ''cardo'' e via Manci sul ''decumano''.</ref>.
 
Tridentum era dotata di tutte le infrastrutture tipiche di un importante centro romano: erano presenti un foro, un [[anfiteatro]], delle [[terme romane|terme]], un porto fluviale, un acquedotto proveniente dalle colline orientali per l'approvvigionamento idrico e una zona adibita alle sepolture all'esterno delle mura, oltre ad abitazioni (ville) e infrastrutture all'esterno della cinta muraria. Tridentum era inoltre un importante snodo viario, per la presenza nel suo territorio della [[Via Claudia Augusta]] (principale via militare verso il nord), nelle sue diramazioni della [[Via Claudia Augusta|Claudia Augusta Padana]] e della via [[Via Claudia Augusta|Claudia Augusta Altinate]], che collegava la città con il [[Veneto]] passando per la [[Valsugana]].
Riga 181 ⟶ 180:
 
=== Alto Medioevo ===
{{vedi anche|Storia del Trentino#Età medievale}}
[[File:GiorcesTrento1.JPG|thumb|[[Castello del Buonconsiglio]]]]
[[File:10 2014 Trento-Castello Buonconsiglio-panorama Loggia veneziana gotica-Col Castion, Doss Trento, Mausoleo Cesare Battisti, Monte Soprasasso, Monte Terlago-ITALY- K-5 II -Tamron AF 17-50mm F2.8-photo Paolo Villa.jpg|thumb|Loggia del Castello]]
 
Attorno alla metà del IV secolo venne istituita la cattedra vescovile, affidata al primo vescovo di cui si conosce solo il nome, Giovino (Iovinus). L'istituzione della [[Arcidiocesi di Trento|diocesi tridentina]] rappresentò un passaggio importante, perché la figura del [[vescovo]] cercò sempre di garantire alla città sicurezza e unità, nonostante le continue incursioni straniere. Il terzo vescovo di Trento, successore di Giovino e [[Abbondanzio (vescovo)|Abbondanzio]], fu un patrizio romano, [[San Vigilio|Vigilio]]. Egli cercò di accelerare l'evangelizzazione del Trentino, di stabilire solidi legami con l'esterno in particolare con [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]] e la [[Arcidiocesi di Milano|Chiesa milanese]], di cui Trento era inizialmente suffraganea. La figura di Vigilio rappresentòfu la prima grande guida della Chiesa tridentina (che nei secoli successivi assumerà su di sé anche i poteri laici) e morì in [[Val Rendena]], divenendo patrono della città e oggetto di venerazione in tutto il territorio della [[Trentino-Alto Adige|regione]].
 
Nel [[VI secolo]] Trento venne occupata dai [[Goti]], guidati da [[Teodorico il Grande|Teodorico]]. In una lettera, il re goto, secondo quanto riportato da [[Flavio Magno Aurelio Cassiodoro|Cassiodoro]], invitò la città veneta di [[Feltre]] a collaborare con il municipio tridentino per la costruzione di un nuovo centro urbano, probabilmente da edificare nella Bassa [[Valsugana]], che in realtà non venne costruito. Secondo alcuni storici, diDi questo episodio, risalente al [[523]]-[[526]], rimanerimarebbe traccia nella tradizione popolare cittadina, attraverso la ''disfida dei Ciusi e dei Gobj'' che si svolge ogni anno durante le feste vigiliane, nella quale i ''Ciusi'' (a rappresentare le genti feltrine) cercano di conquistare la [[polenta]] difesa dai ''Gobj'' (i trentini) e dalle ''strozzere'', contadine armate. I nomi di Ciusi e Gobi hanno origini lontane e più precisamente da Chiusi (in Toscana) e Gabi (nel Lazio). La mascherata risale all'epoca di Teodorico re degli Ostrogoti quando un contenzioso tra i Feltrini e i Trentini sui confini territoriali si risolse in una guerra vinta dai trentini che per ricordare l'evento istituirono il carnevale. In tal modo i Ciusi dovrebbero ricordare i feltrini con una maschera a muso di cane.<ref>Società degli Alpi Tridentini, ''Vedute del Trentino'', Trento, Panorama, 1991, p. 173.</ref>.
 
La città e l'intero territorio trentino furono conquistati dai [[Longobardi]] attorno al 568-569. In seguito i [[Franchi]] e i [[Baiuvari]] si impegnarono in continue incursioni e spedizioni militari nel territorio del [[Trentino-Alto Adige]]. Per cercare di preservare la città e di trovare un compromesso fra [[Longobardi]] e Franchi, il vescovo di Trento Agnello ([[577]]-[[591]]) si rese protagonista di una serie di iniziative di [[pace]] tra i popoli, impegnando anche finanziariamente la diocesi per il riscatto dei prigionieri fatti dai Franchi. A seguito di ciò si rafforzò la dominazione longobarda che organizzò un [[Ducato (feudocircoscrizione)|Ducato]] di frontiera con capitale a Trento e retto per primo dal duca [[Evino]] († [[595]]). Con i Longobardi venne stabilita per la prima volta l'area di influenza sulla quale si estendeva il potere della città, il ''Tridentinum Territoriumterritorium'', che si estendeva fino a sud di [[Merano]], compresa l'attuale città di [[Bolzano]]. Solo i territori più a nord dell'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] non erano soggetti all'autorità del duca di Trento e rimanevano in mano ai Franchi e ai [[Bavari]]. A Evino succedette Gaidoaldo che riuscì a espandere il ducato verso ovest, occupando l'intera [[Valsugana]] e le valli del [[Cismon|Cismón]]. In seguito il Ducato di Trento perse la sua autonomia e divenne probabilmente un territorio dipendente direttamente dalla corona longobarda.
 
Nel [[982]] Trento venne inglobata dagli [[Dinastia ottoniana|Ottoni]] nel [[Sacro Romano Impero|Sacro Romano Impero Germanico]].
 
=== Il Principato Vescovilevescovile di Trento ===
{{Vedi anche|Principato Vescovilevescovile di Trento}}
[[File:Trento woodcut.jpg|thumb|Mappa dell'[[XVIII secolo]] che mostra le mura della città e l'originario corso del fiume [[Adige]].]]
[[File:Holy Roman Empire 1648.svg|miniatura|Il principato all'interno del Sacro Romano Impero nel 1648.]]
Nel [[1027]] (o [[1004]]) l'imperatore del Sacro Romano Impero [[Corrado II il Salico|Corrado II]] creò il Principato vescovile di Trento, istituzione che resistette assieme alla [[Contea del Tirolo]] (formatasi successivamente) fino al periodo napoleonico. Il principato era unito alla contea secondo la ''Foederatio Tyrolensis''. Il territorio del Principato però non coincideva del tutto con quello dell'attuale provincia di Trento: alcune zone, specialmente quelle poste nell'attuale Alto Adige (''Bozner Unterland''), erano oggetto di disputa politica con i conti di Tirolo (che risiedevano nell'[[Castel Tirolo|omonimo castello]] sopra l'attuale Merano), ''advocates'' e vassalli dello stesso vescovo, poi diventati [[Conti del Tirolo]] (anche in seguito al passaggio della contea agli [[Asburgo]] nel [[1363]]). Altre parti orbitavano sulle venete (Primiero, Bassa Valsugana). Il Principato vescovile segnò la storia della città nell'ambito germanico per otto secoli, con maggiore o minore autonomia a seconda delle situazioni e dei personaggi, con il susseguirsi al suo vertice di 51 principi-vescovi, spesso scelti dal potere imperiale.<ref>Iginio Rogger, ''Storia della Chiesa di Trento da Vigilio al XIX secolo'', Trento, Il margine, 2009. ISBN 978-88-6089-049-8</ref>
[[File:Il Tirolo con li Vescouati di Trento, e Brixen (1696).jpg|miniatura|La contea del Tirolo e i territori dei principati vescovili di Trento e Bressanone, anno 1696.]]
Nel [[1027]] (o [[1004]]) l'imperatore del Sacro Romano Impero [[Corrado II il Salico|Corrado II]] creò il Principato vescovile di Trento, istituzione che resistette assieme alla [[Contea del Tirolo]] (formatasi successivamente) fino al periodo napoleonico. Il principato era unito alla contea secondo la ''Foederatio Tyrolensis''. Il territorio del Principato però non coincideva del tutto con quello dell'attuale provincia di Trento: alcune zone, specialmente quelle poste nell'attuale [[Alto Adige]] (''Bozner Unterland'') formando il cosiddetto ''Deutscher Anteil'' (la parte germanofona del vescovado), erano oggetto di disputa politica con i [[Conti del Tirolo]] (che risiedevano nell'[[Castel Tirolo|omonimo castello]] sopra l'attuale Merano), ''advocates'' del vescovo, prima del passaggio della contea agli [[Asburgo]] nel [[1363]]).<ref>{{cita testo|lingua=en|autore=[[Hannes Obermair]]|curatore=Marco Bellabarba et al.|titolo=How to Record a Conflict? The Communities of the German Part of the Diocese of Trent during the Late Middle Ages|opera=Communities and Conflicts in the Alps from the Late Middle Ages to Early Modernity|serie=Fondazione Bruno Kessler. Contributi/Beiträge|numero=30|isbn=978-88-15-25383-5|editore=Il mulino|città=Bologna|anno=2015|pagine=pp. 101-118}}</ref> Altre parti orbitavano sulle venete (Primiero, Bassa Valsugana). Il Principato vescovile segnò la storia della città nell'ambito germanico per otto secoli, con maggiore o minore autonomia a seconda delle situazioni e dei personaggi, con il susseguirsi al suo vertice di 51 principi-vescovi, spesso scelti dal potere imperiale.<ref>Iginio Rogger, ''Storia della Chiesa di Trento da Vigilio al XIX secolo'', Trento, Il margine, 2009. ISBN 978-88-6089-049-8.</ref>
 
La città fu intorno al [[1200]] un centro minerario (soprattutto [[argento]], proveniente dal Monte Calisio) di discreta importanza, tanto che emanò il primo statuto minerario dell'[[Alpi|arco alpino]], dovuto al principe vescovo [[Federico Vanga]].<ref>Dieter Hägermann (a cura di), ''Europäisches Montanwesen im Hochmittelalter. Das Trienter Bergrecht<tcxspan tcxhref="11851214" title="Call<tcxspan tcxhref="11851214" title="Call 1185-1214 via 3CX"> 1185-1214 </tcxspan>via 3CX"> 1185-1214</tcxspan>'', Colonia, 1986.</ref> Nei secoli XII e XIII Trento fungeva anche da propulsore cittadino nell'area atesina, diffondendo elementi statutari comunali sino a [[Bolzano]].<ref>{{cita testo |lingua=en |nome=Hannes|cognome=Obermair|wkautoreautore=[[Hannes Obermair]] |titolo=‘Bastard Urbanism’? Past Forms of Cities in the Alpine Area of Tyrol-Trentino |volume=Concilium Medii Aevi |numero=10 |anno=2007 |pagine=pp. 53-76 (65-67) |ISSN= 1437-904X |DOI=10.2364/1437905810103 }}</ref>
Past Forms of Cities in the Alpine Area of Tyrol-Trentino |volume=Concilium Medii Aevi |numero=10 |anno=2007 |pagine=53-76 (65-67) |ISSN= 1437-904X |DOI=10.2364/1437905810103 }}</ref>
Nel [[1407]] [[Rodolfo Belenzani]] fu a capo di una rivolta dei cittadini, i quali insorsero contro l'oppressione del principe vescovo [[Giorgio di Liechtenstein]] e governarono Trento per un paio di anni.
Trento divenne famosa a livello internazionale per il [[Concilio di Trento|Concilio]] ([[1545]]-[[1563]]), col quale ebbe inizio la [[Controriforma]]. Il [[XVI secolo]] fu uno dei periodi di maggior splendore per il capoluogo trentino. A capo del Principato i cardinali [[Bernardo Clesio]] e [[Cristoforo Madruzzo]], importanti figure di mecenati, trasformarono l'impianto urbanistico di Trento secondo i principi rinascimentali, ristrutturando e edificando nuovi edifici e chiese. La curvatura delle vie del centro (via S. Pietro, [[via Belenzani]], via Oss Mazzurana, etc.) sarebbe stata studiata appositamente da Bernardo Clesio per offrire al forestiero un sorprendente effetto scenico.<ref>Aldo Bertoluzza, ''Aria di Trento'', Trento, Dossi, 1990, p. 39.</ref>.
Il principato dovette più volte difendersi, oltre che dai tentativi di sopraffazione dei conti del Tirolo, anche dal successivo tentativo di espansionismo veneziano che culminò con la battaglia di [[Calliano (Trentino-Alto Adige)|Calliano]], in cui il piccolo esercito trentino (circa {{formatnum:3000}} uomini) con l'appoggio di piccolissimi contingenti locali e di un piccolo contingente (800 uomini) dell'esercito imperiale, di presidio in Trento, inflissero una sonora e definitiva sconfitta al molte volte più numeroso [[esercito veneziano]] {{formatnum:4200}} fra fanti e cavalieri) al comando di [[Roberto di San Severino]], perito nella battaglia, facendone sterminio. Non miglior fortuna per i [[Repubblica di Venezia|veneziani]] fu una specie di battaglia navale combattuta sul [[Lago di Loppio]] (incidentalmenteche fu prosciugato nel 1956) nel tentativo di prendere alle spalle [[Riva del Garda]], dominio del Principe vescovo di Trento, che i veneziani non erano riusciti a conquistare con numerosi attacchi navali dal [[Lago di Garda]].
 
Per tutto il medioevo comunque la città conservò, grazie alla sua posizione geografica fortificata sulla via Nord-Sud (con ripetuti transiti e brevi soggiorni di re e imperatori) e alla fiera difesa della sua autonomia, un'importanza notevole sicuramente sproporzionata alla modestia del numero degli abitanti (meno di {{formatnum:10000}} per tutto il medioevo). All'inizio dell'evo moderno poi ebbe ancor maggiore notorietà internazionale per il [[Concilio di Trento|Concilio]] che vi si celebrò e le cui risoluzioni rappresentarono per i quattro secoli successivi il baluardo della dottrina cattolica contro le eresie protestanti.
 
Nella città, dal XV secolo fino a poco oltre il XVIII secolo, era presente una comunità di lingua tedesca, stabile in alcuni quartieri cittadini. L'entità di questa comunità si attestava attorno al 5-6% della popolazione totale della città circa.<ref>{{Cita web|url=https://www.museocivico.rovereto.tn.it/UploadDocs/5259_art_03_varagnini.pdf|titolo=A proposito della comunità tedesca a Trento dal quattrocento al settecento.|autore=Gian Maria Varanini|pp=1, 3}}</ref>
 
=== XIX secolo ===
[[File:Trento - Statua di Dante.JPG|thumb|[[Monumento a Dante (Trento)|Monumento a Dante]] nei giardini pubblici. La statua venne eretta nel [[1896]], come simbolo dell'italianità della città e in contrapposizione alla statua del cantore medievale [[Walther von der Vogelweide]] a [[Bolzano]].]]
 
Il Principato Vescovile venne soppresso da Napoleone nel 1803. Dall'inizio dell'occupazione napoleonico-bavarese sino al [[1809]] patrioti trentino-tirolesi comandati da [[Andreas Hofer]] avevano combattuto contro l'esercito napoleonico una permanente guerriglia con una serie di scaramucce, senza mai ottenere il più volte promesso aiuto dell'esercito asburgico. Alla fine, in un'epicaNella [[Battaglie del Monte Isel|battaglia al Bergisel]] di Innsbruck, le truppe trentino-tirolesi di Hofer vennero sconfitte dai franco-bavaresi, mentre la figlia dell'imperatore d'Austria andava in sposa a Napoleone e Andreas Hofer veniva giustiziato a Mantova. Dopo l'era napoleonica, nel [[1815]] Trento e tutta la sua attuale provincia vennero inglobate nella Contea del Tirolo entro l'[[Impero Asburgico]]. Il Congresso di Vienna del 1815 sancisce il nuovo assetto territoriale. L'antico governo del principato vescovile, già abolito da Napoleone, non verrà ripristinato, pur mantenendo il vescovo di Trento il titolo solo formale di principe e di "Sua Altezza" sino al 1953, quando il papa Pio XII abolì tutti i titoli nobiliari degli ecclesiastici.
 
[[File:Trento-Francesco Ranzi-Pianta di Trento Antica e Moderna.png|thumb|left|Francesco Ranzi, ''Pianta di Trento Antica e Moderna'', G.B. Monauni, 1869]]
 
Durante tutto il [[XIX secolo]] Trento fu oggetto di trasformazioni di notevole rilevanza. Fra queste va ricordata la costruzione della [[Ferrovia del Brennero]] nel 1864, che collegava [[Venezia]] (allora sotto dominio asburgico) a [[Vienna]] (allora capitale dell'impero asburgico) passando per le città fortezza di [[Verona]] e di Trento, la ferrovia della Valsugana (fra Trento e Bassano) ad opera di una società privata austriaca con concessione dal 1899 al 1998 (ma incorporata alle Ferrovie dello Stato italiano nel 1919), e la [[Ferrovia Trento-Malé-Mezzana|ferrovia Trento Malé]] (tuttora formalmente privata e gestita sotto il controllo della provincia autonoma), ultimo residuo di altri tratti ferroviari che dall'inizio del XX secolo collegavano Trento con [[Riva del Garda]] (via Mori-Arco) e [[Predazzo]] (via Ora-Cavalese). Altri eventi rilevanti furono lo spostamento (allo scopo di meglio realizzare la ferrovia) verso la periferia Ovest del corso del fiume [[Adige]] dal suo secolare alveo che lambiva la città medievale, e la costruzione di palazzi di grande prestigio quali scuole pubbliche, caserme, il [[Palazzo di Giustizia (Trento)|Palazzo di giustizia]] composto da tribunale e [[Carcere asburgico di Trento|carceri]] (architetto [[Karl Schaden]]), la Banca Austro-Ungarica (attuale sede della Banca d'Italia), l'Hotel Imperial (attuale sede della Provincia autonoma di Trento) e la stazione ferroviaria (demolita 50 anni dopo dal governo fascista).
 
[[File:Trento - Hallwylska museet - 104870.tiff|thumb|Veduta di Trento prima del 1881]]
A partire dal [[1870]] si svilupparono a Trento movimenti e circoli politici irredentisti che cercavano di difendere l'italianità della città dai tentativi di [[germanizzazione]] portati dai settori più nazionalisti del [[Tirolo]] tedesco, come il movimento del ''[[Tiroler Volksbund]]'' (costituitosi a [[Vipiteno]] nel 1905). A questi si aggiunsero anche movimenti di difesa dell'italianità trentina, ma senza la volontà di staccare il Trentino dall'Impero austro-ungarico. Come esempio del clima improntato agli antagonismi nazionalisti di fine Ottocento, nel [[1896]] venne inaugurato a Trento [[Monumento a Dante (Trento)|un monumento]] al massimo poeta della lingua italiana, [[Dante Alighieri]].<ref>{{cita web|url=http://www.museostorico.it/index.php/it/Pubblicazioni/Libri-e-produzioni-video/Libri/Monumento-a-Dante-Trento-1896-1996.-Mostra-per-il-centenario|titolo=Monumento a Dante: Trento 1896-1996. Mostra per il centenario|editore=Fondazione Museo storico del Trentino|accesso=4 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722042700/http://www.museostorico.it/index.php/it/Pubblicazioni/Libri-e-produzioni-video/Libri/Monumento-a-Dante-Trento-1896-1996.-Mostra-per-il-centenario|dataarchivio=22 luglio 2011|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|autore= Alessandro Cristofori|url = http://137.204.167.79/rombo/iscriz/dir5.htm|titolo = Editto di Claudio sulla concessione della cittadinanza agli Anauni (46 d.C.): Gli effetti della scoperta della Tabula Clesiana sul dibattito politico in Trentino nel 1800|editore = www.telemaco.unibo.it|accesso = 4 maggio 2011|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060507192511/http://www.telemaco.unibo.it/rombo/iscriz/dir5.htm|dataarchivio = 7 maggio 2006}}</ref> Nello stesso anno si tenne a Trento il primo [[Congresso antimassonico internazionale di Trento|Congresso antimassonico internazionale]]. A Bolzano venne eretto invece il Monumento a [[Walther von der Vogelweide]], poeta medievale di lingua tedesca. Anche se negli ambienti irredentisti più radicali si auspicava il distacco del Trentino dal Tirolo e dall'Impero e la sua annessione al [[Regno d'Italia]], la maggioranza della popolazione, soprattutto contadina, era fedele all'Impero asburgico, pur auspicando una maggiore [[autonomia territoriale]] rispetto al governo provinciale tirolese di Innsbruck. Come riportato nel resoconto dei colloqui da lui avuti a Roma nel 1915 con Sonnino, Ministro degli Esteri del regno d'Italia, [[Alcide De Gasperi]], rappresentante dei cattolici trentini al parlamento imperiale di Vienna, convenne che la maggioranza dei Trentini non era favorevole ad un'annessione all'Italia <ref>{{Cita libro|autore=Paolo Piccoli|autore2=Armando Vadagnini|titolo=De Gasperi. Un trentino nella storia d'Europa|anno=2004|editore=Rubbettino|città=Soveria Mannelli|pp=103|ISBN=9788849809350}}</ref>.
|url=http://www.museostorico.it/index.php/it/Pubblicazioni/Libri-e-produzioni-video/Libri/Monumento-a-Dante-Trento-1896-1996.-Mostra-per-il-centenario
|titolo=Monumento a Dante: Trento 1896-1996. Mostra per il centenario
|editore=Fondazione Museo storico del Trentino
|accesso= 4 maggio 2011
}}</ref><ref>{{cita web
|nome = Alessandro
|cognome = Cristofori
|url = http://137.204.167.79/rombo/iscriz/dir5.htm
|titolo = Editto di Claudio sulla concessione della cittadinanza agli Anauni (46 d.C.): Gli effetti della scoperta della Tabula Clesiana sul dibattito politico in Trentino nel 1800
|editore = www.telemaco.unibo.it
|accesso = 4 maggio 2011
|urlmorto = sì
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060507192511/http://www.telemaco.unibo.it/rombo/iscriz/dir5.htm
|dataarchivio = 7 maggio 2006
}}</ref> Nello stesso anno si tenne a Trento il primo [[Congresso antimassonico internazionale di Trento|Congresso antimassonico internazionale]]. A Bolzano venne eretto invece il Monumento a [[Walther von der Vogelweide]], poeta medievale di lingua tedesca. Anche se negli ambienti irredentisti più radicali si auspicava il distacco del Trentino dal Tirolo e dall'Impero e la sua annessione al [[Regno d'Italia]], la maggioranza della popolazione, soprattutto contadina, era fedele all'Impero asburgico, pur auspicando una maggiore autonomia territoriale rispetto al governo provinciale tirolese di Innsbruck. Come riportato nel resoconto dei colloqui da lui avuti a Roma nel 1915 con Sonnino, Ministro degli Esteri del regno d'Italia, [[Alcide De Gasperi]], rappresentante dei cattolici trentini al parlamento imperiale di Vienna, convenne che la maggioranza dei Trentini non era favorevole ad un'annessione all'Italia.
 
=== XX secolo ===
Durante la prima guerra mondiale Trento fu dichiarata città fortezza (''[[Fortezza di Trento|città fortezza]]'') e divenne il caposaldo del fronte meridionale austro-ungarico. Circa {{formatnum:5500060000}} trentini, soldati di leva obbligatoria, combatterono nellcon la divisa dell'[[Imperiale e regio esercito austro-ungarico]], e migliaia di soldati trentiniloro ({{formatnum:11000}} in tutta la provincia, di cui {{formatnum:1000}} provenienti dalla città di Trento) caddero<ref>{{cita web|url=http://www.museodellaguerra.it/progetti/archivio-dei-caduti/|titolo=Archivio dei Caduti|editore=[[Museo storico italiano della guerra]]|accesso=8 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180109063809/http://www.museodellaguerra.it/progetti/archivio-dei-caduti/|dataarchivio=9 gennaio 2018|urlmorto=no}}</ref> didurante cuila 1000guerra provenienti dalla città di Trento) caddero in battagliaarruolati nei reggimenti dei ''[[Kaiserjäger|Tiroler Kaiserjäger]]'' (cacciatori imperiali tirolesi) e ''[[Landesschützen]]'', truppe alpine di difesa territoriale. Circa 900 giovani trentini si arruolarono invece(di volontaricui tra710 leerano fileeffettivamente dellcittadini austriaci) volontari nell'[[esercito italiano]].<ref>{{cita pubblicazione|curatore=Alessio Quercioli|url=http://www.museodellaguerra.it/wp-content/uploads/2015/06/censimento_volontari_irredenti.pdf|titolo=Censimento degli archivi dei volontari irredenti nella Prima Guerra Mondiale 1915-1918|editore=Museo storico italiano della guerra|anno=2010|accesso=8 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160317065251/http://www.museodellaguerra.it/wp-content/uploads/2015/06/censimento_volontari_irredenti.pdf|dataarchivio=17 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
La città era coronatadifesa da una rete formidabilecorona di forti difensivi che ancorsono oggi sonoancora visibilipresenti e in parte visitabili. Alla fine dell'anno [[1915]] la Fortezza''fortezza di Trento'' divenne la sede del quartier generale austro-ungarico per il fronte meridionale. NelleLe montagne circostanti si celavanascondevano il più grande e più potente caposaldo del fronte italiano, con lamolte maggiorstrutture parte del sistema difensivo scavatoscavate nella roccia. L'ideatore delladi Fortezzatali diopere Trento erafu il maggior generale [[SteinhardtFranz von Steinhart]].
 
[[File:Trento 3 novembre 1918.jpg|thumb|Truppe italiane entrano a Trento il 3 novembre 1918.]]
La [[prima guerra mondiale]] portò a Trento e a tutta la zona di confine tragedie di proporzioni immani, a partire dall'evacuazione della maggior parte della popolazione civile. Le truppe italiane furono accolte con freddezza, dalla popolazione locale, che vedeva i soldati italiani come invasori e non come redentori <ref>{{Cita web|url=https://journals.openedition.org/diacronie/13114?utm_source=chatgpt.com|titolo=}}</ref>. Trento, congiuntamente al resto della contea principesca tirolese a sud dello spartiacque alpino, divenne territorio [[italia]]no alla fine della prima guerra mondiale col [[Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)|Trattato di Saint Germain]].
 
Il [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]] rappresentò per Trento, come per il resto della zona di confine, una tragedia di proporzioni immani, caratterizzata anche dall'evacuazione della maggior parte della popolazione civile. Per via dell'evacuazione, rimane un dubbio circa la spontaneità mostrata nelle fotografie della "popolazione in festa" che accolse l'arrivo delle truppe italiane il 4 novembre [[1918]]. Trento, congiuntamente al resto della contea principesca tirolese a sud dello spartiacque alpino passò all'[[Italia]] nel [[1919]], alla fine della prima guerra mondiale, annessione sancita dal [[Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)|Trattato di Saint Germain]].
 
[[File:Trento - Adige 1943.1.jpg|thumb|left|Il ponte San Lorenzo distrutto durante la [[strage della Portela]] nel 1943]]
 
Durante il [[fascismo]] la città persee assieme alll'intera provincia quellpersero l'autonomia chedella avevaquale avevano goduto per secoli:. nelNel [[1923]] il [[consiglio comunale]] di Trento fu sciolto dal governo di Roma dopo chele ildimissioni da sindaco di [[Giovanni Peterlongo]], liberale eletto l'anno precedente,. si dimise assieme al suo gruppo in seguito alle pressioni ricevute (Peterlongo fu quindipoi nominato [[commissario prefettizio]], incarico che mantenne fino al [[1926]]).<ref>Fabrizio Rasera, "Dal regime provvisorio al regime fascista (1919-1937)", in ''Storia del Trentino - Volvol. VI., L'età contemporanea. Il Novecento'', a cura di Andrea Leonardi e Paolo Pombeni, [[Il Mulino]], [[2006]], pp. 89-93.</ref> Per l'ottenimentoriottenere dell'autonomia amministrativa ed economica si dovràTrento aspettareattese fino alla fine del secondo conflitto mondiale (statuto della Regione autonoma Trentino-Alto Adige). Durante la [[seconda guerra mondiale]] Trentola città fu bombardata dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] dal 2 settembre 1943 fino al 3 maggio 1945, per un totale di 80 incursioni che causarono circa 400 vittime e 1792 danneggiamenti di edifici. Durante il primo bombardamento si verificò la [[strage della Portela]], dove viche furonocausò circa 200 morti.<ref>[{{Cita web |url=http://www.noodls.com/view/F235C9EB3B7B4B6D801165EB90E082ABDF797FF4 |titolo=Notizie storiche della strage] |accesso=23 settembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131231001803/http://www.noodls.com/view/F235C9EB3B7B4B6D801165EB90E082ABDF797FF4 |dataarchivio=31 dicembre 2013 |urlmorto=no }}</ref>
 
La storia della città nel [[XX secolo]] coincise per lo più con quella della provincia e della regione.
 
Con le modifiche statutarie del 1971 e con le relative norme di attuazione degli anni seguenti, l'autonomia venne notevolmente ampliata, ma la Regione venne in pratica smembratadivisa con l'attribuzione di quasi tutti i poteri alle due province autonome di Trento e di Bolzano, le uniche province autonome esistenti nel sistema amministrativo italiano, che riuscirono negli anni successivi ad ottenere importanti mezzi finanziari dallo Stato centrale in cambio di competenze, ovvero servizi che nelle altre regioni sono pagati e gestiti dallo Stato.
 
===XXI secolo===
Nel febbraio 2025, in via Santa Croce, in pieno centro storico, sono state scoperte a 8 metri di profondità 200 tombe con i relativi corredi funerari perfettamente conservate. La necropoli, rara nell’arco alpino e di provenienza ancora sconosciuta, risale al primo millennio avanti Cristo e può potenzialmente riscrivere la storia della città che finora era nota come un insediamento di età romanica.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/trentinoarche|titolo=Archeologia. Scoperta una necropoli preromana che cambia la storia di Trento|sito=www.avvenire.it|data=2025-02-11|accesso=2025-02-14}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://video.corrieredeltrentino.corriere.it/trento-il-video-del-il-ritrovamento-archeologico-in-centro-storico-una-necropoli-monumentale-di-epoca-preromana/679154d2-1b20-4416-9462-5ed5916f1xlk|titolo=Trento, il video del il ritrovamento archeologico in centro storico: «Una necropoli monumentale di epoca preromana» {{!}} Corriere TV|sito=video.corrieredeltrentino.corriere.it|accesso=2025-02-14}}</ref>
 
=== Aneddoti ===
* Presso via Torre Verde, quando l'Adige lambiva la zona, sorgeva l'antico porto commerciale della città da dove le merci provenienti dalla [[Lombardia]] e dal [[Veneto]] erano scambiate o vendute presso i mercati rionali. Le imbarcazioni da grande tonnellaggio, le ''tanse'', impiegavano 3 giorni per raggiungere Venezia, mentre per il trasporto leggero erano utilizzate le zattere i cui marinai erano raggruppati nella corporazione dei ''Paroni de barca'' con sede nel medesimo luogo.
* Il quadrivio che si incunea tra v.via S.San Pietro, v.via Manci e v.via del Suffragio, cd.il cosiddetto ''el canton'', delimitava i quattro cantoni del centro della città dove si teneva il mercato; in particolare venendo da v.via S.San Pietro si possono scorgere, al secondo e terzo piano dell'edificio prospiciente, degli sporti di legno cioè dei balconcini coperti, cd.le cosiddette ''gelosìe'', dove gli abitanti potevano controllare cosa avveniva in strada senza essere visti a loro volta.
* In un confessionale in S.Santa Maria Maggiore sarebberosarebbe inciseinciso un gruppo di sette cifrelettere M per indicare il disprezzo che Martin Lutero nutriva per il Presidente del Concilio: ''Maledetto Madruzzo Martino Mai Muterà Meglio Morire!''
* Durante il Concilio, il cardinale Madruzzo decise di espellere temporaneamente tutti i poveri e i miserabili della città concentrandoli oltre l'Adige nell'attuale quartiere di Piedicastello. Quelli che vivevano di espedienti si facevano chiamare ''baroni del sol''.
* Piazza Pasi, la vecchia piazza delle Opere dove si teneva il mercato delle verdure, nasconderebbe ancora il ''tesoro del barbaz'' seppellito da [[Brenno]], secondo alcuni, il fondatore retico della città.
* Via delle Orne deriva il nome da un'unità di misura per liquidi, ''l'orna'' appunto, che corrispondeva a circa 64 litri ed era utilizzata dagli artigiani locali per la costruzione delle botti per il vino.
* Presso il vicolo dei Birri, vicino al Duomo, vi era la sede della polizia che aveva il compito di depositare le denunce al Palazzo del Pretorio. Il capo della polizia era il ''[[Bargello (storia medievale)|Bargello]]''.
Riga 260 ⟶ 250:
* Al semaforo tra via Vanga e via Pozzo venendo dalla stazione, alle spalle della scuola privata di lingue, si trovava la ''Casa della Catena'', di fattura medievale, detta così perché un tempo, una catena bloccava la navigazione notturna del fiume.
* Si chiama Man la zona situata tra Villazzano e l'Adige, che prende il nome dal latino ''[[Mani (religione romana)|manes]]'' in quanto si ritiene che fossero venerate le anime dei morti.
*Fino al 1922, nell'attuale via denominata Largo Carducci, sorgeva un particolare edificio (chiamato Casa Ranzi) il quale era dotato dei caratteristici [[Erker]] (in stile nordico), a seguito di un attacco dinamitardo notturno, venne poi distrutto da ignoti.<ref>{{Cita web|url=https://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/largo-carducci-la-citt%C3%A0-cambia-pelle-1.2454459|titolo=Largo Carducci: la città cambia pelle|autore=Federico Duca|data=24 ottobre 2020|accesso=30 ottobre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220526105829/https://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/largo-carducci-la-citt%C3%A0-cambia-pelle-1.2454459|dataarchivio=26 maggio 2022|urlmorto=no}}</ref>[[File:Casa Ranzi - Largo Carducci - Trento.jpg|miniatura|Casa Ranzi tra il 1910 e il 1920, nell'attuale Largo Carducci.]]
 
=== Simboli ===
{{vedi anche|Aquila di San Venceslao}}
==== Stemma ====
Lo stemma del Comune di Trento raffigura un'[[aquila]] spiegata di nero, rostrata, armata e munita sulle ali di due gambi trifogliati d'oro, linguata e cosparsa di fiammelle di rosso come descritto nel ''Decreto di riconoscimento'' del 6 maggio [[1930]].<ref>{{cita web|url=http://www.comune.trento.it/Comune/Atti-e-albo-pretorio/Statuto/Statuto-del-Comune|titolo=Statuto del Comune|editore=Comune di Trento|accesso=2 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903013434/http://www.comune.trento.it/Comune/Atti-e-albo-pretorio/Statuto/Statuto-del-Comune|dataarchivio=3 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref> L'[[aquila di San Venceslao]], che rispetto all'originale ha subito col passare dei secoli alcune modifiche, è lo stemma ufficiale di Trento dal [[1407]] (anno dell'insurrezione di [[Rodolfo Belenzani]]); anche se il Re Giovanni di Lussemburgo donò il simbolo della città molto prima, precisamente ''a Bratislava nell'anno del Signore [[1339]]'' (come si desume dal testo della concessione dello stemma di [[San Venceslao]] al vescovo e alla chiesa trentina). Appena tre anni prima, nel [[1336]], Carlo di Boemia figlio maggiore del re Giovanni di Lussemburgo, si era insediato nel castello di Tirolo quale reggente in vece del fratello minore che nel [[1330]] si era sposato con Margherita di Maultasch, contessa di Tirolo. Carlo di Boemia aveva portato con sé il cancelliere [[Nicolò da Bruna]] che nel 1338, grazie all'influente appoggio di re Giovanni, venne nominato vescovo di Trento. In questo modo fu possibile alla Casa di Boemia assicurarsi la completa fedeltà e sottomissione del Principato trentino. Il 9 agosto [[1339]], per ricompensare il principe vescovo dell'amicizia sempre dimostratagli, re Giovanni volle concedere, a Nicolò e ai suoi successori sulla cattedra di [[San Vigilio]], lo stemma di San Venceslao.
Lo stemma del Comune di Trento raffigura un'[[aquila]] spiegata di nero, rostrata, armata e munita sulle ali di due gambi trifogliati d'oro, linguata e cosparsa di fiammelle di rosso come descritto nel ''Decreto di riconoscimento'' del 6 maggio [[1930]]<ref>cfr ([[PDF]]) {{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.tn.it/trento/trentoci.nsf/frameComune2?openframeset&frame=frameComune2destra&src=f4e503609576a47bc125695f00330345/309be17e98ef3002c125695f0049c91f?OpenDocument&AutoFramed Statuto del Comune di Trento] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, TITOLO I, articolo 4.</ref>.
L'[[aquila di San Venceslao]], che rispetto all'originale ha subito col passare dei secoli alcune modifiche, è lo stemma ufficiale di Trento dal [[1407]] (anno dell'insurrezione di [[Rodolfo Belenzani]]); anche se il Re Giovanni di Lussemburgo donò il simbolo della città molto prima, precisamente ''a Bratislava nell'anno del Signore [[1339]]'' (come si desume dal testo della concessione dello stemma di [[San Venceslao]] al vescovo e alla chiesa trentina). Appena tre anni prima, nel [[1336]], Carlo di Boemia figlio maggiore del re Giovanni di Lussemburgo, si era insediato nel castello di Tirolo quale reggente in vece del fratello minore che nel [[1330]] si era sposato con Margherita di Maultasch, contessa di Tirolo. Carlo di Boemia aveva portato con sé il cancelliere [[Nicolò da Bruna]] che nel 1338, grazie all'influente appoggio di re Giovanni, venne nominato vescovo di Trento. In questo modo fu possibile alla Casa di Boemia assicurarsi la completa fedeltà e sottomissione del Principato trentino. Il 9 agosto [[1339]], per ricompensare il principe vescovo dell'amicizia sempre dimostratagli, re Giovanni volle concedere, a Nicolò e ai suoi successori sulla cattedra di [[San Vigilio]], lo stemma di San Venceslao.
 
==== Gonfalone ====
Riga 271 ⟶ 261:
Il gonfalone del comune di Trento è un drappo di tessuto di colore bianco, al cui centro troneggia l'[[aquila di San Venceslao]]. Sotto di essa vi trova posto l'iscrizione a lettere maiuscole dorate: «Comune di Trento».
 
==== Bandiera ====
{|align=right
{|align="right"
|[[File:Flag of Trento.png|thumb|upright=0.7|La Bandiera di Trento]]
|[[File:Flag of Trento.svg|thumb|upright=0.7|La Bandiera di Trento]]
|}
La bandiera è composta da tre strisce orizzontali della stessa dimensione (drappo interzato in fascia), le due più esterne giallo e la centrale celeste.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.trento.it/Comune/Documenti/Schede-informative/Il-gonfalone-della-citta-di-Trento|titolo=Il gonfalone della città di Trento|accesso=31 agosto 2018|editore=Comune di Trento|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180901044359/http://www.comune.trento.it/Comune/Documenti/Schede-informative/Il-gonfalone-della-citta-di-Trento|dataarchivio=1º settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
==== Bandiera ====
La bandiera è composta da tre strisce orizzontali della stessa dimensione (drappo interzato in fascia), le due più esterne giallo e la centrale blu, con al centro uno scudo bianco che ospita un'aquila nera con le ali spiegate e cosparsa di fiammelle, l'aquila di [[San Venceslao]]. Ovvero lo stesso scudo che è presente nello stemma del Comune di Trento.
 
=== Onorificenze ===
Trento, per il Trentino, è tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]]|città perchédecorate èal statavalor militare per la guerra di Liberazione]], insignita della [[Medaglia d'Oro al Valor Militare|medaglia d'oro al valor militare]] il 16 aprile [[1976]], per i sacrifici delle sue popolazioni e, per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]:<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/18423|titolo=Trento|accesso=24 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181124220202/http://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/18423|dataarchivio=24 novembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza =Città decorateMedaglia d'oro al Valor Militare per la Guerra divalor Liberazionemilitare
|collegamento_onorificenza =Città decorateMedaglia d'oro al Valor Militare per la Guerra divalor Liberazionemilitare
|motivazione = Trento per il Trentino. Permeata nella cultura, nella lingua e nelle tradizioni da secoli di civiltà italica strenuamente difesa contro ogni tentativo di mortificazione, la città di Trento, già presente durante il secolo scorso nei fermenti di libertà dei moti risorgimentali, anche nel corso della prima guerra mondiale aveva dimostrato l'elevatezza dei suoi sentimenti patriottici, testimoniandoli con l'olocausto dei suoi figli migliori, con l'accorrere di volontari, col sacrificio di numerosi cittadini impiccati, caduti e feriti in combattimento, deportati o imprigionati. Nuovamente strappato alla Madre Patria dalla prepotenza nazifascista, il popolo trentino, traendo luce da quelle gloriose radiazioni, si pose ancora una volta al baluardo d'italianità. Da una vasta rete di cospirazione trasse vita un'organizzazione di lotta clandestina che investì tutta la provincia. Monti, valichi, vallate furono campi d'attività delle formazioni partigiane, d'azioni di guerriglia e di sabotaggio, che ostacolarono e spesso impedirono il movimento d'uomini, di mezzi, di materiale lungo le importanti vie operative del nemico, che subì ingenti perdite e onerosi danni. Nonostante la barbara repressione operata dalle locali forze d'occupazione e dall'aviazione nemica, la gente trentina diede spontaneo supporto alla Resistenza nella città, nei sobborghi, sulle montagne, nelle fabbriche e perfino nei campi di concentramento, dove si organizzava la fuga e l'assistenza dei prigionieri di guerra. A prezzo d'altri gravi sacrifici i Trentini portarono così a felice compimento l'impegno, sempre vivo, di costante affermazione della loro unità con tutto il popolo italiano nella fede e nella lotta per la libertà.<ref>[http://www.quirinale.it/onorificenze/DettaglioDecorato.asp?idprogressivo=18876&iddecorato=18423 Motivazione- dellaTrentino, decorazione su quirinale.it]</ref>1943-1945
|luogodata = 16 aprile [[1976]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione =
}}
 
Riga 293 ⟶ 288:
=== Architetture religiose ===
==== Chiese ====
{{vedi anche|Chiese di Trento}}
[[File:Trento piazza duomo invernale.jpg|thumb|left|upright=1.6|Piazza Duomo nella stagione invernale]]
[[File:Trento-Piazza delpiazza Duomoduomo invernale.jpg|thumb|left|upright=1.6|[[CattedralePiazza diDuomo San(Trento)|Piazza VigilioDuomo]] e fontananella delstagione Nettunoinvernale]]
[[File:Chiesa di Santa Maria Maggiore (Trento).jpg|thumb|[[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Trento)|Chiesa di Santa Maria Maggiore]]]]
[[File:Trento-San Lorenzo-front with tower.jpg|thumb|Facciata dell'della [[Abbaziachiesa di San Lorenzo (Trento)|abbaziachiesa di San Lorenzo]]]]
[[File:Chiesa del Santissimo Sacramento (Trento).jpg|thumb|Facciata della [[Chiesa del S.S. Sacramento (Trento)|chiesa del S.S. Sacramento]]]]
[[File:Sant'Apollinare1.jpg|thumb|La facciata della [[Chiesa di Sant'Apollinare (Trento)|chiesa di Sant'Apollinare]]]]
La città vanta numerose chiese, con un'architettura che va dal periodo romanico all'epoca moderna. Le più importanti sono:
*[[Cattedrale di San Vigilio]] - La cattedrale di San Vigilio è il Duomo di Trento situato in [[Piazza Duomo (Trento)|piazza del Duomo]]. È la principale chiesa cittadina ed è stata edificata nel XIII secolo sull'area in cui era originariamente presente un'antica [[Basilica paleocristiana di San Vigilio|basilica]] dedicata a [[Vigilio di Trento|San Vigilio]], da cui prende il nome e che è il Patrono della città. Questa antica basilica fu costruita fuori dalle mura perché fungeva da chiesa cimiteriale: vi furono infatti sepolti San Vigilio e i resti dei tre martiri Ananuensi [[Sisinnio, Martirio e Alessandro]]. L'Imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo]] (autore del ''[[Landlibell]]'' tirolese) fu coronato nella cattedrale Imperatore del Sacro Impero il 4 febbraio 1508 dal Vescovo di Gurk Mattias Lang. Nella cattedrale sono sepolti la maggior parte dei vescovi di Trento, tra cui tutti i più recenti. Negli anni sessanta e settanta del XX secolo sono stati eseguite importanti ricerche archeologiche nel sottosuolo absidale della basilica, che hanno modificato in parte anche la distribuzione interna della zona absidale.
 
*[[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Trento)|Chiesa di Santa Maria Maggiore]] – costruita nel [[XVI secolo]] da Antonio Medaglia per volontà del cardinale [[Bernardo Clesio|Bernardo Cles]], in stile rinascimentale ma con riminescenze gotiche ("stile clesiano"). La facciata presenta un importante portale cinquecentesco, mentre all'interno è da notare una cantoria dello stesso secolo e le tele di Cignaroli e di [[Giovan Battista Moroni|Moroni]]. La chiesa ospitò il terzo periodo del [[Concilio di Trento]] (aprile [[1562]] - dicembre [[1563]]). L'esterno è stato completamente ripulito e riportato allo stato originale nel 2007. Gli scavi archeologici hanno evidenziato che l'edificio sacro è stato costruito sopra tre chiese precedenti (tra le quali una è forse la Santa Maria della Neve, menzionata nelle fonti scritte). La più antica delle tre, la ''ecclesia'' paleocristiana (V-VI secolo), fungeva da sede vescovile e da principale luogo di culto cittadino durante i primi secoli di vita del cristianesimo. Tale ''ecclesia'', a sua volta, era stata costruita sopra un'area pubblica romana dove sorgeva, probabilmente, un complesso termale.
* [[Cattedrale di San Vigilio]] - La cattedrale di San Vigilio è il Duomo di Trento situato in piazza del Duomo. È la principale chiesa cittadina ed è stata edificata nel XIII secolo sull'area in cui era originariamente presente un'antica [[Basilica paleocristiana di San Vigilio|basilica]] dedicata a [[Vigilio di Trento|San Vigilio]], da cui prende il nome e che è il Patrono della città. Questa antica basilica fu costruita fuori dalle mura perché fungeva da chiesa cimiteriale: vi furono infatti sepolti San Vigilio e i resti dei tre martiri Ananuensi [[Sisinnio, Martirio ed Alessandro]]. L'Imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo]] (autore del ''[[Landlibell]]'' tirolese) fu coronato nella cattedrale Imperatore del Sacro Impero il 4 febbraio 1508 dal Vescovo di Gurk Mattias Lang. Nella cattedrale sono sepolti la maggior parte dei vescovi di Trento, tra cui tutti i più recenti. Negli anni sessanta e settanta del XX secolo sono stati eseguite importanti ricerche archeologiche nel sottosuolo absidale della basilica, che hanno modificato in parte anche la distribuzione interna della zona absidale.
*[[Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Trento)|Chiesa dei Santi Pietro e Paolo]] - venne edificata nel [[XII secolo]] nei pressi di piazza dell'Anfiteatro su una preesistente [[cappella]]. La facciata [[Neogotico|neogotica]] venne rifatta su progetto di [[Pietro Estense Selvatico]] tra il [[1848]] e il [[1850]]. È partita in tre campate ed è sormontata dalla statua di [[Pietro apostolo|San Pietro]]. Piazza dell'Anfiteatro (la cui forma ricalca in parte l'ovale di un anfiteatro) prende il nome da un muro con gradoni scoperto presso una cantina del luogo che si ritiene sia il basamento dell'antico anfiteatro romano dove si svolgevano gli spettacoli pagani. Altri frammenti dell'anfiteatro romano possono essere visitati in un'area interna del Palazzo della Cassa di Risparmio in via Galilei.
* [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Trento)|Chiesa di Santa Maria Maggiore]] – costruita nel [[XVI secolo]] da Antonio Medaglia per volontà del cardinale [[Bernardo Clesio|Bernardo Cles]], in stile rinascimentale ma con riminescenze gotiche ("stile clesiano"). La facciata presenta un importante portale cinquecentesco, mentre all'interno è da notare una cantoria dello stesso secolo e le tele di Cignaroli e di [[Giovan Battista Moroni|Moroni]]. La chiesa ospitò il terzo periodo del [[Concilio di Trento]] (aprile [[1562]] - dicembre [[1563]]). L'esterno è stato completamente ripulito e riportato allo stato originale nel 2007. Gli scavi archeologici hanno evidenziato che l'edificio sacro è stato costruito sopra tre chiese precedenti (tra le quali una è forse la Santa Maria della Neve, menzionata nelle fonti scritte). La più antica delle tre, la ''ecclesia'' paleocristiana (V-VI secolo), fungeva da sede vescovile e da principale luogo di culto cittadino durante i primi secoli di vita del cristianesimo. Tale ''ecclesia'', a sua volta, era stata costruita sopra un'area pubblica romana dove sorgeva, probabilmente, un complesso termale.
*[[Chiesa di Sant'Apollinare (Trento)|Chiesa di Sant'Apollinare]] - eretta nel [[XIII secolo]] ai piedi del [[Doss Trento]] sulle rive dell'[[Adige]] presso l'antico borgo di [[Piedicastello]]. È dedicata al vescovo di [[Ravenna]] del V secolo e ciò fa presupporre origini molto più antiche. Si presenta come estremamente slanciata verso l'alto, con un tetto spiovente di gusto tipicamente nordico con copertura ''a scandole'' (piccole assi in legno). Nel 1183 il pontefice Lucio III decise che la vicina chiesa di San Lorenzo prendesse in custodia questa chiesa: ''ecclesiam sancti Apollinaris cum capellis suis et pertinentiis''.<ref>[http://www.piedicastello.tn.it/documenti/parrocchia-di-santapollinare/ Storia della chiesa dedicata a Sant'Apollinare] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130702222058/http://www.piedicastello.tn.it/documenti/parrocchia-di-santapollinare/ |data=2 luglio 2013 }}, su Piedicastello.tn.it.</ref>
* [[Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Trento)|Chiesa dei Santi Pietro e Paolo]] - venne edificata nel [[XII secolo]] nei pressi di piazza dell'Anfiteatro su una preesistente [[cappella]]. La facciata [[Neogotico|neogotica]] venne rifatta su progetto di [[Pietro Estense Selvatico]] tra il [[1848]] e il [[1850]]. È partita in tre campate ed è sormontata dalla statua di [[San Pietro]]. Piazza dell'Anfiteatro (la cui forma ricalca in parte l'ovale di un anfiteatro) prende il nome da un muro con gradoni scoperto presso una cantina del luogo che si ritiene sia il basamento dell'antico anfiteatro romano dove si svolgevano gli spettacoli pagani. Altri frammenti dell'anfiteatro romano possono essere visitati in un'area interna del Palazzo della Cassa di Risparmio in via Galilei.
*[[Chiesa di San Lorenzo (Trento)|Chiesa di San Lorenzo]] – costruzione risalente al XII secolo edificata dai [[Benedettini]] [[Bergamo|bergamaschi]] chiamati a Trento dal vescovo [[Altemanno]]. Particolarmente interessante la parte absidale realizzata in stile romanico e il presbiterio.
* [[Chiesa di Sant'Apollinare (Trento)|Chiesa di Sant'Apollinare]] - eretta nel [[XIII secolo]] ai piedi del [[Doss Trento]] sulle rive dell'[[Adige]] presso l'antico borgo di [[Piedicastello]]. È dedicata al vescovo di [[Ravenna]] del V secolo e ciò fa presupporre origini molto più antiche. Si presenta come estremamente slanciata verso l'alto, con un tetto spiovente di gusto tipicamente nordico con copertura ''a scandole'' (piccole assi in legno). Nel 1183 il pontefice Lucio III decise che la vicina chiesa di San Lorenzo prendesse in custodia questa chiesa: ''ecclesiam sancti Apollinaris cum capellis suis et pertinentiis''.<ref>[http://www.piedicastello.tn.it/documenti/parrocchia-di-santapollinare/ Storia della chiesa dedicata a Sant'Apollinare], su Piedicastello.tn.it</ref>
*[[Santuario della Madonna delle Laste]]
* [[Abbazia di San Lorenzo (Trento)|Abbazia di San Lorenzo]] – costruzione risalente al XII secolo edificata dai [[Benedettini]] [[Bergamo|bergamaschi]] chiamati a Trento dal vescovo [[Altemanno]]. Particolarmente interessante la parte absidale realizzata in stile romanico e il presbiterio.
* Chiesa dell'Annunziata - eretta tra il 1713 e il 1715, tra via Belenzani e piazza Duomo.
* [[Chiesa di Santa Chiara (Trento)|Chiesa di Santa Chiara]] - nonostante gli interventi medioevali e settecenteschi conserva il suo carattere romanico, ma con alcuni interventi pesanti barocchi ([[1629]]). In origine dedicata a San Michele Arcangelo, si trova nel borgo di Santa Croce. Le due fasi medioevale e settecentesca sono visibili sia all'esterno che all'interno, come nel campanile. Delle prime sono testimonianze i conci calcarei a vista, segno del timpano con oculi delle dimensioni laterali dell'edificio originario, le monofore oblunghe dei prospetti sud e nord giro inferiore e le bifore del campanile. La seconda fase la troviamo all'esterno nella sopraelevazione intonacata, nelle finestre a lunetta nel rosoncino del timpano. L'antico monastero delle Clarisse è stato oggetto di numerose ricostruzioni e ristrutturazioni, è un autorevole edificio seicentesco che conserva un tratto di chiostro e dei loggiati. Oggi è centro dei servizi culturali Santa Chiara.
* Originale chiesa di Santa Chiara, a lato della chiesa di Santa Chiara, ora sede dell'aula magna della [[Fondazione Bruno Kessler]].
* [[Chiesa di San Francesco Saverio (Trento)|Chiesa di san Francesco Saverio]] (1711), su disegno di [[Andrea Pozzo]], tempio barocco al termine di via R. Belenzani.
* [[Chiesa di Santa Croce (Trento)|Chiesa di Santa Croce]] (chiesa dei Cappuccini, 1840 - 1842, ried. 1948) - con annesso convento dei frati Cappuccini. Nei pressi ombreggiano una magnolia secolare del 1880 su San Michele, e un platano del 1825 su Santa Croce.
* [[Chiesa del Redentore (Trento)|Chiesa del Redentore]] (1889) - chiesa sconsacrata situata vicino a piazza Fiera, originariamente parte di un istituto vescovile per sordomuti fondato da [[Giovanni Nepomuceno de Tschiderer]].
* [[Santuario della Madonna delle Laste]] - del 1618 di stile barocco. Il capitello con l'effigie della Madonna fu deturpato in maniera evidente da alcuni vandali, nonostante i ripetuti restauri. Alle Laste, così come a Luserna, si era soliti innalzare delle immagini sacre su delle colonne che adornavano le strade per allontanare gli untori di peste.
* [[Chiesa della Santissima Trinità (Trento)|Chiesa della Santissima Trinità]] (1519) in via SS. Trinità a fianco del [[liceo classico Giovanni Prati]], da questa chiesa partì la processione di apertura del Concilio ecumenico tridentino diretta al Duomo, alle ore 9:30 del 13 dicembre [[1545]].
* [[Chiesa della Beata Vergine del Suffragio]] (1720-1726) - in stile barocco, in via del Suffragio. Ogni domenica ad ore 18:00 viene celebrata la Santa Messa in rito tridentino (''Vetus Ordo'' - Messa in latino).
* [[Chiesa di San Marco (Trento)|Chiesa di San Marco]] (1273, riedificata 1660) con annesso convento, in piazzetta degli Agostiniani.
* Chiesa dei Sette Dolori, già di san Francesco d'Assisi - con annesso convento delle Figlie della Carità (Canossiane), in piazza Venezia. Di origine duecentesca, dopo i numerosi interventi presenta ben poche tracce della sua storia più remota.
* Chiesa di Santa Margherita, costruita in epoca antica, ricostruita in forma neoclassica nel XVIII secolo.
* Chiesetta in via San Giovanni Bosco - piccola chiesa sopra piazza Fiera, nei pressi della Curia Arcivescovile.
* Chiesa dello Sposalizio di Maria - in via san Bernardino.
* [[Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Trento)|Chiesa del Sacro Cuore di Gesù]] - di carattere moderno (1963, arch. Efrem Ferrari), in viale Verona; contiene la Madonna con Bambino, scultura lignea del XIII secolo.
* Chiesa di Sant'Anna - piccola chiesa del XV secolo a destra della chiesa di san Pietro.
* Chiesa di Sant'Antonio da Padova - di carattere moderno in zona [[Bolghera]], nei pressi dell'ospedale Santa Chiara.
* [[Chiesa del S.S. Sacramento (Trento)|Chiesa del S.S. Sacramento]] - tra via Santa Croce e corso III Novembre, di fronte al parco Santa Chiara e nei pressi della Chiesa di Santa Chiara.
* [[Chiesa di San Martino (Trento)|Chiesa di San Martino]] - di carattere moderno all'inizio di via Brennero.
* [[Chiesa di San Giuseppe (Trento)|Chiesa di San Giuseppe]] operaio (1958, arch. [[Efrem Ferrari]]), in via Vittorio Veneto 18.<ref name= Giuseppe_PioX>[http://www.sangiuseppesanpiox.it Sito delle parrocchie San Giuseppe e San Pio X a Trento]</ref>
* [[Chiesa di San Bartolomeo (Trento)|Chiesa di San Bartolomeo]],<ref>{{Cita web|url=http://www.parrocchiasacrocuoretn.it/index.php/chiesa/56-chiesa-di-s-bartolomeo|titolo=Chiesa di San Bartolomeo|accesso=14 agosto 2016}}</ref> già documentata nel 1183 - a [[San Bartolomeo (Trento)|San Bartolameo]].
* Cappella del Crocifisso - salita Manci verso [[Mesiano]] a ridosso della facoltà di Ingegneria.
* Chiesa di Santo Stefano Protomartire - a [[Villazzano]].
* Santuario della Madonna della Grotta - a Villazzano.
* Chiesa dei S.S. Martiri Anaunensi - ai Solteri.
* Chiesa della Madonna della Pace.
* [[Chiesa di Cristo Re (Trento)|Chiesa di Cristo Re]] (1941 - 1953, arch. Efrem Ferrari); contiene il grande crocifisso in legno di rovere, opera dello scultore meranese [[Umberto Volante]].
* [[Chiesa di Madonna Bianca]] nel quartiere [[Madonna Bianca (Trento)|omonimo]] (1974, arch. Marcello Armani e ing. Luciano Perini).
* [[Chiesa di San Pio X (Trento)|Chiesa di San Pio X]], in via San Pio X 34.<ref name= Giuseppe_PioX/>
* Chiesa di San Carlo Borromeo nel quartiere [[Clarina (Trento)|Clarina]].
* Chiesa di San Rocco.
* Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a [[Vela (Trento)|Vela]].
* Chiesa San Donato - a San Donà.
* Chiesa di San Vito e Modesto - a san Vito.
* Chiesa della Visitazione di Maria Ss. - a [[Gardolo]].
 
Altre chiese si trovano all'interno dei Seminari di Trento, ex seminari e scuole private cattoliche.
 
Inoltre si trovano a Trento alcuni [[convento|conventi]]:
* [[Convento di Santa Croce alla Spalliera]], appartenente all'[[Ordine dei frati minori cappuccini]];<ref>[{{Cita web |url=https://www.fraticappuccinitrento.it/ |titolo=Frati cappuccini Trento] |accesso=15 dicembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171216034420/https://www.fraticappuccinitrento.it/ |dataarchivio=16 dicembre 2017 |urlmorto=sì }}</ref>
* [[Convento di San Bernardino (Trento)|Convento di San Bernardino]], apparteneneteappartenente all'[[Ordine dei frati minori]].<ref>[https://necrologie.corrierealpi.gelocal.it/chiese/provincia-98-trento/citta-7408-trento/7277-chiesa-di-san-bernardino/descrizione#tab Chiesa di San Bernardino] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171215221246/https://necrologie.corrierealpi.gelocal.it/chiese/provincia-98-trento/citta-7408-trento/7277-chiesa-di-san-bernardino/descrizione#tab |data=15 dicembre 2017 }}, su necrologie.corrierealpi.gelocal.it</ref>
 
=== Architetture civili ===
 
==== Palazzi ====
{{vedi anche|Case affrescate di Trento}}
[[File:Piazza Duomo Trento Italy.JPG|thumb|Affreschi sulle case Cazuffi-Rella in Piazza del Duomo.]]
[[File:Trento Palazzo delle Albere.jpg|thumb|[[Palazzo delle Albere]]]]
Riga 357 ⟶ 315:
[[File:Palazzo QuettaAlbertiColico.jpg|thumb|Palazzo Quetta-Alberti-Colico]]
[[File:PalazzoGeremiaTN.jpeg|thumb|[[Palazzo Geremia]]]]
[[File:Palazzo Sardagna 2016 1.jpg|thumb|[[Museo tridentino di scienze naturali#Palazzo Sardagna|Palazzo Sardagna]].]]
[[File:PalazzoLarcherFogazzaro.jpg|thumb|Palazzo Larcher Fogazzaro]]
[[File:Trento-Palazzo Saracini Cresseri-front.jpg|thumb|Palazzo Saracini Cresseri]]
[[File:Trento-Canton (Casa Zabini).jpg|thumb|"Casa Canton" (Casa Zambini)]]
* Case [[Casecasa Cazuffi|Cazuffi]]-[[casa Rella|Rella]] - Gli affreschi delle due case sarebbero stati commissionati da Tommaso Cazuffi in occasione della visita nel 1535 di Ferdinando I d'Austria ''imperatore dei Romani''.
* [[Palazzo delle Albere]] - palazzo di stile rinascimentale, fu costruito intorno al [[1550]] per volere della famiglia [[Madruzzo]], che resse il [[Principato di Trento]] per un secolo. Pur essendo una residenza di rappresentanza, esso presenta fortificazioni ed elementi architettonici di difesa, come le quattro torri angolari. Fu villa di campagna suburbana dei Principi-Vescovi, sino al completo abbandono dal secondo dopoguerra in poi. Dopo l'acquisto negli anni settanta del XX secolo da parte della Provincia autonoma di Trento, dal 1987 al 2010 è stato la sede di Trento del [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto]] - MART. Chiuso per restauri nel 2011 è utilizzato dal 2015 come spazio espositivo per mostre temporanee.
* [[Palazzo Pretorio (Trento)|Palazzo Pretorio]] - situato in [[Piazza Duomo (Trento)|Piazza del Duomo]], tra il Castelletto e la [[Torre Civica (Trento)|Torre Civica]], fu l'antica e prima residenza vescovile (fino alla metà del [[XIII secolo]]). Orlato da una merlatura e decorato con bifore, accanto ad esso è stata costruita la Torre Civica. Ora ospita il museo diocesano tridentino.
* [[Palazzo Thun]] (attuale sede del [[Comune|municipio]]) – in via Belenzani 19, palazzo di rappresentanza della famiglia [[Thun-Hohenstein|Thun]], originaria della [[Val di Non]], che riunì in un unico complesso una serie di edifici preesistenti nella metà del [[XV secolo]]. Ha subito una trasformazione notevole nel [[1830]], quando venne profondamente restaurato da [[Rodolfo Vantini]] secondo il gusto neoclassico per volontà del conte [[Matteo II Thun]].
* [[Palazzo Geremia]] – in via Belenzani 20, edificio costruito verso la fine del Quattrocento dallo stile rinascimentale all'esterno e tardo gotico negli ambienti interni. Ora è di proprietà del Comune e ospita l'ufficio del [[Sindaco (Italia)|sindaco]] e manifestazioni culturali. Sulla facciata sono ritratti diversi personaggi quali [[Marco Curzio]] ritratto su un cavallo bianco (al primo piano a sinistra della quadrifora), [[Muzio Scevola]] (a destra della stessa quadrifora) e [[Curio Dentato]]. Al livello inferiore vi sono la [[ruota della fortuna]] e l'alabardiere.
* [[Palazzo Sardagna]] – in [[via Calepina]] 14 palazzo di proprietà della [[Provincia autonoma di Trento]], venne edificato nel Cinquecento e ristrutturato nel [[XVIII secolo|Settecento]] per volontà della famiglia Sardagna, il cui stemma familiare è dipinto nella volta dell'atrio. Ha ospitato dal [[1982]] al [[2013]] la sede del [[Museo tridentino di scienze naturali]]. Uno dei tre putti, che appaiono nella Sala Costantino, è stato ritratto con tonalità particolarmente scure, cd. ''angioletto negretto'', che secondo la leggenda sarebbe il frutto di un miracolo verificatosi mentre l'autore, il vicentino [[Marcello Fogolino]], dipingeva l'affresco. Oggi è sede del Rettorato dell'[[Università di Trento]].
* [[Palazzo Lodron]] - costruito nel periodo del [[Concilio di Trento]] (attorno al [[1570]]) da [[Ludovico II Lodron]], ospita un ciclo pittorico che si estende su tutte le sale più importanti dell'edificio. Sede del [[Tribunale Amministrativo Regionale]] di Trento.
[[File:Simonino.jpg|thumb|upright=0.8|<small>Medaglione su [[Palazzo Salvadori]], rappresentante il, supposto, sacrificio (mai avvenuto) di san [[Simonino di Trento</small>]], l'edificio sorge sulle fondamenta dell'antica [[sinagoga]] della piccola [[comunità ebraica]] presente in città.]]
* [[Palazzo Salvadori]] – in via Manci 119, uno dei primi esempi di architettura civile rinascimentale a Trento. Venne costruito dal maestro lombardo Lucio Tosani, nel periodo clesiano a partire dal [[1515]]. Attorno alla metà del [[XVIII secolo]] furono affissi due [[Medaglione (architettura)|medaglioni]] in pietra sulla facciata per celebrare il [[martirio (Cristianesimocristianesimo)|martirio]] di san [[Simonino di Trento]], il bambino che si riteneva falsamente vittima di un rituale ebraico nella [[Pasqua]] del [[1475]]. Questo episodio, forse il più negativo della storia della città, causò la cacciata della piccola [[Ebraismo|comunità ebraica]] di Trento, che aveva nel palazzo la propria [[sinagoga]] i quali locali sono ancora visibili a livello semi-interrato lungo il vicolo al Vò con tanto di stele commemorativa. La cappella del Santo, invece, si trova presso il Palazzo Bortolazzi ed è occupato da una gioielleria.
* Palazzo Galasso o Del Diavolo (''Ca del Diaol'')- sito in via Manci 99 e fatto costruire nel [[1602]] da un discendente della potente famiglia di banchieri [[Fugger]]; così chiamato, secondo la leggenda, citata anche da [[Goethe]],<ref>Aldo Gorfer, ''Trento: città del Concilio'', Trento, Arca, 2003, pag. 177.</ref>, a causa di una scommessa vinta dal Fugger contro Mefistofele.<ref>Vi sarebbe stata anche una ''Ca del Sioredio'' nel fabbricato sull'angolo di v. Prepositura con p.zza S.Maria. Aveva la facciata rivolta a ovest dirimpetto la casa Frizzeri (fabbricato giallo con finestre-porte ribassate) e si chiamava così perché vi si trova la sagrestia della Chiesa di S. Maria Maggiore che si trova all'imbocco di via delle Orsoline. La ''Ca del Sioredio'' fu distrutta da un incendio nell'Ottocento e fu rimpiazzata dagli attuali edifici bancari negli anni cinquanta</ref>. Nell'annessa cappella gentilizia dei Santi Martiri Anauniensi, il 9 gennaio 1837, re [[Ferdinando II delle Due Sicilie]] sposò l'arciduchessa [[Maria Teresa d'Asburgo-Teschen (1816-1867)|Maria Teresa d'Asburgo-Teschen]], le nozze furono celebrate dal vescovo [[Giovanni Nepomuceno de Tschiderer]].
* [[Palazzo Roccabruna]] – in via SS.Trinità 24, parte di un accorpamento di varie unità edilizie avvenuto a metà del [[XVI secolo]], con cortile, salone affrescato e cappella affrescata dedicata a san Gerolamo. Nel medesimo edificio sorge al piano terra l'Enoteca Provinciale che ospita mostre e degustazioni di vini tipici locali.
* [[Palazzo Bortolazzi (Trento)|Palazzo Bortolazzi]] - in via Malpaga 17, oggi sede della [[SOSAT]] (Sezione Operaia [[Società Alpinisti Tridentini]]) e del [[Coro della SOSAT|suo coro]], prende il nome dalla [[Bortolazzi|famiglia Bortolazzi]]. Include una cappella dedicata al [[Simonino di Trento|Simonino]].
* Palazzo Calepini - il palazzo prende il nome dalla nobile famiglia che si insediò nel XV secolo.
* Palazzo Ghelfi &nbsp;– in piazza Pasi 21, prende il nome dalla famiglia che nel corso del Quattrocento si insediò nella città di Trento.
* [[Palazzo Cazuffi ]]&nbsp;– in via Oss Mazzurana 45, sito nella contrada di San Benedetto è di origine rinascimentale. Della ricca decorazione pittorica che interessava l'intero palazzo rimane la parte superiore e la fascia marcapiano. Da non confondere con le [[Case Cazuffi]] di piazza Duomo.
* Palazzo[[Casa Balduini ]]&nbsp;– in piazza Duomo 30, di origine medioevale è affrescata da un pittore "astrattista" ignoto. Ospita un'osteria tipica locale.
* Casa [[Torre Mirana ]]&nbsp;– in via Belenzani 21, una delle più antiche costruzioni del Sass, di origine medioevale è stata rimaneggiata nel Rinascimento dalla famiglia Mirana.
* Palazzo Migazzi Ciani &nbsp;– in via Manci 158 il vasto edificio rinascimentale appartenne alla famiglia Migazzi di [[Cogolo]] in [[Val di Peio]]. Ospita un cinema.
* Palazzo Trautmannsdorf &nbsp;– in piazza Sanzio ad angolo con via Suffragio, si estende tra piazza Mostra e via Suffragio e si affaccia su piazza Raffaello Sanzio; assunse le sembianze attuali nel corso del Seicento per opera dei conti tirolesi Trautmannsdorf. Precedentemente apparteneva alla nobile famiglia Particella; dopo i conti passò ai baroni Salvadori.
* [[Palazzo Alberti Quetta Colico- Alberti Colico]]&nbsp;– in via Belenzani 30, accanto a [[palazzo Geremia]] deriva dalla fusione di due nuclei edilizi precedenti, presenta una facciata affrescata ''a candelebra'' e affreschi che vanno dal periodo trecentesco a quello cinquecentesco.
* Palazzo Civico - (o municipio vecchio) accanto a palazzo Alberti Quetta Colico, era l'antica sede del Magistrato consolare. Sul tetto sta scritto un motto (in latino) attribuito a San Bartolomeo che, tradotto, suona più o meno così: ''el sass me gavè dà l'arzent e l'nom de Trent'' (la montagna ci ha rifornito di argento e del titolo di Trento).
* Palazzo Consolati - in via S.Maria Maddalena 1 dove si riunivano i membri "dell'Accademia degli Accesi" per contendere il titolo di ''lezù'' (= intellettuali) a quelli degli ''Agiati'' di Rovereto.
* [[Palazzo delDel Monte (Trento)|Palazzo Del Monte]] – in via Suffragio 93, costruito nel 1519 al "Cantone" (tra via Suffragio e via San Marco), è affrescata con le fatiche di Ercole e con uno stemma di Massimiliano I.
* [[Casa Niccolini]] - in piazza Mario Pasi, con affreschi del 1500-600 riscoperti nel 2020
* Palazzo della Filarmonica – in via Verdi 30, all'interno la sala per stagione concertistica della Società della Filarmonica.
* [[Palazzo Firmian (Trento)|Palazzo Firmian]] – in via Galilei 1, di origine rinascimentale; nel palazzo nacque Carlo G.Firmian, governatore della Lombardia (dal 1759), protettore di letterati e poeti e uno dei valorizzatori del giovane Mozart. Ora e sede della Cassa di Risparmio.
* [[Palazzo Larcher Fogazzaro Bortolazzi]]– in via Mazzini 10, edificio del tardo barocco trentino eretto dalla nobile famiglia Guarinoni. Il portale presenta due giganti che reggono il balcone sovrastante. Attiguo si può scorgere un frammento delle mura medievali, residuo dei lavori di rimozione lungo via Verdi.
* Palazzo Pilati – in via Oss Mazzurana 38, presenta un 'interessante facciata gotica risalente al XV secolo.
* Palazzo Saracini Pedrotti – in via Manci 57, di gusto rinascimentale è stato sopraelevato nel 1862. Ora sede della S.A.T. (da non confondere con la S.O.S.A.T. avente sede in palazzo Bortolazzi).
* [[Palazzo Tabarelli]] – in via Oss Mazzurana 65, costruito nel 1515 prende il nome da chi ne ordinò la costruzione. Anche detto "Palazzo dei Diamanti": così infatti lo battezzarono i Trentini, per la sua facciata rilucente di diamantini riflessi. Sulla facciata sono scolpiti 22 profili di personaggi storici locali (l'ultimo a destra al primo piano è Bernardo Clesio).
* Palazzo Trentini – in via Manci 83, originariamente dei baroni Trentini, il palazzo fu costruito verso la metà del secolo XVIII, sede del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento.
* Palazzo della Prepositura - a lato della [[Chiesa di Santa Margherita (Trento)|chiesa di Santa Margherita]], qui abitò [[Papa Pio II|Enea Silvio Piccolomini]].
* Palazzo della Provincia – in [[Piazza Dante (Trento)|piazza Dante]], sede della Presidenza e della Giunta della Provincia Autonoma di Trento. All'interno vi sono decorazioni di [[Fortunato Depero]].
* Palazzo ex collegio dei Gesuiti – in via Roma, acquistato nel Seicento dai Gesuiti è ora la sede della biblioteca comunale di Trento inglobando una vecchia sala cinematografica, tuttora visibile in via Torre Verde 28.
* [[Palazzo Aa Prato (Trento)|Palazzo a Prato]] – di origine cinquecentesca era la dimora dei baroni A[[a Prato]], demolito per fare posto al:
* [[Palazzo delle Poste (Trento)|Palazzo delle Poste]] – (1929-1934) in piazza Vittoria, edificato nel periodo fascista ingloba la parte posteriore del Palazzo a Prato.
* Palazzo Voltolini - in piazza Vittoria (lato nord), risalente al XVII secolo ora è sede del Genio Civile.
* [[Palazzo di Giustizia (Trento)|Palazzo del Tribunale di Trento]] – in via San Francesco, costruito nel 1876 come "palazzo del Governo" austroungraicoaustroungarico ospita il Palazzo di Giustizia, mentre le carceri giudiziarie sono state da poco trasferite in periferia.
[[File:Palazzo Vescovo Trento.JPG|thumb|Il Palazzo Vescovile in Piazza Fiera a Trento]]
* Palazzo della facoltà di Sociologia – in via Verdi 32, dal 1962 sede della facoltà di sociologia e della biblioteca centrale delle facoltà umanistiche. Anteriormente (dal 1889 sino al 1961) ospitava una scuola elementare.
* [[Palazzo Ranzi]] – in piazza S.Maria 31, costruita in stile neorinascimentale (lesene in granito rosa di Fiemme) sulla quale facciata sono state collocate una serie di busti marmorei rappresentanti 15 personaggi trentini: dal basso a sinistra: [[Andrea Pozzo]] (architetto gesuita), [[Francesco Oradini]] (scultore), [[Gianbattista Lampi]] (pittore), [[Francesco Guardi]] (pittore), [[Fede Galizia]] (pittrice), [[Bianca Laura Saibanti]] (poetessa roveretana), [[Niccolò Dorigatti]] (pittore), [[Andrea Rensi]] (pittore), [[Antonio Tita]] (naturalista), [[Aliprando Caprioli]] (incisore); al secondo piano da sinistra: [[Andrea dell'Aquila]] (pittore e scultore), [[Vincenzo Vicentini]] (pittore), [[Alessandro Vittoria]] (scultore), [[Vigilio Rubini]] (scultore) e [[Bernardo di Santagnese]] (religioso).
* [[Palazzo VescovileArcivescovile (Trento)|Palazzo Arciescovile]] – nel lato est di piazza Fiera, costruito su progetto di [[Ignazio Liberi]] per la famiglia Ceschi, usufruendo di alcune strutture della seicentesca villa extraurbana dei Particella, poi Cannella, che a sua volta era sorta nel luogo delle due casupole cinquecentesche. Dalla residenza dei Particella, detta secondo leggenda<ref>secondo una leggenda, raccolta in un libro del primo novecento, una graziosa fanciulla della famiglia Particella sarebbe stata l'amante di un vescovo di Trento nel XVI secolo</ref>, "La favorita", rimane il portale a larghe bugne bianche e rosse che serve il giardino. Dal [[1921]] è residenza arcivescovile e sede della Curia.
* Ex [[Casa del Fascio (Trento)|Casa Littoria]] – in Largo Porta Nuova, edificata nel 1938, raffigura su una porzione della facciata un altorilievo di un uomo a petto nudo mentre indossa un mantello con una mano alzata, nell'altra impugna un fucile e una vanga, sopra il quale si erge un poggiolo con un falco scolpito sul parapetto. Verso la sommità del palazzo sono presenti due sostegni tra i quali si trovava un fascio.
* Palazzo Nogarola-Guarenti – in via Oss Mazzurana 1 del XVI secolo ospita dei grandi magazzini. Al primo piano salta all'attenzione un grazioso sporto a due piani con tanto di poggiolo in ferro battuto.
* [[Molino Vittoria]] – in via Verdi risalente al 1912, inizialmente adibito alla lavorazione dei cereali mutò frequentemente uso e destinazione. Ora è di proprietà dell'università di Trento che ne ha riservato alcuni locali ad uso biblioteca. La facciata sud presenta due interessanti statue dedicate a [[Cerere]], dea dei cereali e delle messi (nell'angolo ovest), e [[Mercurio (divinità)|Mercurio]], dio delle merci e protettore dei commercianti (nell'angolo est).
* Villa Tambosi - a Villazzano di Trento ora sede della sezione trentina del European Centre for Theoretical Studies in Nuclear Physics and Related Areas ([http://www.ectstar.eu/ ECT*]).
* [[Mausoleo di Cesare Battisti]] sul [[Doss Trento]] - sulla collina (308&nbsp;m) che si erge in riva destra dell'Adige è stato costruito il Mausoleo dedicato a [[Cesare Battisti]]: 16 colonne di marmo alte 14 metri su basamento circolare. Il Doss Trento ospita anche il Museo degli Alpini. Accanto sono presenti i resti di un'antica [[chiesa (architettura)|chiesa]] [[Architettura paleocristiana|paleocristiana]] del [[IV secolo]].
Riga 415 ⟶ 375:
* [[Fontana del Nettuno (Trento)|Fontana del Nettuno]] - uno dei più importanti monumenti della città del [[XVIII secolo]] (venne eseguita tra il [[1767]] e il [[1768]] su progetto di Francesco Antonio Giongo), edificata nel periodo dell'[[Illuminismo]] per "salute e decoro della città". Nel cortile del palazzo municipale si trova la statua originale del Nettuno, quella scolpita da Stefano Salterio da Como: sulla cima della fontana, infatti, negli [[anni 1940]], è stata posta una riproduzione bronzea.
* [[Fontana dell'aquila (Trento)|Fontana dell'aquila]] - piccola fontana in piazza Duomo sormontata da un'aquila di pietra. Su quest'aquila è nata una leggenda.
* Fontana delle Naiadi - fontana del [[1954]] al centro di largo Porta Nuova, di forma circolare con 150 getti lungo il perimetro che spruzzano l'acqua verso il centro ove dal [[1983]] è collocata una scultura di Eraldo Fozzer ([[1908]]-[[1995]]) rappresentante due cavalli stilizzati adiacenti che guardano verso il cielo. La fontana prende il suo nome dalla scultura, ancora di Fozzer, che nel [[1956]] era stata collocata al centro e che raffigurava appunto due corpi ignudi di [[Naiadi]], rimossa in seguito in nome del ''senso del pudore dei trentini''<ref>G. Pacher, ''Cara vecchia Trento'', Panorama, Trento, 1978, p. 150.</ref> (la scultura fu poi acquistata nel [[1960]] dal comune di Bolzano, che la collocò sulla fontana di Piazza del Tribunale). La fontana è localmente conosciuta anche con il nomignolo di ''lavamàn del sindaco'', per via della sua forma circolare.<ref>{{cita libro|titolo=Eraldo Fozzer. Opere nella città di Trento |autore=Fiorenzo Degasperi |editore=Temi|città=Trento|anno=2008|isbn=978-88-89706-50-3}}</ref><ref>{{cita web|sito = Trento Notizie. Circoscrizione n. 11. S. Giuseppe - S. Chiara.|titolo = Fontana di Largo Porta Nuova|url = http://www.comune.tn.it/trento/trento65.nsf/16447fa9d0e704a5c12572d8002355aa/5988c5a0511a674cc125766300356abb/$FILE/278.pdf|accesso = 4 aprile 2010|formato = PDF|pagina = 8|anno = 2009|mese = novembre|editore = Comune di Trento|urlmorto = sì}}</ref><ref>{{Cita web | url = https://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Cultura-e-turismo/Visitare/Altri-siti-di-interesse-turistico/Fontana-dei-cavalli | titolo = Fontana dei cavalli | sito = Comune di Trento | accesso = 14 dicembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20221214213438/https://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Cultura-e-turismo/Visitare/Altri-siti-di-interesse-turistico/Fontana-dei-cavalli | dataarchivio = 14 dicembre 2022 | urlmorto = no }}</ref>
* Fontana di piazza delle Erbe - disegnata nel [[1867]] da Stefano Varner e da Tamanini, era originariamente collocata al centro nell'attigua piazza Alessandro Vittoria, da cui venne rimossa per erigere il monumento ad [[Alessandro Vittoria]] nel [[1908]]. Sulla fontana è presente un putto bronzeo, opera di [[Andrea Malfatti]], che medita alla sommità della colonna portante, con due getti laterali che versano acqua in vasche a forma di conchiglia. È anche detta "''ostarìa dei dó castradi''" (osteria dei due castrati) per via dei getti laterali a forma di ariete.<ref>{{cita libro|titolo=Trento nei nomi delle sue strade |autore=Antonio Pranzelores |editore=Manfrini editori|annooriginale=1928|data=novembre 1988 |città=Calliano (Trento) |isbn=88-7024-325-7|pp=75, 152}}</ref><ref>{{cita libro |autore=Aldo Gorfer |titolo=Trento: città del Concilio|ed=2|annooriginale=1963|anno=1995|editore=Edizioni Arca |p=246|isbn=88-88203-10-9}}</ref>
|titolo=Eraldo Fozzer. Opere nella città di Trento
* Fontana del Fauno Innamorato - fontana ottocentesca, detta anche ''del Bacchino'', si può ammirare sul lato ovest di piazza Pasi che, nel bozzetto originale, doveva rappresentare la mitica figura di Narciso e che, invece, risultò un capriccio dello scultore trentino [[Andrea Malfatti]] il quale si era innamorato di Mariolina, una fanciulla che lavorava presso una sartoria nel palazzo attiguo. Lo sguardo del Fauno, infatti, intento nel versare l'acqua in un orcio, è rivolto verso una finestra di Casa Crivelli.<ref>A. Bertoluzza, ''Aria di Trento'', Trento, Dossi, 1980, p. 15.</ref>
|nome=Fiorenzo
|cognome=Degasperi
|editore=Temi
|città=Trento
|anno=2008
|isbn=978-88-89706-50-3
}}</ref><ref>{{cita web
|sito = Trento Notizie. Circoscrizione n. 11. S. Giuseppe - S. Chiara.
|titolo = Fontana di Largo Porta Nuova
|url = http://www.comune.tn.it/trento/trento65.nsf/16447fa9d0e704a5c12572d8002355aa/5988c5a0511a674cc125766300356abb/$FILE/278.pdf
|accesso = 4 aprile 2010
|formato = PDF
|pagina = 8
|anno = 2009
|mese = novembre
|editore = Comune di Trento
|urlmorto = sì
}}
</ref>
* Fontana di piazza delle Erbe - disegnata nel [[1867]] da Stefano Varner e da Tamanini, era originariamente collocata al centro nell'attigua piazza Alessandro Vittoria, da cui venne rimossa per erigere il monumento ad [[Alessandro Vittoria]] nel [[1908]]. Sulla fontana è presente un putto bronzeo, opera di [[Andrea Malfatti]], che medita alla sommità della colonna portante, con due getti laterali che versano acqua in vasche a forma di conchiglia. È anche detta "''ostarìa dei dó castradi''" (osteria dei due castrati) per via dei getti laterali a forma di ariete.<ref>{{cita libro
|titolo=Trento nei nomi delle sue strade
|nome=Antonio
|cognome=Pranzelores
|editore=Manfrini editori
|annooriginale=1928
|anno=1988
|mese=novembre
|città=Calliano (Trento)
|isbn=88-7024-325-7
|pp=75, 152
}}</ref><ref>{{cita libro|nome=Aldo|cognome=Gorfer|titolo=Trento: città del Concilio|ed=2|annooriginale=1963|anno=1995|editore=Edizioni Arca|p=246|isbn=88-88203-10-9}}</ref>
* Fontana del Fauno Innamorato - fontana ottocentesca, detta anche ''del Bacchino'', si può ammirare sul lato ovest di piazza Pasi che, nel bozzetto originale, doveva rappresentare la mitica figura di Narciso e che, invece, risultò un capriccio dello scultore trentino [[Andrea Malfatti]] il quale si era innamorato di Mariolina, una fanciulla che lavorava presso una sartoria nel palazzo attiguo. Lo sguardo del Fauno, infatti, intento nel versare l'acqua in un orcio, è rivolto verso una finestra di Casa Crivelli.<ref>A. Bertoluzza, ''Aria di Trento'', Trento, Dossi, 1980, p. 15</ref>
* Fontana dei due delfini, nella piazzetta antistante al parco S.Chiara, nei pressi dell'omonima chiesa.
* Fontana sulla chiesa di san Marco, con la statua di s. Giovanni Nepomunceno, posta all'angolo della chiesa all'interno di una nicchia dall'incorniciatura classica.
Riga 455 ⟶ 384:
* Fontana del [[1957]] nei giardini di piazza Venezia, opera dello scultore Antonio Berti, situata nella scalinata sul retro del monumento ad [[Alcide De Gasperi]]. È caratterizzata da un mosaico in cui compaiono gli stemmi dei capoluoghi italiani.
 
La città di Trento inoltre possiede altre fontane di minor interesse artistico. Tra queste vi sono la fontana di Port'Aquila, la fontana del parco davanti al tribunale, le 3 fontane nel parco di san Marco, la fontana in piazza Garzetti, dietro alla [[Torre del Massarello]], la fontana in piazza santa Teresa Verzeri.
 
==== Ponti ====
Riga 462 ⟶ 391:
Essendo Trento di origine romana e situata su un'importante via militare è lecito supporre l'esistenza di alcuni ponti che attraversavano il fiume [[Adige]] e il torrente [[Fersina]], situato a sud della città da dove veniva la via militare. Si tenga tuttavia presente che il corso del torrente Fersina è nel luogo attuale solo dal XVI secolo, quando fu deviato perché più volte l'anno allagava il centro storico il corso essendo al centro dell'attuale piazza Fiera, subito fuori le mura, in posizione più elevata del centro storico. La cascata di Ponte Alto (realizzata per frenare la velocità delle acque) e i poderosi argini allora costruiti a contenimento del corso attuale hanno evitato ogni successiva alluvione del Fersina, anche se qualche rara volta il torrente è arrivato a sfiorare gli argini. Qualche volta però la zona bassa della Bolghera è stata invasa dall'acqua del Rio Salè, che a sud del Fersina scorre quasi parallelo ad esso, sfociando poi nel Fersina subito prima che questo sfoci nell'Adige.
 
Di questi ponti fino ad orafinora non è stata trovata traccia, né è dato sapere se fossero di muratura, di legno o costruiti con delle barche (nel caso dell'Adige, ricordando che nello spostamento del corso il percorso del fiume fu sensibilmente accorciato e quindi in precedenza l'acqua scorreva molto più lentamente e il corso era più ampio).
 
Stesse considerazioni si possono applicare ai ponti di origine medioevale. Antiche mappe della città riportano l'esistenza di un ponte, chiamato "ponte coperto", che attraversava l'Adige all'altezza di [[Torre Vanga]] per portare alla Chiesa di San Lorenzo, e di un altro ponte situato sopra il Fersina. Quasi sicuramente questi ponti sorgevano dove un tempo sorgevano quelli romani, da quello sul Fersina (posto probabilmente davanti al [[Torrione Madruzziano|Torrione]] di piazza Fiera) passava la strada che conduceva in città. Ovviamente ilIl ponte fu ricreato al posto dell'attuale Ponte dei Cavalleggeri al momento dello spostamento del corso del Fersina, probabilmente in legno (ma non ve ne è memoria né certezza). Il "Ponte coperto" sull'Adige fu distrutto quando, per opera del governo austriaco, fu deviato il corso del fiume Adige per far posto alla ferrovia.
 
Ora in città ci sono ponti più recenti.
Riga 471 ⟶ 400:
* Ponte dei Cavalleggeri - tra corso III Novembre e viale Verona
* Ponte dei Mille - sull'omonima via
* Ponte Borzaga<ref>{{Cita news|url=http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/il-ponte-sul-fersina-intitolato-al-beato-mario-borzaga-1.1354203|titolo=Il ponte sul Fersina intitolato al beato Mario Borzaga|pubblicazione=Trentino|accesso=3 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180104073255/http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/il-ponte-sul-fersina-intitolato-al-beato-mario-borzaga-1.1354203|dataarchivio=4 gennaio 2018|urlmorto=no}}</ref> - su via Vicenza, intitolato al missionario [[Mario Borzaga]]
* Ponte Dame di Sion - presso l'Istituto Galilei
* Ponte Cornicchio - salita Manci verso Mesiano
* Vecchio Ponte Lodovico - collegamento per Mesiano
* Ponte Lodovico - lungo la strada che sale a Mesiano, vicino alla coeva rotatoria di San Donà, costruito negli anni [[2000]] a fianco del preesistente Vecchio Ponte Lodovico per rispondere alle cresciute esigenze di traffico
* Ponte Alto - piccolo e stretto ponte a est della città, sulla stradina che porta a Povo dall'ingresso della superstrada. La vicina cascata di Ponte Alto, nota come nell'[[http://www.discovertrento.it/citta-di-trento/orrido-di-ponte-alto Orrido di Ponte Alto]], in realtà è un salto artificiale creato per ordine di Bernardo Clesio per sfogare le piene del Fersina.
 
;
;Sull'[[Adige]]
* Ponte dell'Autostrada - sull'Autostrada del Brennero a nord della città.
* Ponte della Statale - sulla Strada Statale a nord della città
* Ponte di San Giorgio - in città
Riga 490 ⟶ 418:
[[File:Trento-Gianni Caproni airport seen from Obere Batterie Mattarello.jpg|thumb|[[Aeroporto di Trento]]]]
 
* [[Aeroporto di Trento]] "Gianni Caproni", intitolato all'ing. aeronautico trentino [[Giovanni Battista Caproni|Gianni Caproni]] - nel sobborgo di [[Mattarello (Trento)|Mattarello]] a 5&nbsp;km a sud della città.
* Boscolo Hotel – in via Alfieri 3 dal 1939 assolve le funzioni di albergo.
* Casa del Balilla – in via Pozzo fin dal 1933 ospitava i locali della [[gioventù italiana del littorio]], demolita negli anni cinquanta in favore della Stazione Autocorriere.
Riga 498 ⟶ 426:
* Centro sociale Bruno – accanto alla [[Stazione di Trento FTM|stazione Trento-Malé]], fin dal 1934 ospitava i locali della dogana, poi negli anni sessanta fu riattato in funzione di servizi sociali autogestiti e nel 2015 abbattuto.
* Espansione della facoltà di Giurisprudenza - Mario Botta
* Facoltà di Ingegneria a [[Mesiano]] - Giovanni Leo Salvotti deDe Bindis (1985-1995)
* Galleria Garbari – tra via Manci e Piazza Cesare Battisti fu realizzata nel 1924 in stile liberty.
* Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale (1950) in piazza S.Maria angolo via S.Giovanni, ex Ente Nazionale di Scuole Italiane di Servizio Sociale. Ospita una biblioteca specializzata sull'assistenza sociale. Sulla facciata è visibile un rilievo di Luigi De Gasperi.
Riga 504 ⟶ 432:
[[File:MuSe esterno 1.JPG|thumb|Il [[MUSE (museo)|MUSE]]]]
 
* [[MUSE (museo)|MUSE]] – in corso del Lavoro e della Scienza 3 (nel quartiere [[Le Albere]]), realizzato nel 2013 su progetto di [[Renzo Piano]].
* Officina elettrica – in viale Trieste per diversi usi, fin dagli anni venti funzionava come centrale idroelettrica.
* [[Presidio Ospedaliero Santa Chiara di Trento|Ospedale Santa Chiara]], in largo Medaglie d'Oro, 9.
Riga 510 ⟶ 438:
* Padiglione Savoia – accanto a quello del Turismo, realizzata nel 1920 come ostello per accogliere i viaggiatori provenienti dalla stazione, in seguito fu adibita a pasticceria fino a tempi più recenti quando fu acquistata dalla SIT.
* Palazzo del Governo – in C.so III Novembre 11, previsto fin dal 1950 per le funzioni di Co.Re.Co., ospita il Commissariato di Polizia.
* [[Palazzo della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige|Palazzo della Regione]]&nbsp;– in via Gazzoletti 2, [[Adalberto Libera]] (1950-56)
* Palazzo delle Poste - [[Angiolo Mazzoni]] (1929-1934)
* Palazzo Salvotti (1960) ad uso residenziale sito in corso III Novembre angolo con via Piave.
Riga 516 ⟶ 444:
* Seminario Maggiore&nbsp;– in c.so III Novembre 46, ospita la facoltà di teologia e due biblioteche.
* [[Stazione di Trento|Stazione ferroviaria]] - [[Angiolo Mazzoni]]
* [[Scuola elementare Raffaello Sanzio]]&nbsp;– nel piazzale omonimo, [[Adalberto Libera]] (1931-34)
* [[Autostazione di Trento|Stazione delle autocorriere]] - a lato della stazione ferroviaria (1956).
* Unità residenziale e [[chiesa di Madonna Bianca]] - Marcello Armani e Luciano Perini (anni settanta)
 
=== Architetture militari ===
[[File:Castello Buonconsiglio Back Trento Italy.JPG|thumb|Il [[Castello del Buonconsiglio]], per molti secoli residenza dei [[principe vescovo|principi vescovi]] e uno dei simboli di Trento]]
Oltre ai castelli e torri dislocate nel territoriterritorio comunale esistevano, e alcune esistono ancora, alcune caserme militari, tra cui la "Cesare Battisti", la "Gavino Pizzolato" e la "Damiano Chiesa".
 
==== Castelli ====
Riga 529 ⟶ 457:
 
==== Torri ====
[[File:Trento-Torre Vanga 2.jpg|thumb|[[Torre Vanga]]]]
[[File:TorreVerdeTrento2.jpeg|thumb|[[Torre Verde]]]]
 
Le famiglie nobili non esitavano a erigere una torre presso la propria abitazione in quanto è risaputo che ai piani alti le temperature sono più calde; in armonia con il nome della città, se ne possono contare trentatré<ref>A. Bertoluzza, ''Aria di Trento'', Trento, Dossi, 1980, p. 25.</ref>:
* [[Torre Civica (Trento)|Torre Civica]] - costruita prima dell'anno 1000 accanto a palazzo Pretorio dove, durante il periodo romano, sorgeva [[porta Veronensis]]. Originariamente rappresentava il mastio di palazzo Pretorio (più basso e tozzo rispetto all´attuale torre, la quale venne innalzata nel corso dei secoli). Su di essa è presente un grande orologio e all'interno si trova la campana della Renga, ovvero la campana che chiamava "all´Arengo", alle pubbliche assemblee e alle condanne a morte eseguite nella sottostante Piazza Duomo. Nella torre civica che sovrasta p.za Duomo si dice che una volta abbia rintoccato una campanella per annunciare a Vigilio la prossima morte di Romedio, patrono noneso. Dopo essere stata riaperta al pubblico, dopo tre anni e precisamente il 4 agosto 2015 la sommità della torre ha preso fuoco.<ref>[{{Cita web |url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/08/04/news/incendio-alla-torre-civica-da-tre-anni-aveva-riaperto-al-pubblico-1.11883791 |titolo=Incendio alla Torre Civica: da tre anni aveva riaperto al pubblico] |accesso=5 agosto 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150824153541/http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2015/08/04/news/incendio-alla-torre-civica-da-tre-anni-aveva-riaperto-al-pubblico-1.11883791 |dataarchivio=24 agosto 2015 |urlmorto=sì }}</ref>
* [[Torre Vanga]] - torre edificata nel [[1210]] dal Principe Vescovo [[Federico Vanga]] e un tempo lambita dal corso dell'Adige, aveva lo scopo di controllare l'accesso sulla collina del [[Doss Trento]].
* Torre Verde - eretta nel [[1450]], era anch'essa edificata sulle rive dell'antico corso del fiume, presso un'area portuale. Il letto dell'Adige fu deviato nel corso dell'Ottocento per fare posto alla costruzione della ferrovia.
* [[Torre della Tromba]] - risalente ai primi del Duecento, è stata edificata nei pressi del Duomo.
* [[Torre Mozza (Trento)|Torre Mozza]] - del XIII secolo, si trova in via Belenzani nelle immediate vicinanze di Torre della Tromba.
* [[Torrione Madruzziano]] (El Torion), o anche la Rotonda (poiché di forma circolare). Il torrione fu costruito nel XVI secolo, per ordine di Ludovico Madruzzo, era fornito di un corpo di guardia che vigilava sull'entrata meridionale della città (Porta Santa Croce), ormai abbattuta. Il Torrione è situato sul lato occidentale di Piazza Fiera, proprio di fronte al palazzo della Curia, che si trova sul lato orientale. Col tempo (Ottocento) venne trasformato per destinarlo a edificio commerciale (caffetteria) e successivamente destinato a negozi e abitazioni. La torre è coperta da un'alta cuspide conica (lanterna). Dopo la ristrutturazione del 2017, nel 2018 è convertito a struttura ricettiva.
* [[Torre del Massarello]] - di costruzione medioevale, era la sede degli arcidiaconi del capitolo della cattedrale al tempo del Concilio (da qua il probabile nome originario di ''Casa-torre arcidiaconale''). Il nome attuale deriva da quello di [[Angelo Massarelli]] da San Sepolcro, segretario generale del [[Concilio di Trento]], che vi abitò nel ventennio in cui si tenne l'assise.<ref>{{cita libro|nomeautore=Aldo|cognome= Gorfer|titolo=I castelli di Trento |anno=1992|editore=Arti Grafiche Saturnia s.a.s.|città=Trento|p=258}}</ref>. Questa torre è mozzata della parte superiore e si trova in via SS. Trinità.
* Torre dei Gionghi - in località Graffiano di Povo, sopra il parco di Gocciadoro. Solo questa torre rimane del [[Castello di Pietrapiana]], il quale controllava la città di Trento dalla sua posizione collinare.<ref>[http://www.tuttapovo.it/numeri/2009_03/ La leggenda dello gnomo della torre] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110922091752/http://www.tuttapovo.it/numeri/2009%5F03/ |data=22 settembre 2011 }}</ref>.
* [[Torre Aquila]] - in via Cervara, inglobata nelle mura medievali
* Torre Benassuti - nel vicolo omonimo, di origine romana
Riga 548 ⟶ 476:
* Torre dell'Orco - in [[Ravina (Trento)|Ravina]]
* Casa torre De Negri - in piazza Duomo (bar Portici) da non confondere con:
* [[Torre Negri|Casa torre De Negri-Rella]] - in via S.Pietro, dia fianco della Galleria dei Legionari
* Torre del Deposito - Molino Vittoria, ex panificio municipale
* [[Castello della Torre Franca|Torre Franca]] - in [[Mattarello (Trento)|Mattarello]]
* Torre Moderna - in via degli Orti, 8
* Torre Littoria - in piazza Venezia preso la ex [[Casa del Fascio (Trento)|Casa Littoria]]
* Torre Maestranzi - in piazza Lodron
* Campanile di S. Maria Assunta - Chiesa di S. Maria Maggiore
Riga 568 ⟶ 496:
==== Mura e porte della Città Medioevale ====
* Port'Aquila - nella parte orientale della città, inglobata durante i secoli dal castello.
* Porta S.Santa Margherita - porta secondaria nella parte occidentale della città, risparmiata, insieme a Port'Aquila, dall'abbattimento dell'Ottocento perché in posizione secondaria rispetto alle maggiori direttrici del traffico.
* Mura di Piazza Fiera - uniche rimaste delle antiche mura duecentesche che circondavano la città, fatte erigere dal Vescovovescovo Vanga sono sormontate da merli a coda di rondine. Da notare i resti della scala che portavano al passaggio di ronda. Sotto la piazza, nel parcheggio coperto, si può vedere un altro tratto di mura, infatti nel Medioevo il piano stradale era molto più basso di adesso, essendo il suolo dell'attuale piazza di Fiera innalzato dalla ghiaia continuamente ivi portata dalle alluvioni del Fersina che correva davanti alle mura e i cui vecchi argini sono stati ritrovati nello scavo del parcheggio sotterraneo. Tratti di altri pezzi di mura si possono inoltre notare inglobateinglobati dalle case che si trovano lungo il perimetro delle stesse.
 
==== Fortificazioni ====
[[File:Bus de Vela.JPG|thumb|La [[tagliata stradale Bus de Vela]], presso [[Cadine]], poco sopra a Trento.]]
{{Vedi anche|Fortezza di Trento}}
[[File:Bus de Vela.JPG|thumb|La [[tagliata stradale Bus de Vela]], presso [[Cadine]], poco sopra a Trento.]]
In provincia di Trento sono numerosi i forti e fortificazioni risalenti ai secoli XVII e XIX e comunque a prima della [[prima guerra mondiale]] costruiti dall'[[Impero austro-ungarico]], alcuni sono in buono stato di conservazione, di altri sono visibili solo i resti. Delle molte fortificazioni trentine<ref>{{cita web |url=http://www.trentinograndeguerra.it/extendedsearch_where.jsp?ID_LINK=4&area=5 |titolo=Copia archiviata |accesso=29 ottobre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081227095216/http://www.trentinograndeguerra.it/extendedsearch_where.jsp?ID_LINK=4&area=5 |dataarchivio=27 dicembre 2008 }} Fortezze in Trentino</ref>, alcune di queste costituivano il complesso fortificato "[[Fortezza di Trento]]", in tedesco ''Festung Trient'', che comprendeva:
In provincia di Trento sono numerosi i forti e fortificazioni risalenti ai secoli XVII e XIX e comunque a prima della [[prima guerra mondiale]] costruiti dall'[[Impero austro-ungarico]], alcuni sono in buono stato di conservazione, di altri sono visibili solo i resti. Delle molte fortificazioni trentine,<ref>{{cita web |url=http://www.trentinograndeguerra.it/extendedsearch_where.jsp?ID_LINK=4&area=5 |titolo=Copia archiviata |accesso=29 ottobre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081227095216/http://www.trentinograndeguerra.it/extendedsearch_where.jsp?ID_LINK=4&area=5 |dataarchivio=27 dicembre 2008 }} Fortezze in Trentino</ref> alcune di queste costituivano il complesso fortificato "[[Fortezza di Trento]]", in tedesco ''Festung Trient'', che comprendeva:
 
* [[Tagliata stradale Bus de Vela]] - a [[Cadine]] lungo la strada che dalla Gardesana scende a Trento
Riga 584 ⟶ 512:
* [[Forte delle Viote]] - sul monte Bondone a Trento
* [[Forte Romagnano]] - a [[Romagnano (Trento)|Romagnano]] di Trento
* [[Complesso fortificato di Mattarello]] - suddiviso nella Batteria Inferiore e la Batteria Superiore, oltre al forte. A [[Mattarello (Trento)|Mattarello]] di Trento
* [[Batteria Doss Fornas]] - il forte è posizionato sul rilievo di sinistra della [[Valsorda]], e presidiava l'ingresso a Trento da questa valle.
* [[Batteria Brusafer]] - il forte è posizionato sul rilievo di destra della Valsorda, e presidiava l'ingresso a Trento da questa valle.
Riga 600 ⟶ 528:
Nel XX secolo a Trento sorgevano diverse caserme militari, di cui alcune di queste non si trova più traccia.
 
* Caserma "Cesare Battisti": edificata tra il 1800 e inizio Novecento dall'ingegnere Annibale Apollonio per le truppe austro-ungariche, aveva il nome di Caserma Madruzzo. Durante la grande guerra divenne ospedale militare. Dopo il conflitto subì alcune piccole modifiche e venne dedicata il 15 maggio 1939 a [[Cesare Battisti]], ospitando il Battaglione Alpino “Trento” e il 62º Reggimento di fanteria “Sicilia” appartenente alla Divisione di fanteria motorizzata “Trento”. Durante il II conflitto mondiale divenne sede del Corpo di Polizia Trentina. Tornata nuovamente in mano degli italiani, divenne sede di diversi reparti:<ref>[httphttps://www.vecio.it/cms/index.php/caserme-e/15-caserma-cesare-battisti-trento Caserma "Cesare Battisti"] su Vecio.it.</ref>
** dal 1954 al 1974: I Reggimento genio e reparti dipendenti;
** dal 1964 al 1974: XIV Battaglione genio pionieri, I Compagnia teleferisti e una compagnia mista del II Reggimento del genio di Bolzano;
** dal 1975 al 1993: IV Battaglione del genio pionieri “Orta”;
** dal 1993 al 1995: I Reggimento genio pionieri;
** dal 1995: II Reggimento genio guastatori appartenente alla [[Brigata alpina "Julia"]]..
 
=== Strade e piazze principali ===
;Strade
[[File:Via Calepina - Trento - da ovest ad est.jpg|miniatura|191x191px|Via Calepina di Trento, da ovest ad Est, ripresa da Via [[Giuseppe Garibaldi]].]]
Le principali [[Strada urbana|strade]] di Trento sono: via [[Andrea Pozzo]], via [[Antonio Gazzoletti]], via [[Armando Diaz]], via Calepina, via [[Camillo Benso, conte di Cavour|Camillo Benso Cavour]], via degli Orbi, via del [[Simonino di Trento|Simonino]], via delle Orfane, via [[Galileo Galilei]], via [[Giannantonio Manci]], via [[Giuseppe Garibaldi]], via [[Giuseppe Mazzini]], via [[Giuseppe Verdi]], via [[Mantova]], via Oriola, via [[Paolo Oss Mazzurana]], [[via Rodolfo Belenzani]], via [[Roma]], via [[Giovanni Battista|San Giovanni]], via [[San Marco]], via [[San Pietro]], via [[San Vigilio]], via [[Santa Maria Maddalena]], via [[Santissima Trinità]], via senatore [[Carlo Esterle]], via [[Torre Vanga]], via [[Torre Verde]], via [[Vittorio Alfieri]], vicolo dei [[Frati della Beata Gloriosa Vergine Maria|Gaudenti]], vicolo del Vò, vicolo dell'[[Adige]], vicolo [[Mattia Galasso|Galasso]];<ref name=":0">{{Cita web|url=https://vie.openalfa.it/centro-storico-trento|titolo=Stradario di Centro storico Trento, Trento|sito=vie.openalfa.it|accesso=2023-03-13}}</ref> via [[Alessandro Manzoni]], via [[Brennero]], via cardinale [[Bernardo Clesio]], via [[Clementino Vannetti]], via dei [[Ordine dei frati minori cappuccini|Cappuccini]], via della Cervara, via della [[Malvasia]], via della Pontara, via della Spalliera, via [[Felice Fontana|Felice]] e [[Gregorio Fontana (matematico)|Gregorio Fontana]], via [[Francesco Petrarca]], via [[Gian Domenico Romagnosi]], via [[Giovanni Segantini]], via [[Jacopo Aconcio]], via [[San Martino]], via Torre d'Augusto;<ref name=":1">{{Cita web|url=https://vie.openalfa.it/san-martino_trento|titolo=Stradario di San Martino, Trento|sito=vie.openalfa.it|accesso=2023-03-13}}</ref> corso [[Armistizio di Villa Giusti|III Novembre]], via [[Narciso Bronzetti|Fratelli]] [[Pilade Bronzetti|Bronzetti]] via Fratelli Perini, via [[Giacomo Matteotti]], via Gino Buccella, via [[Giuseppe Giusti]] via Michelangelo Mariani, via [[Palermo]], Via del suffragio, via [[Vittorio Veneto]], viale [[Rovereto]], viale [[Verona]].<ref>{{Cita web|url=https://vie.openalfa.it/san-giuseppe_trento|titolo=Stradario di San Giuseppe, Trento|sito=vie.openalfa.it|lingua=it-IT|accesso=2023-03-13}}</ref>
;Piazze:
Le [[Piazza|piazze]] più frequentate del capoluogo trentino sono: piazza [[Adamo d'Arogno]], piazza [[Cesare Battisti]], [[Piazza Duomo (Trento)|piazza del Duomo]], [[Piazza Dante (Trento)|piazza Dante]], piazza delle Erbe, piazza [[Lodron]], piazza [[Venezia]], piazzetta [[Anfiteatro]], piazzetta del Sas, largo [[Giosuè Carducci]];<ref name=":0" /> piazza [[Centa San Nicolò|Centa]], piazza della Mostra, piazza [[Raffaello Sanzio]], piazza [[Silvio Pellico]], largo [[Nazario Sauro]].<ref name=":1" />
[[File:Trento Piazza del Duomo bei Nacht 1.jpg|miniatura|269x269px|Piazza del [[Duomo di Trento|Duomo]] di notte.]]
 
=== Altro ===
Riga 619 ⟶ 555:
==== Cimiteri ====
[[File:Cimitero Trento.jpg|thumb|upright=1.2|Il cimitero di Trento]]
* [[Cimitero Monumentalemonumentale di Trento]] - i lavori per costruirlo iniziarono nel [[1826]]
* Cimitero "San Bartolameo" presso la [[Chiesa di San Bartolomeo (Trento)|chiesa di San Bortolomeo]]
* Cimitero "Convento Belvedere S.Francesco" - cimitero francescano
 
* Cimitero "Povo"
* Cimiteri "Valsorda" e "Mattarello" di Mattarello
* Cimiero "Gardolo"
* Cimiteri "Meano" e "Vigo Meano"
* Cimitero "Sardagna"
* Cimitero "Cadine"
* Cimitero "Sopramonte"
* Cimitero "Baselga del Bondone"
* Cimitero "Ravina"
* Cimitero "Romagnano"
* Cimitero "Villazzano"
* Cimitero "Montevaccino"
* Cimitero "Cognola"
* Cimitero "Vela"
* Cimitero "Villamontagna"
 
==== Colonne ====
* Colonna in Piazza Santa Maria Maggiore - eretta nel 1845 a ricordo delle celebrazioni per il terzo centenario dell'apertura del concilio.
* Colonna nella Galleria Tirrena
 
Riga 646 ⟶ 564:
[[File:La statua di dante a trento.jpg|thumb|left|upright=1.4|Monumento a Dante con l'opera dell'artista Favaretto]]
* [[Monumento a Dante (Trento)|Monumento a Dante]] - in piazza Dante, eretto nel 1896 per sottolineare l'italianità della città in contrapposizione alla statua del cantore medievale [[Walther von der Vogelweide]] a [[Bolzano]].
* [[Monumento ad [[Alcide De Gasperi]] - in piazza Venezia, eretto nel 1955 per commemorare lo statista trentino. Sul basamento del monumento sono scolpite ''la Giustizia'', ''la Fede'' e ''la Diplomazia''. Sul mosaico della fontanella, invece, appaiono gli stemmi delle principali città italiane. È suggestiva, durante l'inverno, l'immagine della scultura sul retro del monumento sotto coltri di neve quasi ad indicare il ''congelamento'' di qualsiasi sogno di grandezza della Patria.
* Statua ad [[Alessandro Vittoria]] - nell'omonima piazza per commemorare lo scultore trentino.
* Statua di [[San Vigilio]] - situata al centro di Piazza D'Arogno, fianco sud della Cattedrale.
Riga 658 ⟶ 576:
* Busto a [[Antonio Gazzoletti]] - in piazza Dante.
* Busto a [[Luigi Negrelli]] - nella stazione dei treni.
* Busto a mons. [[Enea Silvio Piccolomini]] - canonico di Trento divenuto poi [[papa Pio II]], si trova in piazza Santa Teresa Verzeri
* Stele a [[Guglielmo Ranzi]] - (ideatore del monumento a Dante), si trova in piazza Dante accanto al monumento che lui volle.
* Monumento a [[Luigi Negrelli]] - in piazza Dante.
* Monumento a [[Eusebio Francesco Chini]] - in piazza Dante.
* Monumento alla famiglia - in piazza Dante, rappresenta la famiglia Giuliani (famiglia tipo 2007).
* Monumento a [[Marco Pola]] - (poeta) già in [[piazza Cesare Battisti (Trento)|piazza Cesare Battisti]],ora nel Parco Fratelli Michelin / Le Albere, realizzato da Cesarina Seppi tit. ''Fiore lunare''.
* Monumento ai Caduti della resistenza in Albania - nel parco di fronte al Tribunale.
* Monumento ai Caduti sul lavoro - nel parco di fronte al Tribunale.
Riga 681 ⟶ 599:
* Villa Romana - in via Rosmini. Si tratta dei resti di una villa fuori dalla cinta muraria, molto interessante il mosaico presente all'interno della stessa.
 
Inoltre sono visibili sulla sommità del [[Doss Trento]] i resti di unaun'altra [[basilica paleocristiana del Doss Trento|basilica paleocristiana]].
 
A Trento era presente anche un anfiteatro, infatti, sotto l'omonima piazzetta di Trento sono stati trovati frammenti di pavimentazione, mura e gradinate dello stesso, oltre al fatto che la posizione di una parte delle case della piazzetta ha la curvatura tipica dell'anfiteatro, essendo le case sorte sui resti del medesimo e utilizzandone muri preesistenti e pietre. Pezzi di mura di cinta, torri, strade, abitazioni, sono stati trovati inoltre sotto numerosi edifici, strade e piazze di Trento.<ref>{{cita web |url=http://www.girovagandointrentino.it/puntate/2008/primavera/trento_sass/trento_sass.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=30 ottobre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080512062844/http://www.girovagandointrentino.it/puntate/2008/primavera/trento_sass/trento_sass.htm |dataarchivio=12 maggio 2008 }} Tridentum sotterranea.</ref>
 
Recenti scavi sotto la chiesa di Santa Maria Maggiore stanno portando alla luce un'altra zona della città, infatti, qui era presente l'antica ecclesia che fungeva da cattedrale nei primi secoli del cristianesimo, si ipotizza che sia sorta sopra un antico tempio. Secondo l'urbanistica romana questo edificio sorgeva nella zona pubblica della città, quindi si pensa che in questo luogo fosse presente il ''foro'' di Tridentum. Sempre nel foro sorgevano altri edifici di carattere pubblico.
Ulteriori scavi hanno inoltre portato alla luce una torre romana dietro il palazzo della facoltà di sociologia e una villa romana nel luogo dove sorgeràè sorta la nuova facoltà di lettere.
 
A Trento forse sorgeva un tempio dedicato a Nettuno, visto il nome che aveva la città, e perché una leggenda racconta che il dio Nettuno, signore dei mari, risalì in tempi remoti il corso dei fiumi per espandere il proprio dominio sui territori alpini.<ref>[{{Cita web |url=http://www.questotrentino.it/2004/18/Trento_Nettuno.htm |titolo=Leggenda sul dio Nettuno] |accesso=28 novembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070214000728/http://www.questotrentino.it/2004/18/Trento_Nettuno.htm |dataarchivio=14 febbraio 2007 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
La presenza di un arco di trionfo non è certa, anche se i Romani li costruivano per festeggiare le loro vittorie su un determinato territorio. Infatti non si sono avuti ritrovamenti archeologici in tal senso e non ci sono neppure documenti che ne proverebbero l'esistenza.
Riga 699 ⟶ 617:
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
ISecondo dati [[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]] i cittadini stranieri residentia in città,Trento al 3130 dicembre [[2013]],2020 sono risultati {{formatnum:1356414524}} (11,2% tra tutti i residenti).<ref>{{citaCita web|url=httphttps://demo.istat.it/str2013str2020/index.html|titolo=DatiStatistiche Istatdemografiche stranieri 2013ISTAT|sito=demo.istat.it|accesso=2022-04-07}}</ref>, l'11,56% della popolazione, così suddivisi per nazionalità:
Le prime dieci comunità sono risultate quelle provenienti da:
 
# [[Romania]], {{formatnum:2146}}
{{div col}}
# [[RomaniaPakistan]], 1.872 - 1,60 %{{formatnum:1393}}
# [[Albania]], 1.474 - 1,26%{{formatnum:1391}}
# [[MoldaviaUcraina]], 1.261 - 1,08%{{formatnum:1010}}
# [[PakistanMoldavia]], 1.082 - 0,92%980
# [[UcrainaMarocco]], 1.028 - 0,88%791
# [[MaroccoCina]], 738 - 0,63%475
# [[Tunisia]], 501 - 0,43%445
# [[Nigeria]], 352
# [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]], 453 - 0,39%
# [[CinaIndia]], 364 - 0,31%319
# [[Polonia]], 328 - 0,28%
{{div col end}}
 
=== Religione ===
La maggioranza dei trentini è di [[Cattolicesimo|religione cattolica romana]], la cittadina è inoltre (dal IV secolo) sede vescovile della [[Arcidiocesi di Trento|sede arcivescovile]] ed è suddivisa in 25 [[parrocchia|parrocchie]].<ref>[http://www.arcidiocesi.trento.it/territorio/t_numeri.htm parrocchie di Trento dal sito dell'arcidiocesi di Trento] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080302224113/http://www.arcidiocesi.trento.it/territorio/t_numeri.htm |data=2 marzo 2008 }}</ref> A Trento sono anche presenti una comunità evangelica, [[testimoni di Geova]] e seguaci di altre confessioni come quelli della [[Chiesa cristiana avventista del settimo giorno]], [[Chiesa neo-apostolica]] e della [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] (mormoni).
 
A Trento dal 1475 al 1965 non furono presenti comunità [[ebraismo|ebraiche]], aper motivo delll'interdetto del [[1475]] da parte del Principe[[principe vescovo]] [[Giovanni Hinderbach]] all'ingresso e anche al solo transito di [[ebrei]] nel territorio del Principatoprincipato, pena l'uccisione immediata,. ciòQuesta afu seguitouna conseguenza della vicenda relativa a [[Simonino di Trento]], eseguita da analoga "''scomunica" fu'' lanciata dagli ebrei contro Trento, città da allora maledetta persecondo l'ebraismo. Solo nel 1965, a seguito di studi storici<ref>Lo storico della Chiesa trentina: "Simonino non perì per mano ebrea" ([http://www.cesnur.org/2007/toaff_01.htm Interventi sul caso Toaff di storici italiani che si sono occupati dell'accusa del sangue: mons. Iginio Rogger (Avvenire, 8 febbraio 2007)] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121012193300/http://www.cesnur.org/2007/toaff_01.htm |data=12 ottobre 2012 }}). Avvenire, 8 febbraio 2007</ref> che provarono l'insussistenza delle accuse contro gli ebrei nel 1475 e l'ingiustizia della loro esecuzione dopo mesi di terribili torture, l'interdetto (cheormai pursuperato ovviamentee non aveva più nessun peso effettivoapplicato) fu formalmente revocato neldall'arcivescovo [[1965]] dall'Arcivescovo di Trento Alessandro Maria Gottardi]]. eSuccessivamente si svolse successivamente anche una cerimonia di perdono da parte delle Comunità [[ebraismo|ebraiche]] e di riconciliazionecomunità degli [[ebraismo|ebrei]] con launa cittàriconciliazione di Trentoufficiale.
 
La globalizzazione ha portato fedi prima non presenti in modo rilevante, come la fede [[islamismo|islamica]], il [[buddhismo]], l'[[induismo]], la [[Bahá'í|fede Bahá'í]] e le [[Chiesa ortodossa|fedi cristiano-ortodosse]].
Con l'immigrazione sono giunte anche fedi di carattere orientale come il Buddismo, l'Induismo, la fede Bah'ai e fedi cristiano-ortodosse. La parte più rilevante tra queste minoranze è però costituita da persone di fede [[islamismo|islamica]].
 
=== Tradizioni e folclore ===
Riga 732 ⟶ 648:
* la fiera del vino di San Michele il 29 settembre;
* la fiera di Santa Caterina presso porta Aquila il 25 novembre dove si esponevano articoli per le malche e animali da traino;
* la fiera di Santa Lucia il 13 dicembre in tutto il centro storico dove si vendono giocattoli, dolcitra ele dialtre tuttocose, ungiocattoli po'e dolci;
* la fiera natalizia di San Tommaso del 21 dicembre (cd.cosiddetti mercatini di Natale).
 
=== Qualità della vita ===
Nel rapporto "Ecosistema Urbano 2019" di [[Legambiente]], si è classificata al primo posto nella classifica delle migliori città italiane per [[qualità della vita|qualità dell'ambiente e della vita]].<ref>{{Cita news|url=https://www.legambiente.it/contenuti/dossier/ecosistema-urbano-2017|titolo=Ecosistema Urbano 2017 {{!}} Legambiente|accesso=30 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180830110315/https://www.legambiente.it/contenuti/dossier/ecosistema-urbano-2017|dataarchivio=30 agosto 2018|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
* [[Biblioteca comunale di Trento|Biblioteca comunale]] (Sede Centrale) - Le raccolte della Biblioteca iniziarono a formarsi in seguito ad alcune donazioni (nella forma di materiale librario e fondi) elargite da personaggi locali a partire dal [[XVIII secolo]] (tra gli altri: [[Giovanni Benedetto Gentilotti]], [[Antonio Mazzetti]], la famiglia Sizzo, [[Matteo II Thun]]). Trascorsi il periodo delle [[guerre napoleoniche]] (con truppe di stanza a Trento), i conflitti politico-giurisdizionali tra le varie istituzioni coinvolte, i [[Primavera dei popoli|moti del 1848]] e il [[storia del colera|colera del 1855]], essa poté aprire al pubblico nel gennaio del 1856. Nata come biblioteca universale di [[Studio (apprendimento)|studio]] e al contempo ispirata alla ''Landesbibliothek'' tedesca (votata alla memoria e alla [[Documentazione (gestione della conoscenza)|documentazione]] della [[cultura]] locale),<ref>{{cita web|url=https://bibcom.trento.it/Organizzazione/La-storia-della-Biblioteca|titolo=Biblioteca comunale di Trento/Organizzazione/La storia della Biblioteca|accesso=14-08-2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190721104027/https://bibcom.trento.it/Organizzazione/La-storia-della-Biblioteca|dataarchivio=21 luglio 2019|urlmorto=no}}</ref> è deputata sia alla pubblica lettura (con sezioni dedicate a ragazzi e adulti) sia alla conservazione (documenti iconografici, testi a stampa prodotti con i [[stampa a caratteri mobili|mezzi]] della cosiddetta "galassia [[Gutenberg]]" e anche più recenti, [[manoscritto|manoscritti]] di tutti i tipi).
* [[Biblioteca comunale di Trento|Biblioteca comunale]] (Sede Centrale) - ufficialmente aperta al pubblico il 1º gennaio 1856, fu creata per volontà del vescovo Giovanni Benedetto Gentilotti che nel 1725 decise che i diecimila libri della sua libreria, raccolti nella sua lunga attività di studioso, rimanessero legati alla famiglia.
[[File:FBK Povo.jpg|miniatura|FBK, polo scientifico di [[Povo]]]]
 
==== Ricerca ====
Trento vanta la presenza di centri di [[istruzione]] e di [[ricerca scientifica]] all'avanguardia, che gli hanno fatto conquistare il soprannome di "Silicon Valley delle Alpi".<ref name=":2">{{Cita web|lingua=it|autore=Cristina Piotti|url=https://www.ilsole24ore.com/art/la-silicon-valley-italiana-punta-intelligenza-artificiale-e-industria-digitale-AEu39lf|titolo=La Silicon Valley italiana: intelligenza artificiale e industria digitale|sito=Il Sole 24 ORE|data=2021-09-16|accesso=2025-08-26}}</ref> Alcuni esempi sono:
 
* [[Fondazione Bruno Kessler]] (FBK) - ente che nel 2007 ha sostituito il precedente ''[[Istituto trentino di cultura]]'', fondato nel 1962 da [[Bruno Kessler]]. La fondazione comprende un polo scientifico e tecnologico, situato a [[Povo]], e il polo delle scienze umane e sociali, nel centro di Trento. È strutturata in 12 centri di ricerca, specializzati in diversi ambiti tra i quali l'[[intelligenza artificiale]], le [[Tecnologie dell'informazione e della comunicazione|ICT]], la [[microtecnologia]] e le [[scienze sociali]].<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.fbk.eu/it/centri-di-ricerca/|titolo=Centri di Ricerca|sito=FBK|accesso=2025-08-26}}</ref>
* ''[[Istituto trentino di cultura]]'' (ITC) - ente fondato nel [[1962]] che si occupa di ricerca sia in campo umanistico che scientifico-tecnologico. L'aula magna di questo centro di ricerca si trova nell'antica ''chiesa dei Crociferi'', tra la chiesa di S. Chiara e quella del Santissimo Sacramento.<br />Dal 1º marzo 2007 l'ITC ha preso il nome [[Fondazione Bruno Kessler]] (FBK). Si struttura in:
* ''Trento Institute for Fundamental Physics and Applications'' (TIFPA) - centro dell'[[Istituto nazionale di fisica nucleare]] fondato nel 2014 che si occupa della ricerca in fisica fondamentale e dello sviluppo di tecnologie correlate. Il TIFPA è coinvolto in numerose collaborazioni locali e internazionali negli ambiti della [[fisica delle particelle]] e delle astroparticelle, la [[fisica teorica]] e la [[fisica nucleare]].<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Francesca Cuicchio, INFN|url=https://www.infn.it/2014-2024-il-tifpa-celebra-il-suo-decennale/|titolo=2014-2024: IL TIFPA CELEBRA IL SUO DECENNALE|sito=Istituto Nazionale di Fisica Nucleare|data=2024-02-28|accesso=2025-08-27}}</ref> Si avvale inoltre del centro di protonterapia di Trento per la sua attività sperimentale.<ref name=":2" />
** Istituto per la ricerca scientifica e tecnologica ([[FBK-irst]]) che si occupa in prevalenza dei seguenti settori: informatica, microsistemi e micromeccanica, fisica-chimica delle superfici e interfacce, fisica teorica e computazionale;
* ''[[COSBI|Centre for Computational and Systems Biology]]'' (CoSBi) - centro di eccellenza nato dall'accordo siglato tra il [[governo della Repubblica Italiana|governo italiano]], la Provincia autonoma di Trento, l'Università di Trento e [[Microsoft Research]]. Si occupa dei settori di ricerca scientifica relativi all'incrocio tra scienze, medicina, biologia, genetica e tecnologia dell'informazione.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.cosbi.eu/about-us|titolo=About Us|sito=Cosbi|accesso=2025-08-27}}</ref>
** [[Istituto storico italo-germanico]], centro di ricerca storica sulle relazioni fra l'[[Italia]] e il mondo germanico, in sintonia con la vocazione culturale di Trento come città-ponte;
** Istituto per le scienze religiose (FBK- ISR), centro di ricerca religiosa istituito nella città che ha ospitato il [[Concilio di Trento|Concilio della Riforma della Chiesa cattolica]];
** ECT*, centro di ricerca in fisica nucleare;
* ''[[Trento RISE]]'' - polo internazionale dell'eccellenza ICT creato da FBK e dall'Università degli Studi di Trento, dedicato all'innovazione sociale abilitata dall'ICT; ospita i laboratori di aziende nazionali e straniere come Telecom, Engineering, Point Grey ecc. ed è core partner di ICT Labs dello European Institute of Innovation and Technology. Ogni anno Trento RISE organizza con FBK e Università degli Studi di Trento gli ICT Days, grande kermesse nazionale dedicata all'innovazione ICT. Tra i programmi lanciati da Trento RISE vi è TechPeaks, un acceleratore di talenti finalizzato ad attirare i migliori talenti tecnologici europei in Trentino per la creazione di nuove aziende innovative (startup).
* ''Centre for Computational and Systems Biology'' - centro di eccellenza nato dall'accordo siglato tra il [[governo della Repubblica Italiana|governo italiano]], la Provincia autonoma di Trento, l'Università di Trento e la [[Microsoft]]. Si occupa dei settori di ricerca scientifica relativi all'incrocio tra scienze, medicina, biologia, genetica e tecnologia dell'informazione.
* ''[[CREATE-NET]]'' - centro internazionale di ricerca, nato nel 2003 grazie al sostegno della Provincia Autonoma di Trento e dalla volontà dell'Istituto Trentino di Cultura e dell'Università degli Studi di Trento, cui si uniscono alcune tra le più note università e centri di ricerca europei. La ricerca a CREATE-NET, ''Center for REsearch And Telecommunication Experimentation for NETworked communities'', si concentra sulle tecnologie della comunicazione (computing pervasive, networking wireless, ottici e banda larga, ingegneria e tecnologie di rete) e sui servizi di comunicazione focalizzati sull'utente e sulle comunità (sicurezza, ambienti multimediali intelligenti e arricchiti, sistemi distribuiti peer-to-peer).
* ''Centro di Ecologia Alpina'' – istituto finanziato della Provincia autonoma di Trento presso Viote del [[Monte Bondone]] per progetti di studio e ricerca sugli [[ecosistema|ecosistemi]] degli ambienti [[montagna|montani]] dell'intero [[Alpi|arco alpino]].
[[File:Facoltà di Economia - Università degli Studi di Trento.jpg|miniatura|[[Università di Trento]], Facoltà di Economia]]
* [[Business Innovation Centre]] (BIC) - nato nel 1984 e promosso dalla Direzione generale delle Politiche Regionali della Commissione Europea, si occupa dello sviluppo delle imprese e, nel caso dei BIC tentini, di ricerca favorendo l'interscambio tra i due mondi. Nel Polo tecnologico di Trento trovano posto, accanto alle attività produttive, le seguenti attività:
** Centro Ricerche Fiat - il centro si occupa di microsistemi, manufacturing virtuale, info telematica e business information technology.
** Laboratorio di ontologia applicata del CNR - il laboratorio studia la rappresentazione della conoscenza attraverso modelli.
 
[[File:trento-university-science-faculty-2010.jpg|thumb|[[Università di Trento]], Facoltà di Scienze]]
 
==== Università ====
L'[[Università degli Studi di Trento|Università di Trento]] fu fondata nel [[1962]] come ''Istituto universitario superiore di scienze sociali'', l'Università statale di Trento è uno dei più prestigiosi atenei medi italiani, con una forte vocazione internazionale. Sono presenti le seguenti facoltà: medicina e chirurgia, economia, giurisprudenza, lettere e filosofia, ingegneria, scienze cognitive (a [[Rovereto]]), scienze matematiche, fisiche e naturali, sociologia. L'ateneo offre inoltre le scuole di specializzazione post laurea per le professioni legali. L'Università è incentrata su due poli distinti, uno in centro storico con le facoltà umanistiche occupa diversi palazzi vicini tra loro nella zona Ovest del Centro Storico, l'altro con tutte le facoltà e gli istituti di ricerca scientifica sulla collina della frazione di Povo, ove, partendo dal restaurato ad uso didattico grande edificio ospedaliero del vecchio sanatorio di Mesiano, si estende verso il centro della frazione con una serie di nuovi grandi edifici che ospita laboratori di ricerca e le strutture per la didattica delle facoltà scientifiche.
[[File:Economia TN 1.jpg|thumb|left|La facoltà di Economia]]
L'[[Università di Trento]] fu fondata nel [[1962]] come ''Istituto universitario superiore di scienze sociali'', l'Università statale di Trento è uno dei più prestigiosi atenei medio-piccoli italiani, con una forte vocazione internazionale. Sono presenti le seguenti facoltà: economia, giurisprudenza, lettere e filosofia, ingegneria, scienze cognitive (a [[Rovereto]]), scienze matematiche, fisiche e naturali, sociologia. L'ateneo offre inoltre le scuole di specializzazione post-laurea per le professioni legali. L'Università è incentrata su due poli distinti, uno in centro storico con le facoltà umanistiche occupa diversi palazzi vicini tra loro nella zona Ovest del Centro Storico, l'altro con tutte le facoltà e gli istituti di ricerca scientifica sulla collina della frazione di Povo, ove, partendo dal restaurato ad uso didattico grande edificio ospedaliero del vecchio sanatorio di Mesiano, si estende verso il centro della frazione con una serie di nuove grandi costruzioni che ospitano laboratori di ricerca e le strutture per la didattica delle facoltà scientifiche.
 
Grazie alla progressiva creazione nell'ultimo ventennio di diversi centri di ricerca ([[Fondazione Bruno Kessler|FBK]], [[Trento RISE]], [[Fondazione Edmund Mach|FEM]]), di laboratori e alla sua università è stato soprannominato la "''[[Silicon Valley]]'' delle Alpi".<ref>[http://www.esglobal.org/el-silicon-valley-italiano Silicon Valley italiana] su ESGlobal</ref>
 
==== Musei ====
[[File:Venceslao Gennaio Castello Buonconsiglio Trento c1400.jpg|thumb|Maestro Venceslao, ''[[Ciclo dei Mesi]]'', ''Gennaio'', [[Torre Aquila]] del [[Castello del Buonconsiglio]], 1400 circa, importante
esempio di [[Tardo gotico|Gotico Internazionale]].]]
Trento vanta numerose strutture museali e diversi spazi espositivi.
Riga 773 ⟶ 681:
Il Palazzo delle Albere ospita la sezione trentina del [[Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto]] (MART). Il museo vanta una vasta collezione permanente dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e dei primi del [[XX secolo|Novecento]], fino alla [[prima guerra mondiale]] (dal romantico [[Francesco Hayez]] al futurista [[Umberto Boccioni|Boccioni]]) e organizza numerose esposizioni temporanee.
 
Il [[Museo della S.A.T.]], dedicato alla storia della [[Società Alpinisti Tridentini|Società degli Alpinisti Tridentini]], è ubicato presso il primo piano del palazzo della SAT di via Manci. Raccoglie un'ampia collezione di foto, documenti e cimeli relativi alle [[montagna|montagne]] e alla [[storia dell'[[alpinismo]] del Trentino.
 
Dedicato alla storia (politica, economica, sociale) del Trentino dal [[XVIII secolo]] alla conclusione del [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] è il [[Museo Storico in Trento]], che conserva un'ampia raccolta bibliografica e archivistica.
Riga 785 ⟶ 693:
L'importante Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas è un'ampia area archeologica che ha portato alla luce abitazioni, edifici pubblici e infrastrutture della ''Tridentum'' romana.
[[File:Gallerie Piedicastello.jpg|thumb|Ingresso del museo delle [[gallerie di Piedicastello]]]]
Le [[gallerie di Piedicastello]], recentemente riutilizzate come spazio museale dopo che la tangenziale è stata dirottata su di un altro tunnel. Qui vi sono due gallerie lunghe circa 300 metri, una bianca e una nera, che offrono sia al visitatore che all'espositore un ampio spazio espositivo.
 
Infine, la [[Galleria civica di Trento]], situata nella centrale via Belenzani, ospita mostre, eventi e convegni.
 
[[File:MuSe esterno 1.JPG|alt=Muse|thumb|MUSE]]
Il [[Museo tridentino di scienze naturali]] aveva sede in Palazzo Sardagna e presentava una serie di esposizioni sulle [[scienze naturali]] e sul paesaggio naturale, strutturate su uno spazio di 21 sale. In sostituzione di questo, dall'estate 2013 vi è un nuovo museo, il [[MUSE (museo)|MUSE]]. Il palazzo che lo ospita è stato progettato dall'architetto italiano [[Renzo Piano]]. Il MUSE si trova immediatamente a sud dello storico Palazzo delle Albere, all'interno del quartiere residenziale Le Albere, anch'esso disegnato da Renzo Piano.
 
Il Museo del rame Navarini, al suo interno tremila manufatti dal millecinquecento al secondo dopoguerra<ref>{{Cita web|url=https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g8068204-d8066058-Reviews-Museo_del_Rame_Navarini-Ravina_Trento_Province_of_Trento_Trentino_Alto_Adige.html|titolo=Museo del Rame Navarini}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cultura.trentino.it/Luoghi/Tutti-i-luoghi-della-cultura/Musei-e-collezioni/Museo-Navarini-rame-Trento|titolo=Museo Navarini rame - Trento}}</ref>
 
Spazio De Gasperi, con all'interno lettere, cimeli e la scrivania di Alcide de Gasperi<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/trentino-alto-adige-musei-monumenti/spazio-de-gasperi|titolo=Spazio De Gasperi}}</ref>.
 
Casa Moser, con all'interno cimeli e bici del ciclista Francesco Moser<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/trentino-alto-adige-musei-monumenti/casa-moser|titolo=Casa Moser}}</ref>.
 
Cantine Ferrari, con all'interno venti milioni di bottiglie di vino<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/trentino-alto-adige-musei-monumenti/cantine-ferrari|titolo=Cantine Ferrari}}</ref>.
 
Collezioni scientifiche del liceo G.Prati<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/trentino-alto-adige-musei-monumenti/collezioni-scientifiche-del-liceo-g-prati|titolo=Collezioni Scientifiche del Liceo “G. Prati”}}</ref>
 
=== Media ===
==== Stampa ====
ASono Trento vengono pubblicatipresenti i seguenti [[quotidiano|quotidiani]]: ''[[L'Adige]]'', giornale indipendente del [[Trentino-Alto Adige]] fondato nel [[1945]], il ''[[Trentino (quotidiano)|Trentino]]'', quotidiano regionale del [[Gruppo editoriale L'Espresso]] pubblicato anch'esso dalla fine della [[seconda guerra mondiale]] e, il ''[[Corriere del Trentino]]'', che esce in allegato con lall'edizione nazionale del ''[[Corriere della Sera]]'' dal novembre [[2003]]. Come [[quotidiano online]] troviamo invece ''l'Adigetto.it'', ''Laed Voce"il delT Trentino'', ''Secolo Trentino'' e ''Il Dolomiti.it''Quotidiano".
Tra i periodici ''Vita trentina'', settimanale dell'[[Arcidiocesi di Trento]] e ''QuestoTrentino'', quindicinale di informazione indipendente.
 
Tra i periodici più importanti, ''Vita trentina'', settimanale dell'[[Arcidiocesi di Trento]] e ''QuestoTrentino'', quindicinale di informazione indipendente.
 
==== Radio ====
Riga 808 ⟶ 726:
* Teatro Cuminetti (ex Teatro Sperimentale) - il teatro si trova nel sotto tetto, nell'ala nord, del complesso che ospita il Centro Servizi Culturali S. Chiara.
* Ridotto del Teatro Sociale - ricavato nel sottotetto sopra la platea del teatro sociale.
* Teatro San Marco - di 249 posti in via San Bernardino.<ref>[{{Cita web |url=http://teatrosanmarco.myblog.it/ |titolo=Teatro San Marco<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=8 aprile 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100312202342/http://teatrosanmarco.myblog.it/ |dataarchivio=12 marzo 2010 |urlmorto=no }}</ref>
* Teatro di Meano - di 253 posti nella frazione di Meano, gestito dalla Compagnia ariaTeatro.<ref>{{collegamentoCita interrottoweb|1url=[httphttps://www.teatrodimeano.it>]/|titolo= Teatro di Meano|dateeditore=aprileAssociazione 2018culturale ARIA|botaccesso=InternetArchiveBot30 ottobre 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240228014409/https://www.teatrodimeano.it/|dataarchivio=28 febbraio 2024|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Musica ===
A Trento ha sede il conservatorio di musica "F. A. Bonporti", una scuola di alta formazione musicale, pubblica e statale. La sua prima finalità è la formazione di compositori, cantanti e strumentisti, insegnanti di musica. Esso svolge oltre a ciò attività di ricerca (convegni, pubblicazioni, ecc.) e di produzione artistica (concerti, spettacoli musicali, ecc.). Dal 1987-88 inoltre è stato avviato il Liceo quinquennale sperimentale ad indirizzo musicale annesso al Conservatorio.
A Trento hanno sede due prestigiosi cori italiani che hanno fatto la storia del [[canto popolare|canto corale popolare]], ovvero il [[coro della SOSAT]] e il [[coro della SAT]]; esiste inoltre un prestigioso coro polifonico, la [[Corale Città di Trento]], fondata nel 1889 e diretta da Roberto Gianotti.
 
Trento offre ogni anno una stagione sinfonica eseguita dall'[[Orchestra Haydn]] di Bolzano e Trento. Altra realtà è [[Il Vagabondo produzioni - La Piccola Orchestra Lumière]]
Una fucina creativa nata per promuovere, forgiare e divulgare nuove opere musicali legate alla canzone, al cinema, al teatro e all'arte.<ref name="IlVagabondo">[{{Cita web |url=http://www.ilvagabondoproduzioni.it/ |titolo=Il Vagabondo Produzioni] |accesso=25 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190114162954/http://www.ilvagabondoproduzioni.it/ |dataarchivio=14 gennaio 2019 |urlmorto=no }}</ref>
 
La musica da camera è invece offerta dalla Società Filarmonica di Trento.
Riga 831 ⟶ 749:
Le manifestazioni più importanti, che coinvolgono il maggior numero di persone e che richiamano molti turisti sono:
* [[Festival internazionale film della montagna di Trento|Trento FilmFestival]] - Festival cinematografico internazionale dedicato alla montagna;
* [[Festival dell'economia di Trento|Festival dell'economia]] - appuntamento annuale iniziato nel [[2006]] che prevede dibattiti e incontri fra le personalità più importanti del mondo economico e politico a livello nazionale e internazionale;<ref>[{{Cita web |url=http://www.festivaleconomia.it/ |titolo=festivaleconomia.it] |accesso=25 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120112093814/http://www.festivaleconomia.it/ |dataarchivio=12 gennaio 2012 |urlmorto=sì }}</ref>
* [[Fiera di San Giuseppe]] - nella domenica più vicina al 19 marzo si svolge in città un mercato nel quale si vendono merci di ogni tipo: piante, mezzi agricoli, ecc.;
* [[Feste Vigiliane]] - nella settimana che comprende il 26 giugno, festa di [[San Vigilio]], santo patrono della città;<ref>[{{Cita web |url=http://www.festevigiliane.it/ |titolo=festevigiliane.it] |accesso=24 giugno 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070709104710/http://www.festevigiliane.it/ |dataarchivio=9 luglio 2007 |urlmorto=no }}</ref>
* [[Autunno trentino]];
* [[Mercatino di Natale di Trento]] - mercatino natalizio che si tiene durante il periodo d'Avvento principalmente in piazza Fiera e piazza Cesare Battisti;<ref>[{{Cita web |url=http://www.mercatinodinatale.tn.it/ |titolo=mercatinodinatale.tn.it] |accesso=12 luglio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170629103344/http://www.mercatinodinatale.tn.it/ |dataarchivio=29 giugno 2017 |urlmorto=no }}</ref>
* [[Mercatino dei Gaudenti]] - mercatino dell'usato per privati cittadini a cadenza mensile, istituito nel [[1998]], si tiene in piazza Garzetti il 2º sabato del mese, agosto escluso;<ref>{{cita web|url = http://www.comune.tn.it/trento/trento65.nsf/-appuntamentiperargomento/828F3CF3D5052623C1256FD6003CEBB8?Opendocument|titolo = Appuntamenti. Mercatino dei Gaudenti|accesso = 28 gennaio 2010|autore = Comune di Trento|urlmorto = sì}}</ref>
* Concorso internazionale per direttori d'orchestra Antonio Pedrotti;
|url = http://www.comune.tn.it/trento/trento65.nsf/-appuntamentiperargomento/828F3CF3D5052623C1256FD6003CEBB8?Opendocument
* Religion Today Film Festival Trento;
|titolo = Appuntamenti. Mercatino dei Gaudenti
* [[Disfida dei Ciusi e Gobj]] - ultimo giorno delle Feste Vigiliane
|accesso = 28 gennaio 2010
* Palio dell'Oca - terzo giorno delle Feste Vigiliane
|autore = Comune di Trento
* Esposizione internazionale di cactus e succulente - ultimo fine settimana di maggio;<ref>[http://www.cactustn.com Cactus Trentino Südtirol] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191008235116/http://www.cactustn.com/|data=8 ottobre 2019}} Esposizione Internazionale di Cactus e Succulente.</ref>
|urlmorto = sì
* Hai mai suonato un'opera d'arte? - pianoforti decorati per le vie del centro storico.<ref name=IlVagabondo/>
}}</ref>
* [[Concorso internazionale per direttori d'orchestra Antonio Pedrotti]];
* [[Religion Today Film Festival Trento]];
* [[Palio delle contrade di Trento]] - prima settimana di settembre;
* [[Esposizione internazionale di cactus e succulente]] - ultimo fine settimana di maggio;<ref>[http://www.cactustn.com] Esposizione Internazionale di Cactus e Succulente</ref>
* [[Hai mai suonato un'opera d'arte?]] - pianoforti decorati per le vie del centro storico.<ref name=IlVagabondo/>
 
Inoltre, la città ha ospitato 5 edizioni dell'[[Adunata nazionale degli alpini]] (negli anni [[1922]], [[1938]], [[1958]], [[1987]] e [[2018]]).<ref>{{Cita web |url=http://www.ana.it/page/elenco-adunate- |titolo=Copia archiviata |accesso=19 maggio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180520124043/http://www.ana.it/page/elenco-adunate- |dataarchivio=20 maggio 2018 |urlmorto=no }}</ref>.
 
== Geografia antropica ==
=== UrbanisticaUrbano ===
Rispetto alla situazione storica, la città ha subito una forte espansione urbanistica, cominciando negli anni cinquanta con edifici in centro storico o a contatto con esso (si pensi al palazzo ITAS in centro storico) per poi espandersi prima verso Sud del centro storico, poi verso le frazioni della collina ad est e nord est (Cognola, Povo e Villazzano) e infine verso nord, venendo a formare una continuità urbana con la frazione (o ex frazione) di Gardolo posta a nord, mentre si prevede nel futuro anche un'espansione verso ovest forse nuove strutture al di là dell'Adige.
 
Per il futuro sono allo studio i seguenti interventi urbanistici, anche se la recente crisi economica europea sembra aver rallentato se non fermato del tutto questi progetti.
 
* Deviazione del fiume Adige
* Interramento dell'asse ferroviario - Joan Busquets
Riga 865 ⟶ 777:
=== Suddivisioni storiche ===
La città di Trento nel periodo medioevale-rinascimentale era suddivisa in nove contrade:
 
* Contrada Larga - comprendeva il centro della città l'odierna via Belenzani, Piazza Duomo più le vie strettamente limitrofe. Fu chiamata anche Contrada degli Scutai, Contrada della Piazza, Contrada dei Belenzani.
* Contrada San Benedetto - comprendeva le vie che collegano il Duomo con contrada Longa, prende il nome dall'antica chiesa di San Benedetto ora scomparsa. Una parte si chiamò, nel Settecento, Contrada della Morte per via dalla chiesa, ora demolita della Confraternita della Buona Morte, poi Contrada del Teatro.
* Contrada Longa - era l'attuale via Roma e via Manci, anticamente a ridosso del fiume Adige, prima della sua deviazione nel 1864, fiume a cui la Contrada Longa era collegata da alcuni vicoli in pendenza verso il fiume, vicoli detti "Vodi", come l'attuale vicolo del Vo'.
* Contrada degli Orvesi - comprende la parte a Centrale a est del nucleo medioevale della città. Fu anche chiamata Contrada antica, contrada di San Pietro.
* Contrada del Macello Vecchio - Era situata nella parte a Sud-Est dell'antico borgo, fu anche chiamata Contrada delle Beccherie Grandi.<ref>Venendo da via degli Orbi, procedendo verso via Roggia Grande, imboccando l'androna (lo stretto vicolo sovrastato da una struttura di collegamento tra gli edifici adiacenti) ad angolo con Largo Carducci, si può scorgere un ''cippo di pietra'' conficcato in terra che serviva a delimitare le contrade tra loro. Ce n'è un'altra anche all'incrocio tra via S.San Giovanni e via Roma nei pressi di un'agenzia di viaggi.</ref>.
* Contrada Todesca - Comprende la parte nord-orientale dell'antico borgo, fu anche chiamata Contrada dei Cappellari, Contrada delle Osterie Grandi, Contrada delle Osterie Tedesche.
* Contrada Santa Maria Maddalena - Si trovava lungo le mura a est della città, prende il nome dall'antica [[chiesa dedicatadi aSanta S.Maria Maddalena (Trento)|chiesa di Santa Maria Maddalena]], ora scomparsa.
* Contrada Santa Maria - Comprendeva la parte di città che univa la chiesa di Santa Maria Maggiore al Duomo divenuta in seguito via Cavour.
* [[San Martino (Trento)|Borgo Antico di San Martino]] - comprendeva la parte di città dal castello fino alla Torre Verde, fino ad arrivare al fiume Adige, che sino al 1864 scorreva ove è l'attuale via Brennero.
 
Ad introdurre alle contrade erano una serie di antiche Porte: Brescia o Portela (tra [[Torre Vanga]] e via San Giovanni), Germana o di San Martino (tra Torre Verde e la scuola Sanzio), [[Torre Aquila|Aquila]] (via Clesio), Augusta (via Roma), Nuova (a piazza Venezia ex piazza delle armi), Verona o di San Vigilio (via Santa Croce), Margherita (via Santa Margherita), Porta Venezia (via Maffei).
 
=== Suddivisioni amministrative ===
{{vedi anche|Circoscrizioni di Trento}}
{| class="wikitable" style="float:right"
[[File:Circoscrizioni di Trento.svg|miniatura|Mappa delle circoscrizioni di Trento]]
|+ Abitanti per circoscrizione<ref>Dati aggiornati al 31 dicembre 2017</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Statistiche-e-dati-elettorali/Statistiche/Demografia/Dati-popolazione-residente-per-circoscrizione/Movimento-della-popolazione-per-Circoscrizione-riepilogo-annuale-Anno-2017|titolo=Dati sulla popolazione di Trento per circoscrizione|sito=http://www.comune.trento.it|data=16 Maggio 2018|accesso=13 luglio 2017}}</ref>
! Circoscrizione || Abitanti
|-
|Gardolo|| {{formatnum:14742}}
|-
|Meano|| {{formatnum:5026}}
|-
|Bondone|| {{formatnum:5401}}
|-
|Sardagna|| {{formatnum:1108}}
|-
|Ravina-Romagnano|| {{formatnum:5033}}
|-
|Argentario|| {{formatnum:12546}}
|-
|Povo|| {{formatnum:5808}}
|-
|Mattarello|| {{formatnum:6206}}
|-
|Villazzano|| {{formatnum:5044}}
|-
|Oltrefersina|| {{formatnum:18978}}
|-
|San Giuseppe-Santa Chiara|| {{formatnum:17468}}
|-
|Centro Storico-Piedicastello|| {{formatnum:20637}}
|}
 
Il comune di Trento è suddiviso in 12 [[Circoscrizione di decentramento comunale|circoscrizioni amministrative]]: Gardolo, Meano, Bondone, Sardagna, Ravina-Romagnano, [[Argentario (Trento)|Argentario]], Povo, Mattarello, Villazzano, [[Oltrefersina]], [[San Giuseppe-Santa Chiara]] e Centro Storico-Piedicastello.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.trento.it/Comune/Organi-politici/Circoscrizioni|titolo=Comune di Trento - Circoscrizioni|accesso=6 marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150320033046/http://www.comune.trento.it/Comune/Organi-politici/Circoscrizioni|dataarchivio=20 marzo 2015|urlmorto=no}}</ref>
# [[Gardolo]] - formato dai sobborghi di Gardolo, [[Melta di Gardolo|Melta]], [[Roncafort]], [[Canova]], [[Spini di Gardolo|Spini]], Ghiaie;
# [[Meano (Trento)|Meano]] - formato dai sobborghi di Meano, [[Vigo Meano]], Cortesano, [[Gazzadina]], San Lazzaro, [[Gardolo di Mezzo]];
# Bondone - formato dai sobborghi di [[Sopramonte]], [[Cadine]], [[Vigolo Baselga]], [[Baselga del Bondone]], [[Candriai]] (parziale), Vaneze, Norge, Vason, Piana delle Viote;
# [[Sardagna]] - formato dai sobborghi di Sardagna, [[Candriai]], Pra della Fava e Vaneze (parziale);
# Ravina-Romagnano - formato dai sobborghi di [[Ravina (Trento)|Ravina]], [[Romagnano (Trento)|Romagnano]], Belvedere;
# [[Argentario (Trento)|Argentario]] - formato dai sobborghi di [[Cognola]], [[Martignano (Trento)|Martignano]], maso Bolleri, [[Montevaccino]], [[Tavernaro]], [[Villamontagna]], Moià, San Donà, San Vito;
# [[Povo]] - formato dai sobborghi di Povo (Sprè, Panté, Salé), [[Oltrecastello]], [[Passo del Cimirlo]], Gabbiolo, [[Mesiano]], [[Celva]];
# [[Mattarello]] - formato dai sobborghi di Mattarello e [[Valsorda (Trento)|Valsorda]];
# [[Villazzano]] - formato dai sobborghi di Villazzano, Grotta, [[Dosso di San Rocco|San Rocco]] e località di malga Maranza, rifugio Bindesi;
# [[Oltrefersina]] - formato dai quartieri cittadini di [[Bolghera]], [[Clarina (Trento)|Clarina]], [[San Bartolomeo (Trento)|San Bartolomeo]], [[Madonna Bianca (Trento)|Madonna Bianca]], [[Man (Trento)|Man]], Villazzano Tre, Casteller;
# [[San Giuseppe-Santa Chiara]] - formato dai quartieri cittadini di San Giuseppe, San Pio X, Santa Chiara, Santa Croce, Laste, Cervara (num. pari), Santa Maria;
# Centro Storico-Piedicastello - formato dai quartieri cittadini del centro storico (Androne, Contrada Todesca, San Pietro, Duomo, Sass, ecc.), [[Piedicastello]], [[Cristo Re (Trento)|Cristo Re]], [[San Martino (Trento)|San Martino]], [[Solteri - Centochiavi]], [[Vela (Trento)|Vela]], Cervara e Spalliera (n. dispari).
 
=== Frazioni ===
* Frazioni poste sul [[monte Bondone]]: [[Baselga del Bondone]], [[Cadine]], [[Candriai]], Norge, [[Sardagna]], [[Sopramonte]], Vaneze, Vason, [[Vigolo Baselga]];
* Frazioni a nord di Trento: [[Canova (Trento)|Canova]], [[Gardolo]], Ghiaie di Gardolo, Lamar, [[Roncafort]], San Lazzaro di Meano, [[Spini di Gardolo]], [[Vela (Trento)|Vela]];
* Frazioni a sud di Trento: Belvedere di Ravina, [[Mattarello (Trento)|Mattarello]], [[Ravina (Trento)|Ravina]], [[Romagnano (Trento)|Romagnano]], [[Valsorda (Trento)|Valsorda]];
* Frazioni poste sul monte [[Marzola]]: [[Celva]], Grotta di Villazzano, [[Mesiano]], [[Oltrecastello]], [[Passo del Cimirlo]], Ponte Alto, [[Povo]] (Panté, Salé, Sprè), San Rocco, [[Villazzano]];
* Frazioni poste sul [[monte Calisio]] (o Argentario): Camparta, [[Cognola]], Cortesano, [[Gardolo di Mezzo]], [[Gazzadina]], Maderno, [[Martignano (Trento)|Martignano]], Maso Bolleri, [[Meano (Trento)|Meano]], Moià, [[Montevaccino]], San Donà, San Vito, [[Tavernaro]], [[Vigo Meano]], [[Villamontagna]], Zell.
 
È da tenere presente che pressoché la metà della popolazione del comune di Trento risiede nelle frazioni.
 
== Economia ==
Trento è passata da città [[industria]]le a [[Terziario (economia)|centro terziario]] con una buona attività industriale nella zona periferica di Trento Nord e una vasta attività [[agricoltura|agricola]] (mele, uva) nelle campagne della periferia di Trento Sud. Molto importante è anche il [[turismo]] (culturale e escursionistico). Il settore tradizionalmente più ricco e redditizio è in ogni caso il [[commercio]] (si veda la zona centrale della città e la zona dei centri commerciali a Trento Nord). Nell'ultimo trentennio è diventato determinante il peso economico dell'ente Provincia e delle sue articolazioni (enti e agenzie varie, numerose società partecipate, contributi generosi alle attività economiche), forte di una massa di risorse assegnatale che ha eguali solo nella consorella Provincia di Bolzano e in Valle d'Aosta. Oltre la metà dei lavoratori del comune di Trento è direttamente o indirettamente (società partecipate) alle dipendenze di enti pubblici. Sono ancora diffuse e rinomate le antiche lavorazioni del [[legno]] e del [[ferro battuto]] finalizzate alla realizzazione di [[Mobile (arredamento)|mobili]] e [[arredamenti]], oltre a quelle del [[rame]], dell'[[Ottone (lega)|ottone]], del [[peltro]], dell'[[oro]] e dell'[[argento]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p= 15}}</ref>
 
Il 14 aprile 2000 nasce la [[Cassa Rurale di Trento]], una banca di Credito Cooperativo risultato dalla fusione tra più istituti bancari preesistenti: la Cassa Rurale di Villazzano e Trento, la Cassa Rurale di Povo e Vigo Cortesano, la Cassa Rurale di Sopramonte e la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Stazione Trento.jpg|thumb|Particolare della stazione di Trento, a destra si può notare uno scorcio della [[Autostazione di Trento|stazione degli autobus]] e la Chiesa di San Lorenzo.]]Trento, adagiata nella [[valle dell'Adige]], è situata sull'asse viario del Brennero ([[Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero]], [[Autostrada A22 (Italia)|Autostrada A22]]); è punto di arrivo dell'asse viario della [[Valsugana]] ([[Strada statale 47 della Valsugana]]); è punto di partenza dell'asse viario che collega [[Vicenza]]-[[Asiago]]-[[Thiene]]-[[Piovene Rocchette]] attraverso l'[[Altopiano dei Sette Comuni]] ([[Strada statale 349 di Val d'Assa e Pedemontana Costo]]) ed è qui che terminano la [[SS 45 bis|Gardesana Occidentale]] e la [[Strada provinciale 90 Destra Adige|SP 90 Destra Adige]].
[[File:Elettrotreno serie 400 Trento Male Marilleva 2006.jpg|thumb|Partenza da Trento della [[ferrovia Trento-Malé-Mezzana]]]]
 
Trento, adagiata nella valle dell'Adige, è situata sull'asse viario del Brennero ([[Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero]], [[Autostrada A22 (Italia)|Autostrada A22]]); è punto di arrivo dell'asse viario della Valsugana ([[Strada statale 47 della Valsugana]]) ed è qui che terminano la [[SS 45 bis|Gardesana Occidentale]] e la [[Strada provinciale 90 Destra Adige|SP 90 Destra Adige]].
 
=== Ferrovie ===
Il territorio comunale è servito da un totale di undici stazioni ferroviarie, così distribuite:
La [[ferrovia del Brennero]], situata parallelamente all'autostrada permette veloci collegamenti verso nord ([[Bolzano]], [[Austria]] e [[Germania]]) e sud ([[Verona]]). Da Trento partono, inoltre, i collegamenti diretti verso [[Venezia]] ([[Ferrovia Trento-Venezia|linea ferroviaria della Valsugana]]) e le vallate del Trentino nord-occidentale ([[ferrovia Trento-Malé-Mezzana|linea ferroviaria Trento-Malé-Mezzana]], inaugurata nel [[1964]] in sostituzione della preesistente [[Tranvia Trento-Malé|tranvia]]).
* sulla [[ferrovia del Brennero]]:
** [[stazione di Trento]] (FS), la principale a servizio della città;
** [[stazione di Trento Roncafort]], in uso come scalo merci;
* sulla [[Ferrovia Trento-Venezia|linea della Valsugana]]:
** [[stazione di Trento Santa Chiara]];
** [[stazione di Trento San Bartolameo]];
** [[stazione di Villazzano]];
** [[stazione di Povo-Mesiano]];
* sulla [[ferrovia Trento-Malé-Mezzana]] (FTM):
** [[stazione di Trento FTM]], situata in prossimità della stazione di Trento FS;
** [[stazione di Trento Nord-Zona commerciale]];
** [[stazione di Gardolo]];
** [[stazione di Zona Industriale (Trento)|stazione di Zona Industriale]];
** [[stazione di Lamar]].
 
La [[ferrovia del Brennero]], situata parallelamente all'autostrada permette veloci collegamenti verso nord ([[Bolzano]], [[Austria]] e [[Germania]]) e sud ([[Verona]]). Da Trento partono, inoltre, i treni verso [[Bassano del Grappa]] ([[Ferrovia Trento-Venezia|linea ferroviaria della Valsugana]], con coincidenza per [[Venezia]] e fermate urbane a [[Stazione di Trento Santa Chiara|Santa Chiara]], [[Stazione di Trento San Bartolameo|San Bartolameo]], [[Stazione di Villazzano|Villazzano]] e [[Stazione di Povo-Mesiano|Povo-Mesiano]]) e le vallate del Trentino nord-occidentale ([[ferrovia Trento-Malé-Mezzana|linea ferroviaria Trento-Malé-Mezzana]], inaugurata nel [[1964]] in sostituzione della preesistente [[Tranvia Trento-Malé|tranvia]]).
 
=== Aeroporti ===
Trento inoltre possiede un aeroporto situato a 5&nbsp;km dalla città, presso il sobborgo di [[Mattarello (Trento)|Mattarello]]. L'[[aeroporto di Trento]], intitolato a G. Caproni, è un aeroporto aperto al traffico aereo turistico nazionale e comunitario, accoglie aerei da turismo, alianti ed elicotteri. È presente anche un servizio di trasporto privato di passeggeri, trasporto merci (fino ad un massimo di circa 600&nbsp;kg) e il trasporto medico sanitario operando da e per tutte le destinazioni europee con un aeromobile Piper Cheyenne III A 720.
 
=== Impianti a fune ===
A Trento una funivia prodotta dalla [[Hölzl]] collega la città con la frazione di [[Sardagna]], situata in posizione montana. La [[funivia di Sardagna]] venne costruita negli [[Anni 1920|anni venti]] e permette un veloce collegamento con il [[monte Bondone]]. Il primo viaggio della funivia ebbe luogo il 4 agosto 1925.<ref>{{cita web|url=http://www.vitatrentina.it/rivista/2010/anno_85_-_n_48/pag_27_valle_dell_adige/funivia_di_sardagna_novita_sospese|titolo=Funivia di Sardagna, novità...sospese|accesso=17 gennaio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130421053838/http://www.vitatrentina.it/rivista/2010/anno_85_-_n_48/pag_27_valle_dell_adige/funivia_di_sardagna_novita_sospese|dataarchivio=21 aprile 2013|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Mobilità urbana ===
[[File:IVECO Cityclass + MAN Lion's City Trentino Trasporti.jpg|miniatura|288x288px|Mezzi urbani di [[Trentino Trasporti]].]]
Il trasporto urbano (23 linee urbane) ed extraurbano è gestito dalla società [[Trentino trasporti]]. Centro del sistema di trasporto pubblico della Provincia, dalla città partono una serie di collegamenti ferroviari e su gomma verso le vallate trentine: [[Val di Fassa|Fassa]], [[Val di Fiemme|Fiemme]], [[Giudicarie]], [[Val di Non|Non]], [[Primiero]], [[Val Rendena|Rendena]], [[Val di Sole|Sole]], [[Tesino (Trentino)|Tesino]], [[Valsugana]].
I trasporti urbani ed extraurbani sono gestiti dalla società [[Trentino trasporti|Trentino Trasporti]]. La rete urbana consta di 23 linee, che collegano la [[Stazione di Trento|Stazione Centrale]] a tutti i quartieri e le frazioni del comune, fino a [[Lavis]]. Centro del sistema di trasporto pubblico della Provincia, dalla città partono una serie di collegamenti extraurbani verso le vallate trentine ([[Val di Fassa|Fassa]], [[Val di Fiemme|Fiemme]], [[Giudicarie]], [[Val di Non|Non]], [[Primiero]], [[Val Rendena|Rendena]], [[Val di Sole|Sole]], [[Altopiano del Tesino|Tesino]], [[Valsugana]]).
 
Il servizio taxi di Trento è gestito invece dalla "Cooperativa Radiotaxi Trento".
 
=== Interporto ===
L'[[Interportointerporto di Trento]] si sviluppa su un'ampiauna superficie di circa 100 ettari e si trova a Trento Nord, nel cuore dell'economia trentina, a fiancoaccanto alla zona industriale (di [[Spini di Gardolo]]) e aalla quellazona commerciale, dislocatoa inbreve un luogo strategico, all'imboccodistanza deldal casello Trento Nord dell'[[Autostrada A22 (Italia)|autostrada A22]], avicino poche centinaia di metri dallaalla [[strada statale 47 della Valsugana]] e dellaalla circonvallazione provinciale di Lavis S.P. 235. L'Interportointerporto di Trento è dotato di un terminal per il [[Trasportotrasporto intermodale|intermodale]] con 9 binari per il trasporto ferroviario tradizionale, in modalità accompagnata (ROLA [[Autostrada viaggiante]]) e in modalità non accompagnata (trasporto container).
 
== Amministrazione ==
Riga 970 ⟶ 859:
* {{Bandiera|ITA}} [[Bardolino]], [[Veneto]], [[Italia]], dal [[2009]]
* {{Bandiera|MEX}} [[Huatusco]] dal [[2009]]
* {{Gemellaggio|stato=Italia|città=Chieti|anno=2011|link=Chieti}} (patto di amicizia)<ref>{{Cita news|url=http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2011/05/13/news/gemellaggio-tra-chieti-e-trento-firmato-l-accordo-1.4851005?refresh_ce|titolo=Gemellaggio tra Chieti e Trento, firmato l'accordo|pubblicazione=''[[Il Centro]]''|data=31 maggio 2011|accesso=9 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170211075135/http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2011/05/13/news/gemellaggio-tra-chieti-e-trento-firmato-l-accordo-1.4851005?refresh_ce|dataarchivio=11 febbraio 2017|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Altre informazioni amministrative ===
==== Politica ====
A partire dalle prime elezioni democratiche Trento venne retta da governi guidati dalla [[Democrazia Cristiana]]. Dopo lo scandalo di [[Tangentopoli]] nacque quella che viene definita ''[[Seconda Repubblica (Italia)|seconda repubblica]]''. Da questo periodo in poi la città è sempre governata da una coalizione di centro-sinistra. Una coalizione di centro-destra, invece, non è mai stata eletta al governo della città.<br>Le ultime [[Elezioni comunali a Trento|elezioni comunali]] si sono svolte nel 2015 e hanno visto la vittoria della coalizione di centro-sinistra guidata dal [[Partito Democratico (Italia)|democratico]] [[Alessandro Andreatta]], che è [[Sindaci di Trento|sindaco]] dal 2008.
 
==== Variazioni ====
La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1926 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Cadine, Cognola, Gardolo, Mattarello, Meano, Povo, Ravina, Romagnano, Sardagna, Villazzano e Sopramonte; nel 1968 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Baselga di Vezzano e Vigolo Baselga.<ref>Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3.</ref>
 
==== Tutela della fauna ====
Dopo l'uccisione dell'orsa KJ2 nell'agosto 2017 ad opera degli agenti del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento su ordinanza dal Presidente della Provincia, [[Ugo Rossi]], il Consiglio provinciale di Trento ha approvato nel mese di luglio 2018 un disegno di legge che prevede
il via libera a possibili abbattimenti di lupi ed orsi, scavalcando il parere del Ministero dell’Ambiente. <ref>{{cita web|titolo=Orsi e lupi: WWF chiede a Governo di impugnare legge provincia di Trento|url=http://www.wwf.it/news/notizie/?40761%2FOrsi-e-lupi-WWF-chiede-a-Governo-di-impugnare-legge-provincia-di-Trento&utm_term=1991_http%3A%2F%2Fwww.wwf.it%2Fnews%2Fnotizie%2F%3F40761%2FOrsi-e-lupi-WWF-chiede-a-Governo-di-impugnare-legge-provincia-di-Trento%23&utm_campaign=+NL+Luglio&utm_medium=email_458&utm_source=MagNews&utm_content=458_2018-07-14#}}</ref>
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La principale squadra di calcio della città è l'[[Associazione Calcio Trento 1921|AC Trento 1921 SSD]]. Il settore maschile, nella stagione 2023-24, milita in Serie C, mentre quello femminile in Serie B.
La principale squadra di calcio della città è l'[[Società Sportiva Dilettantistica Trento Calcio 1921|Associazione Calcistica Trento]] che, dopo aver cambiato diverse denominazioni nella sua storia, milita nel campionato di [[Serie D]]. Le altre squadre locali sono l'U.S. Azzurra San Bartolomeo, affiliata al [[Vicenza Calcio]]<ref>{{cita web|url=http://www.vicenzacalcio.com/settore-giovanile/vicenza-academy/item/vicenza-academy|titolo=Progetto "Vicenza Academy"|editore=[[Vicenza Calcio]]|accesso=27 marzo 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130930140246/http://www.vicenzacalcio.com/settore-giovanile/vicenza-academy/item/vicenza-academy|dataarchivio=30 settembre 2013}}</ref> con una compagine maschile iscritta al campionato di Prima Categoria provinciale e una femminile disputante la [[Eccellenza (calcio femminile)|Serie C]], l'A.S.D. Virtus Trento, nata nel [[1947]], che disputa il campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] e oltre al calcio organizza diverse manifestazione sportive<ref>{{cita web|url=http://www.virtustrento.it/?Presentazione|titolo=A.S.D. Virtus Trento 1947||accesso=18 luglio 2015}}</ref>, l'A.C.D. Aquila Trento, nata nel 1945, militante nel locale campionato di Promozione e il G.S. Bolghera, storica società polisportiva della città nata nel 1979, che partecipa al campionato di Seconda Categoria provinciale.<ref>[http://www.gsbolghera.org/ G.S. Bolghera]</ref>
 
Le altre squadre locali sono l'U.S.D. ViPo Trento (nata dalla fusione tra U.S. Villazzano e U.S.Povo Scania nel 2014), che milita nel campionato regionale di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]], l'U.S. Azzurra San Bartolomeo, affiliata al {{Calcio Vicenza|N}}<ref>{{cita web|url=http://www.vicenzacalcio.com/settore-giovanile/vicenza-academy/item/vicenza-academy|titolo=Progetto "Vicenza Academy"|editore=[[L.R. Vicenza Virtus|Vicenza Calcio]]|accesso=27 marzo 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130930140246/http://www.vicenzacalcio.com/settore-giovanile/vicenza-academy/item/vicenza-academy|dataarchivio=30 settembre 2013}}</ref> con una compagine maschile iscritta al campionato di Prima Categoria provinciale e una femminile disputante la [[Eccellenza (calcio femminile)|Serie C]], l'A.S.D. Virtus Trento, nata nel [[1947]], che disputa il campionato di [[Prima Categoria]] e oltre al calcio organizza diverse manifestazione sportive,<ref>{{cita web|url=http://www.virtustrento.it/?Presentazione|titolo=A.S.D. Virtus Trento 1947|accesso=18 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150722041753/http://www.virtustrento.it/?Presentazione|dataarchivio=22 luglio 2015|urlmorto=no}}</ref> l'A.C.D. Aquila Trento, nata nel 1945, militante nel locale campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] e il G.S. Bolghera, storica società polisportiva della città nata nel 1979, che partecipa al campionato di Seconda Categoria provinciale.<ref>{{Cita web |url=http://www.gsbolghera.org/ |titolo=G.S. Bolghera |accesso=11 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170113135744/http://www.gsbolghera.org/ |dataarchivio=13 gennaio 2017 |urlmorto=no }}</ref>
 
=== Pallavolo ===
La [[{{Volley Trentino Volley]]|NB}} partecipa dal [[Serie A1 2000-2001 (pallavolo maschile)|2000-2001]] al [[Campionato italiano maschile di pallavolo|campionato di A1]], dopo aver acquistato il titolo sportivo dal [[Porto Ravenna Volley]]. La squadra ha vinto uno scudetto nella stagione [[Serie A1 2007-2008 (pallavolo maschile)|2007-2008]], prima vittoria di un campionato sportivo nazionale da parte di una squadra della città. Successivamente ha vinto altri trequattro scudetti nelle stagioni [[Serie A1 2010-2011 (pallavolo maschile)|2010-2011]], [[Serie A1 2012-2013 (pallavolo maschile)|2012-2013]] e, [[Serie A1Superlega 2014-2015 (pallavolo maschile)|2014-2015]] e [[Superlega 2022-2023|2022-2023]]. Ha conquistato per trequattro volte la [[CEV Champions League (pallavolo maschile)|Champions League]] nel 2009, 2010, 2011, 2024 e quattrocinque volte la [[Campionato mondiale per club FIVB (pallavolo maschile)|Coppa del Mondo per club]].
 
Esiste anche la squadra femminile che milita nella [[Serie A2A1 (pallavolo femminile)|serie A2A1]], la [[{{Volley femminile Trentino Rosa]]|NB}}.<ref>{{cita web | url = http://trentinorosa.it/ | titolo = Trentino Rosa | accesso = 19 ottobre 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171012154159/http://www.trentinorosa.it/ | dataarchivio = 12 ottobre 2017 | urlmorto = no }}</ref>
Nella realtà trentina si annoverano anche altre [[associazione sportiva dilettantistica|associazioni sportive dilettantistiche]], la più longeva delle quali è il Gruppo Sportivo Bolghera che opera nell'omonimo quartiere della città dal [[1979]].<ref>{{cita web|url=http://www.gsbolghera.org/|titolo=Gruppo Sportivo Bolghera|accesso=11 gennaio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170113135744/http://www.gsbolghera.org/|dataarchivio=13 gennaio 2017|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Pallacanestro ===
La principale squadra della città è l'[[Aquila Basket Trento]], che nella stagione 2014-2015 disputa per la prima volta il campionato di [[Serie A 2014-2015 (pallacanestro maschile)|Serie A]], mentre nellanelle stagionestagioni [[Serie A 2016-2017 (pallacanestro maschile)|2016-2017]] giungee fino[[Serie allaA 2017-2018 (pallacanestro maschile)|2017-2018]] giunge in finale scudetto, persa rispettivamente contro [[Reyer Venezia|Venezia]] e [[Pallacanestro Olimpia Milano|Milano]]. Nella stagione sportiva 2012-13 ha vinto la [[Coppa Italia di Legadue 2012-2013|Coppa Italia di Legadue]].
 
Dal 2012 al 2017, la città è stata sede, annualmente, della [[Trentino Basket Cup]], un torneo internazionale per nazioni.
 
=== Ciclismo ===
;Giro d'Italia
In totale, la città è stata [[Sedi di tappa del Giro d'Italia|sede di tappa]] della "Corsa Rosa" in quaranta occasioni (ventiquattro partenze e sedici arrivi). Pertanto, Trento si colloca al nono posto nella classifica delle sedi di tappa più ricorrenti nella storia della corsa.<ref name="ricorrenti">{{cita web |url=https://www.procyclingstats.com/race/giro-d-italia/route/most-visited-cities|titolo=Most visited cities|lingua=en}}</ref>
Trento è stata arrivo di tappa in 17 edizioni del [[Giro d'Italia]]; fra queste:
 
Trento è stata negli anni città di arrivo delle seguenti tappe del [[Giro d'Italia]]:
* La 21ª tappa [[Merano]]-[[monte Bondone]] vinta dal lussemburghese [[Charly Gaul]] sotto una tormenta di neve l'8 giugno [[Giro d'Italia 1956|1956]].
{| class="wikitable"
* [[1989]]: due semitappe della 15ª tappa, la prima, in linea, vinta dall'[[Paesi Bassi|olandese]] [[Jean-Paul Van Poppel]], la seconda, a cronometro, vinta dal [[Polonia|polacco]] [[Lech Piasecki]].
!Anno
* [[Giro d'Italia 1992|1992]]: 13ª tappa, conclusa al monte Bondone e vinta da [[Giorgio Furlan]].
!Tappa
* [[Giro d'Italia 2006|2006]]: 16ª tappa, conclusa al monte Bondone e vinta da [[Ivan Basso]] ([[Gilberto Simoni]] è arrivato secondo ad oltre 1').
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1919|1919]]
|1ª
|[[Milano]]
|302,8
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1928|1928]]
|1ª
|[[Milano]]
|233,1
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Piemontesi]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Piemontesi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1939|1939]]
|15ª
|[[Cortina d'Ampezzo]]
|256,2
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Bartali]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Bartali]]
|-
|[[Giro d'Italia 1940|1940]]
|18ª
|[[Ortisei]]
|186
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Glauco Servadei]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Fausto Coppi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1946|1946]]
|15ª
|[[Bassano del Grappa]]
|186
|{{bandiera|ITA}} [[Aldo Ronconi]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]
|-
|[[Giro d'Italia 1947|1947]]
|16ª
|[[Pieve di Cadore]]
|194
|{{bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]
|{{bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1948|1948]]
|17ª
|[[Cortina d'Ampezzo]]
|160
|{{bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]
|{{bandiera|ITA}} [[Fiorenzo Magni]]
|-
|[[Giro d'Italia 1955|1955]]
|19ª
|[[Cortina d'Ampezzo]]
|227
|{{bandiera|FRA}} [[Jean Dotto]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gastone Nencini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1958|1958]]
|18ª
|[[Bolzano]]
|183
|{{bandiera|ITA}} [[Gastone Nencini]]
|{{bandiera|ITA}} [[Ercole Baldini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1960|1960]]
|19ª
|[[Belluno]]
|110
|{{bandiera|BEL}} [[Emile Daems]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]
|-
|[[Giro d'Italia 1979|1979]]
|17ª
|[[Pieve di Cadore]]
|194
|{{bandiera|ITA}} [[Francesco Moser]]
|{{bandiera|ITA}} [[Giuseppe Saronni]]
|-
|[[Giro d'Italia 1989|1989]]
|15ª-1ª
|[[Corvara in Badia]]
|131
|{{bandiera|NLD}} [[Jean-Paul van Poppel]]
|{{bandiera|FRA}} [[Laurent Fignon]]
|-
|[[Giro d'Italia 1989|1989]]
|15ª-2ª
|Trento
|83,2
|{{bandiera|POL}} [[Lech Piasecki]]
|{{bandiera|FRA}} [[Laurent Fignon]]
|}
È stata inoltre sede di partenza delle seguenti tappe del [[Giro d'Italia]]:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Arrivo
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia rosa
|-
|[[Giro d'Italia 1919|1919]]
|2ª
|[[Trieste]]
|334,3
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Costante Girardengo]]
|-
|[[Giro d'Italia 1928|1928]]
|2ª
|[[Forlì]]
|312,6
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Alfredo Binda]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Domenico Piemontesi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1939|1939]]
|16ª
|[[Sondrio]]
|166
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Valetti]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Giovanni Valetti]]
|-
|[[Giro d'Italia 1940|1940]]
|19ª
|[[Verona]]
|149
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Gino Bartali]]
|{{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Fausto Coppi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1946|1946]]
|16ª-1ª
|[[Verona]]
|90
|{{bandiera|ITA}} [[Oreste Conte]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gino Bartali]]
|-
|[[Giro d'Italia 1947|1947]]
|17ª
|[[Brescia]] Sant'Eufemia
|114
|{{bandiera|ITA}} [[Adolfo Leoni]]
|{{bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]
|-
|[[Giro d'Italia 1948|1948]]
|18ª
|[[Brescia]]
|239
|{{bandiera|ITA}} [[Elio Bertocchi]]
|{{bandiera|ITA}} [[Fiorenzo Magni]]
|-
|[[Giro d'Italia 1955|1955]]
|20ª
|[[San Pellegrino Terme]]
|216
|{{bandiera|ITA}} [[Fausto Coppi]]
|{{bandiera|ITA}} [[Fiorenzo Magni]]
|-
|[[Giro d'Italia 1956|1956]]
|22ª
|[[San Pellegrino Terme]]
|191
|{{bandiera|ITA}} [[Giorgio Albani]]
|{{bandiera|LUX}} [[Charly Gaul]]
|-
|[[Giro d'Italia 1957|1957]]
|19ª
|[[Levico Terme]]
|199
|{{bandiera|LUX}} [[Charly Gaul]]
|{{bandiera|ITA}} [[Gastone Nencini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1958|1958]]
|19ª
|[[Gardone Riviera]]
|176
|{{bandiera|ESP 1945-1977}} [[Miguel Poblet]]
|{{bandiera|ITA}} [[Ercole Baldini]]
|-
|[[Giro d'Italia 1960|1960]]
|20ª
|[[Bormio]]
|229
|{{bandiera|LUX}} [[Charly Gaul]]
|{{bandiera|FRA}} [[Jacques Anquetil]]
|-
|[[Giro d'Italia 1979|1979]]
|18ª
|[[Barzio]]
|245
|{{bandiera|ITA}} [[Amilcare Sgalbazzi]]
|{{bandiera|ITA}} [[Giuseppe Saronni]]
|-
|[[Giro d'Italia 1989|1989]]
|16ª
|[[Santa Caterina Valfurva]]
| -
|annullata
|{{bandiera|FRA}} [[Laurent Fignon]]
|}
 
==== Giro d'Italia Women ====
{| class="wikitable"
|+
|Anno
|Tappa
|Partenza
|km
|Vincitore di tappa
|Maglia rosa
|-
|2025
|3ª
|Vezza d'Oglio
|122
|{{Bandiera|paesi bassi}}Lorena Wiebes
|{{Bandiera|regno unito}}Anna '''Henderson'''
|}
;Giro della Bolghera
A Trento si svolge una gara dilettantistica chiamata [[Giro della Bolghera]], vinta in anni recenti da giovani corridori diventati in seguito professionisti quali [[Marco Marcato]], [[Oscar Gatto]], [[Sonny Colbrelli]] e [[Matteo Trentin]].<ref>{{cita web|url=http://www.sitodelciclismo.net/wedstrijdfiche.php?wedstrijdid=28942|titolo=La Bolghera|sito=Sitodelciclismo.net|accesso=15 ottobre 2016}}</ref> Nel 2016 si è disputata l'edizione numero 106.<ref>{{cita news|url=http://www.ciclismotrentino.it/item/la-bolghera-2016.html|titolo=107° edizione de La Bolghera 2016|pubblicazione=Ciclismotrentino.it|accesso=15 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161018212607/http://www.ciclismotrentino.it/item/la-bolghera-2016.html|dataarchivio=18 ottobre 2016|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Automobilismo ===
Ogni anno si svolge la “Trento-Bondone” la cronoscalata più lunga nel calendario mondiale delle gare in salita, con partenza da Trento (308&nbsp;m) e arrivo a Vason del Monte Bondone (1&nbsp;650{{formatnum:1650}}&nbsp;m). Il percorso si snoda lungo i 40 tornanti e misura {{M|17,3|k|mul=km}} con una pendenza media dell'8,88%. La gara è valida per il Campionato Italiano Velocità in Montagna e per il Campionato Europeo della Montagna.
=== Corsa d''Orienteering''orientamento ===
A Trento ha sede la [[Federazione Italiana Sport Orientamento]] in Piazza Silvio Pellico, 56.
 
Inoltre a Trento in data 07/07/2014 e con partenza e arrivo in Piazza Duomo si è disputata la prima Mixed Sprint Relay durante l'edizione del World Orienteering Championships 2014, nuova formula che va ad aggiungersi alle prove Sprint, Middle, Long e Relay.<ref>{{Cita web|url=http://news.worldofo.com/2014/07/07/woc-mixed-sprint-relay-victory-for-switzerland/|titolo=WOC Mixed Sprint Relay: Victory for Switzerland |autore=Jan Kocbach |sito=World of O News|accesso=31 agosto 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160915042332/http://news.worldofo.com/2014/07/07/woc-mixed-sprint-relay-victory-for-switzerland/|dataarchivio=15 settembre 2016|urlmorto=no}}</ref>
 
=== Altri sport ===
Inoltre a Trento in data 07/07/2014 e con partenza e arrivo in Piazza Duomo si è disputata la prima Mixed Sprint Relay durante l'edizione del World Orienteering Championships 2014, nuova formula che va ad aggiungersi alle prove Sprint, Middle, Long e Relay.<ref>{{Cita web|url=http://news.worldofo.com/2014/07/07/woc-mixed-sprint-relay-victory-for-switzerland/|titolo=WOC Mixed Sprint Relay: Victory for Switzerland|cognome=Kocbach|nome=Jan|sito=World of O News|accesso=31 agosto 2016}}</ref>
;Altri sport
Numerose sono le società sportive dilettantistiche di [[atletica leggera]] della città di Trento. La più conosciuta è l'Atletica Trento Cmb, organizzatrice del "Meeting Città di Trento", che si svolge presso il "Campo Coni".
 
La "Buonconsiglio nuoto-tuffi" è la società sportiva di [[Francesca Dallapé]], tuffatrice che in coppia a Tania Cagnotto ha vinto molti premi, come un argento ai mondiali di Roma 2009 e tre ori agli europei di tuffi.
 
L'hockey su ghiaccio è rappresentato dall'[[Hockey Club Trento]].
 
Dal 2016 esiste persino una squadra dilettantistica di [[Quidditch (sport reale)|Quidditch Babbano,]] l'[[Aquilae Tridentum Quidditch]]
 
=== Impianti sportivi ===
I principali impianti sportivi di Trento sono:
* [[Stadio Briamasco]] - calcio, baseball.
* [[BLM Group ArenaPalaTrento]] - volley, pallacanestro.
* [[Campo Coni di Trento]], campo adibito esclusivamente all'[[atletica leggera]]
* Stadio del Ghiaccio di Trento - nei pressi del PalaTrento
* Centro Sportivo G. Manazzon (Piscine Fogazzaro)
* Centro Sportivo Trento Nord - calcetto, basket, nuoto
* [[PalaSanbapolis]] - Centro polifunzionale sportivo (palestapalestra d'arrampicata, campo basket coperto)
 
==Sicurezza==
Al 2023, la città conta più di 600 telecamere di videosorveglianza, alcune delle quali dotate di microfoni, integrate con l'[[intelligenza artificiale]] e sistemi anonimi di analisi dei [[social network]].<ref>{{cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/trento/video/2023/05/trento-lintelligenza-artificiale-applicata-alla-sicurezza-urbana-f5fbf74d-6384-47f7-88bd-17d68e7bbc19.html|titolo=Trento, l'intelligenza artificiale applicata alla sicurezza urbana|data=8 maggio 2023}}</ref>
 
== Note ==
Riga 1 035 ⟶ 1 150:
 
== Bibliografia ==
* AA. VV. (2000-2005), ''Storia del Trentino'', 6 voll., Bologna, Il Mulino (Collana promossa dall'Istituto Trentino di Cultura):
** 1 La preistoria e la protostoria / a cura di Michele Lanzinger, Franco Marzatico, Annaluisa Pedrotti. -, 2001. - 655 p.
** 2 L'età romana / a cura di Ezio Buchi. -, 2000. - 643 p.
** 3 L'età medievale / a cura di Andrea Castagnetti, [[Gian Maria Varanini. -]], 2004. - 915 p.
** 4 L'età moderna / a cura di Marco Bellabarba, Giuseppe Olmi. -, 2002. - 1048 p.
** 5 L'età contemporanea: 1803-1918 / a cura di Maria Garbari, Andrea Leonardi. -, 2003. - 999 p.
** 6 L'età contemporanea: il Novecento / a cura di Andrea Leonardi, Paolo Pombeni. -, 2005. - 876, [1] p. - Bibliogr.: p.&nbsp;795-852
* AA. VV., ''Storia del Trentino'', Trento, Associazione culturale "Antonio Rosmini", Trento, 1996.
* A. Avancini, ''Terre redente e adriatico'', Milano, Availardi, 1932.
* E. Baggio Bernardoni, ''La porta Veronensis a Trento'', volume edito in Padova dalla Società archeologica veneta - onlus con l'intervento del Ministero per i beni e le attività culturali, della Divisione editoria della regione Veneto e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, 2000.
* [[Lorenzo Baratter|L. Baratter]], ''Le Dolomiti del Terzo Reich'', MursiaMilano, MilanoMursia, 2005.
* F. Bertoldi, ''Vecchia Trento'', MonauniTrento, TrentoMonauni, 1958.
* A. Bertoluzza, ''Aria di Trento'', DossiTrento, TrentoDossi, 1990.
* R. Bocchi, C. Orandini, ''Le città nella storia d'Italia'', Bari, Laterza, 1983.
* N. Bolognini, ''Le leggende del Trentino'', Forni, 1997.
* G. Borzaga, ''Le più belle leggende del Trentino'', Trento, Editori Manfrini, Trento, 1982.
* R. Dal Monte, ''Musica e Società nella Storia del Trentino'', Trento, Edizioni U.C.T., 1994.
* E. Fox, ''Trento: aspetti e immagini di ieri'', Trento, Temi, 1984.
* R. Francescotti, ''Lo spazzacamino e il duce'', LoGismaTrento, TrentoLoGisma, 2006.
* [[Aldo Gorfer|A. Gorfer]], ''Trento. Città del Concilio. Ambiente, storia e arte di Trento e dintorni'', ArcaMilano, MilanoArca, 1995.
* D. Lorenzi, ''Le chiese di Trento'', PubliluxTrento, TrentoPublilux, 1993.
* G. Nicoletti, ''Guida ai musei di Trento'', NicolodiRovereto, RoveretoNicolodi, 2003.
 
== Voci correlate ==
* [[Consoli di Trento]] (1415-1806)
* [[Podestà di Trento]] (1810-1945)
* [[Sindaci di Trento]] (dal 1945)
* [[Vescovi di Trento]]
* [[Arcidiocesi di Trento]]
* [[PrincipatoBiblioteca vescovilecomunale di Trento]]
* [[DossCastello Trentodel Buonconsiglio]]
* [[Sacrario militare di Trento]]
* [[Monumento ossario austro-ungarico di Trento]]
* [[Concilio di Trento]]
* [[Congresso antimassonico internazionale di Trento]]
* [[Consoli di Trento]] (1415-1806)
* [[Dialetto trentino]]
* [[Doss Trento]]
* [[Monumento ossario austro-ungarico di Trento]]
* [[Nova Trento]]
* [[Podestà di Trento]] (1810-1945)
* [[Principato vescovile di Trento]]
* [[Sacrario militare di Trento]]
* [[Sindaci di Trento]] (dal 1945)
* [[Università degli Studi di Trento]]
* [[Vescovi di Trento]]
 
== Altri progetti ==
Riga 1 076 ⟶ 1 195:
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.trento.it/ ''Sito istituzionale''] del Comune di Trento
* {{treccani|trento|Trento}}
* {{treccani|trento_%28Dizionario-di-Storia%29|Trento}}
* {{treccani|trento_%28Federiciana%29|Trento}}
* {{treccani|trento_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29|Trento}}
* {{DSS|I6645|Trento}}