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{{T|spagnola|arte|agosto 2018}}
{{UNESCO immateriale
|nome = Filete porteño ina Buenos Aires, una tecnica pittorica tradizionale
|nomeInglese =
|immagine = Fileteado Gardel Abasto Untroib.jpg
|didascalia = Fileteado, nella stazione sotterranea [[Carlos Gardel (metropolitana di Buenos Aires)|Carlos Gardel]], Buenos Aires, Argentina. Opera di [[León Untroib]].
|stato = ARG
|stati =
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|linkMappa =
}}
Il '''fileteado''' (in [[Lingua spagnola|spagnolo]] letteralmente "filettato") è uno [[Tecnica pittorica|stile artistico]] della [[pittura]] e del [[disegno]] tipico della città di [[Buenos Aires]], in [[Argentina]], che si caratterizza per linee che diventano spirali, per colori forti, per l'uso ricorrente della [[simmetria]], per effetti tridimensionali mediante ombre e [[Prospettiva|prospettive]] e per un uso sovraccarico della superficie. Il suo repertorio decorativo include principalmente stilizzazioni di foglie, animali, [[Cornucopie|cornucopie]], fiori, bandierine e pietre preziose. Nel dicembre 2015 fu dichiarato [[Patrimoni orali e immateriali dell'umanità|patrimonio culturale immateriale dell'umanità]] dal Comitato Intergovernativo per la SalvaguardaSalvaguardia dell'[[UNESCO]].<ref name=PATRIMONIO>{{cita news |url=http://www.lanacion.com.ar/1849547-el-fileteado-porteno-fue-declarado-patrimonio-cultural-inmaterial-de-la-humanidad |titolo=El fileteado porteño fue declarado Patrimonio Cultural Inmaterial de la Humanidad |autore=Mauricio Giambartolomei |pubblicazione=Diario La Nación |data=1º dicembre 2015 |accesso=1º dicembre 2015 |dataarchivio=12 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612162343/https://www.lanacion.com.ar/1849547-el-fileteado-porteno-fue-declarado-patrimonio-cultural-inmaterial-de-la-humanidad |urlmorto=sì }}</ref>
 
Nacque a Buenos Aires verso la fine del XIX secolo come un semplice [[Ornato|ornamento]] per abbellire i carri a trazione animale che trasportavano alimenti e con il tempo si trasformò in un'[[arte pittorica]] propria di questa città, al punto tale che finì per diventare l'emblema iconografico che meglio la rappresenta. Generalmente si includono dentro l'opera frasi ingegnose, [[Proverbio|proverbi]] poetici o [[Aforisma|aforismi]] scherzosi, emotivi o filosofici, scritti a volte in [[lunfardo]] e con [[Caratteri tipografici con grazie|lettere ornate]], generalmente [[Scrittura gotica|gotiche]] o [[Corsivo|corsive]]. Molti dei suoi iniziatori facevano parte delle famiglie di immigranti europei, portando con sé alcuni elementi artistici che si combinarono con quelli del patrimonio [[creolo]], creando uno stile tipicamente argentino.
 
Nel [[1970]] si organizza la prima esposizione del ''filete'', avvenimento a partire deldal quale si diede al fileteado una maggiore importanza, riconoscendolo comocome un'arte della città e promuovendo la sua estensione a ogni tipo di superfici ed oggetti.
 
== Storia ==
[[File:Fileteado carreta 2.jpg|250px|miniaturathumb|Carro ''fileteado'' in esposizione.]]
[[File:Fileteado Triciclo Edgardo Morales.jpg|250px|miniaturathumb|Triciclo.]]
[[File:Camión Ford F 600 fileteado 2.JPG|250px|miniaturathumb|Camion da carico ''fileteado''.]]
{{citazione|Se [[Enrique Santos Discépolo|Discépolo]] disse che il [[tango]] è un pensiero triste che si balla, il filete è un pensiero allegro che si dipinge.|Ricardo Gómez, ''fileteador''.<ref>
{{cita web |url= http://www.tallerdelfondo.com.es/historia.htm |titolo=Taller del fondo |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130709005125/http://www.tallerdelfondo.com.es/historia.htm |dataarchivio=9 luglio 2013}}</ref>|Si Discépolo dijo que el tango es un pensamiento triste que se baila, el filete es un pensamiento alegre que se pinta.|lingua=es}}
 
L'inizio del fileteado si origina nei carri grigi, tirati dai cavalli, che trasportavano alimenti come latte, frutta, verdura o pane, alla fine del XIX secolo.
 
Un aneddoto, riferito dal ''fileteador'' [[Enrique Brunetti]],<ref>{{cita testo |autore=Enrique Brunetti |contributo=El filete y los primeros fileteadores |titolo=Los Maestros Fileteadores de Buenos Aires |p=52 |curatore1=E. Barugel |curatore2=N. Rubió |anno=1988 |postscript=nessuno}} (si veda la bibliografia).</ref> racconta che nell'[[Avenida Paseo Colón]], che a quel tempo era il limite tra la città e il suo porto, esisteva un'officina di carrozzeria nella quale lavoravano collaborando in compiti minori due umili bambini di origine italiana, che diventeranno importanti ''fileteadores'': Vicente Brunetti (che sarebbe stato il padre del summenzionato Enrique) e Cecilio Pascarella, rispettivamente di dieci e tredici anni di età. Un giorno il padrone chiese loro di dare una mano di vernice a un carro, essendo a quel tempo i carri nella loro totalità dipinti di grigio. Forse per una birichinata o solo per un esperimento, il fatto è che dipinsero le fiancate del carro a [[Colore|colori]], e questa idea piacque al padrone. Tanto più che a partire da questoquel giorno altri clienti chiesero di dipingere le fiancate dei loro carri a colori, per cui altre imprese di carrozzeria imitarono l'idea. Così, secondo quanto narrato da Enrique, sarebbe iniziata la decorazione dei carri; il passo seguente fu colorare i riquadri degli stessi impiegando "filetti" (''filetes'') di diversi spessori.
 
L'innovazione successiva fu includere cartelli nei quali figuravano il nome del proprietario, il suo indirizzo e la specialità che trasportava. Questo compito in principio era realizzato da [[Letterista|letteristi]] francesi che a Buenos Aires si dedicavano a dipingere insegne per le attività commerciali. Poiché a volte il ritardo per l'inserimento di queste scritte era notevole, il padrone dell'officina di Paseo Colón incaricò Brunetti e Pascarella, che avevano visto come facevano il lavoro i francesi, di realizzare loro le scritte, distinguendosi Pascarella nel fare i cosiddetti ''firuletes''<ref group=Nota>La parola ''firulete'' viene dal [[Lingua gallega|gallego]] ''ferolete'', letteralmente "fiorellino". In [[Lingua spagnola|spagnolo]] assume diversi significati diversi a seconda del contesto e della regione geografica, tutti comunque riconducibili all'idea di "ornamento". In Argentina, la parola ''firuletes'' indica in particolare gli "svolazzi" o "arabeschi" delle linee del fileteado, ma anche un movimento del [[tango]] quando i ballerini incrociano le gambe tra loro, spesso in maniera sensuale. Infine, ''El firulete'' è anche il titolo di un famosissimo tango-[[Milonga (musica)|milonga]], scritto nel 1956 da [[Rodolfo M. Taboada|Rodolfo Taboada]] e [[Mariano Mores]]. Per una spiegazione completa del vocabolo, si veda {{cita web |url=httphttps://palabrasenextincion.blogspot.com/2010/09/firulete.html |titolo=Firulete |sito=El arca de las palabras |data=10 settembre 2010 |accesso=14 agosto 2018}}</ref> che ornavano i cartelli e che sarebbero diventati caratteristici del fileteado.
 
Il pittore che decorava i carri veniva chiamato ''fileteador'', giacché realizzava il lavoro con [[Pennello|pennelli]] a pelo lungo o pennelli ''para filetear'', ossia letteralmente "per filettare". La parola ''filete'', come la corrispondente italiana ''filetto'', deriva infatti dal latino ''filum'' e indica il "filo" o bordo di una modanatura, riferendosi nell'arte a una linea sottile che serve da ornamento.
 
Trattandosi di un compito che si realizzava concludendo la sistemazione del carro e immediatamente prima di incassare il pagamento dal cliente, che era ansioso di recuperare il suo strumento di lavoro, il fileteado doveva realizzarsi con rapidità.
[[File:Modelo Ford 31 AA Fileteado parte trasera.jpg|250px|miniaturathumb|Modelo Ford 31 AA ''fileteado'' come una volta.]]
[[File:Colectivo chevrolet 1947 exterior delantera I.jpg|miniatura|250pxthumb|Autobus deldell'anno 1947.]]
Sorsero allora abili specialisti come Ernesto Magiori e Pepe Aguado, o artisti come [[Miguel Venturo]], figlio di Salvador Venturo. Quest'ultimo era stato un capitano della [[Marina mercantile italiana]] che andando in pensione si stabilì a Buenos Aires, dove si dedicò al fileteado, incorporandovi motivi e idee della sua patria. Miguel studiò pittura e migliorò la [[tecnica]] di suo padre, venendo considerato da molti ''fileteadores'' come il pittore che diede forma al filete. A lui si deve l'introduzione di uccelli, fiori, diamanti e draghi nei motivi e nel disegno delle scritte sulle porte dei camion: di fronte al pagamento di imposte se i cartelli erano troppo grandi, Miguel ebbe l'idea di farli più piccoli, ma decorati con motivi simmetrici, formando fiori e draghi, perché fossero più appariscenti, disegno che si mantenne per molto tempo.
 
L'apparizione dell'[[automobile]] provocò la chiusura delle carrozzerie installate fuori delle città, per cui i carri e i [[Sediolo|sedioli]] dei campi e delle ''[[Estancia (agricoltura)|estancia]]s'' (le grandi tenute agricole) dovettero essere portati nelle città per essere riparati dai danni occasionali. Facendolo, li si ornava anche con il fileteado e, così, il filete passò dall'ambiente [[urbano]] a quello [[rurale]], diventando comune vedere carri campestre dipinti di verde e negronero con filetti verde giallastro verde. [[Pablo Crotti]] fu un esperto nella fusione e fabbricazione di vetture. La sua carrozzeria, ubicata nelle vicinanze del barrio porteño di [[Floresta (Buenos Aires)|Floresta]], fu una delle più famose del suo tempo.
 
Il [[camion]] eliminò dalla scena i carri per il trasporto alimentare e i primitivi "filettati" di questi si persero per sempre, giacché nessuno si prese il disturbo di conservare alcun modello per la posterità. D'altra parte, il camion presentava tutta una sfida per il ''fileteador'' per essere molto più grande e pieno di anfratti. Nelle imprese di carrozzerie lavoravano carpentieri, fabbri, pittori di liccio e ''fileteadores''. Si trovavano fondamentalmente nei quartieri di [[Lanús]], [[Barracas (Buenos Aires)|Barracas]] e [[Nueva Pompeya|Pompeya]]. Il camion arrivava con il suo [[Telaio (meccanica)|telaio]] e la sua cabina di fabbrica, e gli si fabbricava il cassone, che poteva essere di legno duro di [[Tabebuia|lapacho]] o di [[pino]], ben pulito per far credere che era buono, ma che in realtà durava molto meno. Poi, il fabbro forgiava i ferri creando ornamenti.
[[File:Fileteado colectivo delantera.jpg|250px|miniaturathumb|sinistra|Fileteado in una unità moderna.]]
Il lavoro del ''fileteador'' arrivava alla fine e dipingeva su ponteggi. Soleva decorare i pannelli laterali di legno (tavoloni) con fiori e draghi, mentre la tavola principale si ornava con qualche tema proposto dal padrone. Il ''fileteador'' firmava nel tavolone o accanto al nome della carrozzeria.
 
Quando l'autobus di Buenos airesAires (il cosiddetto ''[[Colectivo (Argentina)|colectivo porteño]]'') cominciò a non avere più la dimensione di un'auto per passare ad essere una specie di camion modificato per trasportare gente, cominciò ad essere "filettato". La superficie da dipingere mancava di divisioni come quelle del cassone del camion, era metallica e il ''filete'' da dipingere era più elementare, senza figura. Si usava molto, in compenso, la linea [[Arabesco|arabesca]] e i [[Fregio|fregi]], in forma orizzontale e che facevano il giro della carrozzeria del ''colectivo''. Il nome dell'impresa si scriveva in lettere gotiche e il numero dell'unità soleva disegnarsi in maniera che si relazionasse con il numero della ''[[Quiniela (Argentina)|quiniela]]'', il popolare [[gioco del lotto]] argentino. Il ''colectivero'', ossia il conducente del veicolo, non voleva che questo assomigliasse a un camion di frutta e verdura, per cui i fiori erano "proibiti". All'interno del ''colectivo'' si filettava occasionalmente la parte posteriore del sedile del conducente.
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== Técnica ==
[[Archivo:Fileteado puro.jpg|200px|thumb|Colores fuertes y uso sobrecargado de la superficie.]]
El fileteador utilizaba para dibujar su obra un "espúlvero", un papel sobre el que se dibujaba la obra; luego se perforaba con un alfiler siguiendo el trazo del diseño, se colocaba sobre la superficie a pintar y, por último, se espolvoreaba [[tiza]] o [[carbón]] en polvo sobre él, al estilo de los maestros [[Renacimiento|renacentistas]], de manera que indicara por donde debía realizarse el trazo con el pincel. Hecho esto, se utilizaba el reverso del espúlvero para repetir los mismos pasos en otra sección de la superficie a pintar, para obtener la misma imagen pero del revés. De esta manera se lograban las imágenes simétricas, tan características del fileteado.
 
== Tecnica ==
Para pintar los filetes rectos se usa un pincel de pelos largos (6 [[centímetro|cm]]) y mango corto (o sin mango) llamado "bandita". Para las letras y ornatos se utilizan los llamados pinceles de letras con pelos de 3,5 cm de largo. En sus inicios se utilizaba aceite de [[Linaza|lino]], cola y colores naturales. Luego [[esmalte sintético]]. El uso del [[barniz]] transparente fue una idea de Cecilio Pascarella: al mezclarlo con apenas unas gotas de negro y [[bermellón]], se lo aplica sobre el dibujo ya pintado siguiendo las pinceladas de la pintura base, lográndose así un efecto de relieve. El efecto de volumen también se obtiene resaltando las luces y sombras con brillos y esfumados.
[[File:Fileteado puro.jpg|thumb|Colori forti e uso sovraccarico della superficie]]
Il ''fileteador'' utilizzava per disegnare la sua opera uno "spolvero" (''espúlvero''), una carta sulla quale si disegnava l'opera; poi si perforava con uno spillo seguendo il tratto del disegno, si collocava sulla superficie da dipingere e, per ultimo, si spolverava su di esso [[Gessetto|gesso]] o [[carbone]] in polvere, nello stile dei maestri [[Rinascimento|rinascimentali]], in maniera che indicasse dove doveva realizzarsi il tratto con il pennello. Fatto questo, si utilizzava il rovescio dello spolvero per ripetere gli stessi passaggi in un'altra sezione della superficie da dipingere, per ottenere la stessa immagine ma al rovescio, In questa maniera si ottenevano le immagini simmetriche, così caratteristiche del fileteado.
 
Per dipingere i filetti diritti si usa un pennello a peli lunghi (6 [[Centimetro|cm]]) e manico corto (o senza manico) chiamato ''bandita''. Per le lettere e gli ornati si utilizzano i cosiddetti pennelli da lettere con peli di 3,5 cm di lunghezza. All'inizio si utilizzava [[olio di lino]], colla e colori naturali. Poi [[smalto]] sintetico. L'uso di [[vernice]] trasparente fu un'idea di Cecilio Pascarella: mischiandolo con appena qualche goccia di nero e [[vermiglione]], lo si applica suo disegno già dipinto seguendo le pennellate della pittura base, ottenendo così un effetto in rilievo. L'effetto di volume si ottiene facendo risaltare le luci e le ombre con lucidi e sfumati.
== Características y temas recurrentes ==
{{Referencias|t=20180813095203}}
En el libro "Filete porteño", de Alfredo Genovese, el [[antropólogo]] Norberto Cirio describe como características formales del filteado:
# El alto grado de estilización
# La preponderancia de colores vivos.
# La marcación de sombras y claroscuros que crean fantasías de profundidad.
# El preferente gusto por la letra gótica o los caracteres muy adornados.
# La casi obsesiva recurrencia a la simetría.
# El encierro de cada composición en un marco (que toma la forma del soporte de emplazamiento).
# La sobrecarga del espacio disponible.
# La conceptualización simbólica de muchos de los objetos representados (la herradura como símbolo de buena suerte, los dragones como símbolo de fuerza.)
 
== Caratteristiche e temi ricorrenti ==
Como los fileteados eran realizados en los vehículos de transporte pertenecientes a particulares, debían amoldarse a las exigencias de sus dueños. Tanto estos como los fileteadores eran muchas veces inmigrantes, en su mayoría italianos y españoles, de condición humilde. Por esta razón los motivos del decorado solían aludir a deseos y sentimientos similares, relacionados con la nostalgia que sentían por su patria de origen y agradecimiento y esperanza en mejorar sus condiciones de vida en el nuevo país con el duro trabajo de cada día.
Nel libro ''Filete porteño'', di Alfredo Genovese, l'[[antropologo]] Norberto Cirio descrive come caratteristiche formali del fileteado:<ref>{{cita|Genovese 2007|p. 17}}.</ref>
# l'alto grado di stilizzazione
# la preponderanza di colori vivaci
# la marcatura di ombre e chiaroscuri che creano fantasie di profondità
# il gusto preferenziale per la scrittura gotica o i caratteri molto ornati
# il quasi ossessivo ricorso alla simmetria
# la chiusura di ogni composizione in una cornice (prende la forma del supporto della collocazione)
# il sovraccarico dello spazio disponibile
# la concettualizzazione simbolica di molti degli oggetti rappresentati (il ferro di cavallo come simbolo di fortuna, i draghi como simbolo di forza).
 
Poiché i ''fileteados'' erano realizzati sui veicoli di trasporto appartenenti a privati, dovevano adattarsi alle esigenze dei loro padroni. Tanto questi quanto i ''fileteadores'' erano molte volte immigranti, nella maggioranza italiani e spagnoli, di condizione umile. Per questa ragione i motivi della decorazione solevano alludere a desideri e sentimenti simili, legati alla nostalgia che sentivano per la loro patria di origine e alla gratitudine e alla speranza di migliorare le loro condizioni di vita nel nuovo paese con il duro lavoro di ogni giorno.
Por otro parte, al nacer bajo los mismos albergues y [[conventillo|pensiones]] de los suburbios de Buenos Aires en los que nació el tango, los motivos del fileteado se relacionaron con el mismo.
Los elementos que suelen repetirse en él son:
[[Archivo:Fileteado Flores.jpg|150px|thumb|Típicas flores de 5 pétalos.]]
;'''Flores'''
Símbolos de lo hermoso. Las más comunes eran las de cuatro y cinco pétalos iluminadas desde arriba. Rara vez aparecían las [[flor de lis|flores de lis]] o las [[rosa]]s. Se las suele acompañar por estilizaciones de hojas de [[acanto]].
 
D'altra parte, nascendo sotto gli stessi alberghetti e pensioni dei sobborghi nei quali nacque il tango, i motivi del fileteado si legarono a quest'ultimo. Gli elementi che sogliono ripetersi in esso sono:
;'''Naves'''
;'''Fiori'''
Símbolo de la nostalgia, expresando el deseo de volver al país de origen. Actualmente no se utilizan más.
Simboli del bello. I più comuni erano quelli di quattro e cinque petalo illuminati da sopra. Rare volte apparivano i [[Giglio (araldica)|gigli]] o le [[Rosa (botanica)|rose]]. Si suole accompagnarli con stilizzazioni di foglie di [[acanto]].
 
;'''SolNavi'''
Simbolo della nostalgia, che esprimono il desiderio di tornare al paese d'origine. Attualmente non si utilizzano più.
De formato parecido al del [[Sol de Mayo|escudo nacional argentino]]. A veces dibujado como [[sol naciente]], dando idea de prosperidad.
[[Archivo:Fileteado dragón.jpg|150px|thumb|El dragón, animal ficticio muy recurrente.]]
;'''Escenario'''
Dos cortinas entreabiertas, como en el teatro, dejando ver las iniciales del dueño del vehículo.
;'''Manos estrechadas'''
Generalmente con alguna alusión a la famosa frase del poema del ''[[Martín Fierro]]'', de [[José Hernández (escritor argentino)|José Hernández]]: «Los hermanos sean unidos, porque esa es la ley primera...»
[[Archivo:Fileteado Virgen de Luján Edgardo Morales.jpg|150px|thumb|Virgen de Luján]]
;'''Personajes'''
Fundamentalmente el del ídolo tanguero [[Carlos Gardel]] o de la [[Virgen de Luján]], señora y patrona de la Argentina y protectora de los caminos.
 
;'''Cintas, banderas o moñosSole'''
Di formato simile a quello dello [[Sol de Mayo|scudo nazionale argentino]]. A volte disegnate come [[Levata del Sole|sole nascente]], che dà l'idea di prosperità.
Alguno de estos elementos están presentes en cualquier obra, con los colores de Argentina (celeste y blanco) y a veces acompañada por la de otro país, o club de fútbol.
[[ArchivoFile:Fileteado Caballodragón.jpg|150pxupright=0.7|thumb|ElIl caballodrago, uno de losanimale animalesimmaginario másma solicitadosrecurrente.]]
;'''AnimalesScenario'''
Due tendine semiaperte, come nel teatro, che lasciano vedere le iniziali del padrone del veicolo.
* '''Ficticios''', como pájaros de especies inexistentes o dragones, alegoría del machismo porteño, que se piensa que Miguel Venturo los incorporó inspirado en los exteriores del [[Teatro Nacional Cervantes]] de Buenos Aires. O dragones, como emblema de fiereza o virilidad.
;'''Mani strette'''
* '''Reales''': fundamentalmente el león, símbolo de temple firme contra las adversidades. O el caballo, generalmente el de carreras enmarcado en una herradura de la suerte o en algunos casos el [[caballo criollo]].
Generalmente con qualche allusione alla famosa frase del poema del ''[[Martín Fierro]]'', di [[José Hernández (scrittore)|José Hernández]]: ''«Los hermanos sean unidos, porque esa es la ley primera...»'' ("I fratelli siano uniti, perché questa è la prima legge...").
Los objetos pintados suelen aparecer acompañados de [[filigrana (artesanía)|filigranas]], [[arabesco]]s, borlas, guardas, [[pergamino]]s, [[Copón|copones]] o cornucopias.
[[File:Fileteado Virgen de Luján Edgardo Morales.jpg|upright=0.7|thumb|Vergine di Luján]]
;'''Personaggi'''
Fondamentalmente quello dell'idolo tanguero [[Carlos Gardel]] o della [[Vergine di Luján]], signora e patrona dell"Argentina e protettrice delle strade.
;'''Nastri, bandiere o fiocchi'''
Qualcuno di questi elementi è presente in qualsiasi opera, con i colori dell'Argentina (celeste e bianco) e a volte accompagnata dalla bandiera di un altro paese, o club di calcio.
[[File:Fileteado Caballo.jpg|upright=0.7|thumb|Il cavallo, uno degli animali più richiesti]]
;'''Animali'''
* '''Immaginari''', come uccelli di specie inesistenti o draghi, allegoria del machismo ''porteño'', che si pensa che Miguel Venturo abbia incorporato ispirato dagli esterni del [[Teatro Nacional Cervantes]] di Buenos Aires. O draghi, come emblema di fierezza o virilità.
* '''Reali''': fondamentalmente il leone, simbolo di tempra salda contro le avversità. O il cavallo, generalmente quello delle corse incorniciato in un ferro di cavallo portafortuna o in alguni casi il [[Criollo (cavallo)|cavallo criollo]].
Gli oggetti dipinti sogliono apparire accompagnati da [[Filigrana (oreficeria)|filigrane]], [[Arabesco|arabeschi]], nappe, guardie, [[Pergamena|pergamene]], [[Pisside|pissidi]] o cornucopie.
 
== LetrasLettere ye frasesfrasi ==
{{citacitazione|SabiduríaSaggezza dedi lociò che è breve.|[[Jorge Luis Borges]], alriferendosi referirsealle a las frasesfrasi del fileteado.|Sabiduría de lo breve.|lingua=es}}
La letrascrittura góticagotica, ache la que losi ''fileteadores'' llamabanchiamavano ''esgróstica'', juntoinsieme conalla la cursivacorsiva, fueronfurono lasle máspiù utilizadasutilizzate enin estequesta arte. SegúnSecondo losi hermanosfratelli Enrique ye Alfredo Brunetti (hijosfigli del mencionadocitato Vicente), laquella góticagotica sesi eligióscelse puespoiché estabaera enin todostutti losi manualesmanuali dedi letrasscrittura. OtraUn'altra versiónversione afirmaafferma queche la elecciónscelta tuvoebbe a queche vervedere con elil hechofatto deche quequesta esascrittura letraappariva aparecíanei enbiglietti losargentini. billetesQuello argentinos.che Loè ciertocerto esè queche era aceptadaaccettata pordai los clientesclienti, quienesi enquali in definitiva eranerano quelli losche quedecidevano decidíanche quecosa queríanvolevano ennella suloro carroceríacarrozzeria. AdemásInoltre, representabarappresentava muymolto bienbene el aspectol'aspetto dedi ''durezadurezza'' del mundomondo del camióncamion ye resaltabarisaltava a laalla vista, dándoledandole un aspectoaspetto tridimensionaltridimensionale ye adornándolaadornandola con [[firulete]]s''firuletes''.
 
EnIn cuantoquanto aalle las frasesfrasi, susi autoressuoi noautori erannon loserano i ''fileteadores'', sibensì noi lospadroni dueñosdei de los transportestrasporti; generalmente sesi colocabancollocavano o alsul frentedavanti a modo dedi presentaciónpresentazione (''El sin igual'' ["Il senza uguali"], ''Yo me presento así'' ["Io mi presento così"], etcecc.) o en lanella parte traseraposteriore, queche era dondedove solíanstavano estardi lassolito másle originalesfrasi più originali. HabíaC'erano refranesproverbi o leyendas deleggende losdei mástemi diversospiù temasdiversi, divertidasdivertenti, filosóficasfilosofiche, provocativasprovocanti o galantesgalanti. Di seguito, si riporta una serie di esempi con respectole a:frasi originali e tra parentesi la traduzione in italiano (in alcuni casi riadattata per conservare rime o assonanze).
{| width=100%
|width=33% valign="top"|
* '''ConductaCondotta:'''
** ''A fuerza de trabajar el caído se levanta.'' ("A forza di lavorare chi è caduto si rialza.")<ref name=filete>CitadaCitata enin ''El filete porteño'' (véasesi veda la bibliografíabibliografia).</ref>
* '''EnseñanzaInsegnamento:'''
** ''La vida, como los dados, tiene los puntos marcados.'' ("La vita, come i dadi, ha i punti segnati.")<ref name=Arce>CitadaCitata enin ''El Arte del Filete'' (véasesi veda la bibliografíabibliografia).</ref>
** ''La vida es como la cebolla, hay que pelarla llorando.'' ("La vita è come la cipolla, bisogna pelarla piangendo.")<ref name=Arce />
* '''FatalidadFatalità:'''
** ''El hombre es fuego, la mujer estopa, viene el diablo y sopla.'' ("L'uomo è fuoco, la donna stoppa, viene il diavolo e soffia.")<ref name=filete />
* '''OrgulloOrgoglio''':
** ''A Dios bendigo la suerte de ser... ¡Argentino hasta la muerte!.'' ("Benedico Dio per la fortuna di essere... Argentino fino alla morte!")<ref name=filete />
** ''Qué milonga ni que tango, con esto me ganó el mango.'' ("Ma che milonga o tango, è con questo che campo.")
* '''AmorAmore:'''
** ''Con tus ojos yo me alumbro.'' ("Con i tuoi occhi io mi illumino.")<ref name=filete />
** ''Hay que endurecerse, pero perder la ternura jamás.'' ("Bisogna indurirsi, ma mai perdere la tenerezza.")<ref name=Fondo>CitadaCitata enin ''Los Maestros Fileteadores de Buenos Aires'' (véasesi veda la bibliografíabibliografia).</ref>
|width=33% valign="top"|
* '''Tango:'''
** ''Donde canta este [[zorzal]]... hacen cola las calandrias.'' ("Dove canta questo [[Turdus|tordo]]... fanno la fila le [[Mimus saturninus|calandriascalandre]].''")<ref name=filete />
** ''Yo nací para el fango como Arolas para el tango.'' ("Io sono nato per il fango come [[Eduardo Arolas|Arolas]] per il tango.")<ref name=Fondo />
* '''TrabajoLavoro:'''
** ''Con las gomas voy sellando el camino de mi trabajo.'' ("Con le gomme vado suggellando la strada del mio lavoro.")<ref name=Fondo />
* '''PublicidadPubblicità:'''
** ''De Avellaneda a la Luna, como Soda Fernández no hay ninguna.'' ("Da Avellaneda alla Luna, come Soda Fernández non c'è nessuna.")<ref name=filete />
* '''SuficienciaAbilità:'''
** ''Yo maté al Mar Muerto.'' ("Ho ammazzato io il Mar Morto.")<ref name=filete />
** ''Rajen,<ref>En Argentina: echar a alguien.</ref> petisos, que aquí llega el tango.'' ("Levatevi, piccoletti, che qui arriva il tango.")<ref name=Fondo />
** ''Al final, primero yo.'' ("Alla fine, prima io.")<ref name=Fondo />
|width=33% valign="top"|
* '''Machismo:'''
** ''Feliz de Adán que no tuvo suegra.'' ("Felice Adamo che non ebbe suocera.")<ref name=Arce />
** ''Se doman suegras a domicilio.'' ("Si domano suocere a domicilio.")<ref name=filete />
** ''Si su hija sufre y llora, es por este pibe<ref>En Argentina:señora.'' niño("Se osua joven.</ref>figlia señorapiange e implora, è per questo bimbo signora.''")<ref name=filete />
* '''ChistososScherzosi'''
** ''No dejes para mañana lo que puedas beber hoy.'' ("Non rimandare a domani quello che puoi bere oggi.")<ref name=Arce />
** ''No seré doctor... pero tengo dos chapas.'' ("Non sarò dottore... ma ho due targhe.")<ref name=Fondo />
<br />[[ArchivoFile:Fileteado cartel.jpg|thumb|center|200pxcentro|Fileteado enin una ferreteríaferramenta.]]
|}
 
AlgunaQualche vezvolta lasle frasesfrasi llamaronrichiamarono la atenciónl'attenzione dedi [[Jorge Luis Borges]], quienche escribióscrisse un artículoarticolo sobresulle lasstesse mismascontribuendo contribuyendoalla aloro su divulgacióndivulgazione.<ref>''LasLe inscripcionesiscrizioni dedei los carroscarri''., En in ''[[Evaristo Carriego (saggio)|Evaristo Carriego]]'', VII(1930), Obrastrad. completas,di tomoVanna 1Brocca, p.Palazzi 148-1511970; trad. Buenosdi AiresPaolo Collo, EmecéEinaudi, (1930)Torino 1972, ISBN 88-06-15192-4.</ref>
 
== ExposicionesEsposizioni del ''filete'' ==
{{citacitazione|''MeMi asombrasorprende queche la gente sesi asombresorprenda condi loquello quedi ayercui noieri senon asombrabasi sorprendeva.''|Carlos Carboni a un periodistagiornalista, durante la primeraprima exposiciónesposizione del ''filete'' (1970).<ref>CitadoCitato ennella la contratapacontrocopertina del libro ''El Filete Porteño'' (véasesi veda la bibliografíabibliografia).</ref>|Me asombra que la gente se asombre con lo que ayer no se asombraba.|lingua=es}}
[[ArchivoFile:Buenos Aires city bus.jpg|thumb|250px|''Colectivo marca'' [[Mercedes -Benz]] exhibidoesposto en elnel [[Mercedes-Benz#Museo Mercedes|museo della casa automobilistica]], dea dicha marca[[Stoccarda]], enin Alemania.[[Germania]]]]
ALa finalesfine dedegli [[AñosAnni 1960|la década de losanni 60]] ye comienzosl'inizio dedegli [[AñosAnni 1970|losanni 70]] fueronfurono añosanni dedi esplendorsplendore paraper elil fileteado puespoiché, ademásoltre deai losbuoni buenosmaestri maestrosdi en estequesta arte, existíanesistevano grandesgrandi camionescamion ye ''colectivos'' (autobus) enin cantidadquantità.
 
La escultorascultrice argentina [[Esther Barugel]] ye susuo esposomarito, elil pintorpittore españolspagnolo [[Nicolás Rubió]], fueronfurono losimprimi primerosa enrealizzare realizarun'indagine unaminuziosa investigaciónsulla minuciosa sobre la génesisgenesi del fileteado; organizaronorganizzarono elil [[14 de septiembresettembre]] de [[1970]] la primeraprima exposiciónesposizione del ''filete'' ennella la [[GaleríaGalleria Wildenstein]], ena Buenos Aires. YaPraticamente prácticamentenon noesistevano existíanpiù tablastavole ''fileteadas'' dedell'epoca ladei época de los carroscarri. La exposiciónL'esposizione, ennella la quequale destacóspiccò elil ''fileteador'' Carlos Carboni, fuefu un éxitosuccesso e hizofece quesì che la gente dedella lacittà ciudadcominciasse comenzara aad apreciarapprezzare aquelloquello queche veíavedeva cotidianamentecircolare circularquotidianamente porper lasle callesstrade, peroma a locui quenon nuncaaveva habíamai prestadoprestato especialparticolare atenciónattenzione.
[[ArchivoFile:Fileteado colectivo moderno.jpg|thumb|250px|EnAttualmente lasi actualidadpermette sólo se permitesolo un sencilloelementare ''filete'' entretra losi planospiani de colorcolorati del techotetto ye la parte inferiorinferiore del ''colectivo.'']]
 
ElIl ''fileteado'' dejósmise dedi verseessere entoncesvisto comoallora unacome simpleun artesaníasemplice queartigianato che servíaserviva sólosolo comocome un sencilloelementare ornamento paraper carro o camióncamion, ye segli lefu diodata una mayormaggiore importanciaimportanza, reconociéndosevenendo enriconosciuto elnel paíspaese ye en el exteriorall'estero comocome un 'arte dedella la ciudadcittä, queche desdeda entoncesallora sesi “separó”"separò" deldal camióncamion ye sesi extendióestese a todotutti tipoi detipi objetosdi oggetti. LasLe obrasopere che furono esposte nella galleria si trovano attualmente in possesso del que se expusieron en la galería se encuentran actualmente en poder del [[Museo de la Ciudad de Buenos Aires]].<ref name=GOBIERNO>{{cita web |url=http://www.buenosaires.gov.ar/areas/ciudad/especiales/fileteado/historia_fileteado.php?menu_id=24417 |titolo=Fileteado porteño |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121122072922/http://www.buenosaires.gov.ar/areas/ciudad/especiales/fileteado/historia_fileteado.php?menu_id=24417 ''Fileteado|dataarchivio=22 porteño'',novembre página2012 oficial|accesso=17 delagosto gobierno de la2018 |editore=Ciudad de Buenos Aires.}}</ref>
 
Posteriormente, hubovi fu una segundaseconda muestramostra en lain [[Plaza Dorrego]], con la presenciapresenza dedi camionescamion ''fileteados'', queche alil giorno díaseguente siguientesarebbero volveríantornati al trabajolavoro, con susle obrasloro deopere d'arte asul cuestasdorso, comocome lo habíanavevano hechosempre siemprefatto.
 
EnNel 1975 una ordenanzaun'ordinanza, queche fuefu actualizadaaggiornata ennel 1985,<ref>ReglamentoRegolamento S.E.T.O.P. númeronumero 1606/75 actualizadoaggiornato a juniogiugno 1985.</ref> prohibióproibì suil suo uso en losnei ''colectivos'' (aad excepcióneccezione dedi un ''filete'' entretra losi planospiani dea colorcolori del techotetto ye ladella parte inferiorinferiore) argumentandoargomentando queche producíanproducevano confusiónconfusione entra losi pasajerospasseggeri alquando momentodovevano deleggere teneri quenumeri leere losi númerospercorsi ydegli recorridos de los mismosautobus. A pesar de queMalgrado estoquesto casiponga terminaquasi confine laalla propagaciónpropagazione del ''filete'', ye queoggi hoygiorno díai los pocospochi ''colectivos'' queche aúnancora lo usanusano lo hacenfacciano enin muymisura menormolto medidaminore, logróriuscì sobrevivira ysopravvivere difundirsee a diffondersi, siendoessendo hoyoggi curiosidaduna porcuriosità parteda departe losdegli extranjerosstranieri.
 
La generacióngenerazione dedi artistasartisti surgidasorta ennel 1970 diodiede impulso a difundirdiffondere lal'opera obrae yad a interesar ainteressare losi máspiù jóvenesgiovani. ElIl fileteado comenzócominciò a pintarsedipingersi ennei cuadrosquadri, algoqualcosa enin locui quesi semise destacóin evidenza [[Martiniano Arce]], seguidoseguito máspiù tardetardi porda [[Jorge Muscia]]. OtraUn'altra figura relevanterilevante fuefu [[León Untroib]], comocome maestro dedi ''fileteadores'', precursorprecursore de la utilizacióndell'utilizzazione del ''filete'' ennella ladecorazione decoracióndi dediversi diversosoggetti objetose ynell gráficagrafica publicitariapubblicitaria, dondedove bisogna tambiénmettere cabein destacarevidenza elanche aportel'apporto dedi [[Luis Zorz]], [[Miguel Gristan]] ye, máspiù recientementerecentemente, dedi [[Alfredo Genovese]].
 
ElIl 10 de noviembre denovembre 2012, durante elil circuito de [[La NocheNotte dedei los MuseosMusei]], sefu inauguróinaugurata La exposiciónl'esposizione permanente dedi "Filete Porteño, Patrimonio del Museo dedella laCittà Ciudad dedi Buenos Aires", en lain [[calle Defensa]] 217.
 
== MaestrosMaestri ==
Tra i migliori esponenti di questa arte (i cosiddetti ''Maestros Fileteadores'', citati dagli studiosi Nicolás Rubió ed Esther Barugel<ref name=Barugel&Rubió2005>{{cita|Barugel e Rubió 2005}}.</ref>), si trovano i primi fileteadores: Salvatore Venturo, Cecilio Pascarella, Vicente Brunetti, Alejandro Mentaberri, Pedro Unamuno, e il rinomato Miguel Venturo; a una seconda generazione appartengono Andrés Vogliotti, Carlos Carboni, León Untroib, i fratelli Brunetti, i fratelli Bernasconi, Enrique Arce, Alberto Pereira, Ricardo Gómez, Luis Zorz e [[Martiniano Arce]], distinguendosi quest'ultimo come un rinnovatore utilizzando per la prima volta il fileteado porteño come pittura da cavalletto e ottenendo lungo la sua carriera un solido riconoscimento nel terreno dell'arte.<ref name=Barugel&Rubió2005/>
{{Referencias|t=20180813095229}}
Entre los mejores exponentes de este arte (''Maestros Fileteadores'', citados por los estudiosos Nicolás Rubió y Esther Barugel), se encuentran los primeros fileteadores: Salvatore Venturo, Cecilio Pascarella, Vicente Brunetti, Alejandro Mentaberri, Pedro Unamuno, y el renombrado Miguel Venturo; a una segunda generación pertenecen Andrés Vogliotti, Carlos Carboni, León Untroib, los hermanos Brunetti, los hermanos Bernasconi, Enrique Arce, Alberto Pereira, Ricardo Gómez, Luis Zorz y [[Martiniano Arce]], destacándose este último como un renovador al utilizar por primera vez el fileteado porteño como pintura de caballete y obteniendo a lo largo de su trayectoria un sólido reconocimiento en el terreno del arte.
 
DeDella lanuova nuevagenerazione generaciónsi se destacandistinguono [[Jorge Muscia]], porper losi premiospremi recibidosricevuti ennel elcampo terrenodella deplastica lae plásticale ysue susnumerose numerosasmostre muestras en el exteriorall'estero, ye losi ''fileteadores'' [[Alfredo Genovese]], Elvio Gervasi, Miguel Gristan, Adrián Clara, José Espinosa, Alfredo Martínez, Sergio Menasché, entretra otrosgli altri, queche siguencontinuano desarrollandoa estesviluppare attualmentequesta arte en la actualidad. A partir departire ladal décadadecennio dedegli losanni 90 tambiénanche sevarie agregandonne variassi mujeresaggregano a estequesto oficiocompito.
 
== ElIl fileteado en la actualidadattualmente ==
=== ResurgimientoRisorgimento ===
[[ArchivoFile:Fileteado frascos.jpg|thumb|150pxupright=0.7|leftsinistra|FrascosBarattoli ''fileteados.'']]
 
Il risorgimento del fileteado si deve in gran misura all'ingegno e alla creatività di coloro che cercarono nuovi supporti per plasmarlo. Così, tanto le pareti della città, quanto corde, bottiglie, copertine di CD o perfino la pelle humana mediante il tatuaggio, sono alcune delle diverse superfici nelle quali si propagò.<ref name=Actualidad>{{cita web |url=http://www.buenosaires.gob.ar/laciudad/fileteado-porteño/actualidad-del-fileteado-porteno |titolo=Actualidad del Fileteado Porteño |editore=Buenos Aires Ciudad |accesso=17 agosto 2018}}</ref>
El resurgimiento del fileteado se debe en gran medida al ingenio y creatividad de quienes buscaron nuevos soportes para plasmarlo. Así, tanto las paredes de la ciudad, como ropas, botellas, tapas de CD o hasta la piel humana mediante el tatuaje, son algunas de las diversas superficies en las que se propagó.
 
Riguardo al tatuaggio, nel 1999 una campagna pubblicitaria per il canale TV [[Much Music]] fu realizzata con il corpo dei presentatori e dei musicisti "filettati" da Alfredo Genovese. I più comuni sono gli ornamenti con motivi tipici del fileteado porteño: fiori, draghi, uccelli, bandiere o scudi del calcio, e i nomi o le date con la tipografia tipica. Anche gli stranieri che visitano l'Argentina lo usano come una maniera per portarsi un ricordo legato alla città. La tecnica che si usa sulla pelle differisce un po' da quella tradizionale, così per esempio nel ''filete'' tradizionale, il bianco si usa per dare luce, ma sulla pelle non si può applicare.<ref name=CLASICO>{{cita news |url=http://www.clarin.com/ciudades/clasico-fileteado-renueva-usan-tatuajes_0_1232276947.html |titolo=El clásico fileteado se renueva y también lo usan para tatuajes, |nome=Einat |cognome=Rozenwasser |pubblicazione=Diario Clarín |data=18 ottobre 2014 |accesso=17 agosto 2018}}</ref>
Con respecto al tatuaje, en 1999 una campaña publicitaria para el canal de TV [[Much Music]] se realizó con el cuerpo de los presentadores y músicos fileteados por Alfredo Genovese. Lo más común son los ornamentos con motivos típicos del fileteado porteño: flores, dragones, pájaros, banderas o escudos de fútbol, y los nombres o fechas con la tipografía típica. También los extranjeros que visitan Argentina lo usan como una manera de llevarse un recuerdo relacionado con la Ciudad.
[[File:Zapatillas fileteadas.jpg|thumb|Scarpette decorate con i "filetti"]]
La técnica que se usa en la piel difiere algo de la tradicional, así por ejemplo en el filete tradicional, el blanco se usa para dar luces pero en la piel no puede aplicarse.<ref name= CLASICO>[http://www.clarin.com/ciudades/clasico-fileteado-renueva-usan-tatuajes_0_1232276947.html El clásico fileteado se renueva y también lo usan para tatuajes, por Einat Rozenwasser] Diario Clarín, 18/10/14.</ref>
[[Archivo:Zapatillas fileteadas.jpg|thumb|200px|Zapatillas decoradas con filetes.]]
 
Jorge Muscia logró unaottenne un'importante difusióndiffusione del mismofileteado enall'estero elrealizzando exteriordiverse alesposizioni realizardelle diversassue exposicionesopere de sus obras enin Europa, MéxicoMessico ye EstadosStati UnidosUniti. TambiénAnche Martiniano Arce, que tuvo mucho que ver en loche quecontribuì respectamolto a llevarportare elil fileteado alsu lienzotela, ha realizadorealizzato obrasopere queche hanhanno recorridogirato elil mundomondo.
 
EntreTra losgli añosanni 2003 ye 2004, elil [[Museo Casa Carlos Gardel|Museo Carlos Gardel]] organizóorganizzò elil concursoconcorso ''El Abasto y el fileteado porteño'' ("L'[[Abasto (Buenos Aires)|Abasto]] ye elil fileteado porteño''"), conin motivooccasione dedel susuo primerprimo aniversarioanniversario ye comocome parte del VI Festival Buenos Aires Tango 2004.<ref>{{cita news |url=http://www.clarin.com/diario/2004/03/01/h-04101.htm |titolo=El fileteado porteño llenó de color una cuadra del Abasto |pubblicazione=Diario Clarín |data=1º marzo 2004 |accesso=17 agosto 2018 |dataarchivio=17 ottobre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091017074134/http://www.clarin.com/diario/2004/03/01/h-04101.htm |urlmorto=sì }}</ref> Il luogo scelto fu la calle ''Jean Jaurès'' nell'isolato dal,n. 701 al n. 799 (tra le calles ''Zelaya'' e ''Tucumán''), nella quale si trova il citato museo che fu a sua volta residenza dell'idolo tanguero di Buenos Aires.
[[File:Fileteado en edificios.jpg|thumb|Calle Jean Jaurès.]]
{{cita web
Di 80 artisti iscritti, una giuria costituita da architetti, artisti e condomini ne premiò sei, che realizzarono i loro progetti in altrettante facciate di condomini del museo, i quali si impegnarono a mantenere le facciate intatte almeno per un anno.
|url = http://www.clarin.com/diario/2004/03/01/h-04101.htm
|título = Diario Clarín: El fileteado porteño llenó de color una cuadra del Abasto
|fecha = marzo de 2004
 
Nell'anno 2006 l'assemblea legislativa porteña dichiarò il fileteado come ''Patrimonio culturale'' della Città di Buenos Aires a partire dalla sanzione della legge 1941,<ref>
|editorial =
{{cita web |url=http://www.solesdigital.com.ar/sociedad/filete_patrimonio.htm |titolo=El filete es ley |sito=Soles Digital |nome=Cecilia |cognome=Ivanchevich |data=13 giugno 2016 |accesso=17 agosto 2018}}</ref><ref name=Actualidad/> del deputato [[Norberto La Porta]]. In una cerimonia realizzata nel tradizionale [[café Tortoni]] La Porta si batté a favore della deroga della menzionata ordinanza del 1975 che impedisce il ''filete'' sui ''colectivos'' di Buenos Aires.
}}</ref> El lugar elegido fue la calle ''Jean Jaurès'' en la cuadra del nº701 al nº799 (entre las calles ''Zelaya'' y ''Tucumán''), en la que se encuentra el mencionado museo que fue a su vez vivienda del ídolo tanguero de Buenos Aires.
[[Archivo:Fileteado en edificios.jpg|thumb|250px|Calle Jean Jaurès.]]
De 80 artistas inscriptos, un jurado conformado por arquitectos, artistas y vecinos premió a seis, que realizaron sus proyectos en sendas fachadas de vecinos del museo, los cuales se comprometieron a mantener los frentes intactos por lo menos por un año.
 
=== Patrimonio culturale immateriale dell'umanità ===
En el año 2006 la legislatura porteña declaró al fileteado como ''Patrimonio Cultural'' de la Ciudad de Buenos Aires a partir de la sanción de la ley 1941,<ref>
Nel 2014, la Città di Buenos Aires candidò davanti all'UNESCO il ''filete'' porteño nella Lista rappresentativa del [[Patrimoni orali e immateriali dell'umanità|Patrimonio culturale immateriale dell'umanità]].<ref name= CLASICO/> Nel dicembre 2015 la candidatura fu approvata dal Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia dell'UNESCO riunito in [[Namibia]]. A partire da questa dichiarazione, il Governo della Città di Buenos Aires deve assumere l'impegno di adottare misure di salvaguardia che saranno valutate dall'UNESCO perché azioni concrete proteggano l'attività e il lavoro dei ''fileteadores'', come quelli proposti nella candidatura, tra i quali concorsi fotografici che registrino i ''filetes'' del paese, la produzione di un documentario sul fileteado porteño, incontri accademici e congressi che stimolino nuove indagini e la creazione di una commissione permanente integrata da ''fileteadores'' e funzionari del settore della cultura.<ref name=PATRIMONIO/>
{{cita web
|url = http://www.solesdigital.com.ar/sociedad/filete_patrimonio.htm
|título = ''El filete es ley'', en Soles Digital
}}</ref><ref>{{enlace roto|1=[http://www.buenosaires.gov.ar/areas/ciudad/especiales/fileteado/actualidad.php?menu_id=24422impulsada Página dedicada al fileteado del Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires] |2=http://www.buenosaires.gov.ar/areas/ciudad/especiales/fileteado/actualidad.php?menu_id=24422impulsada |bot=InternetArchiveBot }}</ref> por el diputado [[Norberto La Porta]]. En un acto realizado en el tradicional [[café Tortoni]] La Porta abogó por la derogación del mencionado decreto del año 1975 que impide el filete en los colectivos de Buenos Aires.
 
=== ''Fileteadoras'' ===
=== Patrimonio Cultural Inmaterial de la Humanidad ===
{{citazione|Le donne sono come l'[[Araba Fenice]] perché hanno fatto rivivere il ''filete''. Da quando hanno preso i pennelli... non ce n'è per nessuno.|Maestro Ricardo Gómez<ref name= museo>{{cita news |url=http://www.clarin.com/diario/2003/09/20/h-05201.htm |titolo=El filete porteño, un arte de hombres hecho por mujeres |pubblicazione=Diario Clarín 20 settembre 2003 |accesso=17 agosto 2018 |dataarchivio=1 dicembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081201232137/http://www.clarin.com/diario/2003/09/20/h-05201.htm |urlmorto=sì }}</ref>|Las mujeres son como el ave Fénix porque revivieron el filete. Desde que ellas tomaron los pinceles... andá a cantarle a [[Carlos Gardel|Gardel]].<ref group=Nota>L'espressione colloquiale ''Andá a cantarle a Gardel'' è tipicamente argentina e uruguayana ed è divenuta quasi proverbiale in questi due paesi. Tradotta letteralmente vuol dire "Va a cantare a Gardel", e fa riferimento a [[Carlos Gardel]], considerato la "voce" del tango e uno dei più grandi cantanti di tutti i tempi. Si usa quindi per ironizzare su qualcuno che si ritiene migliore di qualcun altro, o viceversa, come in questo caso con le ''fileteadoras'', per sottolineare la bravura di qualcuno che non teme confronti, come Gardel nel canto. Più spesso, serve ad esprimere incredulità o scetticismo di fronte ad affermazioni palesemente esagerate o anche, semplicemente, per mandare a quel paese una persona. Si veda ad esempio, per maggiori spiegazioni, {{cita web |url=https://ar.answers.yahoo.com/question/index?qid=20060926233236AAYAhbq&guccounter=1 |titolo=¿Andá a cantarle a Gardel? |accesso=17 agosto 2018}}</ref>|lingua=es}}
En 2014, la Ciudad de Buenos Aires postuló ante la Unesco al filete porteño a la Lista Representativa de [[Patrimonio Cultural Inmaterial de la Humanidad]].<ref name= CLASICO/> En diciembre de 2015 esto fue aprobado por el Comité Intergubernamental para la Salvaguarda de la Unesco reunido en [[Namibia]]. A partir de esta declaración el Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires debe asumir el compromiso de adoptar medidas de salvaguarda que serán evaluadas por la Unesco para que acciones concretas protejan a la actividad y al trabajo de los fileteadores, como aquellos propuestos en la postulación, entre ellos concursos fotográficos que registren los filetes del país, la producción de un documental sobre el fileteado porteño, encuentros académicos y congresos que estimulen nuevas investigaciones y la creación de una comisión permanente integrada por fileteadores y funcionarios del área de Cultura.<ref name=PATRIMONIO/>
Gli uomini furono quelli che crearono e praticarono il fileteado per decenni e ancora oggi i più distinti ''fileteadores'' sono maschi. Le ordinazioni delle opere erano realizzate da camionisti o autisti di autobus (''colectiveros''), mestieri che erano considerati poco appropriati per le donne. Ma a partire dal decennio dei '90 si aggiungono anche varie donne a praticarlo. Queste, alle quali il fileteado fece riferimento quasi sempre solo come soggetti, quando si trattava di una madre, una vergine o una sirena, cominciarono a interessarsi direttamente di questa arte. Il problema fu che praticamente non esistevano corsi per apprenderlo e scarseggiavano i luoghi dove il fileteado si utilizzasse. Alcuni dei pochi che orientarono i più giovani furono Luis Zorz, Ricardo Gómez (il primo che cominciò a tenere seminari per donne, in [[Parque Avellaneda]]), Alfredo Martínez, e Genovese, quest'ultimo già verso la fine del XX secolo. La cosa nuova era che a questi corsi assitevamo e assistono in maggioranza donne.
 
Così, di lì a poco, pittrici talentuose cominciarono ad apprenderlo e in questa maniera si arrivò nel settembre 2003 a organizzare una mostra di opere realizzate da 15 donne nel [[Museo de Arte Popular José Hernández]], essendo il suo curatore il menzionato Ricardo Gómez.<ref name= museo />
=== Fileteadoras ===
{{cita|Las mujeres son como el [[ave Fénix]] porque revivieron el filete. Desde que ellas tomaron los pinceles... andá a cantarle a [[Carlos Gardel|Gardel]]|Maestro Ricardo Gómez<ref name= museo>[http://www.clarin.com/diario/2003/09/20/h-05201.htm ''El filete porteño, un arte de hombres hecho por mujeres'' Diario Clarín 20/09/03]</ref>}}
Los hombres fueron quienes crearon y practicaron el fileteado durante décadas y aún hoy los más destacados fileteadores son varones. Los pedidos de obras eran realizados por camioneros y colectiveros, oficios que eran considerados poco apropiados para mujeres. Pero a partir de la década de los 90 también se agregan varias mujeres a practicarlo. Éstas, a las cuales el fileteado casi siempre hizo referencia sólo cuando se trataba de una madre, una virgen o una sirena; comenzaron a interesarse por este arte. El problema fue que prácticamente no existían cursos para aprenderlo y escaseaban los lugares donde el fileteado se utilizara. Algunos de los pocos que orientaron a los más jóvenes fueron Luis Zorz, Ricardo Gómez (el primero que comenzó dictando talleres a mujeres, en [[Parque Avellaneda]]), Alfredo Martínez, y Genovese, este ya hacia fines del siglo XX. Lo nuevo era que a estos cursos asistían y asisten mayoritariamente mujeres.
 
== Giornata del ''filete'' ==
Así, de a poco, pintoras talentosas fueron aprendiéndolo y de esta manera se llegó en septiembre de 2003 a organizar una muestra de obras realizadas por 15&nbsp;mujeres en el [[Museo de Arte Popular José Hernández]], siendo su curador el mencionado Ricardo Gómez.<ref name= museo />
Il 14 settembre si celebra la giornata del fileteado porteño in commemorazione della già citata prima esposizione di ''filete'' porteño che si tenne in quella data nel 1970 a Buenos Aires, nella Galleria Wildenstein.<ref name = GOBIERNO />
 
== Día del filete ==
El 14 de septiembre se celebra el día del fileteado porteño en conmemoración de la ya mencionada primera exposición de filete porteño que se realizó en esa fecha del año 1970 en Buenos Aires, en la Galería Wildenstein.<ref name = GOBIERNO />
-->
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group=Nota/>
 
=== Fonti ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro |titolo=Los Maestros Fileteadores de Buenos Aires |autore1=Esther Barugel |autore2=Nicolás Rubió |editore=Fondo Nacional de las Artes (Argentina)|isbn=950-9807-04-4 |anno=2005 |edizione=2ª |cid=Barugel e Rubió 2005}}
* {{cita libro |titolo=El Filete Porteño |autore1=Esther Barugel |autore2=Nicolás Rubió |editore=Maizal ediciones |isbn=987-9479-20-3 |anno=2004}}
* {{cita libro |titolo=El Arte del Filete |autore=Martiniano Arce |editore=Deldragón |isbn=950-9015-10-5 |anno=2006}}
* {{cita libro |titolo=Filete porteño |autore=Alfredo Genovese |editore=Buenos Aires: Comisión para la Preservación del Patrimonio Histórico Cultural de la Ciudad Autónoma de Buenos Aires |isbn=978-987-23708-1-7 |anno=2007 |url=http://estatico.buenosaires.gov.ar/areas/cultura/cpphc/archivos/libros/filete_porteno.pdf |cid=Genovese 2007 |accesso=14 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120310101557/http://estatico.buenosaires.gov.ar/areas/cultura/cpphc/archivos/libros/filete_porteno.pdf |dataarchivio=10 marzo 2012 |urlmorto=sì }}
* {{cita pubblicazione |titolo=El arte del fileteado porteño |rivista=Recorriendo Buenos Aires |numero=1 |data=agosto 2006 |issn=1850-311X}}
;Sezione ''Fileteadoras'':
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[[Categoria:Tecniche pittoriche]]
[[Categoria:Cultura a Buenos Aires]]
[[Categoria:Arte popolare]]