Francesco Pazienza: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseNascita = 17 marzo
|AnnoNascita = 1946
|LuogoMorte = Sarzana
|GiornoMeseMorte = 22 giugno
|AnnoMorte = 2025
|Epoca = 1900
▲|Attività2 = agente segreto
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , noto per
|Immagine = Francesco Pazienza.jpg
|Didascalia = Francesco Pazienza
}}
==Biografia==
Pazienza si era rifugiato negli [[Stati Uniti|Stati Uniti d'America]], dove fu raggiunto da una prima richiesta di [[estradizione]] dell'Italia al governo statunitense nel 1984, ma non fu arrestato dalle autorità
Pazienza figura fra gli affiliati alla [[massoneria]], secondo quanto riportato, alla fine degli anni '80, da un rapporto della [[DIGOS]] sulle logge massoniche bolognesi<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/05/04/bologna-rapporto-digos-sulle-logge-massoniche.html BOLOGNA, RAPPORTO DIGOS SULLE LOGGE MASSONICHE - Repubblica.it > Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.▼
Il 22 giugno 2025 muore all’età di 79 anni all’ospedale di [[Sarzana]] dove era stato ricoverato;<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilpost.it/2025/06/22/francesco-pazienza-faccendiere-servizi-segreti-morto/|titolo=È morto l'ex agente segreto Francesco Pazienza, coinvolto in vari casi della cosiddetta “strategia della tensione”|sito=Il Post|data=2025-06-22|accesso=2025-08-10}}</ref> Pazienza stava finendo di scontare il cumulo di condanne affidato ai servizi sociali del comune di Lerici dove risultava residente.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.corriere.it/cronache/25_giugno_22/morto-francesco-pazienza-agente-segreto-al-centro-degli-scandali-degli-anni-80-82d98555-53a3-42d8-aaad-f456fd358xlk.shtml|titolo=Morto Francesco Pazienza, agente segreto al centro degli scandali degli anni '80|sito=Corriere della Sera|data=2025-06-22|accesso=2025-06-29}}</ref>
▲Dall'aprile del [[2007]] si trova in [[Libertà vigilata]] nel comune di [[Lerici]]<ref>{{Cita news | titolo = Faccenderie Pazienza Volontario Pubblica Assistenza Lerici | editore = [[ANSA]] | data = 17 aprile 2007}}</ref> dopo essere stato condannato a 13 anni complessivi di carcere di cui l'ultimo anno e mezzo di condanna l'ha trascorso in affidamento ai servizi sociali facendo il volontario della pubblica assistenza di Lerici. Successivamente continua a fare il volontario, è uno dei promotori dell'elisoccorso in acqua e partecipa ai soccorsi per i terremotati de [[L'Aquila]] nel [[2009]].<ref>[http://www.iltempo.it/politica/2014/04/10/ho-salvato-vite-umane-e-non-ho-piu-smesso-1.1238876 Francesco Pazienza: «Ho salvato vite umane e non ho più smesso»]</ref>
==
=== L'appartenenza alla P2 ===
====Mehmet Ali Ağca====▼
{{Vedi anche|P2}}
Dopo l'[[attentato a Giovanni Paolo II]] nel 1981 da parte di [[Mehmet Ali Ağca]], questi dichiarò di essere stato visitato da Pazienza nella sua cella ad Ascoli Piceno (ciò fu dichiarato però solo dopo che il giudice convocò Pazienza in aula<ref>{{Cita news | titolo = The Gospel According to Ali Agca | autore = [[Alexander Cockburn]] | editore = [[The Nation]] | data = Jul 6 / 13 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = Former Spy Says He Warned the Vatican Of Assassination Try --- Name of Pazienza Crops Up At Trial of the Bulgarians In Attempt to Kill Pope | editore = [[Wall Street Journal]] | pagine = 1 | data=8 agosto 1985}}</ref>). Questa visita di Pazienza ad Ağca fu dichiarata anche dal mafioso [[Giovanni Pandico]]. Dalla sua prigione a [[New York]], Pazienza negò di aver mai fatto visita ad Ağca<ref>{{Cita news | titolo = Three deny Agca was coached about 'Bulgarian connection' | editore = [[United Press International|UPI]] | data=12 dicembre 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = Rome Inquiry: Was Agca Coached? | editore = [[The New York Times]] | pagine = A3 | data=8 ottobre 1985}}</ref>.▼
Interrogato dal procuratore Achille Gallucci nell'ambito delle indagini sulla [[P2]], Francesco Pazienza ammise di essere stato affiliato "all'orecchio del Gran Maestro"<ref>L'iniziazione "all'orecchio" è un'adesione nota soltanto al Gran Maestro della comunione massonica, per motivi di riservatezza dell'affiliato</ref> della [[massoneria|comunione massonica]] del [[Grande Oriente d'Italia]], ma non iscritto a nessuna loggia e tanto meno alla P2.<ref>Dall'interrogatorio reso
il 28.12.1981 al procuratore Gallucci - documento 563, pag. 42</ref> L'11 febbraio 1982, di fronte alla Commissione parlamentare sulla Loggia P2 confermò di non essere stato mai iscritto e di non aver mai avuto contatti, diretti o indiretti, con i capi carismatici della P2. Precisò di essere entrato in massoneria nel 1980 "all'orecchio del Gran Maestro" e poi di esser passato alla loggia "Giustizia e libertà".<ref>[https://www.parlamento.it/service/PDF/PDFServer/BGT/909681.pdf Commissione parlamentare sulla Loggia P2. Relazione di minoranza dell'on.le Massimo Teodori. Liberamente tratto dall'audizione di Michele Pazienza l'11 febbraio 1982]</ref>
Nella nota del [[Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica|SISDE]] trasmessa alla Commissione parlamentare il 18 ottobre 1982<ref>Commissione parlamentare, ''cit.'', Documento 330</ref> Pazienza viene indicato come "iscritto alla loggia coperta Giustizia e libertà" ma non del Grande Oriente d'Italia, bensì della comunione massonica di [[Gran Loggia d'Italia degli Alam|Piazza del Gesù]]. Per quanto riguarda il Grande Oriente, Pazienza risultava al SISDE iniziato il 7 maggio 1980, senza essere inserito in alcuna loggia e che il 17 luglio 1980 fosse stato elevato contemporaneamente al secondo e terzo grado (maestro). Fu posto "in sonno" (cioè sospeso) dalla massoneria il 4 marzo 1982.<ref>Relazione di minoranza, ''cit.'', p. 283</ref>
Pazienza fu interrogato su questi fatti a New York dal [[giudice istruttore]] [[italia]]no [[Ilario Martella]].<ref>{{Cita news | titolo = Italian Is in New York, Investigating Papal Plot | editore = [[The New York Times]] | pagine = A7 | data=11 dicembre 1985}}</ref> Poco tempo dopo, Martella ritirò le accuse secondo le quali Ağca sarebbe stato "addestrato" da presunti elementi dell'intelligence militare italiana.<ref>{{Cita news | titolo = Italian Judge Said to Drop Probe of Agca Being Coached | editore = [[The Washington Post]] | pagine = A31 | data=18 dicembre 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = The Bulgarian Connection Still Holds | editore = [[Wall Street Journal]] | pagine = 1 | data=12 febbraio 1986}}</ref>▼
▲
Pazienza fu coinvolto personalmente nei negoziati per il rilascio dell'assessore democristiano ai lavori pubblici della Regione Campania (ed ex presidente della stessa) [[Ciro Cirillo]], sequestrato il 27 aprile [[1981]] dalle [[Brigate Rosse]]. Egli portò avanti le trattative con [[Vincenzo Casillo]], principale luogotenente del boss camorrista [[Raffaele Cutolo]]<ref>Francesco Pazienza, 'Il Disubbidiente', Longanesi, Milano 1999, pp. 177-184</ref>.▼
====Banco Ambrosiano====▼
{{Vedi anche|Attentato a Giovanni Paolo II}}
▲Dopo l'[[attentato a Giovanni Paolo II]] nel 1981 da parte di [[Mehmet Ali Ağca]], questi dichiarò di essere stato visitato da Pazienza nella sua cella ad [[Ascoli Piceno]] (ciò fu dichiarato però solo dopo che il giudice convocò Pazienza in aula<ref>{{Cita news | titolo = The Gospel According to Ali Agca | autore = [[Alexander Cockburn]] | editore = [[The Nation]] | data = Jul 6 / 13 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = Former Spy Says He Warned the Vatican Of Assassination Try --- Name of Pazienza Crops Up At Trial of the Bulgarians In Attempt to Kill Pope | editore = [[Wall Street Journal]] | pagine = 1 | data=8 agosto 1985}}</ref>). Questa visita di Pazienza ad Ağca fu
▲Pazienza fu interrogato su questi fatti a New York dal [[giudice istruttore]] [[italia]]no [[Ilario Martella]], che seguiva le indagini sull'attentato al papa.<ref>{{Cita news | titolo = Italian Is in New York, Investigating Papal Plot | editore = [[The New York Times]] | pagine = A7 | data=11 dicembre 1985}}</ref> Poco tempo dopo, Martella ritirò le accuse secondo le quali Ağca sarebbe stato "addestrato" da presunti elementi dell'intelligence militare italiana.<ref>{{Cita news | titolo = Italian Judge Said to Drop Probe of Agca Being Coached | editore = [[The Washington Post]] | pagine = A31 | data=18 dicembre 1985}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = The Bulgarian Connection Still Holds | editore = [[Wall Street Journal]] | pagine = 1 | data=12 febbraio 1986}}</ref>
===
{{Vedi anche|Ciro Cirillo}}
Pazienza fu condannato nel 1988 per aver tentato di depistare le indagini sulla [[strage di Bologna]], sistemando lo stesso tipo di esplosivo in un treno Milano - Taranto nel 1981.<ref>{{Cita news | titolo = Italy`s No. 1 Fugitive Arrested by Customs Agents | editore = Associated Press | data=4 marzo 1985}}</ref> Nel 1990, la sua condanna fu ribaltata in appello<ref>{{Cita news | titolo = Appeals Court Throws Out Bologna Bombing Convictions | editore = Associated Press | data=29 luglio 1990}}</ref>, ma un nuovo processo terminò con una condanna definitiva nel 1995.<ref>{{Cita news | titolo = Italy remembers 1980 Bologna train station massacre | editore = ANSA | data=2 agosto 2007}}</ref>▼
▲Pazienza fu coinvolto personalmente nei negoziati per il rilascio dell'assessore [[democristiano]] ai lavori pubblici della
Ha sempre dichiarato di essere innocente e nel maggio del [[2018]] chiede di poter esser convocato al processo all'ex NAR [[Gilberto Cavallini]] per depositare dati e documentazioni di possibile interesse ma a giugno la Corte d'Assise decide di respingere la richiesta. In un'intervista al ''[[il Fatto Quotidiano|Fatto Quotidiano]]'' dice di essere stato incastrato per vendetta dal giudice [[Domenico Sica]].<ref>[http://www.ansa.it/veneto/notizie/2018/06/08/strage-bologna-pazienza-fu-gheddafi_1b26f1d6-645c-40a4-bdb3-6afbfbe635c8.html Strage Bologna: Pazienza, 'fu Gheddafi'] </ref> In un'altra intervista a ''Fanpage'' di agosto dello stesso anno scarica poi la colpa del depistaggio sugli ex colleghi dei servizi [[Pietro Musumeci]] e [[Giuseppe Belmonte]], condannati a 8 e 7 anni, e rivela presunti intrecci tra [[Cesare Romiti]] (amministratore delegato della [[FIAT]]) e la Libia di [[Muammar Gheddafi]] (azionista della casa automobilistica) collegando la Strage di Bologna con quella di [[Strage di Ustica|Ustica]] e l'[[incidente aereo di Castelsilano]].<ref>[https://youmedia.fanpage.it/video/aa/W2K7WeSw34kY-jFM Strage di Bologna, l'ex agente dei servizi segreti Francesco Pazienza: "Fiat dietro il depistaggio"] </ref>▼
{{Vedi anche|Scandalo del Banco Ambrosiano}}
Durante la sua latitanza, Pazienza fu interrogato negli Stati Uniti da alcuni funzionari doganali circa la scomparsa di fondi dal [[Banco Ambrosiano]]. Pazienza infatti aveva avviato rapporti con [[Roberto Calvi]], presidente del Banco Ambrosiano, che in quel momento versava in difficoltà giudiziarie ed economiche ed aveva bisogno delle sue conoscenze in campo [[Politica|politico]], [[Massoneria|massonico]] ed all'interno del [[Vaticano]] per salvare la banca dal fallimento<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/11/28/pazienza-in-cento-ore-le-sue-verita.html|titolo=PAZIENZA, IN CENTO ORE LE SUE VERITA' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>. Per questa sua "mediazione", Pazienza incassò parte del [[Prestito (finanza)|finanziamento]] da 7,5 miliardi di [[Lira italiana|lire]] concesso senza garanzie dal Banco Ambrosiano alle società del faccendiere [[Flavio Carboni]], pure lui impegnato nei tentativi di salvataggio del Banco<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/03/07/dal-crack-ambrosiano-al-supersismi.html|titolo=DAL CRACK AMBROSIANO AL 'SUPERSISMI' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>.
Nel [[1992]] venne condannato a 14 anni di carcere per il crack dell'Ambrosiano e per [[Associazione per delinquere|associazione a delinquere]]<ref name=":02">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1992/04/17/page_003.pdf|titolo=Banco Ambrosiano, tutti condannati|editore=L'Unità|data=17 aprile 1992}}</ref>.
=== Il "Super-SISMI" ===
Nel [[1984]] Pazienza confessò al PM [[Domenico Sica]] l'esistenza di un "Super-SISMI", ossia una struttura deviata all'interno del SISMI stesso che faceva capo al direttore del Servizio, il generale [[Giuseppe Santovito]], e che aveva come principali componenti, oltre a se stesso, il generale [[Pietro Musumeci]] e il suo stretto collaboratore, il colonnello [[Giuseppe Belmonte]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/27/due-alti-ufficiali-del-sismi-contro-musumeci.html|titolo=DUE ALTI UFFICIALI DEL SISMI CONTRO MUSUMECI E BELMONTE - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>. Secondo le indagini del PM Sica, il "Super-SISMI" risultò coinvolto nei depistaggi delle indagini sulla [[strage di Bologna]], nelle trattative segrete con la [[Nuova Camorra Organizzata]] durante il [[Ciro Cirillo|sequestro Cirillo]] e nell'operazione "Billy-gate", ossia la diffusione di notizie compromettenti circa rapporti con la [[Libia]] di Billy Carter per impedire la rielezione del fratello [[Jimmy Carter|Jimmy]] alla [[Casa Bianca]] a favore del candidato repubblicano [[Ronald Reagan]] durante le [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1980|elezioni presidenziali del 1980]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/23/organizzarono-il-billygate.html|titolo=ORGANIZZARONO IL BILLYGATE - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/21/si-riapre-il-dossier-agosto.html|titolo=SI RIAPRE IL DOSSIER 2 AGOSTO - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>. Si scoprì anche che Pazienza utilizzava aerei del SISMI per viaggi personali in Italia e all'estero accompagnato dal pregiudicato latitante [[Domenico Balducci]] (ucciso nel [[1981]], legato alla [[Banda della Magliana]] e al boss siciliano [[Giuseppe Calò|Pippo Calò]])<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/02/24/quanti-misteriosi-viaggi-con-gli-aerei-targati.html|titolo=QUANTI MISTERIOSI VIAGGI CON GLI AEREI TARGATI '007' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/10/24/arrivano-roma-giudici-bolognesi.html|titolo=ARRIVANO A ROMA I GIUDICI BOLOGNESI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-08}}</ref>.
Il 29 luglio [[1985]] Pietro Musumeci è stato condannato a 9 anni di carcere per associazione a delinquere, Francesco Pazienza a 8 anni e 6 mesi per lo stesso reato (l'accusa di violazione del [[segreto di Stato]] fu coperta da [[amnistia]]), e Giuseppe Belmonte fu condannato a 7 anni e 8 mesi per [[associazione a delinquere]], [[peculato]] e interesse privato in atti di ufficio: assolti con formula piena il colonnello [[Secondo D'Eliseo]], il capitano [[Valentino Artinghelli]] e [[Adriana Avico]], collaboratrice di Pazienza<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/30/il-supersismi-veramente-esistito.html|titolo=IL SUPERSISMI E' VERAMENTE ESISTITO - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref><ref name=":1" />.
In appello, il 14 marzo [[1986]], le condanne scesero a 3 anni e 11 mesi per Musumeci, a 3 anni e 2 mesi per Pazienza, e a 3 anni per Belmonte. Per tutti gli imputati cadde l'accusa di associazione per delinquere. Per i giudici della [[Corte d'appello di Roma]] non esisteva il "Super-SISMI", ma una serie di attività censurabili e realizzate con fini di lucro, che non rientravano in alcuna organizzazione segreta parallela ai servizi segreti militari<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/03/15/il-supersismi-soltanto-un-invenzione-di.html|titolo='IL SUPERSISMI E' SOLTANTO UN' INVENZIONE DI PAZIENZA' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>.
===Depistaggio per la strage di Bologna===
{{Vedi anche|Strage di Bologna}}
▲Pazienza fu condannato nel 1988 per aver tentato di depistare le indagini sulla [[strage di Bologna]], sistemando lo stesso tipo di esplosivo in un treno Milano - Taranto nel 1981.<ref>{{Cita news | titolo = Italy`s No. 1 Fugitive Arrested by Customs Agents | editore = Associated Press | data=4 marzo 1985}}</ref> Nel 1990, la sua condanna fu ribaltata in appello,<ref>{{Cita news | titolo = Appeals Court Throws Out Bologna Bombing Convictions | editore = Associated Press | data=29 luglio 1990}}</ref>
▲Ha sempre dichiarato di essere innocente e nel maggio del [[2018]] chiede di poter esser convocato al processo all'ex [[Nuclei Armati Rivoluzionari|NAR]] [[Gilberto Cavallini]] per depositare dati e documentazioni di possibile interesse ma a giugno la
==Nei media==
*Nel film del [[2002]] ''[[I banchieri di Dio - Il caso Calvi]]'' di [[Giuseppe Ferrara]] la parte di Pazienza fu interpretata dall'attore [[Alessandro Gassmann]].
*Nel brano ''Pierpaolo in URSS'' degli [[Squallor]] tratto dall'album ''[[Tocca l'albicocca]]'' (1985), il signorino Pierpaolo rivolgendosi al padre cita il faccendiere nella frase “Sì, hai capito e tu ti facevi la zanzariera co' Pazienza, e tu dovevi avere pazienza…”.<ref>{{Cita web|url=https://www.squallor.com/canzoni-testi/squallor/pierpaolo-in-urss/|titolo=I testi delle canzoni degli Squallor - Pierpaolo in URSS}}</ref>
==Note==
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==Collegamenti esterni==
* {{cita web|cognome= Gabanelli|nome= Milena|wkautore= Milena Gabanelli|url= http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/pazienza-gelli/pazienza-gelli/pazienza-gelli.html|titolo=" Io, Gelli e la strage di Bologna". Ecco le verità della super-spia|accesso= 26 luglio 2012|editore=repubblica.it|data= 30 gennaio 2009|urlarchivio=}}
{{Loggia P2}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|storia d'Italia}}
[[Categoria:Agenti segreti italiani]]
[[Categoria:Condannati per reati legati agli Anni di piombo]]
[[Categoria:
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