Bruno Fanciullacci: differenze tra le versioni

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Gli è stata conferita la [[Medaglia d'Orooro al Valorvalor Militaremilitare]] alla memoria e ili comunecomuni di [[Pontassieve]] ([[Firenze]]) e Pieve a Nievole (Pistoia) gli hahanno intitolato una via, così come quello di Firenze gli ha dedicato lo slargo di [[via Bolognese]], posto davanti a [[Villa Triste]], il luogo dove egli trovò la morte. Il suo paese natale, [[Pieve a Nievole]], gli ha intitolato la palestra comunale.
È una delle figure di ''partigiano operativo'' più note e discusse della [[Resistenza italiana]] per la complicità nell'assassinio di [[Giovanni Gentile]]. Fu questo un episodio che divise lo stesso fronte [[antifascismo|antifascista]] e che ancora oggi è al centro di polemiche non sopite venendo infatti già all'epoca disapprovato dal [[CLN]] toscano con la sola esclusione del Partito Comunista.<ref>Carioti Antonio, "Sanguinetti venne a dirmi che Gentile doveva morire", sul Corriere della Sera del 6 agosto 2004, pag. 29:"L'omicidio di Gentile, anziano e inerme, suscitò una forte impressione e fu disapprovato dal Cln toscano, con l'astensione dei comunisti. Tristano Codignola, esponente del Partito d'Azione, scrisse un articolo per dissociarsi." Va comunque ricordato che l'articolo di Codignola si dissociava dall'azione ma non dall'individuazione delle gravi responsabilità politiche e morali di Gentile, ribadite con durezza per tutto l'articolo, cfr. il dossier di Francesco Mandarano, [http://www.anpi.it/libri/mandarano.htm "Dalla parte di Bruno Fanciullacci"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100528221423/http://www.anpi.it/libri/mandarano.htm |data=28 maggio 2010 }}, disponibile in pdf sul sito dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani.</ref>
 
Gli è stata conferita la [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]] alla memoria e il comune di [[Pontassieve]] ([[Firenze]]) gli ha intitolato una via, così come quello di Firenze gli ha dedicato lo slargo di [[via Bolognese]], posto davanti a [[Villa Triste]], il luogo dove egli trovò la morte.
 
== Biografia ==
Nato in una famiglia di tradizioni socialiste che si trasferì a Firenze nel [[1934|1932]], quarto dei sei figli di Raffaello Fanciullacci, artigiano, e di Rosa Michelini<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/bruno-fanciullacci_(Dizionario-Biografico)/|titolo=FANCIULLACCI, Bruno - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-10-17}}</ref>, il giovane Bruno trovò lavoro come garzone di bottega e, poi, come inservientefattorino e portiere di d'albergo. In seguito allealla suesua frequentazioniadesione diad personaggiuna dellaorganizzazione antifascista attiva nell'area metropolitana di Firenze, antifascistadi orientamento prima repubblicano e poi comunista, venne arrestato nel luglio [[1938]] per essere, l'anno seguentesuccessivo, condannato dal [[Tribunale speciale per la difesa dello Stato (1926-1943)|Tribunale speciale]] a sette anni di reclusione per attività antifascista.<ref>Sentenza n. 8 del 28.3.1939 contro Bruno Fanciullacci (“Vasta organizzazione comunista toscana scoperta nel luglio del 1938. Intensa l'attività propagandistica, diretta in particolare ai giovani, ai militari e agli operai nelle province di Firenze e Pisa. – Associazione e propaganda sovversiva”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, ''L'Italia dissidente e antifascista. Le ordinanze, le Sentenze istruttorie e le Sentenze in Camera di consiglio emesse dal Tribunale speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall'anno 1927 al 1943'', Milano 1980 (ANPPIA/La Pietra), vol. II, p. 1004-1006.</ref> Nel carcere di Castelfranco Emilia, dove scontò la maggior parte della pena, consolidò la propria educazione politica grazie allo studio e al confronto con gli altri detenuti politici, aderendo al [[Partito Comunista Italiano]]. Parte della pena gli fu condonata e, all'inizionel corso del [[1943]], venne assunto come operaio alla [[Fiat]] di Firenze.
 
Dopo [[Armistizio di Cassibile|l'8 settembre]], il [[Partito Comunista Italiano]] promosse i [[Gruppi di azione patriottica|GAP]] (Gruppi d'Azione Patriottica), formazioni ristrette di combattenti irregolari, con compiti di sabotaggio e guerriglia nei confronti delle forze nazi-fasciste. Fanciullacci, che era stato contattato in carcere dall'apparato clandestino del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], si unì ad una di queste formazioni, con il nome di battaglia "Massimo"<ref>[http://www.laltralombardia.it/public/docs/antifa22.html BRUNO FANCIULLACCI nome di battaglia Massimo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, distinguendosi subito per animosità e coraggio. Ben presto gli venne affidato il comando del "gruppo B", uno dei quattro che formavano l'unità operativa dei [[Gruppi di Azione Patriottica#Firenze|GAP di Firenze]].
 
Partecipò a numerose azioni contro installazioni e uomini della [[Repubblica di Salò]] o ritenuti collaborazionisti, fino all'eclatante, quanto discussa, [[Uccisione di Giovanni Gentile|uccisione del filosofo Giovanni Gentile]], avvenuta il 15 aprile [[1944]] nel quartiere [[Salviatino]]. Per compiere quell'azione, Bruno Fanciullacci e Antonio Ignesti si appostarono verso le 13,30 nei pressi della villa dove era ospite il filosofo; allorché questi giunse in auto, gli si avvicinarono tenendo sotto braccio dei libri per camuffarsi da studenti; [[Giovanni Gentile]] abbassò il vetro per prestare ascolto e fu colpito da una raffica. Dopo appena sei giorni (21 aprile), in via Santa Maria, due gappisti ferirono Bruno Landi, un noto esponente fascista fiorentino<ref>{{cita|Francesco Perfetti, Assassinio di un filosofo|p. 88}}</ref> conosciuto come il "Pollastra", soprannome probabilmente dovuto al suo luogo di provenienza, sito nei pressi del torrente Pollastra-Nocella.
 
Gli autori dell'agguato sono rimasti ignoti, ma la ''vox populi'' del tempo indicava l'esecutore in Fanciullacci, probabilmente per il fatto che il ferimento era avvenuto nella stessa via ove abitava "Maurizio" (DECIDETEVI! MASSIMO O MAURIZIO? EDITED BY FRANCESCO MARIA PETRINI). Il 23 aprile, mentre passeggiava in [[Piazza Santo Spirito]], Fanciullacci venne affrontato da alcuni parenti del "Pollastra", capeggiati da un certo Lisi, intenzionati a chiedergli conto dell'atto a lui attribuito. Dopo un'animata discussione, Fanciullacci cercò di fuggire, ma venne raggiunto. Arrestato e condotto a [[Villa Triste]], fu sottoposto ad interrogatorio, dal quale uscì con numerose ferite di pugnale alla mano sinistra, alle natiche e ai testicoli.
 
Dopo [[Armistizio di Cassibile|l'8 settembre]], il [[Partito Comunista Italiano|PCI]] promosse i [[Gruppi di azione patriottica|GAP]] (Gruppi d'Azione Patriottica), formazioni ristrette di combattenti irregolari, con compiti di sabotaggioguerriglia urbana e guerrigliasabotaggio nei confronti delle forze nazi-fasciste. Fanciullacci, che era stato contattato in carcere dall'apparato clandestino del [[Partito Comunista Italiano|PCI]], si unì ad una di queste formazioni, con il nome di battaglia di "Massimo"<ref>[http://www.laltralombardia.it/public/docs/antifa22.html BRUNO FANCIULLACCI nome di battaglia Massimo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, distinguendosi subito per l'animosità e il coraggio. Ben presto gli venne affidato il comando del "gruppo B", uno dei quattro che formavano l'unitàla struttura operativa dei [[Gruppi di Azione Patriottica#Firenze|GAP di Firenze]].
Sommariamente medicato nell'infermeria di Villa Triste, il gappista fu ricoverato all'[[Ospedale Bonifacio|ospedale "San Gallo"]] e poi trasferito al "[[Ospedale di Santa Maria Nuova|Santa Maria Nuova]]", piantonato dai fascisti; i suoi compagni del "Gruppo B", con un colpo di mano, riuscirono a prelevarlo, trasferendolo in casa del pittore [[Ottone Rosai]], per la convalescenza. Bruno tornò presto in azione e il 9 luglio partecipò, con una decina di compagni, all'irruzione nel [[Ex monastero di Santa Verdiana|carcere femminile di Santa Verdiana]] che porterà alla liberazione di 17 detenute.
 
Partecipò a numerose azioni contro installazioni e uomini della [[Repubblica Sociale Italiana|Repubblica di Salò]] o ritenuti collaborazionisti, fino all'eclatante, quanto discussa, [[Uccisione di Giovanni Gentile|uccisione del filosofo Giovanni Gentile]], avvenuta il 15 aprile [[1944]] nel quartiere [[Salviatino]]. Per compiere quell'azione, Bruno Fanciullacci e Giuseppe Martini ("Paolo") si appostarono verso le 13,30 nei pressi della villa dove era ospite il filosofo; allorché questi giunse in auto, gli si avvicinarono tenendo sotto braccio dei libri per camuffarsi da studenti; [[Giovanni Gentile]] abbassò il vetro per prestare ascolto e fu colpito da una raffica. Dopo qualche giorno (26 aprile), in via Santa Maria, la stessa strada in cui abitava la famiglia Fanciullacci, due gappisti ferirono Bruno Landi, un noto esponente del fascismo fiorentino<ref>{{cita|Francesco Perfetti, Assassinio di un filosofo|p. 88}}.</ref> conosciuto come il "Pollastra", soprannome dovuto ad una ferita alla gamba sinistra, che lo aveva reso claudicante. Del tutto ignaro dell'accaduto, Fanciullacci fu arrestato nei pressi di [[piazza Santo Spirito]], nell'ambito dell'operazione di polizia prontamente allestita dalle forze di sicurezza della Repubblica di Salò. Condotto alla caserma "Gino Cavari", in via della Scala, fu sottoposto ad interrogatorio, dal quale uscì con numerose ferite di pugnale alla mano sinistra, alle natiche e ai testicoli. Sommariamente medicato all'ospedale [[Ospedale Bonifacio|"San Gallo"]], dopo un rapido passaggio a "[[Ospedale di Santa Maria Nuova|Santa Maria Nuova]]", fu trasferito all'ospedale di via Giuseppe Giusti. Sebbene piantonato dai fascisti, i suoi compagni, con un colpo di mano, riuscirono a liberarlo, trasferendolo in casa del pittore [[Ottone Rosai]], dove trascorse la maggior parte della convalescenza. Fanciullacci, che aveva rifiutato la proposta del suo partito di trasferirsi in un'altra città, tornò presto in azione e il 9 luglio partecipò, con una decina di compagni, all'irruzione nel [[Ex monastero di Santa Verdiana|carcere femminile di Santa Verdiana]] che porterà alla liberazione della gappista Tosca Bucarelli e di altre 16 detenute.
Il clamoroso ''[[blitz]]'' suscitò una grande impressione in tutta Firenze e le forze nazifasciste intensificarono le operazioni di repressione, riuscendo a infliggere una serie di colpi durissimi ai partigiani fiorentini, tanto da comprometterne seriamente l'organizzazione. Fanciullacci, ormai braccato, aveva rifiutato di obbedire all'ordine del partito di trasferirsi in altra città, tentando di ricostituire il gruppo. Fu arrestato in [[piazza Santa Croce]], il 14 luglio; le modalità della cattura, avvenuta ad opera di alcuni militi improvvisamente sbucati da un'ambulanza, fanno pensare a una trappola ordita in seguito a delazione.
 
Il clamoroso ''[[blitz]]'' suscitò una grande impressione in tutta Firenze e le forze nazifasciste intensificarono le operazioni di repressione, riuscendo a infliggere una serie di colpi durissimi ai partigiani fiorentini, tanto da comprometterne seriamente l'organizzazione. Fanciullacci, ormai braccato, aveva rifiutato di obbedire all'ordine del partito di trasferirsi in altra città, tentando di ricostituire il gruppo. Fufu arrestato in [[piazza Santa Croce]], il 14 luglio; le modalità della cattura, avvenuta ad opera di alcuni militi improvvisamente sbucati da un'ambulanza, fanno pensare a una trappola ordita in seguito a delazione.<ref>{{Cita libro|titolo=Probabilmente fu il gappista traditore Renato Uccisi "Romeo" a svelare alla banda Carità i segreti dell'organizzazione gappista di Firenze. Cfr. L. Mecacci, La ghirlanda fiorentina e la morte di Giovanni Gentile, Adelphi, Milano 2014, pp. 133-138}}</ref>
Nuovamente ricondotto a Villa Triste per essere interrogato dai membri della [[Banda Carità]], Fanciullacci tentò di fuggire durante una pausa dell'interrogatorio che si stava svolgendo ai piani superiori della villa: lanciatosi da una finestra con le mani legate dietro la schiena e inseguito dai colpi sparati dal piantone, cadde rovinosamente al suolo; venne trasportato al comando cittadino delle [[SS]] e curato dal dottor Italo Piazzola, che ne certificò il decesso, avvenuto tre giorni dopo, citando la frattura mortale alla base cranica e le fratture a polso e femore, oltre a una ferita per arma da fuoco.<ref>Cesare Massai, ''Autobiografia di un gappista fiorentino'', CdP, Pistoia, 2007, pag. 27</ref>
 
Nuovamente ricondottoCondotto a Villa Triste per essere interrogato dai membri della [[Banda Carità]], Fanciullacci, dopo essere stato sottoposto per due giorni a sevizie e torture di efferata violenza, tentò di fuggire durante una pausa dell'interrogatorio che si stava svolgendo ai piani superiori della villa:. lanciatosiLanciatosi da una finestra con le mani legate dietro la schiena e inseguito dai colpi sparati daldai suoi piantonecarnefici, cadde rovinosamente al suolo; venne trasportato al comando cittadino delle [[SS]] e curatoassistito dal dottor Italo PiazzolaPizziolo, che ne certificò il decesso, avvenuto treil giorni17 dopoluglio 1944, citando la frattura mortale alla base cranica e le fratture aal polso e al femore, oltre a una ferita per arma da fuoco.<ref>Cesare Massai, ''Autobiografia di un gappista fiorentino'', CdP, Pistoia, 2007, pag. 27.</ref>
Solo in seguito, verso la metà di luglio, la polizia della RSI riuscì a identificare gli autori dell'uccisione di Gentile in [[Elio Chianesi]] e Fanciullacci<ref>{{cita|Francesco Perfetti, Assassinio di un filosofo|p. 87}}</ref>; tanto che, il 16 agosto 1944, fu proposta la ripartizione del premio promesso a chi avesse facilitato le indagini tra i locali [[Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza|agenti di Pubblica Sicurezza]] e la moglie di uno degli arrestati<ref>{{cita|Francesco Perfetti, Assassinio di un filosofo|pp. 87-88}}</ref>.
 
In suo onore fu denominata la [[Brigate Garibaldi|Brigata Garibaldi "Bruno Fanciullacci"]], operante sul [[Monte Morello]], che, inquadrata nella Divisione Garibaldi "Arno", partecipò alla liberazione della città di Firenze.
 
== Onorificenze ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|nome=Gian PaoloGianni|cognome=Balli|autore2=Fabio GiannelliZingoni|titolo=DallaLa Pievelunga astrada. Villa Triste: l'avventura umana e politicaVita di Bruno Fanciullacci|città=Firenze|editore=IstitutoLa Storico Prov. Resistenza|città=PistoiaNuova Italia|anno=20051977}}
* {{cita libro|nome=Gianni|cognome=Zingoni|titolo=La lunga strada. Breve vita di Bruno Fanciullacci|città=Firenze|editore=La Nuova Italia|anno=1977}}
* {{cita libro|nome=Aldo|cognome=Fagioli|titolo=Partigiano a 15 anni|città=Firenze|editore=Alfa|anno= 1984}}
* Francesco Perfetti, ''Assassinio di un filosofo'', Firenze, Le Lettere, 2004.
* [https://web.archive.org/web/20100528221423/http://www.anpi.it/libri/mandarano.htm Francesco Mandarano, ''"Dalla parte di Bruno Fanciullacci"''], edizione in PDF sul sito dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani.
* {{cita libro|nome=Luciano|cognome= Mecacci|titolo=La Ghirlanda fiorentina e la morte di Giovanni Gentile|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2014|ISBN=978-88-459-2877-2}}
* Stefano Gallerini, ''Antifascismo e resistenza in Oltrarno''. ''Storia di un quartiere di Firenze'', Firenze, Zella, 2014.
* {{cita libro|nome=Francesco|cognome= Perfetti|titolo=Assassinio di un filosofo|editore=Le Lettere |città=Firenze|anno=2004|ISBN=88-7166-859-6}}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=439|titolo=Wu Ming, ''Per Bruno Fanciullacci''}}
* {{cita web|httpurl=https://www.anpiwumingfoundation.itcom/donnegiap/2011/07/al-ediavolo-la-concordia-nazionale-lo-spettro-di-uomini/bruno-fanciullacci-su-twitter/|Schedatitolo=Wu dellMing, ''Per Bruno Fanciullacci''ANPI}}
* {{cita web | 1 = http://www.comunistifiorentini.it/images/memoria1.JPG | 2 = Inaugurazione di largo Fanciullacci | accesso = 21 febbraio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060507021456/http://www.comunistifiorentini.it/images/memoria1.JPG | dataarchivio = 7 maggio 2006 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://resistenzatoscana.it/monumenti/firenze/lapide_dei_partigiani_caduti_del_comune_di_firenze/ | 2 = Lapide a ricordo dei partigiani toscani | accesso = 14 novembre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100816121842/http://resistenzatoscana.it/monumenti/firenze/lapide_dei_partigiani_caduti_del_comune_di_firenze/ | dataarchivio = 16 agosto 2010 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/06/Via_dedicata_all_uomo_che_co_0_030306225.shtml|Polemiche per l'intitolazione della via}}
 
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