Giuseppe Moro: differenze tra le versioni

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{{Sportivo
|Disciplina = Calcio
|Nome = Giuseppe Moro
|Immagine = Giuseppe moroMoro alla fiorentinaFiorentina (1947-1948).jpg
|Didascalia = Moro alla Fiorentina (1947)
|Sesso = m
|CodiceNazione = {{ITA}}
|Passaporto=
|Altezza =
|Peso =
|Ruolo = [[Allenatore]] <small>(ex [[Portiere (calcio)|portiere]])</small>
|TermineCarriera = 1956 - calciatore<br />1965 - allenatore
|SquadreGiovanili = {{Carriera sportivo
|sport = calcio
{{Carriera sportivo
|1933-193? |{{Bandiera|NC}} Fortitudo |
|193?-1937 |{{Calcio Treviso}} |
}}
|Squadre = {{Carriera sportivo
|sport = calcio |pos = G
{{Carriera sportivo
|1937-1938 |{{simbolo|600px Bianco e Azzurro con scudo Rosso crociato e due soli.png}} Treviso Riserve |1+ (-?)
|1938-1941|{{Calcio Treviso|G}} |38 (-?)
|1941|{{Calcio Padova|G}} |0 (0)
|1941-1942|→ {{Calcio Treviso|G}} |30 (-33)
|1942-1943|{{Calcio Alessandria|G}} |12 (-25)
|1944-1947|{{Calcio Treviso|G}} |72 (-?)
|1947-1948|{{Calcio Fiorentina|G}} |38 (-52)
|1948-1949|{{Calcio Bari|G}}|36 (-47)
|1949-1950|{{Calcio Torino|G}} |32 (-65)
|1950-1951|{{Calcio Lucchese|G}}|37 (-53)
|1951-1953|{{Calcio Sampdoria|G}}|72 (-83)
|1953-1955|{{Calcio Roma|G}} |55 (-64)
|1955-1956|{{Calcio Verona|G}} |15 (-26)
}}
|SquadreNazionali = {{Carriera sportivo
{{Carriera sportivo
|1948-1949|{{Naz|CA|ITA||B}} |? (-?)
|1949-1953|{{Naz|CA|ITA|M}} |9 (-10)
}}
|Allenatore = {{Carriera sportivo
|sport = calcio |pos = A
{{Carriera sportivo
|1958-1959 |{{Calcio Treviso|A}}|<small>Vice</small>
|1960-1964|{{Bandiera|NC}} San Crispino|
|1964|{{Bandiera|NC}} Ebba Ksour |
|1965|{{Calcio Olympique Beja|A}}|
}}
}}
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|Nome = Giuseppe
|Cognome = Moro
|Soprannome = Bepi
|PostCognomeVirgolaPostSoprannome = detto '''Bepi'''<ref name=pennacchia9>{{cita|Pennacchia|p. 9}}.</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Carbonera
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}}
 
Durante la sua carriera discussa e controversa per la sfrontatezza con cui stava tra i pali, per i difficili rapporti con allenatori e dirigenti e per fatti legati alla presunta o effettiva vendita di partite vestì le maglie di novedieci squadre di club<ref>Nove sono le squadre di club in cui Moro ha militato, giocando in competizioni ufficiali. Le squadre totali, considerando anche le categorie inferiori, sono tredici.</ref> e fece parte della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionalenazionale italiana]] aial [[Campionato mondiale di calcio 1950{{WC|mondiali del 1950]]}}.
 
Considerato uno deglidei estremi difensoriportieri più estrosi e spettacolari della storia del [[calcio italiano]],<ref name=portiereprodezza/> molto apprezzato per la classe e l'appariscenza dei suoi interventi,<ref name=ritratto>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1952_05/19520516_0003.pdf |titolo=Ritratto di Moro a due giorni da Italia-Inghilterra |autore=Gianni Puccini |pubblicazione=l'Unità |data=16 maggio 1952 |p=3 |accesso=9 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150206133152/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1952_05%2F19520516_0003.pdf |dataarchivio=6 febbraio 2015 }}</ref> era dotato di indubbie capacità fisiche e psicologiche<ref name=moroipnotizzatore /> che culminavano nei [[calcio di rigore|calci di rigore]], la sua specialità: in [[Serie A]] riuscì a neutralizzarne 1646 su 4463.<ref name=polverosi>{{Cita|Polverosi|p. 772}}.</ref><ref name=sappino367/><ref>Gli unici portieri ad averne parati di più nel massimo campionato italiano – affrontando un maggior numero di tentativi – sono [[Gianluca Pagliuca]], [[Samir Handanovič]] (24 ciascuno), [[Andrea Consigli]] (19) e [[Luca Marchegiani]] (17), cfr. {{cita news|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=1312 novembregennaio 20142020|titolop=La top 5 degli ipnotizzatori|p=15}}</ref> È anche ricordato per il suo rendimento altalenante<ref name=lucchese>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7985&p=4#page/4/mode/2up0040_1950_201_0004 |titolo=La Lucchese |autore=Boris Del Beccaro |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=25 agosto 1950 |p=4 |accesso=1º ottobre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015015028/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7985&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref> e per le sue inspiegabili ''[[Glossario calcistico#Papera|papere]]''.<ref name=ritratto/>
 
==Biografia==
{{Citazione|Alternò favolose prodezze a errori così madornali da sembrare voluti. In questo sgradevole sospetto lasciò molti che pure lo ammiravano. Finì malamente, giusta la spensierata leggerezza con cui affrontò e assolse il suo lavoro di atleta.<ref>{{cita|Brera|p. 175}}.</ref>|[[Gianni Brera]]}}
===Infanzia e adolescenza===
Giuseppe Moro, figlio di Mosè e Luigia Callegher, nacque il 16 gennaio 1921 a [[Carbonera]], nella periferia di [[Treviso]].<ref name=pennacchia9/><ref name=pennacchia35>{{cita|Pennacchia|p. 35}}.</ref><ref name=pennacchia4>{{cita|Pennacchia|p. 4}}.</ref> Primo di nove figli, di cui una sola femmina, da bambino odiava tutto ciò che riguardava la scuola, tranne un quaderno sulla cui copertina c'era un disegno di [[František Plánička]] in tuffo.<ref name=pennacchia35/> Tifoso [[Juventus|juventino]] sin da piccolo, con le prime monetine messe da parte comprò un pallone per la somma di dieci [[Lira italiana|lire]]; andò solo e compiaciuto, visto che nessuno dei compagni volle seguirlo, a calciarlo nel campo del paese.<ref name=pennacchia36-67>{{cita|Pennacchia|pp. 36, 67}}.</ref>
 
Frequentò i quattro anni di elementari a Carbonera; poi fu iscritto all'Istituto San Francesco, dove venne bocciato, perché la sua attenzione non era rivolta a quanto avveniva in aula, bensì alle partite di calcio che si svolgevano nel cortile della scuola;<ref>All'Istituto San Francesco venivano organizzate delle partite, i cui partecipanti indossavano le divise di Juventus e [[Internazionale Football Club|Ambrosiana]]. Fu da allora che nacque la sua simpatia per i colori bianconeri.</ref> inoltre, anziché fare i compiti per casa, si dedicava alla lettura della ''[[La Gazzetta dello Sport|Gazzetta dello Sport]]'', di cui era appassionato; fu quindi mandato al Collegio Turazza, dove chiuse il secondo ciclo di studi.<ref name=cerri5>{{cita|Cerri|p. 5}}.</ref> Terminati gli studi, si iscrisse adin una scuola per corrispondenza e prese lezioni di [[armonio]] attività che trascurò per impegnarsi esclusivamente nel calcio per volontà del nonno,<ref name=cerri6-7>{{cita|Cerri|pp. 6-7}}.</ref> un importante commerciante del posto.<ref name=pennacchia36/>
 
Il padre, come molti dei suoi compaesani, possedeva dei frutteti. Moro, non appagato dagli spazi dei suoi campi, si divertiva girando per gli altri frutteti, rubando frutta, inseguito dai contadini furibondi. Si era procurato una pertica con cui praticava una specie di salto con l'asta sui vigneti: gli stessi contadini, che venivano depredati, lo chiamavano ''cavalletta'' per i danni che faceva e per i suoi balzi spericolati.<ref name=pennacchia16-35-36>{{cita|Pennacchia|pp. 16, 35, 36}}.</ref> Un giorno Giuseppe Moro combinò un guaio e suo padre, furioso, lo inseguì, finché il figlio si trovò bloccato in una stanza, senza possibilità di scappare; erano al secondo piano e c'era la finestra aperta: Bepi si gettò nel vuoto, senza riportare alcun graffio, mentre suo padre, emulandolo, si ruppe il femore e rimase immobile per diverse settimane.<ref name=pennacchia36>{{cita|Pennacchia|p. 36}}.</ref>
 
===La seconda guerra mondiale===
Quando scoppiò la [[seconda guerra mondiale]] Moro fu chiamato alle armi e nel 1942 venne destinato all'Autocentro di [[Alessandria]], svolgendo la mansione di [[Conducente|autista]] aggregato in un reggimento di [[artiglieria]].<ref name=cerri9>{{cita|Cerri|p. 9}}.</ref><ref name=ricordialessandria>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0005/articleid,1598_02_1952_0293_0005_22043817/ |titolo=Si attende Boniperti |autore=Paolo Bertoldi |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=11 dicembre 1952 |p=5 |accesso=19 maggio 2012}}</ref> A pochi mesi dall'inizio del conflitto mondiale lasciò la caserma di Cristo,<ref>Cristo è un quartiere di Alessandria.</ref> dove si trovava, e venne spostato in [[Sicilia]], rimanendovi fino allo [[OperazioneSbarco Huskyin Sicilia|sbarco degli alleati]]. A [[Licata]] faceva l'autista di un camion dell'officina mobile pesante di assistenza ai [[Carro armato|carri armati]]. Gli attacchi aerei dei [[Aereo da caccia|caccia]] erano frequenti, anche quando si trovava al volante; così Moro inchiodava il camion, gettandosi dalla cabina e facendo voli improvvisi di diversi metri per mettersi al riparo. A distanza di tanti anni lui stesso reputò questa miscela di terrore, riflessi e atletica un allenamento fondamentale per la sua carriera.<ref name=pennacchia37>{{cita|Pennacchia|p. 37}}.</ref>
 
Il 9 settembre 1943, giorno seguente all'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]], scappò da Alessandria, dove era rientrato, travestendosi in borghese e indossando un cappellino per coprire i capelli rasati. Saltò su un treno, ma fu riconosciuto da alcuni tedeschi a [[Mortara]], durante una sosta; mentre i tedeschi, distratti, raggruppavano altri italiani, lui si allontanò e balzò sul treno non appena questo ripartì, senza che i tedeschi se ne accorgessero. Grazie all'aiuto di un ferroviere arrivò prima a [[Milano]], da dove successivamente raggiunse una famiglia di conoscenti a [[Lissone]], trovando nascondiglio per un mese e mezzo. Quando si decise ad abbandonare il rifugio si vestì come gli operai addetti allo scarico dei pacchi di giornali alle stazioni e con il treno giunse a Treviso.<ref name=pennacchia37-38>{{cita|Pennacchia|pp. 37-38}}.</ref>
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[[File:Bepi moro con i figli.jpg|thumb|Moro con due dei suoi figli]]
 
Nel 1944 Giuseppe Moro si fidanzò con Maria Tolot,<ref name=pennacchia38>{{cita|Pennacchia|p. 38}}.</ref> una ragazza di [[Vittorio Veneto]] che l'anno venturosuccessivo divenne sua moglie<ref name=cerri3>{{cita|Cerri|p. 3}}.</ref> e dalla quale ebbe tre figli maschi e una femmina. La primogenita Mirella, nacque nel 1945; i figli Alberto e Maurizio, nati rispettivamente nel 1947 e nel 1952, sono stati calciatori a livello dilettantistico. L'ultimo figlio Flavio, nacque nel 1967.<ref name=portiereprodezza>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0016/articleid,1111_01_1974_0024_0016_21394146/ |titolo=Moro, il portiere di ogni prodezza |pubblicazione=La Stampa |data=29 gennaio 1974 |p=16 |accesso=29 aprile 2012}}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1604_02_1949_0302_0004_22360921/ |titolo=L'albero degli sportivi |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=23 dicembre 1949 |p=4 |accesso=29 aprile 2012}}</ref><ref name=pennacchia12>{{cita|Pennacchia|p. 12}}.</ref> Suo cugino [[Ruggero Moro]] è stato
ciclista professionista tra la fine degli anni trenta e l'inizio degli anni quaranta.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1605_02_1948_0301_0004_22342076/ |titolo=È giunto per i granata il nuovo asso cecoslovacco |autore=Gigi Bocaccini |pubblicazione=Stampa Sera |data=30 dicembre 1948 |p=4 |accesso=21 aprile 2012}}</ref>
 
Trasferitosi a [[Roma]] nel 1953, si rovinò la vita, cadendo nelle tentazioni che la città gli offrì. Si comprò una fuoriserie, cominciò a frequentare i ''night'' e a giocare a [[poker]], sperperando molti soldi.<ref name=pennacchia10-74>{{cita|Pennacchia|pp. 10, 74}}.</ref> A [[Porta Pia]] comprò per otto milioni e 500&nbsp;000{{formatnum:8500000}} lire un bar, la cui gestione fu fallimentare: trovatosi costretto a lasciarlo in conduzione ada un amministratore, perché rientrato in [[Veneto]], la vigilia di [[Natale]] 1956 scoprì che l'immobile era stato affittato e poco dopo il locale chiuse per una truffa, portando a Moro un buco complessivo di oltre quindici milioni.<ref name=pennacchia28>{{cita|Pennacchia|p. 28}}.</ref>
 
Il suo uso poco accorto del denaro lo portò a ritrovarsi, poco dopo il termine della carriera professionistica, con soli cinque o sei milioni di lire e una casa a Treviso, che fu costretto a vendere, dovendo mantenere moglie e figli senza un lavoro. Nello stesso periodo trovò una squadra di terza divisione fuori Treviso dalla quale percepiva 25&nbsp;000{{formatnum:25000}} lire mensili, ricoprendo i ruoli di giocatore ([[attaccante]]) e [[allenatore]].<ref name=pennacchia28-29>{{cita|Pennacchia|pp. 28-29}}.</ref> Nel 1958 [[Arturo Silvestri]], allenatore del Treviso, gli propose di fare il suo secondo per 30&nbsp;000{{formatnum:30000}} lire mensili, incarico che accettò. Nella stessa stagione 1958-1959 fece anche l'osservatore per il compaesano [[Giuseppe Viani|Gipo Viani]], [[Direttore tecnico (sport)|direttore tecnico]] del {{Calcio Milan|N}}, su concessione del presidente del Treviso [[Luigi Tesser|Tesser]];<ref name=pennacchia29>{{cita|Pennacchia|p. 29}}.</ref> esperienza che non durò a lungo per alcune incomprensioni sugli acquisti.<ref>All'origine della rottura del rapporto con Gipo Viani ci fu, secondo i fatti narrati da Moro, il mancato acquisto del giovane e promettente [[Giorgio Mognon]], attaccante che conosceva bene da diversi anni, cfr. {{cita|Pennacchia|p. 30}}.</ref>
 
Nuovamente senza lavoro, si rassegnò a vendere caramelle nei paesini della provincia; in quel periodo giocò anche per il Matteotti, squadra dilettantistica di [[Ponte di Piave]], dove parò l'ultimo rigore della sua vita.<ref name=pennacchia31>{{cita|Pennacchia|p. 31}}.</ref> Nel 1960, tramite amicizie, andò a [[Porto Sant'Elpidio]], nelle [[Marche]], per allenare il San Crispino in quarta serie, scendendo in campo in tredici occasioni, percependo 50&nbsp;000{{formatnum:50000}} lire mensili. La stagione successiva gli fu raddoppiato lo stipendio.<ref name=pennacchia31 /> Al termine della seconda annata non fu riconfermato. Quindi nell'estate 1962 decise di dare l'esame per allenatore al [[Centro tecnico federale della Federazione Italiana GiuocoLuigi CalcioRidolfi|Centro tecnico]] di [[Coverciano]].
 
Dopo la prova di [[educazione fisica]], passò a quella tecnica, dove trovò [[Alfredo Foni]], suo allenatore alla {{Calcio Sampdoria|N}}, mentre all'esame di [[medicina]] non si fece trovare preparato e fu rimandato. Moro, depresso, in grandi difficoltà economiche, pensò al [[suicidio]]: scrisse una lettera ad [[Aldo Bardelli]], confidandogli di volersi sparare; quest'ultimo gli rispose subito, scongiurandolo di non fare pazzie, promettendogli che avrebbe parlato con il presidente della federazione. Nel frattempo il San Crispino, dopo quindici giorni di sommosse dei tifosi e firme raccolte, decise di reingaggiare Moro per altri due anni; non godendo di ottimi rapporti con giocatori e dirigenti, Moro accettò controvoglia, solo per estrema necessità di denaro.<ref name=pennacchia18-19>{{cita|Pennacchia|pp. 18-19}}.</ref> Nell'agosto 1964, in preda alla disperazione, si rivolse alla [[Federazione Italiana GiocoGiuoco Calcio|Federazione]] a Roma e alla stessa [[Associazione Sportiva Roma|AS Roma]], in cerca di lavoro, senza fortuna.
 
Il [[segretario federale]] Bertoldi, comprendendo le sue difficoltà, gli donò subito 50&nbsp;000{{formatnum:50000}} lire, con cui pagò l'albergo<ref>Moro raccontò di aver soggiornato quei giorni a Roma con sole duecento lire in tasca, non potendo partire dalla capitale, perché gli mancavano i soldi per saldare il conto dell'albergo.</ref> e spedì un contributo per la famiglia. Nei giorni successivi la moglie, tramite missiva, lo informò che in [[Tunisia]] erano disposti a offrirgli un posto da allenatore; Monaldi, allenatore italiano a [[Governatorato del Kef|Kef]], aveva fatto il suo nome. Ricevuta la conferma dalla Tunisia, Moro fece ritorno a casa, grazie ad altre 50&nbsp;000{{formatnum:50000}} lire avute da Bertoldi. Il 28 settembre 1964 si ripresentò da Bertoldi che gli consegnò 75&nbsp;000{{formatnum:75000}} lire e il biglietto per il viaggio aereo.<ref name=pennacchia19-20>{{cita|Pennacchia|pp. 19-20}}.</ref> Allenò per un anno la squadra locale di [[Dahmani|Ebba Ksour]], piccolo villaggio di 5&nbsp;000{{formatnum:5000}} abitanti, per 150 dinari al mese, pari a circa 200&nbsp;000{{formatnum:200000}} lire di allora, dovendo soffrire la solitudine.
 
Al secondo anno in [[Africa]] passò all'[[Olympique Béja]], dove incontrò molti italiani e si trovò meglio. Teneva gli allenamenti della prima squadra e anche delle quattro giovanili, fino ai più piccoli, per un totale di 120 giocatori al suo seguito; inoltre si occupava anche delle pratiche societarie: per il suo grande impegno e sacrificio venne apprezzato e seguito da tutti.<ref name=pennacchia21-22-117>{{cita|Pennacchia|pp. 21-22, 117}}.</ref> Nel 1965 fece ritorno in Italia, nelle Marche, riprendendo la professione di rappresentante di dolciumi,<ref name=pennacchia12 /> mentre in seguito lavorò, insieme alla moglie, anche in uno stabilimento per la produzione di scarpe.<ref name=portiereprodezza /> Morì il 28 gennaio 1974, a 53 anni, nella sua casa di Porto Sant'Elpidio, a causa di una malattia incurabile di cui soffriva da oltre un anno.<ref name=portiereprodezza/><ref name=personaggio>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1974_01/19740129_0010.pdf |titolo=È morto Moro, il portiere personaggio |pubblicazione=l'Unità |data=29 gennaio 1974 |p=10 |accesso=29 aprile 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131203003652/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1974_01%2F19740129_0010.pdf |dataarchivio=3 dicembre 2013 }}</ref>
 
===Una vita disperata===
Nell'autunno 1965, di ritorno dalla Tunisia, Moro si presentò alla redazione del ''[[Corriere dello Sport - Stadio|Corriere dello Sport]]'' per incontrare il direttore [[Antonio Ghirelli]], che lo affidò a [[Mario Pennacchia]], il quale accolse il suo sfogo. Per giorni narrò la sua vita e la sua carriera, nel bene e nel male, svelando parecchi particolari scomodi,<ref name=pennacchia1-9>{{cita|Pennacchia|pp. 1, 9}}.</ref> molti dei quali riguardanti la facilità con cui le partite venivano truccate negli anni cinquanta. Da questi incontri lo stesso Pennacchia pubblicò conseguentemente un racconto autobiografico in dieci puntate, fra il 16 novembre e il 1º dicembre, dal titolo ''Una vita disperata'', uscito in terza pagina sullo stesso quotidiano, che riscontrò l'apprezzamento da parte dei lettori, i quali dimostrarono solidarietà nei confronti dell'ex portiere;<ref name=pennacchia10-13-107_118>{{cita|Pennacchia|pp. 10, 13, 107-118}}.</ref> tutte le puntate furono riprese fedelmente e racchiuse nella biografia ''La vita disperata del portiere Moro'', uscita nel 2011.
 
{{Citazione|Giuseppe Moro da dieci ore sta raccontando la sua vita assurda, eroica e disperata e il polso ci duole per l'ininterrotto, febbrile manoscritto. La commozione e la nausea, l'indignazione, lo spasso e la vergogna confluiscono in una sensazione sola: siamo sconvolti.<ref name=pennacchia15>{{cita|Pennacchia|p. 15}}.</ref>|Mario Pennacchia, autunno 1965}}
 
==Caratteristiche tecniche==
[[File:Moro (fiorentina) il 15 02 1948 contro la roma.jpg|thumb|left|Moro, in porta per i viola, esegue una parata plastica.]]
 
Moro è ritenutoRitenuto uno dei portieri più estrosi e spettacolari della storia del calcio italiano,<ref name=portiereprodezza/> Moro disponeva di un repertorio inconfondibilmente personale, non ispirandosi a nessun altro collega italiano del passato.<ref name=profilicelebri/> Il suo particolare stile coniugava acrobazie e teatralità:<ref name=portierenazionale>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0001/articleid,1498_02_1974_0023A_0015_23120034/anews,true/ |titolo=È morto Moro portiere nazionale |pubblicazione=Stampa Sera |data=28 gennaio 1974 |p=11 |accesso=29 aprile 2012}}</ref> nei suoi interventi non si limitava all'efficacia del gesto tecnico, ma cercava gli applausi delle platee, anche sulle palle più insidiose.<ref name=sudore/><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1949_06/19490615_0004_04.pdf |titolo=Consuntivo della Nazionale |autore=Martin |pubblicazione=l'Unità |edizione=ed. piemontese |data=15 giugno 1949 |p=4 |accesso=29 aprile 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131202230053/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1949_06%2F19490615_0004_04.pdf |dataarchivio=2 dicembre 2013 }}</ref> Quando i tiri non erano troppo impegnativi, invece, compiva salti vistosi, facendo apparire le sue parate più difficili di quanto non fossero realmente.<ref name=profilicelebri/>
 
Calma,<ref name=cds19501127 /> coraggio,<ref name=portiereprodezza/> sicurezza,<ref name=personaggio/> freddezza,<ref name=cds19490131 /> intuito,<ref name=portierenazionale/> senso di posizione,<ref name=ritratto /> e rapidità di riflesso<ref name=pennacchia36 /><ref>{{cita web |url=http://www.ilgiornale.it/news/storie-portieri.html |titolo=Storie di portieri |autore=Silvano Tauceri |data=20 aprile 2011 |accesso=1º ottobre 2013}}</ref> gli consentivano di opporsi con grande efficacia anche ai tiri più insidiosi.<ref name=ritratto /><ref name=lucchese /><ref name=pennacchia1>{{cita|Pennacchia|p. 1}}.</ref> Talvolta, fidandosi troppo delle proprie abilità, eccedeva nella sua spavalderia, compiendo errori e sviste clamorose.<ref name=portiereprodezza /> A tal proposito [[Silvio Piola]], che ebbe modo di sfidarlo in parecchie occasioni, disse di lui: «Mi impressiona la sua sicurezza quando sbaglia».<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0016/articleid,0710_01_1995_0156_0016_10541222/ |titolo=La parola ai critici |pubblicazione=La Stampa |data=12 giugno 1995 |p=16 |accesso=30 settembre 2013}}</ref> Non era portato per le uscite sugli attaccanti lanciati a rete, circostanze in cui frequentemente mostrava indecisione, sbagliando la scelta dei tempi.<ref>Dalla consultazione dei quotidiani emerge questo suo difetto, copiosamente. Seguono alcune fonti:
* ''Corriere dello Sport'', 21 giugno 1948, pp. 1-2;
* ''Corriere dello Sport'', 6 febbraio 1950, p. 3;
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{{Citazione|Giuseppe Moro rimane un grande artista della porta, un vero e proprio mito. L'ho visto giocare poche volte e solo quando era già alla fine. Quando seppi della morte di Moro, mandai a Treviso, in segno di stima e di riconoscenza, la mia maglia della Nazionale. Fu un gesto istintivo, da parte mia, perché nel gennaio del '74 quella era una maglia imbattuta da anni e Giuseppe Moro, che l'aveva onorata, era degno di indossarla come nessun altro.<ref name=pennacchia7>{{cita|Pennacchia|p. 7}}.</ref>|[[Dino Zoff]]}}
 
===La ''marionetta''===
[[File:Rigore giuseppe moro john hansen.jpeg|thumb|upright=1.4|Lucca, 24 settembre 1950, Lucchese-Juventus (0-1). Due fermo-immagine dell'undicesimo minuto. [[John Hansen]] si appresta a battere un calcio di rigore contro il portiere Bepi Moro. Prima che il danese colpisca il pallone, Moroil portiere accenna uno spostamento laterale sulla sua sinistra (sopra), per poi piombarsifiondarsi immediatamente dall'altra parte, respingendo il tiro (sotto).]]
 
Non erano rare le occasioni in cui assumeva atteggiamenti stravaganti, sconfinanti, secondo la stampa sportiva, nella follia. Quando decideva di voler umiliare gli attaccanti si esibiva nelle vesti della ''marionetta''<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1952_10/19521021_0004.pdf |titolo=Gli uomini migliori nelle due nazionali |autore=Martin |pubblicazione=l'Unità |data=21 ottobre 1952 |p=4 |accesso=1º ottobre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304114742/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1952_10%2F19521021_0004.pdf |dataarchivio=4 marzo 2016 }}</ref> (o ''burattino''<ref name=ritratto />) come lo avevano nominato gli stessi giornalisti, notando indifferenza e impassibilità, per i movimenti che eseguiva simulando quelli di un pupazzo le cui leziose abitudini erano bloccare i tiri violenti con una sola mano ed evitare tutti i tuffi che non fossero indispensabili; altresì, rimaneva spregiatamente fermo, con aria distratta, mentre l'avversario si trovava a pochi metri di distanza, non muovendosi nemmeno dopo che il tiro era partito se aveva calcolato ed era bravissimo in questo che il pallone avrebbe sfiorato il palo. Altre volte, invece, le scene erano opposte: il frenetico ed eccentrico Moro si impegnava nellein piùgesti impensabili irrazionalitàirrazionali, lail principale delledei quali era recuperare il suo berrettino da ciclista che perdeva durante le uscite, dimenticandosi del gioco.<ref name=personaggio />
 
===I calci di rigore===
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===Club===
====Le giovanili (1933-1937)====
Nelle partitelle tra amici d'infanzia Moro, non particolarmente dotato con i piedi, si trovava sempre in porta, perché costretto dai compagni.<ref name=cerri5-6>{{cita|Cerri|pp. 5-6}}.</ref> Resosi conto dei suoi limiti e non essendo portato per nessun altro ruolo, decise quindi di fare il portiere.<ref name=pennacchia102>{{cita|Pennacchia|p. 102}}.</ref> All'età di dodici anni cominciò a giocare nella Fortitudo, una squadra di Treviso, che chiedeva ai propri giovani calciatori una quota di una [[Lira italiana|lira]] a settimana, regolarmente pagata dal nonno.<ref name=cerri6>{{cita|Cerri|p. 6}}.</ref> Una volta arrivato al Treviso, dopo qualche anno in cui militò nelle giovanili, fece il debutto in prima squadra nel 1937, a soli sedici anni, nella partita Treviso Riserve-{{Calcio Arsa|N}} (5-1) di Prima Divisione, gara in cui fu anche promosso [[Capitano (calcio)|capitano]].<ref name=cerri7>{{cita|Cerri|p. 7}}.</ref>
 
====Gli anni al Treviso, le parentesi a Padova, Alessandria e Venezia (1938-1947)====
[[File:Giuseppe moro treviso 1940.jpg|thumb|upright=0.7|left|Il diciannovenne Giuseppe Moro difende i pali del Treviso (1940).]]
 
Nella stagione 1938-1939, arrivato nella squadra maggiore,<ref name=personaggio/> nonostante le poche presenze, fu uno dei migliori giovani portieri del campionato di [[Serie C 1938-1939|Divisione Nazionale]].<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=3773&p=40001_1939_152_0004 |titolo=Necessità di allevare e perfezionare i giovani: quindi massima cura per gli elementi indigeni |autore=Nino Avanzini |pubblicazione=Il Littoriale |data=24 giugno 1939 |p=4 |accesso=7 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140202094725/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=3773&p=4 |dataarchivio=2 febbraio 2014 }}</ref> Nell'agosto 1941 Moro, senza apporre nessuna firma, venne ceduto, in cambio di tre calciatori<ref>I calciatori coinvolti nella trattativa furono Cogo, Dal Maschio e Veratti.</ref> e un conguaglio di 30&nbsp;000 lire, al [[Calcio Padova|Padova]] che, trovandosi in abbondanza di portieri, lo rigirò in prestito alla squadra trevigiana.<ref name=pennacchia36/><ref name=cerri9/><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1124_01_1941_0199_0004_22200759/anews,true/ |titolo=L'inquadratura del Padova per il prossimo campionato |pubblicazione=La Stampa |data=21 agosto 1941 |p=4 |accesso=7 maggio 2012}}</ref>
 
Mentre si trovava ad Alessandria per ragioni militari, con la squadra locale disputò il suo primo campionato di [[Serie B 1942-1943|Serie B]]: fu un'esperienza breve, terminata con lo spostamento di natura bellica impostogli in Sicilia.<ref name=pennacchia37/> Fece il suo debutto in [[Coppa Italia 1942-1943|Coppa Italia]] il 20 settembre 1942 nei sedicesimi di finale [[{{Calcio Modena Football Club|Modena]]N}}-[[Unione Sportiva Alessandria Calcio 1912|Alessandria]] (2-0), mentre esordì in Serie B il 4 ottobre nell'1-1 sempre contro il Modena, gara in cui si mise in luce per diversi salvataggi.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=4740&p=2#page/2/mode/1up0001_1942_239_0002 |titolo=Modena-Alessandria 1-1 |pubblicazione=Il Littoriale |data=6 ottobre 1942 |p=2 |accesso=7 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140320125436/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=4740&p=2#page/2/mode/1up |dataarchivio=20 marzo 2014 }}</ref> Di seguito, nelle restanti undici gare, fu protagonista, parando tre rigori.<ref name=ricordialessandria/>
 
Nel 1944, nel pieno svolgimento della guerra, non essendo vincolato a nessuna squadra per sua scelta, ritornò a giocare con il Treviso il campionato dell'Italia Settentrionale, che per i veneti terminò anzitempo a seguito del [[Bombardamento di Treviso|bombardamento]] di venerdìVenerdì Santo 7 aprile.<ref name=pennacchia36-38>{{cita|Pennacchia|pp. 36, 38}}.</ref> La devastazione del capoluogo trevigiano rese impossibile praticare ogni tipo di sport e quindi Moro si spostò a [[Venezia]] per giocare con i neroverdi alcune partite amichevoli, tra le quali la Coppa Petron<ref>La Coppa Petron, competizione non ufficiale, venne organizzata in ricordo di [[Walter Petron]], calciatore padovano morto per lo scoppio di una bomba.</ref> contro il Padova.<ref name=cerri10>{{cita|Cerri|p. 10}}.</ref>
 
Nella stagione 1945-1946, con la ripresa effettiva dei campionati, Moro tornò a Treviso e in tutte le gare casalinghe fu battuto solamente due volte, in entrambe le occasioni da autoreti dei suoi compagni.<ref name=cerri10/> Al termine del campionato era intenzionato a lasciare il Treviso, tra il dispiacere della società e dei tifosi. Tuttavia, avendo personalmente falsificato alcuni documenti societari per suoi capricci, fu costretto a rimanere con i trevigiani per un'altra stagione, accordandosi per 250&nbsp;000{{formatnum:250000}} lire totali, in cambio del silenzio dei dirigenti.<ref name=pennacchia40-41>{{cita|Pennacchia|pp. 40-41}}.</ref> Fu questo il primo contratto della sua carriera.<ref name=cerri11>{{cita|Cerri|p. 11}}.</ref>
 
I rapporti non idilliaci con il Treviso si ruppero definitivamente il 6 aprile 1947, quando si giocò Treviso-[[Associazione Sportiva Lucchese Libertas 1905|Lucchese]] (1-2). Pochi giorni prima uno zio di [[Mario Barluzzi]] informò Moro circa l'interessamento della Lucchese nei suoi confronti e la sera della vigilia lo presentò ad [[Aldo Olivieri]], allenatore della squadra toscana; questi manifestò il suo apprezzamento per il portiere veneto e gli confidò che l'anno venturo lo avrebbe voluto in squadra; Moro rispose che il trasferimento sarebbe stato di suo gradimento, anche perché la Lucchese, prima in classifica, era fortemente indiziata a giocare in [[Serie A]] la stagione successiva ed ebbe la promessa di un premio di 100&nbsp;000{{formatnum:100000}} lire, dietro assicurazione da lui stesso ribattezzato «acconto del disonore» che sarebbe andato a giocare a [[Lucca]]. I suoi compagni seppero immediatamente del colloquio Moro non riuscì mai a spiegarsi come e da chi così lo stesso 5 aprile si sparse la voce che Moro si era venduto la partita del giorno dopo. La sconfitta casalinga del Treviso, che era imbattuto nel proprio campo da quasi sei anni, secondo lo stesso Moro fu l'episodio dal quale iniziò la sua fama di giocatore corrotto che lo accompagnò per tutta la sua vita.<ref name=pennacchia41>{{cita|Pennacchia|p. 41}}.</ref>
 
====L'esordio in A con la Fiorentina (1947-1948)====
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|titolo = La falsa trattativa con l'Arsenal
|dim-testo = 90%
|contenuto = Moro veniva definito e si definiva ''matto'', per i suoi atteggiamenti nel terreno di gioco,<ref name=ritratto/><ref name=sappino367 /> ma anche per i comportamenti al di fuori del campo. Nel marzo 1948 ebbe la trovata di presentarsi in una redazione di un giornale, dicendo che avrebbe lasciato a breve la Fiorentina. Aveva ricevuto un'offerta molto vantaggiosa dall'[[Arsenal Football Club|Arsenal]], alla quale non avrebbe rinunciato: questo fu quello che affermò ai giornalisti, i quali non esitarono a pubblicare la notizia, che ebbe eco anche fuori dall'Italia. Il giorno seguente tutti sapevano del suo trasferimento a Londra e la sede della società viola venne assalita, tra lo stupore di un Ugolini all'oscuro dei fatti, per avere informazioni in merito alla cessione del portiere. Poi si scoprì che era uno scherzo, che Moro ingegnò per prendersi gioco dei giornalisti, per il quale fu punito dalla società con tre settimane in panchina.<ref name=profilicelebri>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9842&p=2#page/2/mode/2up0040_1951_22_0003 |titolo=Profili di calciatori celebri: Giuseppe Moro |autore=Tarcisio Del Riccio |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=25 gennaio 1951 |p=3 |accesso=2 giugno 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140320202121/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9842&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=20 marzo 2014 }}</ref>}}
 
La Lucchese, con cui era in parola, non si fece più viva; Moro ebbe quindi dal Treviso il nulla osta per cercarsi una squadra, purché fosse disposta a sborsare sei milioni di lire.<ref name="pennacchia42">{{cita|Pennacchia|p. 42}}.</ref> Un giorno venne a Treviso [[Duilio Rallo]] per definire la pratica del passaggio, avvenuto l'anno precedente, di [[Raoul Bortoletto]] dai biancocelesti alla [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]. Rallo convinse anche il portiere: a metà luglio 1947 i due partirono per Milano, dove Moro si accordò con il presidente [[Ardelio Allori]] per un ingaggio di due milioni, oltre ai sei pattuiti con la società trevigiana.<ref name=pennacchia42/><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6863&p=2#page/2/mode/1up0040_1947_187_0002 |titolo=Moro alla Fiorentina per sei milioni |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=15 luglio 1947 |p=2 |accesso=7 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140305140203/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6863&p=2#page/2/mode/1up |dataarchivio=5 marzo 2014 }}</ref>
 
Con i suoi nuovi compagni e con l'allenatore [[Luigi Ferrero|Ferrero]] ebbe subito ottimi rapporti, invece non entrò nelle simpatie del direttore sportivo [[Ugolino Ugolini|Ugolini]].<ref name="pennacchia42"/> L'esordio con i viola, il 14 settembre in Fiorentina-Roma 1-0, coincise con il debutto assoluto in Serie A, in cui fu determinante ai fini della vittoria.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6914&p=1#page/1/mode/2up0040_1947_238_0001 |titolo=Fiorentina-Roma 1-0 (0-0) |autore=Fulvio Bernardini |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=15 settembre 1947 |p=1 |accesso=7 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140314234357/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6914&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=14 marzo 2014 }}</ref> Moro apparve subito un acquisto indovinato,<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6922&p=4#page/4/mode/1up0040_1947_245_0004 |titolo=Miracolo di Ferrero la nuova Fiorentina? |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=25 settembre 1947 |p=4 |accesso=8 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140315011621/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6922&p=4#page/4/mode/1up |dataarchivio=15 marzo 2014 }}</ref> spesso figurando il migliore in campo<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6916&p=2#page/2/mode/1up0040_1947_240_0002 |titolo=I migliori in campo in base ai giudizi della stampa sportiva |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=17 settembre 1947 |p=2 |accesso=8 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140315011854/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6916&p=2#page/2/mode/1up |dataarchivio=15 marzo 2014 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6925&p=1#page/1/mode/2up0040_1947_248_0001 |titolo=Fiorentina-Milan 2-1 (2-1) |autore=Giordano Goggioli |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=29 settembre 1947 |p=1 |accesso=8 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140315011758/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6925&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=15 marzo 2014 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6958&p=2#page/2/mode/2up0040_1947_284_0002 |titolo=Bari-Fiorentina 1-0 (1-0) |autore=Pietro De Giosa |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=17 novembre 1947 |p=2 |accesso=8 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140315011435/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6958&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=15 marzo 2014 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6991&p=2#page/2/mode/2up0040_1947_317_0002 |titolo=Sampdoria-Fiorentina 0-0 |autore=Renzo Bidone |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=29 dicembre 1947 |p=2 |accesso=8 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140315011708/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6991&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=15 marzo 2014 }}</ref> e colpendo per il suo stile esteticamente piacevole;<ref name=sudore>{{cita news |url=http://www.emerotecadlib.coniconinet.it/bookreader.php?&c=1&f=6934&p=1#page/1/mode/2up |titolo=Per battere un Napoli autarchico, molto sudore e un colpo di testa |autore=Bruno Roghi |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=13 ottobre 1947 |pp=1, 4 |accesso=29 aprile 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140315011446/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6934&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=15 marzo 2014 }}</ref> una delle rivelazioni del campionato<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0002/articleid,1605_02_1948_0001_0002_22325085/ |titolo=Le difese più forti d'Italia in Torino-Fiorentina |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=1º gennaio 1948 |p=2 |accesso=8 maggio 2012}}</ref> e uno dei migliori portieri in assoluto della A,<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1606_02_1947_0218_0004_22325144/anews,true/ |titolo=Rischi delle gare a ritmo accelerato |autore=Vittorio Pozzo |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=31 dicembre 1947 |p=4 |accesso=8 maggio 2012}}</ref> al punto di entrare nel giro della Nazionale a dicembre.<ref name=convocazionevercelli/>
 
Nella seconda parte della stagione, pur continuando a fornire prestazioni molto pregevoli, alle volte superlative,<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=5967&p=1#page/1/mode/2up0040_1948_40_0001 |titolo=La Roma preme ma la Fiorentina segna 1-0 (0-0) |autore=Giuseppe Melillo |pubblicazione=Corriere dello Sport del lunedì |data=16 febbraio 1948 |p=1 |accesso=9 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015005733/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=5967&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=5979&p=3#page/3/mode/1up0040_1948_52_0003 |titolo=Milan-Fiorentina 2-1 |autore=Giorgio Boriani |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=1º marzo 1948 |p=3 |accesso=9 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015005946/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=5979&p=3#page/3/mode/1up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6023&p=2#page/2/mode/2up0040_1948_96_0002 |titolo=Bologna-Fiorentina 1-0 (0-0) |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=26 aprile 1948 |p=2 |accesso=9 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015005518/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6023&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6035&p=2#page/2/mode/2up0040_1948_108_0003 |titolo=Alessandria-Fiorentina 1-0 (0-0) |autore=Giovanni Camagna |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=10 maggio 1948 |p=3 |accesso=9 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015005627/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6035&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref> Moro mostrò in alcune circostanze la sua propensione verso inspiegabili amnesie e incertezze,<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=5943&p=2#page/2/mode/2up0040_1948_16_0003 |titolo=Fiorentina-Atalanta 2-0 (1-0) |autore=Giordano Goggioli |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=19 gennaio 1948 |p=3 |accesso=9 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015005721/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=5943&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=5991&p=3#page/3/mode/1up0040_1948_64_0003 |titolo=Napoli-Fiorentina 3-0 (1-0) |autore=Agostino Panico |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=15 marzo 1948 |p=3 |accesso=9 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015005639/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=5991&p=3#page/3/mode/1up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref> che costarono punti alla sua squadra. Il 6 giugno 1948, allorché la Fiorentina perse in casa 4-2 contro la {{Calcio Juventus|N}}, fu autore di una papera inverosimile: su un colpo di testa di [[Mihály Kincses|Kincses]] bloccò agevolmente la palla, per poi lasciarsela sfuggire dentro la propria porta.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1605_02_1948_0127_0004_22331942/ |titolo=La Juventus balza al secondo posto vincendo sul campo della Fiorentina per 4-2 |autore=Vittorio Pozzo |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=7 giugno 1948 |p=4 |accesso=9 maggio 2012}}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6056&p=4#page/4/mode/2up0040_1948_130_0004 |titolo=Juventus-Fiorentina 4-2 (0-1) |autore=Giordano Goggioli |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=7 giugno 1948 |p=4 |accesso=9 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015005616/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6056&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref> Moro, insultato in occasione del primo gol bianconero da Ugolini, che era appostato dietro la porta, dichiarò di aver volutamente scagliato il pallone in rete pochi minuti dopo, ancora irritato dalle insolenze ricevute. La società lo mise fuori rosa e gli comminò una multa di 30&nbsp;000{{formatnum:30000}} lire per il suo evidente calo di forma e il suo comportamento, ritenuto sospetto.<ref>{{cita|Pennacchia|pp. 42-43}}.</ref> Il procedimento, giudicato eccessivo dai quotidiani, per il quale il portiere presentò ricorso alla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione]],<ref>Moro ritenne l'entità della sanzione economica oltre i limiti consentiti; infatti, secondo il regolamento di allora, non poteva superare il 25% dello stipendio mensile, che nel caso di Moro era pari a 50.000{{formatnum:50000}} lire, cfr. {{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1605_02_1948_0132_0004_22332329/anews,true/ |titolo=Un reclamo di Moro contro la Fiorentina |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=12 giugno 1948 |p=4}} Tuttavia, va precisato che questa cifra è in netto contrasto con i due milioni annui che Moro dichiarò di aver percepito durante la stagione alla Fiorentina.</ref> durò una sola settimana e Moro rientrò tra i pali il 20 giugno nella partita [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]-Fiorentina 5-0, palesando deconcentrazione e una pessima condizione, manifestatesi in interventi goffi.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.archiviolastampaconinet.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1605_02_1948_0132_0004_22332329/anews,true/ |titolo=Un reclamo di Moro contro la Fiorentina |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=12 giugno 1948 |p=4 |accesso=9 maggio 1948}}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.emeroteca.coni.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6063&p=3#page/3/mode/1up0040_1948_137_0003 |titolo=Il caso Moro ovverosia niente puntigli e ripicchi |autore=Giordano Goggioli |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=15 giugno 1948 |p=3 |accesso=9 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015005423/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6063&p=3#page/3/mode/1up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.emerotecadlib.coniconinet.it/bookreader.php?&c=1&f=6067&p=1#page/1/mode/2up |titolo=Lazio-Fiorentina 5-0 (4-0) |autore=Giuseppe Melillo |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=21 giugno 1948 |pp=1, 2 |accesso=9 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015005433/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6067&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref>
 
A stagione conclusa, nonostante l'incompatibilità con Ugolini, la società gli prolungò il contratto di un anno, per la somma di un milione e 350&nbsp;000{{formatnum:350000}} lire. I rapporti erano sempre tesi e, nonostante la conferma, la Fiorentina tentò di sostituirlo, cercando di trarne vantaggio economico. Una volta saputa la possibilità di uno scambio con [[Leonardo Costagliola]], a pochi giorni dall'inizio del nuovo campionato,<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1948_09/19480914_0002.pdf |titolo=Moro al Bari e Costagliola alla Fiorentina |pubblicazione=l'Unità |data=14 settembre 1948 |p=4 |accesso=8 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150610202742/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1948_09%2F19480914_0002.pdf |dataarchivio=10 giugno 2015 }}</ref> Moro si trasferì al {{Calcio Bari|N}} per l'ingaggio di un milione e 600&nbsp;000{{formatnum:1600000}} lire promessogli per la stagione 1948-49.<ref name=pennacchia49>{{cita|Pennacchia|p. 49}}.</ref>
 
====L'affermazione a Bari (1948-1949)====
[[File:Moro costagliola bari fiorentina gennaio 1949.jpg|thumb|upright=0.7|left|Firenze, 30 gennaio 1949. I portieri Costagliola e Moro, protagonisti di uno scambio di calciomercato pochi mesi prima, si ritrovano in campo.]]
 
Con i pugliesi, Moro terminò il campionato al terzultimo posto, dando un contributo fondamentale alla salvezza della squadra,<ref>{{cita|''Il calcio italiano''|vol. 4, p. 690}}.</ref> attraverso numerose prestazioni esemplari, apprezzate dal pubblico e omaggiate altresì dalle ovazioni dei sostenitori delle squadre avversarie.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7472&p=1#page/1/mode/2up0040_1949_38_0001 |titolo=Roma-Bari 0-0 |autore=Giuseppe Melillo |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=14 febbraio 1949 |p=1 |accesso=14 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140305135858/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7472&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=5 marzo 2014 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1948_12/19481230_0003.pdf |titolo=Torino-Bari 2-0 |pubblicazione=l'Unità |data=30 dicembre 1948 |p=6 |accesso=14 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140305140519/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1948_12%2F19481230_0003.pdf |dataarchivio=5 marzo 2014 }}</ref> Nelle 36 partite disputate, con 47 reti al passivo, non mancarono le indecisioni e gli svarioni, com'era sua consuetudine.<ref name=cds19490131>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7460&p=4#page/4/mode/2up0040_1949_26_0004 |titolo=Bari-Fiorentina 2-0 (1-0) |autore=Fulvio Bernardini |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=31 gennaio 1949 |p=4 |accesso=14 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140305151417/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7460&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=5 marzo 2014 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1605_02_1948_0269_0004_22339855/ |titolo=Muccinelli, Hansen e il Bari dan fiducia alla Juventus: 1-0 |autore=Paolo Bertoldi |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=22 novembre 1948 |p=4 |accesso=14 maggio 2012}}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7442&p=2#page/2/mode/2up0040_1949_8_0002 |titolo=Milan-Bari 4-1 (1-1) |autore=Giorgio Boriani |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=10 gennaio 1949 |p=2 |accesso=14 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140305150946/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7442&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=5 marzo 2014 }}</ref>
 
Mise subito in mostra la sua dote di pararigori, neutralizzandone tre consecutivi nelle prime tre giornate. Fece il suo esordio con la squadra biancorossa al primo turno di campionato, il 19 settembre 1948, nella gara Bari-[[Associazione Calcio Milan|Milan]] (0-2), in cui ben figurò, non solamente per aver parato un rigore calciato da [[Carlo Annovazzi|Annovazzi]].<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreader.php?&c=1&f=6144&p=1#page/1/mode/2up |titolo=Milan-Bari 2-0 (2-0) |autore=Pietro De Giosa |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=20 settembre 1949 |pp=1, 4 |accesso=14 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015013106/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6144&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref> A distanza di sette giorni il copione fu lo stesso: Bari battuto nuovamente, a [[Genova]] contro la {{Calcio Sampdoria|N}}, e una gara da protagonista per il portiere veneto, che chiuse la sua ottima partita negando la rete dagli undici metri a [[Giuseppe Baldini]], sulla cui violenta esecuzione riuscì a deviare in angolo grazie a un volo formidabile.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=6150&p=2#page/2/mode/2up0040_1948_225_0003 |titolo=Sampdoria-Bari 2-1 (1-0) |autore=Renzo Bidone |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=27 settembre 1948 |p=3 |accesso=14 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015013157/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=6150&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref> Infine, completò la serie il 3 ottobre, quando nemmeno [[Ivano Blason|Blason]] fu capace di trasformare il penalty in {{Calcio Triestina|N}}-Bari (2-0).<ref name=moroipnotizzatore/>
 
{{Approfondimento
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|contenuto = [[File:Moro, Cavone, Lucchi (Triestina-Bari 3 ottobre 1948).jpg|120px|left]] Triestina e Bari chiudono il primo tempo sullo 0-0. Moro (a sinistra), festeggiato dai compagni [[Sabino Cavone]] e [[Renato Lucchi]], ha appena parato un rigore a Ivano Blason, il terzo consecutivo nelle prime tre giornate di campionato.}}
 
Il 3 aprile 1949 disputò una gara memorabile nella vittoria per 2-1 contro la Juventus, al punto che la stampa sportiva lo decretava superiore al suo rivale [[Lucidio Sentimenti|Sentimenti IV]], allora in forza proprio ai bianconeri. Furono due gli interventi considerevoli; il primo quando sventò un [[calcio di punizione]] di [[Pietro Rava|Rava]] indirizzato nell'angolo basso con un volo che, secondo [[Giuseppe Melillo]], «di umano aveva ben poco» e con un notevole scatto di reni, guadagnandosi due minuti di incessanti applausi dal pubblico, che aveva in un primo momento avuto la percezione del gol; il secondo, a pochi minuti dalla fine, quando respinse in tuffo un rigore molto teso, calciato sempre da Rava.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7514&p=2#page/2/mode/2up0040_1949_80_0003 |titolo=Bari-Juventus 2-1 (1-0) |autore=Giuseppe Melillo |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=4 aprile 1949 |p=3 |accesso=14 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015014111/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7514&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref>
 
Nel turno successivo, nonostante avesse la febbre a 39, scese in campo e fu decisivo nello 0-0 contro il [[{{Calcio Modena Football Club|Modena]]N}}, parando un rigore a [[Maino Neri]].<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7520&p=4#page/4/mode/2up0040_1949_86_0004 |titolo=Modena-Bari 0-0 |autore=Giuseppe Sogliani |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=11 aprile 1949 |p=4 |accesso=20 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015014235/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7520&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref> Nel finale di campionato fece un'altra ottima partita contro il [[Grande Torino]], il 24 aprile a Bari, opponendosi da solo agli attacchi dei granata, che non andarono oltre l'1-1, pochi giorni prima della [[tragedia di Superga]];<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1603_02_1949_0098_0004_22348516/ |titolo=Il Bari ringrazia l'arbitro e pareggia contro il Torino 1-1 |autore=Luigi Cavallero |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=25 aprile 1949 |p=4 |accesso=20 maggio 2012}}</ref> per la sua prova lodevole fu scelto a difendere i pali del Torino Simbolo, la selezione dei migliori calciatori del campionato italiano, nella sfida commemorativa del 26 maggio contro il [[Club Atlético River Plate 1949|River Plate]].<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1603_02_1949_0122_0004_22349909/ |titolo=I nomi dei convocati per l'incontro di Torino |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=23 maggio 1949 |p=4 |accesso=20 maggio 2012}}</ref>
 
L'interesse da parte delle società sul portiere trevigiano aumentava sempre più, anche grazie alle sue prime due pregevoli apparizioni in Nazionale.<ref name=cds19490614 /> A partire dal mese di maggio Moro fu oggetto di un'asta, tra Lazio, [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] e [[Torino Football Club|Torino]] le cui quotazioni, inizialmente fissate a 30 milioni di lire,<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7551&p=2#page/2/mode/1up0040_1949_117_0002 |titolo=Lazio: trattative per Moro. Roma: viaggio in Algeria. |autore=Meber |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=17 maggio 1949 |p=2 |accesso=20 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015014013/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7551&p=2#page/2/mode/1up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref> salirono fino a superare i 50 milioni conclusasi il 25 giugno, giorno in cui il presidente granata [[Ferruccio Novo|Novo]], seguendo i consigli del direttore tecnico [[Roberto Copernico|Copernico]],<ref name=pennacchia52>{{cita|Pennacchia|p. 52}}.</ref> si accordò con il collega [[Tommaso Annoscia|Annoscia]] sulla cifra complessiva di 53 milioni,<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0003_01_1949_0152_0004_24457924/anews,true/ |titolo=Il caso Moro |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=26 giugno 1949 |p=4 |accesso=20 maggio 2012}}</ref><ref>I 53 milioni sembrano essere la cifra più attendibile, anche se un'altra fonte riporta 59 milioni. Si veda ''Stampa Sera'', 12 luglio 1988, p. 19</ref> un sacrificio finanziario che non aveva precedenti nel calcio italiano,<ref>{{cita news |url=http://www.emerotecadlib.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7585&p=2#page/2/mode/1up0040_1949_151_0002 |titolo=Fervono tra Torino e Bari le trattative per Moro |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=25 giugno 1949 |p=2 |accesso=20 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131015014100/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7585&p=2#page/2/mode/1up |dataarchivio=15 ottobre 2013 }}</ref> sul quale la stampa espresse indignazione e disgusto.<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1949_06/19490626_0006_04.pdf |titolo=Oggi Torino-Sporting, un incontro che è un'incognita |pubblicazione=l'Unità |edizione=ed. piemontese |data=26 giugno 1949 |p=6 |accesso=20 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150610193352/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1949_06%2F19490626_0006_04.pdf |dataarchivio=10 giugno 2015 }}</ref>
 
Nella sua unica stagione al Bari, Moro riuscì a neutralizzare 5 rigori in campionato, stabilendo un record che resisterà per oltre 60 anni: dapprima eguagliato da [[Renato Gandolfi]] e [[Luca Marchegiani]], verrà battuto da [[Samir Handanovič]], capace di pararne 6 nella stagione [[Serie A 2010-2011|2010-2011]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/ottobre/13/MAI_NESSUNO_AVEVA_PARATO_RIGORI_ga_10_111013033.shtml|titolo=Mai nessuno aveva parato 6 rigori in una stagione|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=13 ottobre 2011}}</ref>
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[[File:11 09 49 torino venezia rigore moro degano.jpg|thumb|left|Venezia, 11 settembre 1949, Venezia-Torino (0-1). Giuseppe Moro respinge un rigore calciato da Pietro Degano.]]
 
Delle tre possibilità presentategli, l'opzione granata era la meno desiderata da Moro, perché era chiamato a prendere il posto del compianto [[Valerio Bacigalupo]] nella stagione post-Superga, compito per il quale non si riteneva all'altezza.<ref name=pennacchia52-53>{{cita|Pennacchia|pp. 52-53}}.</ref> Esordì il 3 luglio 1949 a [[Barcellona]], nella finale per il 3º posto della [[Coppa Latina 1949|Coppa Latina]] Torino-[[Stade de Reims]] (5-3), disputando una buona gara, nonostante le tre reti subite.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7592&p=20040_1949_158_0003 |titolo=Torino-Reims 5-3 (2-1) |autore=Lidio Berti Botti |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=4 luglio 1949 |p=3 |accesso=20 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131014174048/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7592&p=2 |dataarchivio=14 ottobre 2013 }}</ref> Di ritorno dalla [[Spagna]], appena integrato in squadra, ebbe modo di creare attriti con Copernico e l'allenatore [[Giuseppe Bigogno|Bigogno]] per futili motivi.<ref name=pennacchia53>{{cita|Pennacchia|p. 53}}.</ref> L'ingaggio di Moro, che pretendeva dieci milioni,<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0003_01_1949_0153_0004_24458137/ |titolo=La squadra granata ha lasciato Madrid |autore=Vittorio Pozzo |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=28 giugno 1949 |p=4 |accesso=20 maggio 2012}}</ref> fu definito solamente pochi giorni prima dell'inizio del campionato: quattro milioni e mezzo.<ref name=pennacchia53-54>{{cita|Pennacchia|pp. 53-54}}.</ref>
 
L'inizio di stagione, simile a quello dell'annata precedente a Bari, fu caratterizzato dalla parata di due penalty consecutivi nelle prime due partite. L'11 settembre 1949 il Torino vinse di misura per 1-0 contro il [[Foot Ball Club Unione{{Calcio Venezia|Venezia]]N}}, allo [[Stadio PierluigiPier Luigi Penzo|Stadio Sant'Elena]], grazie anche al rigore che Moro respinse a [[Pietro Degano]], il quale fu messo in imbarazzo dalla pantomima del portiere: Moro cominciò buttando via il berretto; poi, appoggiato a un palo, si sfregò accuratamente le scarpe sul terreno; infine, eseguì gesti propiziatori con le dita rivolte al pallone, scandendo parole poco comprensibili. Il suo intervento fu molto difficile, nonostante il tiro dell'attaccante fosse centrale; infatti, essendo scattato alla sua sinistra, Moro, dovette sfruttare a pieno i suoi riflessi e il suo colpo di reni per bloccare lo scatto, piegarsi sulla destra e, aiutandosi con la mano e il piede, sventare il pericolo. Nella gara successiva, Torino-[[Novara Calcio|Novara]] (5-1), [[Silvio Piola|Piola]] si presentò dal dischetto e riuscì a spiazzare Moro grazie ada una finta, ma quest'ultimo, alzando istintivamente la gamba, deviò il tiro con il ginocchio. Nei giorni seguenti alla gara contro il Novara, Moro, seduto ada un tavolino del Bar Vittoria,<ref>Il Bar Vittoria, avviato da [[Guglielmo Gabetto]] e [[Franco Ossola]], era il ritrovo dei calciatori e degli appassionati di calcio torinesi, sia granata che bianconeri.</ref> bloccò la circolazione di [[Via Roma (Torino)|via Roma]], nel centro di Torino, tale fu la partecipazione dei torinesi. Si discuteva di rigori parati e se fossero merito dei portieri o demerito dei tiratori: a tal proposito il trevigiano disse quanto segue.<ref name=moroipnotizzatore>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreader.php?&c=1&f=7659&p=1#page/1/mode/2up |titolo=Moro: un ipnotizzatore? |autore=Mario Zappa |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=22 settembre 1949 |pp=1, 4 |accesso=21 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140320125448/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7659&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=20 marzo 2014 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1604_02_1949_0224_0004_22355739/ |titolo=Il segreto di Moro |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=20 settembre 1949 |p=4 |accesso=21 maggio 2012}}</ref>
[[File:Giuseppe Moro allenamento a torino.jpg|thumb|Un allenamento di Bepi Moro a Torino.]]
 
{{Citazione|Quando tirano dal dischetto degli undici metri sono molto più tranquillo io che non il rigorista, tanto è vero che in due stagioni ho neutralizzato sette penalty su nove e un decimo l'ho visto volare sopra la traversa|Giuseppe Moro, settembre 1949}}
 
Secondo i racconti del portiere, avvenuti a distanza di tanti anni, fu accusato dai dirigenti granata di essersi venduto due partite, la prima delle quali il 30 ottobre 1949, Roma-Torino (3-1). In quel periodo Moro si svegliava spesso la mattina presto, perché gli risultava difficile dormire a lungo durante la notte; così quella domenica, levatosi alle sei, andò a fare una passeggiata, non volendo disturbare i compagni di stanza [[Benjamín Santos|Santos]] e [[Cesare Nay|Nay]], i quali invece informarono il presidente Novo della fuga di Moro. L'esito negativo della gara e un suo errore, derivato dalla sua voglia di strafare su una palla rischiosa, che originò uno dei gol, indussero Novo a pensare che il suo portiere fosse andato a trattare la vendita dell'incontro.<ref name=pennacchia58>{{cita|Pennacchia|p. 58}}.</ref><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1949_11/19491101_0006_04.pdf |titolo=1°º: non sottovalutare l'avversario |autore=Martin |pubblicazione=l'Unità |edizione=ed. piemontese |data=1º novembre 1949 |p=6 |accesso=23 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223125542/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1949_11%2F19491101_0006_04.pdf |dataarchivio=23 febbraio 2014 }}</ref> Il 19 febbraio 1950, quando il Torino perse 6-1 a [[Busto Arsizio]], contro la [[Aurora Pro Patria 1919|Pro Patria]], fu Copernico a colpevolizzarlo. Al quarto minuto, con già due gol al passivo, fu offeso dal direttore tecnico, collocato dietro la porta, esattamente come avvenne due anni prima con Ugolini a Firenze. Si vendicò a modo suo, smettendo completamente di giocare e prendendo altre quattro reti, anche banali e secondo la stampa sportiva in maniera incomprensibile.<ref name=pennacchia57-58>{{cita|Pennacchia|pp. 57-58}}.</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7827&p=2#page/2/mode/2up0040_1950_43_0002 |titolo=Pro Patria-Torino 6-1 |autore=Dado Como |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=20 febbraio 1950 |p=2 |accesso=23 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140224194826/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7827&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=24 febbraio 2014 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1950_02/19500223_0006_04.pdf |titolo=Torino-Padova |autore=Piero Novelli |pubblicazione=l'Unità |edizione=ed. piemontese |data=23 febbraio 1950 |p=6 |accesso=23 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223122624/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1950_02%2F19500223_0006_04.pdf |dataarchivio=23 febbraio 2014 }}</ref>
 
Moro rivelò di avere ricevuto due offerte per vendersi la partita Bari-Torino, all'andata e al ritorno. Prima della gara del 13 novembre venne a trovarlo un amico che aveva conosciuto a Bari l'annata precedente, proponendogli 600&nbsp;000 lire per aggiustare l'incontro a favore dei pugliesi. Moro rifiutò e il Torino vinse 5-1. Il 23 marzo, tre giorni prima della gara di ritorno, la cifra aumentò, arrivando a un assegno pari a un milione di lire. Moro, ancora molto legato a Bari, si lasciò tentare e si fece consegnare il denaro. La domenica mattina però ci ripensò; andò da Copernico, chiedendo di essere tolto dalla formazione per ragioni affettive, evitando che, in caso di prova negativa, potessero nascere sospetti. La richiesta fu accolta e senza Moro il Torino pareggiò 1-1. Moro poi restituì i soldi.<ref name=pennacchia85-86>{{cita|Pennacchia|pp. 85-86}}.</ref>
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[[File:Giuseppe moro lazio-torino maggio 1950.jpeg|thumb|left|Roma, 14 maggio 1950, Lazio-Torino (2-2). Moro risolve una mischia.]]
 
La stagione fu segnata da continui alti e bassi; tra febbraio e aprile ebbe il periodo più opaco,<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1950_03/19500321_0006.pdf |titolo=I titolari azzurri deludono. I rincalzi e i giovani si affermano. |autore=Renato Mordenti |pubblicazione=l'Unità |data=21 marzo 1950 |p=6 |accesso=25 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223130913/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1950_03%2F19500321_0006.pdf |dataarchivio=23 febbraio 2014 }}</ref> perdendo anche il posto di titolare in Nazionale, a favore di Sentimenti IV,<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1601_02_1950_0076_0004_22366264/ |titolo=Annovazzi nuova mezz'ala: colpo di scena tra gli azzurri |autore=Vittorio Pozzo |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=31 marzo 1950 |p=4 |accesso=25 maggio 2012}}</ref> con cui c'era un'accesa rivalità.<ref name=pennacchia18>{{cita|Pennacchia|p. 18}}.</ref> Il 19 marzo nel [[Derby di Torino|derby della Mole]] commise diversi errori da principiante, risultando, suo malgrado, il responsabile della sconfitta per 4-3. Quando [[Ermes Muccinelli|Muccinelli]] depositò in rete nei primi minuti, deviando un tiro di [[Karl Aage Præst|Præst]] indirizzato fuori dallo specchio della porta, Moro fece da spettatore, sicuro che avrebbe rimesso dal fondo. La sua complicità fu decisiva nel terzo gol bianconero, quando bloccò un tiro di [[Giampiero Boniperti|Boniperti]] con una sola mano, per poi buttarlo dentro la propria porta con l'altra. La serie di interventi infelici, comprendente anche un paio di uscite sbagliate e rimediate solo grazie all'apporto dei difensori, terminò al 67', allorché un tiro svirgolato, senza pretese, di un Boniperti che scivolava, oltrepassò la linea di porta passando tra le gambe del portiere, mentre questi, anziché tentare la presa, lo fissava immobile.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreader.php?&c=1&f=7851&p=1#page/1/mode/2up |titolo=Juventus-Torino 4-3 (3-2) |autore=Enrico Benso |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=20 marzo 1950 |pp=1, 3 |accesso=25 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140224193353/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7851&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=24 febbraio 2014 }}</ref>
 
Al termine del campionato, concluso con un sesto posto, Novo radunò tutti i suoi calciatori, per salutarli e ringraziarli; Moro le cui brillanti prestazioni nel mese di maggio<ref>Nelle gare di seguito elencate ben figurò secondo i quotidiani sportivi:
* 8 maggio 1950, Fiorentina-Torino 4-1;
* 14 maggio 1950, Lazio-Torino 2-2;
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* ''Corriere dello Sport'', 8 maggio 1950, p. 2;
* ''Corriere dello Sport'', 15 maggio 1950, p. 2;
* ''Corriere dello Sport'', 29 maggio 1950, p. 2.</ref> gli consentirono di mantenere uno dei tre posti per i [[Campionato mondiale di calcioil {{WC|1950|mondiali]]}} in [[Brasile]] , a differenza dei compagni, non ricevette un trattamento benevolo, come regolarmente avvenne nel corso della stagione: fu aspramente criticato, reo, secondo le convinzioni del presidente, di aver rovinato la società. Fu deciso quindi di offrirne il trasferimento.<ref name=pennacchia59>{{cita|Pennacchia|p. 59}}.</ref>
 
====Lucchese (1950-1951)====
Di ritorno dal Brasile Moro cercò di accordarsi con la Juventus, trovandosi in prima persona con il presidente [[Gianni Agnelli]], il quale però non era intenzionato a spendere i 15 milioni che il Torino chiedeva.<ref name=pennacchia67>{{cita|Pennacchia|p. 67}}.</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7956&p=4#page/4/mode/2up0040_1950_172_0004 |titolo=Niente di fatto per Moro alla Juve |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=21 luglio 1950 |p=3 |accesso=27 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017113228/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7956&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> Lasciatosi alle spalle l'idea bianconera, per il portiere veneto, dopo gli interessamenti non troppo convinti di [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]]<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1602_02_1950_0180_0004_22401354/ |titolo=Juventus e Torino tra breve al lavoro |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=1º agosto 1950 |p=4 |accesso=27 maggio 2012}}</ref> e Milan,<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7969&p=4#page/4/mode/2up0040_1950_185_0004 |titolo=Moro al Milan? (la Juventus tremi!) |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=5 agosto 1950 |p=4 |accesso=27 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017113024/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7969&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> ci fu un'azione seria da parte del [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]]. Consapevole di essere già stato ceduto alla società siciliana, Moro, ricevute le disposizioni da Novo, si trovò a [[Vicenza]] con il Principe [[Raimondo Lanza di Trabia]] e con il suo compaesano Gipo Viani, rispettivamente presidente e allenatore dei rosanero; poi si spostarono a [[Venezia]], dove discussero e trovarono l'intesa, tralasciando solo alcuni dettagli da definire il giorno seguente, allorquando Viani raggiunse Moro a Treviso, comunicandogli però che nel frattempo Novo lo aveva venduto alla [[Associazione Sportiva Lucchese Libertas 1905|Lucchese]].<ref name=pennacchia67-68>{{cita|Pennacchia|pp. 67-68}}.</ref> Era il 13 agosto 1950.<ref>{{cita news |url=http://www.emerotecadlib.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7976&p=2#page/2/mode/2up0040_1950_192_0002 |titolo=Moro e Tubaro alla Lucchese |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=14 agosto 1950 |p=2 |accesso=27 maggio 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017113445/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7976&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> Otto milioni al Torino<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0019/articleid,1329_02_1988_0171_0019_19284360/ |titolo=Storie curiose del calcio mercato di altri tempi |autore=Alberto Fassano |pubblicazione=Stampa Sera |data=12 luglio 1988 |p=19 |accesso=26 gennaio 2012}}</ref> e cinque milioni di ingaggio al calciatore.<ref name=pennacchia27>{{cita|Pennacchia|p. 27}}.</ref>
[[File:Giuseppe Moro portiere della Lucchese (1950-51).jpeg|thumb|upright=1.3|Firenze, 1º ottobre 1950, Fiorentina-Lucchese (3-1). Moro (Lucchese) in tuffo.]]
 
La difesa della Lucchese, considerata una delle migliori del campionato,<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0045_01_1951_0029_0004_11108543/ |titolo=La Lucchese con Moro contro la Juventus allo Stadio |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=4 febbraio 1951 |p=4 |accesso=6 giugno 2012}}</ref> si rinforzò significativamente, avendo in Moro l'elemento di spicco,<ref name=genoa-lucchese1950>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7999&p=4#page/4/mode/2up0040_1950_215_0004 |titolo=Genoa-Lucchese 2-1 (0-0) |autore=Renzo Bidone |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=11 settembre 1950 |p=4 |accesso=6 giugno 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017113949/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7999&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> il cui apporto risultò fondamentale per la permanenza in Serie A della squadra.<ref name=cerri13>{{cita|Cerri|p. 13}}.</ref> L'inizio di stagione del trevigiano fu contrassegnato da partite di pregevole livello, con un rigore parato al danese [[John Hansen]]; malgrado ciò la Lucchese collezionò un solo punto in tre gare, per le sconfitte con Genoa<ref name=genoa-lucchese1950/> e Juventus<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=8011&p=2#page/2/mode/2up0040_1950_227_0002 |titolo=Juventus-Lucchese 1-0 (0-0) |autore=Giuseppe Melillo |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=25 settembre 1950 |p=2 |accesso=7 giugno 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017113850/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=8011&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> e un pareggio con la Pro Patria.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=8005&p=4#page/4/mode/2up0040_1950_221_0004 |titolo=Lucchese-Pro Patria 0-0 |autore=Boris Del Beccaro |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=18 settembre 1950 |p=4 |accesso=7 giugno 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017113838/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=8005&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> La sua serie di prestazioni positive s'interruppe presto; infatti il 1º ottobre 1950, nella quarta giornata, in Fiorentina-Lucchese (3-1), causa due grandi sviste, fu responsabile della sconfitta.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreader.php?&c=1&f=8017&p=1#page/1/mode/2up |titolo=Fiorentina-Lucchese 3-1 (2-1) |autore=Sergio Valentini |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=2 ottobre 1950 |pp=1, 2 |accesso=7 giugno 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017113937/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=8017&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> L'estremo difensore tornò in forma nei mesi di novembre e dicembre;<ref>Si vedano:
* ''Nuova Stampa Sera'', 13 novembre 1950, p. 4;
* ''Corriere dello Sport'', 22 novembre 1950, p. 4;
* ''Corriere dello Sport'', 11 dicembre 1950, p. 4;
* ''Corriere dello Sport'', 21 dicembre 1950, p. 1.</ref> il 26 novembre, nella partita Lucchese-Torino (2-0) si segnalò per una parata da fuoriclasse: al 35' del primo tempo un veloce contropiede granata mise in seria difficoltà la difesa rossonera; Moro, nel tentativo di liberare in extremis, uscì di porta, mentre [[Antonio Giammarinaro]], precedendolo, servì l'accorrente [[Riccardo Carapellese|Carapellese]] che indirizzò molto preciso e angolato nello porta, rimasta sguarnita. Dalla distanza di circa cinque metri Moro arrestò la sua corsa e si tuffò all'indietro, con uno slancio tale da farlo sbattere contro la base del montante, riuscendo a deviare in angolo.<ref name=cds19501127>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreader.php?&c=1&f=8065&p=1#page/1/mode/2up |titolo=Lucchese-Torino 2-0 (1-0) |autore=Giordano Goggioli |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=27 novembre 1950 |pp=1, 3 |accesso=7 giugno 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017113902/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=8065&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1602_02_1950_0280_0004_22407994/ |titolo=La Lucchese ha trovato un Torino poco in vena: 2-0 |autore=Ettore Berra |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=27 novembre 1950 |p=4 |accesso=7 giugno 2012}}</ref>
 
Nella seconda parte di stagione commise altri errori decisivi nella sconfitta contro il [[Bologna Football Club 1909|Bologna]], quando fu complice in entrambe le reti dei rossoblu,<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0005/articleid,1599_02_1951_0042A_0005_23678329/ |titolo=Bologna-Lucchese 2-0 |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=19 febbraio 1951 |p=5 |accesso=7 giugno 2012}}</ref> nel 5-1 subito dal Milan, palesando uno stato confusionale,<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9869&p=4#page/4/mode/2up0040_1951_49_0005 |titolo=Milan-Lucchese 5-1 (1-0) |autore=Boris Del Beccaro |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=26 febbraio 1951 |p=5 |accesso=7 giugno 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017113914/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9869&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> e nella rete subita contro il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]].<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9875&p=4#page/4/mode/2up0040_1951_55_0004 |titolo=Napoli-Lucchese 1-0 (0-0) |autore=Agostino Panico |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=5 marzo 1951 |p=4 |accesso=7 giugno 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017113926/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9875&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> Complessivamente la stampa giudicava comunque più che positiva la stagione di Moro e della retroguardia lucchese in generale.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0045_01_1951_0089_0006_11103313/ |titolo=Il Torino all'attacco della difesa lucchese |autore=Ettore Berra |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=15 aprile 1951 |p=4 |accesso=7 giugno 2012}}</ref>
 
Moro asserì di essere stato direttamente coinvolto in due distinti tentativi di combinare la partita Roma-Lucchese del 29 aprile 1951, rifiutandosi in entrambe le occasioni: nel primo episodio, verificatosi circa due settimane prima dell'incontro, gli venne proposta da un compagno la possibilità di guadagnare la somma di cinque milioni di lire, pari al suo stipendio annuale; il secondo frangente, avvenuto il giorno precedente alla partenza della squadra per Roma, riguardava invece favori sessuali che alcuni calciatori ricevettero, fatto denunciato dallo stesso Moro e dal compagno [[Raoul Bortoletto|Bortoletto]].<ref name=pennacchia68>{{cita|Pennacchia|p. 68}}.</ref>
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Come accaduto l'estate precedente, Moro cercò nuovamente di trovare un'intesa con l'avvocato Agnelli, andando a Torino sin dalla fine di maggio, mentre la sua squadra cercava gli ultimi punti per la salvezza, e svolgendo anche degli allenamenti con la Juventus.<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1951_06/19510601_0004_04.pdf |titolo=Mentre si svolgeva il piccolo derby in tribuna lavorava l'ufficio voci |autore=Piero Novelli |pubblicazione=l'Unità |edizione=ed. piemontese |data=1º giugno 1951 |p=4 |accesso=7 giugno 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017050500/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1951_06%2F19510601_0004_04.pdf |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> Le trattative con la società bianconera durarono una ventina di giorni, finché il 22 giugno 1951 venne ufficializzato il suo passaggio alla {{Calcio Sampdoria|N}},<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0005/articleid,1599_02_1951_0148_0005_22419169/ |titolo=Moro alla Samp |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=23 giugno 1951 |p=5 |accesso=7 giugno 2012}}</ref> che pagò 20 milioni alla Lucchese, garantendone quattro e mezzo come ingaggio annuale al calciatore.<ref name=pennacchia69>{{cita|Pennacchia|p. 69}}.</ref>
 
Il 9 settembre 1951 Moro fece l'esordio con i blucerchiati nel 4-0 interno contro la Lazio. Nella prima parte di stagione alternò diverse ottime prestazioni<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=10059&p=2#page/2/mode/2up0040_1951_239_0002 |titolo=Sampdoria-Napoli 2-1(2-1) |autore=Giuseppe Melillo |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=8 ottobre 1951 |p=2 |accesso=8 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017130511/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=10059&p=2#page/2/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1951_10/19511009_0004.pdf |titolo=La solita storia di sempre. Le grandi sono solo tre. |autore=Remo |pubblicazione=l'Unità |data=9 ottobre 1951 |p=4 |accesso=8 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017050508/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1951_10%2F19511009_0004.pdf |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> a partite in cui i suoi errori costarono la sconfitta alla squadra: su tutte, le più negative furono Milan-Sampdoria (2-1)<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=10065&p=4#page/4/mode/2up0040_1951_245_0004 |titolo=Milan-Sampdoria 2-1 |autore=Leone Boccali |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=15 ottobre 1951 |p=4 |accesso=8 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017130447/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=10065&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> e [[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]]-Sampdoria (2-1).<ref>{{cita news |url=http://www.emerotecadlib.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=10095&p=3#page/2/mode/2up0040_1951_276_0003 |titolo=Ancora a Milan, Juve e Inter i maggiori allori della settimana |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=20 novembre 1951 |p=3 |accesso=8 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017130523/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=10095&p=3#page/2/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> Nei mesi successivi palesò un ottimo stato di forma,<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0046_01_1951_0297_0004_10941275/ |titolo=Il Torino ritorna sul suo campo in un'ardua partita con la Sampdoria |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=16 dicembre 1951 |p=4 |accesso=8 settembre 2013}}</ref> al punto da essere considerato il migliore portiere italiano;<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0047_01_1952_0082_0004_12036799/ |titolo=La Juventus oggi contro la Sampdoria allo stadio Comunale |autore=Ettore Berra |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=5 aprile 1952 |p=4 |accesso=8 settembre 2013}}</ref> fece anche ritorno stabile in Nazionale, da cui mancava dai mondiali brasiliani.
 
{{Approfondimento
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}}
 
Il 3 febbraio 1952 allo [[Stadio Nazionale]], con il risultato fermo sullo 0-0, la Lazio ebbe la possibilità di sbloccare la partita con un tiro dal dischetto di cui si incaricò il turco [[Şükrü Gülesin]]. Moro, percependo il nervosismo e la rabbiafretta a calciare dell'attaccante, cominciòtergiversò deliberatamente per aumentarne l'irritazione e la rabbia cominciando una sceneggiata: buttò i guanti in fondo alla rete e poi li riprese, dopo gettò il berrettino e fece lo stesso, mentre Şükrü scalpitava e si innervosiva; per tre o quattro volte Moro fece finta di essere pronto, girando invece le spalle all'attaccante; quando anche l'arbitro Carpani non ne poté più, gli impose di stare in porta, Şükrü prese una rincorsa di una decina di metri e scagliò il pallone altissimo.<ref name=pennacchia97>{{cita|Pennacchia|p. 97}}.</ref> Da quel giorno per il turco iniziò un vistoso calo di rendimento, dal quale non riuscì più a riprendersi.<ref name=ritratto/> Il 20 aprile 1952 nella gara Sampdoria-Bologna (2-1), a undici minuti dallo scadere, venne concesso un calcio di rigore ai rossoblu, i quali potevano quindi pareggiare.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0047_02_1952_0095_0004_12061724/ |titolo=Sampdoria-Bologna 2-1 |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=21 aprile 1952 |p=4 |accesso=9 settembre 2013}}</ref> Nessuno voleva assumersi la responsabilità di sfidare Moro dagli undici metri, nemmeno lo specialista [[Gino Cappello]], e quindi si misero a fare la conta. L'incombenza toccò a [[Dino Ballacci|Ballacci]] che calciò abbondantemente fuori, mentre Moro non si era nemmeno mosso.<ref name=ritratto/> In quest'ultima gara Moro confessò di aver percepito il suo primo premio ''illecito'' promessogli per vincere la partita corrispondente a 60&nbsp;000{{formatnum:60000}} lire, recapitategli per conto di una squadra impegnata nella lotta salvezza, diretta concorrente della società rossoblu.<ref>Non vi è riferimento al nome della squadra che fece avere il denaro a Moro e ad un altro suo compagno; trattandosi di una squadra lombarda, come riportato da Moro, è facile stabilire che si trattava del Como o dell'Atalanta, cfr. {{cita|Pennacchia|pp. 69-70}}.</ref>
 
Pochi giorni prima della partita Sampdoria-Lucchese (1-1) dell'11 maggio 1952, Moro fu raggiunto da un suo amico, conosciuto la stagione precedente a [[Lucca]], che gli chiese di aiutare la società toscana, in forte difficoltà. Il portiere veneto, a sette giorni esatti dall'impegno azzurro contro l'Inghilterra, declinò ogni proposta, non volendo rischiare nulla.<ref name=pennacchia69/>
 
Un altro episodio d'illecito, durante il periodo blucerchiato, narrato da Moro è quello consumatosi nel quart'ultimo turno di campionato, in [[Calcio Padova|Padova]]-Sampdoria (2-1) del 1º giugno. Qualche sera prima della partita, mentre Moro si trovava a Treviso da giorni, si presentò a casa sua un amico che lo convinse a recarsi in un ristorante della zona, dove lo attendevano alcuni padovani. Essi chiesero al portiere di favorire i loro prossimi avversari, offrendo la somma di mezzo milione di lire per ognuno dei cinque sampdoriani che si sarebbero resi complici, quattro dei quali scelti dallo stesso Moro. Tornato a Genova, Moro coinvolse quattro compagni, che vollero in pegno quattro assegni da 200&nbsp;000{{formatnum:200000}} lire, prontamente consegnati dallo stesso portiere. Sempre seguendo il racconto di Moro, egli disputò un'ottima partita e fu insultato dai suoi quattro compagni per aver parato anche un rigore; la sua prova non fu comunque sufficiente a evitare la sconfitta e il Padova vinse per 2-1. In passivo di 800&nbsp;000{{formatnum:800000}} lire, si ripresentò dai padovani, i quali prima si opposero duramente e poi diedero solamente due milioni di lire a Moro, sotto la minaccia che quest'ultimo avrebbe rivelato i loro nomi. Un altro milione dovette darlo all'amico: tornato a Genova con solo un milione, lo spartì con i suoi compagni che si accontentarono delle 200&nbsp;000{{formatnum:200000}} lire già ricevute.<ref>{{cita|Pennacchia|pp. 88-89}}.</ref> Per la penultima gara [[Udinese Calcio|Udinese]]-Sampdoria venne a sapere che c'erano dei premi da mezzo milione di lire che alcune società avrebbero elargito qualora i blucerchiati avessero battuto i friulani, impegnati nella lotta per non retrocedere. I compagni di Moro rifiutarono, ma fu ricompensato con 100&nbsp;000{{formatnum:100000}} lire, nonostante la vittoria dei bianconeri per 2-0, per evitare che potesse parlare.<ref name=pennacchia89-90>{{cita|Pennacchia|pp. 89-90}}.</ref>
[[File:Giuseppe moro sampdoria 1953.jpg|thumb|upright=1.3|left|Genova, 5 aprile 1953, Sampdoria-Pro Patria (1-0). Moro in una curiosa, ma non rara, situazione: mentre si svolge una pericolosa mischia davanti alla sua porta, si preoccupa di recuperare il cappellino che ha appena perso.]]
 
La stagione per la Sampdoria si concluse con un settimo posto in campionato e Moro disputò tutte le 34 partite. Nella seconda stagione doriana Moro raggiunse un livello notevole di classe e di forma, meravigliando ripetutamente il pubblico,<ref name=moroindovino/><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1598_02_1952_0230A_0004_23664945/ |titolo=La Samp (grazie a Moro) non perde a Trieste: 1-1 |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=29 settembre 1952 |p=4 |accesso=10 settembre 2013}}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0049_02_1952_0296_0004_12064694/ |titolo=La Sampdoria travolge un'incompleta Fiorentina 4-0 |autore=Paolo Bertoldi |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=15 dicembre 1952 |p=4 |accesso=10 settembre 2013}}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9279&p=1#page/1/mode/2up0040_1953_84_0001 |titolo=Un pettine sempre più fitto per i nodi della retrocessione |autore=Vittorio Finizio |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=8 aprile 1953 |p=1 |accesso=10 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017125600/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9279&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> primeggiando nonostante la concorrenza di molti validi portieri, quali [[Giorgio Ghezzi]] ({{Calcio Inter|N}}), [[Giovanni Viola]] (Juventus), [[Lorenzo Buffon]] (Milan), [[Giuseppe Casari]] (Napoli), [[Leonardo Costagliola]] (Fiorentina), [[Ottavio Bugatti]] ([[S.P.A.L.|SPAL]]) e [[Lucidio Sentimenti|Sentimenti IV]] (Lazio).<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1953_01/19530112_0004.pdf |titolo=A fatica l'Inter piega la Samp (2-1) |autore=Giulio Crosti |pubblicazione=l'Unità del Lunedì |data=12 gennaio 1953 |p=4 |accesso=10 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017045311/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1953_01%2F19530112_0004.pdf |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> Tra le tante partite, memorabile fu Sampdoria-Napoli (0-0) del 21 settembre 1952: in quella gara, la seconda del campionato, Moro compì diverse parate in situazioni compromesse, annullando il centravanti svedese [[Hasse Jeppson]], che il Napoli aveva appena acquistato per la cifra record di 105 milioni, tra lo stupore degli spettatori che lo omaggiarono a lungo al termine dell'incontro.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,0049_02_1952_0224_0004_12063466/ |titolo=La Sampdoria blocca Jeppson e pareggia con il Napoli: 0-0 |autore=Paolo Bertoldi |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=22 settembre 1952 |p=4 |accesso=10 settembre 2013}}</ref>
 
Moro fu incaricato di addomesticare la partita Sampdoria-Milan (2-1) del febbraio 1953: doveva fare perdere il Milan, avendo a sua disposizione un milione e mezzo di lire. Nessuno dei suoi amici rossoneri volle collaborare, ma assicurò comunque che la combine era fatta. Nonostante la sconfitta del Milan, al momento di riscuotere il denaro concordato, gli fu contestato il fatto che gli avversari ce l'avevano messa tutta e quindi non ricevette nulla.<ref name=pennacchia90-91>{{cita|Pennacchia|pp. 90-91}}.</ref>
 
Il 3 maggio 1953, nella gara Sampdoria-Udinese, si rese protagonista di una stravaganza, trasformatasi in prodezza, inventandosi attaccante. A pochi minuti dallo scadere, con l'Udinese avanti per 1-0, stanco della sterilità offensiva dei suoi compagni, anziché battere la rimessa da fondo campo, chiamò a gran voce il centravanti [[Alberto Galassi]], per dargli la sua maglia nera da portiere e indossare la numero 9, posizionandosi ala destra; subito dopo fu proprio Moro a propiziare, con un'azione personale, la rete del pareggio di [[Oliviero Conti]].<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0006/articleid,0050_02_1953_0105_0006_9592634/ |titolo=Incredibile impresa di Moro per Sampdoria-Udinese: 1-1 |autore=Giulio Accatino |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=4 maggio 1953 |p=6 |accesso=10 settembre 2013}}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9300&p=3#page/2/mode/2up0040_1953_105_0003 |titolo=Sampdoria-Udinese 1-1 (0-1) |autore=Renzo Bidone |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=4 maggio 1953 |p=3 |accesso=7 ottobre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017130458/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9300&p=3#page/2/mode/2up |dataarchivio=17 ottobre 2013 }}</ref> Dopodiché, fra gli applausi del pubblico, ritornò fra i pali.
 
Tra le tante rivelazioni di Moro c'è anche un premio girato agli avversari. Il 31 maggio 1953, all'ultima giornata, fu promesso ai sampdoriani un premio salvezza, i quali di loro iniziativa lo proposero ai loro avversari del Palermo, affinché li lasciassero vincere. Terminò 4-1 per la Sampdoria che evitò il rischio della Serie B.<ref name=pennacchia91>{{cita|Pennacchia|p. 91}}.</ref>
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[[File:Moro e ploeger rigore.jpg|thumb|Roma, 27 settembre 1953. Roma-Udinese 3-0. Giuseppe Moro neutralizza un rigore di Johannes Pløger.]]
 
A fine giugno 1953 il trentaduenne Moro passò alla Roma per 40 milioni di lire, trovando un accordo con la società capitolina per un contratto biennale da nove milioni complessivi.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9348&p=1#page/1/mode/2up0040_1953_153_0001 |titolo=Moro alla Roma per quaranta milioni |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=29 giugno 1953 |p=1 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019071851/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9348&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1953_07/19530702_0005.pdf |titolo=Celio ha firmato ieri per la Roma e parteciperà alla tournée in Venezuela - Tra Moro e la Roma raggiunto l'accordo completo |autore=L'Informatore |pubblicazione=l'Unità |data=2 luglio 1953 |p=5 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019041717/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1953_07%2F19530702_0005.pdf |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> Appena arrivato, partì con i nuovi compagni per il Venezuela, dove disputarono una breve tournée contro [[Sport Club Corinthians Paulista|Corinthians]], [[Caracas Fútbol Club|Caracas]] e [[Barcelona Sporting Club|Barcellona]].<ref>Si trova facilmente traccia di queste partite nei quotidiani de ''l'Unità'' di luglio e agosto 1953.</ref> Moro, già conosciuto in [[America meridionale|Sudamerica]] per aver partecipato ai mondiali brasiliani, fu molto apprezzato, aumentando la sua popolarità grazie anche a queste partite.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9359&p=4#page/4/mode/2up0040_1953_164_0004 |titolo=Sotto la luce dei riflettori Roma-Caracas, partita d'esordio |autore=Pedro Luiz Cortez |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=11 luglio 1953 |p=4 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019071828/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9359&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9363&p=3#page/2/mode/2up0040_1953_168_0003 |titolo=Moro racconta il gol di Luisinho |autore=Pedro Luiz Cortez |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=16 luglio 1953 |p=3 |accesso=29 settembre 1953 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019071839/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9363&p=3#page/2/mode/2up |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> Ottimo fu il suo inizio di campionato: parò un rigore a [[Johannes Pløger|Pløger]] (Udinese) e uno a [[Onorio Busnelli|Busnelli]] (Spal), fornendo prestazioni di spessore. La retroguardia romanista appariva molto più sicura:<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1953_09/19530928_0003.pdf |titolo=Roma-Udinese 3-0. Moro e Bronée gli artefici della vittoria giallorossa |autore=Gino Bragadin |pubblicazione=l'Unità |data=28 settembre 1953 |p=3 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019041713/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1953_09%2F19530928_0003.pdf |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref><ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9443&p=1#page/1/mode/2up0040_1953_248_0001 |titolo=Spal-Roma 0-0 |autore=Giuseppe Melillo |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=19 ottobre 1953 |p=1 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019071906/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9443&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> era nuovamente il miglior portiere del campionato.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9452&p=5#page/4/mode/2up0040_1953_257_0004 |titolo=Borsa della Serie A |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=29 ottobre 1953 |p=4 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019071917/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9452&p=5#page/4/mode/2up |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref>
 
Il 7 febbraio 1954, in Roma-Fiorentina (1-2), disputò la sua 108ª partita consecutiva di campionato.<ref>Si apprende che Juventus-Roma del 6 dicembre era la sua 101ª partita consecutiva, cfr.
{{cita news|url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=9481&p=3#page/2/mode/2up0040_1953_286_0003|titolo=Per Juventus-Roma preparazione avviata|pubblicazione=Corriere dello Sport|data=2 dicembre 1953|p=3|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019080404/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=9481&p=3|dataarchivio=19 ottobre 2013}} Inoltre si trova nelle formazioni delle sette seguenti domeniche.</ref> Quel giorno&nbsp; – dopo diverse partite opache in cui si dimostrò incerto e inaffidabile per i suoi atteggiamenti spavaldi e troppo confidenziali, che costarono punti alla squadra<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0004/articleid,1592_02_1954_0015_0012_22062728/ |titolo=La Roma a San Siro supera il Milan: 2-1 |autore=Leo Cattini |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=18 gennaio 1954 |p=4 |accesso=29 settembre 2013}}</ref><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1954_02/19540208_0003.pdf |titolo=La magnifica coesione dei viola s'impone all'estro della Roma (2-1) |autore=Gino Bragadin |pubblicazione=l'Unità del Lunedì |data=8 febbraio 1954 |p=3 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019041946/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1954_02%2F19540208_0003.pdf |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> – la serie si interruppe, perché l'allenatore [[Jesse Carver|Carver]] decise di metterlo fuori squadra, preferendogli il giovane [[Luigi Albani|Albani]];<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1954_02/19540217_0005.pdf |titolo=Guariti Pandolfini e Bronée. La Lazio parte per Asti. |autore=L'informatore |pubblicazione=l'Unità |data=17 febbraio 1954 |p=5 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019041941/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1954_02%2F19540217_0005.pdf |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> fu esplicitamente accusato di essersi venduto la partita.<ref name=pennacchia76-77>{{cita|Pennacchia|pp. 76-77}}.</ref> La stessa notte di Roma-Fiorentina, mentre era a letto, gli fu rubata l'[[Alfa Romeo 1900|Alfa 1900]] che aveva appena comprato; svegliato da una telefonata, si mise alla ricerca con un amico a bordo di un'altra vettura, riuscendo anche a trovarla, ma il tentativo di inseguimento dei due ladri fu vano.<ref name=pennacchia76-77 /><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1954_02/19540210_0004.pdf |titolo=Il portiere della Roma a caccia di ladri d'auto |pubblicazione=l'Unità |data=10 febbraio 1954 |p=4 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019041907/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1954_02%2F19540210_0004.pdf |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> Demoralizzato dalla sua esclusione per sette partite consecutive,<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1954_04/19540405_0003.pdf |titolo=Chiara prevalenza della Roma sul Palermo rinunciatario (3-1) |autore=Gino Bragadin |pubblicazione=l'Unità del Lunedì |data=5 aprile 1954 |p=3 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019041903/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1954_04%2F19540405_0003.pdf |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> valutò anche la possibilità di ritirarsi dal calcio professionistico per passare al Chinotto Neri, squadra romana di categorie inferiori, potendosi anche occupare del bar che aveva aperto a Roma.<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1954_03/19540316_0005.pdf |titolo=Mario Sperone si dimette da allenatore della Lazio |autore=L'informatore |pubblicazione=l'Unità |data=16 marzo 1954 |p=5 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019041911/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1954_03%2F19540316_0005.pdf |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> Moro rivelò che in realtà non si era trattato di un'esclusione così prolungata, ma di un suo rifiuto di giocare, perché affranto da diverse delusioni, tra le quali anche il furto dell'automobile.<ref name=pennacchia76-77 />
 
Giuseppe Moro fu chiamato in causa nel tentativo di truccare l'incontro Roma-Juventus (1-1) del 25 aprile 1954. Prima della partita la classifica vedeva i bianconeri al comando con 41 punti, seguita da Inter e Fiorentina a quota 40. Con un successo la Juventus avrebbe potuto allungare, poiché i nerazzurri avevano una trasferta difficile a Udine, occasione ideale per una frode sportiva. Pochi giorni prima che i bianconeri partissero, un certo signor Bianchi si presentò a [[Gianni Agnelli]], qualificandosi come il cognato di Moro, dicendo che il portiere aveva urgente bisogno di denaro per coprire le spese del bar che aveva appena avviato. Assicurò che per un milione e 250&nbsp;000{{formatnum:250000}} lire il portiere veneto avrebbe cercato di favorire gli avversari. Al momento della proposta era presente, invitato in qualità di testimone, il signor Zambelli, membro della [[Lega CalcioNazionale Professionisti|Lega]]. Agnelli, che precedentemente si era finto interessato all'interlocutore, si affrettò a denunciare il fatto alla Lega e alla Roma. La domenica, negli spogliatoi della Roma, poco prima del calcio d'inizio, entrò improvvisamente il presidente [[Renato Sacerdoti|Sacerdoti]], esprimendosi così ai suoi giocatori:
[[File:Moro allenamento roma.jpg|thumb|upright=1.3|left|Giuseppe Moro durante un allenamento allo Stadio Torino nell'inverno 1953.]]
 
{{Citazione|Ragazzi, io vi dico una cosa sola: tra di voi c'è un traditore. Uno di voi ha cercato di vendere la partita alla Juventus. Ma badate: in tribuna ci sono tutti i maggiori dirigenti federali. Perciò state attenti a quello che fate!}}
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Moro giocò la partita in modo da annullare ogni sospetto, risultando tra i migliori in campo. Nei giorni seguenti Sacerdoti radunò tutti a casa sua, rivelando che l'indiziato era proprio Moro, tra lo stupore del diretto interessato. Dopo alcuni mesi e approfondite indagini, la vicenda fu archiviata dalla Lega, non ritenendo colpevole nessun tesserato, attribuendo la responsabilità dell'accaduto a elementi estranei che non agivano per conto di società. Moro rivelò in seguito di ricordarsi che durante quella settimana, sia lui in ritiro, sia la moglie a casa, ricevettero diverse strane telefonate, alle quali non diede importanza, da parte del segretario della Lega Pierangeli, che chiedeva loro: «Moro, c'è un tuo cognato che vuole un biglietto per la partita. Debbo darglielo?» Solamente dopo comprese che era sotto controllo.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1593_02_1954_0123_0004_22077188/ |titolo=Il non accetto della Juventus per una partita truccata |autore=Giulio Accatino |pubblicazione=Stampa Sera |data=26 maggio 1954 |p=4 |accesso=29 settembre 2013}}</ref><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1954_09/19540915_0005.pdf |titolo=Archiviato dalla Lega il caso Moro |pubblicazione=l'Unità |data=15 settembre 1954 |p=5 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140305140312/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1954_09%2F19540915_0005.pdf |dataarchivio=5 marzo 2014 }}</ref><ref name=pennacchia77-78>{{cita|Pennacchia|pp. 77-78}}.</ref>
 
Moro confessò di aver ricevuto due offerte per vendersi i due derby Roma-Lazio della stagione 1953-1954, rispettivamente per un milione e mezzo e per due milioni di lire, ma non intascò nulla perché in entrambe le occasioni la Lazio non vinse. All'andata fu ricompensato comunque di 100&nbsp;000{{formatnum:100000}} lire, a suo dire per il timore che potesse aprire bocca. Analogamente fallì il tentativo di truccare Roma-Sampdoria (3-1) del 2 maggio 1954, avanzato da due calciatori sampdoriani che gli avevano fatto visita.<ref name=pennacchia91 />
 
Moro non godeva più della fiducia della società e quindi cercava un'altra sistemazione. Secondo i suoi racconti la Lazio era disposta a ingaggiarlo, così la Roma lo confermò, temendo il suo passaggio in biancoceleste.<ref name=pennacchia80-81>{{cita|Pennacchia|pp. 80-81}}.</ref> Nella stagione 1954-1955 Carver decise di tenere in competizione i suoi due portieri Moro e Albani, preferendo alle volte quest'ultimo.<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1954_10/19541029_0005.pdf |titolo=Proficuo allenamento a Como della squadra giallorossa |pubblicazione=l'Unità |data=29 ottobre 1954 |p=5 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019041722/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1954_10%2F19541029_0005.pdf |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> Tra le sue prodezze contro i rigoristi si ricordano il rigore parato al capitano del Bologna Ballacci,<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1589_02_1955_0050A_0013_23604143/ |titolo=Speranze perdute per i bolognesi? |autore=Giorgio Martinelli |pubblicazione=Stampa Sera |data=28 febbraio 2013 |p=5 |accesso=29 settembre 2013}}</ref> che non riuscì quindi a riscattarsi dall'errore di tre anni prima, e il secondo rigore parato a [[Nils Liedholm|Liedholm]] del Milan in meno di un anno.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0055_02_1955_0097_0004_14235251/ |titolo=Emozioni e tafferugli nella gara di San Siro dove la Roma batte il Milan: 2-0 |autore=Leo Cattini |pubblicazione=Stampa Sera |data=25 aprile 1955 |p=4 |accesso=29 settembre 2013}}</ref><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1954_05/19540531_0004.pdf&query=moro%20roma |titolo=Milan-Roma 2-1 |autore=Gino Bragadin |pubblicazione=l'Unità del Lunedì |data=31 maggio 1954 |p=4 |accesso=29 settembre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019041746/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1954_05%2F19540531_0004.pdf&query=moro%20roma |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> Il 15 maggio 1955 nella partita Udinese-Roma (1-0) subì l'unico infortunio della sua carriera e fu costretto ad abbandonare il campo a venti minuti dalla fine per uno strappo muscolare.<ref name=pennacchia-79>{{cita|Pennacchia|p. 79}}.</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0056_02_1955_0115_0004_14234893/ |titolo=La Roma (senza Moro) perde a Udine: 0-1 |autore=Gianmaria Cojutti |pubblicazione=Stampa Sera |data=16 maggio 1955 |p=4 |accesso=29 settembre 2013}}</ref>
 
L'ultima apparizione di Moro con i colori giallorossi fu Roma-[[Fudbalski klub Vojvodina|Vojvodina]] (4-5) del 4 luglio 1955, valida per la [[Coppa Mitropa 1955|Coppa Mitropa]], partita in cui la difesa fornì una pessima prestazione. Nel secondo tempo la Roma, in vantaggio per 4-1, subì nell'ultima mezz'ora quattro reti da [[Zdravko Rajkov]], un attaccante intelligente che aveva capito che quel giorno nella porta di Moro si poteva tirare da tutte le posizioni. Su tutti, evidente fu la responsabilità del portiere che fu fischiato e assalito da lancio di proiettili dai tifosi e multato dalla società per 300&nbsp;000{{formatnum:300000}} lire.<ref name=pennacchia80-81 /><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,1590_02_1955_0157A_0004_23631034/ |titolo=Clamorosa marcia indietro della Roma che va in vantaggio di tre reti ma è raggiunta e battuta per 5-4 |autore=Sandro Zapelloni |pubblicazione=Stampa Sera |data=4 luglio 1955 |p=4 |accesso=29 settembre 2013}}</ref> Nel frattempo era stato acquistato dal Modena il portiere [[Luciano Panetti]], facendo intendere che Moro non avrebbe giocato la stagione seguente.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0056_01_1955_0146_0004_16104835/ |titolo=Dopo la febbre dello scudetto è cominciata la "fiera" dei calciatori |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=4 giugno 1955 |p=4 |accesso=29 settembre 2013}}</ref>
 
====Il ritorno in B con il Verona (1955-1956)====
[[File:Giuseppe moro verona.jpeg|thumb|Moro durante la stagione al Verona.]]
 
Lasciata Roma, Moro firmò un contratto di due anni con il [[Hellas Verona Football Club|Verona]], in Serie B, per cinque milioni annui, ma dopo la prima stagione in cui fu impiegato poco non venne riconfermato, ricevendo una buona uscita di un altro milione.<ref name=pennacchia27-28>{{cita|Pennacchia|pp. 27-28}}.</ref> Terminò quindi l'attività agonistica, totalizzando complessivamente 271 presenze in Serie A e 67 in Serie B.
 
===Nazionale===
Moro ricevette la prima convocazione in [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale A]] in occasione di una seduta di allenamento tenutasi il 5 dicembre 1947 a [[Vercelli]].<ref name=convocazionevercelli>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0002/articleid,1606_02_1947_0197_0002_22282196/ |titolo=Viste e sentite tra gli azzurri a Vercelli |autore=Luigi Cavallero |pubblicazione=Nuova Stampa Sera |data=5 dicembre 1947 |p=2 |accesso=8 maggio 2012}}</ref> [[Vittorio Pozzo]] lo convocò per la prima volta nell'[[Nazionale B di calcio dell'Italia|Italia B]] nel febbraio 1948, allorché la selezione azzurra disputò un'amichevole contro il [[Associazione Calcio Bellinzona|Bellinzona]].<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=5961&p=4#page/4/mode/2up0040_1948_34_0004 |titolo=Quindici convocati per la prova di selezione di mercoledì a Milano |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=9 febbraio 1948 |p=4 |accesso=5 ottobre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019073925/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=5961&p=4#page/4/mode/2up |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> Diverse furono le chiamate nella Nazionale cadetta anche nel 1949, quando per lo più partecipò ad allenamenti e partite non ufficiali.
[[File:Italia-Inghilterra 1-1, Firenze, 18 maggio 1952.jpg|thumb|upright=1.3|left|Moro (in piedi, secondo da destra) in nazionale nel 1952]]
 
L'esordio in maglia azzurra fu il 12 giugno 1949 a [[Budapest]], [[Nazionale di calcio dell'Ungheria|Ungheria]]-Italia (1-1). Alla vigilia fu diramata la formazione, con la novità Moro tra i pali, scelta che fu dettata dall'ottimale stato di forma del portiere, ritenuto dai componenti della Commissione Tecnica in grado di compiere gesti tecnici pregevoli.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=7574&p=3#page/2/mode/2up0040_1949_140_0002 |titolo=In porta azzurra giocherà Moro |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=12 giugno 1949 |p=2 |accesso=5 ottobre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019073311/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7574&p=3#page/2/mode/2up |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref> Il portiere del Bari si mise in mostra, risultando il migliore in campo e facendo parlare di sé positivamente.<ref name=cds19490614>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreader.php?&c=1&f=7575&p=1#page/1/mode/2up |titolo=Sulla bocca di tutti a Budapest il nome di Moro gran protagonista di Ungheria-Italia |autore=Fulvio Bernardini |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=14 giugno 1949 |pp=1, 3 |accesso=5 ottobre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019072923/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=7575&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref>
 
Il 30 novembre 1949 fu la volta della seconda partita in azzurro, contro l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]], considerata in quel momento la squadra nazionale più forte del mondo. A [[Londra]] Moro resistette per 76 minuti ai numerosi e pericolosi attacchi dei britannici, capitolando solo nel finale quando, complice la scarsa visibilità dovuta all'oscurità e alla nebbia improvvisa,<ref>La partita, disputatasi nel primo pomeriggio, come normalmente avveniva per sopperire alla mancanza di illuminazione dei campi di gioco, ebbe inizio alle 14:20 ora inglese. Solamente dopo il gol subito dall'Italia l'arbitro [[Scozia|scozzese]] [[John Mowat]] decise di cambiare il pallone, trovando un rimedio alla difficoltà dei giocatori, cfr. ''La Nuova Stampa'', 1º dicembre 1949, p. 3 oppure ''l'Unità'', ed. piemontese, 1º dicembre 1949, p. 6.</ref> fu battuto due volte.<ref name=sappino367 /><ref name=cerri13 /> Lo stesso portiere raccontò di avere compiuto, secondo il suo parere, la parata più ''inverosimile'' della sua carriera, respingendo un tiro violento e preciso di [[Stan Mortensen]] eseguito a pochi metri dalla linea di porta.<ref name=pennacchia99>{{cita|Pennacchia|p. 99}}.</ref>
 
Negli appuntamenti successivi, validi per la preparazione al mondiale sudamericano, causa la non brillante condizione, fece la riserva di Sentimenti IV.<ref name=cerri13 /> Sentimenti fu titolare anche in Brasile, ma dopo la prima sconfitta contro la [[Nazionale di calcio della Svezia|Svezia]] e con l'Italia già eliminata alla prima fase fu schierato Moro nella seconda, ultima e ininfluente gara contro il [[Nazionale di calcio del Paraguay|Paraguay]]. Dopo il Brasile i componenti della Commissione Tecnica, i quali nutrivano dubbi sulla moralità del portiere trevigiano, preferirono puntare sul più giovane Casari.<ref>{{cita news |url=http://wwwdlib.emeroteca.coniconinet.it/bookreaderview_foto_inside.php?&ctipo=1o&fid=10096&p=1#page/1/mode/2up0040_1951_277_0004 |titolo=In discussione a Lugano e Milano le formazioni per Svizzera-Italia |autore=Giuseppe Melillo |pubblicazione=Corriere dello Sport |data=21 novembre 1951 |p=4 |accesso=6 ottobre 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019073828/http://www.emeroteca.coni.it/bookreader.php?&c=1&f=10096&p=1#page/1/mode/2up |dataarchivio=19 ottobre 2013 }}</ref>
 
Grazie alle ottime prestazioni con la maglia blucerchiata ritornò regolarmente il portiere titolare, finché nell'ottobre 1953 un suo rifiuto alla convocazione del [[commissario tecnico]] [[Lajos Czeizler|Czeizler]] per l'Italia B ne decretò l'addio in azzurro.<ref>Il commissario tecnico Czeizler dichiarò esplicitamente che gli unici sicuri del posto in Nazionale erano [[Lorenzo Buffon]] e [[Giampiero Boniperti]]. Così Moro, altrettanto apertamente, espresse la sua intenzione di «non sottostare a un'inutile fatica, in quanto Czeizler aveva già il portiere titolare», cfr. {{cita news|autore=L'informatore|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1953_10/19531021_0005.pdf|titolo=La Lazio al lavoro per sanare la crisi|pubblicazione=l'Unità|data=21 ottobre 1953|p=5|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304093954/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1953_10%2F19531021_0005.pdf|dataarchivio=4 marzo 2016}}</ref>
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!rowspan="2"|Stagione
!rowspan="2"|ClubSquadra
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppe nazionali
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|-
|1937-1938
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} Treviso Riserve
|[[Prima Divisione 1937-1938|PD]]||1+||?||?||?||?||-||-||-||1+||?
|-
|[[Associazione Calcio Treviso 1938-1939|1938-1939]]
|rowspan="3"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Associazione {{Calcio Treviso|Treviso]]N}}
|[[Serie C 1938-1939|C]]||4||?||?||?||?||-||-||-||4+||?
|-
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|[[Serie C 1940-1941|C]]||26||?||[[Coppa Italia 1940-1941|CI]]||1+||?||-||-||-||27+||?
|-
|[[Associazione Calcio Padova 1941-1942|agostoago. 1941]]
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[{{Calcio Padova|Padova]]N}}||-||-||-||-||-||-||-||-||-||-||-
| - ||-||-||-||-||-||-||-||-||-||-
|-
|[[Associazione Calcio Treviso 1941-1942|1941-1942]]
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Associazione {{Calcio Treviso|Treviso]]N}}
|[[Serie C 1941-1942|C]]||30||-33||?||?||?||-||-||-||30+||-33
|-
|[[Alessandria Unione Sportiva 1942-1943|1942-1943]]
|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Unione Sportiva{{Calcio Alessandria Calcio 1912|Alessandria]]N}}
|[[Serie B 1942-1943|B]]||12||-25||[[Coppa Italia 1942-1943|CI]]||1||-2||-||-||-||13||-27
|-
|[[Associazione Calcio Treviso 1944|1944]]
|rowspan="3"|{{Bandiera|ITA 1861-1946}} [[Associazione{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Treviso|Treviso]]N}}
|[[Campionato Alta Italia 1943-1944|CISAI]]||11||-9||-||-||-||-||-||-||11||-9
|-
|[[Associazione Calcio Treviso 1945-1946|1945-1946]]
|[[Serie B-C Alta Italia 1945-1946|BAIB-C-AI]]||21||?||-||-||-||-||-||-||21||?
|-
|[[Associazione Calcio Treviso 1946-1947|1946-1947]]
|[[Serie B 1946-1947|B]]||40||-41||-||-||-||-||-||-||40||-41
|-
! colspan="3"|Totale Treviso||140||?|| ||1+||?||-||-||-||141+||?
|-
|[[Associazione Calcio Fiorentina 1947-1948|1947-1948]]
|{{Bandiera|ITA}} [[Associazione {{Calcio Fiorentina|Fiorentina]]N}}
|[[Serie A 1947-1948|A]]||38||-52||-||-||-||-||-||-||38||-52
|-
|[[Associazione Sportiva Bari 1948-1949|1948-1949]]
|{{Bandiera|ITA}} {{Calcio Bari|N}}
|[[Serie A 1948-1949|A]]||36||-47||-||-||-||-||-||-||36||-47
|-
|[[Associazione Calcio Torino 1949-1950|1949-1950]]
|{{Bandiera|ITA}} [[Associazione {{Calcio Torino|Torino]]N}}
|[[Serie A 1949-1950|A]]||32||-65||-||-||-||[[Coppa Latina 1949|CL]]||1||–3-3||33||-68
|-
|[[Unione Sportiva Lucchese Libertas 1950-1951|1950-1951]]
|{{Bandiera|ITA}} [[Associazione Sportiva{{Calcio Lucchese Libertas 1905|Lucchese]]N}}
|[[Serie A 1950-1951|A]]||37||-53||-||-||-||-||-||-||37||-53
|-
|[[Unione Calcio Sampdoria 1951-1952|1951-1952]]
|rowspan="2"|{{Bandiera|ITA}} [[Unione {{Calcio Sampdoria|Sampdoria]]N}}
|[[Serie A 1951-1952|A]]||38||-40||-||-||-||-||-||-||38||-40
|-
|[[Unione Calcio Sampdoria 1952-1953|1952-1953]]
|[[Serie A 1952-1953|A]]||34||-43||-||-||-||-||-||-||34||-43
|-
! colspan="3"|Totale Sampdoria||72||-83||||-||-||-||-||-||72||-83
|-
|[[Associazione Sportiva Roma 1953-1954|1953-1954]]
|rowspan="2"|{{Bandiera|ITA}} [[Associazione Sportiva{{Calcio Roma|Roma]]N}}
|[[Serie A 1953-1954|A]]||27||-35||-||-||-||-||-||-||27||-35
|-
|[[Associazione Sportiva Roma 1954-1955|1954-1955]]
|[[Serie A 1954-1955|A]]||28||-29||-||-||-||-||-||-||28||-29
|-
! colspan="3"|Totale Roma||55||-64||||-||-||-||-||-||55||-64
|-
|[[Associazione Calcio Verona 1955-1956|1955-1956]]
|{{Bandiera|ITA}} [[Hellas{{Calcio Verona Football Club|Verona]]N}}
|[[Serie B 1955-1956|B]]||15||-26||-||-||-||-||-||-||15||-26
|-
! colspan="3"|Totale carriera||438+||-498+|| ||2+||-2+|| ||1||-3||441+||-503+
|}
 
===Cronologia presenze e reti in Nazionalenazionale===
{{Cronoini|ITA||M}}
{{Cronopar|12-6-1949|Budapest|HUN 1946-1949|1|1|ITA|-1|[[Coppa Internazionale 1948-1953|Coppa Internazionale]]}}
{{Cronopar|30-11-1949|Londra|ENG|2|0|ITA|-2|Amichevole}}
{{Cronopar|2-7-1950|San Paolo|PRY 1842-1954|0|2|ITA||Mondiali|1950|1º Turnoturno|14=San Paolo (Brasile)}}
{{Cronopar|25-11-1951|Lugano|CHE|1|1|ITA|-1|[[Coppa Internazionale 1948-1953|Coppa Internazionale]]}}
{{Cronopar|24-2-1952|Bruxelles|BEL|2|0|ITA|-2|Amichevole}}
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==Bibliografia==
===;Opere===
* {{Cita testo|titolo=Il calcio italiano|città=Milano|editore=C.E.N.I.D.A.|data=1974|cid=''Il calcio italiano''}}
* {{Cita libroTreccani|autore=Alberto Polverosi|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-moro_(Enciclopedia-dello-Sport)/|capitolo=MORO, Giuseppe|editoreautore=IstitutoAlberto dell'Enciclopedia Italiana|titolo=Enciclopedia dello Sport – Calcio|città=RomaPolverosi|anno=2002|cid=Polverosi}}
 
===;Libri===
* {{cita libro|autore=Gianni Brera|titolo=Il mestiere del calciatore|editore=Baldini & Castoldi|città=Milano |anno=1994|cid=Brera}}
* {{cita libro|autore=Marco Sappino|titolo=Dizionario del calcio italiano|editore=Baldini & Castoldi|città=Milano|anno=2000|isbn=88-8089-862-0|cid=Sappino}}
* {{cita libro|autore=Mario Pennacchia|curatore=Massimo Raffaeli|titolo=La vita disperata del portiere Moro|editore=[[IsbnISBN Edizioni]]|città=Milano|anno=2011|isbn=978-88-7638-288-8|cid=Pennacchia}}
 
===;Riviste===
* {{cita pubblicazione |autore=Gianni Cerri |data=21 aprile 1952 |titolo=Moro |rivista=Campioni del Giorno, anno II, num. 8 |cid=Cerri}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
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* {{Enciclopediadelcalcio|Moro}}
 
{{NazionaleItalia italianamaschile calcio Coppa Internazionale 1948-1953}}
{{NazionaleItalia italianamaschile mondialicalcio mondiale 1950}}
{{Portale|biografie|calcio}}
{{vetrina|6|marzo|2014|Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Giuseppe Moro|arg =biografie|arg2=sport sportivi }}
 
[[Categoria:Calciatori della Nazionalenazionale italiana]]