Delta II: differenze tra le versioni
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|basi = [[Cape Canaveral Air Force Station|Cape Canaveral]] [[Cape Canaveral Air Force Station Launch Complex 17|LC-17]]<br />[[Vandenberg Air Force Base|Vandenberg AFB]] [[Vandenberg AFB Space Launch Complex 2|SLC-2W]]
|primo =Delta 6000: 14 febbraio [[1989]]<br />Delta 7000: 26 novembre [[1990]]<br />Delta 7000H: 8 luglio [[2003]]
|ultimo = Delta 6000: 24 luglio [[1992]]<br />Delta 7000: 15 settembre [[2018]]<br />Delta 7000H: 10 settembre [[2011]]
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|durata = 87 s
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}}
Il '''Delta II''' è stato un [[vettore (astronautica)|sistema di lancio]] progettato e costruito originariamente da [[McDonnell Douglas]]. Il Delta II
== Storia ==
L'uso di sistemi di lancio non riutilizzabili (''[[Expendable Launch System]]'') doveva lentamente declinare in favore dello [[Space Shuttle]]; invece il programma Delta fu ripreso nel 1986, a seguito della [[Disastro dello Space Shuttle Challenger|distruzione del Challenger]]. Il Delta II, nello specifico fu progettato per posizionare in orbita la serie Block II dei satelliti del [[GPS]]. I Delta II hanno lanciato 125 progetti (fino all'agosto [[2007]]), compresi numerose missioni [[NASA]] verso il pianeta [[Marte (astronomia)|Marte]].
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== Descrizione del lanciatore ==
I lanciatori Delta
▲I lanciatori Delta sono dei veicoli di lancio non riutilizzabili ([[Expendable Launch Vehicle]], ''ELV''), ovvero possono essere usati solo una volta. Ogni lanciatore è così composto:
* Stadio I: un motore [[RS-27]] di [[Rocketdyne]] alimentato a [[kerosene]] e [[ossigeno liquido]] fornisce la spinta primaria per il sollevamento.
* Razzi impulsori a [[propellente solido]]: sono utilizzati durante i primi due minuti del volo per aumentare la spinta iniziale. Il Delta II a media capacità possiede in totale nove razzi impulsori (sei in uso fin da terra, e tre in volo); gli altri modelli ne utilizzano solo tre o quattro.
* Stadio II: comprende dei serbatoi di carburante e ossidante per alimentare un motore a [[combustibile ipergolico]] AJ10-118K di [[Aerojet]] che è attivato una o più volte per inserire il veicolo in [[low earth orbit]]. In questo stadio è situato un sistema di guida e una piattaforma inerziale che controllano tutti gli eventi che si verificano in volo.
* Stadio III: un motore opzionale (alcuni Delta II possiedono solo due stadi e sono generalmente utilizzati per missioni in orbita terrestre) a combustibile solido ATK-Thiokol fornisce la spinta necessaria per lasciare l'orbita terrestre e posizionare il [[carico utile]] su una traiettoria verso Marte o un'altra destinazione oltre l'orbita terrestre. È connesso al carico utile fino alla terminazione della spinta, dopo di che viene separato. Questo stadio è stabilizzato rispetto allo [[spin]] e non ha nessun controllo di guida attivo: il corretto orientamento dipende infatti interamente dalle manovre effettuate dal secondo stadio prima della sua separazione. Include anche un meccanismo per la riduzione dello spin prima del rilascio del carico utile, in quanto molte [[Sonda spaziale|sonde spaziali]] non riescono a gestire l'elevato spin necessario per stabilizzare questo stadio.
* Ogiva del carico utile: metallo sottile o composito che protegge la sonda spaziale durante la sua ascesa nell'atmosfera terrestre.
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* La seconda cifra indica il numero di razzi impulsori (''booster''), tipicamente 9. In questo caso sei sono utilizzati fin dal sollevamento da terra e tre sono avviati dopo il primo minuto di volo. In veicoli con 3 o 4 razzi impulsori, tutti i razzi sono avviati al momento del lancio.
* La terza cifra è 2, per denotare l'uso di un secondo stadio con un motore Aerojet AJ10. Questo motore è riavviabile, rendendo il lanciatore adatto anche a missioni complesse. Solo i Delta precedenti della serie 6000 utilizzavano un diverso motore, il TR-201.
* La quarta cifra identifica il terzo stadio. 0 denota che non è utilizzato un terzo stadio, 5 indica l'uso di uno stadio [[Payload Assist Module]] (PAM) con motore [[Razzo a propellente solido|a propellente solido]] Star 48B, 6 indica l'uso di un motore Star 37FM.
Ad esempio, un Delta 7925
* Un Delta II-Heavy
== Descrizione del lancio ==
; Assemblaggio del vettore
Il Delta II è assemblato verticalmente sul pad di lancio. L'assemblaggio incomincia innalzando in posizione verticale il primo stadio. Successivamente vengono sollevati i razzi impulsori, che vengono poi uniti al primo stadio. L'assemblaggio poi continua sollevando il secondo stadio al di sopra del primo stadio e procedendo alla loro unione<ref>{{Cita web | url =
; Rifornimento
Il primo stadio viene rifornito con circa 37.900 litri (10.000 galloni) di carburante in 20 minuti circa<ref>{{Cita web | url = https://www.nasa.gov/mission_pages/swift/launch/pad.html | titolo = Swift Launch Pad Activities | data = 18 novembre 2004 | accesso = 30 aprile 2019 | dataarchivio = 2 agosto 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200802072059/https://www.nasa.gov/mission_pages/swift/launch/pad.html | urlmorto = sì }}</ref>.
== Lanci del Delta II ==
{{vedi anche|Lista dei lanci del Delta II}}
[[File:Delta II rocket lift off.jpg|thumb|Delta II in volo]]
Il sistema di lancio Delta II è stato usato per
Tuttavia, il Delta II ha effettuato anche dei lanci non riusciti. La missione di lancio del [[Koreasat-1]] fu un fallimento parziale, in quanto il satellite fu in grado di compensare per un inserimento in orbita errata da parte del lanciatore<ref>
{{Cita web | url = http://space.skyrocket.de/doc_sdat/koreasat-1.htm | titolo = Koreasat 1, 2 (Mugungwha 1, 2) / Europe*Star B | cognome = Krebs | nome = Gunter Dirk}}</ref>.
Un fallimento completo avvenne invece il 17 gennaio [[1997]], quando il Delta II 7925 che trasportava il primo [[satellite GPS]] della serie Block IIR esplose 13 secondi dopo il sollevamento, inondando di detriti in fiamme il Launch Complex 17 della [[Cape Canaveral Air Force Station]]. Non vi furono feriti e il pad di lancio non fu danneggiato seriamente, tuttavia molte auto furono interamente distrutte e alcuni edifici furono danneggiati.<ref>[
L'ultimo Delta II fu lanciato il 15 settembre 2018 per l'inserimento in orbita del satellite [[ICESat-2]].<ref name="ansa.it">{{Cita news|url=http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2018/09/15/lanciato-il-satellite-icesat-2-sorvegliera-i-ghiacci-polari_1f527830-2464-4376-b280-aeb8f8c61df6.html|titolo=Lanciato il satellite Icesat-2, sorveglierà i ghiacci polari|editore=[[ANSA]]|accesso=15 settembre 2018}}</ref>
=== Carichi utili notevoli ===
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* [[STEREO]]
* [[Swift Gamma Ray Burst Explorer|Swift]]
* [[THEMIS (satelliti)|THEMIS]]
* [[USA 193]] (NROL-21)
* [[WMAP]]
*
</div>
Fra il maggio 1997 e il novembre 1998, i Delta II hanno posizionato in orbita 55 [[Iridium (satellite)|satelliti Iridium]]<ref>
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== Ritiro del sistema di lancio ==
In un articolo pubblicato dal ''[[Wall Street Journal]]'' si fanno alcune supposizioni sul destino del sistema di lancio Delta II dopo che la [[U.S. Air Force]] terminerà il suo utilizzo<ref>
{{Cita web | titolo = Delta II's Fate Worries Nonmilitary Users | url =
L'ultimo carico utile pianificato per il Delta II avrebbe dovuto essere una missione lunare della NASA nel [[2011]].<ref>{{Cita news |nome= |cognome= |autore= |titolo=Launch team packs rockets' timetable |url=http://www.floridatoday.com/apps/pbcs.dll/article?AID=
Con la missione per l'inserimento in orbita del satellite [[ICESat-2]] si conclude, il 15 settembre 2018, l'ultimo lancio del Delta II.<ref name="ansa.it" />
▲L'ultimo carico utile pianificato per il Delta II avrebbe dovuto essere una missione lunare della NASA nel [[2011]].<ref>{{Cita news |nome= |cognome= |autore= |titolo=Launch team packs rockets' timetable |url=http://www.floridatoday.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20080525/BUSINESS/805250328/1007/news02 |pubblicazione= |editore=Florida Today |città= |data=25 maggio 2008 |accesso=11 giugno 2008 |citazione=United Launch Alliance piled up a half-dozen new payloads for Atlas and Delta rockets during the first half of the year, including a NASA moon mission that will extend Delta 2 launch operations. |urlmorto=sì }}</ref>
== Applicazioni future ==
Il motore del secondo stadio, costruito da Aerojet, è stato scelto dalla [[NASA]] per essere il motore principale per la [[Orion (veicolo spaziale)|navicella Orion]], che sostituirà lo [[Space Shuttle]] dopo il 2010. Il motore è stato scelto per la sua capacità di riavviamento multipla e per la possibilità di sostituire l'originale alimentazione a [[ossigeno liquido]]/[[metano liquido]] (LOX/LCH<sub>4</sub>) con
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.boeing.com/defense-space/space/delta/delta2/delta2.htm|Delta II, Boeing|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://space.skyrocket.de/doc_lau/delta.htm|2=Delta I, II e III. Sito di Gunter Krebs|lingua=en|accesso=8 ottobre 2010|urlarchivio=https://www.webcitation.org/60dqY3Xtj?url=http://space.skyrocket.de/doc_lau/delta.htm|dataarchivio=2 agosto 2011|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://kevinforsyth.net/delta/|Storia del vettore Delta|lingua=en}}
* {{cita web|
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[[File:Delta rocket evolution.png|thumb|left|upright=1.7|Evoluzione del lanciatore Delta (U.S. Govt.)]]
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[[Categoria:Lanciatori
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