Cantiere Navale Triestino: differenze tra le versioni

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corretto notizie inesatte : nel 1907 non esisteva una provincia di Trieste e Monfalcone costituiva un proprio distretto parte del Land "Litorale austriaco". La Provincia di Gorizia non esiste più essendo stata abolita
 
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[[File:CantiereNavaleTriestino.jpg|thumb|right|Vista aerea di parte del Cantiere Navale Triestino (c. 1914).]]
[[File:VaroTergestea.jpg|thumb|right|Varo del piroscafo da carico "Tergestea" al Cantiere Navale Triestino (16 giugno 1911).]]
Il '''Cantiere Navale Triestino''' è stato fondato nel [[1907]] a [[Monfalcone]], allora parte del [[Litorale austriaco]]. È tuttora attivo con il nome di [[Fincantieri - Cantiere Navale di Monfalcone]].
 
== Storia ==
Progettato e finanziato dalla [[Cosulich (famiglia)|famiglia Cosulich]], proprietaria di una compagnia di navigazione, il cantiere venne ufficialmente inaugurato il 3 aprile [[1908]].
La famiglia Cosulich originaria di [[Lussinpiccolo]] aveva dato inizio alla propria attività armatoriale nel [[1857]] e nel [[1890]] trasferì la sede della compagnia a Trieste, dando impulso all'espansione della propria flotta con l'acquisto di diversi piroscafi e fondando nel [[1903]] la compagnia di navigazione "[[Cosulich Società Triestina di Navigazione|Unione Austriaca di Navigazione dell'Austro Americana e dei Fratelli Cosulich]]", i cui piroscafi cominciarono a collegare regolarmente Trieste con il [[America del Nord|Nord]] e il [[Sud America]].
 
Fino allo scoppio della prima guerra mondiale il cantiere aveva costruito diverse navi, sia mercantili che militari, tra cui l'incrociatore ''[[SMS Saida|Saida]]'' per la [[k.u.k. Kriegsmarine]], la [[marina militare]] dell'[[Impero austro-ungarico]]. Allo scoppio della guerra tra Italia e Austria nel 1915 la forza lavoro, in gran parte italiana, abbandonò il cantiere, mentreessendo il sito stesso era troppo vicino alla linea del fronte per continuare ad operare. Venne occupato dal [[Regio Esercito]] l'8 giugno [[1915]], diventando obiettivo dei cannoni austriaci da luglio a settembre 1915, durante le varie battaglie dell'Isonzo. La società però continuò a funzionare, utilizzando impianti avuti in prestito dalla [[Donaudampfschiffahrtsgesellschaft|DDSG]] a [[Budapest]] e l'[[Cantiere navale di Pola|Arsenale Navale]] di [[Pola]]. Durante la guerra vennero costruiti dei [[sommergibile|sommergibili]], tra cui diversi della classe U-27.
 
Terminato il conflitto, con il passaggio di Trieste al [[Regno d'Italia]] la compagnia assunse la denominazione "Cosulich Società Triestina di Navigazione".
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| 1909 || {{m|6722}} || {{m|2890}}
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| 1910 || {{m|3637}} || {{m|1570}}
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| 1911 || {{m|17815}} || {{m|7580}}
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| 1913 || {{m|32405}} || {{m|19100}}
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| 1910 || 650
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| 1911 || {{m|1600}}
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| 1912 || {{m|1800}}
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| 1913 || {{m|2350}}
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| 1914 (marzo) || {{m|2600}}
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* {{cita web |1=http://www.archeologiaindustriale.it/ |2=Sito Archeologia Industriale |accesso=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304025529/http://www.archeologiaindustriale.it/ |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=sì }}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|trasporti}}
 
[[Categoria:Cantieri navali dell'Impero Austroaustro-Ungaricoungarico]]
[[Categoria:Cantieri navali italiani del passato|Cantiere Navale Triestino]]
[[Categoria:Cantieri Riuniti dell'Adriatico]]
[[Categoria:Cantiere navale di Monfalcone]]