Santo Spirito (Bari): differenze tra le versioni

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{{Quartiere
{{Divisione amministrativa
|NomenomeQuartiere = Santo Spirito-Catino-San Pio
|immagine = BariSSpirito.JPG
|Nome ufficiale =
[[File:BariSSpirito.JPG|thumb|uprightdidascalia =2.7| Lungomare di S.Santo Spirito e scorcio del porto (si vedono distinte nell'abitato le torri gemelle della chiesa dello Sp.Spirito Santo)]].
|Panorama =
|DidascaliasiglaStato = ITA
|BandierasiglaRegione = PUG
|siglaProvincia = BA
|Stemma =
|StatonomeComune = ITABari
|circoscrizione = [[Municipio V (Bari)|Municipio 5]]
|Grado amministrativo = 4
|Note abitanti = 13.941
|Tipo = [[quartiere]]
|nomeAbitanti = santospiritesi
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|patrono = [[Immacolata Concezione|Immacolata]]
|Divisione amm grado 2 = Bari
|Divisione amm grado 3 = Bari
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Superficie =
|Note superficie =
|Abitanti =
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti =
|Prefisso =
|Fuso orario =
|Targa =
|Nome abitanti = Santospiritesi
|Raggruppamento = Municipio V
|Immagine localizzazione = Municipio_V_di_Bari.png
|Mappa =
|Didascalia mappa = Il V Municipio
|Sito =
}}
'''Santo Spirito''', conosciuto anche come '''Santo Spirito - Catino - San Pio''', è un quartiere di [[Bari]]. Insieme a [[Palese- Macchie]] appartienefa dalparte del [[2014]] alMunicipio V municipio (ex I circoscrizioneBari),|municipio per un totale di 28 757 abitanti + 1: Simone Boccapollo, il vincitore ufficiale del campionato di Fantacalcio 2018/19 in compagniaV]] del Falcocapoluogo.
 
== Geografia fisica ==
Il quartiere sorge all'estrema punta nord del capoluogo, 11 km a nord-ovest del centro.

Confina:
* a nord con la [[Mare Adriatico|costa Adriatica]];
* a est col quartiere di [[Palese- Macchie]];
* a sud-ovest con il comune di [[Bitonto]];
* a ovest con il comune di [[Giovinazzo]].
 
Il nucleo principale di Santo Spirito costituisce geograficamente lo sbocco asul mare di [[Bitonto]] e delle sue lame minori, come testimonia il toponimo di "Catino" che designava un'area paludosa e dove oggi sorge un quartiere soggetto a frequentissimi allagamenti a causa degli apporti meteorici provenienti dall'interno, e quindi dalla [[Murgia barese|murgia bitontina]], ed a cui la particolare conformazione geologica degli strati delle bancate calcaree in quella zona non consente di avere libero sfogo verso il mare.
 
== Storia e peculiarità ==
[[File:BariSSpirito.JPG|thumb|upright=2.7|Lungomare di S. Spirito e scorcio del porto (si vedono distinte nell'abitato le torri gemelle della chiesa dello Sp. Santo)]]
Si crede che il suo litorale, fin da tempi remoti sia stato usato come porto, per la facilità di attracco per le imbarcazioni (la riva è discretamente favorevole a tale uso).<br />Tale ipotesi è accreditata dal recente ritrovamento, sul fondale poco al largo della baia, dei resti di una piccola [[nave|nave da trasporto]] [[Civiltà romana|romana]] e di anfore databili tra il II secolo a.C. ed il I d.C.<ref name=fonte>Vito Lozito : Santo Spirito – Storia di un centro costiero in Terra di Bari - (1994)</ref>.
Lo storico Vito A. Melchiorre (recentemente scomparso) scrisse che la più antica citazione del luogo è quella del geografo arabo Al Edrisi (1099-1164), in un trattato di geografia scritto per il re [[Normanni|normanno]] [[Ruggero II di Sicilia]]<ref>[http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=144&Itemid=88888934 Santo Spirito - Tra storia e curiosità] Sito di Palese Macchie</ref>, mentre in un contratto agrario del 1261 viene citata come "''locus Sancti Spiriti''"<ref>Vito Lozito : Santo Spirito – Storia di un centro costiero in Terra di Bari - (1994); pag. 362</ref>.
Vi sono testimonianze, in particolare raccolte dal compianto prof. Lozito, che Santo Spirito sia stato luogo di breve sosta di [[San Francesco]] nel suo peregrinare per le terre d'Italia e soprattutto come scalo intermedio per il suo viaggio in [[Terra Santa]]. A memoria di tale evento, da lungo tempo è presente, al centro della fontana della piccola area verde prospiciente il porto, una bella statua bronzea del Santo (nell'atto di far bere dalle sue mani leggiadre colombe)<ref name=fonte/>.
La località fu fortemente contesa tra i [[Comune|comuni]] di Bari e Bitonto, dal [[XIII secolo|XIII]] al [[XVI secolo]] in quanto Bari, città marinara e commerciale voleva servirsene per espandere la sua influenza verso Nord (Santo Sp. si trovava infatti sulla via marittima tra Bari e Barletta) e Bitonto non voleva rinunciare ad un prestigioso sbocco sul mare (giacché di fatto, Santo Sp. È proprio lo sbocco a mare naturale di Bitonto, che se ne sentiva quindi privata). Ciò portò alla delimitazione dei confini una prima volta nel [[1265]], con ''lapides finales''<ref>Libro Rosso dell'Università di Bitonto, documento I 1,3, pp. 67-72 : «Il 12 febbraio 1265 Riccardo, conte di Caserta e capitano generale del Regno di Sicilia, ordinò a Tafuro di Capua di recarsi a Bitonto e collocare i termini lapidei confinari (lapides finales) per delimitare l'ambito territoriale della città (tradotto dal latino)»</ref> ed una seconda volta nel [[1585]] (per ordine dei regnanti [[Aragonesi]]) con cinque "[[titolo confinario|titoli]]" (quattro di questi sono tuttora visibili), che sostituirono le lapidi precedenti<ref>Il 16 maggio 1584 il Consiglio, presieduto dal Viceré e capitano Generale del Regno don Pedro Fernandez de Castro conte di Lemos, dopo aver ascoltato le ragioni delle due Università contendenti, stabilì i punti principali che delimitavano il confine tra le due città (che sostanzialmente erano gli stessi del 1265) - Atti governativi del Regno di Napoli nel periodo Aragonese -</ref><ref>Atto notarile rogato verso la metà del XVIII secolo dal n. bitontino Francesco Martucci (copia di una lapide) - Archivio di Stato di Bari</ref>. Queste delimitazioni riconoscevano l'appartenenza di S. Sp. a Bitonto ed il restante territorio ad est di ''via Candela'' (le attuali vie Titolo, Capitaneo e Brengola in Palese) parte del comune barese. Quindi per molti secoli la località fu '''marina e porto commerciale di Bitonto''' (cioè sua frazione) e a questo status deve il suo iniziale sviluppo urbano. Non essendo il fondale della baia santospiritese abbastanza profondo, Bitonto non poté che limitarsi ad utilizzarlo come porto peschereccio e turistico (o comunque per imbarcazioni di media o piccola stazza).In questi stessi secoli e soprattutto nel [[XIX secolo|XIX]], diversi ricchi bitontini usavano costruirvisi [[villa|ville]] da abitare d'estate, la maggior parte di queste ville si trovano in Corso Umberto I.
 
Lo storico Vito A. Melchiorre (recentemente scomparso) scrisse che la più antica citazione del luogo è quella del geografo arabo Al Edrisi[[al-Idrisi]] (1099-11641165), in un trattato di geografia scritto per il re [[Normanni|normanno]] [[Ruggero II di Sicilia]]<ref>[{{Cita web|url=http://www.palesemacchie.it/index.php?option=com_content&task=view&id=144&Itemid=88888934 Santo Spirito |titolo=palesemacchie.it|sito=www.palesemacchie.it|accesso=2025- Tra storia e curiosità] Sito di Palese Macchie09-27}}</ref>, mentre in un contratto agrario del 1261 viene citata come "''locus Sancti Spiriti''"<ref>Vito Lozito : Santo Spirito – Storia di un centro costiero in Terra di Bari - (1994); pag. 362</ref>.
L'annessione di Santo Spirito a Bari, come sua [[frazione geografica|frazione]], s'ebbe nel settembre 1928 (durante il regime [[fascista]]), per volontà dell'allora [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|Sottosegretario]] al [[Ministero dei lavori pubblici]] [[Araldo di Crollalanza]].<ref>Regio Decreto n. 2133 del 6 settembre 1928 (pubblicato sulla [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=01&mese=10&anno=1928 Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 228 del 1º ottobre 1928], parte prima)</ref> Ne divenne quartiere nel [[1970]]. Nel 1979, unita a Catino e San Pio -ex Enziteto- (quartieri edificati negli anni cinquanta del [[XX secolo]]) ed alla vicina Palese, formava la I Circoscrizione del Comune di Bari.
 
Vi sono testimonianze, in particolare raccolte dal compianto prof. Lozito, che Santo Spirito sia stato luogo di breve sosta di [[San Francesco]] nel suo peregrinare per le terre d'Italia e soprattutto come scalo intermedio per il suo viaggio in [[Terra Santasanta]]. A memoria di tale evento, da lungo tempo è presente, al centro della fontana della piccola area verde prospiciente il porto, una bella statua bronzea del Santo (nell'atto di far bere dalle sue mani leggiadre colombe)<ref name="fonte" />.
Il nucleo originario del paese è quello prospiciente al porto ed al lungomare, conosciuto dai santospiritesi come “''Marineria''” e databile presumibilmente tra la fine del XVI ed il XIX secolo; perlopiù case di pescatori. A questo nucleo s'aggiunse poi, nei secoli successivi quello lungo via Napoli (già via Bari-Giovinazzo) e le case lungo le vie conte Mossa e corso Garibaldi (probabilmente databili ai secoli XIX-inizi XX). ''Via [[Napoli]]'' un tempo importantissima via di comunicazione (che, attraverso l'abitato di Santo Spirito e dell'attigua Palese si collegava, prima delle modifiche degli anni settanta, direttamente a Bari, in corrispondenza di Piazza Massari e del [[Castello Normanno-Svevo (Bari)|Castello Svevo]]) conserva tale nome in quanto portava proprio alla [[capitale (città)|capitale]] del [[Regno delle due Sicilie]] (quando non esistevano ancora le autostrade e si dovevano attraversare tutti i centri urbani lungo il percorso). Nel suo “Bitonto nella storia”, lo storico bitontino Luigi Sylos racconta che nei secoli passati, una certa “''via Catina''” (forse corrispondente all'odierna "strada Catino", che s'innesta in via c. Mossa<ref>la cosa è abbastanza plausibile, dato che la conformazione del territorio in quella zona, che forma una specie di avvallamento chiuso proprio a forma di catino dovrebbe quasi sicuramente aver dato il nome alla strada che lo costeggiava</ref>) collegava Bitonto alla sua marina, prima che venisse costruita la strada Bitonto-Santo Spirito<ref>Luigi Sylos - Bitonto nella storia -</ref>. Poi nel [[1860]], la costruzione della [[Ferrovia Adriatica|linea ferroviaria adriatica]] più a sud di via Napoli delimitò e delimita tuttora l'abitato. Nel secondo dopoguerra le moderne lottizzazioni (e quindi le costruzioni di nuovi edifici) occupano tutti i posti rimasti liberi nel centro (che è compreso tra le vie Bonavoglia e Lippolis a est e De Pascale e Malta ad ovest) mentre ancora ad est verso Palese ed ovest verso Giovinazzo si sviluppano, sparsi nel verde, moderne ville o complessi residenziali (più condominiali verso Palese, a carattere di residence di ville sulla vecchia Statale 16 verso Giovinazzo).
[[File:Titolochianca.jpg|miniatura|Il Titolo detto "''della Chianca''", a [[Bari]], in [[San Paolo (Bari)|zona San Paolo]]. Costruito nel [[1585]], segnò, fino al [[1928]] (assieme ad altri cinque esemplari), il confine con il comune di [[Bitonto]].]]
La località fu fortemente contesa tra i [[Comune|comuni]] di Bari e Bitonto, dal [[XIII secolo|XIII]] al [[XVI secolo]] in quanto Bari, città marinara e commerciale voleva servirsene per espandere la sua influenza verso Nord (Santo Sp.Spirito si trovava infatti sulla via marittima tra Bari e Barletta) e Bitonto non voleva rinunciare ad un prestigioso sbocco sul mare (giacché di fatto, Santo Sp.Spirito Èè proprio lo sbocco a mare naturale di Bitonto, che se ne sentiva quindi privata). Ciò portò alla delimitazione dei confini una prima volta nel [[1265]], con ''lapides finales''<ref>Libro Rosso dell'Università di Bitonto, documento I 1,3, pp. 67-72 : «Il 12 febbraio 1265 Riccardo, conte di Caserta e capitano generale del Regno di Sicilia, ordinò a Tafuro di Capua di recarsi a Bitonto e collocare i termini lapidei confinari (lapides finales) per delimitare l'ambito territoriale della città (tradotto dal latino)»</ref> ed una seconda volta nel [[1585]] (per ordine dei regnanti [[Aragonesi]]) con cinque "[[titolo confinario|titoli]]" (quattro di questi sono tuttora visibili), che sostituirono le lapidi precedenti<ref>Il 16 maggio 1584 il Consiglio, presieduto dal Viceré e capitano Generale del Regno don Pedro Fernandez de Castro conte di Lemos, dopo aver ascoltato le ragioni delle due Università contendenti, stabilì i punti principali che delimitavano il confine tra le due città (che sostanzialmente erano gli stessi del 1265) - Atti governativi del Regno di Napoli nel periodo Aragonese -</ref><ref>Atto notarile rogato verso la metà del XVIII secolo dal n. bitontino Francesco Martucci (copia di una lapide) - Archivio di Stato di Bari</ref>. Queste delimitazioni riconoscevano l'appartenenza del territorio di S.Santo Sp.Spirito aal comune di Bitonto ed il restante territorio ad est di ''via Candela'' (le attuali vie Titolo, Capitaneo e Brengola in Palese) parte del comune barese. Quindi per molti secoli la località fu '''marina e porto commerciale di Bitonto''' (cioè sua frazione) e a questo status deve il suo iniziale sviluppo urbano. Non essendo il fondale della baia santospiritese abbastanza profondo, Bitonto non poté che limitarsi ad utilizzarlo come porto peschereccio e turistico (o comunque per imbarcazioni di media o piccola stazza).In questi stessi secoli e soprattutto nel [[XIX secolo|XIX]], diversi ricchi bitontini usavano costruirvisi [[villa|ville]] da abitare d'estate, la maggior parte di queste ville si trovano in Corso Umberto I.
 
L'[[Grande Bari|annessione di Santo Spirito a Bari]], come sua [[frazioneFrazione geografica(geografia)|frazione]], s'ebbe nel settembre 1928 (durante il regime [[fascista]]), per volontà dell'allora [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|Sottosegretario]] al [[Ministero dei lavori pubblici]] [[Araldo di Crollalanza]].<ref>Regio{{Cita Decreto n. 2133 del 6 settembre 1928 (pubblicato sulla [httpweb|url=https://augusto.digitpaagid.gov.it/#giorno|titolo=01&mese=10&anno=1928AgID GazzettaMaintenance Ufficiale del Regno d'Italia nPage|sito=augusto.agid. 228 del 1º ottobre 1928], parte prima)gov.it|accesso=2025-09-27}}</ref> Ne divenne [[Quartieri di Bari|quartiere]] nel [[1970]]. Nel 1979, unita a Catino e San Pio -ex Enziteto- (quartieri edificati negli anni cinquanta70-80 del [[XX secolo]]) ed alla vicina Palese, formava la I Circoscrizione del Comune di Bari.
Sempre nel secondo dopoguerra vengono costruiti i quartieri '''Catino''', a sud della ferrovia ed ancora a sud della Strada Statale 16, proprio nei pressi della SP Bit.-S. Sp., Enziteto –recentemente ribattezzata '''San Pio''' in onore al [[Padre Pio da Pietrelcina|Santo Pio da Pietrelcina]]-. [[File:Chiesa SSpiritoBari.jpg|thumb|upright=1.2|left|Chiesa dello Spirito Santo: la facciata principale]]Questi sono quartieri progettati nell'ambito dell'[[INA-Casa|edilizia economica e popolare]]. Soprattutto San Pio è stato, negli anni novanta, tristemente noto come una delle peggiori zone della periferia barese a causa della delinquenza diffusa (spaccio, rapine e furti in casa) ed era considerato un ghetto della malavita organizzata. Da qualche anno le condizioni sono migliorate grazie all'attività congiunta di istituzioni comunali, forze dell'ordine e della parrocchia. Il cambio del nome del quartiere e dei nomi delle vie, frutto dell'impegno congiunto di scuola, comitato cittadino e parrocchia, è solo una delle tante iniziative per rivalutare il quartiere.
 
== Geografia ==
Santo Spirito, in maniera simile a Palese (facente parte della stessa Circoscrizione), ha incrementato notevolmente la popolazione residente negli ultimi decenni, accanto alla crescita della popolazione non residente ma che vi si insedia nei mesi estivi.
Il nucleo originario del paese è quello prospiciente al porto ed al lungomare, conosciuto daidagli santospiritesiabitanti come “''Marineria''” e databile presumibilmente tra la fine del XVI ed il XIX secolo; perlopiù case di pescatori. A questo nucleo s'aggiunse poi, nei secoli successivi quello lungo via Napoli (già via Bari-Giovinazzo) e le case lungo le vie conte Mossa e corso Garibaldi (probabilmente databili ai secoli XIX-inizi XX). ''Via [[Napoli]]'' un tempo importantissima via di comunicazione (che, attraverso l'abitato di Santo Spirito e dell'attigua Palese si collegava, prima delle modifiche degli anni settanta, direttamente a Bari, in corrispondenza di Piazza Massari e del [[Castello Normanno-Svevo (Bari)|Castello Svevo]]) conserva tale nome in quanto portava proprio alla [[capitale (città)|capitale]] del [[Regno delle due Sicilie]] (quando non esistevano ancora le autostrade e si dovevano attraversare tutti i centri urbani lungo il percorso). Nel suo “Bitonto nella storia”, lo storico bitontino Luigi Sylos racconta che nei secoli passati, una certa “''via Catina''” (forse corrispondente all'odierna "strada Catino", che s'innesta in via c. Mossa<ref>la cosa è abbastanza plausibile, dato che la conformazione del territorio in quella zona, che forma una specie di avvallamento chiuso proprio a forma di catino dovrebbe quasi sicuramente aver dato il nome alla strada che lo costeggiava</ref>) collegava Bitonto alla sua marina, prima che venisse costruita la strada Bitonto-Santo Spirito<ref>Luigi Sylos - Bitonto nella storia -</ref>. Poi nel [[1860]], la costruzione della [[Ferrovia Adriatica|linea ferroviaria adriatica]] più a sud di via Napoli delimitò e delimita tuttora l'abitato. Nel secondo dopoguerra le moderne lottizzazioni (e quindi le costruzioni di nuovi edifici) occupano tutti i posti rimasti liberi nel centro (che è compreso tra le vie Bonavoglia e Lippolis a est e De Pascale e Malta ad ovest) mentre ancora ad est verso Palese ed ovest verso Giovinazzo si sviluppano, sparsi nel verde, moderne ville o complessi residenziali (più condominiali verso Palese, a carattere di residence di ville sulla vecchia Statale 16 verso Giovinazzo).
 
Sempre nel secondo dopoguerra (anni 70-80) vengono costruiti i quartieri '''Catino''', a sud della ferrovia ed ancora a sud della Strada Statale 16, proprio nei pressi della SP Bit.-S. Sp., Enziteto –recentemente– recentemente ribattezzata '''San Pio''' in onore al [[Padre Pio da Pietrelcina|Santo Pio da Pietrelcina]]-. [[File:Chiesa SSpiritoBari.jpg|thumb|upright=1.2|left|Chiesa dello Spirito Santo: la facciata principale]]Questi sono quartieri progettati nell'ambito dell'[[INA-Casa|edilizia economica e popolare]]. Soprattutto San Pio è stato, negli anni novanta, tristemente noto come una delle peggiori zone della periferia barese a causa della delinquenza diffusa (spaccio, rapine e furti in casa) ed era considerato un ghetto della malavita organizzata. Da qualche anno le condizioni sono migliorate grazie all'attività congiunta di istituzioni comunali, forze dell'ordine e della parrocchia. Il cambio del nome del quartiere e dei nomi delle vie, frutto dell'impegno congiunto di scuola, comitato cittadino e parrocchia, è solo una delle tante iniziative per rivalutare il quartiere.
 
Santo Spirito, in maniera simile a Palese (facente parte delladello stessastesso CircoscrizioneMunicipio), ha incrementato notevolmente la popolazione residente negli ultimi decenni, accanto alla crescita della popolazione non residente ma che vi si insedia nei mesi estivi.
 
Eccetto che per Catino ed Enziteto, l'abitato appare dall'alto come schiacciato ed allungato lungo l'asse di via Napoli, che ne costituisce una via principale assieme al lungomare, quasi parallelo. Le altre vie principali, trasversali a via Napoli sono (in ordine da ovest ad est) le vie Mossa e Garibaldi (entrambe portano alla stazione ferroviaria) ed Umberto I (che si prolunga poi nella provinciale B.-S. Sp.).
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Fino a circa un decennio fa era ancora visibile il tracciato, con tanto di rotaie, della [[ferrovia]] a binario unico e a [[scartamento ridotto]] che collegava direttamente Bitonto con il mare.
 
Molto gradevole è poi la passeggiata del lungomare, che da quasi al confine con Giovinazzo raggiunge Palese.
Molto sentite sono nel quartiere le feste religiose o gastronomiche: a [[Pasqua]] come a [[Natale]], le vie si riempiono di addobbi e, in alcuni locali o in chiesa, si tengono i tradizionali svaghi di vacanza organizzati dal comune. A Catino si svolge la tradizionale festa del patrono [[San Nicola di Myra|San Nicola]], con il relativo corteo storico. La festa dura tre giorni: nel primo si svolge il corteo storico, nel secondo giorno ci sono le bancarelle, il terzo giorno la sagra della [[scagliozzi|sgagliozza]], con i fuochi d'artificio.
 
Molto sentite sono nel quartiere le feste religiose o gastronomiche:, acome [[Pasqua]]la comeSagra adel [[Natale]]pesce fritto, le vieche si riempionotiene diad addobbi e,agosto in alcuniun localigiorno oche incambia chiesa,ogni sianno tengono i tradizionali svaghi die vacanzala organizzatifesta daldella comuneMadonna. A Catino si svolge la tradizionale festa del patrono [[San Nicola di Myra|San Nicola]], con il relativo corteo storico. La festa dura tre giorni: nel primo si svolge il corteo storico, nel secondo giorno ci sono le bancarelle, il terzo giorno la sagra della [[scagliozzi|sgagliozza]], con i fuochi d'artificio.
== Infrastrutture e trasporti ==
 
Dal 1928 al 1963 a Catino era presente una stazione ferroviaria, posta lungo la [[Ferrovia Bitonto-Santo Spirito|linea Bitonto-Santo Spirito]], in seguito soppressa ed inglobata nella [[ferrovia Bari-Barletta]].
Santo Spirito è indicata sulla cartina della Puglia che si trova nella "Galleria delle carte geografiche" presso i Musei Vaticani a Roma.
[[File:Vaticani Santo Spirito.jpg|miniatura|Cartina della Puglia, Musei Vaticani]]
 
== Sport ==
La squadra di calcio di Santo Spirito disputó il campionato di Prima Divisione nel 1945-1946 <ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.barinedita.it/sport/n5186-dal-palese-al-carbonara-dal-carrassi-al-san-paolo--la-storia-delle-squadre-di-quartiere-di-bari|titolo=Dal Palese al Carbonara, dal Carrassi al San Paolo: la storia delle squadre di quartiere di Bari|sito=Barinedita|accesso=2025-07-17}}</ref>.
Come la vicina Palese, anche S. Spirito ha avuto negli anni settanta e ottanta un certo rilievo nel [[calcio (sport)|calcio]] dilettantistico giovanile barese.
 
L'''Dopo quella esperienza isolata, Santo Spirito ebbe negli anni settanta e ottanta un certo rilievo nel [[calcio (sport)|calcio]] dilettantistico giovanile barese. Nel 1974, si costituì una nuova società, denominata Associazione Sportiva Calcio (ASC) Santo Spirito, con presidente Carlo Favia. I colori sociali erano il giallo e il nero. In due anni la squadra riuscí a passare dalla Terza alla Prima Categoria, vincendo due campionati. L''ASC Santo Spirito (ora non più esistente) disputò cinque stagioni consecutive, dal [[Promozione Puglia 1985-1986|1985-'86]] al [[Promozione Puglia 1989-1990|1989-'90]], innel [[Promozionecampionato Pugliadi 2016-2017|Promozione]], che all'epoca corrispondeva all'attuale [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]] (il massimo livello del calcio regionale) <ref name=":0" />.
 
Le partite si disputarono al campo di calcio di Palese (attuale Campo di Calcio "Gioacchino Lovero") fino a metá anni '80, quando fu costruito lo stadio di Enziteto (oggi denominato Complesso sportivo di San Pio), con una capienza di circa 860 spettatori <ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.comune.bari.it/web/municipio-5/complesso-sportivo-di-san-pio|titolo=Complesso sportivo di San Pio - Comune di Bari|sito=www.comune.bari.it|accesso=2025-07-17|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20241130201350/https://www.comune.bari.it/web/municipio-5/complesso-sportivo-di-san-pio|dataarchivio=2024-11-30}}</ref>.
 
La squadra, guidata da mister Picci, giocava un calcio molto divertente e offensivo (con il trio d'attacco Novembrini-Piscitelli-De Nicoló e Magenta alla regia), attirando un pubblico sempre numeroso. In quegli anni, l'ASC Santo Spirito si confrontó con squadre provenienti da città ben più grandi e popolose, come Molfetta, Bitonto e Altamura, riuscendo, nonostante le risorse limitate, a competere con grande tenacia. Nel campionato di Promozione il Santo Spirito ottenne quattro salvezze consecutive, prima di retrocedere al termine del campionato 1989-90. Negli anni successivi partecipó ai campionati di Prima, Seconda e Terza Categoria, fino a sciogliersi nella seconda metà degli anni '90. Da allora, nessuna società ha raccolto davvero il suo testimone <ref name=":0" />.
 
Nel 1995 nacque la Wonderful Goal, ma la sua attività è sempre stata incentrata sul settore giovanile. Solo dal 2019 al 2023 ebbe una prima squadra fra Terza e Seconda Categoria, prima di tornare ad avere solo un settore giovanile <ref name=":0" />.
 
=== A.S.D. Ideale Bari Calcio ===
[[File:Logoideale.png|thumb|left|upright=0.6|Il logo dell'Ideale Bari Calcio]] Il 28 maggio 2012 è stata fondata la "A.S.D. Ideale Bari Calcio", che ha partecipato ai campionati [[Unione Italiana Sport Per tutti|UISP]] e nel 2013 si è iscritta al girone barese di [[Terza Categoria]]. Questa società, la cui squadra gioca e si allena al campo sportivo di San Pio, rivendica un richiamo ai valori originari del calcio e un'avversione al "''Calcio moderno''";<ref>[http://www.idealebari.org/content.php?section=CHISIAMO www.idealebari.org] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141222104906/http://www.idealebari.org/content.php?section=CHISIAMO |data=22 dicembre 2014 }} Chi siamo - URL consultato il 5 ottobre 2013 -</ref> è inoltre impegnata in iniziative come quella che la vede affiliata alla [[Gabriele Sandri|Fondazione Gabriele Sandri]], per eventi dedicati alla donazione di sangue ed è attiva nel sociale. Nella stagione agonistica 20142024-20152025 milita sempre in Terza[[Prima Categoria; nel 2016-2017 milita in Seconda Categoria girone B. e gioca nel campo comunale "G. Lovero" di [[Palese-Macchie|Palese]].<ref>{{Cita web|url

=https://www.tuttocampo.it/Puglia/SecondaCategoria/GironeB/Squadra/IdealeBari/1007776/Scheda|titolo=Scheda squadraMezzi Idealepubblici Bari - Tuttocampo.it|sito=www.tuttocampo.it|lingua=it|accesso=2017-02-27}}</ref>
È possibile raggiungere i quartieri Santo Spirito, Catino e San Pio con i seguenti mezzi pubblici:
 
* Linee di autobus dell'[[AMTAB]]: 1, 19, 33, 61;
* Treni regionali [[Trenitalia]], stazione [[Stazione di Bari Santo Spirito|Bari Santo Spirito]];
* Tangenziale di Bari [[Strada statale 16 Adriatica|SS 16]], uscite Santo Spirito (Corso Umberto I, Via Napoli), Catino-San Pio.
{{clear}}
 
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== Voci correlate ==
* [[Ferrovia Bitonto-Santo Spirito]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://barisantospirito.ning.com/|www.barisantospirito.ning.com}}
* {{cita web|http://www.santospirito.eu/|www.santospirito.eu}}
 
{{Quartieri di Bari}}