Trachemys scripta elegans: differenze tra le versioni

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{{Tassobox
|nome=TrachemysTartaruga scriptadalle elegansorecchie rosse
|statocons= lc
|statocons_ref=<ref>{{IUCN|summ=22028|autore=Tortoise & Freshwater Turtle Specialist Group 1996}}</ref>
|immagine= Red Eared Slider Image 001.jpg
|immagine=Tortoise1 cepolina.jpg|Immagine_descrizione=Trachemys scripta elegans adulta vista di fonte
|didascalia=''Trachemys scripta elegans'' adulta
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio=[[Eukaryota]]
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|genere=[[Trachemys]]
|sottogenere=
|specie=[[Trachemys scripta|T. scripta]]
|sottospecie='''TarchemysT. scriptas. elegans'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=
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|nomicomuni=Tartaruga dalle orecchie rosse<br>
Scivolatrice dalle orecchie rosse
|mappa_distribuzione=Trachemys scripta range.svg
|suddivisione=[[Areale]]
|suddivisione_testodidascalia_distribuzione=[[File:Trachemys scripta range.svg|250px]]</br>Areale della ''T. s. elegans'' in rosso.
}}
 
La '''tartaruga dalle orecchie rosse''' ('''''Trachemys scripta elegans''''' <span style="font-variant: small-caps">({{zoo|[[Maximilian zu Wied-Neuwied|Wied-Neuwied]], |1839}})</span>) è una [[Testudines|testuggine]] appartenente alla [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] degli [[Emydidae|emididi]]. È una sottospecie della [[Trachemys scripta|tartaruga palustre americana]].
 
Deve il soprannomenome dicomune '''orecchie rosse''' alle due macchiestriature di colore rosso acceso presenti ai lati della testa.
 
È una tartaruga d'acqua dolce diurna che in cattività può vivere in media fino a 35 anni se tenuta in condizioni ottimali, mentre allo stato brado supera con difficoltà i 25-30 anni.
 
== Distribuzione e habitat ==
Originaria del centro e del sud degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (valle del Mississippi), dall'Illinois al [[Golfo del Messico]]. È stata introdotta nel resto del continente americano e in [[Europa]], [[Asia]] e [[Australia]]. I suoi [[habitat]] preferiti sono i laghi, gli stagni e i fiumi dal corso d'acqua lento e fangoso con abbondanza di piante acquatiche. D'estate al prosciugarsi delle pozze d'acqua scava delle buche nel fango o si ripara nei boschi o nell'erba alta.
Può resistere anche a climi "freddi" purché la temperatura dell'acqua in cui è immersa non scenda sotto i 3 gradi centigradi in inverno ed arrivi ad almeno 24 gradi d'estate.
 
== Descrizione ==
{{Immagine multipla
| allinea = left
| per riga = 2
| larghezza totale = 300
| immagine1 = RedEaredSliderShelly1.jpg
| didascalia1 = Carapace di un giovane esemplare (notare il colore verde acceso).
| immagine2 = Red eared slider shell.jpg
| didascalia2 = Carapace di femmina subadulta.
| immagine3 = RedEaredSliderShellyPlastron.jpg
| didascalia3 = Piastrone di un giovane esemplare.
| immagine4 = Trachemys scripta UMFS 2014 2.JPG
| didascalia4 = Piastrone di femmina adulta.}}
La caratteristica principale di questa [[sottospecie]] è la macchia di color rosso acceso che si trova poco al di sopra della membrana timpanica.
 
Il [[Carapace#Tartarughe|carapace]] cambia colore a seconda dell'età: quando l'individuo è più giovane il colore è verde acceso, poi con il passare del tempo si scurisce fino ad arrivare al marrone scuro e, nei maschi, perfino a nero, perdendo oltretutto i motivi striati tipici della sottospecie.
Le macchie nere presenti sul piastrone sono caratteristiche di ogni individuo.
 
Il [[piastrone]] degli esemplari giovani è giallo, con delle macchie tonde su ogni scuto, caratterizzate da cerchi concentrici di colore giallo, verde e nero. Queste macchie diventano nere negli esemplari adulti, e nei maschi si accrescono, unendosi tra loro e rendendo il piastrone quasi totalmente nero.
Le macchie nere presenti sul piastrone sono caratteristiche di ogni individuo, e ne possono permettere il riconoscimento.
 
Il riconoscimento del sesso avviene attraverso l'individuazione dei [[dimorfismo sessuale|caratteri sessuali secondari]].
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== Riproduzione ==
{{Immagine multipla
I maschi durante il periodo di corteggiamento adottano un rituale particolare vibrando le zampe anteriori innanzi al muso delle femmine.
| allinea = right
| per riga = 2
| larghezza totale = 300
| immagine1 = Trachemys scripta elegans egg.jpg
File:Thrachemys| scriptadidascalia1 elegans= egg.JPG|Uovo di ''Trachemys scripta elegans'' lungo circa 3,5&nbsp;cm.
| immagine2 = Egg-tooth2.jpg
File:Egg-tooth2.jpg|Giovane didascalia2 = ''Trachemys scripta elegans'' nell'uovo,alla schiusa. daSi notarenoti il "dente dell'uovo", un tubercolo corneo posto tra le narici e la mascella superiore destinato a sparire in pochi giorni, che serve per rompere l'uovo aled momentoè delladestinato schiusaa cadere entro pochi giorni.}}
I maschi durante il periodo di corteggiamento adottano un rituale particolare vibrando le zampe anteriori innanzi al muso delle femmine. Il periodo degli accoppiamenti comprende tutto il periodo estivo, inoltre le femmine sono in grado di “conservare” lo sperma del maschio per utilizzarlo in successive covate.
 
Il periodo degli accoppiamenti comprende tutto il periodo estivo, inoltre le femmine sono in grado di “conservare” lo sperma del maschio per utilizzarlo in successive covate. Le femmine depongono da due a trenta uova ellissoidali (grandi 2,7-4,7 x 1,6-3,7&nbsp;cm) da una a sei volte l'anno, da aprile a luglio, in buche profonde 2–10&nbsp;cm e larghe 10–20&nbsp;cm. Le uova si schiudono dopo 100-120 giorni. Le temperature di incubazione portano, se sotto i 27&nbsp;°C, alla nascita di soli maschi, mentre temperature medie di 31&nbsp;°C portano alla nascita di sole femmine.
 
L'incubazione varia dai 100 ai 120 giorni durante i quali la tartaruga si svilupperà. Alcuni esemplari richiedono un più lungo periodo di incubazione in quanto prematuri.
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== Allevamento in cattività ==
{{F|rettili|aprile 2012|almeno citare un testo, per questa sezione.}}
Le tartarughe del genere ''[[Trachemys]]'' sono [[onnivoro|onnivore]]. Sono animali particolarmente voraci, quindi se tenute in cattività devono essere supervisionate per quanto riguarda la quantità del cibo.
I giovani esemplari, di età inferiore ai tre anni, sono prevalentemente carnivori e si nutrono di piccoli [[Invertebrato|invertebrati]] e [[Vertebrata|vertebrati]]. Il cibo a base proteica migliore da dare alle tartarughe ''[[Trachemys]]'' è il pesce di lago o fiume fresco. Da piccole è giusto che mangino una volta al giorno e la quantità deve essere equivalente alla testa della tartaruga.
Con l'avanzare dell'età la dieta deve variare e al pesce si aggiungeranno i vegetali. Una volta adulte è giusto che mangino in media ogni 2-3 giorni.
In natura queste tartarughe prediligono piante acquatiche, ma in assenza di queste gli allevatori potranno dare foglie di [[Taraxacum officinale|tarassaco]], [[Cichorium intybus|cicoria]], [[Radicchio Rosso di Treviso|radicchio]], [[Ocimum basilicum|basilico]], [[Cucurbita pepo|zucchina]], carota, [[Pisum sativum|piselli]], [[Vicia faba|fave]]. Sarebbe meglio evitare l'insalata, eccetto la lattuga romana, in quanto può dare qualche problema durante la digestione.
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È invece obbligatorio, per i primi anni di vita e nell'uscita dal letargo, la presenza di un [[osso di seppia]] nella vasca. Gli ossi di seppia sono reperibili dal pescivendolo o nei negozi di animali in quanto vengono venduti per gli [[Aves|uccelli]] in gabbia. È necessario poiché fornisce il [[Calcio (elemento chimico)|calcio]] per far crescere nel modo corretto il guscio della piccola Trachemys.
 
In commercio vengono trovati facilmente dei mangimi in pellet che contengono sali minerali e [[vitamine]]. Vanno integrati nella dieta delle tartarughe come degli snack.
Sul mercato sono molto diffusi i gamberetti secchi "gammarus" che vengono usati da molti allevatori inesperti come mangime principale per le Trachemys ma in realtà questo mangime è assolutamente sconsigliato in quanto è solo l'esoscheletro del gamberetto, privo di vitamine e ad alto contenuto proteico. I gamberetti secchi possono essere usati come snack ma vanno somministrati raramente e non devono sostituire un pasto.
Una cattiva alimentazione è alla base della maggior parte delle morti di questi animali.
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== Eco-etologia in Italia ==
La specie è stata inserita nell'elenco delle [[100 delle specie invasive più dannose al mondo|100 tra le specie esotiche invasive più dannose al mondo]]<ref>[{{Cita web |url=http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?si=71&fr=1&sts=&lang=EN |titolo=100 of the World's Worst Invasive Alien Species] |accesso=17 agosto 2014 |dataarchivio=26 ottobre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121026031856/http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?si=71&fr=1&sts=&lang=EN |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Questa specie viene comunemente ritenuta una temibile predatrice di anfibi, pesci e uccelli acquatici e concausa della diminuzione degli esemplari dell'autoctona ''[[Emys orbicularis]]''.
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</ref>
Si stima che in Italia giungano circa 900.000 testuggini l'anno e l'abnorme diffusione degli esemplari, negli specchi, corsi d'acqua, finanche nelle fontane e laghi dei parchi pubblici è dovuta esclusivamente al continuo rilascio di esemplari adulti o subadulti<ref>Ferri V. & Di Cerbo A.R. 2000. La Trachemys scripta elegans (Wied, 1839) negli ambienti umidi lombardi: inquinamento faunistico o problema ecologico? In: “Atti I Congr. naz. S.H.I. (Torino, 1996)”. Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino: 803-808.</ref> capaci di superare con ununa fase di letargo i rigori invernali, cosa non possibile per i giovani esemplari.
Nelle varie zone climatiche italiane è stato osservato che le deposizioni di uova raramente portano alla schiusa e che gli esemplari sopravvivono solo in condizioni di semilibertà in ambienti lacustri protetti e nelle zone meridionali con inverni meno rigidi.<ref name="Agosta F. 1999"/><ref>Ballasina D. 1995. Salviamo le tartarughe! Edagricole, Bologna</ref><ref>Luiselli L., Capula M., Capizzi D., Filippi E., Trujillo J.V. & Anibaldi C. 1997. Problems for conservation of Pond Turtles (Emys orbicularis) in Central Italy: is the introduced Red-Eared Turtle (Trachemys scripta) a serious threat? Chelonian Conservation and Biology 2 (3):417-419.</ref>
 
La ''T. s.scripta elegans'' è soggetta a tutti i fattori [[antropico|antropici]] negativi a cui è soggetta la ''E. orbicularis'' e la sua massiccia presenza è dovuta solo al continuo costante rilascio di svariate decine di migliaia di esemplari adulti e subadulti ben alimentati nella fase di allevamento domestico, cosa che fa superare la fase di riduzione naturale per [[predazione]] a cui sono sottoposti i giovani esemplari selvatici.
 
Analizzando tutti questi fattori è stato ipotizzato che senza questi continui rilasci questa specie sarebbe destinata a invaderescomparire tuttiin ialcune corsidecine d'acquadi dolceanni inper Italiala (dalsua centroscarsa alcapacità sud)di inriprodursi alcunee decinela presenza di anninumerosi predatori per lagli suaesemplari altaneonati capacitànei dinostri riprodursiecosistemi; e quindi sia da ritenere alloctona ema dannosanon perspecie l'ambienteacclimatata.<ref>{{Cita inweb|url=https://www.animaliesoticimilano.it/2023/04/13/tartarughe-invasive/|titolo=Tartarughe quantoinvasive: simarketing nutree prevalentementeanalisi disocio uovaambientale e- diTartaGuida|autore=Edoardo|sito=Animali piccoliEsotici di pesce.Milano|data=2023-04-13|lingua=it-IT|accesso=2023-08-03}}</ref><ref>[http://www.zoneumidetoscane.it/eventi/extra/libro_2_pdf/Convegno_Alloctoni_2002.pdf Convegno_Alloctoni 2002: 129-130] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071028034325/http://www.zoneumidetoscane.it/eventi/extra/libro_2_pdf/Convegno_Alloctoni_2002.pdf |data=28 ottobre 2007 }}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:2004 04 18 Trachemys 2.jpg|''Trachemys scripta elegans'' adulta vista di lato.
File:Tortoise3 cepolina.jpg|DettaglioTesta di ''Trachemys scripta elegans''.
File:Trachemys scripta elegans.JPG|Particolari di ''Trachemys scripta elegans''.
File:Egg-tooth2.jpg|Giovane ''Trachemys scripta elegans'' nell'uovo, da notare il "dente dell'uovo", un tubercolo corneo posto tra le narici e la mascella superiore destinato a sparire in pochi giorni che serve per rompere l'uovo al momento della schiusa.
File:Small Green Turtle Half Submerged in Water.jpg|Giovane ''Trachemys scripta elegans'' vista nella dalla parte superiore immersa per metà nell'acqua. Da notare le piccole dimensioni ed il colore verde.
File:Thrachemys scripta elegans egg.JPG|Uovo di ''Trachemys scripta elegans'' lungo circa 3,5&nbsp;cm.
</gallery>
 
==Voci correlateNote ==
<references/>
*[[Trachemys scripta]]
*[[Trachemys scripta scripta]]
*[[Trachemys scripta troostii]]
 
== Bibliografia ==
* {{en}} [http://animaldiversity.ummz.umich.edu/site/index.html ADW]:[http://animaldiversity.ummz.umich.edu/site/accounts/information/Trachemys_scripta.html ''Trachemys scripta'']
* {{en}} Bruekers J. & Keijlen H. van der 1999. ''Trachemys scripta elegans'' in the Netherlands; a threat for Dutch flora and fauna? Nederlandse Schildpadden Vereniging (NSV), [https://web.archive.org/web/20030220195111/http://www.igr.nl/users/nsv/english/1.htm Dutch Turtle-Tortoise Society].
* {{en}} Clark D.B. & Gibbons J.W. 1969. Dietary shift in the Turtle ''Pseudemys scripta'' (Schoepff) from youth to maturity. Copeia 4: 704-706.
* {{en}} Conant R. 1975. A field guide to reptiles and amphibians of eastern and central North America. Houghton Mifflin Co., Boston.
* {{en}} Ernst C.H. & Barbour R.W. 1972. Turtles of the United States. University of Kentucky Press, Lexington.
* {{en}} Ernst C.H. 1990. Systematics, Taxonomy, Variation, and Geographic Distribution of the Slider Turtle: pp.&nbsp;57–67. In: Gibbons J.W. (Edit). Life History end Ecology of the Slider Turtle. Smithsonian Institution Press, Washington D.C.
* {{en}} [httphttps://www.itis.gov/index.html ITIS:][httphttps://www.itis.gov/servlet/SingleRpt/SingleRpt?search_topic=TSN&search_value=173819 ''Trachemys scripta'']
* {{en}} Luiselli L., Capula M., Capizzi D., Filippi E., Trujillo J.V. & Anibaldi C. 1997. Problems for conservation of Pond Turtles (''Emys orbicularis'') in Central Italy: is the introduced Red-Eared Turtle (''Trachemys scripta'') a serious threat? Chelonian Conservation and Biology 2 (3): 417-419.
* {{en}} Manchester D. 1982. Red-eared sliders in Pennsylvania. Testudo 2: 27-40.
* {{en}} [httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/NCBI:][httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/Taxonomy/Browser/wwwtax.cgi?lin=s&p=has_linkout&id=34903 NCBI ''Trachemys scripta'']
* {{en}} Parmenter R.R. & Avery H.W. 1990. The feeding ecology of the Slider Turtle: pp.&nbsp;257–266. In: Gibbons J.W. (Edit). Life History end Ecology of the Slider Turtle. Smithsonian Institution Press, Washington D.C.
* {{IUCN|summ=22028|autore=Tortoise & Freshwater Turtle Specialist Group 1996}}
* {{fr}} Dupre A. 1995. La Tortue de Floride en France: un bilan de la situation actuelle. Internat. Congr. of Chelonian Conservation, Gonfaron (France), Soptom (Eds): 295-297.
* Agosta F. & Parolini L. 1999. Autoecologia e rapporti sinecologici di popolazioni introdotte in Lombardia di T''rachemys scripta elegans''. Dati preliminari. In: “Atti 2º Congresso nazionale della [http://www-3.unipv.it/webshi/ ''Societas Herpetologica Italica''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140722060924/http://www-3.unipv.it/webshi/ |date=22 luglio 2014 }} (Praia a Mare, 1998)”. Riv. Idrobiol. 38 (1/2/3): 421-430.
* Ballasina D. Salviamo le tartarughe! Edagricole, Bologna 1995.
* Ferri V. 1999a. Tartarughe e testuggini. Mondadori, Milano.
Riga 165 ⟶ 181:
* Tripepi S. & Aceto F. 1999. Dati preliminari sulla distribuzione di ''Emys orbicularis'' nel Parco Nazionale del Pollino. In: “Atti 2º Congresso nazionale della Societas Herpetologica Italica (Praia a Mare, 1998)”. Riv.Idrobiol. 38 (1/2/3): 457-466.
* Tripepi S. & Sperone E. 2002. Distribuzione ed ecologia di ''Emys orbicularis'' in Calabria. Riassunti del 4º Congresso nazionale della ''Societas Herpetologica Italica'': 68-69
 
==Voci correlate==
*[[Trachemys scripta]]
*[[Trachemys scripta scripta]]
*[[Trachemys scripta troostii]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikispeciespreposizione=sulla|etichetta=tartaruga dalle orecchie rosse}}
 
== Collegamenti esterni ==
=== Filmati ===
* {{cita web|url=httphttps://www.youtube.com/watch?v=emJFye76EcA|titolo=Corteggiamento}}
* {{cita web|url=httphttps://www.youtube.com/watch?v=qRRxULLB7ws|titolo=''Trachemys scripta elegans'' albina}}
 
=== Parchi faunistici, Zoo ===
* [http://www.carapax.org Carapax, [[Massa Marittima]]]
* {{collegamento interrotto|1=[http://www.museidiroma.com/villapamphili.htm Villa Pamphilj] {{Webarchive|dateurl=aprile 2018https://web.archive.org/web/20070412224836/http://www.museidiroma.com/villapamphili.htm |botdata=InternetArchiveBot12 aprile 2007 }}, [[Roma]]
* {{fr}} [http://www.acupulatta.com/ A Cupulatta], [[Corsica]], [[Francia]]
* {{fr}} [https://web.archive.org/web/20070420030528/http://www.villagetortues.com/ Le village des tortues], [[Francia]]
 
=== Siti correlati ===
* {{cita web|http://www.chelonia.org|Chelonia.org|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.tortoisetrust.org|Tortoisetrust.org|lingua=en}}
* [http://www.corpoforestale.it/WAI/serviziattivita/CITES/index.html Corpo Forestale dello Stato] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070217071540/http://www.corpoforestale.it/WAI/serviziattivita/CITES/index.html |date=17 febbraio 2007 }}, servizio [[CITES]]
* {{cita web | 1 = http://www-3.unipv.it/webshi/ | 2 = ''Societas Herpetologica Italica'' | accesso = 17 agosto 2014 | dataarchivio = 22 luglio 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140722060924/http://www-3.unipv.it/webshi/ | urlmorto = sì }}
 
{{Portale|rettili}}
 
[[Categoria:Cheloni]]
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[[Categoria:Fauna asiatica]]
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[[Categoria:Taxa classificati da Maximilian zu Wied-Neuwied]]