Apollo 8: differenze tra le versioni
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{{Missione spaziale
|nome_missione = Apollo 8
|modulo_comando = CM-103
|modulo_servizio = SM-103
|modulo_lunare = Lunar Test Article (LTA-B)
|
|codice_chiamata = modulo comando:<br />''Apollo 8''|
|lancio = 21 dicembre [[1968]]<br />12:51:00 [[Tempo coordinato universale|UTC]]
|ammaraggio = 27 dicembre [[1968]]<br />15:51:42 UTC
|orbite_lunari = 10
|peso = [[Apollo Command/Service Module|CSM]] 28.817 [[Chilogrammo|kg]]<br />[[LTA]] 9.026 kg
|potenza = 3 [[Pila a combustibile|celle a combustibile]] da {{M|1,4|ul=kW}} (max) e [[Differenza di potenziale elettrico|d.d.p.]] di {{M|28|ul=V}} in [[Corrente continua|CC]]<ref>{{cita web |lingua=en |p=2.6-2 |data=15 ottobre 1969 |editore=NASA |capitolo=Electrical Power System |urlcapitolo=https://www.ibiblio.org/apollo/ApolloProjectOnline/Documents/SMA2A-03-BLOCK%20II%20Volume%201%2019691015/aoh-v1-2-06-eps.pdf |titolo=Apollo Operations Handbook Block II Spacecraft: Spacecraft Description |url=https://www.ibiblio.org/apollo/ApolloProjectOnline/documents.html#afj |accesso=6 ottobre 2018}}</ref>
|foto_equipaggio = Apollo 8 Crewmembers - GPN-2000-001125.jpg
}}
L{{'}}'''Apollo 8''' fu la seconda missione con equipaggio<ref group=N name="a"/> del programma spaziale [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[programma Apollo|Apollo]]. La navicella venne lanciata il 21 dicembre 1968 e fu la prima con a bordo degli uomini a lasciare l'[[Orbita terrestre bassa|orbita della Terra]], a raggiungere la [[Luna]], ad [[orbita selenocentrica|orbitare intorno ad essa]] e a tornare in sicurezza sulla [[Terra]].
Originariamente prevista per l'inizio del 1969 come una missione in [[orbita terrestre media]] per testare il modulo lunare e il modulo di comando,
L'Apollo 8 impiegò tre giorni per raggiungere la Luna. Orbitò intorno ad essa dieci volte nel corso di 20 ore, durante le quali l'equipaggio effettuò una trasmissione televisiva in occasione della vigilia di Natale,
Il successo della missione Apollo 8 aprì la strada all'[[Apollo 11]] che == Contesto ==
{{vedi anche|Corsa allo spazio|Programma Apollo}}
Durante il secondo mandato del Presidente [[Dwight D. Eisenhower|Eisenhower]]
Il
== Programmazione ==
=== Pianificazione della missione ===
[[File:Apollo-linedrawing-it.png|thumb|upright=1.4|left|Diagramma che mostra la struttura del [[Apollo Command/Service Module|Modulo di Comando e Servizio]] Apollo
Le missioni Apollo sono denominate secondo una progressione numerica
La missione di tipo A fu eseguita con successo
[[File:Apollo 8 first stage in the Vehicle Assembly Building.jpg|thumb|Il primo stadio del Saturn V dell'Apollo 8 viene posizionato in verticale nel ''[[Vehicle Assembly Building]]''
Nell'agosto del 1968 [[George Low]], responsabile dell
La proposta incontrò un'ampia
Nel settembre del 1968
=== Il lanciatore Saturn V ===
{{Vedi anche|Saturn V}}
[[File:Ap8-KSC-68PC-147.jpg|thumb|left|Il Saturn V dell'Apollo 8 in viaggio verso il [[Complesso di lancio 39|complesso di lancio 39A]]
Il razzo [[Saturn V]] utilizzato per la missione Apollo 8 era quello designato come {{tutto attaccato|SA-503,}} o il terzo (03) modello di razzo Saturn V (5) utilizzato per il programma Saturn-Apollo (SA). Quando
Di uguale importanza
Le squadre di tecnici testarono le loro soluzioni nell'agosto del 1968 presso il
La navetta spaziale Apollo 8 venne posta sulla cima del razzo il 21 settembre e il complesso
=== La selezione e l'addestramento dell'equipaggio ===
[[File:Tripulacao Apollo 8.jpg|thumb|L'equipaggio dell'Apollo 8 in posa davanti al simulatore durante una pausa dall'addestramento]]
L'
L'equipaggio dell'Apollo 8 risultò composto del comandante [[Frank Borman]]
Borman e Lovell avevano già collaborato nella missione [[Gemini 7]], nel corso della quale stabilirono un primato di permanenza nello spazio. Per la prima volta
L'addestramento
La notte
== Informazioni generali ==
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}}
La designazione ufficiale di "pilota del modulo lunare" veniva utilizzata per il terzo membro dell'equipaggio del blocco II delle missioni Apollo, indipendentemente dal fatto che le
===Equipaggio di riserva===
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=== Controllo missione ===
La squadra del [[centro di controllo missione]] dell'Apollo 8 era composta dai direttori di volo, dal loro staff e dagli astronauti dell'equipaggio di supporto, composto da [[Vance Brand]], [[Ken Mattingly]] e [[Gerald Carr]]. Quest'ultimi non avevano ricevuto l'addestramento per compiere la missione, ma avevano partecipato alle riunioni con l'equipaggio principale e con quello di riserva; inoltre, mentre i due equipaggi si addestravano, i membri di quello di supporto erano stati coinvolti nella pianificazione degli aspetti minori della missione. I membri dell'equipaggio di supporto
Gli uomini del centro di controllo missione erano divisi in tre squadre che si alternarono, ognuna con un proprio direttore di volo. I direttori di volo per l'Apollo 8 furono: Clifford Charlesworth (squadra verde, ''Green team''), [[Glynn Lunney]] (squadra nera, ''Black team'') e Milton Windler (squadra marrone, ''Maroon team'').<ref name="expeditions1">{{Cita libro |lingua=en |autore-capitolo-cognome=Phillips |autore-capitolo-nome=Samuel C. |curatore-cognome=Cortright |curatore-nome=Edgar M |titolo=Apollo Expeditions to the Moon |url=
=== Emblema ===
[[File:Apollo 8 Flown Silver Robbins Medallion (SN-264).jpg|thumb|Medaglione dell'Apollo 8 che riporta sul fronte il logo della missione
Il logo della missione fu ideato da Jim Lovell, che ne buttò giù uno schizzo subito dopo aver appreso della variazione nell'obiettivo della missione, mentre occupava il sedile posteriore del bimotore [[Northrop T-38 Talon|T-38]] che lo stava riportando dalla California a Houston. La versione definitiva fu disegnata da William Bradley.<ref name=Lattimer>{{Cita|D. Lattimer||Lattimer}}, 1985.</ref>
Il logo ha la forma
==
===Parametri di missione===
[[File:Apollo-8-mission-profile-it.png|thumb|left|upright=1.7|
21 Dic 1968, 12:51 (UTC): Lancio
21 Dic, 15:47 (2h56m): Inserimento in orbita translunare
24 Dic, 09:59 (2d 21h 08m): Inserimento in orbita lunare (10 orbite)
25 Dic, 06:10 (3d 17h 19m): Inserimento in orbita transterrestre
27 Dic, 15:37 (6d 02h 46m): Rientro
27 Dic, 15:51 (6d 03h 00m): Ammaraggio<ref name="orloff2">{{Cita libro |lingua=en |autore-capitolo-cognome=Orloff |autore-capitolo-nome=Richard W. |titolo=Apollo by the Numbers: A Statistical Reference |url=https://history.nasa.gov/SP-4029/SP-4029.htm |accesso=28 giugno 2013 |serie=NASA History Series |annooriginale=First published 2000 |data=settembre 2004 |opera=NASA History Division, Office of Policy and Plans |editore=NASA |città=Washington, D.C. |isbn=0-16-050631-X |lccn=00061677 |cid=NASA SP-2000-4029 |capitolo=Apollo 8 Timeline |urlcapitolo=https://history.nasa.gov/SP-4029/Apollo_08i_Timeline.htm |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130606114042/http://history.nasa.gov/SP-4029/SP-4029.htm |urlmorto=sì }}</ref>]]
L'Apollo 8 sarebbe stato il primo veicolo spaziale con equipaggio ad orbitare attorno a due corpi celesti, la Terra e la Luna. Le due orbite sarebbero state raccordate da un'[[Manovra orbitale|orbita di trasferimento]].
Le navicelle Apollo erano immesse al lancio in un'orbita di parcheggio circolare geocentrica, con quote di [[Apside|apogeo]] e [[perigeo]] pari rispettivamente a 185,18 e 184,40 km, con un'[[inclinazione orbitale|inclinazione]] di 32,51° rispetto all'[[equatore]] e un [[Periodo
Trascorso questo periodo, l'accensione del terzo stadio S-IVB della durata di 318 secondi immise l'Apollo 8 nella traiettoria di inserimento lunare. La manovra, denominata ''[[Manovra di inserzione translunare|Trans Lunar Injection]]'' (TLI), determinò un incremento della velocità dei 28.870 kg
Per le missioni Apollo era prevista un'orbita di lavoro circolare, con una quota nominale di 110 km dalla superficie lunare. Quando la navicella fu
La distanza massima che l'Apollo 8 raggiunse dalla Terra fu di 377.349
=== Lancio e traiettoria lunare ===
[[File:Apollo 8 Liftoff.jpg|thumb|upright|L'Apollo 8 poco dopo il lancio
L'Apollo 8 venne lanciato il 21 dicembre 1968 alle 7:51:00 [[Eastern Standard Time|EST]], dalla nuova [[rampa di lancio]] numero 39A del [[John F. Kennedy Space Center]], utilizzando un razzo Saturn V a tre stadi per raggiungere l'orbita terrestre. Il massimo della spinta fu raggiunto poco prima dell'esaurimento del secondo stadio, quando l'equipaggio sperimentò un'accelerazione pari a 4 [[accelerazione di gravità|g]].<ref name="orloff1" /> Il primo stadio, S-IC, cadde nell'[[Oceano Atlantico]] alle coordinate 30°12′N 74°7′W e il secondo stadio, S-II, alle coordinate 31°50′N 37°17′W.<ref name="orloff1" /> Il terzo stadio, S-IVB, fu utilizzato
Una volta raggiunta l'orbita terrestre di parcheggio, l'equipaggio e i controllori di volo trascorsero le successive 2 ore e 38 minuti verificando il corretto funzionamento della
Durante il volo, a terra tre astronauti erano designati come Capsule Communicators (solitamente indicati come "CAPCOMs") secondo dei turni. Essi erano le uniche persone a comunicare regolarmente con l'equipaggio.
[[File:
Al termine della
A cinque ore dal lancio, il Controllo Missione comandò un'accensione finale del razzo S-IVB - ormai staccatosi dalla
I membri dell'equipaggio dell'Apollo 8 furono i primi umani ad attraversare le [[fasce di
===Viaggio verso la Luna===
[[File:
Durante il viaggio, il
Sette ore dopo l'inizio della missione
[[File:As08-16-2593.jpg|thumb|left|La prima immagine della Terra
La prima correzione di rotta (''mid-course correction'') venne effettuata
All'undicesima ora di volo, l'equipaggio era sveglio da oltre 16 ore.
L'equipaggio dell'Apollo 8 e il personale medico del Controllo Missione poterono confrontarsi utilizzando una sala di controllo vuota presente al secondo piano (vi erano, a Houston, due sale di controllo identiche, una al secondo e una al terzo piano; solo una veniva utilizzata durante una missione). I partecipanti alla conferenza conclusero che non vi erano grosse preoccupazioni riguardo alla malattia di Borman, che era probabilmente solo un'[[influenza]] di 24 ore,<ref group=N name="influenza">Fu suggerito che Borman potesse aver contratto l'[[influenza asiatica]] che aveva colpito la popolazione americana quell'anno. Rif.: {{Cita|P. Magionami |p. 143|Magionami}}, 2009.</ref> come pensava Borman stesso, o una reazione alla pillola assunta per dormire.<ref>{{Cita|M. Collins|p. 306|Collins}}, 2001.</ref> Con l'esperienza successivamente acquisita, i ricercatori della NASA ritengono che Borman abbia sofferto di [[sindrome da adattamento allo spazio]], una condizione che colpisce circa un terzo degli astronauti durante il loro primo giorno nello spazio fintantoché il loro [[Vestibolo (anatomia)|sistema vestibolare]] non si adatta allo [[assenza di peso]].<ref>{{Cita pubblicazione |lingua=en |cognome=Quine |nome=Tony |data=aprile 2007|titolo=Addicted to space: An appreciation of Anousheh Ansari, Part II |rivista= Spaceflight|volume=49 |numero=4 |p=144|issn=0038-6340 |editore=British Interplanetary Society}}</ref> Questa sindrome non si era mai verificata durante le missioni dei programmi precedenti (Mercury e Gemini) poiché le navette utilizzate erano dotate di uno spazio interno molto ridotto che non permetteva agli astronauti di fluttuare. L'incremento dello spazio nel Modulo di Comando Apollo permetteva agli astronauti di avere una grande libertà di movimenti, contribuendo all'instaurarsi dei [[sintomo|sintomi]] sperimentati da Borman e, più tardi, da [[Russell Schweickart]] in occasione della missione [[Apollo 9]].<ref>{{Cita web |lingua=en |url=https://lsda.jsc.nasa.gov/scripts/experiment/exper.aspx?exp_index=747 |titolo=The Effects of Long-Duration Space Flight on Eye, Head, and Trunk Coordination During Locomotion |cognome1=Kozlovskaya |nome1=Inessa B |cognome2=Bloomberg |nome2=Jacob J. |cognome3=Layne |nome3=Charles S. |anno=2004 |opera=Life Sciences Data Archive |editore=Lyndon B. Johnson Space Center |cid=LSDA Exp ID: 9307191 |accesso=28 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140728060352/http://lsda.jsc.nasa.gov/scripts/experiment/exper.aspx?exp_index=747 |urlmorto=no }}</ref>
[[File:Ap8-S68-56531.jpg|thumb|Fotogramma di un filmato registrato dall'equipaggio mentre era in orbita intorno alla Luna. Frank Borman è al centro.]]
Durante la fase di crociera, l'equipaggio fu relativamente privo di impegni gravosi, fatta eccezione per il continuo monitoraggio del funzionamento dei sistemi del veicolo spaziale e della traiettoria. Durante questo periodo, la NASA aveva programmato una trasmissione televisiva da effettuarsi a 31 ore dal lancio. Per l'evento l'equipaggio dell'Apollo 8 utilizzò una telecamera di 2 kg che trasmetteva in [[bianco e nero]] tramite un [[tubo da ripresa]]. Tale telecamera era dotata di due [[lente|lenti]], una [[grandangolare]] di 160° e una a [[teleobiettivo]] di 9°.<ref name="chariots11-6" /> Così, a 31 ore dalla partenza e a 40 dalla destinazione, gli astronauti fecero la prima [[diretta televisiva]] della storia fuori dall'influenza gravitazionale della Terra, mostrando le attività di bordo, la preparazione del pranzo, ma non riuscendo, con loro disappunto, a mettere a [[fuoco (ottica)|fuoco]] l'immagine della Terra in lontananza.<ref name="chariots11-6"/>
Giunti a questa fase della missione, l'equipaggio aveva completamente abbandonato il programma dei turni di sonno. Lovell si era addormentato 32 ore e mezza dopo l'inizio della missione, 3 ore e mezza prima rispetto a quanto programmato. Poco dopo, anche Anders si addormentò dopo aver preso un sonnifero.<ref name="chariots11-6" />
Per gran parte del viaggio, l'equipaggio non fu in grado di vedere la Luna. Due fattori rendevano impossibile la sua vista dalla navetta: tre dei cinque finestrini apparivano appannati e per via della rotazione richiesta dal PTC. In base a quanto previsto, avrebbero visto la Luna solamente quando avessero sorvolato la sua faccia nascosta.<ref name="zimmerman1" />
L'Apollo 8 fece la sua seconda trasmissione televisiva a 55 ore dall'inizio della missione. Questa volta, l'equipaggio fissò dei filtri alla telecamera in modo da riuscire a catturare immagini della Terra attraverso il teleobiettivo. Sebbene fosse comunque difficile da mirare, riuscirono a trasmettere le prime immagini televisive della Terra. Nel corso della trasmissione, gli astronauti descrissero le caratteristiche e i colori della Terra che furono in grado di vedere. La trasmissione durò 23 minuti.<ref name="chariots11-6" />
=== Ingresso nella sfera d'influenza lunare ===
Dopo 55 ore e 40 minuti, arrivata a {{M|326 400|ul=km}} dalla Terra e {{tutto attaccato|62 600 km}} dalla Luna, l'Apollo 8 attraversò l'ipotetico confine in corrispondenza del quale l'influenza gravitazione della Terra diventa minore di quella della Luna e le [[sfera di Hill|sfere di Hill]] dei due corpi celesti si toccano, così che i membri dell'equipaggio divennero i primi esseri umani ad entrare nella sfera d'influenza gravitazionale di un corpo celeste diverso dal nostro pianeta natale.<ref name="orloff1" /> In altre parole, l'effetto della forza gravitazionale della Luna sull'Apollo 8 divenne più forte di quello della Terra. All'epoca in cui accadde, l'Apollo 8 si trovava a 62.377 km dalla superficie lunare e possedeva una velocità di 1.220 m/s rispetto ad essa.<ref name="orloff1" /> Da quel momento la navicella, che aveva continuato a rallentare a causa della gravità terrestre, iniziò ad accelerare attratta dalla gravità lunare.<ref name="chariots11-6"/> Iniziarono quindi i controlli per l'inserimento in orbita lunare (LOI, ''Lunar Orbit Insertion''); sebbene i motori non avessero dato problemi fino a quel momento, il controllo missione voleva esserne assolutamente certo prima di abbandonare la traiettoria sicura percorsa fino ad allora dalla navetta, che, anche in caso di guasto, avrebbe ricondotto gli astronauti sulla Terra dopo mezza orbita attorno alla Luna. Curiosamente, l'[[controllo di assetto|assetto]] dell'astronave, già predisposta per la manovra, non avrebbe permesso la visione della Luna agli astronauti se non subito prima dell'esecuzione della LOI stessa.<ref name="chariots11-6"/>
Un'ultima correzione di rotta (la seconda resasi necessaria delle quattro potenzialmente previste) precedette la LOI esattamente 61 ore dopo il lancio, a circa 38.900 km dalla Luna, quando l'equipaggio accese i motori RCS per 11 secondi. Si trattò di una accensione [[Moto retrogrado|retrograda]] (contro la direzione di marcia) al fine di rallentare la navicella. In quel momento l'Apollo 8 si trovava a 115,4 km dalla superficie lunare.<ref name="orloff1" /><ref name="zimmerman1" />
A 64 ore di volo, l'equipaggio iniziò la preparazione per la ''Lunar Orbit Insertion-1'' (LOI-1). Questa manovra doveva essere eseguita alla perfezione e, per via della [[Astrodinamica|meccanica orbitale]], doveva essere effettuata sul lato più lontano della Luna, al di fuori dal contatto radio con la Terra. Dopo che il [[Centro di controllo missione|Controllo Missione]] dette il via libera per la manovra, l'equipaggio ricevette l'autorizzazione («''go''») a procedere. Nella conversazione che precedette la perdita delle comunicazioni, Carr disse loro che stavano «cavalcando l'uccello migliore che avevano potuto trovare».<ref name="journal day 3 LOI">{{Cita web |lingua=en |url=https://history.nasa.gov/ap08fj/11day3_black_approach.htm |titolo=Day 3: The Black Team - Approaching the Moon |cognome1=Woods |nome1=W. David |cognome2=O'Brien |nome2=Frank |data=22 aprile 2006 |opera=Apollo 8 Flight Journal |editore=NASA |accesso=7 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080204015340/https://history.nasa.gov/ap08fj/11day3_black_approach.htm |urlmorto=sì |citazione=You are riding the best bird we can find.}}</ref> A Carr che gli augurava un «viaggio sicuro» («''Safe journey, guys''.»), Lovell rispose: «Ci vedremo dall'altra parte» («''We'll see you on the other side''.») e per la prima volta nella storia, esseri umani viaggiarono dietro la Luna e fuori dal contatto radio con la Terra.<ref name="journal day 3 LOI"/><ref name="lostmoon" /><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://history.nasa.gov/SP-350/ch-9-5.html|titolo=Apollo Expeditions to the Moon: Chapter 9|sito=history.nasa.gov|accesso=8 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180918050509/https://history.nasa.gov/SP-350/ch-9-5.html|urlmorto=no}}</ref>
10 minuti prima della LOI-1, l'equipaggio iniziò un ultimo controllo dei sistemi del veicolo spaziale e si assicurò che ogni interruttore fosse nella posizione corretta. In quel momento, finalmente poterono vedere la Luna, tuttavia all'accensione per la LOI-1 mancavano solo due minuti, quindi l'equipaggio ebbe poco tempo per apprezzare quella vista.<ref name="lostmoon" />
=== Orbita lunare ===
==== Inserzione in orbita lunare ====
Poco prima della manovra LOI, gli
La manovra
==== Sorvolo della Luna ====
[[File:
La mattina della
{{
|
|The Moon is essentially grey, no color; looks like plaster of Paris or sort of a grayish beach sand. We can see quite a bit of detail. The Sea of Fertility doesn't stand out as well here as it does back on Earth. There's not as much contrast between that and the surrounding craters. The craters are all rounded off. There's quite a few of them, some of them are newer. Many of them look like—especially the round ones—look like hit by meteorites or projectiles of some sort. Langrenus is quite a huge crater; it's got a central cone to it. The walls of the crater are terraced, about six or seven different terraces on the way down.
|lingua=en}}
Lovell continuò a descrivere il terreno
[[File:
Mentre riapparivano per il loro secondo passaggio davanti alla Luna, l'equipaggio preparò l'equipaggiamento per trasmettere una vista della superficie lunare. Anders descrisse i crateri che stavano passando sotto di lui. Alla fine di questa seconda orbita, eseguirono l'accensione LOI-2 di 11 secondi dell'SPS per circolarizzare l'orbita a 112.7 km per 114.7 km.<ref name="nssdc orbit" /><ref name="journal day 4-123" />
L'altezza minima alla quale gli astronauti sorvolarono la Luna fu di 111 [[chilometro|km]]. Durante ogni orbita,
==== Il sorgere della Terra ====
Riga 211 ⟶ 221:
[[File:NASA-Apollo8-Dec24-Earthrise.jpg|thumb|La [[Terra]] vista dopo l'orbita intorno alla [[Luna]]]]
Quando la navicella
Anders continuò a scattare fotografie mentre Lovell assumeva il controllo della nave spaziale così che Borman potesse riposare.<ref name="journal day 4-456"/> Nonostante
[[File:Apollo 8 genesis reading.ogg|left|thumb|L'equipaggio dell'Apollo 8 legge la [[Genesi]]
A questo punto, l'unico compito rimasto all'equipaggio fu quello di eseguire la manovra per l'inserimento in orbita transterrestre (''
L'accensione avvenne esattamente
===
Successivamente, Lovell utilizzò un po' del suo tempo per effettuare
Una volta che l'equipaggio
Sedici mesi
=== Viaggio di ritorno e ammaraggio ===
[[File:Apollo 8 reentry, December 27, 1968.jpg|thumb|left|Rientro dell'Apollo 8 attraverso l'atmosfera terrestre, 27 dicembre 1968, fotografato da un [[KC-135]] a 40.000 piedi di altezza
Dopo 10 orbite lunari, per un totale di 20 ore, dopo 3 giorni e 17 ore di missione,
Nel pomeriggio del giorno di Natale, l'equipaggio fece la quinta trasmissione televisiva.<ref>{{Cita web |lingua= en |data= 2003 |titolo= Apollo 8: Leaving the Cradle |url= http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html |editore= Spacecraft Films/[[20th Century Fox Home Entertainment]] |accesso= 15 giugno 2018 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100703011003/http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html |urlmorto= no }}</ref> In questa occasione effettuarono un ''tour'' della navetta spaziale, mostrando come gli astronauti vivevano nello spazio. Al termine della trasmissione trovarono, nello scompartimento dedicato al cibo, un piccolo regalo da parte di Deke Slayton: una cena con tacchino ripieno in una confezione uguale a quelle in dotazione alle truppe [[Guerra del Vietnam|impegnate in Vietnam]]<ref>{{Cita|J. N. Wilford|p. 68|Wilford}}, 1973.</ref> e tre piccole bottiglie contenenti [[brandy]], che Borman decise non sarebbero state aperte fino al rientro sulla Terra. Esse, tuttavia, rimasero chiuse per diversi anni dopo il volo.<ref name="Unopened minis of brandy">{{Cita|J. Schefter|p. 275|Schefter}}, 1999.</ref> Gli astronauti trovarono anche piccoli regali da parte delle loro mogli.
Il giorno seguente, circa 124 ore dall'inizio della missione, la sesta ed ultima trasmissione televisiva dall'Apollo 8 mostrò le più belle immagini della Terra riprese fino a quel momento.<ref>{{Cita web |lingua= en |data= 2003 |titolo= Apollo 8: Leaving the Cradle |url= http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html |tipo= DVD |editore= Spacecraft Films/20th Century Fox Home Entertainment |accesso= 15 giugno 2018 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100703011003/http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html |urlmorto= no }}</ref>
Dopo due giorni privi di problemi, l'equipaggio iniziò le preparazioni per il rientro. Il computer avrebbe controllato tutta la delicata fase e l'equipaggio aveva il solo incarico di posizionare la navicella nell'assetto corretto.<ref name="Chaikin 127-128"/> Se il computer si fosse bloccato, Borman avrebbe comunque assunto il controllo.<ref name="Chaikin 127-128">{{Cita|A. Chaikin|pp. 127-128|Chaikin_1998}}, 1998.</ref>
La traiettoria di ritorno, che avrebbe potuto richiedere qualche correzione, fu abbastanza precisa e necessitò di una sola manovra correttiva di meno di {{M|2|ul=m/s}}. A {{M|14500|ul=km}} dalla [[superficie della Terra]], l'equipaggio separò il modulo di comando dal modulo di servizio, non più necessario.<ref name="chariots11-6"/><ref name="Chaikin 127-128" /> Sei minuti prima di incontrare l'[[atmosfera terrestre]], l'equipaggio vide la Luna sorgere sopra l'orizzonte della Terra, proprio come avevano previsto i responsabili della traiettoria.<ref name="splashdown1">{{Cita web |lingua=en |url=https://history.nasa.gov/ap08fj/22day6_maroon_splash.htm |titolo=Day 6: The Maroon Team - Splashdown |cognome1=Woods |nome1=W. David |cognome2=O'Brien |nome2=Frank |data=22 aprile 2006 |opera=Apollo 8 Flight Journal |editore=NASA |accesso=4 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080206092307/https://history.nasa.gov/ap08fj/22day6_maroon_splash.htm |urlmorto=sì}}</ref> Una volta che la capsula ebbe impattato con l'atmosfera, gli astronauti notarono che all'esterno della navicella si formava del [[Plasma (fisica)|plasma]] luminoso. Il veicolo iniziò, allora, a rallentare tanto che gli astronauti dovettero sopportare una decelerazione massima di 6,8 [[accelerazione di gravità|g]] (59 m/s<sup>2</sup>).<ref name="orloff1" /> Durante tutta questa fase, il computer continuò a controllare la discesa, correggendo costantemente l'assetto. A {{M|9,1|ul=km}} di altezza sopra l'Oceano, venne rilasciato il paracadute stabilizzatore, seguito dall'apertura dei tre paracadute principali ad una altitudine di {{M|3|ul=km}}.<ref name="MissionReport">{{cita web |url=http://history.nasa.gov/ap08fj/pdf/a08-missionreport.pdf |titolo=Apollo 8 Mission report |accesso=15 giugno 2018 |lingua=en |dataarchivio=2 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130302223118/http://history.nasa.gov/ap08fj/pdf/a08-missionreport.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
[[File:Ap8-S68-56310.jpg|thumb|Il modulo di comando dell'Apollo 8 sul ponte della [[USS Yorktown (CV-10)|USS ''Yorktown'']]]]
L'atterraggio in mare avvenne all'alba del 27 dicembre 1968,<ref name="nasa" /> per la precisione alle ore 15:51 [[UTC]]. Il sito di atterraggio effettivo, alle coordinate 8°8'N 165°1'W, nell'Oceano Pacifico, a sud delle [[Hawaii]], risultò discostato di soli 2,6 km da quello previsto.<ref name="MissionReport" />
Come già accaduto per l'[[Apollo 7]], la capsula entrò in mare con la punta sott'acqua, in una posizione indicata come ''stable 2''.<ref name="orloff1" /> Anche in questo caso non sorsero comunque problemi a raddrizzare la capsula mediante il gonfiaggio degli appositi sacchi d'aria, cosa che avvenne circa 6 minuti più tardi.<ref name="orloff1" /><ref name="chariots11-6" /> Elicotteri ed aerei sorvolarono l'Apollo 8; però, per vari motivi di sicurezza, i sommozzatori vennero portati verso la capsula solo dopo il levare del Sole, ben 43 minuti dopo l'ammaraggio vero e proprio. Gli astronauti vennero dunque recuperati da un elicottero e portati a bordo della portaerei [[USS Yorktown (CV-10)|USS ''Yorktown'']].<ref name="orloff1" /><ref name="splashdown1" />
== Importanza storica ==
[[File:Apollo VIII 1969 Issue-6c.jpg|thumb|left|upright=0.6|Francobollo commemorativo emesso nel 1969 dal servizio postale statunitense]]
Con l'Apollo 8, la NASA si assunse un notevole rischio per dirigere verso la Luna il primo veicolo spaziale con equipaggio a bordo riprogrammando la missione in quattro mesi e utilizzando un razzo il cui funzionamento aveva mostrato diversi problemi nei due lanci precedenti. A tale scelta contribuì certamente l'informazione, fornita dalla [[CIA]] e rivelatasi poi infondata, che la Russia stesse per lanciare un'equivalente missione lunare.<ref>{{Cita|J. Kluger||Kluger_2017}}, 2017.</ref><ref name=McKie>{{cita news |lingua=en |titolo=The mission that changed everything |url=https://www.theguardian.com/science/2008/nov/30/apollo-8-mission |pubblicazione=The Observer |data=30 novembre 2008 |autore=Robin McKie |editore=Guardian News and Media Limited |accesso=3 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170822134518/https://www.theguardian.com/science/2008/nov/30/apollo-8-mission |urlmorto=no }}</ref>
Da un punto di vista tecnico, la missione è stata valutata come una delle meglio riuscite e meno problematiche di tutto il Programma Apollo.<ref group=N>{{citazione|La missione Apollo 8 è stata un modello di perfezione. Mai, finora, la scienza e la tecnologia americane avevano dato una così prodigiosa prova di sé.|[[Livio Caputo]], citato da {{Cita|P. Magionami |p. 145|Magionami}}, 2009}}</ref> Lo scrittore e giornalista Jeffrey Kluger, nel confrontarla con la disastrata Apollo 13, ha dichiarato che «l'Apollo 8 è stata fondamentalmente una missione in cui ogni singola piccola cosa è andata bene».<ref>{{cita news |lingua=en |autore=Diane Tedeschi |pubblicazione=Air & Space Magazine |titolo=Apollo 8: A Journey Into Deep Waters |data=agosto 2017 |url=https://www.airspacemag.com/as-interview/23_aug2017-reviews-180963934/ |citazione=Apollo 8 [...] was basically a mission in which every single little thing went right. |accesso=3 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903215138/https://www.airspacemag.com/as-interview/23_aug2017-reviews-180963934/ |urlmorto=no }}</ref> La rapidità con la quale furono risolti i problemi del Saturn V e la solerzia del personale della NASA dimostrarono come l'obiettivo di un allunaggio fosse realisticamente raggiungibile nell'anno seguente. La missione rafforzò la fiducia collettiva degli statunitensi in un anno che era stato per loro molto difficile con la [[guerra del Vietnam]] in corso, gli assassini di [[Martin Luther King]] e [[Robert Kennedy]] nonché le proteste degli studenti nelle università. La missione dell'Apollo 8 nella settimana di Natale chiuse il 1968 con una nota positiva.<ref>{{cita news |lingua=en |autore=John Noble Wilford |data=13 luglio 2009 |pubblicazione=The New York Times |titolo=On Hand for Space History, as Superpowers Spar |url=https://www.nytimes.com/2009/07/14/science/space/14mission.html |accesso=3 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903215140/https://www.nytimes.com/2009/07/14/science/space/14mission.html |urlmorto=no }}</ref> Il Programma Apollo inoltre era già costato oltre 14 miliardi di dollari e sarebbe arrivato a 19,4 miliardi di dollari prima della sua conclusione.<ref>{{Cita|R. W. Orloff|p. 280|Orloff2000}}, 2000.</ref> Tra le voci fuori dal coro,<ref name=Magionami145/> [[Oriana Fallaci]], nel suo ''Quel giorno sulla luna'' (1970), pur riconoscendo che la missione «stupì il mondo», la ritenne «del tutto superflua» e tecnologicamente poco importante rispetto a quella successiva dell'Apollo 9.<ref group=N>{{citazione|Da un punto di vista tecnico l'Apollo 8 di Frank Borman, che stupì il mondo, fu perciò un volo del tutto superfluo: una manciata di polvere negli occhi dei non competenti. Non c'era alcun bisogno di orbitare la Luna con la capsula Apollo e basta. La NASA sapeva benissimo che la capsula Apollo era in grado di orbitare la Luna e quel volo si fece solo per utilizzare un lancio ormai deciso e pagato. [...] Da un punto di vista tecnico, l'Apollo 9 fu infinitamente più importante poiché dimostrò che il LM poteva uscire dalla capsula madre, staccarsi, volare, riattaccarsi alla capsula madre. Senza quel volo, lo sbarco sulla Luna non sarebbe mai avvenuto. Senza il volo di Borman, invece, lo sbarco sulla Luna sarebbe avvenuto lo stesso.|[[Oriana Fallaci]], ''Quel giorno sulla Luna'', Rizzoli, p. 35, 1970}}</ref>
Il successo dell'Apollo 8 fu viceversa una doccia fredda per i sovietici. All'inizio di dicembre [[Nikolaj Petrovič Kamanin|Nikolaj Kamanin]], che dirigeva l'addestramento dei cosmonauti nel [[programma spaziale sovietico]], aveva valutato attorno al 25% le possibilità di successo della missione. L'aveva descritta come una trovata propagandistica, particolarmente rischiosa, voluta dal Presidente [[Lyndon B. Johnson|Lyndon Johnson]] a conclusione del suo mandato. Il successo conseguito dalla NASA non poté dunque essere ignorato: da un lato portò i sovietici ad analizzare criticamente l'avanzamento del loro programma lunare, individuando quelle scelte che, nonostante i successi iniziali, li avevano lasciati indietro nella corsa allo spazio; dall'altro determinò la consapevolezza, in Russia, che gli americani avrebbero raggiunto per primi la Luna.<ref>Consultare il riepilogo degli articoli sulla stampa sovientica forniti da: {{cita|M. Wade||Wade}}. In particolare, quelli relativi ai giorni: 4 dicembre, 22-28 dicembre 1968 e 22 gennaio 1969.</ref>
Nell'indicare la [[Persona dell'anno]] per il 1968, la rivista statunitense ''[[Time]]'' scelse i membri dell'equipaggio dell'Apollo 8,<ref name=Magionami145>{{Cita|P. Magionami |p. 145|Magionami}}, 2009.</ref><ref>{{cita news |lingua=en |url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,900486,00.html |titolo=Nation: Men of the Year |data=3 gennaio 1969 |pubblicazione=Time |città=New York |accesso=13 febbraio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080108120930/http://www.time.com/time/magazine/article/0%2C9171%2C900486%2C00.html |urlmorto=no }}</ref> che furono i primi uomini a lasciare il campo gravitazionale terrestre. Come già accennato, la fotografia ''[[Sorgere della Terra|Earthrise]]'' ebbe ampia diffusione<ref name=Magionami144/> e fu scelta dalla rivista ''[[Life (periodico)|Life]]'' come una delle cento fotografie più significative mai scattate.<ref name=Life/><ref name=McKie/> Riprodotta su un francobollo commemorativo nel 1969 dal servizio postale degli Stati Uniti,<ref>{{cita web |lingua=en |url=http://www.1847usa.com/ByYear/1969.htm |titolo=1969 U.S. Postage Stamp Issues |editore=1847usa |accesso=30 giugno 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121220060113/http://www.1847usa.com/ByYear/1969.htm }}</ref> sarebbe stata di ispirazione anche per l'istituzione della [[Giornata della Terra]] nel 1970.<ref>{{cita pubblicazione |lingua=en |rivista=Technology Innovation |url=http://ipp.nasa.gov/innovation/Innovation_84/wnewview.html |titolo=New Views for A New Century |nome=Peggy |cognome=Wilhide |data=luglio-agosto 2000 |volume=8 |numero=4 |editore=NASA Innovative Partnerships Program |accesso=8 novembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090416212205/http://ipp.nasa.gov/innovation/Innovation_84/wnewview.html |urlmorto=sì }}</ref> Lo storico Robert K. Poole ha indicato la missione come la più significativa tra le missioni Apollo.<ref>{{Cita|R. K. Poole|pp. 8 e 32|Poole}}, 2008.</ref>
== Carriera degli astronauti ==
[[File:Waving Apollo 8 Astronauts Leaving Recovery Helicopter (5135053748).jpg|thumb|I membri dell'equipaggio dell'Apollo 8 salutano scendendo dall'elicottero che li ha recuperati dopo l'ammaraggio]]
Per il comandante Borman fu l'ultima missione; nel 1970 lasciò la [[United States Air Force|aeronautica militare statunitense]] e iniziò a lavorare come consulente per la [[Eastern Air Lines]], dove in pochi anni divenne amministratore delegato.<ref>{{Cita web |url=https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/borman-f.html |titolo=Astronaut Bio: Frank Borman |accesso=7 giugno 2018 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171204042001/https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/borman-f.html |urlmorto=sì }}</ref>
A Jim Lovell fu assegnato il comando della missione [[Apollo 13]], che gli avrebbe dovuto garantire la possibilità di camminare sulla superficie lunare. L'esplosione di un serbatoio dell'ossigeno mentre la navetta era già in rotta per la Luna, tuttavia, portò ad annullare l'allunaggio e la missione stessa rischiò di concludersi in tragedia. L'equipaggio, guidato dal Controllo Missione, riuscì infine ad alleviare il danno e a tornare sulla Terra.<ref name=NSSDC_13>{{cita web |lingua=en |titolo=Apollo 13 |editore=NASA Space Science DATA Coordinated Archive |url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftDisplay.do?id=1970-029A |accesso=3 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170219055635/http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraftDisplay.do?id=1970-029A |urlmorto=no }}</ref> Lovell è l'unico uomo ad aver viaggiato due volte verso la Luna senza mai atterrare. Nel 1973 lasciò la NASA e la [[United States Navy|marina militare statunitense]] e successivamente condusse una vita da uomo d'affari in varie società private.<ref>{{Cita web |url=https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/lovell-ja.html |titolo=Astronaut Bio: James A. Lovell |accesso=7 giugno 2018 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180630030733/https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/lovell-ja.html |urlmorto=sì }}</ref>
Per Anders fu l'unico volo spaziale nella sua carriera di astronauta. Successivamente, ricoprì ruoli federali fino al 1977, concludendo con un posto di ambasciatore in [[Norvegia]], dopo il quale si dedicò anche lui al settore privato.<ref>{{Cita web |lingua=en |url=https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/anders-wa.html |titolo=Astronaut Bio: William Anders |accesso=7 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171204042010/https://www.jsc.nasa.gov/Bios/htmlbios/anders-wa.html |urlmorto=sì }}</ref>
== Cimeli ==
[[File:Apollo 8 command module.jpg|miniatura|sinistra|La capsula esposta al Museo della scienza e dell'industria di Chicago]]
La capsula di rientro dell'Apollo 8 è stata esposta a [[Osaka]], in [[Giappone]], nel padiglione degli Stati Uniti all'[[Expo 1970]].<ref>{{cita libro|titolo=Shanghai Expo: An International Forum on the Future of Cities |url=https://books.google.com/books?id=hd75bRY2jvAC&pg=PA33&lpg=PA33 |anno=2012 |editore=Routledge |isbn=978-0-415-52462-9 |oclc=778424843 |p=33 |curatore=Winter, Tim |accesso=21 febbraio 2014 |lingua=en}}</ref><ref>{{cita news |cognome=Tareen |nome=Sophia |data=23 dicembre 2013 |titolo=Apollo 8 astronaut marks 1968 Christmastime broadcast to Earth (12 photos) |url=http://www.deseretnews.com/article/765644112/Apollo-8-astronaut-marks-1968-broadcast-to-Earth.html |pubblicazione=Deseret News |editore=Associated Press |accesso=9 dicembre 2015 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304081651/http://www.deseretnews.com/article/765644112/Apollo-8-astronaut-marks-1968-broadcast-to-Earth.html |urlmorto=no }}</ref> Successivamente è stata spostata presso il [[Museo della scienza e dell'industria]] di [[Chicago]], dov'è da allora conservata, insieme alla tuta spaziale indossata da Frank Borman durante la missione e ad alcuni oggetti personali che Lovell portò con sé in volo e che successivamente donò al museo.<ref>{{cita web|url=http://www.msichicago.org/exhibit/apollo/index.html|titolo=The Apollo 8 Command Module|editore=[[Museum of Science and Industry (Chicago)|Museum of Science and Industry]]|accesso=4 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071009200922/https://www.msichicago.org/exhibit/apollo/index.html|lingua=en}}</ref>
Le tute spaziali indossate da Jim Lovell e Bill Anders durante la missione dell'Apollo 8 sono esposte rispettivamente nel Centro visitatori del [[Glenn Research Center]] della NASA<ref>{{cita web|url=http://ns.cuyahoga.lib.oh.us/researchinfo/specialists/family_fun.htm#NASA |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070319212436/http://ns.cuyahoga.lib.oh.us/researchinfo/specialists/family_fun.htm |urlmorto=sì |titolo=NASA Glenn Visitor Center |editore=Cuyahoga County Public Library |accesso=30 giugno 2013 |lingua=en}}</ref><ref>{{cita web |cognome=Keith |nome=Sallie A. |titolo=Heroes in Space Honored at NASA |data=20 febbraio 2004 |editore=NASA Glenn Research Center |città=Cleveland, OH |url=https://www.nasa.gov/centers/glenn/news/pressrel/2004/04-012.html |accesso=4 febbraio 2008 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090122122656/http://www.nasa.gov/centers/glenn/news/pressrel/2004/04-012.html |urlmorto=no }}</ref> e presso il [[Museo della scienza (Londra)|Museo della scienza]] di [[Londra]], nel [[Regno Unito]].<ref>{{cita libro|cognome=Wood |nome=W.David |titolo=How Apollo Flew to the Moon |anno=2011 |editore=Springer |isbn=978-1-4419-7179-1 |oclc=747105616 |p=203 |url=https://books.google.com/books?id=x-taL4N0sjIC&pg=PA203&lpg=PA203 |lingua=en}}</ref>
Il terzo stadio del Saturn V che portò l'Apollo 8 in orbita fu immesso su un'orbita eliocentrica e non più osservato dal 1968. In futuro, potrebbe però essere riscoperto e scambiato per un [[asteroide]], come accaduto nel 2002 per il terzo stadio dell'[[Apollo 12]].<ref>{{cita web |lingua=en |titolo=Newly Discovered Object Could be a Leftover Apollo Rocket Stage |data=11 settembre 2002 |autore=Paul Chodas |editore=Center for NEO Studies |url=https://cneos.jpl.nasa.gov/news/news134.html |accesso=3 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903154737/https://cneos.jpl.nasa.gov/news/news134.html |urlmorto=no }}</ref>
== Nella cultura di massa ==
Ci sono stati negli anni vari riferimenti in [[Documentario|documentari]] ed [[Fiction|opere di finzione]] alla missione dell'Apollo 8. La NASA nel 1969 ha pubblicato il documentario ''Debrief: Apollo 8'', con [[Burgess Meredith]] come voce narrante, nel quale sono state raccolte le trasmissioni televisive che hanno visto protagonisti i membri dell'equipaggio durante la missione e le riprese in [[16 millimetri]] della superficie lunare.<ref>{{Cita web|url=https://www.worldcat.org/title/when-we-left-earth-the-nasa-missions/oclc/232161899|titolo=When We Left Earth: The NASA Missions|editore=Discovery, Inc.|lingua=en|anno=2008|tipo=DVD|città=Silver Spring, MD|oclc=232161899|accesso=6 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181006154914/https://www.worldcat.org/title/when-we-left-earth-the-nasa-missions/oclc/232161899|urlmorto=no}} ''Debrief: Apollo 8'' fu pubblicato con un supplemento della miniserie di [[Discovery Channel (Stati Uniti d'America)|Discovery Channel]].</ref> Inoltre, lo stesso materiale, con riprese del lancio, delle fasi di addestramento e riprese in volo, è stato pubblicato nel 2003 da Spacecraft Films in tre [[DVD]].<ref>{{cita web |lingua=en |anno=2003 |titolo=Apollo 8: Leaving the Cradle |url=http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html |tipo=DVD |editore=Spacecraft Films/20th Century Fox Home Entertainment |accesso=23 giugno 2010 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100703011003/http://www.collectspace.com/resources/reviews/dvd/apollo8_leaving_the_cradle.html |urlmorto=no}}</ref>
Il documentario ''[[For All Mankind (film)|For All Mankind]]'' del 1989, che ha vinto il premio speciale della giuria al [[Sundance Film Festival]],<ref>{{cita web|url=http://history.sundance.org/events/24|titolo=1989 Sundance Film Festival|lingua=en|accesso=6 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180317075640/http://history.sundance.org/events/24|urlmorto=sì}}</ref> include parte dei filmati ripresi durante la missione, così come il documentario ''Race to the Moon'' trasmesso nel 2005 nell'ambito della trasmissione ''American Experience'' della [[PBS (azienda)|PBS]].<ref>{{cita web |url=https://www.pbs.org/wgbh/amex/moon/ |titolo=American Experience | Race to the Moon |editore=PBS |data=31 ottobre 2005 |accesso=18 agosto 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160803052046/http://www.pbs.org/wgbh/amex/moon/ }}</ref> La missione è stata ben descritta nel documentario britannico ''[[In the Shadow of the Moon (film 2007)|In the Shadow of the Moon]]'' del 2007.<ref>{{cita web |lingua=en |url=http://history.sundance.org/films/3669/in_the_shadow_of_the_moon |titolo=In the Shadow of the Moon |editore=[[Sundance Institute]] |accesso=6 ottobre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181003220833/http://history.sundance.org/films/3669/in_the_shadow_of_the_moon |urlmorto=no }}</ref>
Nella miniserie televisiva ''[[Dalla Terra alla Luna (miniserie televisiva)|Dalla Terra alla Luna]]'' del 1998, che segue le vicende del Programma Apollo, la missione è presentata nell'episodio ''1968''.<ref>{{Cita TV |lingua=en |titolo=1968 |trasmissione=From the Earth to the Moon |wktrasmissione =Dalla Terra alla Luna |autore=[[Ron Howard]], [[Brian Grazer]], [[Tom Hanks]] e Michael Bostick (prodotto da) |canale =[[HBO]] |data=12 aprile 1998}}</ref> Lo stadio S-IVB dell'Apollo 8 è stato rappresentato come la sede di un dispositivo alieno nell'episodio ''[[Episodi di UFO#Bonifica spaziale|Bonifica spaziale]]'' (''Conflict'') della serie [[UFO (serie televisiva)|UFO]], del 1970.<ref>{{Cita TV |lingua = en |trasmissione = UFO |wktrasmissione = UFO (serie televisiva) |titolo = Conflict |wktitolo = Episodi di UFO#Bonifica spaziale |stagione = 1 |episodio = 5 |canale = ITV |wkcanale = ITV (rete televisiva) |data = 7 ottobre 1970}}</ref>
La manovra in inserimento in orbita lunare della missione Apollo 8 è stata posta in musica, con tratti delle registrazioni originali, nella traccia ''The Other Side'' dell'album ''The Race for Space'' dei [[Public Service Broadcasting]].<ref>{{Cita news |lingua=en |url=https://www.npr.org/2015/02/15/385549238/first-listen-public-service-broadcasting-the-race-for-space |titolo=Review: Public Service Broadcasting, 'The Race For Space' |cognome=Katzif |nome=Mike |data=15 febbraio 2015 |editore=NPR music |accesso=6 ottobre 2018 |pubblicazione= |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612143607/https://www.npr.org/2015/02/15/385549238/first-listen-public-service-broadcasting-the-race-for-space |urlmorto=no }}</ref> Inoltre, [[Kristine Kathryn Rusch]] nel suo racconto breve ''Il recupero dell'Apollo 8'' (''Recovering Apollo 8'', 2008)<ref>{{Isfdb|opera=228891|nome=Recovering Apollo 8}}</ref> presenta un'[[ucronia]] nella quale la navetta fallisce la manovra di inserimento in orbita lunare, venendo persa nello spazio.
Infine nella [[Ufologia|comunità ufologica]] il riferimento a Babbo Natale nella frase pronunciata da Lovell, nel momento in cui emerse per la prima volta dal lato opposto della Luna, è stato interpretato come un'ammissione dell'avvistamento di un [[UFO|oggetto volante non identificato]] durante la missione.<ref>{{cita libro |lingua=en |titolo=The UFO Magazine UFO Encyclopedia: The Most Compreshensive Single-Volume UFO Reference in Print |url=https://archive.org/details/ufomagazineufoen0000unse |autore=William J. Birnes |curatore1=William J. Birnes |curatore2=Vicki Ecker |editore=Simon and Schuster |anno=2004 |isbn=9780743466745 |p=[https://archive.org/details/ufomagazineufoen0000unse/page/n213 192]}}</ref><ref>{{cita libro |titolo=Misteri, segreti e storie insolite di Londra |autore=Mattia Bernardo Bagnoli |editore=Newton Compton Editori |anno=2013 |isbn=9788854160064 |p=147}}</ref>
*{{cita video|autore=Kevin Michael Kertscher (a cura di Davide Di Stadio)|titolo=Obiettivo Luna - La missione Apollo 8 (La storia siamo noi)|editore=[[Rai|Rai − Radiotelevisione Italiana]]|anno=2007|url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/obiettivo-luna/674/default.aspx|urlmorto=sì|accesso=10 ottobre 2018|dataarchivio=10 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181010135049/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/obiettivo-luna/674/default.aspx}}
== Note ==
=== Esplicative ===
<references group=N/>
=== Bibliografiche ===
[[File:PD-icon.svg|12px|link=|alt=]] Questa voce include [https://web.archive.org/web/20110825202407/http://www.jsc.nasa.gov/policies.html#Guidelines materiale in pubblico dominio] proveniente dal sito o da documenti della ''[[NASA|National Aeronautics and Space Administration]]''.
<references />
==Bibliografia==
{{div col|2}}
*{{Cita libro|cognome=Baker |nome=David |titolo=The History of Manned Space Flight |url=https://archive.org/details/historyofmanneds0000bake_d7k6 |edizione=1st |anno=1981 |editore=Crown Publishers |città=New York |lingua=en|isbn=0-517-54377-X |lccn=81003101 |cid=Baker}}
*{{Cita libro|cognome=Bilstein |nome=Roger E. |titolo=Stages to Saturn: A Technological History of the Apollo/Saturn Launch Vehicles |url=
* {{Cita libro |lingua=en |cognome1=Brooks |nome1=Courtney G. |cognome2=Grimwood |nome2=James M. |cognome3=Swenson |nome3=Loyd S., Jr. |altri=Prefazione di Samuel C. Phillips |titolo=Chariots for Apollo: A History of Manned Lunar Spacecraft |url=https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4205/cover.html |accesso=29 gennaio 2008 |serie=NASA History Series |anno=1979 |editore=Scientific and Technical Information Branch, NASA |città=Washington, D.C. |isbn=978-0-486-46756-6 |oclc=4664449 |id=NASA SP-4205 |cid=Brooks1979 |dataarchivio=26 aprile 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200426113927/https://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4205/cover.html |urlmorto=sì }}
*{{Cita libro|cognome=Chaikin |nome=Andrew |
*{{Cita libro|cognome=
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*{{Cita libro |cognome=Kluger |nome= Jeffrey |titolo= Apollo 8: The Thrilling Story of the First Mission to the Moon |anno=2017 |editore= Henry Holt |lingua=en| ISBN=978-1-62779-832-7 |cid=Kluger_2017}}
*{{Cita libro|cognome=Lattimer |nome=Dick |altri=prefazione di James A. Michener |titolo=All We Did Was Fly to the Moon |edizione=1 |serie=History-alive series |volume=1 |anno=1985 |editore=Whispering Eagle Press |città=Alachua, FL |lingua=en|isbn=978-0-9611228-0-5 |lccn=85222271 |cid=Lattimer}}
*{{Cita libro|cognome1=Lovell |nome1=Jim |wkautore1=Jim Lovell |cognome2=Kluger |nome2=Jeffery
*{{cita libro |titolo=Gli anni della Luna: 1950-1972: l'epoca d'oro della corsa allo spazio |url=https://archive.org/details/gliannidellaluna00magi |autore-capitolo=Paolo Magionami |editore=Springer Science & Business Media |anno=2009 |isbn=9788847011007 |capitolo=Il programma Apollo |pp=[https://archive.org/details/gliannidellaluna00magi/page/n136 127]-160 |cid=Magionami}}
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*{{Cita libro
*{{Cita libro|cognome=Poole |nome=Robert K. |titolo=Earthrise: How Man First Saw the Earth |url=https://archive.org/details/earthrisehowmanf0000pool |anno=2008 |editore=Yale University Press |città=New Haven, CT |lingua=en|isbn=978-0-300-13766-8 |lccn=2008026764 |cid=Poole}}
*{{Cita libro|cognome=Schefter |nome=James |titolo=The Race: The Uncensored Story of How America Beat Russia to the Moon |url=https://archive.org/details/raceuncensored00sche |anno=1999 |editore=Doubleday |città=New York |lingua=en|isbn=978-0-385-49253-9 |lccn=98054430 |cid=Schefter}}
*{{Cita libro|cognome=Wilford |nome=John Noble |titolo=We Reach the Moon |anno=1973 |editore=Putnam Publishing Group |lingua=en|isbn=978-0-448-26152-2 |cid=Wilford}}
*{{Cita libro|cognome=Woods |nome=W. David |titolo=How Apollo Flew to the Moon |anno= 2008 |editore=
*{{Cita libro|cognome=Zimmerman |nome=Robert |titolo=Genesis: The Story of Apollo 8: The First Manned Flight to Another World |url=https://archive.org/details/genesisstoryofap00zimm |anno=1998 |editore=Four Walls Eight Windows |città=New York |lingua=en|isbn=1-56858-118-1 |lccn=98029963 |cid=Zimmerman}}
{{div col end}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [https://history.nasa.gov/alsj/a410/A08_PressKit.pdf Apollo 8 Press Kit] (PDF), NASA, Release No. 68-208, December 15, 1968
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20130302223118/http://history.nasa.gov/ap08fj/pdf/a08-missionreport.pdf "Apollo 8 Mission Report"] (PDF), NASA, MSC-PA-R-69-1, February 1969
* {{cita web |lingua=en |titolo=Apollo 8 |autore=Mark Wade |opera=Encyclopedia Astronautica |url=http://www.astronautix.com/a/apollo8.html |accesso=18 settembre 2018 |cid=Wade}}
{{Navigazione Apollo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|astronautica}}
{{voce di qualità|giorno=5|mese=11|anno=2018|valutazione=Wikipedia:Riconoscimenti di qualità/Segnalazioni/Apollo 8|arg=astronautica}}
[[Categoria:Programma Apollo|Apollo 08]]
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